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IGNORED

Animali nelle monete greche


siculogreco

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Animali molto particolari: sul diritto una divinità marina metà uomo e metà pesce; sul rovescio una coppia di mostri marini crestati, uno di fronte all’altro.

 

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The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. CRETE. Itanos (c.350 B.C.), Silver Stater, 11.28g. Bearded marine deity (Glaukos?), with the upper body of a man and the lower body of a fish, facing as if swimming outwards from the coin, inclined to the right, spearing downwards with a trident. Rev. TA , two crested sea monsters facing each other (Svoronos pl. 19, 7 (this obverse die); BMC 4). Cabinet tone, very fine and very rare, attractive style. 

 

 

apollonia

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Riprendo il tema della tartaruga, in parte già discusso anche in questa discussione in collegamento con gli stateri di Egina che presentano la tartaruga marina e, successivamente, quella di terra. Ma è possibile trovare delle tartarughe anche in altre monete. La prima che mi viene in mente, anche se non propriamente greca, è questa, custodita nella Bibliothèque nationale de France:

 

 

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Électrum : Statère ; 13,39 g; 18,9 mm
 
Secondo il Mitchiner, mi pare, potrebbe essere stata coniata nell'isola di Samo per commerciare proprio con Egina.
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Awards

Anche Lesbo aveva le sue tartarughe :)


 


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LESBOS. Methymna.

Hemiobol (Circa 350/30-250/40 BC).

Obv: Facing head of Silenos.

Rev: Tortoise.

HGC 6, -; Traité II 2262

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Siamo sempre in Asia minore...

 

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DYNASTS OF LYCIA. Uncertain dynast. Stater (Circa 500-440 BC).
Obv: Boar standing right.
Rev: Turtle within dotted incuse square.
SNG von Aulock 4072-4074.
Condition: Very fine.
Weight: 9.3 g.
Diameter: 21 mm.
 
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CARIA. Idyma. Hemiobol (5th century BC).
Obv: Land turtle with segmented shell.
Rev: ΙΔΥΜO. 
Laurel leaf.
Klein 522.
Condition: Good very fine.
Weight: 0.51 g.
Diameter: 7 mm.
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Awards

Supporter

Qui c'è una tartarughina come contromarca sul volto di Eracle appena postata tra le monete del Grande.

 

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PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Ptolemy I Soter. As satrap, 323-305 BC. AR Tetradrachm (23mm, 17.19 g, 12h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Arados mint. Struck circa 320/19-315 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin; c/m: turtle within square incuse / Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field. Price 3426 (Byblos). VF

 

 

apollonia

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LESBOS, Methymna. Circa 500-450 BC. AR Obol (9mm, 0.51 gm). Helmeted head of Athena left / Turtle in incuse dotted square. BMC -; SNG Copenhagen -; SNG von Aulock -; SNG Kayhan -; Rosen -. Good VF, light porosity. Very rare, and unpublished in the standard refrences.

This obol has been attributed to a Lycian dynast (cf. Klein 793), but the Athena portrait is identical to that on coins of Methymna. The turtle might be a connection to the "pseudoaeginetan" series, whose origin remains a mystery.

 

 

apollonia

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CILICIA, Mallos. Circa 440-390 BC. AR Obol (8mm, 0.71 g, 10h). Turtle / Head of female(?) facing; M-AP flanking neck; all within incuse square. Casabonne –; Gökturk –; SNG France –; cf. SNG Levante 168/143 (for obv./rev. type); Traité –; Brindley –. EF, toned, light porosity, small die flaw on reverse. Extremely rare.

 

 

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BOIOTIA, Thebes. Circa 460s-440s BC. AR Tetartemorion (0.26 g). Boiotian shield / Amphora;  to lower right; all within square incuse. Unpublished in the standard references. VF, fresh surfaces. Overstruck on an Aegina tetartemorion (the turtle showing under the shield).

 

 

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CILICIA, Mallos. Circa 385-333 BC. AR Hemiobol (0.42 gm). Turtle / Swan right; lotus flower to right. SNG Levante 168 (this coin); SNG France -; SNG von Aulock -. Toned, good VF, light porosity. Rare. 

 

 

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Questo è un altro esemplare dello statere da te presentato al post # 79, che credo meriti un post per il grado di conservazione.

 

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DYNASTS of LYCIA. Uncertain dynast. Circa 490/80-440/30 BC. AR Stater (15mm, 9.23 g, 10h). ‘Protodynastic’ period, Group B. Boar standing right on ground line / Tortoise in dotted square border within incuse square. Falghera 48; SNG Copenhagen Supp. 385-6; SNG von Aulock 4072. Near EF, toned, a hint of porosity. Exceptional for type.

