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Numismatica e crisi finanziaria.


cippal

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Buongiorno a tutti,

in questi ultimi giorni osservando i problemi che stanno affrontando banche, assicurazioni e affini, ma anche aziende e intere nazioni (l’Italia ad esempio è in recessione) ho cominciato a riflettere sulle possibili conseguenze sul nostro hobby: la numismatica.

In particolare, nonostante la crisi, la numismatica sta avendo una diffusione che forse mai ha avuto. Molti giovani collezionisti (me compreso) si avvicinano a questo mondo e cercano di accaparrarsi pezzi in conservazione elevata. Questo ha avuto come conseguenza l’aumento costante dei prezzi delle monete, in particolare quelle belle e in alta conservazione (le più ricercate). Mi domandavo se questo trend può continuare in maniera indefinita (senza tenere per niente conto della crisi) oppure se presto ci sarà una battuta d’arresto per mancanza di liquidità da parte dei collezionisti. In questo secondo caso i prezzi potrebbero calare? Se la risposta è affermativa non si corre il rischio di spendere oggi 100 e avere un valore inferiore nei prossimi due o tre anni?

Grazie a tutti.

Saluti,

Cippal

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questo trend continuerà per alcune monetazioni semplicemente perchè sul mercato si sono fiondati danarosi nuovi ricchi (provenienti da ex paesi poveri) che non badano assolutamente a spese. Con la globalizzazione stiamo vivendo tanti cambiamenti epocali riscontrabili nella numismatica ma anche ,ad esempio, nell'ingresso dei magnati extra-europei nel mondo del calcio, nell'acquisto da parte della indiana Tata della Jaguar e della Land Rover, nel consumo e nell'aumento della domanda di idrocarburi conseguente l'espansione dei mercati orientali....

Modificato da Fid
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Io penso che i prezzi si siano alzati nn tanto per i giovani collezionisti che si sono ultimamente avvicinati, ma di tutti quelle persone facoltose che hanno deciso di investire nella numismatica, visto come stanno andando le borse, soprattutto provenienti dall'America, ma non solo.. :)

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Supporter

Caro Amico,il problema e' serio,ci ho riflettuto aprendo una discussione recentissima.Credo che la crisi attuale sia crisi vera,in gran parte del mondo, e che le spese voluttuarie incontreranno una contrazione.Certo,probabilmente non saremo ridotti alla fame,ma bisognera' stare attenti alle spese ingiustificate.Ed il nostro hobby?Chi e' ricco,collezionista di monete rare ed in ottime condizioni,continuera' a spendere.Per lui non ci sono problemi,dipendera' dal suo appagamento collezionistico,Per le persone "normali",credo che sara' necessaria una seria riflessione:non che dovranno abbandonare la raccolta,ma,magari aspettare tempi migliori per riprenderla.I prezzi sono alti e sempre in aumento,non potra' continuare cosi',perche verra' ad essere drasticamente ridotto il parco di acquirenti.Per quanto riguarda le collezioni,credo che quelle "universali"(romane,greche,rinascimentali ecc.)continueranno a mantenere prezzi elevati,poiche' richieste in ogni capo del mondo,mentre l'interesse per le collezioni "regionali"o anche quelle nazionali(Regno d'Italia),relegate ad ambiti piu' ristretti,potra' temporaneamente venir meno,con (speriamo)raffeddamento dei prezzi.Il trend lo vedremo nei prossimi mesi.Certo che se hai problemi economici,non ti puoi mangiare una moneta d'argento!Non la compri o ti vendi quelle che hai.Vedremo...speriamo bene!

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Negli anni i pezzi che hanno perso valore sono davvero pochi, la numismatica è un investimento quasi certo ( ovviamente per monete di un certo livello e in alta conservazione) quindi non credo che se oggi spendero 100 domani prenderò 90 però puo accadere, il mercato è bello perchè incerto....

P.s. Io colleziono per passione e non per guadagno futuro, anche se non nego che il fatto di avere un giorno, un piccolo tesoretto mi piace molto.

ciao

MArco

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  • ADMIN
Staff

Non sono convinto che il collegamento sia così diretto. La scarsa disponibilità economica colpisce i prezzi dei beni di generale consumo ma di cui puoi anche rimandare l'acquisto. Per esempio i prezzi delle case stanno ampiamente scendendo. L'acquisto di una moneta può essere rimandato in quanto bene non necessario ma non è certamente un bene di generale consumo in quanto la fascia dei collezionisti è spesso facoltosa e quindi meno esposta alla recessione.

