Vai al contenuto
IGNORED

L'elmo di Costantino


caiuspliniussecundus

Risposte migliori

Cari amici

Ho recentemente visitato il museo del duomo di Monza ove è custodita la corona ferrea, uno degli oggetti più pregni di storia che ci sia in Italia, essendo (forse) in origine il diadema di Costantino, avendo di seguito incoronato i Re Longobardi, quelli Franchi, Carlo Magno, Federico Barbarossa e anche Napoleone.

Nella descrizione dell'oggetto riporto questa frase che mi ha colpito:

"in origine le placche d'oro avevano soltanto la gemma centrale, come si vede in alcune monete che ritraggono Costantino con il suo elmo in testa"

a questo punto la mia domanda è: qualcuno sa mostrarmi monete di Costantino in cui sia visibile l'elmo con diadema???

Caius

NB: allego una foto della corona ferrea

post-705-1269167809,01_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


a questo punto la mia domanda è: qualcuno sa mostrarmi monete di Costantino in cui sia visibile l'elmo con diadema???

Non esistono :P .

L'uso d'indossare il diadema sull'elmo è documentato per la prima volta sulle monete di Costanzo II, che unifica l'elmo ed il diadema, ovvero le due insegne di potere introdotte da Costantino (che poi il diadema sia la Corona Ferrea e/o che la Corona Ferrea abbia a che fare con il diadema dell'epoca condivido il "forse" da Te riportato ed anzi lo moltiplico per tre).

Costantino fu elmato (e solo elmato, senza diadema) su monetazione sino al 324, dopodichè non appare mai più elmato ma solo diademato.

Costantino viene inizialmente raffigurato, sulle monete, con il classico elmo attico o corinzio, senza nessun diadema.

A partire dalla famosa emissione in biglione di Treviri, viene introdotta per la prima volta (su monetazioni enee e su solidi) anche la raffigurazione con l'elmo ad arco tipico del periodo tardoimperiale, quello "persiano" per intenderci, rappresentato nelle versioni sia da fanteria che da cavalleria, senza alcun diadema (anche se alcune raffigurazioni d'elmi, molto simili al tipo Berkasovo 1, potrebbero far scambiare, sulle monete, alcune decorazioni dell'elmo per un diadema).

In realta, l'indicazione da Te riferita, credo derivi dalla famosa raffigurazione dell'elmo sull'altrettanto famoso multiplo (forse) di Ticinum (quello con il Cristogramma), dove l'elmo, sempre del tipo ad arco, presenta la costa mediana impreziosita da da una fila di pietre preziose, che per alcuni è interpretabile come un diadema e, consequenzialmente, come la Corona Ferrea (cfr. il doppio volume "La Corona Ferrea nell'Europa degli imperi").

Sull'argomento : "gli elmi tardoantichi (IV-VI secolo) alla luce delle fonti letterarie, numismatiche ed archeologiche: alcune considerazioni", di Lusuardi Siena, Perassi,Facchinetti, Bianchi, da "miles romanus - Dal Po al Danubio nel Tardoantico", atti del convegno internazionale Pordenone-Concordi Sagittaria de marzo 2000; ed ancora : "Monete e insegne del potere: la raffigurazione di elmi fra IV e VI secolo d.C.", di Grazia Facchinetti, da "Actas del XIII Congreso Internacional de Numismatica, Madrid 15-19 Septiembre 2003".

Link al commento
Condividi su altri siti


Dopo le considerazioni numismatiche ed i riferimenti ad elmi tardoimperiali, ricordo che nella sezione "storia e archeologia" è aperto un topic relativo ai "chiodi della Croce", dopo l'ennesimo ultimo "presunto" e già contestato ritrovamento (ma quanti erano ?).

Non dimentichiamo che Rufino narra l'utilizzo da parte di Elena dei presunti chiodi della croce per realizzare un morso per il cavallo di Costantino (il chiodo oggi a Milano in Duomo) e come parte di un elmo che proteggesse il figlio in guerra, ma non parla espressamente di un diadema o corona che contenesse in qualche modo uno dei chiodi e che, sempre in qualche modo, fosse parte dell'elmo stesso.