 

 

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Questo statere è invece una novità con la caratteristica raffigurazione di una tartaruga avvolta da un serpente.

 

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EPEIROS, Ambrakia. Circa 360-338 BC. AR Stater (23mm, 8.50 g, 10h). Pegasos standing right; Å below / Helmeted head of Athena left; Å above; to left, serpent coiled around tortoise; to right, nude male, wearing pilos seated half-left, holding short staff. Ravel, Colts 135 (A57/P86); Pegasi 86 (same dies); SNG Copenhagen –; BMC 35–6 (same dies). Good VF, toned, double struck on obverse, flan flaw on reverse.

 

 

apollonia

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Niente di nuovo in questo classico statere di Egina se non la qualità veramente notevole.

 

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ISLANDS off ATTICA, Aegina. Circa 456/45-431 BC. Stater (Silver, 12.40 g). Tortoise seen from above. Rev. Incuse square divided into five compartments. ACGC 127. Dewing 1683-1685. Milbank pl. 2, 12-13. An exceptionally well-preserved piece struck in very high relief. Minor bang at the top of the shell, otherwise, good extremely fine.

From the Mieza collection, ex Nomos 1, 6 May 2009, 65.

Exactly why turtles or tortoises appear on the coinage of Aegina is not clear: it was not a sacred animal. One suggestion is that early, pre-coinage silver ingots in use in the Aegean area were plano-convex in shape; and that on Aegina they were colloquially known as ‘turtles.’ Thus, when coins were introduced, using the turtle as a coin type was a reference to the older, pure-silver ingots that had previously been used in trade.

 

 

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Torniamo sulla terra con questo bronzo che però dovrebbe essere abbastanza raro.

 

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CENTRAL ITALY, Uncertain. Circa 280-260 BC. Æ Sextans (37mm, 44.69 g, 12h). Tortoise; •• (mark of value) across field / Griffin’s head; •• (mark of value) across field. Thurlow & Vecchi 216; Haeberlin pl. 68, 7-9; HN Italy 380. VF, gray-brown patina, minor encrustations and earthen deposits.

 

From the L.C. Aes Grave Collection.

 

 

apollonia

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Per par condicio posto anche uno statere di Egina con tartaruga marina in un eccellente stato di conservazione.

 

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The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. AIGINA. Islands off Attica, Aigina (c.510-490 B.C.), Silver Stater, 12.27g. Sea-turtle, a row of pellets on its shell. Rev. Incuse square, divided into eight triangular segments (S. Milbank, ‘The Coinage of Aegina’, ANS NNM 24, 1925, pl. I, 4; Asyut 429; Rosen 212; Dewing 1656). Well-centred, good very fine, in an excellent state of preservation for this issue. 

 

 

apollonia

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BOEOTIA, Thespiai. Circa 210 BC. Æ (11mm, 2.09 g, 8h). Veiled female head right (Arsinoe III), wearing modius / Chelys. BCD Boiotia 615 (this coin). Good VF, brown patina. Very rare.

Ex BCD Collection (Triton IX, 10 January 2006), lot 615.
For the attribution of the obverse portrait to Arsinoe III and for the date of issue of these coins, see A. Schachter, "A Note on the Reorganization of the Thespian Museia," NC1961, pp. 67-70.

 

 

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Dopo il post precedente con la cheli non poteva mancare un po’ di mitologia, liberamente adattata da http://mitologiagreca.blogspot.it/2007/07/hermes.html

 

 

Ermes, che i romani identificarono con il dio Mercurio, aveva come padre Zeus e per madre Maia, la primogenita e più bella delle Pleiadi. Secondo alcuni Ermes era considerato come la personificazione del vento, e del vento aveva la leggerezza, la velocità, l'incostanza nei propositi, l'umore scherzoso.

Ermes nacque in una grotta scavata nel monte Cillene, la più alta cima del Peloponneso, sul confine tra l'Arcadia e l'Acaia: da qui provenne l'appellativo del dio come Cillenio.

Il giorno stesso della sua nascita dimostrò una straordinaria precocità: infatti si liberò dalle fasce e cominciò a camminare uscendo dalla caverna. Trovò una tartaruga che si nutriva davanti a una grotta, la raccolse, tolse l'animale dal guscio e sulla cavità di questo tese sette corde fatte con la pelle dei buoi che aveva sacrificato, fabbricando cosi la cetra.

