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Le monete d'oro da investimento e le alte tasse quando si vendono


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Salve, notavo sui social che persone comprano e vendono monete d'oro ignorando completamente la legge ed i costi extra relativi a queste cose.

Come sappiamo per lo Stato le monete d'oro da investimento sono quelle dal 1800 ad oggi e che hanno un quantitativo d'oro di almeno 900/1000. Tuttavia con le nuove norme fatte da questo governo, c'è una tassa del 26% sulla intera cifra incassata che si deve versare allo Stato quando si vende una di queste monete e non si possiede un documento che ne attesti il valore al momento dell'acquisto originario. Altrimenti con documentazione di acquisto si deve pagare il 26% sul guadagno effettivo.

Quando si compra una moneta d'oro bisogna considerare anche questo perché è facile perderci molti soldi se non si ha una fattura o un documento che attesti il valore di acquisto o se non si mette in conto che comunque anche con la fattura ci sarà una tassa da pagare.

Diciamo che molti fanno gli evasori e illegalmente vendono monete d'oro senza pagarci le tasse, ma oggi ci sono molti controlli e se ti beccano ti fanno male.
Fatto interessante è che la legge non riguarda solo l'oro ma anche l'argento, tuttavia lo Stato si  concentra con i controlli più sulle monete d'oro.
La legge non riguarda infatti specificamente l'oro ma i metalli preziosi. Lo Stato ha precisato che, per quanto concerne l’ambito oggettivo del trattamento fiscale in esame, devono intendersi metalli preziosi “ad esempio, oro, argento, o platino” allo stato grezzo o monetato.

Spiego più nel dettaglio la legge riportando quanto detto da un sito del settore:

Con la legge di bilancio 1 Gennaio 2024 (LEGGE 30 dicembre 2023, n. 213 Rif. Articolo 92 a-c), il criterio di calcolo della plusvalenza in assenza di fattura di acquisto o titolo equivalente è cambiato radicalmente e oggi prevede che l’imposta del 26% debba essere calcolata sull’intero importo ricavato dalla vendita e non più solamente sul 25%.

VENDITE SENZA FATTURA DI ACQUISTO

  ricavo di vendita plusvalenza desunta Tax 26% PRIMA €37.000 €9.250 (25%) €2.405 OGGI €37.000 €37.000 €9.620

Per le vendite con fattura tutto rimane invariato

Non cambia nulla invece per quanto riguarda le vendite di oro da investimento per le quali si possiede una fattura di acquisto. In questi casi continueranno ad essere tassate solo le plusvalenze effettive. Ovviamente la fattura dovrà essere intestata a colui che effettua la vendita e non a terze persone, anche nel caso si trattasse di parenti diretti.

ESEMPIO DI VENDITA CON FATTURA

valore in fattura acquisto valore conferimento vendita plusv. Tax 26% €33.000 €37.000 €4.000 €1.040

 

Esistono altri documenti validi oltre la fattura?

Ebbene si, esistono altri due documenti equivalenti idonei a dimostrare il valore dell’oro originario e quindi idonei per la determinazione della plusvalenza:

  1. Se le monete o i lingotti sono citati in un documento di successione, allora il valore dichiarato in successione sarà il valore di partenza con cui si andrà a calcolare l’eventuale plusvalenza o minusvalenza;
  2. Se le monete o lingotti sono stati donati tramite atto ufficiale del notaio, anche in questo caso il valore dichiarato nella donazione potrà essere preso a riferimento.

 

Dove vanno dichiarate le tasse sulla vendita dell’oro?

Semplicemente inserendo la plusvalenza nel quadro RT della sezione II del modello denominato “Redditi Persone fisiche“. Nel caso in cui il vostro investimento in oro sia stato effettuato all’estero è necessario specificarlo nel quadro RW dello stesso modulo.

Il vostro commercialista certamente saprà che se doveste registrare delle minusvalenze su altre compravendite di oro, il discorso cambierebbe.

La minusvalenza è l’esatto contrario della plusvalenza, ossia una differenza negativa fra valore di acquisto e di vendita di un qualsiasi prodotto finanziario. Essa chiaramente non solo non genera imposte da pagare, ma le può ridurre.

