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passione per ricchi?


erman

Risposte migliori

la numismatica, putroppo, e' una passione per ricchi, soprattutto in questi anni/mesi di crisi, in cui tante persone perdono il lavoro

tutti, e questa e' la mia idea, dovrebbero fare un passo indietro, venditori, acquirenti, commercianti

siete d'accordo?

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No, in qesto forum si vedono anche cassintegrati, disoccupati, che sono ottimi numismatici.

Forse si sta moderando un pò gli acquisti, ma sicuramente non è cosa solo per ricchi.

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la numismatica, putroppo, e' una passione per ricchi, soprattutto in questi anni/mesi di crisi, in cui tante persone perdono il lavoro

tutti, e questa e' la mia idea, dovrebbero fare un passo indietro, venditori, acquirenti, commercianti

siete d'accordo?

Quanto spende un fumatore per soddisfare il suo vizio ?

Non certo meno di quanto spende un collezionista di monete per portare avanti la sua passione.

E' ovvio che certi acquisti li può fare solo chi ha grosse disponibilità economiche, tuttavia esiste una larga categoria di monete che possono essere acquistare con cifre tutt'altro che eccezionali.

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Scusa, ma non capisco che cosa intendi per ..passo indietro.

Dovrebbero i potenziali acquirenti smettere di comprare, e i venditori smettere di vendere?

Fare i saldi come per l'abbigliamento,col 20 o 50 percento di sconto?

Se ci fosse tutta questa crisi ,i compratori dovrebbero smettere di comprare e di conseguenza i venditori sarebbero costretti ad abbassare i prezzi.Ma è proprio quando c'è crisi che i mercati di beni voluttuari sembrano avere i loro momenti migliori.

Se i titoli di stato non rendono quasi niente è normale che molti si tolgano qualche soddisfazione comprandosi qualcosa che piace.

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Quanto spende un fumatore per soddisfare il suo vizio ?

Non certo meno di quanto spende un collezionista di monete per portare avanti la sua passione.

E' ovvio che certi acquisti li può fare solo chi ha grosse disponibilità economiche, tuttavia esiste una larga categoria di monete che possono essere acquistare con cifre tutt'altro che eccezionali.

Quoto

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Awards

Se la numismatica fosse una passione per ricchi, non avrei mai incominciato.

E' chiaro che le monete rare e/o in conservazione eccezionale, costano una cifra, ma anche con pochi soldi si può impostare una collezione interessante, fonte di piacere e di arricchimento culturale.

In conclusione, mi trovo in totale disaccordo con l'assunto della discussione :rolleyes:

petronius B)

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Non sono minimamente d'accordo.

Provo il masimo rispetto per chi oggi, ha reali difficoltà per arrivare alla fine del mese, o per chi ha perso il lavoro ed ha una famiglia da mantenere (e temo si sia solo che all'inizio).

Questo non ha nulla a che vedere con la numismatica, forse con il collezionismo, ma non con la numismatica. La numismatica è studio, cultura, il collezionismo è possesso del bene, quindi sono due cose abbastanza separate. In momenti di poco flusso di denaro, studio molto e ne ho la stessa soddisfazione che potrei avere nell'acquistare una bella moneta. Per aiutare il prossimo si possono fare tante cose, a partire dalle sottoscrizioni, alle donazioni, oppure in alcune Aziende ridursi lo stipendio in modo che nessuno resti a casa. Ci sono Aziende che lo hanno fatto, esiste la solidarietà tra i colleghi.

La numismaitca è una forma di cultura, minore per di più, tutt'altro che amorale, anzi. Guardandosi attorno chi dovrebbe rivedere la propria condizione di vita non è certo il collezionista, che comunque non sperpera denaro pubblico non meglio identificabile in azioni che nulla hanno di lecito, o semianalfabeti che hanno avuto il dono di dare calci ad un pallone ed infiammare il prossimo. Soubrette che sgambettano a suon di milioni, cantanti afoni portati in auge dal partito che guadagno in una mezz'ora di concerto quanto mai chi li applaude in una vita di sacrifici.

...per favore non secchiamo le glorie ai numismaitci ed ai collezionisti... abbiamo già un socio al 50% (lo Stato).

