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Seleucidi


eg1979

Risposte migliori

da eterno entusiasta vi metto al corrente di qualche piccola ricerca.

Ecco qualcosa sulla dinastia seleucide (da wikipedia):

I Seleucidi furono una dinastia ellenistica che regnò sulla parte orientale dei domini di Alessandro Magno.

Dopo la morte di Alessandro Magno (323 a.C.), il potere effettivo passò nelle mani dei suoi generali, i diadochi, che si divisero le sue immense conquiste. La Persia fu suddivisa tra vari satrapi macedoni, tra i quali emerse presto la figura di Seleuco, satrapo di Babilonia.

Seleuco si fece incoronare re di Babilonia e nel 306 a.C. impose la sua autorità su tutte le province orientali. Nel 301 a.C. Antigono Monoftalmo, che governava l'Asia Minore e la Siria, fu sconfitto da una coalizione degli altri diadochi, e Seleuco si impossessò della Siria dove, sulle rive dell'Oronte, fondò Antiochia in onore di suo padre. L'impero di Seleuco raggiunse la sua massima estensione nel 281 a.C., quando Lisimaco, signore di Tracia e Asia Minore, fu sconfitto e ucciso alla battaglia di Corupedio; Seleuco inglobò nei suoi possedimenti l'Anatolia e si apprestava a invadere le terre europee di Lisimaco, quando fu assassinato, ormai ottantenne, da un sicario dell'egiziano Tolomeo Cerauno.

La corona passò al figlio Antioco I, e da questi al figlio Antioco II, che regnarono con il titolo persiano di Gran Re su un impero che si estendeva dall'Afghanistan al Mar Egeo. Durante quegli anni l'attenzione dei Seleucidi fu concentrata a occidente per le ripetute guerre con l'Egitto tolemaico e un'invasione di Galli in Asia Minore. Ne approfittarono i satrapi delle province più orientali per rendersi indipendenti: Diodoto fondò il regno della Battriana, che sopravvisse fino al 125 a. C., e la dinastia arsacide fondò in Partia un piccolo ma agguerrito stato che presto avrebbe soppiantato quello seleucide. Sotto Seleuco II la crisi proseguì con la sconfitta nella guerra contro Tolomeo III e con la guerra civile contro il proprio fratello Antioco Ierace. Nel frattempo i Galli si erano stabiliti saldamente in Galazia e le province di Bitinia, Ponto, Cappadocia e Pergamo si erano rese quasi indipendenti.

Antioco III il Grande, salito al trono nel 223 a.C., riuscì però a restaurare l'autorità e la gloria dei seleucidi. Nonostante la sconfitta alla battaglia di Rafia contro Tolomeo IV, intraprese un'epica campagna decennale in oriente (anabasi), durante la quale sottomise le province ribelli di Partia e Battriana. Al suo ritorno, nel 205 a.C., approfittò della minorità di Tolomeo V e si alleò con Filippo V di Macedonia per scacciare i Tolomei dalla Celesiria, che finì sotto il suo controllo dopo la battaglia di Panion nel 200 a.C. A seguito della sconfitta del suo alleato macedone ad opera dei Romani, Antioco invase la Grecia per rivendicare la supremazia su tutti i domini di Alessandro Magno. Questo passo segnò l'inizio della sua disfatta. Sconfitto rovinosamente alla battaglia di Magnesia, fu costretto a cedere i territori in Asia Minore, a mandare ostaggi a Roma e a pagare un'esorbitante indennità di guerra. Antioco III morì nel 187 a.C.

Suo figlio e successore Seleuco IV trascorse gli anni di regno alla ricerca del denaro per pagare l'indennità a Roma, arrivando a saccheggiare i templi e facendo guadagnare alla dinastia l'odio dei sudditi; finì assassinato dal suo ministro Eliodoro. Antioco IV, noto per il tentativo di ellenizzazione e la conseguente guerra contro i Maccabei, cercò di restaurare i domini seleucidi ma morì durante il tentativo. Dopo la sua morte l'impero fu preda di rovinose guerre interne fomentate dai Romani e dai Tolomei, mentre i Parti conquistavano e sottomettevano la gran parte delle province orientali.

