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IGNORED

Bizantina che non so identificare


darioelle

Risposte migliori

Ho una moneta (abbastanza malridotta) che mi sembra molto simile a questa venduta poco tempo fa su ebay:

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...:MEWA:IT&ih=013

però la mia non pesa 8,82 g come quella che vi mostro ma pesa 3,87 g ed il suo diametro è circa 22 mm.

Immagino non sia un follis ma qualcos'altro.

Potete aiutarmi e fornirmi un riferimento di catalogo in modo che possa classificarla?

Grazie a tutti!

Dario

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Ciao! Quella del sito è un'immagine di un follis di Leone VI (come peraltro scritto nell'inserzione). Nel catalogo di Grierson sono riportati molti esemplari di peso e diametro piuttosto vario tra cui anche valori che si avvicinano alla tua moneta (se si tratta realmente di questa moneta). In alternativa, una monetina da Cherson? Aiuterebbe molto una foto della tua moneta.

Spero di essere stato utile.

Ciao!

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Per meglio precisare ciò che ho scritto nel primo messaggio per "abbastanza simile" intendo che nella mia le scritte al dritto sono uguali:

+LEON

EHOEOLM

SILEUSN

OMEOH

probabilmente c'è qualche errore nella grafia ma è abbastanza per capire che anche la mia è di Leone VI.

Ciò che mi serve è sapere il numero di catalogo compatibile con il peso ed il diametro che Vi ho indicato.

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Ringrazio antvwala per la risposta anche se credo abbia capito che la mia moneta fosse quella vanduta su ebay mentre la mia è molto meno pesante (3,87 g) e un pò più piccola (22 mm di diametro).

Vorrei allora la conferma che si tratta sempre di un follis pur essendo così diversa da quella venduta su ebay.

Grazie

Modificato da darioelle
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Grazie della risposta,

se riesco stasera inserisco il lato più leggibile della moneta che, come vi anticipavo è in pessime condizioni per cui il mio interesse verso essa è puramente classificativo e non certo economico.

Come vedrete il suo stato potrebbe giustificarne il peso.

L'importante è che con gli stessi caratteri non esistano monete più piccole che meglio potrebbero corrispondere alla mia.

A più tardi

Dario

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  • 3 settimane dopo...

Aggiorno questa discussione di due settimane fa per chiedervi come classificare la moneta dal punto di vista della nazione.

Mi spiego meglio. Io classifico le monete in ordine alfabetico per nazione di appartenenza. Le italiane poi sono divise in greche, romane, medioevali e rinascimentali (distinte per stato o città), regno, repubblica.

Questo follis bizantino cos'è? Una moneta tardo romana e quindi da considerarsi romana? Una moneta turca visto che Bisanzio è in Turchia?

Spero non troviate la domanda stupida! :blink:

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Ciao Antvwala,

ti ringrazio per la rapida risposta e per l'offerta che mi fai.

Ti assicuro che è davvero brutta quindi non ti proporrei mai un cambio, non sono riuscito senza numero di catalogo a capire quale moneta mi offrissi ma sono certo che non sarebbe unpo scambio per te favorevole.

Inserirò allora, a meno che non arrivino altri messaggi ispiratori, una nuova voce nel mio database come "Bizantine State".

Grazie!!!

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Interessante notare che nella pronuncia bizantina il dittongo AI (alfa+iota) ha già assunto il suono "e" del Neogreco.

274947[/snapback]

okt, visto che mi sembri al corrente della questione, sapresti dirmi di più della pronuncia bizantina (in altri termini, come si pronunciava il greco medievale?). E' una questione che un po' mi disturba perchè ad esempio trovo nei libri su Bisanzio nomi di persone che non esattamente come pronunciare (come l'imperatrice Irene Dukaina, di cui sono segretamente innamorato, ma non ditelo ad Alessio...)

Grazie, P. :)

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X paleologo

Ma tu sei bizantino, dal nome... :-)

A quanto so la pronuncia bizantina era del tutto simile a quella neogreca:

AI - αι (alfa+iota)= e

H - η (eta) =i

OI - οι (omicron+iota)=i

EI - ει (epsilon+iota)=i

Data la prevalenza del suono i (iota) questa tendenza si chiama "iotacismo".

Quindi la tua "amata" si chiamerebbe Irìni Đukéna. La Đ ha un suono misto tra D e Z (come "rosa" ma un po' più verso la Z).

Ciao, a risentirci

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Ma tu sei bizantino, dal nome... :-)

274965[/snapback]

Magari, come imperatore di Bisanzio mi sarei visto bene... :P

A quanto so la pronuncia bizantina era del tutto simile a quella neogreca:

274965[/snapback]

Si sa a partire da quale periodo in poi? Cioè, quando è stata abbandonata la pronuncia greca classica, quella che si insegna al liceo? Ma poi, è stata mai usata?

Quindi la tua "amata" si chiamerebbe Irìni Đukéna. La Đ ha un suono misto tra D e Z (come "rosa" ma un po' più verso la Z).

274965[/snapback]

Ah... io la pronuncio più o meno come th inglese in "this"... così almeno mi hanno insegnato i miei amici greci :)

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Mi scuso: mi sono spiegato male anche perché ho usato una lettera non greca.

Scrivendo Irìni Ðùkena cercavo di rendere in lettere europee il suono che il Delta (Δ - δ) ha nel Greco Bizantino e Moderno. Tale suono è simile a quello di th nell'Inglese di “them” o di “then” (spirante sonora) e non è quello del Theta (Θ - θ) che non è possibile rendere del tutto e assomiglia piuttosto all'Inglese di “thing” (spirante sorda).

Poi mi sono sbagliato perché avevo messo l'accento sulla i anziché sulla u.

Il nome della moglie di Alessio è quindi in Greco Εἰρήνη Δούκαινα e in lettere latine potremmo provare o con la Ð o con la Dh iniziale, vedi tu come ti piace.

Il mio prof. di Neogreco ( e relatore) considerava la traslitterazione in Dh quasi un'affettazione e propendeva quindi per il mantenimento della D.

Quanto alla pronuncia del Greco è davvero un vespaio.

La pronuncia che abbiamo imparato al liceo è quella cosiddetta erasmiana ma sembra che anche in epoca classica ci fossero delle differenze rispetto a quanto proposto da Erasmo. Il suono i di Eta (Η - η) sembrerebbe confermato già al tempo di Svetonio (70-126 d.C.).

Ovviamente non c'erano i fonografi :-) ma sono proprio le testimonianze epigrafiche, e tra esse vanno considerate le monete, a chiarire qualcosa.

Un esempio: sul Follis di Costantino VII (911-959) pubblicato da Roth37, il nome della madre Zoe è scritto così: ZOH e questo potrebbe farci pensare che la Eta non avesse ancora (o non ancora del tutto) il suono I.

Quando in realtà siano avvenuti i cambiamenti è difficile dirlo, comunque tutti concordano sul fatto che in epoca bizantina essi fossero già presenti. Chissà, forse la pronuncia bizantina e quella classica coincidono ed Erasmo si è inventato tutto, non sarebbe la prima volta che ciò avviene tra i grandi filologhi e archeologhi che si sbrodolano nelle loro polemiche.

Ciao

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