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personalmente m'interesso di numismatica da poco + di 10 anni e conosco persone che condividono questa passione con me che appartengono x lo piu' a classi sociali non ricche (ricche x capirci intendo x esempio direttori di banca con molti sportelli, avvocati facoltosi, piccoli industriali o proprietari di + attivate, senza contare tutte le altre categorie ). le persone sia amici che collezionisti che conosco sono quasi tutti operai, pensionati o impiegati che hanno in diversi casi raccolto nel giro di alcuni anni buone collezioni in varie tematiche numismatiche. x quanto riguarda i passi indietro chi li vuol fare o perche' costretto per altri motivi li faccia pure, personalmente non credo che l'andamento del mercato numismatico sia cosi' chiaro e semplice da analizzare x dire di fare tutti un passo indietro... ( se io devo vendere qualcosa ho piacere e dovere di commerciante di poter realizzare 1 guadagno no ?), ma quando vado a comprare sta a me collezionista decidere in base a diversi fattori quanto spendere o cosa comprare e da chi, non credete ?

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Quanto spende un fumatore per soddisfare il suo vizio ?

Non certo meno di quanto spende un collezionista di monete per portare avanti la sua passione.

E' ovvio che certi acquisti li può fare solo chi ha grosse disponibilità economiche, tuttavia esiste una larga categoria di monete che possono essere acquistare con cifre tutt'altro che eccezionali.

...cavoli allora io sono fregato, fumo e colleziono monete, che spendaccione ;)

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Supporter

la numismatica nei decenni passati (e forse anche più tempo addietro) era una passione da ricchi.... anzi più che la numismatica come diceva picchio il collezionismo delle monete....

anche se pure i poveracci collezionisti di natura (ed non intendo dire che tutti i poveracci siano collezionisti, ma quelli nati con la malattia del collezionismo) conservavano le monete strane che gli passavano per le mani o che venivano ritrovate.....

ovvio che diversi decenni fa erano maggiori le persone che avevano problemi a racimolare i soldi per mangiare più di quelle che racimolavano i soldi e basta...

ora con un medio benessere che ci permette di deviare una parte del nostro guadagno in passioni più o meno costose i collezionisti sono aumentati e con questo la richiesta del mercato, quindi un aumento del prezzo delle monete....

ovvio che ci vogliono soldi, ma per fortuna il collezionismo di monete spazia in varie categorie permettendo a quasi ogni tasca di poterlo effettuare, anche chi colleziona gli euro "strani" che gli passano per le mani è un collezionista, e con poca spesa.....

la numismatica è altra cosa.... da sempre praticata da chi comunque aveva l'interesse di studio sulle monete...

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con molta pazienza, acquisti oculati, e la scelta di una tematica ben circoscritta, anche un collezionista medio con disponibilità economiche molto limitate è ancora in grado di mettere insieme nel corso di alcuni anni una collezione non solo numismaticamente interessante ma anche di qualità

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Per tuttte le cose non sempre c'è una verità...ma molte verità, più o meno relative.

Però è possibile andarci molto vicino...o cecare di usare il buon senso ed essere obiettivi.

- I filatelici, spesso si consederavano numismatici mancati perchè...per comprare monete abbastanza valide...ci vogliono i soldi (così dicevano e ancora dicono).

- Con ciò non è necessario essere ricchi a milioni...c'è gente che ha preferito mettere su una collezione, piuttosto che comprare un secondo appartamento...qualcuno, vive in affitto, per aver voluto appagare la propria passione per le monete.

- Le monete belle...sono cose belle, è inutile che ci nascondiamo dietro il dito del BB o dell'MB. E' umanamente comprensibile che siano il desiderio di molti...o di quasi tutti gli appassionati...e costano care.

- Che le monete costano mediamente troppo, è vero! Perchè negarlo. peraltro è la fondata opinione di molti operatori del settore, sicuramente anche la convinzione di un noto editore numismatico,tanto per rimanere nell'ambiente. Se costano troppo... ha ragione chi ha detto che la colpa è di chi le compra ugualmente. I prezzi li fa solo il mercato. Se questo mercato indulge o accetta il gioco al rialzo degli operatori...vuol dire che è contento non solo quando le compra...ma - in qualche modo - anche quando le paga.

Le azioni ogni 10 anni, mediamente, crollano.

I prezzi delle case...idem.

