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Prezzi alti nelle aste


fedafa

Risposte migliori

Sempre più spesso ci lamentiamo degli effettivi prezzi sempre più alti nelle aste (a cui aggiungere le commissioni), anche per monete in basso stato di conservazione, nonostante ciò ci deve essere chi compra visto che i prezzi non scendono.

Ultimamente, nel ricercare varianti nelle legende delle monete napoletane, mi sono messo a spulciare vecchi e nuovi cataloghi d'asta, riscontrando che spesso, molto spesso, le monete proposte sono le stesse che poco tempo prima erano presenti su un'altra asta.

Posso comprendere che un invenduto può essere semplicemente passato di mano e riproposto in un'altra asta, ma i casi mi sembrano troppi.

Non vorrei che a monte di tutto ci sia una sorta di speculazione dove chi può compra per poi subito rivendere aumentando "giustamente" il ricavo a discapito del collezionista che si trova in difficoltà di fronte a certi prezzi.

La mia non vuole essere una polemica, ma voglio segnalare esclusivamente una mia impressione, sperando sinceramente di sbagliare.

Poi se evitiamo di comprare quando i prezzi sono alti prima o poi scenderanno (speriamo :) )

fedafa

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Guest carledo49

E' solo una questione di domanda e di offerta. Il mercato richiede alcune tipologie di monete e la speculazione va avanti finchè ci sarà qualcuno disposto ad accaparrarsi ad ogni costo il pezzo. Le case d'asta lo sanno bene e giocano in tal senso.

Ho visto anch'io diversi loro listini e devo dirti che i prezzi sono a livello di catalogo (alti) con valutazioni di conservazione a volte gonfiate. Ci sono sempre persone che comprano anche perchè partono dal presupposto che la moneta non abbia necessità di perizia ed è garantita (conservazione compresa). Personalmente da loro non ho mai acquistato .

Carlo

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...ero interessato all'acquisto di un francescone di Leopoldo II di Lorena anno a caso,mi interessava la tipologia,unico paletto la conservazione che dove essere almeno SPL.

Mi sono spulciato diversi realizzi,ho partecipato a diverse aste...naturalmente sono sempre stato superato di uno scatto :rolleyes: ,offrendo il valore che suppongo possa avere tale moneta.

E stiamo parlando di una moneta comune,quando ci si avvicina ad una moneta rara...sono dolori <_<

Senza contare che spulciando tra le aste passate la stessa moneta si ripresenta con ciclicità dal 2005...è passata però da una conservazione dichiarata inizialmente di SPL+/qFDC a SPL/SPL+ ancora troppo ottimistica secondo me <_<

...naturalmente me la rivedrò anche nella prossima asta,ne sono sicuro ;) finchè qualcuno non abboccherà all'amo.

Dopo tutta questa ramanzina,che dire se non di meditare,e pensare che dopotutto siamo noi stessi che pur di avere tutto e subito a volte siamo disposti a strapagare le monete,con ovvie ripercussioni sul mercato.

Meditate gente...meditate ;)

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  • 2 settimane dopo...

A questa benedetta legge della domanda e dell'offerta tendo a credere sempre meno. E, di contro, a convicermi sempre di più che alcuni commercianti stiano scorrettamente e vergognoamente speculando. Un esempio, veramente fastidioso, mi è accaduto proprio questa mattina. Da qualche tempo tenevo d'occhio una moneta in vendita presso la Numismatica Saetabis, in Spagna. In passato ho già avuto occasioni di acquistare da loro trovandomi sempre abbastanza bene, nonostante coi prezzi non sia un'azienda proprio competitiva. Ma veniamo al dunque. La moneta in oggetto - ancora rintracciabile nella sezione di vendita online - è un nomos di Metaponto, metà IV secolo avanti Cristo, quello con Demetra sul dritto e la spiga sul rovescio. Ora, era da gennaio, corrente anno, che il pezzo era in vendita a 350 euro. Tutto sommato non malaccio, visto che questo tipo di moneta, in buona conservazione, ora gravita su prezzi tendezialmente non inferiori alle 400 euro. Nella mattinata di ieri entro nel sito, con una mezza intenzione di effettuare l'ordine, poi per imprevisti improvvisi di lavoro mi trovo costretto a rimandare ad oggi l'operazione. Dunque questa mattina rientro nel sito e noto che a quasi tutta la merce in vendita sono stati, rispetto a ieri, accresciuti i prezzi. Vado alla ricerca del nomos che desidero ordinare e lo trovo magicamente levitato al costo di... EURO 650. Che ogni negoziante, in qualsiasi ambito operi, debba ogni tot incrementare il costo della propria merce, è parte delle regole di mercato. Ma qui siamo all'esagerazione assoluta. Non comprendo e non mi adeguo.

