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IGNORED

Medaglia borbonica 1824, Domenico Cotugno


Risposte migliori

Apriamo una discussione su questa splendida medaglia borbonica della zecca di Napoli. Non dimentichiamo che, salvo in casi rarissimi, i Borbone non permettevano la coniazione nella zecca di medaglie dedicate a personaggi e professionisti. Durante il regno di Ferdinando II ad esempio, troviamo sul rovescio delle medaglie del VII congresso degli scienziati (1845 http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1961_4.pdf ) e del bacino di carenaggio (1852 http://www.ilportaledelsud.org/medaglia_bacino.htm http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1990_1.pdf ) il nome del sovrano delle Due Sicilie. Questa dedicata a Cotugno venne autorizzata dal re perchè la casa reale era personalmente grata al medico di origini pugliesi (non so se vi siete accorti ma sia questa medaglia che quella del 1830 per la bonifica delle Puglie riguardano direttamente la storia della splendida Puglia, qualche lamonetiano di quella regione potrebbe dire la sua).

Ecco qualche link sul personaggio http://it.wikipedia.org/wiki/Domenico_Cotugno http://www.ilportaledelsud.org/cotugno.htm .

E questa è la scheda della medaglia, per via della rarità sfuggì quasi sicuramente a Ricciardi nella sua opera sulle medaglie napoletane nel 1930-1939, è presente nel testo del 1937 Medicina in Nummis di Edward Holzmair e nell'opera di Salvatore D'Auria del 2006.

Opus: Vincenzo Catenacci

Medaglia 1824. Bronzo. Ø 45,8 mm. Coniata a Napoli. In memoria di Domenico Cotugno.

Al dr./ DOMINICVS COTVNNIVS Erma con il ritratto del Cotugno a destra; sotto, V.CATENACCI F.NEAP.

Al rov./ RERUM ABDITA MONSTRAT Minerva stante di fronte e volta a destra tiene un caduceo nella mano sinistra e poggia la mano destra su un medaglione ovale con il ritratto di Ippocrate sostenuto da un Genio inginocchiato. Nel campo a d., figura muliebre retrospiciente seduta a s., tiene una lucerna accesa nella mano d. e con la sinistra indica indica un modello anatomico stante a destra. Sotto, IPPOCRATI NEAPOLITANO / MDCCCXXIV e, in basso, P.D.R.M.P. (Prospero De Rosa Maestro di Prova per la bontà dei metalli ?).

(Ricciardi -. Holzmair 239. D’Auria 142)

Rarità

Bronzo: RRR

Argento: RRRRR (forse unica)

Questo è il link del catalogo, rammento a tutti che io e l'amico fabio22 stiamo un po' alla volta sistemando il catalogo sulle medaglie del Sud (con la speranza di fare un buon lavoro), grazie a tutti per la futura collaborazione http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME52F/39 .

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Il D non mi colpisce ne per incisione ne per ritratto ...

ma il R è davvero un capolavoro incisione finissima e piena di dettagli, il tutto crea un insieme molto piacevole.

Complimenti Francesco

Saluti

Marco

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Davvero bella ed interessante, in special modo per il rovescio... Sfuggita al ricciardi... Aggiungo solo una cosa, scontata... Ma forse non lo sanno tutti... A Napoli, per far capire l'importanza del Cotugno, gli è stato intitolato un ospedale...

E' famoso pure per i suoi studi di anatomia ( e forse da qui), il modello anatomico al rovescio... In special modo per quanto riguarda lo studio dell'orecchio...

Saluti

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Complimenti Francesco un'altra medaglia molto rara a quanto pare.

L'aspetto interessante dal punto di vista incisorio è sul rovescio la rappresentazione di Minerva e della figura muliebre seduta, il loro panneggio attraverso trasparenze ardue da ottenere col bulino, la dicono tutta.... :rolleyes:

In campo pittorico sono di per sè molto difficili da rappresentare con diverse velature figuriamoci nell'incisione...... ;)

E che dire dei particolari anatomici normalmente rappresentai su tavole grafiche, solo chi ha dimestiichezza con le tecniche incisorie può capire realmente la difficoltà incontrata dall'artista.

