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IGNORED

Un'aquila da 7 milioni di dollari


petronius arbiter

Risposte migliori

1 ora fa, petronius arbiter dice:

Infatti. Quello che sconcerta di più è il fatto che si siano adoperati due pesi e due misure...anche la moneta di Farouk era una di quelle "rubate" da Israel Switt. Se avessero sequestrato quella, di queste dieci nessuno avrebbe mai saputo nulla, così come nessuno saprà mai nulla delle altre cinque che mancano all'appello delle venticinque acquisite a suo tempo da Switt.

petronius

Ciao.

Non mi pare poi così "sconcertante".

La moneta di Farouk è l'unica che, a suo tempo, venne regolarmente esportata in Egitto con tanto di parere favorevole di Theodore Belote, curatore della raccolta numismatica dello Smithsonian Institute.

Il motivo per il quale Belote espresse parere favorevole all'esportazione di una moneta che non avrebbe dovuto essere in commercio, rimane ovviamente sconosciuto e ciascuno di noi può pensare ciò che vuole.

E' però abbastanza significativo il fatto che 25 giorni dopo la concessione della licenza d'esportazione, gli agenti federali andarono nella sede della casa d'aste Stack's e sequestrarono la prima Double Eagles del 1933.

Insomma...nell'autorizzare quella esportazione furono di un tempismo sorprendente.

Il trattamento riservato alla moneta di Farouk e cioè l'accordo, raggiunto nel 2001 dopo 5 anni di causa tra l'Amministrazione e Fenton, di mettere in asta quella moneta e dividerne il ricavato al 50%, è indicativo di una situazione nella quale nè lo Stato, nè il privato, potevano avere la ragionevole certezza di spuntarla giudizialmente, avuto riguardo, indubbiamente, all'aspetto documentale che accompagnava quella specifica moneta - e solo quella - pervenuta a Farouk (nullaosta all'esportazione rilasciato da Belote e successiva licenza per l'esportazione) che, almeno sul piano documentale, poteva implicare un ragionevole affidamento dell'acquirente in buona fede.

D'altronde, l'accordo transattivo raggiunto è stato voluto da entrambe le parti; quindi se Fenton si fosse sentito tanto sicuro da vincere il contenzioso, avrebbe ben potuto rifiutare l'accordo con l'Amministrazione e attendere fiducioso la sentenza.

Ma se ha aderito all'accordo, tanto sicuro di vincere non doveva esserlo. E ciò vale anche per lo Stato.

Questo esito, come dicevo, non deve "sconcertare", ma è l'unico caso "discutibile" (e, non per nulla, chiuso da una transazione in corso di causa) e non ha eguali per le altre double eagles del '33 in mano privata, che sono state certamente estratte dalla zecca in modo illegale (su quest'ultima affermazioni credo che ormai ci siano pochi dubbi).

L'altra questione sollevata per contestare la decisione che ha visto soccombenti i Langbord è quella che altre monete U.S.A., i cui destini originari sono stati segnati da molte affinità, se non analogie, con quello delle D.E., non hanno subìto la stessa sorte delle D.E., tant'è che si trovano tranquillamente sul mercato e nessuno penserebbe mai di sequestrarle.

Francamente non capisco il ragionamento.

Se partiamo dal presupposto che oggetti che appartengono all'Amministrazione (o meglio, alla Collettività), siano stati rubati o comunque siano stati sottratti con artifici e raggiri da uno o più privati, il fatto che l'Amministrazioni si muova per recuperare solo alcuni di questi oggetti e per altri nulla faccia, mi può al più far pensare che lo Stato agisca o abbia agito in passato in modo incoerente e pesantemente criticabile, ma non certo che, laddove agisca per il recupero, stia sbagliando, o persino che non avendo agito in precedenza per recuperarne alcuni, allora non dovrebbe mai agire in assoluto.

In buona sostanza mi pare di capire che si voglia sostenere che dal momento che lo Stato ha lasciato perdere in passato di recuperare ciò che gli apparteneva e che gli era stato sottratto, allora dovrebbe sempre lasciar correre.

