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IGNORED

Italiani sulla Baia


eg1979

Risposte migliori

Domanda: un italiano può vendere monete classiche (romane, greche, bizantine) su ebay? si, purché ne abbia lla documentazione che dimostra il lecito possesso.

E se lo fa all'estero, cioè su ebay stranieri? non può vendere ad acquirente straniero, se non richiedendo il permesso di esportazione alla sovrintendenza per la moneta venduta.

Grazie

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si puo vendere su e-bay se la moneta non proviene da ritrovamenti o simili... insomma, se è lecita, per l' esportazione, invece... quella è vietata (salvo autorizzazioni)

Purtroppo quando si parla di ebay e monete antiche bisogna essere rigorosi ed attenersi alla legislazione in merito, eviterei pertanto di fare affermazioni "un tanto al chilo" che possano indurre a comportamenti imprudenti. Su ebay non si puo' vendere una moneta antica "a buon senso", pertanto non basta che non provenga "da ritrovamenti o simili". Si devono avere le carte che attestino la lecita provenienza (acquisto, cessione, eredita') e questo anche per monete che valgono pochi euro.

Essere in buona fede ma senza documentazione (moneta comprata in un mercatino, regalatami) e' invece un buon motivo per non vendere tale moneta sulla baia, se non si vuole prima o poi incappare in seri problemi legali (e penali).

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Ok cliff, ho capito, però mettiamo caso una cosa (premesso che difficilmente potrei essere capace di farlo):

ho acquistato una moneta da un rivenditore internazionale, magari da Lanz, o chicchessia con rispettiva fattura, mettiamo un Denario da 50€.

Mi arriva e scopro che è una moneta rara, sfuggita per un particolare all'identificazione corretta (si parla per assurdo) e avessi intenzione di rivenderla su eBay perché nelle aste di solito passa a 100€ e ci volessi guadagnare dunque quei 50€, lo posso fare?

Mettiamo anche il caso che io sia un venditore con partita IVA che pratica la fattura, dovrei essere abbastanza coperto, o sbaglio?

Ripeto, sono solo curiosità, non ho nessun Denario raro comprato a meno e tanto meno la P.IVA :D

Grazie

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Ok cliff, ho capito, però mettiamo caso una cosa (premesso che difficilmente potrei essere capace di farlo):

ho acquistato una moneta da un rivenditore internazionale, magari da Lanz, o chicchessia con rispettiva fattura, mettiamo un Denario da 50€.

Mi arriva e scopro che è una moneta rara, sfuggita per un particolare all'identificazione corretta (si parla per assurdo) e avessi intenzione di rivenderla su eBay perché nelle aste di solito passa a 100€ e ci volessi guadagnare dunque quei 50€, lo posso fare?

Mettiamo anche il caso che io sia un venditore con partita IVA che pratica la fattura, dovrei essere abbastanza coperto, o sbaglio?

Ripeto, sono solo curiosità, non ho nessun Denario raro comprato a meno e tanto meno la P.IVA :D

Grazie

Lo puoi fare solo se hai comunicato a chi di dovere che la tua( sempre facendo conto che tu sia in possesso di partita IVA) è stata una "Importazione temporanea" e come tale verrà regsitrata. A quel punto puoi rivendere la moneta anche all'estero purché entro un certo periodo massimo dalla data di acquisto. Invece, anche se la moneta la compri all'estero, però la importi senza dichiararne la "temporanea importazione" una volta entrata e pagati i relativi dazi, se dovuti, la moneta entra a far parte del patrimonio italiano e una volta che la volessi vendere devi chiedere il permesso di esportazione definitiva alla sovrintendenza.

Quanto sopra vale anche per gli acquisti da parte di privati, anche se stranieri residenti anche a titolo provvisorio su suolo italiano. ovvero: se sei un tedesco che vive in Italai per un certo periodo, per qualsiasi motivo, e ti compri una moneta aantica al'asta e te la fai mandare a tuo indirizzo italiano, se non vuoi avere problemi per riportartela in germania, devi dichiarare ceh l'hai acquistata in base alla temporanea importazione. Se non lo fai, al momento di partire per casa tua con la moneta devi richiedere il permesso di esportatzione alla sovrintendenza esibendo i documenti dell'acquisto.