Le plusvalenze sono infatti tassate al netto delle minusvalenze della stessa categoria. Riprendendo il nostro esempio precedente: questo significa che se un altro acquisto di lingotti o monete d’oro dovesse portare ad una perdita di 100€, non avreste tasse da pagare perché la minusvalenza di 100 annullerebbe sostanzialmente la plusvalenza di 100.
 

Modificato da mimmo77
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Inviato

A volte le norme anti evasione sembrano suggerire di poter essere eluse tornando al caro vecchio contante in nero.. 

Esempio: se ho la classica sterlina della comunione o del battesimo, quindi ovviamente senza fattura di acquisto, mi conviene venderla sottobanco al 10% in meno piuttosto che in regola e pagarci il 26%.. 

Non è il mio caso, ma una questione postami da un amico che aveva ereditato..

  • Mi piace 1

Inviato
2 minuti fa, Carlo. dice:

A volte le norme anti evasione sembrano suggerire di poter essere eluse tornando al caro vecchio contante in nero.. 

Esempio: se ho la classica sterlina della comunione o del battesimo, quindi ovviamente senza fattura di acquisto, mi conviene venderla sottobanco al 10% in meno piuttosto che in regola e pagarci il 26%.. 

Non è il mio caso, ma una questione postami da un amico che aveva ereditato..

 

Infatti in contanti nulla è tracciato e lo Stato non può pretendere nulla. Questo vale sia per la vendita di monete d'oro che per la vendita di monete/banconote e medaglie, dato che hanno messo la legge che oltre 2000 euro l'anno o 30 transazioni lo Stato può chiederti di pagare le tasse.
Purtroppo lo Stato pur di far cassa ha tassato tutto tranne l'aria, e non scherzo, anche se vendi a perdere qualcosa anche lì rischi che lo Stato pretenda una percentuale.
Per quanto mi riguarda monete/banconote e medaglie dovrebbero essere sempre escluse dalle tasse e senza limiti, così come qualsiasi bene usato, ma invece non è così.

La cosa bella è che in realtà lo Stato specifica che la stessa regola per le monete d'oro vale anche per l'argento, anche per le monete, ma credo che nella realtà non sia rispettata, non ci siano controlli sulle monete d'argento, si concentrano più su quelle d'oro, ma questa è una mia percezione.
Fatto sta che i siti ti mettono in guardia anche sull'argento:
https://www.oregold.it/item/344-argento-e-tassazione-sulla-plusvalenza


Inviato

Controllano dove c'è la probabilità maggiore di incassare. follow the money

Il 26% su un'oncia di argento è nulla (8 euro), il 26% su una sterlina sono 5 oncie d'argento intere e più.. 

Tracciando l'oro si incassa molto di più. Ma soprattutto si limita la vendita dell'oro rubato, nell'intenzione. Come noto, l'argento spesso non viene neanche rubato

 


Inviato
1 ora fa, Carlo. dice:

Controllano dove c'è la probabilità maggiore di incassare. follow the money

Il 26% su un'oncia di argento è nulla (8 euro), il 26% su una sterlina sono 5 oncie d'argento intere e più.. 

Tracciando l'oro si incassa molto di più. Ma soprattutto si limita la vendita dell'oro rubato, nell'intenzione. Come noto, l'argento spesso non viene neanche rubato

 

 

 

Tranne proprio stamattina a casa di una persona defunta, mentre si stava celebrando proprio il suo funerale.

P.S. (non monete ma argento lavorato).


Inviato
15 minuti fa, Aretusa dice:

 

Tranne proprio stamattina a casa di una persona defunta, mentre si stava celebrando proprio il suo funerale.

P.S. (non monete ma argento lavorato).

 

Questa è infamia proprio


Inviato

Poi si lamentano che non ci sono lavoratori ecc. ecc. se avessi 20anni oggi me ne andrei subito dove? Ovunque, in Belgio Lussemburgo Olanda Norvegia Austria o magari in Svizzera o addirittura in Asia, perchè rimanere in un Paese che ti chiede tutto e se ti da un aiuto è perché lo DEVE fare per le leggi Europee e o per far vedere che sono Buoni? Io l'ho sempre amato, soprattutto Roma ma ora fanno del tutto per fartelo odiare. Mi spiace tantissimo!🙏🏼

Ho una raccomandata ferma da 15 giorni e non si riesce a capire perchè o a parlare con qualcuno. Impossibile.