Mi pare che se questa fosse l'argomentazione a sostegno delle ragioni dei Langbord, pur dopo le sentenze che li hanno sempre condannati, ci sia ben poco da aggiungere per "smontarla"...poichè si "smonta" da sola.:aggressive:.

In linea di principio, lo Stato dovrebbe sempre recuperare ciò che gli appartiene e che gli viene sottratto. Anche a distanza di tempo.

E' l'inerzia, il non procedere, il lasciar perdere, che semmai rappresenta un'anomalia...ed è questo che a me sembra "sconcertante"..non certo il contrario.

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
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Beh che uno "Stato" a volte si muova a volte no, per quanto assodato che sarebbe auspicabile si muovesse sempre, a me francamente sconcerta. A muovere i fili sono pur sempre i "potenti" e vedere che si riservino anche il potere di "scegliere" quando e contro chi agire mi fa paura. Se si applicano leggi e norme a "discrezione", per quanto si vada a votare, dovremmo iniziare a parlare esplicitamente di "oligarchia costituzionale". Il modo in cui sono state trattate le altre "curiosità" numismatiche costituisce in ogni caso un precedente, a mio avviso. Poi so benissimo che le cose vanno così ovunque e da sempre. Personalmente però non ci credo che se, in casi simili, le istituzioni si adoperino oppure no sia sempre e solo "questione di fortuna".
Buona festa a tutti.

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  • ADMIN
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7 ore fa, bizerba62 dice:

Il trattamento riservato alla moneta di Farouk e cioè l'accordo, raggiunto nel 2001 dopo 5 anni di causa tra l'Amministrazione e Fenton, di mettere in asta quella moneta e dividerne il ricavato al 50%, è indicativo di una situazione nella quale nè lo Stato, nè il privato, potevano avere la ragionevole certezza di spuntarla giudizialmente, avuto riguardo, indubbiamente, all'aspetto documentale che accompagnava quella specifica moneta - e solo quella - pervenuta a Farouk (nullaosta all'esportazione rilasciato da Belote e successiva licenza per l'esportazione) che, almeno sul piano documentale, poteva implicare un ragionevole affidamento dell'acquirente in buona fede.

Ti fai forse fuorviare dal sistema giudiziario italiano in cui tutti i crimini vanno perseguiti e che i beni demaniali sono inalienabili (mi sembra). A giudicare da quanto si vede nei film USA mi sembra che sui crimini abbiano ampie possibilità di accordi giudiziari in cui criminali possono non venir perseguiti di fronte a vantaggi per lo stato. Non mi sembra quindi così inusitato che regole simili si possano applicare anche a beni statali. Questo accordo potrebbe quindi rientrare in un'ottica simile: di fronte al rischio di perdere vinco a metà.

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2 ore fa, incuso dice:

Ti fai forse fuorviare dal sistema giudiziario italiano in cui tutti i crimini vanno perseguiti e che i beni demaniali sono inalienabili (mi sembra). A giudicare da quanto si vede nei film USA mi sembra che sui crimini abbiano ampie possibilità di accordi giudiziari in cui criminali possono non venir perseguiti di fronte a vantaggi per lo stato.

Questo processo, tra i Langbord e l'Amministrazione, non è un processo penale ma una controversia civile avente ad oggetto l'accertamento della proprietà delle D.E.

Anche il processo tra Fenton e l'Amministrazione, definito nel 2001 con un accordo transattivo, era un proceeso civile avente ad oggetto l'accertamento della proprietà della D.E. ex Farouk.

Gli accordi transattivi in materia civile sono sempre possibili (In Italia quando hanno ad oggetto diritti disponibili) e un esempio di casa nostra è quello che riportavo nella discussione "Il tesoretto di Ognina" nella sezione "Questioni legali" , tra lo Stato Italiano, i proprietari del terreno ove vennero ritrovate le monete e i ritrovatori delle stesse.

L'accordo, dopo una lunga serie di controversie (civili), venne sancito da una Convenzione tra le Parti coinvolte, redatta con rogito notarile.

La stessa cosa è sostanzialmente avvenuta tra Fenton e l'Amministrazione U.S.A. per la D.E. ex Farouk.

In questi casi, sia di Fenton che dei Longbatd, i "crimini" o la giurisdizione penale non c'entrano proprio nulla.