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Grazie mille numizmo per la risposta.

Lo puoi fare solo se hai comunicato a chi di dovere che la tua( sempre facendo conto che tu sia in possesso di partita IVA) è stata una "Importazione temporanea" e come tale verrà regsitrata. A quel punto puoi rivendere la moneta anche all'estero purché entro un certo periodo massimo dalla data di acquisto.

Immagino che tutto vada chiesto alla sovraintendenza, o sbaglio?

Invece, anche se la moneta la compri all'estero, però la importi senza dichiararne la "temporanea importazione" una volta entrata e pagati i relativi dazi, se dovuti, la moneta entra a far parte del patrimonio italiano e una volta che la volessi vendere devi chiedere il permesso di esportazione definitiva alla sovrintendenza.

Dunque, se ho capito bene, un venditore che procede con le modalità che ti ho descritto prima, o vende subito (sempre dichiarando questa temporanea importazione) oppure per ogni moneta deve chiedere il permesso di esportazione?

O meglio ancora, se sei un commerciante di questa tipologia, hai speciali autorizzazioni?

Quanto sopra vale anche per gli acquisti da parte di privati, anche se stranieri residenti anche a titolo provvisorio su suolo italiano. ovvero: se sei un tedesco che vive in Italai per un certo periodo, per qualsiasi motivo, e ti compri una moneta aantica al'asta e te la fai mandare a tuo indirizzo italiano, se non vuoi avere problemi per riportartela in germania, devi dichiarare ceh l'hai acquistata in base alla temporanea importazione. Se non lo fai, al momento di partire per casa tua con la moneta devi richiedere il permesso di esportatzione alla sovrintendenza esibendo i documenti dell'acquisto.

Questo mi è chiaro :)

Perdonatemi l'ignoranza, ma in materia sono proprio digiuno e se un giorno per sbaglio dovessi rivendere una mia moneta non vorrei incappare in grane...ci mancherebbe altro...unsure.gif

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Grazie mille numizmo per la risposta.

Lo puoi fare solo se hai comunicato a chi di dovere che la tua( sempre facendo conto che tu sia in possesso di partita IVA) è stata una "Importazione temporanea" e come tale verrà regsitrata. A quel punto puoi rivendere la moneta anche all'estero purché entro un certo periodo massimo dalla data di acquisto.

Immagino che tutto vada chiesto alla sovraintendenza, o sbaglio?Non sbagli

Invece, anche se la moneta la compri all'estero, però la importi senza dichiararne la "temporanea importazione" una volta entrata e pagati i relativi dazi, se dovuti, la moneta entra a far parte del patrimonio italiano e una volta che la volessi vendere devi chiedere il permesso di esportazione definitiva alla sovrintendenza.

Dunque, se ho capito bene, un venditore che procede con le modalità che ti ho descritto prima, o vende subito (sempre dichiarando questa temporanea importazione) oppure per ogni moneta deve chiedere il permesso di esportazione? Si , hai capito beme.O meglio ancora, se sei un commerciante di questa tipologia, hai speciali autorizzazioni?

Non esiste nessuna autorizzazione speciale per i commercianti, ogni volta devono chiedere il permesso relativo.

Quanto sopra vale anche per gli acquisti da parte di privati, anche se stranieri residenti anche a titolo provvisorio su suolo italiano. ovvero: se sei un tedesco che vive in Italai per un certo periodo, per qualsiasi motivo, e ti compri una moneta aantica al'asta e te la fai mandare a tuo indirizzo italiano, se non vuoi avere problemi per riportartela in germania, devi dichiarare ceh l'hai acquistata in base alla temporanea importazione. Se non lo fai, al momento di partire per casa tua con la moneta devi richiedere il permesso di esportatzione alla sovrintendenza esibendo i documenti dell'acquisto.

Questo mi è chiaro :)

Perdonatemi l'ignoranza, ma in materia sono proprio digiuno e se un giorno per sbaglio dovessi rivendere una mia moneta non vorrei incappare in grane...ci mancherebbe altro...unsure.gif

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Grazie mille numizmo per la risposta.

Lo puoi fare solo se hai comunicato a chi di dovere che la tua( sempre facendo conto che tu sia in possesso di partita IVA) è stata una "Importazione temporanea" e come tale verrà regsitrata. A quel punto puoi rivendere la moneta anche all'estero purché entro un certo periodo massimo dalla data di acquisto.