 

(segue)

 

 

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Ermes era un dio dispettoso come il vento. Sempre appena nato, andò in Tessaglia dove rubò cinquanta capi del bestiame custodito da suo fratello Apollo, e per non lasciare tracce degli zoccoli, trasse i buoi per la coda facendoli camminare a ritroso fino a Pilo dove li nascose. Rientrò quindi nella grotta nativa di Cillene, si mise tranquillamente nella culla e riprese a dormire. Apollo, che era il dio dei vaticini e degli oracoli, seppe subito chi aveva rubato i buoi e si recò da Ermes che però fece finta di cadere dalle nuvole negando il furto dei buoi. In effetti, un bambino nato da un giorno come poteva rubare del bestiame? Sentendo quel bambino malizioso che sapeva abilmente dire bugie, Apollo era deciso a punirlo, ma Maia cercò di difendere suo figlio, sostenendo che non era ancora in grado di camminare. Apollo allora chiamò Zeus, che ordinò al piccolo di restituire le bestie al fratello, ma Ermes non si preoccupò e si mise a suonare la cetra. Il suono di quel nuovo strumento affascinò subito Apollo (non per niente era il dio della musica) che pregò Ermes di scambiare la cetra con i suoi armenti. Così fu e da quel giorno i due dei divennero grandi amici, tanto che Apollo regalò ad Ermes una verga magica intorno alla quale vennero intrecciati due serpenti d'oro. Questa verga fu il principale attributo di Ermes e venne chiamata caduceo.

 

(segue)

 

apollonia

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Appunto perché rapido come il vento, Zeus fece di Ermes l'araldo e il messaggero degli dei; non un semplice nunzio delle divinità come Iris, ma un messaggero assai più importante. Egli riceveva da Zeus e dagli altri dei le missioni più delicate e aveva la libertà di trattarle a modo suo, poiché gli dei avevano molta fiducia nella furberia e nell'abilità e prudenza con cui portava a termine gli incarichi affidatigli. Tra le tante mansioni, fu mandato a liberare Ares quando cadde prigioniero di Oto e di Efialte; a persuadere Ade di restituire per qualche tempo Persefone alla madre Demetra; a condurre Era, Afrodite e Atena sul monte Ida, al giudizio di Paride; a guidare il re Priamo alla tenda di Achille, per riavere il cadavere del figlio Ettore; a proteggere Ulisse contro i raggiri di Circe. Come messaggero degli dei, Ermes era anche il dio dei sogni, in quanto il sogno era considerato come un messaggio di Zeus; chiudeva gli occhi dei mortali toccandoli con la sua magica verga. Accompagnava le ombre dei morti nell'Erebo, e perciò era chiamato Psicopompo, "il conduttore delle anime". In quanto araldo, Ermes doveva parlare bene, saper convincere la gente a cui si rivolgeva. Per questo era anche il dio dell'eloquenza abile, sottile, persuasiva. Era sempre in viaggio per il mondo ed era considerato il protettore dei viaggiatori e della sicurezza delle strade. Nei punti più pericolosi e dove una via biforcava, veniva in suo onore innalzata un'erma, come dal suo nome, una pietra quadrangolare sormontata dalla testa del dio. Fu venerato anche come dio dei commerci, dei traffici e dei guadagni. Per la prontezza dell'ingegno, si attribuiscono ad Ermes molte invenzioni: l'alfabeto, i numeri, la musica, l'astronomia, gli esercizi ginnici, i pesi e le misure. Alcuni gli attribuiscono anche la paternità di Pan, che secondo altri spetterebbe invece a Zeus. Ermes veniva rappresentato come un giovane vigoroso e snello, dalla fisionomia intelligente e benevola. Ai piedi portava i talari, i calzari alati del dio; in testa aveva un cappello da viaggio a larga tesa, detto petaso, al quale in seguito vennero aggiunte due ali; in mano aveva il caduceo.

 

 

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Incerta la zecca ma interessante la coppia tartaruga-astragalo

 

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ASIA MINOR, Uncertain. 5th century BC. AR Hemiobol (6mm, 0.32 g, 10h). Tortoise / Astragalos within incuse square. Unpublished. VF, find patina.

 

 

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Anonymous. Circa 269-240 BC. Æ Aes Grave Sextans (37.11 gm). Tortoise / Six-spoked wheel. Thurlow-Vecchi 35a; Crawford 24/7; Haeberlin pl. 25, 15-16. Nice VF, dark green patina, small edge gouge.

 

 

apollonia

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IONIA, Uncertain mint. Circa 5th Century BC. AR Hemiobol (7mm, 0.26 g). Bee alighting to right / Turtle in incuse square. Unpublished in the standard references. VF, light porosity.

 

The bee would seem to point to an attribution to Ephesos, but there is really nothing like it in that series. Silver fractions with turtles have been attributed to various locations from Lesbos to Lycia, and provide no help in identifying this unrecorded type.

 

 

apollonia

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