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IGNORED

Tallero Maria Teresa


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Segnalo un bell'articolo sulla RIN 2010 inerente anche i talleri di Maria Teresa (in effetti cita anche l'articolo di CN):

G. Girola, La circolazione del Tallero e della Lira in Etiopia durante l'occupazione italiana.

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Salve,potrebbe essere un conio romano?

...

Sì Iachille: è un riconio romano, secondo me. Ha tutto è a posto e peso/diametro sono pure giusti. wink.gifsmile.gif

Un salutone,

Ritorno sul discorso del secondo conio di Roma, ho notato che sull'esemplare postato da Iachille, oltre che la mancanza dei puntini sullo stemma centrale, c'e' un altro particolare che lo accomuna alla tipologia con il bordo sfuggente e che differisce dagli esemplari viennesi che mi e' capitato di vedere: mentre su diverse emissioni di Vienna le croci sulle due corone centrali sono diverse (la sinistra e' piu' grande della destra e sta su un globetto) ,

post-3051-1275229936,5_thumb.jpg

sugli esemplari romani primo conio e sull'esemplare di Iachille le due croci sono uguali e sono entrambe su un globo:

post-3051-1275229958,47_thumb.jpg

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  • ADMIN
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Dai un occhiata a quella firmata ''SB'' del catalogo.

Qual è che non riesco a capirlo?

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Salve ,terzultima e quartultima foto.

Dai un occhiata a quella con la foto firmata ''SB'' del catalogo.

Modificato da iachille
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  • ADMIN
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Capito! In effetti sembra un conio viennese.

Tallero_Italiano_di_convenzione_1950-1950_403.jpg

Tallero_Italiano_di_convenzione_1950-1950_402.jpg

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  • 2 settimane dopo...

Capito! In effetti sembra un conio viennese.

...

Ciao Massimo e tutti, anche a me quello lì non sembra proprio essere un conio romano: per i due puntini nello scudetto (...), per la distribuzione dei punti nel becco della testa dell'aquila bicipite alla nostra sinistra ed anche per le tracce d'orlato...

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  • 2 settimane dopo...

...

Ritorno sul discorso del secondo conio di Roma, ho notato che sull'esemplare postato da Iachille, oltre che la mancanza dei puntini sullo stemma centrale, c'e' un altro particolare che lo accomuna alla tipologia con il bordo sfuggente e che differisce dagli esemplari viennesi che mi e' capitato di vedere: mentre su diverse emissioni di Vienna la croci sulle due corone centrali sono diverse (la sinistra e' piu' grande della destra e sta su un globetto) ,

...

sugli esemplari romani primo conio e sull'esemplare di Iachille le due croci sono uguali e sono entrambe su un globo:

..

Ciao Augustus, come a Iachille, anche a me sembra molto interessante il particolare del conio romano che ci hai indicato. B) :)

le due croci sono uguali e sono entrambe su un globo
Ho verificato che questo particolare è presente sul R/ di tutti gli esemplari di conio romano del catalogo Incuso/Lamoneta e sugli esemplari esposti al museo Nazionale Romano e al Museo della Zecca. ;)

E' peraltro un particolare che può risultare più evidente dell'assenza dei due puntini nello scudetto centrale del R/, soprattutto in quegli esemplari che presentassero un certo logoro o che possano aver subito colpi sulla fascia centrale di quello scudetto.

Grazie Augustus!

Un salutone,

post-510-1276808854,2_thumb.jpg

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  • 3 settimane dopo...

Amici Lamonetiani,

ricapitolando...

Ecco in allegato alcuni degli elementi che aiutano ad individuare il conio di Roma. Li ho numerati sul R/ di un esemplare certissimamente romano.