L'oro non fa eccezione e le valute in qualche misura nemmeno.

Le monete al massimo si fermano, arretrano un pochino e consolidano le quotazioni, poi ripartono.

Fermi! Non correte a comprarne altre!

Non vi illudete!

Ciò accade solamente per un motivo...è un mercato di nicchia, frequentato da qualche migliaio di appassionati in Italia e qualche decina di migliaia nel globo, siamo troppo pochi...i prezzi li fanno i commercianti e le aste con l'aggiudicato. Se invece il collezionista decide di vendere, sempre perchè il mercato è risicato, scopre che le monete costano care per chi compra...ma valgono meno se le vendi...ammesso che si riesca a venderle.

Stop.

Abbiamo detto quanto c'era da dire.

;) B) :D :

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...cavoli allora io sono fregato, fumo e colleziono monete, che spendaccione ;)

:D ahah

Neanch'io ho tanti soldi a disposizione perché la mia paghetta è molto limitata, ma in conservazione media si trovano delle belle monete! ;)

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ciao, che siamo in un momento di crisi è innegabile, ma che sia in crisi il settore non mi pare. Quando le aste andranno deserte, allora sarà crisi. Chiaro che per i ricchi la crisi è meno sentita che da molti altri. Io non sono ricco quindi analizzo la faccenda dall'altro lato. Sempre più spesso quando vado al mercatino, c'è qualcuno che propone al venditore un lotticino di monete "ereditate" e il commerciante tira fuori il suo repertorio: "sono monete comuni... se prendo queste monete non riesco a venderle... le posso comprare a peso...".

Insomma in tempo di crisi c'è più gente che vende e il commerciante può spuntare prezzi più bassi. In teoria potrebbe a sua volta vendere a prezzi più bassi, ma siccome c'è meno gente che compra (non i ricchi, ma gente come me) per rientrare con le spese deve egualmente tenere su i prezzi.

B)

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Awards

Per tuttte le cose non sempre c'è una verità...ma molte verità, più o meno relative.

Però è possibile andarci molto vicino...o cecare di usare il buon senso ed essere obiettivi.

- I filatelici, spesso si consederavano numismatici mancati perchè...per comprare monete abbastanza valide...ci vogliono i soldi (così dicevano e ancora dicono).

- Con ciò non è necessario essere ricchi a milioni...c'è gente che ha preferito mettere su una collezione, piuttosto che comprare un secondo appartamento...qualcuno, vive in affitto, per aver voluto appagare la propria passione per le monete.

- Le monete belle...sono cose belle, è inutile che ci nascondiamo dietro il dito del BB o dell'MB. E' umanamente comprensibile che siano il desiderio di molti...o di quasi tutti gli appassionati...e costano care.

- Che le monete costano mediamente troppo, è vero! Perchè negarlo. peraltro è la fondata opinione di molti operatori del settore, sicuramente anche la convinzione di un noto editore numismatico,tanto per rimanere nell'ambiente. Se costano troppo... ha ragione chi ha detto che la colpa è di chi le compra ugualmente. I prezzi li fa solo il mercato. Se questo mercato indulge o accetta il gioco al rialzo degli operatori...vuol dire che è contento non solo quando le compra...ma - in qualche modo - anche quando le paga.

Le azioni ogni 10 anni, mediamente, crollano.

I prezzi delle case...idem.

L'oro non fa eccezione e le valute in qualche misura nemmeno.

Le monete al massimo si fermano, arretrano un pochino e consolidano le quotazioni, poi ripartono.

Fermi! Non correte a comprarne altre!

Non vi illudete!

Ciò accade solamente per un motivo...è un mercato di nicchia, frequentato da qualche migliaio di appassionati in Italia e qualche decina di migliaia nel globo, siamo troppo pochi...i prezzi li fanno i commercianti e le aste con l'aggiudicato. Se invece il collezionista decide di vendere, sempre perchè il mercato è risicato, scopre che le monete costano care per chi compra...ma valgono meno se le vendi...ammesso che si riesca a venderle.

Stop.

Abbiamo detto quanto c'era da dire.

;) B) :D :

Premetto che si può essere collezionisti o validissimi studiosi anche raccogliendo monete che costano poche decine di euro

e quindi la numismatica non è necessariamente passione riservata ai soli ricchi, ma dipende, come la maggior parte delle cose, dal taglio che gli vogliamo dare.

