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La rivista Soldi, poi Soldi Numismatica


andreaa

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Salve! Qualcuno può darmi notizie su quando la rivista Soldi -- poi: Soldi Numismatica -- abbia cessato d'esser pubblicata e perchè dal n.1 del 1975 ( n. 78 progressivo ) il direttore divenne Sergio Trasatti al posto di Patrizia Pizzuto -- che ne fu a lungo il direttore effettivo -- e di Claudio di Priamo che ne fu l'animatore? E questo Sergio Trasatti, era proprio quel Sergio Trasatti che fu anche celebre redattore capo dell'Osservatore Romano e critico cinematografico?

Ricordo che Claudio DI PRIAMO e Patrizia PIZZUTO pubblicarono, tra il 1968 ed il 1971, per la A&B edizioni di Numismatica, Roma, Il catalogo mondiale della monetazione moderna, che -- per quanto è di mia conoscenza --, non andò oltre tre agili -- e graficamente non sgradevoli -- volumetti: parte prima Europa ( 1940 -1968 ); parte seconda Europa monete d'argento ( 1940 -1968 ), parte terza Europa ( 1900 - 1940 )

Ringrazio anticipatamente chi potrà ragguagliarmi in merito.

Andrea

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La rivista Soldi inizia le pubblicazioni nell'ottobre del 1966; nel gennaio 1973 assume il titolo di Soldi Numismatica; le pubblicazioni cessano nell'estate del 1989.

I direttori furono: Mariella Storoni, dagli inizi al febbraio 1985; in seguito si sono succeduti: Gian Carlo Mazzini-Patrizia Pizzuto-Sergio Trasatti, ed infine Piero Imberciadori.

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La rivista Soldi inizia le pubblicazioni nell'ottobre del 1966; nel gennaio 1973 assume il titolo di Soldi Numismatica; le pubblicazioni cessano nell'estate del 1989.

I direttori furono: Mariella Storoni, dagli inizi al febbraio 1985; in seguito si sono succeduti: Gian Carlo Mazzini-Patrizia Pizzuto-Sergio Trasatti, ed infine Piero Imberciadori.

Uhmmm, molto interessante, sai per caso se in queste pubblicazioni si parla di monete e medaglie dell'Italia meridionale? Io ad esempio ho diverse annate del Gazzettino Numismatico ed anche lì non mancano studi interessanti.

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Certamente. Francesco se mi dai un po' di tempo -- diciamo fino al prossimo mercoledì -- potrò darti un elenco completo tra il 1966 ed il 1981 ( ho 16 annate complete di questa rivista ) degli articoli che trattano di monete e medaglie dell'Italia Meridionale.

Pur essendo riuscito -- grazie a Gesù e a non pochi sacrificii pecuniarii -- a completare, anche con un certo numero di errori e varianti di conio, il giro degli scudi di Vitt.Em II come Re d'Italia, nel cuore, sono un Legittimista convinto e onoro il Beato Poi IX, l'eroico Francesco II delle Due Sicilie, tutti gli Asburgo e pure i duchi Roberto I di Parma e Francesco V di Modena. L'interesse per gli scudi sabaudi è esclusivamente estetico. Per me fu bravissimo il Ferraris, nel diritto, ad accorciare il collo del Re, a modificargli il pizzetto e a sveltire il taglio dei capelli e -- nel rovescio -- a meglio equilibrare le proporzioni tra lo scudo sabaudo ( con rami di alloro, collare e corona) e la scritta. Fece, insomma, una moneta moderna e interessante.

Scusami per questa digressione, ma ho visto il Giglio borbonico sulla medaglia che esponi come tuo emblema e... mi son fatto prendere dalle mie pressochè quotidiane riflessioni storico- numismatiche condite sempre da nostalgia e rimpianto per quella che fu l'Italia degli Antichi Stati.

Modificato da andreaa
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Certamente. Francesco se mi dai un po' di tempo -- diciamo fino al prossimo mercoledì -- potrò darti un elenco completo tra il 1966 ed il 1981 ( ho 16 annate complete di questa rivista ) degli articoli che trattano di monete e medaglie dell'Italia Meridionale.

Pur essendo riuscito -- grazie a Gesù e a non pochi sacrificii pecuniarii -- a completare, anche con un certo numero di errori e varianti di conio, il giro degli scudi di Vitt.Em II come Re d'Italia, nel cuore, sono un Legittimista convinto e onoro il Beato Poi IX, l'eroico Francesco II delle Due Sicilie, tutti gli Asburgo e pure i duchi Roberto I di Parma e Francesco V di Modena. L'interesse per gli scudi sabaudi è esclusivamente estetico. Per me fu bravissimo il Ferraris, nel diritto, ad accorciare il collo del Re, a modificargli il pizzetto e a sveltire il taglio dei capelli e -- nel rovescio -- a meglio equilibrare le proporzioni tra lo scudo sabaudo ( con rami di alloro, collare e corona) e la scritta. Fece, insomma, una moneta moderna e interessante.

Scusami per questa digressione, ma ho visto il Giglio borbonico sulla medaglia che esponi come tuo emblema e... mi son fatto prendere dalle mie pressochè quotidiane riflessioni storico- numismatiche condite sempre da nostalgia e rimpianto per quella che fu l'Italia degli Antichi Stati.

Grazie mille Andrea per la tua gentile risposta e scusami se ti rispondo con ritardo, aspetto con impazienza un tuo elenco di articoli contenuti in questa rivista. Se sei della Campania possiamo anche incontrarci per un caffè. A presto.

Viva o'Rre!

"..... Generali, uffiziali, soldati, io vi ringrazio: a tutti stringo le mani con affetto e riconoscenza. Non vi dico addio ma a rivederci, serbatemi intatta la vostra lealtà come eternamente vi serberà gratitudine e amore il vostro Re Francesco........"

Gaeta, 14 Febbraio 1861

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