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Ob cives servatos


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Questa volta non vi propongo un tema strettamente numismatico, ma piuttosto: di numismatica applicata alla politica, alla propaganda, alla storia. Si tratta dell'Imperatore che veste i panni del Padre della Patria, del salvatore dei cittadini (quello che nel XX secolo sarebbe stato chiamato: l'Uomo della Provvidenza). A partire da Augusto e per molti decenni (fino a chi? credo fino ai Flavii, ma non ne sono sicuro) vengono coniate monete, specialmente sesterzi, con la legenda: OB CIVES SERVATOS, o anche, come rafforzativo: PP (Pater Patriae)- OB CIVES SERVATOS. Per Augusto, è evidente il rapporto con la fine delle guerre civili e delle turbolenze del periodo imperatorio. Per i successori (Caligola, Claudio; per Tiberio questo rovescio non mi risulta) forse c'è un effetto di imitazione, una moda.

Ma, tornando ad Augusto, chi avrebbe salvato? Chi sono insomma i cittadini salvati?

I suoi sostenitori, lo escluderei: non avevano alcun bisogno di essere salvati, e stavano per godere dei vantaggi di essersi schierati dalla parte del vincitore.

I nemici? Beh, in qualche caso forse sì: il vincitore magnanimo "perdona" chi si presenta col cappello in mano, e non infierisce.Si potrebbe tradurre: "per aver risparmiato i cittadini".

E' stato il caso di Orazio (che a Filippi era dalla parte di Bruto) e di molti altri; certo non dei principali avversari o dei possibili concorrenti dinastici (come Cesarione, figlio di Cesare e Cleopatra).

Ma forse quei "CIVES" sono soprattutto gli altri: i neutrali, i non schierati, quelli che dalla guerra civile avevano avuto solo danni e minacce. L'Augusto li rassicurava, offriva loro uno stato ordinato e pacificato, toglieva loro gli affanni del governo, ai quali avrebbe pensato lui da solo.

Ma è il momento di vedere un paio di monete; la prima è di Augusto, scusate se le scritte non sono perfettamente leggibili.

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Modificato da gpittini
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Credo che il riferimento sia al merito di aver fatto cessare la guerra civile. OB CIVES SERVATOS per aver salvato la popolazione dalle miserie e dalle atrocità della guerra.

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Molto interessante...

Io ho trovato questa nota su www.forumancientcoins.com

OB CIVIS SERVATOS. - Many coins, in gold, silver and brass, struck by the moneyers of Augustus, exhibit this commendatory legend (the letter I being unusually elongated), within a crown of oak leaves, or around a votive shield (CL. V.), inscribed S.P.Q.R. - This more frequently occurs after the Emperor above-named had caused the Roman citizens made prisoners in Parthia to be restored to liberty in the year of Rome 734, as may be seen on the coins of Aquilius, Caninius Durmius, and Petronius, who about that period were monetal III Viri at Rome. (See Caninia family.) -"This reverse (observes Eckhel), which makes its first appearance under Augustus, was frequently revived by succeeding Caesars, not often careful about whether such praise could truly be bestowed upon them." - For example, words EX S. C. OB CIVES SERVATOS inscribed with a laurel crown forms the legend of the reverse on a first brass coin of Claudius, as if that most indolent and apathetic, if not most stupid, of Emperors ever did an heroic or humane action to merit the eulogy conveyed in this senatus consultum.

Un'altra possibilità è questa:

...Questo è anche il motivo per cui Augusto apporrà sulle monete la dicitura ob cives servatos, a dimostrazione che il nuovo stato di cose è migliore del precedente, rassicurando gli ex nemici che non ci saranno vendette e che la riconciliazione è garantita dal princeps stesso, anche se nella parola servatos è sottilmente implicito il senso di sottomissione a cui tutti sono chiamati... e riprende quanto detto sopra.

