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Inviato

Volevo avviare una nuova conversazione sulle clssi di conio (secondo il metodo Gigante)


Inviato

A differenza dell'ormai noto FDC eccezionale introdotto dal montenegro credo che questa nuova classificazione effettuata da parte del Gigante possa essere molto utile,in quanto si è finalmente deciso di mettere per iscritto ciò che ci veniva detto dagli esperti durante l'acquisto di determinate monete per giustificarne i difettin ed il prezzo.Un esempio ecclatante può essere quello dei 20 cent esagono 1918-1919 che non hanno tracce del precedente conio e che per tanto devono giustamente avere un valore in più rispetto alle stesse monete che di norma presentano tracce dei vecchi nichelini molto antiestetiche a mio modo di vedere...


Inviato (modificato)
A differenza dell'ormai noto FDC eccezionale introdotto dal montenegro credo che questa nuova classificazione effettuata da parte del Gigante possa essere molto utile,in quanto si è finalmente deciso di mettere per iscritto ciò che ci veniva detto dagli esperti durante l'acquisto di determinate monete per giustificarne i difettin ed il prezzo.Un esempio ecclatante può essere quello dei 20 cent esagono 1918-1919 che non hanno tracce del precedente conio e che per tanto devono giustamente avere un valore in più rispetto alle stesse monete che di norma presentano tracce dei vecchi nichelini molto antiestetiche a mio modo di vedere...

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secondo il mio modo di vedere (poi ognuno la pensa cm la pensa :lol: ), essi (quelli "antiestetici") rappresentano la storia, per necessità belliche si è ricorso al ristampigliamento (passatemi il termine :P ) dei vecchi nichelini umbertini, sono un pezzo di storia... più affascinanti secondo me.

venendo al tema della discussione sono d'accordo con tony, finalmente si è messo fine al "difetto di conio" inesistente dichiarato da alcuni venditori ;), si è fatto "chiarezza" su un tema preso per buono dal pollo....

Modificato da niko

Inviato
A differenza dell'ormai noto FDC eccezionale introdotto dal montenegro credo che questa nuova classificazione effettuata da parte del Gigante possa essere molto utile,in quanto si è finalmente deciso di mettere per iscritto ciò che ci veniva detto dagli esperti durante l'acquisto di determinate monete per giustificarne i difettin ed il prezzo.Un esempio ecclatante può essere quello dei 20 cent esagono 1918-1919 che non hanno tracce del precedente conio e che per tanto devono giustamente avere un valore in più rispetto alle stesse monete che di norma presentano tracce dei vecchi nichelini molto antiestetiche a mio modo di vedere...

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secondo il mio modo di vedere (poi ognuno la pensa cm la pensa :lol: ), essi (quelli "antiestetici") rappresentano la storia, per necessità belliche si è ricorso al ristampigliamento (passatemi il termine :P ) dei vecchi nichelini umbertini, sono un pezzo di storia... più affascinanti secondo me.

venendo al tema della discussione sono d'accordo con tony, finalmente si è messo fine al "difetto di conio" inesistente dichiarato da alcuni venditori ;), si è fatto "chiarezza" su un tema preso per buono dal pollo....

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Il mio commento:

Sull'eccezionale oltre il FDC come classificazione: no comment......

Riguardo alle classi di conio, ormai introdotte da anni, non posso che dare un giudizio più che positivo. Soprattutto perchè prima di definirle c'era qualche astuto acquirente/venditore che, secondo convenienza, giudicava caratteristiche "normali" per il tipo di moneta o "difetti" che la deprezzavano.

Ora tutti possono capire che esistono monete Napoleoniche, per esempio, FDC che sembrano degli ingaranaggi per la forza con cui è stato impresso l'incuso nel taglio. E' quindi una cosa "normale", se non hanno questa caratteristica marcata saranno più ricercate e pregiate.

Per il 20 centesimi esagono la penso come Niko: sono un pezzo di storia e il fatto che certe alte conservazioni, in cui si vede ancora bene la moneta di Umberto I, vengano vendute in aste a centinaia di euro sono la dimostrazione del loro fascino storico.

Un salutone


Inviato

Per il 20 centesimi esagono la penso come Niko: sono un pezzo di storia e il fatto che certe alte conservazioni, in cui si vede ancora bene la moneta di Umberto I, vengano vendute in aste a centinaia di euro sono la dimostrazione del loro fascino storico.

Un salutone

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bè allora beccati questa (è mia :P )

20centesimi1919miopt8.png


Inviato

il catalogo Gicante definisce così le classi di conio:

1° classe monete senza difetti di conio o dove sono difficilmente riscontrabili. la presenza di difetti di conio ne diminuisce il valore.