7 ore fa, Cinna74 dice:

Beh che uno "Stato" a volte si muova a volte no, per quanto assodato che sarebbe auspicabile si muovesse sempre, a me francamente sconcerta. A muovere i fili sono pur sempre i "potenti" e vedere che si riservino anche il potere di "scegliere" quando e contro chi agire mi fa paura. Se si applicano leggi e norme a "discrezione", per quanto si vada a votare, dovremmo iniziare a parlare esplicitamente di "oligarchia costituzionale". Il modo in cui sono state trattate le altre "curiosità" numismatiche costituisce in ogni caso un precedente, a mio avviso. Poi so benissimo che le cose vanno così ovunque e da sempre. Personalmente però non ci credo che se, in casi simili, le istituzioni si adoperino oppure no sia sempre e solo "questione di fortuna".
Buona festa a tutti.

Anche a me sconcerta che uno Stato si muova per tutelare i propri interessi a "corrente alternata".

Ma tant'è. Così, a quanto pare, è avvenuto.

C'è però da dire che le D.E. del 1933 sono nel mirino dellae Autorità U.S.A. almeno dal 1944 e quindi non si tratta di un interessamento dell'ultim'ora ma di lungo termine.

Interessamento, fra l'altro, ben noto anche ai Langbord, anche se fanno finta di non saperlo.

Più che applicare norme e regole "a discrezione", direi che nel caso delle vicende numismatiche le regole si siano applicate senza molto criterio.

Ma vai a sapere se ciò è dipeso dalla natura della materia (non è che la numismatica sia proprio in cima ai pensieri e agli interessi di una Nazione) oppure perchè nel giro della numismatica potevano storicamente gravitare personaggi importanti, ricchi e potenti, in qualche caso forse persino "intoccabili".

Oppure ancora perchè solo in determinati casi , eclatanti, chi avrebbe dovuto reagire ha veramente avvertito la "minaccia".

Non saprei rispondere a questo.

Per la vicenda D.E., tuttavia, la "macchina" dello Stato si era mossa subito e "l'osso" non è stato mai mollato.

Chissà perchè non è avvenuta la stessa cosa per altri casi analoghi.

Il discorso però non può essere liquidato con la considerazione che se lo Stato non si era mossa per altri casi non avrebbe dovuto muoversi neppure per questo.

Se le D.E. del '33 erano state sottratte illecitamente e appartengono allo Stato, lo Stato fa bene a riprendersele, anche se in precedenza "si è dimenticato" di fare lo stesso con altre sue monete.

Sarebbe come dire che se lo Stato non è in grado di punire tutti i ladri allora potrebbe anche non punire i ladri colti in flagrante, perchè se non punisce i primi - per par condicio - non dovrebbe neppure punire i secondi.

Ragionamento, evidentemente, assurdo.

Saluti.

M.

 

 

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  • 2 settimane dopo...

Roy Langbord è tornato a scrivere nei forum USA (sinceramente, non pensavo lo avrebbe fatto).

Riporto alcuni suoi interventi, in originale e nella mia traduzione: esordisce come ci si poteva aspettare, e in verità, non avrebbe neanche bisogno di essere tradotto -_-

"Even though it was the likely outcome, you have no idea how hurt and angry we all feel."

"Anche se era il risultato più probabile, non avete idea di quanto ci sentiamo feriti e arrabbiati."

Poi, in risposta a un utente pro-governo (animale raro nei forum americani :rolleyes:) ripercorre alcune tappe della storia:

"First, perhaps you weren't aware that during the investigation in 1944 of the 1933 Double Eagles, the Secret Service investigators threatened all of the owners of these coins including my grandfather even though the statute of limitations for theft had passed? Second, did you know that they also confiscated any coins they found by promsing to shut down coin dealers and revoke their licenses? Third, were you aware that when one of the owners fought back, the government made the litigation so time consuming and costly that Barnard, the owner, ran out of money and there wasn't even a trial, the case was decided on stipulated facts? Fourth, are you also aware that up until 1944 1933 Double Eagles were freely and openly traded. They were advertised in the ANA magazine. Farouk turned his coin into the Mint to get his export license and they gave it back! Fifth, what about the fact that even in the Fenton case the legal status of owning a 1933 Double Eagle was never resolved? No final decision of any kind. All the Mint did was agree not to "monetize" any other 1933s whatever that meant. (Ask the people involved in the sale, it was a marketing tool). Sixth, do you know what the final conclusion of the 1944 Secret Service report was? To paraphrase, "in the final analysis we do not know how, when and under what circumstances these coins left the Mint".