Solo Ambrogio, posteriormente, "passa" dall'elmo alla corona.

Ambrogio descrive tuttavia veramente una corona, allora presente a Milano e portata da Teodosio I e la descrive come : " un diadema ornato di gemme, con un cerchio di ferro più prezioso di ogni gemma, perché proveniente dalla croce della divina redenzione".

Che poi sia la Corona Ferrea (o una sua "antenata") è da vedere (la Corona Ferrea sarebbe documentata in Milano al tempo di Teodorico).

Cfr. : Marta Sordi "dall'elmo di Costantino alla corona ferrea" da "Costantino il Grande", AA.VV - Macerata 1993.

A favore della tesi Corona Ferrea = diadema di Costantino, Vi rinvio alla lettura di :Valeriana Maspero - " La corona ferrea. La storia del più antico e celebre simbolo del potere in Europa" - Vittone Editore, Monza, 2003; ed ancora : Valeriana Maspero - "Alla ricerca del Sacro Chiodo. La ricostruzione dell'elmo diademico di Costantino", in Arte Cristiana luglio-agosto 2004.

Modificato da Flavio
Link al commento
Condividi su altri siti


Mi rendo conto che questo topic diventa un soliloquio del sottoscritto...scusatemi sin d'ora.

Ho trovato su google-books un godibilissimo e liberamente scaricabile testo : "articolo sulla corona ferrea con note critiche" del 1821, che è quasi un "pamphlet". V'invito alla sua lettura (non riporto il lunghissimo link preciso, poichè è comunque di agevolissima ricerca).

Per quanto di scientificamente attestato, oltre al noto risultato per il quale il cerchio interno di ferro della Corona sarebbe in realtà in argento, rammento che si sarebbe anche rilevato come le piastre smaltate della Corona sarebbero state "aggrappate" mediante cera d'api, la cui analisi al C14 ne avrebbe attestato l'età all'epoca gota.

Link al commento
Condividi su altri siti


Mi rendo conto che questo topic diventa un soliloquio del sottoscritto...scusatemi sin d'ora.

Flavio, sei scusatissimo penso da tutti gli utenti... averne di soliloqui di questo livello!

Personalmente non avevo notizie in merito ed ero impegnato in un'altra ricerca... Forse Nikko (noto "Costantinologo") o Tedato ( "tardoimperialista" di Monza) avranno altre notizie in merito.

Ciao

Illyricum

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie, anche a me sembrava strano. Non intendevo dire però che il diadema somigliasse alla corona ferrea attuale, che è opera longobarda o bizantina e che oltretutto nella sua versione attuale è stata rivisitata nel 1300.

Link al commento
Condividi su altri siti


Salve caiuspliniussecundus , aggiungerei che gli studi effettuati al C 14 avrebbero dimostrato che alcune placche sono da attribuirsi ai primi anni del 500 ( Gotico) ed altre sono ascrivibili al periodo Franco in cui la corona subì forti rimaneggiamenti ( probabilmente perché era stata danneggiata). Lo stile è da ritenersi Bizantino.

Alcuni, data la piccolezza della corona ( infatti la circonferenza è troppo piccola per poter circondare il capo) , ipotizzano che possa trattarsi di una corona votiva anche se ormai la maggior parte ritiene che originariamente potesse essere costituita da 8 placche contro l'attuale numero di 6.

In realtà nulla vieta che potesse trattarsi di un usuale diadema tenuto saldo con i classici legacci che compaiono in tutte le monete.

Sicuramente manca la placca con la gemma centrale .

Il cerchio che tiene unite le placche è in argento ma , data la tradizione che considera il cerchietto come il sacro chiodo, potrebbe essere che il metallo d'argento potesse essere stato a contatto con il Chiodo o potesse contenerne una parte in fusione.( mi dispiace che non sia stata fatta un indagine difrattometrica per controllare la % in ferro) secondo le usanze medioevali delle sacre reliquie.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.