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monete magnetiche


Risposte migliori

ciao,

ho una domandina:

Delle monete "impere" di VEIII esistono varianti magnetiche e non magnetiche...

...ma è possibile che anche le monete non magnetiche sono almeno un po' magnetiche?? :unsure:

il mio problema è che possiedo monete che sono con certezza, il 100 %, magnetiche...

ed altre che sono magnetiche ma solo poco, pochissimo direi :blink:

significa che queste sono quellenon magnetiche o no?? :unsure:

Mi potete aiutare?

saluti Andrea :)

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ed altre che sono magnetiche ma solo poco, pochissimo direi

significa che queste sono quellenon magnetiche o no??

Se si tratta di un magnetismo molto lieve direi cue appartengono alla variante non magnetica, in quanto anche se non mi reputo assolutamente un esperto, di questa tipologia ne ho viste a centinaia, ma ti posso dire che con il megnete che uso io (che sarebbe uno di qui pometti stile Cameo che si usano per raccogliere le tende) per quanto possano essere comuni non ne ho mai trovate, sono sempre anche se leggerissimamente un pelo magnetiche !

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Sì, si tratta di un magnetismo lievissimo :)

Grazie gian, per la risposta! ;)

Modificato da forza_italia
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E di chè !? Piuttosto se ne trovassi una assolutamente non magnetica, forse quella potrebbe essere una variante di pregio, ma ripeto forse ! :)

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avevo gia' affrontato anche io questa discussione guarda qui ti chiarirai tutto:

questa precedente discussione.

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Grazie mille per i link! Sono molto interessanti! :)

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ho un'altra domanda (sempre la seria "Impero" di VE III):

Che senso hanno i numeri romani sulle monete? ...o cosa significano?? :unsure:

Grazie

:)

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Salve, non vorrei strafare, ma credo che più che magnetiche o non magnetiche si debba parlare di monete "calamitabili e non calamitabili" visto che non sono dotate di un loro magnetismo ma vengono attratte da una calamita o meno data la presenza, nella composizione, di nichelio. In teoria quelle non calamitabili non lo dovrebbero essere affatto essendo costituite da una lega Acmonital/Nichelio che le rende immuni ai magneti (io uso un grosso magnete e le monete che ho non vengono calamitate). A proposito credo che le monete di questo tipo siano di due tipologie le emissioni del 1936 quasi interamente in Nichelio e le emissioni successivi in Acmonital (calamitabili) ed in lega Acmonital/Nichelio (non calamitabili). Tra l'altro, cito il Gigante:"Dato il progressivo ridursi del quantitativo di nichelio nei tondelli risulta, a volte, difficoltoso costatarne l'effettivo magnetismo.", quindi credo che nel tuo caso si tratti di monete calamitabili con una presenza più o meno consistente di Nichelio (credo avesse una grande utilità per fini bellici).

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Corretta la puntualizzazione dei termini calamitabile/non calamitabile, mentre per l'altro concetto sono di idea completamente opposta. Ritengo che in realtà non esistano monete completamente amagnetiche, in quanto dipende solo dal tipo di magnete che vogliamo usare. La lega acmonital/nichelio non è di per sè amagnetica, visto che entrambi i componenti sono calamitabili, la lega diventa anticalamitabile solo con determinate percentuali. Al di là di tutto, la realtà dei fatti dice che trovare una moneta che non venga in nessun modo attirata da nessun tipo di magnete sia un'impresa improba, e che la distinzione calamitabile/non calamitabile sia solo una convenzione creata per avere un pò più di business ;)

