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Buona serata

Questa moneta è dichiarata erroneamente veneziana.

L'iconografia mi porterebbe a considerarla come imitazione della Serbia, ma non vedo la legenda che dovrebbe identificarla.

Cosa ne pensate?

http://cgi.ebay.it/ITALY-VENEZIA-GROSSO-ARGENTO-MOLTO-RARE-MONETE-1-/140476774257?pt=Monete_Antiche&hash=item20b5117771

Saluti

Luciano


Inviato

si legge CR ? ai lati dei 2 sovrani

un altro indizio e` la forma della croce con le 2 barre tipica dell ungheria

secondo me ci sta che sia una moneta ufficiale ungherese/bulgara/serba emessa simile al grosso di venezia e non una contraffazione del tempo.


Supporter
Inviato

si legge CR ? ai lati dei 2 sovrani

un altro indizio e` la forma della croce con le 2 barre tipica dell ungheria

secondo me ci sta che sia una moneta ufficiale ungherese/bulgara/serba emessa simile al grosso di venezia e non una contraffazione del tempo.

Ciao rick,

anch'io, vedendo la croce, ho pensato subito all'Ungheria, ma poi cercando nel libro del Gamberini relativo alle imitazioni del Grosso veneziano, ho visto che è stata adottata dalla Serbia, ma quelle monete avevano tutt'intorno le legende, in particolare riferite a Stefano Urosio Re. In quella postata di legende non ne vedo e non mi sembra nemmeno che ci possano essere state e tolte a seguito di tosatura.

L'unica imitazione ungherese, al nome di Carlo Roberto d'Angiò ha l'asta che non termina a croce, ma con una banderuola rivolta a sx; e comunque ha tutta la sua bella legenda.....

Questa, ho idea, è un'ulteriore imitazione - forse balcanica - che il mio libro non recensisce.

Luciano


Supporter
Inviato

E' interessante.

Oltre alla croce anche la corona del re fa pensare all'Ungheria.

Ciao e Buona Domenica

La corona ce l'ha in testa anche una delle 2 figure presenti sul Grosso serbo visto sul citato libro, sebbene sia sulla testa del personaggio in posizione invertita rispetto a quello postato.


Inviato

Buongiorno a voi,

si dovrebbe trattare di un dinar di Stefano Uroš IV Dušan, re di Serbia (1331-45) e poi imperatore di Serbia (1345-55). L'esemplare in questione fu emesso tra il 1345 ed il 1355.

D/ Anepigrafe; il re e la regina stanti, di fronte, reggono una lunga croce patriarcale. Ai lati lettere in caratteri cirillici con sopra segno di abbreviazione paleografica.

R/ Anepigrafe; Cristo in trono. Nel campo in alto possono esserci o meno le lettere IC - XC con segno di abbreviazione paleografica.

Bibliografia: Jovanovic, p. 43, n. 49 o 50.

Cordialità, Teofrasto


Supporter
Inviato

Buongiorno a voi,

si dovrebbe trattare di un dinar di Stefano Uroš IV Dušan, re di Serbia (1331-45) e poi imperatore di Serbia (1345-55). L'esemplare in questione fu emesso tra il 1345 ed il 1355.

D/ Anepigrafe; il re e la regina stanti, di fronte, reggono una lunga croce patriarcale. Ai lati lettere in caratteri cirillici con sopra segno di abbreviazione paleografica.

R/ Anepigrafe; Cristo in trono. Nel campo in alto possono esserci o meno le lettere IC - XC con segno di abbreviazione paleografica.

Bibliografia: Jovanovic, p. 43, n. 49 o 50.

Cordialità, Teofrasto

Buona Domenica e grazie Teofrasto

risolto il problema della mancanza di legende.....c'è anche anepigrafe!

Saluti

Luciano


Supporter
Inviato

Buona serata chievolan,

Beh, questo è abbastanza differente da quello anepigrafe attribuito da teofrasto al medesimo re serbo.

Le figure rappresentate mi sembrano più tozze, poi c'è quella croce di sbieco alle spalle della figura di sx. :huh:

Onestamente non ho riferimenti ai quali attingere e quindi non mi esprimo. Mi rimetto a chi a testi sui quali controllare.

Ciao

Luciano


Inviato

Ciao Luciano.

Ho postato la foto di questa moneta proprio perchè alquanto diversa da quella che hai postato tu, anche se la tipologia è molto simile. Teniamo anche conto che è un "mezzo grosso".

Anch'io non ho una letteratura che può aiutarmi.

Certo che sono interessanti queste imitative del grosso di Venezia.


Supporter
Inviato

Ciao,

concordo, sono molto interessanti. Spesso, chi come me segue la monetazione veneziana, ne viene in contatto e l'interesse è limitato al riconoscimento perchè non ci sia una errata attribuzione a Venezia.

Non è sempre così agevole, considerato che il più delle volte sono monetine tosate e che non rivelano per intero le loro legende....ci si deve rifare all'iconografia.

Sono però dell'idea che è una monetazione, quella di "Rascia" e di questo periodo, da considerarsi autonoma.

Sebbene in prima battuta fosse ad imitazione pedissequa di quella veneziana, (pur con contenuto d'argento via, via calante), ha sviluppato in un secondo periodo caratteri distintivi, moduli (come il 1/2 Grosso), ed iconografia, assolutamente propri e sarebbe bello, per me, poterla studiare meglio.

Purtroppo il limite sta nelle pubblicazioni, spesso in inglese, ma anche in serbo-croato, che non agevolano; poi - giustamente - credo che il "mercato" di questi pezzi e i maggiori collezionisti e specialisti stiano proprio nella ex Jugoslavia ed in genere nei territori limitrofi.

Ho conservato - a portata di mano - il numero 253 (luglio-agosto 2010) di Panorama Numismatico dove c'è un ottimo servizio di Bellesia sul ripostiglio di Rosola, nel quale sono stati trovati molti di questi Grossi serbi e ci sono le foto di ben 89 pezzi riconducibili a Stefano Urosio I (1243-1276) e Stefano Urosio II Milutin (1282-1321), ma qui si ferma. :( Te lo consiglio.

Anche il Bellesia riporta gli scritti degli italiani che hanno trattato la materia, Cavedoni, Argelati...di oltre un secolo fa, per non parlare dello Zanetti che ne scrisse nel 1750. :o

Comunque sia, se te ne capita di belli....postali pure, perchè fa solo bene.

Ciao

Luciano


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