Immagino che tutto vada chiesto alla sovraintendenza, o sbaglio?Non sbagli

Invece, anche se la moneta la compri all'estero, però la importi senza dichiararne la "temporanea importazione" una volta entrata e pagati i relativi dazi, se dovuti, la moneta entra a far parte del patrimonio italiano e una volta che la volessi vendere devi chiedere il permesso di esportazione definitiva alla sovrintendenza.

Dunque, se ho capito bene, un venditore che procede con le modalità che ti ho descritto prima, o vende subito (sempre dichiarando questa temporanea importazione) oppure per ogni moneta deve chiedere il permesso di esportazione? Si , hai capito beme.O meglio ancora, se sei un commerciante di questa tipologia, hai speciali autorizzazioni?

Non esiste nessuna autorizzazione speciale per i commercianti, ogni volta devono chiedere il permesso relativo.

Quanto sopra vale anche per gli acquisti da parte di privati, anche se stranieri residenti anche a titolo provvisorio su suolo italiano. ovvero: se sei un tedesco che vive in Italai per un certo periodo, per qualsiasi motivo, e ti compri una moneta aantica al'asta e te la fai mandare a tuo indirizzo italiano, se non vuoi avere problemi per riportartela in germania, devi dichiarare ceh l'hai acquistata in base alla temporanea importazione. Se non lo fai, al momento di partire per casa tua con la moneta devi richiedere il permesso di esportatzione alla sovrintendenza esibendo i documenti dell'acquisto.

Questo mi è chiaro :)

Perdonatemi l'ignoranza, ma in materia sono proprio digiuno e se un giorno per sbaglio dovessi rivendere una mia moneta non vorrei incappare in grane...ci mancherebbe altro...unsure.gif

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Sarà che l'erba del vicino è sempre più verde, ma in Francia il benestare all'esportazione deve essere richiesto all'apposito ufficio del Ministero di Beni Culturali solo per le monete antiche di valore unitario superiore a 1.400 euro.

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Sarà che l'erba del vicino è sempre più verde, ma in Francia il benestare all'esportazione deve essere richiesto all'apposito ufficio del Ministero di Beni Culturali solo per le monete antiche di valore unitario superiore a 1.400 euro.

Quindi....?

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Sarà che l'erba del vicino è sempre più verde, ma in Francia il benestare all'esportazione deve essere richiesto all'apposito ufficio del Ministero di Beni Culturali solo per le monete antiche di valore unitario superiore a 1.400 euro.

Quindi....?

Quindi le monete antiche di valore inferiore possono essere vendute anche all'estero senza formalità particolari, mentre stando a quanto ho letto sopra per noi italiani il valore non è una discriminante. Mi sembra che il loro sia un sistema più efficiente.

Modificato da FlaviusDomitianus
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Sarà che l'erba del vicino è sempre più verde, ma in Francia il benestare all'esportazione deve essere richiesto all'apposito ufficio del Ministero di Beni Culturali solo per le monete antiche di valore unitario superiore a 1.400 euro.

Quindi....?

Quindi le monete antiche di valore inferiore possono essere vendute anche all'estero senza formalità particolari, mentre stando a quanto ho letto sopra per noi italiani il valore non è una discriminante. Mi sembra che il loro sia un sistema più efficiente.

Su questo non ci piove, ma se è solo per questo, il sistema Inglese è ancora migliore....il problema è che il nostro è quel che è, per cui, per restare nella legalità bisogna muoversi in un modo ben preciso. Stare a guardare cosa hanno o fanno gli altri, in questo caso, serve a poco.

Casomai potrebbe servire a chi ci provvede di queste leggi assurde per farsi un'idea di come si legiferi in modo intelligente...ma a quanto pare non c'è peggior sordo etc etc....

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Ok cliff, ho capito, però mettiamo caso una cosa (premesso che difficilmente potrei essere capace di farlo):

ho acquistato una moneta da un rivenditore internazionale, magari da Lanz, o chicchessia con rispettiva fattura, mettiamo un Denario da 50€.