2° classe monete con difetti di conio e dove sono normalmente riscontrabili l'assenza di difetti fa aumentare il valore della moneta

3° monete quasi sempre con difetti di conio.

leggendo queste tre definizioni a me sorge questa domanda:

perchè il valore di una moneta di classe 2 aumenta se non vi sono difetti di conio, mentre il valore delle monete di classe 1 diminuisce se vi sono difetti di conio?

sono d'accordo con il fatto che se una moneta di classe 2 non presenta difetti il suo valore deve aumentare in quanto i difetti di conio si possono riscontrare sulla stragrande maggioranza dei pezzi. non andrebbe applicato il medesimo principio per le monete di classe 1? cioè se vi è la presenza di difetti di conio (difficilmente riscontrabili) il valore dovrebbe aumentare e non diminuire in quanto per le monete di classe 1 i tondelli con difetti di conio saranno pochissimi.


Guest utente3487
Inviato

Per il 20 centesimi esagono la penso come Niko: sono un pezzo di storia e il fatto che certe alte conservazioni, in cui si vede ancora bene la moneta di Umberto I, vengano vendute in aste a centinaia di euro sono la dimostrazione del loro fascino storico.

Un salutone

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bè allora beccati questa (è mia :P )

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Veramente complimenti per questa stupenda moneta. Posso utilizzarla per il mio libro indicando la provenienza?

  • ADMIN
Staff
Inviato
leggendo queste tre definizioni a me sorge questa domanda:

perchè il valore di una moneta di classe 2 aumenta se non vi sono difetti di conio, mentre il valore delle monete di classe 1 diminuisce se vi sono difetti di conio?

Penso che indichi come usare le valutazioni fornite. Quindi per una moneta di 1a classe valgono le quotazioni indicate se in assenza di difetti di conio, per quelle della 2a le valutazioni fornite riguardano monete con difetti di conio.


Inviato
leggendo queste tre definizioni a me sorge questa domanda:

perchè il valore di una moneta di classe 2 aumenta se non vi sono difetti di conio, mentre il valore delle monete di classe 1 diminuisce se vi sono difetti di conio?

Penso che indichi come usare le valutazioni fornite. Quindi per una moneta di 1a classe valgono le quotazioni indicate se in assenza di difetti di conio, per quelle della 2a le valutazioni fornite riguardano monete con difetti di conio.

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forse mi sono espresso male: la domanda che mi faccio è la seguente

perchè una moneta di classe 2 (dove i difetti sono la regola) aumenta di valore se non vi sono difetti di conio, mentre una moneta di classe 1 (difetti difficilmente riscontrabili) diminuisce di valore in presenza di difetti?

secondo me la moneta di classe 1 in presenza di difetti dovrebbe comunque aumentare di valore in quanto è un fatto eccezionale che si riscontra su pochi esemplari.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Sì, adesso ho capito. No, secondo me i difetti deprezzano quasi sempre una moneta. Salvo alcuni casi specifici come i centesimi esagono in cui le ribattiture a volte sono spettacolari.

Comunque, se la pensate diversamente, sono disponibilissimo a prendere a martellate i vostri 5 lire del 1914 per creare tanti bei difetti :lol:


Inviato

averla la moneta da 5 lire del 1914!!!


Inviato

Per il 20 centesimi esagono la penso come Niko: sono un pezzo di storia e il fatto che certe alte conservazioni, in cui si vede ancora bene la moneta di Umberto I, vengano vendute in aste a centinaia di euro sono la dimostrazione del loro fascino storico.

Un salutone

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bè allora beccati questa (è mia :P )

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Veramente complimenti per questa stupenda moneta. Posso utilizzarla per il mio libro indicando la provenienza?

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certamente! ne sarei onorato ;)


Inviato

forse è meglio questa (leggere differenze, l'ho modificata un po' :P)

P.S. ma la foto è di inasta, la moneta è mia; ho diritto a modificare/ permettere l'utilizzo dell'immagine di Inasta? ;)

post-3216-1197208455_thumb.jpg


Guest utente3487
Inviato
forse è meglio questa (leggere differenze, l'ho modificata un po' :P)

P.S. ma la foto è di inasta, la moneta è mia; ho diritto a modificare/ permettere l'utilizzo dell'immagine di Inasta? ;)

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Se la moneta è tua certamente, non occorrono autorizzazioni. Teoricamente Inasta dovrebbe chiederti il permesso di utilizzare la foto....