"In primo luogo, forse non sai che durante l'indagine del 1944 sulle Double Eagles 1933, gli investigatori dei servizi segreti hanno minacciato tutti i possessori di queste monete, tra cui mio nonno, anche se il reato di furto era andato in prescrizione? In secondo luogo, sapevate che hanno anche confiscato tutte le monete che hanno trovato promettendo di far chiudere i commercianti di monete e revocare le loro licenze? In terzo luogo, sapevate che quando uno dei proprietari ha combattuto, il governo ha fatto un processo tanto lungo e costoso che Barnard, il proprietario, ne è uscito senza soldi, e non c'era nemmeno un processo, il caso è stato deciso su fatti prescritti? In quarto luogo, sapete che fino al 1944 le 1933 Double Eagles sono state scambiate liberamente e apertamente? Sono state pubblicizzate sulla rivista ANA. Farouk ha rimandato la sua moneta alla Zecca per ottenere la licenza di esportazione, e gliel'hanno restituita! Quinto, che dire del fatto che anche nel caso Fenton, lo status giuridico del possesso di una Double Eagle del 1933 non è mai stato risolto? Nessuna decisione finale di alcun tipo. Tutta la Zecca ha accettato di non "monetizzare" qualsiasi altra 1933, qualunque cosa significasse. (Chiedete alle persone coinvolte nella vendita, è stato uno strumento di marketing). Sesto, sai cosa è stata la conclusione finale del rapporto segreto del 1944? Per parafrasare, "in ultima analisi non sappiamo come, quando e in quali circostanze queste monete hanno lasciato la Zecca".

petronius oo)

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Continua, in un altro post, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di un certo tipo di "esperti" frequentatori del forum:

"A few thoughts. First, as to the question of a possible settlement with the government, the answer was that at the very start there were discussions which is why at the Mint's request our coins were provided for the limited purpose of authentication. After they seized the coins the settlement issue was never raised by the government again. Second, for those of you who think this case is not going to change government behavior, do a search for news about NASA and a 70 year old widow and a moon rock fragment. Oh, and the Mint lawyer who was on our case is now at NASA. Third, I've been reading these threads from the beginnning and I've noticed a pattern whereby every few years some new "expert" with zero knowledge of law or history and who has not read any of the actual case filings or original documents....Fourth, for those who asked, the legal fees in this case were in the millions of dollars. Finally, I do not believe in conspiracy theories or that there are secret government plans to take away vast amounts of personal property or lock citizens up in detention camps. But I have experienced an unchecked government bureacracy and a court system that is biased toward the government and is way too cumbersome, complicated and costly to be successfully accessed by most people."

"Alcuni pensieri. Innanzitutto, per quanto riguarda la questione di un possibile accordo con il governo, la risposta è che, sin dall'inizio, c'erano discussioni, per cui alla richiesta della Zecca le nostre monete sono state fornite per lo scopo limitato dell'autenticazione. Dopo aver sequestrato le monete, il problema dell'accordo non è mai più stato sollevato dal governo. In secondo luogo, per quelli di voi che pensano che questo caso non cambierà il comportamento del governo, fate una ricerca di notizie sulla NASA e una vedova di 70 anni, e un frammento di roccia lunare. Oh, e l'avvocato della Zecca che ha seguito il nostro caso è ora alla NASA. In terzo luogo, ho letto questi threads dall'inizio, e ho notato che ogni pochi anni esce fuori un nuovo "esperto" con una conoscenza nulla di diritto o di storia, e che non ha letto nulla sul caso in questione, o consultato i documenti originali....Quarto, per chi lo ha chiesto, le spese legali di questo caso sono state di milioni di dollari. Infine, non credo nelle teorie della cospirazione o che ci siano piani segreti del governo per togliere grandi quantità di proprietà personali o chiudere i cittadini nei campi di detenzione. Ma ho sperimentato una burocrazia governativa non controllata, e un sistema giudiziario che si preoccupa verso il governo ed è troppo ingombrante, complicato e costoso per essere accessibile con successo dalla maggior parte delle persone."