Mi arriva e scopro che è una moneta rara, sfuggita per un particolare all'identificazione corretta (si parla per assurdo) e avessi intenzione di rivenderla su eBay perché nelle aste di solito passa a 100€ e ci volessi guadagnare dunque quei 50€, lo posso fare?

Mettiamo anche il caso che io sia un venditore con partita IVA che pratica la fattura, dovrei essere abbastanza coperto, o sbaglio?

Ripeto, sono solo curiosità, non ho nessun Denario raro comprato a meno e tanto meno la P.IVA :D

Grazie

Lo puoi fare solo se hai comunicato a chi di dovere che la tua( sempre facendo conto che tu sia in possesso di partita IVA) è stata una "Importazione temporanea" e come tale verrà regsitrata. A quel punto puoi rivendere la moneta anche all'estero purché entro un certo periodo massimo dalla data di acquisto. Invece, anche se la moneta la compri all'estero, però la importi senza dichiararne la "temporanea importazione" una volta entrata e pagati i relativi dazi, se dovuti, la moneta entra a far parte del patrimonio italiano e una volta che la volessi vendere devi chiedere il permesso di esportazione definitiva alla sovrintendenza.

Quanto sopra vale anche per gli acquisti da parte di privati, anche se stranieri residenti anche a titolo provvisorio su suolo italiano. ovvero: se sei un tedesco che vive in Italai per un certo periodo, per qualsiasi motivo, e ti compri una moneta aantica al'asta e te la fai mandare a tuo indirizzo italiano, se non vuoi avere problemi per riportartela in germania, devi dichiarare ceh l'hai acquistata in base alla temporanea importazione. Se non lo fai, al momento di partire per casa tua con la moneta devi richiedere il permesso di esportatzione alla sovrintendenza esibendo i documenti dell'acquisto.

I dazi non si pagano all'interno della comunita' europea ;)

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Ok cliff, ho capito, però mettiamo caso una cosa (premesso che difficilmente potrei essere capace di farlo):

ho acquistato una moneta da un rivenditore internazionale, magari da Lanz, o chicchessia con rispettiva fattura, mettiamo un Denario da 50€.

Mi arriva e scopro che è una moneta rara, sfuggita per un particolare all'identificazione corretta (si parla per assurdo) e avessi intenzione di rivenderla su eBay perché nelle aste di solito passa a 100€ e ci volessi guadagnare dunque quei 50€, lo posso fare?

Mettiamo anche il caso che io sia un venditore con partita IVA che pratica la fattura, dovrei essere abbastanza coperto, o sbaglio?

Ripeto, sono solo curiosità, non ho nessun Denario raro comprato a meno e tanto meno la P.IVA :D

Grazie

Lo puoi fare solo se hai comunicato a chi di dovere che la tua( sempre facendo conto che tu sia in possesso di partita IVA) è stata una "Importazione temporanea" e come tale verrà regsitrata. A quel punto puoi rivendere la moneta anche all'estero purché entro un certo periodo massimo dalla data di acquisto. Invece, anche se la moneta la compri all'estero, però la importi senza dichiararne la "temporanea importazione" una volta entrata e pagati i relativi dazi, se dovuti, la moneta entra a far parte del patrimonio italiano e una volta che la volessi vendere devi chiedere il permesso di esportazione definitiva alla sovrintendenza.

Quanto sopra vale anche per gli acquisti da parte di privati, anche se stranieri residenti anche a titolo provvisorio su suolo italiano. ovvero: se sei un tedesco che vive in Italai per un certo periodo, per qualsiasi motivo, e ti compri una moneta aantica al'asta e te la fai mandare a tuo indirizzo italiano, se non vuoi avere problemi per riportartela in germania, devi dichiarare ceh l'hai acquistata in base alla temporanea importazione. Se non lo fai, al momento di partire per casa tua con la moneta devi richiedere il permesso di esportatzione alla sovrintendenza esibendo i documenti dell'acquisto.

I dazi non si pagano all'interno della comunita' europea ;)

La citazione dei "relativi dazi" è stata fatta perché,in Europa ci sono paesi non EU in cui c'è un fiorente mercato di monete e può capitare di comprare da questi.

E anche perché sul web si trovano monete da tutto il mondo, quindi lì, si applicano i dazi....tutto quì...non era riferita all'esempio citato del cittadino tedesco,....

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