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Alluminio di necessità


Fratelupo

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L'alluminio, metallo vile, ha scandito numerose emissioni di paesi che si trovavano in difficoltà economica o comunque a fare i conti con la carenza di metallo più pregiato. Dalla Germania del primo dopoguerra fino all'Italia, a all'Austria del secondo dopoguerra o ai paesi comunisti dell'Europa orientale, si tratta di un panorama vasto e credo interessante. Comincio col postare questa moneta della Provincia della Westfalia coniata nel 1923, nel momento di inizio di una spaventosa inflazione. Pensate che una copia dello "Sturmer", la rivista fondata dall'infame Julius Streicher, costava 1,5 miliardi di marchi! Questa moneta ha il nominale di 2 milioni di marchi, ma ve n'era anche una da 5 e un'altra da 50. Sul giro del diritto si trova la parola "Notgeld", ovvero moneta di necessità. Al rovescio si trova il volto del ministro barone Heinrich Friedrich von Stein (1757-1831), che qui viene definito "guida della Germania in tempi difficili", ovvero quelli della tempesta napoleonica. Difficili come quelli in cui vide la luce questa moneta...

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L'alluminio, metallo vile, ha scandito numerose emissioni di paesi che si trovavano in difficoltà economica o comunque a fare i conti con la carenza di metallo più pregiato. Dalla Germania del primo dopoguerra fino all'Italia, a all'Austria del secondo dopoguerra o ai paesi comunisti dell'Europa orientale, si tratta di un panorama vasto e credo interessante. Comincio col postare questa moneta della Provincia della Westfalia coniata nel 1923, nel momento di inizio di una spaventosa inflazione. Pensate che una copia dello "Sturmer", la rivista fondata dall'infame Julius Streicher, costava 1,5 miliardi di marchi! Questa moneta ha il nominale di 2 milioni di marchi, ma ve n'era anche una da 5 e un'altra da 50. Sul giro del diritto si trova la parola "Notgeld", ovvero moneta di necessità. Al rovescio si trova il volto del ministro barone Heinrich Friedrich von Stein (1757-1831), che qui viene definito "guida della Germania in tempi difficili", ovvero quelli della tempesta napoleonica. Difficili come quelli in cui vide la luce questa moneta...

infatti nel periodo posteriore alla II guerra mondiale molte nazioni come italia e francia, ma altre coniarono monete in alluminio (per l'ialia in italma).

ho postato alcune immagini di monete francesi già in questa discussione

http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=34779&st=90

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L'alluminio, metallo vile, ...

e pensare che ancora nella seconda meta dell' '800 l' alluminio era piu prezioso dell' oro!

Napoleone III fece fare un set di posate in alluminio per i suoi ospiti piu importanti; agli altri toccavano posate d'oro o d'argento.

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e pensare che ancora nella seconda meta dell' '800 l' alluminio era piu prezioso dell' oro!

Napoleone III fece fare un set di posate in alluminio per i suoi ospiti piu importanti; agli altri toccavano posate d'oro o d'argento.

Insomma beati gli ultimi che si beccheranno l'argento :D

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Nel corso dell'edizione 2007 di Vicenza Numismatica la SNI aveva allestito uno stand

dedicato a "I cinque metalli che hanno fatto la moneta: l’alluminio", ideata e curata

dal dott. Eugenio Vajna de Pava, chimico esperto delle

tecniche relative all’uso dei metalli nella monetazione

antica e moderna.

PS: Qualcuno sa se sono stati pubblicati gli atti del convegno (commercio e tutela)

di quell'edizione di Vicenza Numismatica?

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A proposito di crisi, vi mostro questa moneta in alluminio della Repubblica di Weimar,

coniata in alluminio. Il valore è di 50 pfennig, l'anno il 1921, la zecca Monaco: in

anni così difficili, appena finita la grande guerra, si sente il bisogno di esortare la

popolazione all'operoso lavoro: ecco che allora, su un bel fascio di spighe, appare la

scritta in caratteri gotici "Sich regen bringt Segen", traducibile con un italiano

"Il duro lavoro porta sempre la propria ricompensa".

Ecco il diritto:

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Gran bella moneta, complimenti. :) Spero tu possa postare altre monete di necessità, come la prima. E' una monetazione che mi interessa molto, ma ne so poco o nulla, anche se qualcosa ho anch'io (più recente...).

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Grazie e Luke e a tutti coloro che hanno segnalato questa discussione con quattro monete...

Posto ora questo scellino austriaco, che ha al rovescio l'aquila: essa vanta una interessante simbologia che lega passato

e presente. Innanzitutto, ha una sola testa, non più bicipite come quella imperiale; però ha sul petto lo scudo

dell'antico arciducato d'Austria, che peraltro dà forma alla bandiera nazionale; tra le zampe tiene una falce e un martello che,

associati alla corona che porta sulla testa, simboleggiano l'unità delle classi, ovvero lavoratori, contadini e borghesi.

Infine, ancora le zampe mostrano le catene spezzate: esse simboleggiano la liberazione dall'occupazione nazista, che

durò dal 1938 fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Passando al diritto, esso molto eloquentemente mostra il seminatore: al termine di un periodo di crisi e di tragedie,

simbolo della volontà di ricominciare a costruire. La moneta è del 1952, quando ancora perdurava l'occupazione del

paese da parte degli Alleati, che finì solo nel 1955, con il ritorno della democrazia e l'imposizione della neutralità.

Ecco il rovescio:

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Moneta emessa in tempi difficili: 1943.

L'ammiraglio Miklós Horthy de Nagybánya fu capo provvisorio dello stato ungherese tra le due guerre mondiali.

Legato alla Germania nazista di Hitler grazie al quale, a seguito della Conferenza di Monaco e con il susseguente Primo Arbitrato di Vienna del 2 novembre 1938, ottenne vaste porzioni della Slovacchia meridionale.

Nel corso degli anni l'ammiraglio Horthy tese sempre più ad estendere progressivamente i propri poteri a spese del parlamento, fino ad avvicinarsi al ruolo di monarca (nel 1937 gli mancavano solamente la supremazia sulla chiesa cattolica, l'ereditarietà della carica ed il diritto di conferire titoli nobiliari).

Ma la sconfitta tedesca e l'invasione russa posero fine ai suoi piani.

Questa bellissima moneta evidenzia come, in tempi di guerra, nemmeno il compleanno (75esimo) del Padre-Padrone di uno Stato potesse essere celebrato in un metallo diverso dal povero alluminio. Tutti metalli dovevano essere impiegati per la costruzione di armi.. quindi alla numismatica rimaneva l'alluminio, troppo debole e poco duttile per poter essere usato a fini bellici.

Nonostante ciò, questa moneta assume connotati bellissimi che danno magnificenza al compleanno del dittatore e ci fanno dimenticare del metallo di cui è fatta.

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Modificato da alessandro81
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E ora una serie di monete che raccontava la crisi e la ricostruzione dopo la guerra; il loro valore è di molto accresciuto... dato che ora, specialmente negli anni 1946 e 1947, farebbero la felicità di molti...

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