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Alessandria nella Troade


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Vorrei classificare con maggior precisione questo bronzo di Alessandria nella Troade (unica moneta che possiedo di questa zecca); pesa 5,0 g. e misura 20 mm. Al D., testa turrita della dea protettrice, e scritta: CO..(ALE) TROAD. Al R. un'aquila frontale, poggiata su (o tenente con gli artigli?) una testa di toro. Leggo: COL AUGU TROA. Immagino sia del 3° secolo d.C., ma ignoro sotto quale imperatore. Due o tre anni fa è uscito sulla RIN un articolo di T.Lucchelli su questo argomento, ma non l'ho a disposizione ora.

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Non conosco l'articolo di Lucchelli che citi; per questo mi piacerebbe sapere cosa dice in merito.

Le emissioni civiche di Alessandria nella Troade non sono datate.

Il BMC si limita a proporre un range ampio, da Caracalla a Gallieno.

Il Bellinger prova una analisi in proposito. Gli elementi che potrebbero permettere di fare lecitamente ipotesi sono tuttavia pochi e molto soggettivi.

Sostanzialmente i dati su cui basarsi sono:

- la tipologia del rovescio, ossia quali sono in comune con le emissioni con ritratto imperiale (ad esempio alcuni rovesci di Caracalla, Massimino, Volusiano e Treboniano Gallo)

- quando una tipologia di rovescio in comune con le emissioni imperiali, cessa di essere emessa

- quali nominali vengono emessi (ad esempio Gordiano e Decio non hanno emesso assi ed è quindi difficile che assi anonimi appartengano al loro regno)

- quale è stato l'output di determinati imperatori (ad esempio la zecca è stata molto prolifica in emissioni imperiali sotto Commodo, Valeriano e Gallieno)

La tipologia di legenda, nelle sue svariate forme, non è considerata utile per datare le emissioni civiche. Le combinazioni non sembrano formare una sequenza cronologica con una certa logica.

Bellinger conclude che è probabile che la maggior parte delle emissioni civiche appartenga al periodo di più grande output di emissioni con ritratto imperiale, ossia quello di Valeriano-Gallieno.

Spero quindi tu, o chiunque altro lo possiede, possa riassumere i punti salienti dell'articolo RIN che hai citato.

Luigi

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Sarà un caso che quel tipo di rovescio io l'ho trovato solo per valeriano e gallieno?????

Roberto

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DE GREGE EPICURI

Ho recuperato l'articolo di Lucchelli: è sulla RIN 2007, "Ricerche sulla monetazione di Alexandria Troas: le emissioni civiche". E' corposo (da p. 169 a p. 218, comprese 2 appendici e 73 monete con foto e analisi) e mi accorgo che non me lo ricordo affatto...per cui prima lo rileggo e poi ve lo riassumo. Forse in rete si può recuperare un riassuntino molto stringato.

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DE GREGE EPICURI

Cerco di riassumere l'articolo, operazione abbastanza ardua. L'A. inizia con un riassunto abbastanza esteso dei contributi di A.Bellinger, ai quali si richiama anche in seguito ripetutamente. Nella Tabella 1 riunisce tutto il materiale trattato in Bellinger (1961), indicando per ogni imperatore il n° di monete e la percentuale sul totale (in tutto sono 1357, di cui 315 civiche). Sostiene che B., stando ad altri contributi, conosceva sicuramente un maggior numero di esemplari. Nella Tabella 2, Lucchelli riunisce tutto il materiale non noto a Bellinger e pubblicato dopo il 1961, per un totale di 438 monete (sempre suddivise per imperatore; le civiche sono 98). Nella Appendice A poi precisa la provenienza di questi 438 esemplari, tutti presenti in collezioni (maggior numerosità in: Mabbott, Pitchfork e Winsemann-Falghera). Infine nella Tabella 3 elenca, con lo stesso criterio, i 251 pezzi di una collezione privata che ha avuto la possibilità di studiare (di cui 73 civiche). Segnala infine 2 tesoretti, pubblicati rispettivamente da MacDonald nel 1987 e da Arslan nel 1996; i dati sono incompleti. Questi vari nuclei (cui aggiunge qua e là qualche dato da aste) hanno fra loro alcune differenze, ma sembrano abbastanza omogenei: gtran numero di monete di Commodo, Caracalla (difficilmente distinguibile da Elagabalo), Alessandro Severo, Treboniano Gallo, Valeriano e Gallieno. Alcuni imperatori sono pochissimo rappresentati (A.Pio, Filippo, Gordiano 3°, ecc.) o assenti (M.Aurelio). Nel periodoi di Treboniano Gallo, Valeriano e Gallieno c'è un forte aumento; inoltre Lucchelli tende, per una serie di ragioni espresse nei dettagli, ad attribuire a questo periodo tutte (o quasi) le emissioni civiche. Quanto ai pesi delle monete, alla Fig.2 si raccolgono i pesi per singolo imperatore e per le civiche, mostrando significative differenze: pesi maggiori per SettimioSevero-Caracalla e per Massimino e Gallieno, pesi più bassi per Commodo,Valeriano-Gallieno e per le civiche. Comunque non si prende in considerazione l'esistenza di numerari di tipo diverso. Le civiche sembrano mediamente le più leggere di tutte, anche di quelle di Commodo; per una serie di ragioni, viene escluso che alcune civiche possano essere attribuite al regno di Commodo.

Viene affrontato poi molto ampiamente il problema: cronologia delle emissioni civiche. I due tesoretti citati, con monete civiche in buono stato, dovrebbero essere stati nascosti (datazione archeologica) poco dopo i regni di Valerino-Gallieno; chi li ha pubblicati suggerisce, per varie ragioni, che anche la loro coniazione sia collocabile in questo periodo. Entrando poi ad occuparsi della "tipologia delle civiche", vengono esaminati quasi tutti i tipi individuati da B., ed alcuni altri a lui sconosciuti. Lucchelli pensa che un certo rovescio delle civiche sia verosimilmente da associare (come momento cronologico) allo stesso rovescio con ritratto imperiale. Ma quasi tutti i rovesci delle civiche compaiono anche nella monetazione dell'ultimo periodo (da Treboniano Gallo a Gallieno), salvo 4 o 5 rovesci che vengono analizzati specificamente. VIene fatto anche un discorso sulle legende, con una sola conclusione certa: le legende con ALEXANDRIA (o abbreviazioni) sono posteriori al 214 d.C. Viene esaminata anche la tipologia della Tyche, direi senza giungere a conclusioni sicure. Alla fine, vi è un "Catalogo delle emissioni civiche" , fotografate e commentate: sono 73 tipi, differenziati per immagini o per legende, con le citazioni delle opere o delle collezioni o aste da cui sono state riprese.

Scusate per le imprecisioni e omissioni, che temo siano numerose.

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Grazie per lo sforzo che ti ho chiesto e per l'ottima resa.

Il punto per me più interessante è sicuramente quello dell'analisi dei ripostigli, unico modo per cercare di migliorare quanto ipotizzato da Bellinger.

Credo purtroppo che ci sia ancora molto da chiarire.

Luigi

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