Dopo di questo, pubblicato alcuni giorni fa, Mr. Langbord non ha più scritto nulla, vedremo se tornerà a farlo. Non conosco il caso della vedova, della NASA e del frammento lunare, proverò a fare una ricerca. Per quanto riguarda l'accenno ai complotti, di cui effettivamente più d'uno ha parlato, a più riprese, nei forum USA, a quanto pare tutto il mondo è paese...per certa gente ci dev'essere per forza sempre qualcuno che trama nell'ombra :ninja: :rolleyes:

petronius 8)

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Ciao.

Mah. Sfogo comprensibile quello di Mr. Langbord.

Ha perso tre gradi di giudizio, che gli sono costati - come scrive lui...e ci credo - "milioni di dollari" e si è visto sfumare l'opportunità di monetizzare le D.E. ricevute in eredità.

Chiunque sarebbe "lievemente contrariato".

Ma, abbiate pazienza, dopo gli esiti dei processi della magistratura U.S.A., che non mi sembra proprio un Organo "politicizzato" o succube del Governo, o "prezzolato", rimane veramente ben poco da aggiungere.

Fra l'altro, se proprio vogliamo stare al gioco di Langbord, alcuni suoi "sfoghi" riportati da Petronius appaiono abbastanza contraddittori e dimostrano una molto superficiale conoscenza del diritto:

Una per tutti. Ma scusate: ma che significato ha questa affermazione?: 

"In terzo luogo, sapevate che quando uno dei proprietari ha combattuto, il governo ha fatto un processo tanto lungo e costoso che Barnard, il proprietario, ne è uscito senza soldi, e non c'era nemmeno un processo, il caso è stato deciso su fatti prescritti?"

Langbord prima dice che Barnard avrebbe "combattuto", ma che il Governo gli avrebbe imposto un processo "lungo e costoso" (da quando in qua i tempi dei processi sono stabiliti dal Governo e non dai Giudici??), riducendolo sul lastrico e che poi, alla fine, il processo non c'era neanche (ma allora di cosa sta parlando Langbord??) e che alla fine il caso è stato deciso (ma da chi? Se ha appena detto che il processo non c'è stato?) su fatti prescritti (eppure ormai dovrebbe saperlo, Langbord, avendolo imparato a sue spese, che se si trattava di un processo civile di rivendica del bene, come abbiamo visto nei processi Langbord, la prescrizione non c'entra nulla...i giudici non stanno processando le persone per la commissione di reati ma si giudica a chi debba appartenere un bene originariamente di proprietà dello Stato).

Insomma. Va bene lo sfogo.....ma giustificarlo con esternazioni disarticolate ed illogiche, mi pare che non contribuisca ad attirare almeno sentimenti di solidarietà in favore dei Langbord.

Piuttosto, da quello che scrive Petronius,, mi sorprende che nessuno o quasi nessuno, sul Forum U.S.A. glielo faccia notare.:bandit:

Per fortuna non scrive qui....:bash:

Saluti.

M. 

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22 minuti fa, bizerba62 dice:

Piuttosto, da quello che scrive Petronius,, mi sorprende che nessuno o quasi nessuno, sul Forum U.S.A. glielo faccia notare.:bandit:

Qualcuno lo fa, ma sono, come dicevo, una minoranza. Ed è così da sempre, fin dall'inizio i collezionisti, o almeno quelli che frequentano i forum su internet, sono in larga maggioranza a favore dei Langbord.