Concordo con diverse delle affermazioni di Piakos. Anche se la constatazione che tutti facciamo che "le monete costano troppo", è sempre da relativizzare. Certo anche a me spaventa che certe monete abbiano raggiunto ormai cifre con le quali si comprano firo di quadri di nome,

o che un piccolo gruppo di monete scelte possa equivalere a quelle di un quadro di un pittore importante. Purtroppo sembra esserci stata una rialzo progressivo dei prezzi, partita diversi anni fa che ha portato alle importanti valutazioni attuali e che, soprattutto, sembra essere passata indenne dalla crisi che ha colpito altri settori compresi i beni artistici (in special modo poi l'arte moderna e contemporanea).

Occorre però aggiungere che la "tenuta" di certi prezzi si è avuta per monete caratterizzate da alta conservazione e/o rarità, mentre le monete di fascia media hanno sicuramente accusato qualche colpo.

Però sarei molto prudente nel suggerire (non è il tuo caso Piakos) l'investimento in monete. Primo il mercato è tutto meno che trasparente,

e mi riferisco nello specifico alla formazione dei prezzi ben lungi dall'avvenire con meccanismi che regolano domanda e offerta come nel mercato immobiliare o azionario: un azione so in qualsiasi momento quanto vale e a quanto la posso vendere e comprare e l'acquisto/vendita avvengono oggi con un click del mouse. Chi, privato e quindi non operatore, si è trovato a vendere monete sa bene a cosa mi riferisco.

Inoltre il mercato azionario crolla, certamente, ma poi risale, quello immobiliare eguale. Chi segue i meccanismi e le dinamiche di questi mercati può anche arrivare a trarne benefici, ma occorrono competenza, studio assiduo e come sempre .. fortuna :D

L'acquisto numismatico quando fatto anche (o solo) con il fine di investimento implica la conoscenza di determinati meccanismi e l'accettazione di diseconomie che sono tutt'altro che scontate per un investitore professionista. Inoltre chi investe in monete dovrà necessariamente indirizzare le proprie scelte verso pezzi o settori che non sempre (anzi quasi mai) si sposano con la costruzione di una collezione organica e coerente da un punto di vista numismatico.

Meglio raccogliere monete per passione soprattutto, e studio. Poi se con qualcuna si recuperano i soldi, o addirittura ci si guadagna un poò, bene, anzi benissimo, ma ciò non dovrebbe costituire il motivo primario per formare una collezione.

numa numa

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ciao, che siamo in un momento di crisi è innegabile, ma che sia in crisi il settore non mi pare. Quando le aste andranno deserte, allora sarà crisi. Chiaro che per i ricchi la crisi è meno sentita che da molti altri. Io non sono ricco quindi analizzo la faccenda dall'altro lato. Sempre più spesso quando vado al mercatino, c'è qualcuno che propone al venditore un lotticino di monete "ereditate" e il commerciante tira fuori il suo repertorio: "sono monete comuni... se prendo queste monete non riesco a venderle... le posso comprare a peso...".

Insomma in tempo di crisi c'è più gente che vende e il commerciante può spuntare prezzi più bassi. In teoria potrebbe a sua volta vendere a prezzi più bassi, ma siccome c'è meno gente che compra (non i ricchi, ma gente come me) per rientrare con le spese deve egualmente tenere su i prezzi.

B)

Non sono d'accordo. Il discorso che fai va bene per monete comunissime, da pochi euro a pezzo... diciamo al massimo 10€?

Ma se hai monete che valgono qualcosina, non dico 10'000€, ma anche 200€, nessuno te le compra a peso... neanche in tempo di crisi. Come giustamente dice piakos (cui condivido in toto il discorso), questo è un mercato di nicchia. E' ovvio che quando compri una monetina da 5 o 10€ ad un convegno o un mercatino (parlo del suo normal prezzo, non di "affari"), qualsiasi sia la conservazione, anche un FDC pienissimo, non si parla di investimento, si parla di acquisto per puro godimento. Quella moneta sarà invendibile perchè ve ne sono tonnellate in giro: Non sono monete da asta battuta, sono snobbate su ebay (perchè costa quasi più la spedizione che la moneta, e per l'acquirente conviene comprarle brevimano, nei luoghi sopracitati) e sopratutto negozi son pieni, ed aspettano solo di essere comprate...

