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IGNORED

Aiuto per catalogare un argento di Alessandro Magn


apollonia

Risposte migliori

Supporter

Un cordiale saluto a tutti e un ringraziamento in anticipo a chi vorrà esprimere il suo parere sulla moneta del titolo.

Riporto la documentazione foto/scanner.

post-703-1189611744_thumb.jpg

Il diametro è 13 mm e il peso 1,882 g.

Da un campione di trenta diverse emidracme del Grande mi risulta un valore del peso medio pari a 1,98 ± 0,06 g e quindi potrebbe trattarsi di un’emidracma che ha perso qualche frammento di tondello lungo il contorno come si vede dalle foto.

Segni a parte, la raffigurazione al dritto (classica testa di Eracle in pelle di leone) torna, mentre quella del rovescio lascia perplessi. La classica figura che troviamo al rovescio delle emidracme (come pure delle dracme e dei tetradrammi) del Grande è quella di Zeus seduto sul trono, mentre qui abbiamo le armi di Ercole (arco e clava) che caratterizzano i bronzi di Alessandro tipo arco e faretra. Il motivo delle armi è presente su frazioni inferiori all’emidracma, ad es. gli emioboli (Sear 6738, Price 3591) o anche frazioni dello statere come il quarto di statere dove è accompagnato dal simbolo del tuono (Price 165), ma non sulle emidracme. A memoria ricordo un’emidracma di 14 mm e 2,20 g con al rovescio clava, gorytos e la scritta KALLA (zecca di Kallatis) proposta eBay ma non ne ho mai viste con la scritta ALEXANDROY su due righe come la mia.

apollonia

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Allora premettendo che non mi esprimo sull'autenticità del pezzo tramite una foto...........le segnalo soltanto la presenza di alcuni falsi con questa tipologia del peso di circa 1gr. <_< allego immagine

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Supporter

Grazie Arthas per la sua/tua (preferirei la seconda) segnalazione.

Ho trovato un falso della stessa tipologia ma di peso doppio (2,0 g) classificato come Cast forgery of Alexander III hemidrachm.

Potrebbe essere di scuola bulgara.

Ho postato separatamente dritto e rovescio della moneta sub iudice (sfondo nero) accanto ai corrispettivi del falso.

post-703-1189701251_thumb.jpg

Qui ce ne sta solo uno. L'altro a seguire.

La domanda può essere posta in questi termini: "Potrebbe trattarsi di un falso per fusione?".

Sinceramente non vedo nella mia quella sgranatura dei falsi: basta il confronto della clava che nel falso sembra rotta in tanti frammenti.

Però tutto può essere perchè il mio occhio non è in grado di stabilirlo.

Saluto and fra crasellame (spero d'aver scritto giusto). Chissà che in un futuro non decida di destinare 400 USD per quest'opera storica.

Saluti

apollonia

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Supporter

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post-703-1189701986_thumb.jpg

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.

La domanda può essere posta in questi termini: "Potrebbe trattarsi di un falso per fusione?".

Sinceramente non vedo nella mia quella sgranatura dei falsi: basta il confronto della clava che nel falso sembra rotta in tanti frammenti.

Però tutto può essere perchè il mio occhio non è in grado di stabilirlo.

260425[/snapback]

per serietà appunto non ti posso dire con certezza se è un falso ottenuto con fusione se non le vedo direttamente..........falla vedere ad un esperto dal vivo però i dubbi rimangono <_< ....aspettiamo anche il parere di altri :rolleyes:

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Le tecniche piu usate attualmente per la falsificazione delle monete sono l'elettroerosione e la pressofusione, "scuola" Italiana, Asiatica e Bulgara, per quanto riguarda quest'ultimi ne riproducono anche con la battitura a martello, ma non credo che il tuo esemplare provenga da queste "scuole" oltre al tipo del reverso inesistente, iconograficamente è a dir poco pacchiano.

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Supporter

Intanto mi sono fatto un look e una firma.

Poi vorrei segnalare questa inserzione eBay

obolo d' oro di Alessandro il macedone – 300149839099

Peso 2 grammi. (guarda caso)

Interessante la descrizione:

Moneta di lecita provenienza, da convegni o aste numismatiche.

Ho chiesto se la lecita provenienza è da convegno o da asta e se può essere documentata con una fattura. Sentiremo e riferiremo.

Volevo anche chiedere al seller se avesse tra le mani un emiobolo di platino o forse un tetartemorio di iridio sempre del Grande, ma ho soprasseduto.

Scherzi a parte, occhio perché se i casi si ripetono la faccenda si fa seria.

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Supporter

PS.

La foto la vedo solo io nel mio profilo.

Comunque è questa

post-703-1189768044_thumb.jpg

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A conferma di quanto scritto sopra dai colleghi, posso confermarti che il Price la cataloga tra i falsi col riferimento F109 e BM 1976. Ne esiste anche una variante col simbolo del fulmine sul rovescio in alto catalogata come F110 e BM 1965.

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Buona giornata,

I riferimenti di balkan (che ringrazio unitamente agli autori dei precedenti interventi) mi hanno dato modo di ampliare l’indagine in rete con i risultati sui falsi accertati che qui riassumo.

Monete d’argento (Eracle in pelle di leone al dritto)

Emiobolo: al rovescio tuono, scritta su una sola riga, clava, arco;

Obolo: al rovescio tuono, ALEXA, arco, clava, NDROY (foto di Arthas al link #2, F109 di balkan qui riprodotto);

post-703-1190726303_thumb.jpg

Emidramma: con lo stesso rovescio dell’obolo (foto del dritto al link #4 e del rovescio al link #5)

Monete d’oro (Atena con elmo corinzio al dritto)

Quarto di statere: al rovescio tuono, arco, ALEXAN, clava, DROY (foto al primo link successivo);

Una variante del quarto di statere presenta tuono, ALEXAN, arco, clava, DROY (foto al secondo link successivo).

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Supporter

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post-703-1190726507_thumb.jpg

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Supporter

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post-703-1190726640_thumb.jpg

L’argento sottoposto all’attenzione, come si vede nel post #1, manca del simbolo del tuono che accomuna tutti i falsi d’argento e d’oro. La scritta è ALEXAN (sopra) DROY (sotto), cioè con la N che fa parte della prima riga, ed è caratteristica dei quarti di statere perché negli argenti le dieci lettere sono equamente distribuite sulle due righe.

Ma è possibile/facile trasferire elementi raffigurativi da un conio all’altro oppure muoverli sullo stesso conio come gli scacchi sulla scacchiera?

Per chi fosse interessato al destino della moneta al link #8, il pezzo è stato aggiudicato a circa 100 euro. Quanto alla domanda circa la documentazione sulla lecita provenienza, la risposta del seller, piuttosto vaga, è stata che gli era stata assicurata da chi gliela aveva venduta al convegno di Verona nel 2005.

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