Oppure vediamola in altri termini, siamo sicuri che i prezzi delle monete siano saliti a causa di maggiori disponibilità economiche? Non mi pare che si stia uscendo da una età dell'oro insomma. Non è piú un effetto della globalizzazione/informatizzazione del mercato che ha aumentato il numero di possibili acquirenti?

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Ho già espresso la mia opinione su questo aspetto. Almeno per quanto riguarda l'Italia, l'aumento del numero di collezionisti facoltosi non è dovuto alla congiuntura economica favorevole ma alla enorme redistribuzione di ricchezza che c'è stata negli anni successivi al passaggio all'euro (più l'effetto dello scudo fiscale). La grande maggioranza di queste nuove disponibilità finanziarie è finita nel mattone ma il fenomeno ha interessato non marginalmente anche il mercato dei beni di lusso, incluse le monete da collezione.

P. :)

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Supporter

Per fortuna (o forse e' una fregatura?) quello che muove la maggioranza di noi e' la passione.Una passione che ci fa essere sempre desiderosi di novita' e che si placa solo nell'appagamento del desiderio.L'investimento ci interessa meno.Gli speculatori variano spesso i loro campi d'interesse,ora tocca alle monete,forse domani tocchera' ad altro...

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Rallentamento? Il PIL del mondo sta continuando a crescere e si stima che crescerà ancora:

2006 +5,1%

2007 +5,0%

2008 +4,1%

2009 +3,9%

(dati IMF da http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/20...index.htm#table )

Ciò significa che sempre più gente riesce a soddisfare i suoi bisogni primari e può dedicare risorse a soddisfare bisogni voluttuari come la collezione di monete.

Certo, alcune nicchie del mercato numismatico magari oggi sono sopravvalutate, ed altre magari sono sottovalutate, ma nel suo insieme non vedo eccessivi venti di crisi, se si ragiona nel medio-lungo termine.

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Supporter

Ma il mercato italiano od europeo come lo vedi?Qualche problemino,in effetti lo abbiamo...La gente sta riducendo i consumi primari...Forse sono io ad essere pessimista.

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  • ADMIN
Staff

Il PIL dell'Italia? Ma sopratutto i redditi degli italiani?

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comunque non possiamo generalizzare, l'aumento dei prezzi è differente da monetazione a monetazione e presenta differenze sostanziali anche fra conservazione e conservazione (è noto che la qualità è salita di prezzo vertiginosamente)

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Il PIL dell'Italia?

385775[/snapback]

Crescita percentuale annua del PIL in Italia

* 1996 +2,1%

* 1997 +1,9%

* 1998 +1,4%

* 1999 +1,7%

* 2000 +3,6%

* 2001 +1,8%

* 2002 +0,3%

* 2003 +0,5%

* 2004 +1,2%

* 2005 +0,1%

* 2006 +1,9%

* 2007 +1,9%

* 2008 +0,5% (stima)

Valori ISTAT

ItalianPIL_96_08.JPG

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Supporter

Che tristezza questo grafico,ma le monete sono aumentate ugualmente tanto.Sono perplesso..

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  • ADMIN
Staff

Aspetta, quella è la derivata. Il PIL è sempre stato in crescita quindi ad eccezione del 2003.

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Crescita o non crescita del PIL, l'attuale, molto grave crisi finanziaria, non potra' non avere un effetto di rallentamento anche sull'economia reale.

Anzi lo sta gia' cominciando ad avere solo che ancora non ce ne rendiamo conto e i segnali sono deboli per ora. La cinghia di trasmissione tra la sfera finanziaria e l'economia reale e' sempre abbastanza lunga e dis solito la prima anticipa sempre la seconda. Quanto questa crisi sia profonda e quanto si possa protrarre nel tempo e' tutto da vedere e nessuno puo' oggi dirlo con certezza.

In tutto questo le monete continuano a salire, ma dopo le salite ci possono essere anche le discese. Probabilmente oggi il mercato dell'arte (che comprende anche le monete) continua a costitutire un bene "rifugio" importante, o meglio oggi anche un vero e proprio investimento.

Non sarei pero' cosi' certo che tutto continui a salire per sempre.

Compare pe rillungo termine va sicuramente bene, ma puntare molto sulla qualita'.

numa numa

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Sono d'accordo sul fatto che, anche in tempo di crisi finanziaria pesante, chi avrà disponibilità economiche continuerà a comprare, magari a prezzi più bassi, sfruttando le monete come bene rifugio. Tanto, appena la crisi finisce, le rivenderà a prezzi maggiorati, magari alle stesse persone da cui le aveva acquistate. :-(

Vedremo cosa accadrà nelle prossime aste del 2009 (visto che i prezzi di quelle del 2008 sono nella maggior parte dei casi già stati dichiarati). Io mi auguro che i prezzi scendano o che almeno non aumentino ancora.