Ricordati che al mercatino non si compra e non si vende nulla che abbia un vero valore, i commercianti dei mercatini non hanno quello che può avere un commerciante che ha il negozio, al massimo avranno qualcosina di discreto o poco più, ma se lo fanno ben pagare. Qualche colpo lo si può fare nelle ciotoline, ma parliamo di varianti poco conosciute o speculate da pochi anni (lira impero XVIIII). Scordatevi di trovare una grande rarità e di pagarla qualche euro (può succedere solo se abitate o vi trovate all'estero, ma sicuramente non in Italia)

In sostanza collezionate ciò che più vi piace, monete circolate, monete contemporanee, ma non abbiate l'ipocrisia di alludere alla crisi il non-valore delle monete che non hanno mai avuto nessun valore, ne prima, ne dopo la crisi. Chi più spende, meglio spende (con ovvia oculatezza!). E quivi ritorniamo al discorso meglio una moneta FDC, che cento BB: da più soddifazione, suscita un certo fascino verso i pagani (si provi a mostrare un 2 centesimi del 1900 FDC rosso ad una qualsiasi persona digiuna del settore, per vedere lo stupore per una moneta "perfetta dopo più di 100 anni", in realtà comunissima sul mercato e di poche decine di euro di costo).

Anche io, come picchio, se non ho la possibilità di spendere in un dato momento, oppure se vi è una moneta di mio interesse ma ho già effettuato immediatamente prima degli acquisti, preferisco passare. Preferisco anche io, un pò di sana cultura. Ed è forse per questo che non ci definiamo numismatici, ne tantomeno collezionisti: siamo collezionisti numismatici. Il collezionista può non curarsene della storia ma procedere a soddifare le sue esigenze materiali, il numismatico può anche essere solo teorico, e non comprare mai nulla (uno storico, un cultore). Il collezionista numismatico, è a metà strada tra le due categorie: arriva ad un compromesso tra teoria e pratica, alternando, fondendo e - in casi eccezionali - scindendo le due figure.

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Però sarei molto prudente nel suggerire (non è il tuo caso Piakos) l'investimento in monete. Primo il mercato è tutto meno che trasparente,

e mi riferisco nello specifico alla formazione dei prezzi ben lungi dall'avvenire con meccanismi che regolano domanda e offerta come nel mercato immobiliare o azionario: un azione so in qualsiasi momento quanto vale e a quanto la posso vendere e comprare e l'acquisto/vendita avvengono oggi con un click del mouse. Chi, privato e quindi non operatore, si è trovato a vendere monete sa bene a cosa mi riferisco.

Inoltre il mercato azionario crolla, certamente, ma poi risale, quello immobiliare eguale. Chi segue i meccanismi e le dinamiche di questi mercati può anche arrivare a trarne benefici, ma occorrono competenza, studio assiduo e come sempre .. fortuna :D

Parliamo però di due economie di scala totalmente diverse: gli immobili possono aumentare di numero in un determinato sito, possono assumere delle plusvalenze o minusvalenze a seconda del contesto (che ne determina in parte la richiesta): se quel luogo diventa malfamato, sporco, etc.etc. anche le case si svaluteranno. Se viceversa vengono organizzate mostre, si offrono importanti servizi, si adibiscono alcune zone a parco, etc. etc. le case prenderanno maggior valore.

Altresì differenza totale è il capitale da investire, nelle azioni si parla di importanti cifre e di pacchetti minimi da acquistare. Ricordiamoci poi che il mercato azionario è men che meno trasparente di quello numismatico, si pensi ad esempio al crack parmalat o ai bond argentini.

In sostanza grandi capitali da investire, con più rischio...!!

Meglio raccogliere monete per passione soprattutto, e studio. Poi se con qualcuna si recuperano i soldi, o addirittura ci si guadagna un poò, bene, anzi benissimo, ma ciò non dovrebbe costituire il motivo primario per formare una collezione.

numa numa

Completamente d'accordo!!! :D

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Hobby per ricchi? Direi proprio di no. Ovviamente i soldi posso fare tante cose, ma se una persona che non naviga nell'oro decide di togliersi uno sfizio credo che la sua soddisfazione sarà maggiore di chi non batte ciglio nello spendere molti soldi per togliersi i suoi di sfizi. Dico inoltre che la scarsezza di mezzi fa aguzzare l'ingegno, quindi magari chi ha meno disponibilità economica si farà più astuto ed informato per evitare le trappole del mercato e con maggiore oculatezza riuscirà a far fruttare meglio le sue spese

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...............