Guest utente3487
Inviato

Per il 20 centesimi esagono la penso come Niko: sono un pezzo di storia e il fatto che certe alte conservazioni, in cui si vede ancora bene la moneta di Umberto I, vengano vendute in aste a centinaia di euro sono la dimostrazione del loro fascino storico.

Un salutone

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bè allora beccati questa (è mia :P )

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Veramente complimenti per questa stupenda moneta. Posso utilizzarla per il mio libro indicando la provenienza?

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certamente! ne sarei onorato ;)

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Allora per descrivere la foto metterò per gentile concessione di.......?

Inviato

Per il 20 centesimi esagono la penso come Niko: sono un pezzo di storia e il fatto che certe alte conservazioni, in cui si vede ancora bene la moneta di Umberto I, vengano vendute in aste a centinaia di euro sono la dimostrazione del loro fascino storico.

Un salutone

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bè allora beccati questa (è mia :P )

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Veramente complimenti per questa stupenda moneta. Posso utilizzarla per il mio libro indicando la provenienza?

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certamente! ne sarei onorato ;)

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Allora per descrivere la foto metterò per gentile concessione di.......?

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il mio nome cognome? macchi nicholas ;)


Guest utente3487
Inviato

Va bene. Potevi anche indicare "Collezione Privata Macchi Nicholas....Come preferisci...

Inviato (modificato)

va bene, come preferisce ;) e come le risulta più comodo ;), anche se collezione privata Macchi Nicholas non mi dispiace :P

Modificato da niko

Inviato
bè allora beccati questa (è mia  )

Bellissima moneta Niko!!!

Se vuoi farle una bella foto e pubblicarla sul catalogo di Incuso mi sa che te ne saremmo tutti grati (ce ne sono già due di Toto con la stessa caratteristica ma la tua non è da meno e penso ne valga la pena)

Un salutone

PS un messaggio a tutti i lamonetari: cliccate qualche volta sul pulsante cataloghi on-line, ci sono cose che a volte uno nemmeno immagina, ad alta risoluzione e con particolari bellissimi. Aiutiamo ad alimentare il contenuto di questi importantissimi link


Guest utente3487
Inviato
va bene, come preferisce ;) e come le risulta più comodo ;), anche se collezione privata Macchi Nicholas non mi dispiace :P

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Ok. Allora vada per collezione privata ecc......

Inviato

Ciao Niko prima ti faccio i complimenti per il bellissimo esemplare..poi volevo chiederti....con quelle caratteristiche in percentuale...quante ne hanno fatte...visto che del 19 ne hanno coniate circa 40.000.000 e se in base al numero di esse si può fare una una nuova scala di rarità...ti faccio questa domanda...come avrai capito....su questa variante non sono molto informato grazie.


Inviato (modificato)
Ciao Niko prima ti faccio i complimenti per il bellissimo esemplare..poi volevo chiederti....con quelle caratteristiche in percentuale...quante ne hanno fatte...visto che del 19 ne hanno coniate circa 40.000.000 e se in base  al numero di esse si può fare una una nuova scala di rarità...ti faccio questa domanda...come avrai capito....su questa variante non sono molto informato grazie.

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non ho capito molto... intendi quante ne hanno fatte con la caratteristica del "riconio"? difficile quantificare, dipende da come uscivano, i tondelli non eri nuovi per cui l'impronta sotto non aveva modo di esistere, ma erano solo "puliti" e successivamente riconiati, non vi era nessuna procedura per rendere i coni lisci.

si potrebbe fare una statistica...

questa variante, se così si può chiamare, non è molto difficile da riscontrare, la considererei al massimo NC e non penso che bisogni creare una voce apposita nei cataloghi per questo tipo.

se vuoi sapere io l'ho presa ad Inasta a 100 euro (+ diritti).

seguono la valutazione da catalogo, normale, nessuna distinzione da quella in cui nn si intravede il conio sottostante.

Se vuoi farle una bella foto e pubblicarla sul catalogo di Incuso mi sa che te ne saremmo tutti grati

aspetto le vacanze di natale e poi mi do alla fotografia :P :lol:

se usciranno bene mi sa che sul catalogo di incuso non ci sarà solo questa "novità" :P

Ok. Allora vada per collezione privata ecc......

grazie mille, le sono veramente grato, ed onorato di questa sua scelta ;)

Modificato da niko

Inviato

Ti ringrazio Niko nonostante tutto hai centrato quello che volevo sapere troppo buone grazie ancora.