Per quanto concerne Claudio:

... la legenda OB CIVES SERVATOS sulle monete del 41-42 e 42-43 AD richiamano direttamente il conferimento della corona civica ad Augusto... ricervere la corona civica significava stornare il pericolo della guerra civile e l'avvento di Claudio aveva evitato l'emergere di nuovi contendenti che potevano contare sulle rispettive legioni ...Nel 46-47 Claudio si rifece nuovamente ad Augusto con la legenda SPQR.PP.OB.C.S. liberamente tratto da "Aggiornamento bibliografico ed epigrafico ragionato sull'imperatore Claudio" di Donato Fasolini, pp.125-126.

Inoltre;

Most probably this ancient Roman coin alleges to the idea that Claudius rescued the people of Rome from the autocratic rule of Emperor Gaius, also known as Caligula. Certainly Claudius had nothing to do with the death of Caligula, who was assassinated after a conspiracy was planed against him. da www.dig4coins.com

Per quanto concerne Vespasiano:

...Tra le monete di Augusto più note, riprese da Vespasiano, vi ne sono principalmente due: quello con al R/ i due rami d'alloro e quella con al R/ la corona d'alloro e la legenda OB CIVES SERVATOS, a sottolineare che Vespasiano, come Ottaviano, ha salvato l'impero dalla guerra civile. Un'allusione simile è legata alla moneta, anche questa di Augusto, con al R/ il capricorno sul globo. da www.uniroma2.it

Allego uno spettacolare sesterzio di Gaius... nei cui riguardi non ho trovato alcuna motivazione alla legenda OB CIVES SERVATOS :(

Forse si tratta del discorso di cui sopra ricollegato al prevenire una guerra civile, riguardante la successione a Tiberio in quanto si sarebbe potuta innescare una disputa tra Caligola e Tiberio Gemello se il testamento del defunto fosse stato rispettato; il 16 marzo 37 il Senato si riunì e deliberò l'annullamento dello scritto adducendo a scusa che il defunto imperatore fosse instabile di mente alla stesura del documento stesso, proclamando Imperator Caligola stesso. (bell'affare... col senno di poi :D ). D'altra parte il sesterzio è coniato nel 37-38 per cui ci potrebbe stare...

Ciao

Illyricum

:)

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Non credo ci sia una motivazione storica della corona civica per i successori di Augusto, semplicemente si sono impossessati dei titoli loro spettanti in quanto augusti, e non dubito che caligola si sia fatto portare anche la corona civica (composta da rametti e foglie di quercia, non alloro come quella che andava sulla testa).

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Si, è probabile che in quanto Augusti e ritenendosi degni successori di Augusto si siano "appropriati" di questo simbolo che nasce come decorazione militare sotto la Repubblica:

La Corona Civica, seconda in onore e importanza (Plin. XVI.3 HN), veniva assegnata al soldato che aveva salvato la vita di un soldato romano in battaglia (Aul. Gell. V.6), e quindi accompagnato con l'iscrizione Ob servatum civem (Senec. Clem. I.26). Originariamente era costituita di leccio, in seguito dal Aesculus e, infine, dal Quercus (Plin. HN XVI.5), tre diversi tipi di querce, il motivo per cui la scelta è spiegata da Plutarco (Quaest. Rom. P151, a cura di . Reisk.). Tratto da Lacus Curtius

...L'ottenimento di questa corona era un grande onore, ed era conseguentemente regolato da condizioni restrittive: per ottenere la corona il soldato doveva salvare un cittadino romano in battaglia, uccidere il nemico e mantenere la posizione occupata fino alla fine della battaglia. Non era possibile impiegare la testimonianza di un terzo, ma solo quella del cittadino salvato: questa condizione rendeva difficile l'ottenimento della corona, in quanto i soldati romani non erano inclini a riconoscere il gesto del loro camerata, in quanto sarebbero poi stati obbligati a portare loro deferenza.