Nel 140 a.C. Demetrio II raccolse tutte le sue forze per fermare l'avanzata dei Parti, ma fu sconfitto e catturato. Babilonia divenne provincia partica. Antioco VII fece un ultimo tentativo di ristabilire i domini seleucidi, ma dopo alcuni successi iniziali fu sconfitto definitivamente da Fraate II nei pressi di Ecbatana. Finiva così il periodo ellenistico dell'Iran. Gli ultimi cinquanta anni della dinastia trascorsero nell'agonia delle guerre civili per il controllo di ciò che restava dei suoi domini, una porzione della Siria, fino all'annessione romana nel 64 a.C.

L'influenza culturale greca sopravvisse ancora per un poco, tanto che i re parti continuarono a coniare monete con legende in greco e alcuni di loro si diedero l'epiteto di filoelleno, "amico dei greci".

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I re seleucidi (da wikipedia)

Seleuco I Nicator, o Nicatore ("il Vincitore") 305 a.C.-280 a.C., capostipite

Antioco I Sôter, o Sotere ("il Salvatore") 281 a.C.-261 a.C., figlio di Seleuco I

Antioco II Théos, o Teo ("il Divino") 261 a.C.-247 a.C., figlio di Antioco I

Seleuco II Callinicos, o Callinico ("il Grande vincitore") 246 a.C.-225 a.C., figlio di Antioco II

Antioco Hiérax, o Ierace ("lo Sparviero") 241 a.C.-226 a.C., figlio di Antioco II e fratello di Seleuco II

Seleuco III Sôter, o Sotere ("il Salvatore") 225 a.C.-223 a.C., figlio di Seleuco II

Antioco III Mégas ("il Grande") 223 a.C.-187 a.C., figlio di Seleuco II e fratello di Seleuco III

Seleuco IV Philopator o Filopatore ("che ama il padre") 187 a.C.-175 a.C., figlio di Seleuco III

Antioco IV Épiphane, o Epifane ("Manifestazione divina") 175 a.C.-163 a.C., figlio di Seleuco III e fratello di Seleuco IV

Antioco V Eupator, o Eupatore ("nato da un buon padre") 163 a.C.-162 a.C., figlio di Antioco IV

Demetrio I Sôter, o Sotere ("il Salvatore") 162 a.C.-150 a.C., figlio di Seleuco IV, fratello di Antioco IV e zio di Antioco V

Alessandro I Balas, o Bala 152 a.C.-145 a.C., usurpatore, sedicente figlio di Antioco IV

Antioco VI Dionysos, o Dioniso 145 a.C.-142 a.C., figlio di Alessandro Balas

Demetrio II Nicator, o Nicatore ("il Vincitore") 145 a.C.-140 a.C., figlio di Demetrio I

Antioco VII Evergète Sidétès, o Evergete Sidete ("il Benefattore, della città di Sidone") 138 a.C.-127 a.C., figlio di Demetrio I e fratello di Demetrio II

Seleuco V Nicator, o Nicatore ("il Vincitore") 125 a.C.-124 a.C., figlio di Demetrio II

Alessandro II Zabinas, o Zabina 126 a.C.-122 a.C., usurpatore

Antioco VIII Philométor Grypos, o Filometore Gripo ("che ama la madre, l'Adunco") 125 a.C.-96 a.C., figlio di Demetrio II

Antioco IX Cyzicenus, o Ciziceno ("della città di Cizico") 96 a.C.-95 a.C., figlio di Antioco VII e fratellastro di Antioco VIII

Seleuco VI Épiphane Nicator, o Epifane Nicatore ("Manifestazione divina, il Vincitore") 96 a.C.-93 a.C., figlio di Antioco VIII

Demetrio III Eucairós Philopator o Euchero Filopatore (" il Tempestivo, che ama il padre") 95 a.C.-88 a.C., figlio di Antioco VIII e fratello di Seleuco V

Antioco X Eusèbe Philopator, o Eusebe, Filopatore ("il Pio, che ama il padre") 94 a.C.-92 a.C., figlio di Antioco IX

Antioco XI Épiphane Philadelphe o Epifane Filadelfo ("Manifestazione divina, che ama suo fratello") 93 a.C.-90 a.C., figlio di Antioco VIII e fratello di Seleuco V e di Demetrio III

Filippo I Philadelphe o Filadelfo ("che ama suo fratello") 93 a.C.-83 a.C., figlio di Antioco VIII e fratello di Seleuco V, Demetrio III e Antioco XII

Antioco XII Dionysos o Dionisio 83 a.C., figlio di Antioco VIII e fratello di Seleuco V, di Demetrio III, di Antioco XII e di Filippo

Antioco XIII Asiaticos ("l'Asiatico") 69 a.C.-64 a.C., figlio di Antioco X

Le collisioni di date si spiegano con le usurpazioni e i conflitti di potere.