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Salve, non vorrei strafare, ma credo che più che magnetiche o non magnetiche si debba parlare di monete "calamitabili e non calamitabili" visto che non sono dotate di un loro magnetismo ma vengono attratte da una calamita o meno data la presenza, nella composizione, di nichelio. In teoria quelle non calamitabili non lo dovrebbero essere affatto essendo costituite da una lega Acmonital/Nichelio che le rende immuni ai magneti (io uso un grosso magnete e le monete che ho non vengono calamitate). A proposito credo che le monete di questo tipo siano di due tipologie le emissioni del 1936 quasi interamente in Nichelio e le emissioni successivi in Acmonital (calamitabili) ed in lega Acmonital/Nichelio (non calamitabili). Tra l'altro, cito il Gigante:"Dato il progressivo ridursi del quantitativo di nichelio nei tondelli risulta, a volte, difficoltoso costatarne l'effettivo magnetismo.", quindi credo che nel tuo caso si tratti di monete calamitabili con una presenza più o meno consistente di Nichelio (credo avesse una grande utilità per fini bellici).

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Sì, avete ragione... si parla di monete "calamitabili e non calamitabili" :rolleyes: :)

...però nella mia domanda ho scritto "magnetiche" perché anche il mio catalogo Gigante dice così ;)

Modificato da forza_italia
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E' vero, a volte non è facile dire se sono o meno calamitabili (per via della progressiva diminuzione di Nichelio) e calamitabili in quale misura??

E' comunque vero, come detto da Paolino67, che la differenza (assolutamente non apprezzabile ad occhio) è stata enfatizzata per un po' di businnes, intorno a monete di comunissima reperibilità. ;)

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la distinzione calamitabile/non calamitabile sia solo una convenzione creata per avere un pò più di business

Caro Paolino,

non è la prima volta che ne parliamo. C'è del giusto è da entrambe le parti: difficoltà di fabbricazione nel caso di composizioni approssimative, ma anche l'esistenza di leghe paramagnetiche. Provo a ripetermi spiegandomi meglio.

Ad esempio: l'acciaio INOX 18/10 (ma anche il 18/8) o AISI-304 (quello di molti lavelli da cucina e di molte casseruole INOX) è paramagnetico o non calamitabile (potete provare facilmente a verificare anche voi), ossia NON soggetto a ISTERESI magnetica, ossia che "NON ricorda" di essere stato immerso in un campo magnetico, ossia che NON diventa a sua volta una sorta di calamita (come fa invece un ago qualunque od un paio di forbici qualunque posti a contatto con un magnete o in generale posti in un campo magnetico) e NON è attratto (e/o attrae) da piccole calamite. L'inox 18/10 è composto da Ferro, Cromo (18%) e Nichel (10%), metalli tutti e tre ferromagnetici (o calamitabili), se presi singolarmente.

Sono certo che converrai che l'inox 18/10 NON è di certo un'invenzione di commercianti numismatici o di autori di cataloghi numismatici...

Un salutone,

Antonio

Ho sempre aggiunto che NON ho interessi personali ad affermare la distinzione tra monete calamitabili e non, perché NON colleziono entrambe le tipologie (che però esistono anche se non le colleziono e non mi interessano in quanto tali).

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Attenzione Toto, non ho detto che non esista una lega acciaio/nichelio completamente amagnetica. Ho detto che per averla bisognava "dosare" i componenti della lega in percentuali ben definite, ma come tutti ben sappiamo, non è ciò che è avvenuto. L'iniziale uso di nichelio è stato progressivamente abbandonato, ma senza parametri certi. Ovviamente è possibile che durante il processo di esclusione del nichelio si sia raggiunto casualmente il punto di incontro tra le due leghe che determinasse la moneta perfettamente amagnetica, ma ciò è stato del tutto casuale, e cmq ciò che mi premeva sottolineare è che la stragrande maggioranza delle monete che convenzionalmente consideriamo amagnetiche in realtà lo sono solo in relazione al tipo di magnete usato. D'accordissimo che le differenza di lega, che non vediamo ad occhio, in realtà ci siano; ma perchè distinguerle in calamitabili/non calamitabili, quando in realtà c'è differenza di lega anche tra una moneta fortemente calamitabile e una leggermente calamitabile? Questo, a mio modo di vedere, è un'invenzione del mercato.

