acitamsimun Posted September 25, 2008 Share #1 Posted September 25, 2008 Gurdate qui !!! Asta N° 110289861275 Sapete di che cosa si tratta ??? A che anno risale questa moneta....??? :unsure: :blink: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ADMIN incuso Posted September 25, 2008 Staff ADMIN Share #2 Posted September 25, 2008 Più o meno agli anni '70/'80 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
RobertoRomano Posted September 25, 2008 Supporter Share #3 Posted September 25, 2008 Sarebbe un denario di Giulio Cesare...,ma non giurerei proprio sull'autenticita'! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
acitamsimun Posted September 25, 2008 Author Share #4 Posted September 25, 2008 Sarebbe un denario di Giulio Cesare...,ma non giurerei proprio sull'autenticita'! 388063[/snapback] a me ha dato subito l'impressione di una patacca........fatta malissimo poi...... :D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
acitamsimun Posted September 25, 2008 Author Share #5 Posted September 25, 2008 Più o meno agli anni '70/'80 388062[/snapback] wow..........è davvero antica !!! :D :lol: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
MARCO B Posted September 25, 2008 Share #6 Posted September 25, 2008 patacca !!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
numizmo Posted September 25, 2008 Share #7 Posted September 25, 2008 Non solo è una patacca,ma il circuito " vendilo" ,secondo me,rasenta l'illegalità formale. Sapete come funziona: tu gli porti un'oggetto,lasci qualche documentazione,firmi un disclaimer, e loro te lo mettono in vendita e si tengono la percentuale Fino a quì niente di strano,direste. E invece no : visto che i titolari non possono fare indagini di PS per legge,sono costretti a fidarsi dei documenti che presentate,per cui niente vieta che qualcuno si presenti con materiale rubato ( a privati o allo stato poco cambia) firmi il disclaimer e se ne torni a cas con il contante. Però,in questo caso,visto che potrebbe essere materiale rubato e niente ci certifica dell'identità di chi lo ha portato al centro "vendilo su Ebay" l'acquirente ,in caso di problemi e sequestro cautelativo,non potrebbe rifarsi sul venditore che ha agito solo come "prestatore di servizio" e non è neppure perseguibile in caso di documentazione fasulla perché con la regola dell'autocertificazione non è tenuto a chiedere conferme a chicchessia di quello che gli viene dichiarato. Ma c'è di peggio: mettiamo che si stia parlando di materiali di ritrovamento o rubati al museo,come farebbe la Polizia a risalire alla vera identità del conferente? Oltretutto pur essendo analoga la situazione delle aste,la traccia eletronica è molto più labile di un catalogo cartaceo,. Allora,il circuito " vendilo" a me non sembra che abbia tutti i crismi della trasparenza legale,ma che,al contrario,offra un bel paravento per operazioni che possono anche essere molto illegali. A queso proposito mi piacerebbe sentire l'opinione degli addetti ai lavori,come elledi,per intenderci. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
BiondoFlavio82 Posted September 25, 2008 Share #8 Posted September 25, 2008 Una curiosità: che percentuale prendono questi centri? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
acitamsimun Posted September 26, 2008 Author Share #9 Posted September 26, 2008 Non solo è una patacca,ma il circuito " vendilo" ,secondo me,rasenta l'illegalità formale.Sapete come funziona: tu gli porti un'oggetto,lasci qualche documentazione,firmi un disclaimer, e loro te lo mettono in vendita e si tengono la percentuale Fino a quì niente di strano,direste. E invece no : visto che i titolari non possono fare indagini di PS per legge,sono costretti a fidarsi dei documenti che presentate,per cui niente vieta che qualcuno si presenti con materiale rubato ( a privati o allo stato poco cambia) firmi il disclaimer e se ne torni a cas con il contante. Però,in questo caso,visto che potrebbe essere materiale rubato e niente ci certifica dell'identità di chi lo ha portato al centro "vendilo su Ebay" l'acquirente ,in caso di problemi e sequestro cautelativo,non potrebbe rifarsi sul venditore che ha agito solo come "prestatore di servizio" e non è neppure perseguibile in caso di documentazione fasulla perché con la regola dell'autocertificazione non è tenuto a chiedere conferme a chicchessia di quello che gli viene dichiarato. Ma c'è di peggio: mettiamo che si stia parlando di materiali di ritrovamento o rubati al museo,come farebbe la Polizia a risalire alla vera identità del conferente? Oltretutto pur essendo analoga la situazione delle aste,la traccia eletronica è molto più labile di un catalogo cartaceo,. Allora,il circuito " vendilo" a me non sembra che abbia tutti i crismi della trasparenza legale,ma che,al contrario,offra un bel paravento per operazioni che possono anche essere molto illegali. A queso proposito mi piacerebbe sentire l'opinione degli addetti ai lavori,come elledi,per intenderci. quoto alla stra-grande !!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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