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IGNORED

Sarà ricostruito il tempio di Artemide


Flavio

Risposte migliori

Ciao amici :)

A Voi questa notizia : http://www.turkishdailynews.com.tr/article...?enewsid=118819

Il tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico, sarà ricostruito a Selçuk in Turchia, che è poi dove oggi giacciono i pochi ruderi dell'originale (spero che non lo ricostruiranno sopra :D ).

Dieci anni di lavoro e 150 milioni di dollari preventivati....

Sinceramente non saprei cosa pensare...Voi che cosa ne dite ?

Cui Prodest ?

P.S. : avrei preferito il colosso di Rodi :P

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Bah!Sara' una bella attrattiva turistica,ma nulla di piu'.Sono a favore della ricostituzione dei monumenti con parti originali,quando possibile.Esempio:il Partenone.Ma gli Inglesi non mollano nulla.Le sculture di Fidia rimangono al British Museum!In moltissimi campi,i britannici stanno rigettando la propria storia ed origini,ma se si parla di opere d'arte ritornano imperialisti.Altro che gli Italiani,che "restituiscono" a porci e cani.Vedrei di buon occhio,a Roma,la ricostruzione di alcune parti delle Mura Aureliane,dei ponti romani deturpati alla fine dell'800,l'innalzamento delle colonne del Foro di Cesare cadute e,da pochi anni,riscoperte con i nuovi scavi,la ricostruzione integrale dell'arena del Colosseo...

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Il problema di quanto ricostruire l'architettura antica temo sia molto delicato. A scopo didattico può essere utile ricostruire un tempio, ma in un luogo diverso e separato dai ruderi/fondamenta dell'originale. A Roma penso che delle ricostruzioni possano essere fatte ma con i materiali originali. Monumenti troppo integrati con parti moderne non mi convincono. Già è stato ricostruito fin troppo nella prima metà del XXX secolo.

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rimarrà soltanto una semplice copia nulla di più e quindi priva di ogni valore storico ed artistico. ritengo che i 150 milioni dollari siano buttati nel WC.

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se non erro la tendenza a ricostruire ex-novo monumenti del passato era caratteristica della fine del '700 e degli inizi del '800, spero che la disciplina del restauro non sia tornata in dietro di 200 anni!!!!!!!!

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Io personalmente non penso che un monumento ricostruito ex novo abbia lo stesso fascino e la stessa aurea di mistero che ci danno quelli originali.

Preferisco un buon restauro, forse sono un po' all'antica e mi sbaglierò di sicuro

Iome58 :)

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La mia opinione, del tutto personale, è che, quando si vuol riportare l'opera d'arte alle forme (e anche ai colori) che si suppone originali, si nega la storia, si nega il tempo e il suo contributo all'arte.

Anche il tempo è artista.

E, per me, il discorso è applicabile anche alle monete...

Come son belle certe croste invendibili sulle quali emerge tra gli ossidi, appena accennato ma riconoscibile, magari solo il profilo di un imperatore o di una divinità dell'Olimpo!

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Personalmente penso che la ricostruzione di un monumento non determini una perdita significativa dal punto di vista storico. Molti archeologi non rabbrividiscono all'idea. Semmai il problema principale riferito da chi lavora nelle sopraintendenze sono i costi. La tendenza sarebbe infatti togliere dall'ambiente i pezzi originali, troppo esposti agli agenti atmosferici (piogge acide ecc.) che rovinano i marmi e sostituirli con copie fedeli.

Un esempio molto interessante di ricostruzione a Roma è quello dei mercati traianei, dove fra l'altro è facile capire quali sono i pezzi ricostruiti, in quanto segnalati e di fattura diversa.

Inoltre la "bellezza del tempo" di un monumento è alterata dal fatto che nelle varei epoche i monumentio hanno subito varie ricostruzioni in diverse epoche e per chi ne fruisce è davvero difficile capire quali sono le varie ricostruzioni operate.

Il problema semmai è che ricostruendo si vanno a coprire stratificazioni sottostanti ancora da indagare e che possono ancora fornire informazioni importanti.

Quando possibile, però, non mi diaspiacerebbe vedere un monumento per come era in origine. Non è meglio vedere come è strutturata l'ara pacis dal vivo una volta "rimontata"?

Non divo di arrivare come in Cina, dove i monumenti li smontano e li rimontano continuamente con fedeltà all'originale, ma ricostruire rendendo chiaro qual'è la parte antica e quale quella ricostruita, sarebbe per me molto di effetto. In fondo nel passato quante volte sono stati ricostruiti i monumenti?

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Personalmente penso che la ricostruzione di un monumento non determini una perdita significativa dal punto di vista storico. Molti archeologi non rabbrividiscono all'idea. Semmai il problema principale riferito da chi lavora nelle sopraintendenze sono i costi. La tendenza sarebbe infatti togliere dall'ambiente i pezzi originali, troppo esposti agli agenti atmosferici (piogge acide ecc.) che rovinano i marmi e sostituirli con copie fedeli.

Un esempio molto interessante di ricostruzione a Roma è quello dei mercati traianei, dove fra l'altro è facile capire quali sono i pezzi ricostruiti, in quanto segnalati e di fattura diversa.

Concordo assolutamente con l'integrazione delle parti perdute che permetta di discernere con chiarezza quanto di moderno è stato "reimpiantato" sull'antico.

In questi casi non si tratta, come per l'appunto cita zenoma, di una ricostruzione integrale sul modello cinese, ma di un semplice "restauro" che non cancella l'antico.

Nel caso della ricostruzione dell'Artemision, tuttavia e se ho ben capito dai vari articoli, si afferma che : "non sarà una copia o un imitazione dell'originale ma il vero (?) Artemision".

Mah...in questo caso continuo a pensare che si tratterà certo di una (colossale) attrazione turistica, ma che con l'archeologia avrà poco da spartire.

A parte chiedersi come farà ad essere il vero Artemision, visto che particolari e ornamenti del vero monumento antico sono in (ampia) parte del tutto sconosciuti (e tralasciando il fatto che il vero Artemision fu già a suo tempo ricostruito dopo l'incendio del 356 a.C.)?

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Sinceramente odio interventi sopra o in prossimità di zone archeologiche che non siano reversibili.....quindi lo costruissero a gardaland!!!...l'anastilosi è superata quando i crolli e le distruzioni delle vestigia sono storicizzate

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Io non sarei così drastico.

Certo il caso del tempio di artemide in Turchia può essere un eccesso, ma che dire dei monumenti ricostruiti dagli archeologi italiani in Libia a Cirene (il tempio di Zeus), a Leptis Magna (l'arco di Settimio Severo), a Sabratha (il teatro).

E per i vari monumenti in germania distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale? Da poco a Berlino hanno deciso di ricostruire la reggia imperiale. Qual'è il limite per definire un crollo "storicizzato"?

Personalmente apprezzo molto quello che stanno facendo per il Partenone ad Atene. L'importante è rendere visibile ciò che è antico e ciò che è stato ricostruito.

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