Perchè considerare la lega acmonital/nichelio una variante a parte, stabilendola convenzionalmente amagnetica, quando sappiamo perfettamente che anche in molte delle monete da tutti considerate magnetiche esiste una percentuale di nichelio?

Analizzando i fatti, in realtà dovremmo considerare leghe acmonital/nichelio Non le monete amagnetiche, ma tutte le monete che presentano una debole magneticità. Solo quelle che presentano una forte magneticità andrebbero considerate magnetiche, ossia di solo acmonital. Ma anche qui si tratterebbe solo di una convenzione, perchè come possiamo essere sicuri che in queste monete non sia finita anche solo una piccola percentuale di nichelio?

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...

Analizzando i fatti, in realtà dovremmo considerare leghe acmonital/nichelio Non le monete amagnetiche, ma tutte le monete che presentano una debole magneticità. Solo quelle che presentano una forte magneticità andrebbero considerate magnetiche, ossia di solo acmonital. Ma anche qui si tratterebbe solo di una convenzione, perchè come possiamo essere sicuri che in queste monete non sia finita anche solo una piccola percentuale di nichelio?

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Sono perfettamente d'accordo con te sulla prima parte di quanto ho riportato qui sopra. Non per niente (ma non soltanto per questo) il test andrebbe effettuato SOLO con piccole calamite. Il discorso che con calamite molto potenti si possono attrarre tutte le monete è fuorviante, anche per questo motivo, ma anche perché non-calamitabile NON vuol dire che non è attratta da intensi campi magnetici, ma che NON si magnetizza a sua volta.

Il Nichel aveva un valore strategico a quei tempi, per questo la quantità di nichel addizionata all'acmonital per rendere alcune monete non calamitabili diminuì nel tempo. Forse anche per questo motivo le monete in nichelio sono state da subito sostituite da monete in Ac e Ac-Ni. Ma sicuramente -per questo stesso motivo- non si sarebbe mai sprecato nichel, anche meno di quello necessario ad una composizione perfettamente paramagnetica (ma poi cosa c'è di perfetto su questa terra?...), se non si fosse voluto rendere alcune monete molto meno calamitabili.

Secondo me, visto il periodo storico, il contenuto di testimonianza storica c'è TUTTO, anche nelle monete (a torto bistrattate perché considerate): "MENO CALAMINABILI".

Un salutone,

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Il Nichel aveva un valore strategico a quei tempi, per questo la quantità di nichel addizionata all'acmonital per rendere alcune monete non calamitabili diminuì nel tempo. Forse anche per questo motivo le monete in nichelio sono state da subito sostituite da monete in Ac e Ac-Ni. Ma sicuramente -per questo stesso motivo-  non si sarebbe mai sprecato nichel, anche meno di quello necessario ad una composizione perfettamente paramagnetica (ma poi cosa c'è di perfetto su questa terra?...), se non si fosse voluto rendere alcune monete molto meno calamitabili.

Non so se ho ben afferrato questo tuo discorso... quindi secondo te la bassa calamitabilità fu un risultato cercato, e non casuale? Mi sembra opinabile come cosa, altrimenti non si spiega perchè dal 1941 in poi si usò solo Ac e le monete tornarono fortemente calamitabili. La mia teoria è che non fu affatto una cosa programmata: dopo l'invasione dell'Abissinia, l'Italia fu sottoposta a sanzioni economiche da parte della Società delle Nazioni, questo portò il regime fascista a una scelta autarchica, che per certi versi fu propaganda pura, per altri fu invece una scelta obbligata dalla carenza di certi materiali. A mio modo di vedere quindi il nichelio fu pienamente usato finchè non divenne carente e venne quindi eliminato per far posto al più italiano e soprattutto economico acmonital. E allora perchè non eliminare il nichelio tutto d'un colpo, passando direttamente da monete calamitabili in nichelio a monete calamitabili in acmonital? Evidentemente perchè erano rimaste delle "scorte" di questo materiale, e fu deciso di usarlo mescolandolo all'acmonital. Non è nemmeno escluso che inizialmente si fosse deciso di produrre monete in materiale misto (magari provando percentuali diverse per ottenere il risultato migliore) per rendere leggermente meno tenace l'acciaio, in modo da facilitare la coniatura delle monete. Evidentemente ci si rese conto che le differenze da questo punto di vista erano del tutto inapprezzabili, o forse qualche differenza c'era, ma a quel punto la situazione bellica era tale che questi problemi passarono decisamente in secondo piano, e fu quindi deciso l'abbandono totale del nichelio. Credo pertanto che il relativo cambio di magneticità delle monete Impero fu un fatto assolutamente di secondaria importanza per chi prese queste decisioni.