Le medaglie sublimi linguaggi espressivi............

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Il modello anatomico è ciò che mi ha colpito di più e visto nel dettaglio esalta ancora di più il lavoro svolto dall'incisore....

Un saluto

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Il D non mi colpisce ne per incisione ne per ritratto ...

ma il R è davvero un capolavoro incisione finissima e piena di dettagli, il tutto crea un insieme molto piacevole.

Complimenti Francesco

Saluti

Marco

Grazie Marco, mi fa piacere leggere i complimenti di un giovane come te, specialmente ora che ho saputo della tua new entry in bibliografia.

Come giustamente detto da te e dai nostri amici lamonetiani, il rovescio è incredibilmente bello e significativo, ma permettimi di farti notare che il dritto, nella sua semplicità e compostezza, è ancor più interessante, non so se a voi fa lo stesso effetto ottico ma vista dal vivo è quasi tridimensionale. L'incisore qui s'è divertito con una sorta di "trompe l'oeil", pare che sulla superficie del dritto vi sia poggiata una scultura, in realtà è un leggero bassorilievo. L'originalità è il talento di un artista si vede da questo, se provi ad isolare tutto ciò che è intorno al busto di Cotugno ti sembrerà di osservare una scultura. E' probabile che sul tondello di bronzo non si percepisca questo effetto ma su quello d'argento si. ;) ;)

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Il D non mi colpisce ne per incisione ne per ritratto ...

ma il R è davvero un capolavoro incisione finissima e piena di dettagli, il tutto crea un insieme molto piacevole.

Complimenti Francesco

Saluti

Marco

Grazie Marco, mi fa piacere leggere i complimenti di un giovane come te, specialmente ora che ho saputo della tua new entry in bibliografia.

Come giustamente detto da te e dai nostri amici lamonetiani, il rovescio è incredibilmente bello e significativo, ma permettimi di farti notare che il dritto, nella sua semplicità e compostezza, è ancor più interessante, non so se a voi fa lo stesso effetto ottico ma vista dal vivo è quasi tridimensionale. L'incisore qui s'è divertito con una sorta di "trompe l'oeil", pare che sulla superficie del dritto vi sia poggiata una scultura, in realtà è un leggero bassorilievo. L'originalità è il talento di un artista si vede da questo, se provi ad isolare tutto ciò che è intorno al busto di Cotugno ti sembrerà di osservare una scultura. E' probabile che sul tondello di bronzo non si percepisca questo effetto ma su quello d'argento si. ;) ;)

Probabilmente ai miei occhi la foto appiattisce molto, non è pienamente apprezabile il D al contrario del rovescio dove le doti dell'artista si possono percepire.

Saluti

Marco

P.s. Francesco puoi postare qualche esemplare in argento =) ???

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Direi che l'occhio di Francesco è molto allenato oltre che abile nel percepire la dove normalmente l'interesse visivo si sofferma.....

Alla regola la percezione visiva palesa quasi sempre il suo interesse sui particolari più evidenti vedi figure allegoriche, prospettive, paesaggi, etc. etc.

Ma il vero cultore rimane attratto maggiormente da alcuni particolari inconsulti, che abitualmente non si evincono, come in questo caso per il dritto dove il ritratto si stacca talmente dal fondo quasi a compiere una scultura a tutto tondo, dovuto al suo basamento particolarmente pronunciato, oltre che al basso rilievo ottenuto dalla grande maestria dell'artista su questa umile medaglia......

Questo risultato visivo, si scorge prevalentemente nelle opere incisorie argentee, per i magici riflessi che questo tipo di materiale dona alle staordinarie medaglie Borboniche, di conseguenza nei bronzi riuscire ad ottenere l'effetto tridimensionale e cosa per pochi.......