In origine la corona civica veniva conferita dalle mani del soldato salvato, dopo che il tribuno avesse indagato la cosa interrogandolo; durante l'impero, invece, il soldato veniva decorato direttamente dall'imperatore o da un suo delegato, in quanto dal princeps provenivano tutti gli onori.

Una volta ottenuta, questa onorificenza poteva essere sempre indossata. Il soldato decorato con la corona civica aveva un posto riservato vicino ai senatori in occasione degli spettacoli pubblici, e i senatori dovevano alzarsi al suo ingresso. La decorazione portava con sé l'esenzione dai doveri pubblici per il soldato decorato, per suo padre e per il nonno paterno. Il cittadino salvato in battaglia doveva considerare il proprio salvatore come un parente, dovendogli quel rispetto e quelle obbligazioni che un figlio doveva al padre. Da Wikipedia

...Poi, con il tempo, la corona civica fu concessa, in maniera più estensiva, per ragioni diverse, ad esempio fu proposta per Cicerone per aver sventato la congiura di Catalina. Con l'impero fu concessa dal Senato agli Augusti in quanto salvatori del popolo (ob cives servatos).

La corona civica aveva fatto il suo ingresso nella monetazione già nel periodo repubblicano; si veda, ad esempio:

* un denario di Q. Lutatius Cerco (109/108 a. C. - Crawford 305/1)

* un denario di Silla (56 a. C. - Crawford 426/4b);

* un aureo di Sesto Pompeo (42 a. C. - Crawford 511/1);

* un aureo della Libertà - i due Bruto e Costa (42 a. C. - Crawford 506/1);

Augusto, cui il Senato aveva concesso il privilegio di appendere la corona civica alla propria porta di casa, batté per primo sul rovescio di alcune serie monetali la corona civica con inscritta la leggenda "ob cives servatos" ; altrettanto fecero dopo di lui Claudio, Caligola, Galba, Vitellio e Vespasiano.

Quanto alla moneta di figura, essa evidenzia il desiderio di Vespasiano di conferire legittimità al proprio potere attraverso il riconoscimento da parte del Senato del suo agire nell'esclusivo interesse del popolo, non potendo diversamente vantare la discendenza dalla famiglia Giulio-Claudia e quindi da Augusto.tratto da Monetaromana.it

Ciao

Illyricum

:)

Modificato da Illyricum65
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DE GREGE EPICURI

Grazie per gli interventi, in particolare ad Illyricum per la sua ricerca. Che mi sembra illustrare bene un fatto generale: esistono tradizioni e istituzioni che inizialmente sono molto serie, molto importanti e sottostanno a regole severe. Poi, con l'andar del tempo, c'è quasi sempre una sorta di "inflazione", insomma si esagera, tutto si diluisce e al limite "si svacca", se mi consentite il termine. In questo modo anche il premio, la medaglia e la corona valgono poco o nulla. Ma ecco la moneta di Claudio che avete citato.

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Gianfranco,

prima o poi prendo un treno, vengo a Mìlan e ti vuoto il caveau :ph34r: !!!

Ciao

Illyricum

:D :D :D

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DE GREGE EPICURI

Grazie per gli interventi, in particolare ad Illyricum per la sua ricerca. Che mi sembra illustrare bene un fatto generale: esistono tradizioni e istituzioni che inizialmente sono molto serie, molto importanti e sottostanno a regole severe. Poi, con l'andar del tempo, c'è quasi sempre una sorta di "inflazione", insomma si esagera, tutto si diluisce e al limite "si svacca", se mi consentite il termine. In questo modo anche il premio, la medaglia e la corona valgono poco o nulla. Ma ecco la moneta di Claudio che avete citato.

Non a caso il valore di questo simbolo si svaluta quando da riconoscimento per un merito effettivo - aver salvato un soldato romano in guerra - diventa mero appannaggio politico dell'imperatore che si auto-proclama, appunto, salvatore della patria :angry:

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