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qualcosa sulla cultura seleucide (da http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic...seleucidi.html)

Per tutto il III secolo a.C. la sovrappopolazione ellenica e quella dell’Europa sud-orientale migrò in Siria, Mesopotamia ed Iran. Dovunque nacquero città elleniche: Nisa-Alessandropoli in Partia, Europos nei pressi di Teheran, Laodocea, odierna Nihavand. Il modello amministrativo fu quello di Dario, perfezionato sia per la flessibilità e la potenza della politica fiscale, sia per il maggiore controllo dei funzionari. I Seleucidi attivarono un processo di ellenizzazione dell’oriente: usi e costumi attici vennero introdotti presso le varie satrapie orientali. In tutto l’impero si parlava il greco, come in precedenza veniva usato il semita. I vari monarchi seleucidi venivano venerati come divinità.

Parallelamente ad un processo di ellenizzazione degli iranici si assiste ad una iranizzazione dei greci sparsi sul territorio: si diffondono i matrimoni misti e le varie religioni orientali vengono praticate. La città di Istahr (fortezza) diviene una città sacra per i persiani su cui non si diffuse molto la cultura greca, sia per la scarsa viabilità sia perché la Persia costituiva il vero cuore dell’Iran. Dunque i greci non riuscirono pienamente ad assorbire l’oriente che ben presto passò all’offensiva.

I Seleucidi proposero un modello sociale che vedeva in primo piano i cittadini, in base al modello greco. Vi erano poi i componenti dell’amministrazione ed i mercanti. Anche i componenti dell’esercito occupavano un ruolo particolare. Notiamo che si aggiungono una nuova aristocrazia e borghesia a quelle persiane. Si tratta dei Greci e dei Macedoni immigrati, che gestiscono un certo potere politico ed economico. I Seleucidi riscattarono le classi meno abbienti da una situazione di miseria, ma non riuscirono nella fusione delle due etnie che Alessandro aveva ritenuto fondamentale.

L’arte seleucidica non fu estremamente brillante nel settore della lavorazione del marmo. Maggiori successi vennero raggiunti nella produzione di bronzi, che si basava comunque sulla scuola greca. Anche nella lavorazione dei preziosi e dell’oro provenienti dall’Armenia si raggiunse un certo successo.

Viene migliorata la viabilità stradale e marittima ed il commercio. In Italia fanno la loro comparsa i limoni, il cotone, il melone, le olive, i fichi, i datteri, il sesamo, l’anitra ed il bue asiatico. Sono sensibilmente sviluppate l’agricoltura e la pastorizia.

Durante il regno dei Seleucidi si diffondono religioni che si richiamavano alla redenzione ed alla speranza, considerata l’elevata pressione fiscale esercitata dal governo.

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Biografia di Antioco VII da wikipedia inglese:

Antiochus VII Euergetes, nicknamed Sidetes (from Sidon), ruler of the Hellenistic Seleucid Empire, reigned from 138 to 129 BC. He was the last Seleucid king of any stature.

The brother of Demetrius II, Antiochus was elevated after Demetrius' capture by the Parthians. He married Cleopatra Thea, who had been the wife of Demetrius. Their offspring was Antiochus IX, who thus became both half-brother and cousin to Seleucus V and Antiochus VIII.

Sidetes defeated the usurper Tryphon and laid siege to Jerusalem. According to legend the Hasmonean king John Hyrcanus opened King David's sepulchre and removed three thousand talents, which he then paid Antiochus to spare the city. Sidetes then attacked the Parthians, supported by a body of Jews under Hyrcanus, and briefly took back Mesopotamia, Babylonia and Media before being ambushed and killed by Phraates II. His brother Demetrius II had by then been released, but the Seleucid realm was now restricted to Syria.

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Qualcosa su Diodoto Trifone la si trova addirittura sulla Bibbia!

"L'esercito si ribella contro Demetrio II

38Il re Demetrio, visto che il regno era in pace sotto di lui e che non c'erano più nemici, licenziò tutte le sue truppe e rimandò ciascuno a casa sua. Trattenne solo le truppe straniere prese dalle isole dei pagani. Allora tutte le truppe che erano state a servizio dei suoi antenati si misero contro di lui. 39Trifone, che prima era stato dalla parte di Alessandro, si rese conto che tutto l'esercito era scontento di Demetrio. Perciò andò dall'arabo Imalcue che allevava Antioco, il giovane figlio di Alessandro. 40Lo spinse a consegnarglielo con la promessa di farlo diventare re al posto di suo padre. Intanto Trifone gli parlò di quello che aveva fatto Demetrio e dell'odio dei soldati verso di lui. E rimase là per molti giorni.

