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50 cent Italia 2002


Risposte migliori

Ho ricevuto come resto questa moneta da 50 cent e ho notato subito che non era come le altre, vorrei sapere da chi se ne intende più di me se è un falso (come penso io) oppure un errore di conio.

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Ma il tuo dubbio qual è, che è troppo rossa?

Ne circolano di 50 cent italia 2002 con eccesso di rame, sono più rosse ma sono assolutamente regolari, non sono false. Io ne ho trovate almeno 3, una delle quali è effettivamente molto più scura delle normali monete da 50 cent.

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Ho ricevuto come resto questa moneta da 50 cent e ho notato subito che non era come le altre, vorrei sapere da chi se ne intende più di me se è un falso (come penso io) oppure un errore di conio.

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A parte l'altra discussione sullo stesso argomento, chi vuoi che ci si metta a falsificare una moneta da 50 cent? I falsari sono delinquenti non deficienti.

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A parte l'altra discussione sullo stesso argomento, chi vuoi che ci si metta a falsificare una moneta da 50 cent? I falsari sono delinquenti non deficienti.

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Invece ci sono parecchi esemplari di 50 centesimi falsi in giro, ho visto svariate segnalazioni, ed erano tutte monete sicuramente patocche.

D'altronde, perchè pensare che sia un falsario deficiente che falsifica un 50 cent?

Falsificare una moneta bimetallica è molto più difficile e costoso che non una monometallica. E sono convinto che il margine di guadagno su un falso da 50 cent sia almeno uguale a quello su un falso da 1€.

Per quanto riguarda la moneta in fotografia, pur non essendo le foto molto grandi, mi pare che il bordo lasci pochi dubbi sulla falsità.

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Comunque mi sembra che quando fu scoperta una zecca clandestina si coniavano anche pezzi da 50 cent.

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Mi sono accorto che è vero:

undefined Oltre 300 mila monete false da un euro già “commercializzate”, altre 300 mila quasi pronte e nove nastri sequestrati di materiale ottonato “simil oro” per la preparazione dei tondelli e delle rondelle per circa 500 mila monete false da uno e due euro. È nei numeri l’importanza dell’operazione che ha portato la Polizia a scoprire una zecca clandestina internazionale nel Torinese. Sei le persone finite in carcere.

È la prima volta che in Italia e in Europa la Polizia scopre un centro attrezzato con costose apparecchiature per la produzione di pezzi da uno e due euro.

Nei mesi scorsi un’analoga zecca era stata scoperta dai Carabinieri di Genova a Milano, ma in quell'occasione si trattava di monete da cinquanta centesimi. In altre zone d’Europa invece, fino ad ora, sono state trovate solo delle stamperie di euro in carta.

A scoprire la zecca, che era nascosta all’interno della ditta OMCS di Villardora (Torino) per lo stampaggio e la tornitura di materiale ferroso, sono stati gli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Torino, dopo avere avuto la segnalazione che in bassa Valle di Susa venivano prodotte monete false.

Appostamenti e pedinamenti hanno permesso di arrestare in flagranza Maria Piarulli, 51 anni, titolare dell’azienda, il marito, Salvatore Rapisarda, di 58, entrambi domiciliati a Torino, un dipendente, Ignazio Locci, di 55, di Collegno (Torino), attualmente agli arresti domiciliari ma con la possibilità di lavorare all’esterno, e Stanislao Pirro, di 43, di Torino, titolare della ditta Oms di Avigliana (Torino), in cui gli arrestati stavano trasferendo parte della produzione di euro falsi.

La lavorazione avveniva prevalentemente di notte o al sabato mattina. La produzione giornaliera si avvicinava ai 500 pezzi. A capo dell’organizzazione, che avrebbe smerciato le monete non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa, c'era una “vecchia volpe” del settore, Giovanni Sassano, 55 anni, soprannominato nell’ambiente della malavita torinese “Zecca” per essere un grande esperto di falsificazione di monete. L'uomo, che è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, poi convalidato, in passato ha infatti già subito due condanne per avere falsificato pesetas spagnole, franchi francesi e marchi tedeschi. Sarebbe lui che avrebbe insegnato a Rapisarda a produrre le monete.