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Signori che rilievi!!! ancora una volta le medaglie borboniche sorprendono tutti e ci lasciano a bocca aperta! io trovo il dritto di un'espressività incredibile, messo poi in risalto dalla semplicità del busto e naturalmente dalla perfezione dei fondi in questa medaglia, non oso pensare al rilievo avendola in mano... Ma poi vogliamo parlare del rovescio? c'è tutta l'iconografia classica più cara ai Borbone, dal genio alato che in ginocchio regge il medaglione con il ritratto di Ippocrate che occupa appena pochi millimetri ma è di grande finezza, alla dea Minerva che sovrasta la scena!... Medaglie che parlano di una grande storia di fatti e di uomini quelle dei Borbone!

Sempre complimenti Francesco!

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Grazie per i vostri interventi amici!

Ecco il busto estrapolato da quella in argento. Che vi pare? ;) Come impostazione del dritto mi pare sia unica nel suo genere, almeno per la zecca di Napoli.

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Grazie per i vostri interventi amici!

Ecco il busto estrapolato da quella in argento. Che vi pare? ;) Come impostazione del dritto mi pare sia unica nel suo genere, almeno per la zecca di Napoli.

Cavolo Francè, mi sembra vero :clapping:

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La medaglia in argento ha sicuramente un altro fascino ... senza voler togliere nulla al bronzo, la tridimensionalità qui è piu accennata anche perche l'ossidazione della medaglia a a creare dei punti di profondità più evidenti. Complimenti Francesco

Saluti

Marco

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Che sia una medaglia di grande spessore artistico lo dimostra il fatto che nel 1961 qualcuno ha pensato bene di prenderla come modello per ricordare ai posteri il X congresso internazionale di reumatologia tenutosi a Roma dal 3 al 7 settembre. La ditta produttrice della medaglia illustrata è una delle più note, Lorioli.

Essa ha un diametro di 59,8 mm contro i 45,8 di quella autentica.

Come riproduzione del XX non è affatto male, chissà se esistono anche esemplari in altri metalli, ma soprattutto, chissà se qualche amico della sezione medaglistica è a conoscenza di altri soggetti utilizzati per gli altri congressi di reumatologia.

La questione dei rifacimenti medaglistici del XX è da prendere in seria considerazione, esistono altre medaglie molto belle coniate su modello di quelle borboniche, una di queste è questa del 1962 per il centenario della Napoletana Gas presa dalla medaglia origiale del 1844 per l'illuminazione a gas di Napoli http://www.ilportaledelsud.org/illuminazione.htm

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Incredibile.. penso sia un riconio raro! non lo avevo mai visto!

;)

complimenti francesco..

ps ho visto pure una medaglietta ricordo del 1929 mi pare... Medaglia pugliese in onore di domenico Cotugno.. sicuramente il personaggio come ricordato più volte è stato un uomo illustre del regno delle 2 Sicilie

Poteva tranquillamente avere un posto nella serie degli Uomini Illustri del catenacci...

saluti

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Incredibile.. penso sia un riconio raro! non lo avevo mai visto!

;)

complimenti francesco..

ps ho visto pure una medaglietta ricordo del 1929 mi pare... Medaglia pugliese in onore di domenico Cotugno.. sicuramente il personaggio come ricordato più volte è stato un uomo illustre del regno delle 2 Sicilie

Poteva tranquillamente avere un posto nella serie degli Uomini Illustri del catenacci...

saluti

Grazie per la tua segnalazione, in effetti le situazioni erano diverse: la serie di medaglie degli uomini illustri venne coniata dal 1830 al 1834 con tanto di autorizzazione scritta da parte del re a pochi metri dalla zecca, nell'officina di Lorenzo Taglioni (fabbricante di bottoni), questa di Cotugno è un unicum tipologico per l'epoca e venne coniata nella zecca di Napoli con tanto di autentica del direttore della zecca Prospero De Rosa (Maestro di Prova per la bontà dei metalli). In entrambi i casi sono medaglie borboniche a tutti gli effetti.

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