Inviato (modificato)

20 CENTESIMI ESAGONO

Le monete 20 centesimi esagono, sono considerate monete di emergenza, coniate per colmare la carenza di nichelini circolanti. Furono coniate dal 1918, in anni in cui la crisi monetaria cominciava a far sentire pesantemente i suoi effetti. Come tondelli per la loro coniazione furono utilizzati i nichelini coniati nel 1894 e 1895 sotto il regno di Umberto I e ritirati dalla circolazione dal 1909 al 1914. I 20 centesimi esagono ne risultarono, ovviamente, monete dello stesso peso: 4 g e (per effetto della compressione del conio) aventi un diametro: 21,3 mm, 0,3 mm più grande del nichelino di Umberto I.

Contorno: liscio, oppure con tracce più o meno evidenti di rigato del conio precedente. Seconda classe di conio, tranne che per i nichelini coniati nel 1920: i soli classificati come prima classe di conio (questo fa pensare che probabilmente quelli del 1920 siano stati coniati su tondelli nuovi, anche perché non ve ne sono con tracce di rigatura sul contorno). Materiale: Cupronichelio (con 75% rame e 25% Nichel), lega caratterizzata da una notevole resistenza all'erosione e ancor più alla corrosione.

Cenni Storici: Questa moneta va inquadrata nel difficile periodo storico che prende avvio dalla fine della prima guerra mondiale. Nel mondo, la grande guerra aveva portato le gravi perdite di vite umane e di ricchezza: circa 10 milioni di morti, 20 milioni di feriti, tra cui moltissimi invalidi non più idonei al lavoro, e circa 400 miliardi di dollari di spese di guerra. La malasorte aveva poi aggiunto ai morti della grande guerra ben 50 milioni di morti per l’epidemia dell’influenza spagnola nel 1918 (675 mila solo negli Stati Uniti). In questo quadro, già desolante di per sé, si affacciarono altri problemi economico-finanziari dovuti a:

- il tracollo economico della Germania sotto il peso del riconoscimento dei debiti di guerra e del pagamento delle riparazioni imposto dal trattato di Versailles;

- la riduzione degli scambi internazionali conseguente al crollo dell’Impero asburgico ed alla nascita di numerosi altri Stati (Jugoslavia, Cecoslovacchia, Ungheria, Polonia) dalle politiche protezionistiche;

- la rivoluzione russa e l’autoesclusione dell’economia sovietica dai liberi scambi mondiali e la nascita di ancora altri Stati, come la Finlandia e le Repubbliche baltiche di Estonia, Lituania e Lettonia.

C’è da aggiungere che fino al 1914 il commercio internazionale, che aveva avuto come strumento predominante il credito privato, usava molto poco il concetto di cambio perché le monete dei singoli Stati, grandi e piccoli, avevano la parità aurea o vi si avvicinavano. La guerra mondiale uccise anche quell’unità monetaria. Durante la guerra cominciarono a verificarsi delle divergenze di cambio e dopo la guerra si sono avuti sbalzi imprevisti e molto ampi. Non si era preparati, né vi erano le condizioni internazionali per tenere sotto controllo i cambi. Tutti gli Stati, quelli ricchi e quelli poveri, si abbandonarono in una qualche misura ad una emissione sregolata di moneta.

In Italia fu costituita la Commissione reale per il dopoguerra, alla quale fu affidato il compito di vagliare le questioni più urgenti della vita economica, giuridica, amministrativa e politica. La sua sezione finanziaria dimostrò che il considerevole inasprimento dei prezzi delle derrate e delle merci all'interno era fondamentalmente dovuto all'aumento dell'emissione della moneta. Alla fine del 1918, la commissione votò che, in un periodo non superiore a cinque anni, si procedesse ad una progressiva riduzione della circolazione. Ma la complessiva circolazione, che a finee 1918 era di circa 14 miliardi di lire, invece aumentò fino a 22 miliardi a dicembre 1920, e si stabilizzò sui 21 miliardi e mezzo negli anni successivi. Sempre in Italia, ai lutti e alle difficoltà economiche del dopoguerra si accompagnò una ripresa dell’irredentismo, movimento diretto alla redenzione delle terre italiane rimaste soggette all'Austria dopo il 1866 che porterà alle successive vicende di Fiume e la questione dalmatica. E’ l’inizio di un lungo perdurare di incontrollate tensioni e rivendicazioni politiche e finanziarie, che non possono essere dimenticate pensando al Fascismo, alla crisi economica mondiale del 1929 e infine al Nazismo.

scusate il lungo post ;)

Modificato da niko

Inviato

Veramente complimenti per questa stupenda moneta. Posso utilizzarla per il mio libro indicando la provenienza?

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elledi di cosa tratterà il tuo libro?


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