1) La croce di Sant'Andrea (ha una forma particolare, preceduta ma NON seguita da un punto);

2) la doppia piuma nascente ai due lati della coda dell'aquila bicipite;

3) la mancanza di un significativo orlato sul bordo ("bordo sfuggente");

4) la struttura della coda dell'aquila bicipite (1-3-1 secondo la classificazione del catalogo Hafner);

5) l'assenza di due puntini nella fascia più centrale dello scudetto (tipici di alcuni conii di Vienna);

5a) le croci su quelle due corone (vedi Augustus in #452 di questa discussione):

sono simili tra loro ed entrambe appoggiate su un globo più grande di quelli circostanti;

6) il numero e la collocazione dei punti sopra e dentro il becco dell'aquila bicipite.

Le legende in rilievo sul contorno sono "alte" e "corpose".

Ma consiglio comunque a tutti di rileggere interamente questa discussione, l'articolo su Cronaca Numismatica (n. 213, pp 34-41, Dicembre 2008) e possibilmente la sua bibliografia. In particolare: la parte riguardante lo studio statistico del conio romano da parte di Francois Regoudy, Le Thaler De Marie- Therese 1780, edition Musée de la Monnaie de Paris, 1992.

Un salutone,

post-510-1278147447,87_thumb.jpg

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E questo è il R/:

...

E' uno dei riconii romani?.

Grazie anticipatamente per le vostre risposte.

Saluti.

Sì Littore,

secondo me è un riconio romano. ;)

Un salutone,

Antonio

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Buongiorno a tutti!

E da una settimana che sto leggendo TUTTE voci sull'argomento, sia sull forum che nei diversi link trovati via forum, via google, e un lungo ecc.

A questo punto, ho presso 9 talleri che mi sono capitati per le mani e ho cominciato a controllare

Il primo controllo: piume nascenti sotto l'aquila: 2 con 2, 7 con 1...ho già due gruppi :)

el secondo controllo: puntini sullo stema centrale: 4 ne hanno, e dobrebbero essere riconi di Vienna dopo il 1986

mi restano 2 gruppi ancora da catalogare :)

quelle con le due piume potrebbero essere romane secondo i dettagli di Toto:

croce preceduta di un punto ok

bordo sfuggente ok

croci sulle due corone ok

ma resta il fatto che il ritratto e le leggende non sono attacate al bordo....

faro delle foto a breve, ma comunque vi devo dire che mi sto godendo un sacco questa piccola ricerca (per non parlare di tutto quello che sto imparando di storia e di numismatica)

Che bella passione, ragazzi :):)

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Ciao Matteo,

anche questo Tallero MT, su cui ho segnato alcuni elementi significativi, è della zecca di Roma ma non ha le legende perfettamente attaccate al bordo:

Tallero1780diconvenzione_1935-1950_29719.jpg

Si tratta della cosiddetta "seconda versione" del tallero di Roma (secondo la terminologia usata per la prima volta dal dal Regoudy). E' invece la "prima versione" del conio romano che ha le legende così tanto attaccate al bordo da risultare -a volte- in minima parte tagliate.

Un salutone,

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  • 3 settimane dopo...

Non ho capito una cosa, spero non me ne vogliate: perchè si parla di due tipi per la Zecca di Roma? Quali avvicendamenti storici (etc.) hanno portato alla creazione di due tipi, differenti per la lontananza delle leggende dal bordo?

Grazie smile.gif

Saluti,

N.

Modificato da niko
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...

perchè si parla di due tipi per la Zecca di Roma?

...

Ciao Niko,

le due "versioni" sono citate in bibliografia: il Regoudy* ne parla quando studia un grosso lotto di talleri MT delle zecca di Roma presenti presso il museo della moneta di Parigi.

Della prima versione direi che non abbiamo dubbi (...):

Tallero1780diconvenzione_1935-1950_8947.jpg

le legende (così come la piccola croce in alto e le piume nascenti in basso) sono così tanto attaccate al bordo da restarne a volte un po' tagliate... Tutti o quasi gli esemplari "Roma" del catalogo Incuso/lamoneta mi sembra ne facciano parte.