Credo che in parte, al di là dell'oggetto concreto del contendere, incida anche quel sentimento "anti-establishment" che ormai da anni dilaga in tutto il mondo...cosa succederebbe da noi in un caso simile, una causa, non penale, che veda coinvolti da una parte privati cittadini e dall'altra il governo, qualunque governo, non l'attuale in particolare? Temo che, anche da noi, a parteggiare per il governo sarebbero davvero in pochi, e questo, ripeto, al di là dei fatti concreti.

petronius

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2 ore fa, petronius arbiter dice:

cosa succederebbe da noi in un caso simile, una causa, non penale, che veda coinvolti da una parte privati cittadini e dall'altra il governo, qualunque governo, non l'attuale in particolare? Temo che, anche da noi, a parteggiare per il governo sarebbero davvero in pochi, e questo, ripeto, al di là dei fatti concreti.

e forse sarebbe il caso di chiedersi il perché...??

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4 ore fa, petronius arbiter dice:

Qualcuno lo fa, ma sono, come dicevo, una minoranza. Ed è così da sempre, fin dall'inizio i collezionisti, o almeno quelli che frequentano i forum su internet, sono in larga maggioranza a favore dei Langbord.

Credo che in parte, al di là dell'oggetto concreto del contendere, incida anche quel sentimento "anti-establishment" che ormai da anni dilaga in tutto il mondo...cosa succederebbe da noi in un caso simile, una causa, non penale, che veda coinvolti da una parte privati cittadini e dall'altra il governo, qualunque governo, non l'attuale in particolare? Temo che, anche da noi, a parteggiare per il governo sarebbero davvero in pochi, e questo, ripeto, al di là dei fatti concreti.

petronius

In effetti, in questi termini la questione è mal posta fin dall'inizio;; intendo dire che non ha senso parteggiare (se non addirittura "fare il tifo") a prescindere, per i Langbord o per il Governo, quasi fosse una partita di calcio o, anzi, di football americano.

In un caso come questo bisognerebbe valutare cosa stabilisce la legge (innanzitutto) e poi prendere atto di come la legge è stata applicata al caso dai Giudici, sempre diversi, che sono stati chiamati a dirimere la controversia nei regolari processi che sono stati celebrati rispettando il contraddittorio fra le parti.

Fare di questo caso una questione di "Guelfi contro Ghibellini" se non, addirittura, di "romanisti contro laziali", dove le persone si schierano "a sentimento" e a prescindere da una parte o dall'altra, mi sembra voler ridurre tutto ad una vicenda da "Novella 2000".

Capisco che la tendenza generale possa essere quella di sostenere, sempre, comunque e a prescindere, il detto che "piove, Governo ladro", ma talvolta, - e le vicende che caratterizzano questo caso mi sembra che consentano di farlo -,si potrebbe anche fare un piccolo sforzo di obbiettività e di presa d'atto.

Quanto meno, se si hanno ancora cose da aggiungere e sassolini da togliersi dalle scarpe (parlo dei Langbord, ovviamente), si dovrebbero utilizzare almeno argomenti conferenti e ragionevoli, perché altrimenti la sensazione è quella che questi Signori non abbiamo neppure capito i termini della questione, che li ha visti sempre soccombenti in tre gradi di giudizio.

M.

Modificato da bizerba62
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Reading the reporting of petronius (Grazie!) on the post-decision comments of Mr. Langbord, it seems to me that there was much more "family awareness" of the pieces at issue here--and the history behind them--than they at first let on.

 

;) v.

 

 

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Il 5/5/2017 at 19:39, petronius arbiter dice:

Non conosco il caso della vedova, della NASA e del frammento lunare, proverò a fare una ricerca.

Una società privata vendette frammenti lunari, ottenuti in maniera discutibile, ma dovrei cercare

Il 6/5/2017 at 12:57, refero1980 dice:

e forse sarebbe il caso di chiedersi il perché...??

perchè... piove, governo ladro (il nemico imbattibile ci esime tutti da qualsiasi altra considerazione)

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  • 2 mesi dopo...

