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IGNORED

Un Vero Rompicapo


Risposte migliori

Egregi esperti,

ricorro a voi per cercare di identificare questa moneta.

A seguito di mie ricerche in rete, ero giunto alla conclusione che fosse ungherese (mi sembrava, e mi sembra, di leggere "VNG" sotto lo stemma, vedi foto 1), ma il cortese responsabile della Numismatics Hungary, cui avevo chiesto conferma, mi ha comunicato che sicuramente non è ascrivibile a zecche ungheresi. A suo parere potrebbe essere austriaca, visto che le armi gli sembrano quelle degli Asburgo.

Purtroppo la moneta non è centrata e presenta diffuse incrostazioni. A proposito, come posso provare a pulirla? Quali i metodi più efficaci?

Grazie.

Foto 1

Foto 2

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salve a tutti, è da un po' di tempo che manco attivamente sul forum.

Colgo l'occasione per aiutare in questa identificazione.

Lo stemma al D/ è davvero inconfondibile.

Si tratta di:

PIACENZA - Maria Teresa (1740-1744)

Sesino - Cu

D/MAR THE REG BOH VNG PLA D; stemma coronato

R/SALVS MVNDI; croce fogliata

Gr. 1,03/1,60

Rarità: C (comune)

CNI 1/5 - MIR 1186

Saluti.

P.S.

Ecco un link di una moneta in migliore stato di conservazione: per fare un confronto.

http://auction.nomismaweb.com/item.php?id=7971

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  • ADMIN
Staff

Confermo, il classico sesino di Piacenza. Molto decentrato in questo caso:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MTPC/0

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Di nulla.

Visto lo stato di conservazione piuttosto scarso e la tua volontà di togliere le incrostazioni, ti posso consigliare di usare uno spazzolino e dell'acqua.

Non so quali benefici potrà portare alla tua moneta (visto che è davvero messa male) questo genere di pulizia, però puoi provare.

Saluti.

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Nei mesi scorsi ho provato con un veloce bagno in acqua ossigenata, poi con ripetuti, lunghi bagni in acqua demineralizzata. Le incrostazioni non sembrano cedere. Non ho utilizzato mezzi meccanici: anche se la moneta è in cattivo stato di conservazione, mi dispiacerebbe rigarla, graffiarla. Il congelamento, di cui ho letto, mi sembra un intervento un po' "forte": la moneta ha uno spessore veramente contenuto, mi sembra particolarmente fragile, non vorrei arrecare danni capaci di deturparla ulteriormente. Non ha un valore commerciale, ma ha quello storico, di testimonianza. Ho letto del metodo elettrolitico: è efficace per le incrostazioni su rame?

Grazie e saluti.

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