Meglio raccogliere monete per passione soprattutto, e studio. Poi se con qualcuna si recuperano i soldi, o addirittura ci si guadagna un poò, bene, anzi benissimo, ma ciò non dovrebbe costituire il motivo primario per formare una collezione.

numa numa

Condivido in pieno questo punto di vista ! ! !

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Supporter

Ed è forse per questo che non ci definiamo numismatici, ne tantomeno collezionisti: siamo collezionisti numismatici. Il collezionista può non curarsene della storia ma procedere a soddifare le sue esigenze materiali, il numismatico può anche essere solo teorico, e non comprare mai nulla (uno storico, un cultore). Il collezionista numismatico, è a metà strada tra le due categorie: arriva ad un compromesso tra teoria e pratica, alternando, fondendo e - in casi eccezionali - scindendo le due figure.

questa è la miglior defizione di ciò che mi sento.... e non penso di essere l'unico.....

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Parliamo però di due economie di scala totalmente diverse: gli immobili possono aumentare di numero in un determinato sito, possono assumere delle plusvalenze o minusvalenze a seconda del contesto (che ne determina in parte la richiesta): se quel luogo diventa malfamato, sporco, etc.etc. anche le case si svaluteranno. Se viceversa vengono organizzate mostre, si offrono importanti servizi, si adibiscono alcune zone a parco, etc. etc. le case prenderanno maggior valore.

Altresì differenza totale è il capitale da investire, nelle azioni si parla di importanti cifre e di pacchetti minimi da acquistare. Ricordiamoci poi che il mercato azionario è men che meno trasparente di quello numismatico, si pensi ad esempio al crack parmalat o ai bond argentini.

In sostanza grandi capitali da investire, con più rischio...!!

Completamente d'accordo!!! :D

E' ovvio che stiamo confrontando tre diversi strumenti d'investimento caratterizzati ognuno dalle specificità del proprio mercato di riferimento:

1.le case possono essere in zone residenziali o meno e possono subire migliorie o deteriorasi nel tempo

2. le azioni hanno come sottostante delle società che producono utili (o perdite) e il cui andamento viene riflesso nell'andamento delle quotazioni (oltre ad altri elementio che influenzano il mercato finanziario nel suo complesso e non sono quindi company-specific)

3. le monete possono essere in migliore o peggiore conservazione, inoltre se viene fuori un ripostiglio, magari una moneta rara lo diventa meno e quindi cambia la sua valutazione (successo molte volte..)

Quindi come vedi ogni bene di investimento (analizziamo le monete sotto questo punto di vista in questa analisi comparativa) ha le sue caratteristiche e non c'entrano le economie di scala.

Ad es. il mercato immobiliare è tutto meno che trasparente, mentre quello azionario lo è molto di più. E' ovvio che mi riferisco al meccanismo di formazione dei prezzi e non al fatto che vi possano essere delle monete fasulle, delle speculazioni immobiliari e dei bilanci truccati.

Sono i meccanismi di funzionamento del mercato di scambio dei beni che sottopongo all'indagine che mi interessano in questo momento, non gli oggetti in se che possono presentare delle anomalie (d'altronde questo ruischio legato al bene non può essere eliminati completamente da nessun mercato: esisteranno purtroppo sempre rischi di Parmalat, case pagate sulla carte e mai finite, o con ipoteche di cui si ignorava l'esistenza e..naturalmente monete false o taroccate :D ).

Però ripeto, è il meccanismo di formazione dei prezzi e di scmabio che è determinante per un bene di investimento, sia questo una materia come il petrolio, l'oro, un diamante; un titolo come un'obbligazione, un'azione o una quota di fondo di investimento; oppure un oggetto cui il mercato attribuisce caratteristiche particolari, come un francobollo, una bottiglia di vino pregiato, un quadro oppure, appunto,

una moneta :P

numa numa

Ma

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