Giusto per non dimenticarci di queste monete e della loro storia, segnalo che due di esse saranno esposte dal 1° al 5 agosto alla American Numismatic Association World’s Fair of Money di Denver, Colorado. Nel link, maggiori informazioni, casomai qualcuno si trovasse a passare da quelle parti :rolleyes:

http://www.coinworld.com/news/us-coins/2017/07/us-mint-ana-booth-features-aluminum-cent.html#

Nella stessa occasione, sarà esposto anche il (quasi) altrettanto famoso e controverso centesimo in alluminio del 1974, coniato proprio a Denver, di cui, sempre nel link, potete leggere una breve storia.

petronius :)

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  • 2 settimane dopo...
Il 29/7/2017 at 19:51, petronius arbiter dice:

Giusto per non dimenticarci di queste monete e della loro storia, segnalo che due di esse saranno esposte dal 1° al 5 agosto alla American Numismatic Association World’s Fair of Money di Denver, Colorado. Nel link, maggiori informazioni, casomai qualcuno si trovasse a passare da quelle parti :rolleyes:

http://www.coinworld.com/news/us-coins/2017/07/us-mint-ana-booth-features-aluminum-cent.html#

Nella stessa occasione, sarà esposto anche il (quasi) altrettanto famoso e controverso centesimo in alluminio del 1974, coniato proprio a Denver, di cui, sempre nel link, potete leggere una breve storia.

petronius :)

magari facessero un tour europeo!

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Awards

5 ore fa, derek83 dice:

magari facessero un tour europeo!

Nel 2012 è stato esposto a Londra uno degli esemplari dello Smithsonian, se ne parla al post #137 di pag. 6. Avrebbe dovuto essere la prima tappa di un tour europeo, ma non ne ho saputo più nulla, di sicuro non è arrivato in Italia, e visto l'interesse delle nostre istituzioni per la numismatica, dubito ci arriverà mai :(

petronius

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Il 7/8/2017 at 18:19, petronius arbiter dice:

Nel 2012 è stato esposto a Londra uno degli esemplari dello Smithsonian, se ne parla al post #137 di pag. 6. Avrebbe dovuto essere la prima tappa di un tour europeo, ma non ne ho saputo più nulla, di sicuro non è arrivato in Italia, e visto l'interesse delle nostre istituzioni per la numismatica, dubito ci arriverà mai :(

petronius

sisi infatti di Londra sapevo....
Ed ovviamente come hai detto tu quasi sicuramente mai giungerà in Italia purtoppo!

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Awards

  • uzifox ha evidenziato questo topic come importante
  • petronius arbiter ha rimosso questo topic da quelli importanti
  • 7 mesi dopo...

Torniamo a parlare di queste monete, la cui storia sembra davvero non avere mai fine :D

Ad accendere di nuovo l'interesse è stato Greg Weinman, senior legal counsel della Zecca, che in occasione della convention della Pennsylvania Association of Numismatists ha, prima di tutto, dato la notizia che tutti aspettavano e speravano: le 10 monete dei Langbord non saranno MAI RIFUSE. Infatti, dice Weinman, sebbene la Zecca consideri i 10 pezzi d'oro semplicemente come "beni mobili", ritenendo che non siano mai stati monetizzati o emessi come monete, al tempo stesso è consapevole della loro importanza, e li riconosce come "tesori nazionali". Quindi, svanito il rischio di distruzione, resta da vedere se, come auspicato da molti, le monete saranno distribuite in vari musei del paese, così che il maggior numero possibile di appassionati possa ammirarle, o resteranno ad ammuffire a Fort Knox, dove si trovano attualmente, Su questo, Weinman non ha detto nulla.    

Ma la notizia bomba è un'altra. Secondo Weinman, la Zecca sarebbe al corrente della location di almeno tre delle cinque monete che mancano all'appello delle 25 sottratte da Switt. Le monete si troverebbero una negli Stati Uniti, un'altra in Europa, e una terza in un altrove non meglio specificato, mentre non si ha alcuna idea della posizione delle ultime due. Pur sapendo questo, però, non sono in corso piani per far sì che il Servizio Segreto persegua nessuno degli esemplari che sono stati localizzati.

Ora, se io fossi Roy Langbord, come dovrei sentirmi nel leggere questa notizia? :mad: Beh, forse dovrei essere comunque contento, perché, sempre Weinman, dice che l'agente del Servizio Segreto che sovrintendeva l'operazione, voleva addirittura arrestarmi :rolleyes:

L'articolo completo su Coin World:

https://www.coinworld.com/news/us-coins/2018/05/10-1933-gold-double-eagles-safe-from-fed-destruction.html

petronius :)

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  • 2 settimane dopo...

