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valori monetari corrispondenti


stefania77

Risposte migliori

Salve a tutti, avrei bisogno di un piccolo aiuto, anche se forse il quesito è un pò stupido (scusatemi ma in realtà non sono molto adentrata nel mondo della numismatica):

per un lavoro che sto concludendo su alcuni documenti del periodo che va dal XVII al XIX secolo, avrei bisogno di conoscere l'esatto controvalore di monete del periodo(ducati, carlini etc.) nel nostro attuale sistema monetario, sarei quindi grata a chi potesse consigliarmi n testo e/o un sito web che possa aiutarmi.

Spero di essere riuscita a spiegarvi il mio problema.

Grazie fin d'ora.

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Innanzitutto cosa intendi per "nostro attuale sistema monetario"?

poi puoi fare un elenco preciso delle monete che ti occorrono? forse sui cataloghi c'è qualcosa, ma è meglio sapere che tipo di monete cerchi.

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in pratica sto procedendo all'archiviazione di alcuni documenti fra cui vari contratti di vendita, proprio riguardo le cifre qui riportate, espresse per lo più in ducati e carlini(considera che ci troviamo nel Regno delle Due Sicilie fra il Seicento e l'Ottocento),volevo sapere eventualmente l'attuale controvalore dei pagamenti effettuati all'epoca della vendita, in pratica a quanto corrisponde un ducato in lire o in euro(è indifferente). So che è possibile fare questo genere di calcoli anche se in modo approssimativo, e il committente del lavoro vorrebbe avere un quadro abbastanza chiaro degli acquisti e delle vendite fatte dai propri antenati in termini abbastanza semplici e comprensibili. Spero sinceramente di essere stata più chiara adesso.Ti ringrazio comunque della risposta e dell'attenzione che hai dato al mio problema.

Stefania.

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innanzitutto premetto di non essere un economista, anche se credo che operazioni di questo genere siano alquanto empiriche, perchè troppi sono i fattori che intervengono; faccio un esempio, mi è capitato di leggere tabelle che riportavano i valori inflazionati della lira dall'unità ad oggi con risultati alquanto discutibili e che non rendono l'idea del costo della vita.

per venirti comunque in aiuto, ti riporto i valori della monetazione napoletana del periodo, presi dal catalogo Gigante. già così è abbastanza complicato perchè come vedrai all'epoca non usavano il sistema decimale ma uno ben più complicato, basato sul valore intrinseco dell'argento e dell'oro.

Oncia= 6 ducati

Doppia = 4 ducati

Zecchino = 2 ducati

1 ducato = 100 grana

Piastra = 120 grana = 1,20 ducati

Tarì = 20 grana = 0,20 ducati

Carlino = 10 grana = 0.10 ducati

1 grano = 2 tornesi = 0.01 ducato

1 tornese = 6 cavalli = 0.005 ducati

3 cavalli = 0.0025 ducati

sempre il catalogo poi dice che 1 ducato napoletano valeva Lire italiane 4,25 circa

anche se non specifica di che periodo 84 lire nel 1861 hanno un valore ben diverso dalle 4 lire del 2000!!) - a logica credo che si riferisca a quando fu materialmente introdotta la lira italiana, cioè nel 1861 - ma su questo chiedi conferma.

Per avere una risposta più esauriente, forse potresti provare a sentire un professore di storia economica che saprà darti indicazioni migliori.

ciao

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  • ADMIN
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non credo che si riferisca alle lire italiane quanto alla lira francese.

dopo faccio una scansione di un libro degli anni 30 con tutti i tassi di cambio.

Ma nel 1800 e fino alla prima guerra mondiale non erano praticamente la stessa cosa?

M.

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Il catalogo gigante (edizione 2003) dice testualmente:

"il ducato napoletano valeva lire 4,25 circa...."

e più sotto si legge:

"si fa presente che le equivalenze in lire italiane sono state ricavate dalle monete d'argento..."

Catalogo Gigante 2003 - pagina 66

Certo sono d'accordo che detto così non è affatto chiaro, ma è chiaro che si parla di lire italiane

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  • ADMIN
Staff
Allora, non credo che si riferisca a lire italiane altrimenti la lira piemontese dovrebbe valere 1 e non 1,18 come dal testo. Ho anche forti dubbi sulla precisione di tali fattori che sembrano piu' desunti che ritrovati sui testi d'epoca. Io vi riporto in tabella i tassi di cambio che furono adottati (preso da un vecchio testo di mio nonno)

Però se fai i calcoli considerando il contenuto in oro o argento fino delle varie monete si ottengono esattamente i tassi che hai presentato così come quelli del Gigante.

Il Gigante parla di lira piemontese da 20 soldi, quindi desumo che si riferisca a prima dell'occupazione napoleonica.

Le 3 lire d'argento di Carlo Emanuele IV (1/2 scudo) sono in Ag 906 e pesano 17,58 g. Il contenuto in argento fino di una lira dell'epoca è pari a 17,58*.906/3=5,31 g

Il contenuto di una lira del 1860 (5 g - Ag 900) è 5*.9=4,5 g

Se fai il rapporto 5,31/4,5=1,18 :o

Ho provato lo stesso metodo con i tassi che hai postato tu e funziona. Quindi fa fede il metallo puro.