Certo, concordo con la tua considerazione che il fascino storico di questo cambio di materiale rende il tutto molto più importante di quanto non sarebbe stato in un frangente storico meno drammatico, ma a mio avviso non è tanto il breve periodo di commistione dei materiali a rendere importante la scelta storica, da questo punto di vista le cose sarebbero state ugualmente significative anche se si fosse deciso di passare direttamente dal nichelio all'acmonital (e quindi noi avremmo potuto fare a meno di girare per convegni e mercatini con una calamita in tasca :D ).

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A questo punto mi viene spontanea una domanda, riusciremo a distinguere un'eventuale anche impercettibile differenza tra il forte magnetismo dell'Acciaio puro da quello del Nichelio altrettanto puro ? Mi rendo conto che in caso di magnetismo lieve già si possono riscontrare differenze, le quali penso siano dovute ad una miscela dei due componenti che variava nel periodo, ma se parliamo di forte magnetismo ed analizzando svariati campioni potremmo riscontrare una differenza che potrebbe aiutarci a distinguere i 2 metalli !

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Non so se ho ben afferrato questo tuo discorso... quindi secondo te la bassa calamitabilità fu un risultato cercato, e non casuale? Mi sembra opinabile come cosa, altrimenti non si spiega perchè dal 1941 in poi si usò solo Ac e le monete tornarono fortemente calamitabili.

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Hai perfettamente ragione. Dopo il 1936 (nichel 975), si è addizionato Nichel nell'acmonital perché si volevano produrre delle monete non calamitabili (si è detto, ma non so se è un dato storico..., per evitare truffe alle prime macchinette automatiche, ma NON mi sembra una motivazione certa), mediante una lega paramagnetica (che chiamiamo Ac-Ni). Ma poi, sempre come dici tu, il nichelio è diventato talmente prezioso che si è diminuita la percentuale nella lega. Ma diminuendo la percentuale di Ni le monete NON erano più perfettamente (o quasi) non calamitabili. Ricapitolando: inizialmente con la lega Ac+Ni si è voluto produrre monete fortemente NON calamitabili, poi ci si è accontenati di ciò che si riusciva a fare con meno Nichel...
A questo punto mi viene spontanea una domanda, riusciremo a distinguere un'eventuale anche impercettibile differenza tra il forte magnetismo dell'Acciaio puro da quello del Nichelio altrettanto puro ?

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Non mi sembra ce ne sia bisogno, soprattutto nella monetazione italiana, perché le monete di Nichelio hanno un colore bellissimo (secondo me) e ben diverso da quello più glaciale dell'acciaio. Poi la monetazione in Nichelio è solo quella iniziale del 1936, o mi ricordo male?

Quoto dal catalogo:

Le monete del 1936 sono in Ni 975 (magnetiche), dal 1939 vennero coniate dapprima nella lega Acmonital/Ni (antimagnetiche) e successivamente in solo Acmonital (magnetiche); le monete in puro Acmonital presentano un colore piú brillante e leggermente più scuro.
Come vedi Paolino è confermata l'evoluzione che hai ripetutamente citato tu: sempre meno Nichelio. Ma la calamitabilità (che era crollata nel 1939) tende a ricrescere leggermente usando meno nichelio.

Un salutone,

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