Nell’ambito dell’inchiesta è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria una sesta persona, Pierpaolo Schifaudo, 46 anni, di Torino, titolare di un bar e di una bancarella ad un mercato torinese, che avrebbe ricevuto e smerciato 90 mila monete false da un euro ricevute dagli arrestati.

L’inchiesta è stata coordinata dal pm Andrea Bascheri. Secondo gli inquirenti, le prime monete false sarebbe state prodotte tra il maggio e il giugno di quest’anno, utilizzando il kit promozionale diffuso, nell’autunno del 2001, per far conoscere meglio le nuove monete.

Nei sequestri che sono stati effettuati, la Polizia ha trovato monete false da un euro con i marchi italiani, francesi e tedeschi, ma all’interno di sacchi di nylon sono state trovate anche monete olandesi e austriache che dovevano essere utilizzate per le nuove falsificazioni. Tutto era pronto per le monete da due euro ma anche per i centesimi. Difficile quantificare il giro economico innescato dagli arrestati: dalle prime stime della Polizia, i pezzi falsi da un euro sarebbero stati venduti a cifre variabili tra le 600 e le 900 delle vecchie lire.

Gli uomini della Squadra Mobile di Torino stanno ora verificando eventuali collegamenti degli arrestati con la criminalità organizzata. In particolare Stanislao Pirro, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, è noto alle forze dell’ordine per i suoi rapporti di parentela con esponenti di spicco della 'Ndrangheta calabrese che fanno capo alla cosca dei Belfiore, originaria di Gioia Tauro (Rc).

Indagini in corso anche nei confronti di altre ditte di materiale ferroso della valle di Susa per verificare i rapporti di lavoro con la Omcs e la Oms. L’organizzazione per le operazioni di lucidatura e di nichelatura si avvaleva di ditte esterne. undefined

A questo punto aspetto monetine false da 1 e 2 cent.

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Comunque mi sembra che quando fu scoperta una zecca clandestina si coniavano anche pezzi da 50 cent.

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Mi sono accorto che è vero:

undefined Oltre 300 mila monete false da un euro già “commercializzate”, altre 300 mila quasi pronte e nove nastri sequestrati di materiale ottonato “simil oro” per la preparazione dei tondelli e delle rondelle per circa 500 mila monete false da uno e due euro. È nei numeri l’importanza dell’operazione che ha portato la Polizia a scoprire una zecca clandestina internazionale nel Torinese. Sei le persone finite in carcere.

È la prima volta che in Italia e in Europa la Polizia scopre un centro attrezzato con costose apparecchiature per la produzione di pezzi da uno e due euro.

Nei mesi scorsi un’analoga zecca era stata scoperta dai Carabinieri di Genova a Milano, ma in quell'occasione si trattava di monete da cinquanta centesimi. In altre zone d’Europa invece, fino ad ora, sono state trovate solo delle stamperie di euro in carta.

A scoprire la zecca, che era nascosta all’interno della ditta OMCS di Villardora (Torino) per lo stampaggio e la tornitura di materiale ferroso, sono stati gli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Torino, dopo avere avuto la segnalazione che in bassa Valle di Susa venivano prodotte monete false.

Appostamenti e pedinamenti hanno permesso di arrestare in flagranza Maria Piarulli, 51 anni, titolare dell’azienda, il marito, Salvatore Rapisarda, di 58, entrambi domiciliati a Torino, un dipendente, Ignazio Locci, di 55, di Collegno (Torino), attualmente agli arresti domiciliari ma con la possibilità di lavorare all’esterno, e Stanislao Pirro, di 43, di Torino, titolare della ditta Oms di Avigliana (Torino), in cui gli arrestati stavano trasferendo parte della produzione di euro falsi.

La lavorazione avveniva prevalentemente di notte o al sabato mattina. La produzione giornaliera si avvicinava ai 500 pezzi. A capo dell’organizzazione, che avrebbe smerciato le monete non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa, c'era una “vecchia volpe” del settore, Giovanni Sassano, 55 anni, soprannominato nell’ambiente della malavita torinese “Zecca” per essere un grande esperto di falsificazione di monete. L'uomo, che è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, poi convalidato, in passato ha infatti già subito due condanne per avere falsificato pesetas spagnole, franchi francesi e marchi tedeschi. Sarebbe lui che avrebbe insegnato a Rapisarda a produrre le monete.

