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IGNORED

origine del motto FERT


Risposte migliori

Ciao a tutti e buon 2009 !!!

Vorrei raccogliere attraverso questa discussione il maggior numero di pareri,personali o tratti da citazioni,riguardo alla non certa origine del motto dell'ordine cavalleresco della SS.Annunziata FERT , istituito da Amedeo VI di Savoia nel 1364 e usato fino all'ultimo dei regnanti di suddetta dinastia.

Vi cito diverse interpretazioni tratte dal catalogo Alfa e da wikipedia :

Fortitudo eius Rhodum tenuit (La sua forza conquisto' Rodi)

Fides est regni tutela (La fedelta' e' la sicurezza del regno)

Foedere et religione tenemur (Siamo legati dalla fedelta' e dalla religione)

Fortitudo et robur taurinensis (Forza e robustezza torinese)

Fors eius Roman tenuabit (con la sua fortuna distruggera' Roma)

Oppure abbreviazione di :

ferte',voce dell'antico francese col significato di fermezza,

ferto,nome di una moneta di Amedeo VI di Savoia (unita' ponderale che corrispondeva alla quarta parte del marco,il cui nome appari' sui grossi del conte di Savoia)

Altri invece,richiamandosi all'ordine cavalleresco-amoroso che in origine ebbe l'ordine del Collare,credono che il motto alluda al proposito

del cavaliere di sopportare (lat.fert=porta,sopporta) ogni pena per la dama alla quale e' legato dai lacci d'amore ....

Chiunque sia in possesso di altre interpretazioni puo' farlo qui sotto,in modo da avere una piu' completa gamma di interpretazioni,conoscenze,citazioni storiche ecc..... B)

Ciao

Andrea

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Viene messa in relazione con l'ordine dell'Annunziata, fondato da Amedeo VI nel 1364.

Sui collari d'argento dorato della compagnia appariva il motto «FERT », chiuso da un anello con tre lacci d'amore a doppio intreccio.

L'Ordine ebbe in seguito, dallo stesso fondatore, anche un forte carattere religioso-militare; la sigla potrebbe quindi riferirsi a qualche impresa militare o al rapporto di casa Savoia con l'Ordine dei Cavalieri di Rodi ai tempi di Amé III, la cui forza, secondo Jean d'Orville salvò dai saraceni una città di cavalieri di Rodi. Va detto che lo stemma dei Savoia è quello dei Cavalieri di Rodi.

Fides Est Regni Tutela

Questa e la prossima sono interpretazioni tendenti a sottolineare i valori di riferimento.

"La fede, tutela del regno" mi sembra, salvo rarissime eccezioni più legata alla convinzione di regnare per diritto divino che ad un forte, sentito senso religioso.

Foedere Et Religione Tenemur

L'accenno a "fedeltà e religione" fa pensare che la politica ufficiale della Casa fosse tesa a presentare se stessa come affidabile e legata a valori condivisi.

Un'operazione analoga fu fatta col "Theatrum Sabaudiae" per presentare il ducato come forte, saldo, bellissimo e moderno.

Va detto che "il capolavoro politico" dei Savoia del 700, che ha permesso loro di diventare re, consiste nell'aver cambiato casacca tre o quattro volte durante la stessa guerra.

Fermezza

Secondo altri il motto sarebbe un'abbreviazione di "fertè", voce dell'antico francese col significato di "fermezza". Il soprannome ufficiale di Carlo Felice fu "il fermo".

Una moneta?

Una moneta di Amedeo VI di Savoia aveva il nome "ferto".

Saper sopportare le pene

Altri collegando fert al verbo latino "fero", traducono la sigla con "porta" o "sopporta" e attribuiscono al motto l'intenzione del cavaliere galante di sopportare ogni pena per la sua dama (o del cavaliere pio e devoto di sopportare ogni cosa per devozione e in onore della Vergine).

Foemina Erit Ruina Tua,

Questa traduzione, invece, si riferisce in generale ai vizi e alla focosità di molti sabaudi e, in particolare alle vicende di Vittorio Amedeo II e della Marchesa di Spigno.

Governo ladro!

Mi viene in mente che nel gergo della mala della vecchia Torino la parola "frté" o "fèrté" ha almeno un paio di significati legati all'attività dei delinquenti ma anche a quelle di alcuni governanti: far male, picchiare oppure derubare con sveltezza...

Spesso i simboli e le cose dei potenti sono involontariamente ridicoli, e un popolo ipercritico come quello di Torino non può non trasformarli in battute o barzellette.

Ho trovato questo....... ma più o meno ;)

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Supporter

Chissa' se Re Vittorio Emanuele abbia lasciato qualche scritto per chiarire i dubbi sulla interpretazione.In fondo, chi meglio di lui avrebbe potuto farlo,come studioso e come testimone della dinastia?In ogni caso,l'ho gia' scritto,questa parolina,incisa sul contorno delle monete,ci salva ogni giorno dalle fregature passate ,presenti e future!

Modificato da RobertoRomano
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