La seconda versione, differente per una certa lontananza delle legende dal bordo (vedi ad esempio la zona "3" qui sotto),

Tallero1780diconvenzione_1935-1950_29719.jpg

si può facilmente ammirare al museo della Zecca di Roma (fin quando è stato possibile, una moneta simile si vedeva anche al museo Nazionale Romano).

Un salutone,

Antonio

* Histoires De La Monnaie

Le Thaler De Marie-Therese

1780

grand voyageur du temps et de l'espace

Francois Regoudy

Specialiste de numismatique orientale

Musee de la Monnaie - Paris 1992

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Grazie Antonio (Toto),

Ma non intendevo propriamente le differenze tra le monete, bensì mi domandavo il perchè delle due versioni...

Spero potrai dare una risposta anche a questa domanda, perdonami (perdonatemi) se mi son mal espresso.

Grazie.

Saluti,

N.

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Ciao Niko,

le caratteristiche di quella differenza tra le diverse versioni sono un po' poco "studiate" nei dettagli... Ed è solo questo che dispiace a me. :( :( :(

Sono io quindi che debbo scusarmi con te e non viceversa... La realtà è che la lingua batte dove il dente duole e, invece, a me non duole molto il NON conoscere un'ipotetica motivazione storica, che -francamente- non mi sembrerebbe per nulla necessaria.

Considera molto bene che la moneta è stata coniata a Roma in una ventina di milioni di esemplari, e -se ricordo bene- la maggior parte è stata coniata in soli due anni (sic...). :blink:

Se non mi sbaglio, questa moneta è stata -per giunta...- coniata senza ghiera... Mentre, peraltro, su questo stesso forum, una "variante del contorno" di un'atra, ben più famosa (...), moneta coniata in soli 10 000 esemplari è stata giustificata per "usura della ghiera" :unsure: ... Non credo allora che vi sia un estremo bisogno di motivazione storica per questa variante minore. Ma -ovviamente, e come al solito- se qualcuno ne avesse una sarei molto felice di impararla...

Quello che mi sembra importantissimo è invece quello che ti ho ripetuto nella mia risposta: le diverse versioni dell'impronta di una moneta di scarsissimo valore non solo sono citate in bibliografia da chi ha studiato un cospicuo lotto di monete di Roma, ma sembrano essere verificate dalla presenza delle diverse monete sia nei musei che nelle nostre collezioni. Mi sembra anche tu dai per accertata ;) l'esistenza delle differenti versioni che ho appena mostrate. Ti assicuro che non è poco... .

Un salutone,

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Grazie Mille Toto!! smile.gif

Non avevo più pensato al fatto che fosse coniato fuori virola ... Oppure potrebbe non esistere un "II° tipo" per Roma...

Molti interrogativi, magari ovvi smile.gif dovrò comprare qualche libro prima o poi smile.gif e dormire un po' biggrin.gif

Grazie!

Saluti,

N.

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  • 2 mesi dopo...

Buonasera sono nuovo su questo sito e siccome mi piacciono le monete ho deciso di iscrivermi...comunque anche io ho trovato un tallero del genere...mi potreste dire il valore originale per favore??? Grazie in anticipo...vi posto le foto :)

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  • ADMIN
Staff

Il valore originale è 1 tallero perlappunto :lol:

Se viceversa ti riferisci al valore attuale, prima occorre capire di che moneta stiamo parlando visto che è stata coniata per oltre 200 anni in differenti parti del mondo e successivamente valutare anche lo stato di conservazione. Insomma ci devi fornire una immagine ben dettagliata ;)

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  • 3 mesi dopo...

ciao, approfitto del post per chiarimenti sul mio esemplare di 40,8 mm.

Da quanto ho capito, essendo le due crocette diverse, dovrebbe essere emesso a Vienna.

Allego foto R

segue T

post-680-0-50848400-1295799923_thumb.jpg

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