Nell’ambito dell’inchiesta è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria una sesta persona, Pierpaolo Schifaudo, 46 anni, di Torino, titolare di un bar e di una bancarella ad un mercato torinese, che avrebbe ricevuto e smerciato 90 mila monete false da un euro ricevute dagli arrestati.

L’inchiesta è stata coordinata dal pm Andrea Bascheri. Secondo gli inquirenti, le prime monete false sarebbe state prodotte tra il maggio e il giugno di quest’anno, utilizzando il kit promozionale diffuso, nell’autunno del 2001, per far conoscere meglio le nuove monete.

Nei sequestri che sono stati effettuati, la Polizia ha trovato monete false da un euro con i marchi italiani, francesi e tedeschi, ma all’interno di sacchi di nylon sono state trovate anche monete olandesi e austriache che dovevano essere utilizzate per le nuove falsificazioni. Tutto era pronto per le monete da due euro ma anche per i centesimi. Difficile quantificare il giro economico innescato dagli arrestati: dalle prime stime della Polizia, i pezzi falsi da un euro sarebbero stati venduti a cifre variabili tra le 600 e le 900 delle vecchie lire.

Gli uomini della Squadra Mobile di Torino stanno ora verificando eventuali collegamenti degli arrestati con la criminalità organizzata. In particolare Stanislao Pirro, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, è noto alle forze dell’ordine per i suoi rapporti di parentela con esponenti di spicco della 'Ndrangheta calabrese che fanno capo alla cosca dei Belfiore, originaria di Gioia Tauro (Rc).

Indagini in corso anche nei confronti di altre ditte di materiale ferroso della valle di Susa per verificare i rapporti di lavoro con la Omcs e la Oms. L’organizzazione per le operazioni di lucidatura e di nichelatura si avvaleva di ditte esterne. undefined

A questo punto aspetto monetine false da 1 e 2 cent.

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Caro richterian non bisogna mai dare niente per scontato.

saluti

Diabolik73

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Direi decisamente falso d'epoca :D. Puoi provare anche a confrontare il suono di una moneta originale e della "sospetta": in quella che è capitata a me (50c 2002 IT) era nettamente diverso ;)

Modificato da medioman
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Ho ricevuto come resto questa moneta da 50 cent e ho notato subito che non era come le altre, vorrei sapere da chi se ne intende più di me se è un falso (come penso io) oppure un errore di conio.

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A parte l'altra discussione sullo stesso argomento, chi vuoi che ci si metta a falsificare una moneta da 50 cent? I falsari sono delinquenti non deficienti.

253559[/snapback]

vi tolgo ogni dubbio, :D :D

img67032ft7.th.jpg

scusate la qualità della foto ma fatta al volo non ho avuto il tempo di toglierle dal raccoglitore :P

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Ho ricevuto come resto questa moneta da 50 cent e ho notato subito che non era come le altre, vorrei sapere da chi se ne intende più di me se è un falso (come penso io) oppure un errore di conio.

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A parte l'altra discussione sullo stesso argomento, chi vuoi che ci si metta a falsificare una moneta da 50 cent? I falsari sono delinquenti non deficienti.

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vi tolgo ogni dubbio, :D :D

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scusate la qualità della foto ma fatta al volo non ho avuto il tempo di toglierle dal raccoglitore :P

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collezioni falsi circolati?

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Ho ricevuto come resto questa moneta da 50 cent e ho notato subito che non era come le altre, vorrei sapere da chi se ne intende più di me se è un falso (come penso io) oppure un errore di conio.

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A parte l'altra discussione sullo stesso argomento, chi vuoi che ci si metta a falsificare una moneta da 50 cent? I falsari sono delinquenti non deficienti.

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vi tolgo ogni dubbio, :D :D

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scusate la qualità della foto ma fatta al volo non ho avuto il tempo di toglierle dal raccoglitore :P

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collezioni falsi circolati?

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diciamo che tengo quelli che mi rifilano (o meglio credono di rifilarmi :D , ma io li tengo ben volentieri :P )

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  • 4 settimane dopo...
Guest utente3487

Si. Mi sembra il falso delle monete da 50 centesimi sequestrati a Napoli dalla Guardia di Finanza. Ricordo che tentare di spenderle costituisce reato e anche conservarle in teoria lo è. Saluti.

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