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Ciao deadhead riguardo alla tua osservazione io mi limito a ripetere concetti che altri in precedenza hanno già espresso.Se il commerciante a cui fai riferimento ha quasi raddoppiato l'asta significa che aveva dei motivi per farlo.Mi spiego meglio:è convinto che ci sia qualcuno disposto a pagare un prezzo così alto e lui cerca di approfittarne.Stai sicuro che se non riuscirà a venderla rivedrai presto la moneta ad un prezzo inferiore.E' semplicemente la legge del mercato.Se la domanda è forte il prezzo è destinato a salire.Inoltre ricordati che il collezionista è un consumatore atipico:caratterizzato dall'irrazionalità.

Modificato da edoardo87
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Caro Edoardo, è proprio su questo concetto dei "buoni motivi per farlo" che entro in aperta polemica. Mi pare tanto la legge dell'arbitrio assoluto. Leggi speculazione. Avrei compreso un aumento che ne so, dei 20, 30, anche 50 euro, ma di 300... Fra l'altro non si tratta di un'asta, ma di un semplice negozio di vendita online. Ho postato qui, andando leggeremente off topic, perchè non mi sembrava il caso di aprire una discussione apposta, che nei contenuti non differirebbe comunque troppo da questa. Un saluto.

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Ma che il prezzo sia fuori mercato è senza dubbio.qaundo ho scritto che aveva buoni motivi per farlo intendevo dire che comunque il venditore presumeva che qualcuno avrebbe potuto acquistare la moneta anche al prezzo doppio.Che stia cercando di specularci è sicuro.Ma se esistono persone disposte a comprare lo stesso il suo comportamento viene incoraggiato.Ti faccio un'esempio:a me sembra che chiedere centinaia di euro per un paio di scarpe sia un'esagerazione (o un furto vero e proprio),ma finchè la gente le compra il prezzo non cambia.Però i collezionisti hanno un'arma in più:mentre il poveraccio alla fine le scarpe le deve acquistare per forza se non vuole restare scalzo,il collezionista può esimersi dal comprare una moneta che ha un prezzo fuori dal mercato.Poi come dicevo prima il collezionista (o perlomeno la maggiorparte di loro) essendo un essere irrazionale,preso dalla foga e dalla smania di possederla la acquisterà lo stesso.

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il collezionista può esimersi dal comprare una moneta che ha un prezzo fuori dal mercato.

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quoto in pieno, il problema è infatti il collezionista, che continua ad alimentare con la sua domanda irrazionale, il mercato; personalmente su un totale di 4 aste ho partecipato soltanto ad una, facedndo peraltro un'offerta mirata su un lotto di particolare interesse...

chi organizza l'asta, d'altro canto, potrebbe venire incontro a chi compra, facendo magari risparmiare sui costi di spedizione, sulle commissioni (sopratutto quelle relative agli invenduti !) e sulle spese di assicurazione (es. se mi aggiudico un lotto per 40 Euro, in contrassegno, ha senso pagare l' assicurazione?). :)

denario

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il collezionista può esimersi dal comprare una moneta che ha un prezzo fuori dal mercato

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ma certo. Nessuno ci obbliga a comprare monete e questa situazione di continuo rialzo può essere una buona molla per rivedere la nostra filosofia e i nostri metodi nel collezionare.

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il collezionista può esimersi dal comprare una moneta che ha un prezzo fuori dal mercato

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ma certo. Nessuno ci obbliga a comprare monete e questa situazione di continuo rialzo può essere una buona molla per rivedere la nostra filosofia e i nostri metodi nel collezionare.

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concordo... ad esempio io ho avuto una parziale battuta d' arresto per un ramo della mia collezione e mi stò applicando + ad un altro... :)

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Un consiglio: non entrate troppe volte a guardare una moneta che vi piace in un negozio online. Il venditore infatti ha modo di vedere quante visite riceve ogni pagina. Il nomos di Metaponto evidentemente piaceva a molti, riceveva molte visite, per cui il venditore ha ritenuto opportuno ritoccare corposamente il prezzo in vista di una imminente transazione.

Purtroppo dobbiamo anche fare i conti con la scaltrezza di commercianti che sono veri e propri lupi di mare.

Sul tema generale di questa discussione c'è poco da aggiungere, avete già detto tutto voi. Un astensionismo dei collezionisti per qualche mese sarebbe auspicabile, ma quanti poi lo praticherebbero davvero? Nel mercato delle monete internazionali poi sarebbe del tutto inutile, si lascerebbe semplicemente spazio agli stranieri. Forse solo il mercato di Vittorio Emanuele III potrebbe darsi una calmata, ma ci credo poco...

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