Si possono confrontare anche monete di argento con monete doro applicando un fattore 15,5. ;)

M. :unsure:

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Ho anche forti dubbi sulla precisione di tali fattori che sembrano piu' desunti che ritrovati sui testi d'epoca.

su questo siamo perfettamente daccordo.

Sul fatto se le lire sono italiane o meno, non essendo un economista, non mi adentro oltre. Comunque noto che anche il tuo libro indica un cambio del ducato napoletano a 4,25 lire

Ora la mia domanda è: il cambio è riferito al 1861? a rigor di logica sì, se questo era il cambio effettuato quando fu estesa anche al sud la "nuova" lira piemontse-italiana.

Se così fosse per rispondere alla nostra amica basterebbe solo scoprire a quante lire del 2001 corrisponde 1 lira del 1861 e moltiplicare questo valore per 4,25

Comunque, ammesso che la procedura sia corretta, sono fermamente convinto che non si otterrebbero dei valori "significativi", ci sono tropi valori in gioco.

per fare un esempio, negli anni '30 uno zio di mia nonna si costruì casa con 50.000 lire, ma nessuna tabella indicherà mai che 50.000 lire degli anni '30 corrispondono a 300 milioni di oggi....

se poi il metodo non è nemmeno quello giusto...

beh, davvero io depongo le armi e credo sia giusto far intervenire uno storico dell'economia.

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  • ADMIN
Staff
Ora la mia domanda è: il cambio è riferito al 1861? a rigor di logica sì, se questo era il cambio effettuato quando fu estesa anche al sud la "nuova" lira piemontse-italiana.

Se così fosse per rispondere alla nostra amica basterebbe solo scoprire a quante lire del 2001 corrisponde 1 lira del 1861 e moltiplicare questo valore per 4,25

1 lira del 1861 equivale a 6934.21 lire del 1999 (fonte ISTAT). 50000 degli anni 30 sono circa 8.000.000 del 1999 e questo la dice lunga sull'affidabilità di questi tassi :)

Tempo addietro avevo letto un libro abbastanza interessante che riguardava proprio gli anni `20 e '30: Mille lire al mese, autore tale Venè (credo). Riportava i prezzi di svariati generi tra gli anni 20 e 30. 1 kg di caffè 60 lire, 1 kg di uva 2 lire etc.

Sopratutto per i generi alimentari i prezzi erano molto simili a quelli di oggi in euri (il caffè era così esoso in quanto prodotto estero), abbastanza simili anche gli stipendi sebbene ci fosse maggior divario tra operai e impiegati. Alcune cose costavano enormemente di più ad esempio automobili, radio etc. mentre altre costavano molto meno (le case perlappunto).

Ciao,

Massimo

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Salve a tutti ,

permettetemi di dissentire da quanto detto sino ad ora...

state discutendo su cosa intenda Gigante quando dice Lire

ma il problema non è questo, secondo me siamo andati fuori argomento.

Come stimare il valore delle monete napoletane di allora con gli euro di oggi ?

E' semplicemente impossibile.

L'unica cosa da fare ad esempio è ricercare quanti grana servivano ad una persona per vivere degnamente , quale era la paga per un certo lavoro ,

quanto costava il pane , etc...

In questo modo possiamo farci un idea di quanto serviva ad una persona

per assicurarsi due pasti al giorno e all'epoca questo era già un bel traguardo,

ovviamente bisogna considerare le diverse condizioni di vita e una società completamente diversa dove persone che appunto potevano permettersi due pasti sicuri al giorno già emergevano dalla massa povera, cosa che oggigiorno per la nostra società non sta né in cielo né in terra.

Ciao a tutti , voi che ne pensate?

mi riprometto da appassionato di monetazione napoletana di fornirvi la prossima volta qualche cifra.

expo77

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ringrazio tutti voi per i chiarimenti che mi state offrendo, e mi fa piacere vedere che l'argomento suscita interesse e discussione.

sono pienamente consapevole della difficoltà di giungere ad un accordo quando i fattori da considerare sono tanti e spesso discordanti....

comunque sono riuscita ad avere un' approssimativa risposta al

quesito che ho proposto. continuerò a seguire la discussione, anche se da profana, lo ammetto...

Grazie ancora

Stefania.

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Salve a tutti le lire che indica Gigante sono quelle italiane ve lo confermo portandovi a testimonianta del Regio Decreto del 17 Luglio 1861

Tarrife di ragguaglio in valuta decimale italiana all'indomani della proclamazione del regno d'Italia

che in particolare per le provincie di Napoli e Sicilia poneva:

Ducato pari a 4,25 Lire

Piastra (12 carlini o 120 grana) pari a 5,10 lire

Oncia di conto per la Sicilia pari a 12,75 lire

Il costo di alcuni generi nella prima metà dell'800 tenendo presente che la civiltà di allora aveva pesi e misure tutti suoi ed era ancora restia all'uso del sistema decimale.

In Sicilia un ROTOLO (800 grammi) di vitella si acquistava con 40 grani, di manzo con 30

la pasta 10-12 grani, il formaggio con 40, un quartuccio di vino (0,8 litri) con 8 grani

Una persona a servizio aveva una paga di circa 1 oncia al mese + livrea

Un cuoco percepiva 2 tarì il giorno,

un muratore 3-4 tarì

Questo per avere un'idea dei costi e del potere di acquisto della popolazione

SALUTE A TUTTI

EXPO77

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