Gionata riesce a domare la ribellione

41Gionata mandò a chiedere al re Demetrio di ritirare i soldati che presidiavano la fortezza dell'Acra di Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta contro Israele. 42Demetrio rispose a Gionata: "Per te e per il tuo popolo non solo farò questo, ma alla prima occasione colmerò di onori te e il tuo popolo. 43Ora però guarda di favorirmi, mandandomi soldati che combattano con me, perché tutte le mie truppe mi hanno abbandonato". 44Gionata allora inviò ad Antiochia tremila soldati molto valorosi. Essi andarono dal re che si mostrò molto lieto del loro arrivo. 45Ma gli abitanti della città si radunarono nel centro in circa centoventimila persone con l'intenzione di uccidere il re. 46Questi allora si rifugiò nel palazzo, mentre i cittadini invadevano le vie della città e incominciavano a combattere. 47Il re chiamò in aiuto gli Ebrei ed essi si radunarono compatti attorno a lui. Poi si dispersero per la città e in quel giorno uccisero circa centomila persone, 48incendiarono la città, la saccheggiarono e salvarono il re. 49I superstiti videro che gli Ebrei erano riusciti a impadronirsi della città, si scoraggiarono e andarono dal re a supplicarlo: 50"Facciamo la pace e gli Ebrei la smettano di combattere contro di noi e la nostra città". 51Gettarono le armi e fecero la pace. Così gli Ebrei conquistarono la stima del re e di tutti gli abitanti del regno. Poi tornarono a Gerusalemme con un grande bottino. 52In tal modo il re Demetrio rafforzò il suo trono e sotto la sua guida il paese rimase in pace. 53Ma egli non mantenne le sue promesse. Si mise contro Gionata senza alcuna riconoscenza per i servizi che gli aveva reso. Anzi cominciò a dargli molti fastidi.

Antioco si allea con Gionata

54Dopo questi fatti Trifone ritornò con Antioco. Questi era ancora molto giovane, ma fu proclamato re e incoronato. 55Attorno a lui si radunarono tutte le truppe congedate da Demetrio che fu messo in fuga e travolto. 56Trifone intanto catturò i suoi elefanti da guerra e si impadronì della città di Antiochia. 57Allora il giovane Antioco scrisse a Gionata questa lettera: "Io ti riconfermo nell'incarico di sommo sacerdote. Ti faccio amministratore dei quattro distretti, e ti considero tra i più stretti collaboratori del re". 58Gli mandò anche vasi d'oro e un servizio da tavola. Gli diede facoltà di bere in vasi d'oro, di indossare la porpora e di portare una fibbia d'oro. 59Inoltre scelse Simone, fratello di Gionata, come comandante delle regioni che vanno dalla Scala di Tiro fino ai confini dell'Egitto."

(1Mac 11, 38-59)

Sulla nota ho trovato:

11,39 v Trifone: soprannome di Diodoto, generale di Demetrio 1, che era passato al servizio di Alessandro Bala. Ci è noto grazie allo storico greco Diodoro.

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  • 2 settimane dopo...
I re seleucidi (da wikipedia)

Seleuco I Nicator, o Nicatore ("il Vincitore") 305 a.C.-280 a.C., capostipite

Un caloroso GRAZIE a "eg1979" per le interessanti informazioni sui re seleucidi!

Mi sono innamorata del profilo di questa insolita "Medusa Alata" riprodotto su questa moneta (AE19) di Seleukos I Nikator. In mano e' ancora piu' bella! Non ricordo in quale sito, ma ho letto in rete che taluni ritengono rappresenti Alessandro in veste di medusa ... Comunque sia, e' la mia prima moneta gorgonica! :P

Valeria

post-6487-1191258458_thumb.jpg

The Seleukid Kings of Syria Seleukos I Nikator AE19

The Seleukid Kings of Syria Seleukos I Nikator 312-280 BC, Antioch mint, AE19 (5.60 gm.) Head of Medusa right / BAΣΙΛΕΩΣ ΣΕΛΕΥΚΟΥ, bull butting right, Ξ in exergue; WSM 925, SNG Spaer 23 (38 euro)

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