Inviato
1 ora fa, Carlo. dice:

Questa è infamia proprio

 

 

Se trovi un termine peggio di infamia ....sarebbe più adatto!!!!


  • ADMIN
Staff
Inviato
3 ore fa, Carlo. dice:

Controllano dove c'è la probabilità maggiore di incassare. follow the money.

Cifre a parte, per l'argento c'è tutta la burocrazia inerente l'oro? Mi spiego, se vuoi vendere e acquistare monete d'oro ci vuole una licenza ben specifica e dei requisiti stringenti. Ogni acquisto va poi registrato includendo il CF del conferente che viene inoltrato all'agenzia delle entrate. Per l'argento come funziona?


Inviato
5 minuti fa, incuso dice:

Cifre a parte, per l'argento c'è tutta la burocrazia inerente l'oro? Mi spiego, se vuoi vendere e acquistare monete d'oro ci vuole una licenza ben specifica e dei requisiti stringenti. Ogni acquisto va poi registrato includendo il CF del conferente che viene inoltrato all'agenzia delle entrate. Per l'argento come funziona?

 

Oro e argento hanno normative diverse,  l'oro ha una normativa a parte. La tassazione sulla vendita però è la stessa perché la legge parla di metalli preziosi


  • ADMIN
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Inviato
Adesso, mimmo77 dice:

Oro e argento hanno normative diverse,  l'oro ha una normativa a parte. La tassazione sulla vendita però è la stessa perché la legge parla di metalli preziosi

 

Ma lo capisco. Però se vai da un compro oro a vendere una sterlina questo ti deve registrare e inviare i dati alle autorità competenti. Chiaro che questo rende piú semplici i controlli. Se per l'argento tale meccanismo non ci fosse, come li vai a stanare questi pericolosi evasori? :D 


Inviato
15 minuti fa, incuso dice:

Ma lo capisco. Però se vai da un compro oro a vendere una sterlina questo ti deve registrare e inviare i dati alle autorità competenti. Chiaro che questo rende piú semplici i controlli. Se per l'argento tale meccanismo non ci fosse, come li vai a stanare questi pericolosi evasori? :D 

 

Questa è una cosa molto importante:

Quando si tratta di vendere argento, è cruciale rispettare gli obblighi di dichiarazione fiscale. In particolare, chi realizza una plusvalenza dalla vendita di argento deve indicare i guadagni nella propria dichiarazione dei redditi. Questo va fatto tramite il quadro RT del Modello Redditi Persone Fisiche, che è la sezione dedicata alle plusvalenze di natura finanziaria.

Se la transazione avviene attraverso una banca o un operatore professionale in metalli preziosi, questi soggetti potrebbero occuparsi direttamente delle dichiarazioni per conto del cliente. Tuttavia, se la vendita è gestita privatamente, l’obbligo ricade interamente sul venditore. È essenziale compilare correttamente il quadro RT, riportando il prezzo di acquisto e quello di vendita per permettere il calcolo della plusvalenza imponibile.

In assenza di una corretta dichiarazione, si rischiano sanzioni fiscali significative.

fonte:
https://www.corriereromagna.it/societa/fiscalita-nella-vendita-di-argento-in-italia-cosa-dichiarare-e-come-HA1031458

Nella realtà accade che se la vendita è gestita privatamente il soggetto privato se ne sbatte altamente e non dichiara nulla, come per le monete d'oro.
 


Inviato
5 ore fa, Carlo. dice:

Controllano dove c'è la probabilità maggiore di incassare. follow the money

Il 26% su un'oncia di argento è nulla (8 euro), il 26% su una sterlina sono 5 oncie d'argento intere e più.. 

Tracciando l'oro si incassa molto di più. Ma soprattutto si limita la vendita dell'oro rubato, nell'intenzione. Come noto, l'argento spesso non viene neanche rubato

 

 

Quindi rischiamo di ammazzare un intero settore, oltre che tassare alla grandissima le piccole eredità, per far in modo che chi ruba vada poi a pagare le tasse?? A mio parere s'è persa la bussola...sempre che ci sia mai stata


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Inviato

In effetti l'ultimo punto sollevato da @Fastrunner mi era sfuggito. Mi sembra di capire che sulle monete d'oro si paga la plusvalenza anche in caso di eredità.