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Supporter

I numismatici professionisti e le Case d'Asta sanno fiutare ed analizzare il mercato (almeno spero).Se vendono di meno dovranno adeguarsi,pena una contrazione degli introiti.Nelle ultime aste,gia' si notano,in alcuni settori,parecchi invenduti.Vedremo...

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Guest carledo49

PIL alto o basso, crisi o non crisi, i collezionisti continuano a comprare nonostante i forti aumenti. Lo si vede nelle aste on line dove vengono pagati anche il prezzo di catalogo, lo si vede dalle Case d'asta, che praticano prezzi quasi proibitivi, lo si nota ai convegni, dove molti commercianti vendono assai caro e poi si parla di PIL o di crisi?

Il numismatico compra e comprerà sempre, forse in maniera più selettiva, ma continua a comprare in ogni caso (potrebbe anche aver trasformato l'intera sua collezione come bene rifugio), comunque basta fare anche un giretto sul noto sito e si vede se c'è crisi o meno.

Una volta ci si accontentava di un bel BB, adesso se non è in alta conservazione la moneta non viene presa in considerazione (con tutte le speculazioni del caso).

E allora la crisi della Numismatica?

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La crisi difficilmente toccherà la nusmimatica...almeno quella inerente certi tipi di monete.

anzi.. penso che il gap tra le monete di metallo "Nobile" e quelle meno pregiate aumenterà sempre di più.. perchè la numsimatica rappresenta, così come l'oro, un cosiddetto bene rifugio, che si acquista proprio quando l'incertezza nei mercati finanziari si fa elevata.

Le monete di metallo nobile presentano un rischio finanziario bassissimo, perchè, benchè nel breve periodo le quotazioni dell'oro e argento possono avere una certa volatilità, nel lungo periodo il loro valore aumenta costantemente (soprattutto l'oro).

La cosa brutta è che ciò rischia di far diventare sempre più la numismatica una disciplina di speculatori (nel peggiore dei casi) e di investitori (nel migliore dei casi), gente che per una moneta nutre lo stesso amore che per una banconota da 500 euro.

Ciò mi rattrista, perchè gente incompetente che si affaccia ad nuova disciplina, finirà per far lievitare molto i prezzi, e renderà questa disciplina sempre più difficile da praticare per i suoi amanti.

Il fatto che diversi forum di finanza (che io seguo iin quanto lavoro in banca) stiano parlando sempre più di monete da investimento come rifugio dalla crisi, aumenta in me la fondatezza di tali considerazioni.

Speriamo solo che alla fine siano in pochi a farlo veramente...anche se i vertiginosi aumenti registrati dagli ultimi tempi dai marenghi d'oro fanno temere il contrario. :cry:

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Ciao a tutti, vi riporto le mie impressioni riscontrate al convegno di Empoli al quale ho partecipato ieri.

- Minor affluenza di persone rispetto all'anno scorso

- Alto standard delle monete proposte dai vari banchi in termine di conservazione

- Poca gente notata a spendere buone cifre per monete importanti.

- Molti acquisti di monete di poco valore in alta coservazione

- Alcuni acquisti di lotti, più o neno numerosi di monete in media conservazione per rivendita.

Dal mio punto di vista un rallentamento diventa quasi inevitabile, mentre non mi sono accorto, attualmente, di grossi "investitori" nel campo numismatico, come bene rifugio.

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Ciò mi rattrista, perchè gente incompetente che si affaccia ad nuova disciplina, finirà per far lievitare molto i prezzi, e renderà questa disciplina sempre più difficile da praticare per i suoi amanti.

Il fatto che diversi forum di finanza (che io seguo iin quanto lavoro in banca) stiano parlando sempre più di monete da investimento come rifugio dalla crisi, aumenta in me la fondatezza di tali considerazioni.

Speriamo solo che alla fine siano in pochi a farlo veramente...anche se i vertiginosi aumenti registrati dagli ultimi tempi dai marenghi d'oro fanno temere il contrario.  :cry:

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Speriamo che gli speculatori continuono a comprare lingotti e opere d'arte e che, nonostante gli autorevoli interventi di esperti finanziari, stiano lontani dalla numismatica.

GIU' LE MANI DALLE MONETE!!!

Secondo me le aste della primavera prossima potranno essere un ottimo test per verificare le ipotesi che sono uscite da questo post.

Saluti,

Cippal

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