Ciao, e bentornato :D era da un po' che non ti facevi sentire.

Avevo letto la notizia stamattina, ma non avevo ancora avuto modo  di parlarne, grazie per averla postata.

In due parole, il Governo sarebbe in possesso di un'undicesima Double Eagle, oltre le 10 dei Langbord, quella di cui qualche giorno fa, il senior legal counsel aveva detto di conoscere l'ubicazione negli USA :rolleyes:

Il possessore, che rimane rigorosamente anonimo, l'avrebbe consegnata (non è chiaro quando, ma in anni relativamente recenti, visto che ad esaminarla e ad attestarne l'autenticità è stato lo stesso esperto della Zecca che ha autenticato quelle dei Langbord), per paura di essere perseguito perché in possesso di un oggetto rubato al governo degli Stati Uniti..mah :unsure: 

petronius oo)

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On 6/1/2018 at 5:46 PM, petronius arbiter said:

Ciao, e bentornato :D era da un po' che non ti facevi sentire.

 

Eh...purtroppo mi sono allontanato dalla numismatica! Qualche notizia qua e là riesco ancora ad intercettarla, ma ho altri impegni che spero si protraggano ancora per poco! ;)

MM

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  • 2 anni dopo...
Il 2/3/2011 alle 18:38, petronius arbiter dice:

7.590.020 dollari, tanti sono stati necessari all'ignoto compratore per aggiudicarsi all'asta Stack's & Sotheby's del 30 luglio 2002 uno dei soli tre esemplari allora conosciuti... della moneta da 20 $ in oro modello Saint-Gaudens datata 1933.

Il compratore non è più ignoto :D

Si tratta di Stuart Weitzman  che è diventato miliardario producendo e vendendo calzature di lusso (uno "scarparo", diremmo noi marchigiani :lol:).

Weitzman non si può considerare un vero e proprio collezionista, si sapeva fin dal principio che aveva comprato questa moneta perché affascinato dalla sua storia, e tuttora è l'unica della sua "collezione". Cui si aggiungono un paio di francobolli, robetta da niente :rolleyes: lo One Cent Magenta della Guyana Britannica, esemplare unico comprato nel 2014 per 9 milioni e mezzo di dollari, e la sola quartina conosciuta del celeberrimo Inverted Jennies, il più raro e famoso francobollo  statunitense.

Weitzman è finalmente uscito allo scoperto perché, arrivato a 79 anni, ha deciso di vendere la sua collezione.

"Nessuno può portarseli al cimitero", ha detto, e i suoi figli, a quanto pare, non sono interessati a tenerli. Dicono "è fantastico quello che hai fatto, ma non vogliamo preoccuparci di loro, agitarci per loro, proteggerli, capire cosa fare con loro." 

Così, questi tre pezzi unici, nel giugno prossimo saranno esitati da Sotheby's (gli stessi che hanno venduto la moneta nel 2002), che stima di ricavarne fino a 37 milioni di dollari (dai 10 ai 15 per la Double Eagle). Pare che il ricavato andrà a iniziative di beneficenza.

Nel mentre incominciate a metter da parte qualche soldo per partecipare all'asta :P leggete anche l'articolo del NYT che ne parla.

https://www.nytimes.com/2021/03/10/arts/design/stuart-weitzman-stamps-coin-auction.html?action=click&module=News&pgtype=Homepage

petronius oo)

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  • 5 settimane dopo...

In vista dell'asta, la moneta è stata certificata da PCGS in MS-65, ma NON slabbata, un "privilegio" concesso sinora solo a un'altra rarissima moneta, il V-nickel 1913 - Walton Specimen.

https://coinweek.com/us-coins/pcgs-certifies-ultra-rare-1933-saint-gaudens-double-eagle-gold-coin/

1933Saint-GaudensPCGSMS65.jpg

Questa moneta è stata a lungo considerata MS-63, a causa dei segni evidenti sulla gamba di Miss Liberty. Ma a quanto pare rarità e fama (e soldi) possono fare miracoli :rolleyes:

petronius oo)

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