Inviato (modificato)
21 minuti fa, incuso dice:

In effetti l'ultimo punto sollevato da @Fastrunner mi era sfuggito. Mi sembra di capire che sulle monete d'oro si paga la plusvalenza anche in caso di eredità.

 

in caso di successiva rivendita si, ma il prezzo di carico quale sarebbe?

sempre quello della fattura o comunque il prezzo di vendita (26%del prezzo di vendita come da legge 1 gennaio 2024) in caso di mancata fattura?

o come per alcuni prodotti finanziari il pmc è quello del valore alla data di morte?

Modificato da Ernestina

Inviato
9 minuti fa, Ernestina dice:

in caso di successiva rivendita si, ma il prezzo di carico quale sarebbe?

sempre quello della fattura o comunque il prezzo di vendita (26%del prezzo di vendita come da legge 1 gennaio 2024) in caso di mancata fattura?

o come per alcuni prodotti finanziari il pmc è quello del valore alla data di morte?

 

Cito dal sito che ne parla

 

Esistono altri documenti validi oltre la fattura?

Ebbene si, esistono altri due documenti equivalenti idonei a dimostrare il valore dell’oro originario e quindi idonei per la determinazione della plusvalenza:

  1. Se le monete o i lingotti sono citati in un documento di successione, allora il valore dichiarato in successione sarà il valore di partenza con cui si andrà a calcolare l’eventuale plusvalenza o minusvalenza;
  2. Se le monete o lingotti sono stati donati tramite atto ufficiale del notaio, anche in questo caso il valore dichiarato nella donazione potrà essere preso a riferimento.

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Inviato
18 minuti fa, Ernestina dice:

in caso di successiva rivendita si, ma il prezzo di carico quale sarebbe?

sempre quello della fattura o comunque il prezzo di vendita (26%del prezzo di vendita come da legge 1 gennaio 2024) in caso di mancata fattura?

o come per alcuni prodotti finanziari il pmc è quello del valore alla data di morte?

 

No, anche senza vendita. Erediti una moneta e ci devi pagare il 26% sulla plusvalenza (o su tutto nel caso di assenza di documenti). Capita anche con alcuni strumenti finanziari per cui non è una cosa incongrua.


Inviato
54 minuti fa, mimmo77 dice:

Cito dal sito che ne parla

 

Esistono altri documenti validi oltre la fattura?

Ebbene si, esistono altri due documenti equivalenti idonei a dimostrare il valore dell’oro originario e quindi idonei per la determinazione della plusvalenza:

  1. Se le monete o i lingotti sono citati in un documento di successione, allora il valore dichiarato in successione sarà il valore di partenza con cui si andrà a calcolare l’eventuale plusvalenza o minusvalenza;
  2. Se le monete o lingotti sono stati donati tramite atto ufficiale del notaio, anche in questo caso il valore dichiarato nella donazione potrà essere preso a riferimento.

Il problema che sorge in caso di successione è che chi effettua la perizia (in caso di presenza di notaio non è necessario un perito iscritto alle apposite liste ma può essere un gioielliere, per esempio - cosa non valida in caso di successione effettuata con AdE, ove è necessario il perito sia iscritto alle liste - e qui mi riferisco all'apertura della cassetta di sicurezza) spesso tende a valutare meno i preziosi, in modo da limitare le eventuali tasse di successione: ciò tuttavia comporta una plusvalenza maggiore in caso di vendita. 


  • ADMIN
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Inviato
2 ore fa, Carlo. dice:

Il problema che sorge in caso di successione è che chi effettua la perizia (in caso di presenza di notaio non è necessario un perito iscritto alle apposite liste ma può essere un gioielliere, per esempio - cosa non valida in caso di successione effettuata con AdE, ove è necessario il perito sia iscritto alle liste - e qui mi riferisco all'apertura della cassetta di sicurezza) spesso tende a valutare meno i preziosi, in modo da limitare le eventuali tasse di successione: ciò tuttavia comporta una plusvalenza maggiore in caso di vendita. 

 

A me non è capitato. E d'altro canto, in caso di successione genitori/figli/coniuge fino a 1 MEUR non si pagano tasse di successione per cui spesso sarebbe inutile.


Inviato
18 minuti fa, incuso dice:

A me non è capitato. E d'altro canto, in caso di successione genitori/figli/coniuge fino a 1 MEUR non si pagano tasse di successione per cui spesso sarebbe inutile.

A me si, perché poco prima che mancasse mia madre ci rubarono in casa, anche le chiavi della cassetta di sicurezza. Quindi dovette venire il notaio all'apertura con un perito, che fece una valutazione a dir poco ridotta (1/10 del valore se non meno?). Poi naturalmente la successione era sotto a 1 Mln (e di tanto), ma restò comunque estremamente cautelativo.

Quindi mi chiedo se mai dovessi vendere qualcosa, cosa che dubito di fare, avrei una plusvalenza più che esagerata, secondo questo criterio?


Inviato
9 minuti fa, Carlo. dice:

A me si, perché poco prima che mancasse mia madre ci rubarono in casa, anche le chiavi della cassetta di sicurezza. Quindi dovette venire il notaio all'apertura con un perito, che fece una valutazione a dir poco ridotta (1/10 del valore se non meno?). Poi naturalmente la successione era sotto a 1 Mln (e di tanto), ma restò comunque estremamente cautelativo.

Quindi mi chiedo se mai dovessi vendere qualcosa, cosa che dubito di fare, avrei una plusvalenza più che esagerata, secondo questo criterio?

 

quindi hai dovuto pagare la plusvalenza di quanto era contenuto nella cassetta?


Inviato
18 minuti fa, Ernestina dice:

quindi hai dovuto pagare la plusvalenza di quanto era contenuto nella cassetta?

No, perché non ho mai venduto nulla, come ho scritto. Ma da quanto leggo nei post precedenti così dovrebbe essere. Chiaro, leggermente più conveniente del 26% sul valore complessivo, ma non tanto distante, anche considerato l'aumento dei metalli negli ultimi 10 anni..


Inviato
Adesso, Carlo. dice:

No, perché non ho mai venduto nulla, come ho scritto. Ma da quanto leggo nei post precedenti così dovrebbe essere. Chiaro, leggermente più conveniente del 26% sul valore complessivo, ma non tanto distante, anche considerato l'aumento dei metalli negli ultimi 10 anni..

 

in realtà sapevo anche io che la plusvalenza va pagata quando si vende l'oro da successione....


Inviato
4 ore fa, incuso dice:

No, anche senza vendita. Erediti una moneta e ci devi pagare il 26% sulla plusvalenza (o su tutto nel caso di assenza di documenti). Capita anche con alcuni strumenti finanziari per cui non è una cosa incongrua.

 

ci sono altri strumenti come per esempio i btp, dove viene rideterminato il pmc alla data di morte, ma non c'è da pagare alcuna plusvalenza (eventuale) dal prezzo fiscale di acquisto del de cuius al prezzo rideterminato... penso che anche l'oro segua questo concetto...

semplicemente viene determinato il nuovo prezzo alla data di morte, quindi sarebbe vantaggioso o meglio onesto avere la valutazione più alta possibile da parte del perito


  • ADMIN
Staff
Inviato
2 minuti fa, Ernestina dice:

ci sono altri strumenti come per esempio i btp, dove viene rideterminato il pmc alla data di morte, ma non c'è da pagare alcuna plusvalenza (eventuale) dal prezzo fiscale di acquisto del de cuius al prezzo rideterminato... penso che anche l'oro segua questo concetto...

semplicemente viene determinato il nuovo prezzo alla data di morte, quindi sarebbe vantaggioso o meglio onesto avere la valutazione più alta possibile da parte del perito

 

I BTP e in generale i titoli di stato italiani o UE seguono una strada loro molto specifica, non sono neanche soggetti a tassa di successione.

Per plusvalenze su azioni e le obbligazioni (redditi diversi), in successione, non si paga ma per quelle da fondi e ETF (redditi di capitale) mi sembra proprio di sì. Come sono i redditi da vendita marenghi/sterline?


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