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IGNORED

Segno di zecca dei consoli Fiorentini


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Inviato

Recentemente ho acquistato una variante (tra l'altro non censita dal Muntoni) del testone di Sede Vacante 1559 Roma caratterizzata da 4 "GIGLI": 2 prima e dopo la scritta ROMA e altri 2 prima e dopo il simbolo dello zecchiere.

Conoscevo già questa variante in quanto notata in un vecchio listino Varesi e mi sono sempre chiesto il significato di questi giglietti.

Rispolverando il catalogo dell'Asta Montenapoleone N° 4 del Marzo '84, al lotto N° 322 relativo al Giulio della Sede Vacante 1521 (Armellini) Zecca Roma dove nel campo è presente un giglio, la nota della descrizione recita: "segno di zecca dei consoli fiorentini".

E' dunque anche questo un simbolo dell'influenza fiorentina durante il 3° conclave di Ascanio Sforza ?

In attesa di informazioni, buona serata a tutti.

testone1559giglib.jpg

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Inviato

Moneta interessante e interessante quesito. Attendiamo pareri autorevoli.


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Rispolvero il quesito in quanto mi piacerebbe saperne qualcosa di più dagli esperti del forum..........................

Daniele


Inviato

Uno spunto di ricerca si potrebbe trovare negli annali della zecca di Roma scritto da Martinori al corrispettivo periodo.


Inviato

Ciao PISTA,

non ho il Matinori, magari è nella biblioteca del Borgho........

Spero che qualcuno del forum nè sappia di più, sono prorio curioso.

Saluti

DANIELE


Inviato

Nel week-end passo al circolo di Fano, in biblioteca c'è pure il Martinori e proverò a vedere se tratta la cosa.

Ciao, RCAMIL.


Inviato

Eccomi con le notizie dal circolo di Fano, sponda Martinori...

Nessuna traccia dei Consoli Fiorentini, l'unica traccia di "Firenze" nel periodo è relativa a tale Francesco di Girolamo Ortensi, detto "il Prato", che era un incisore e medaglista fiorentino che morì a Roma nel 1560; Martinori stesso afferma che non risulta abbia lavorato in zecca in quel periodo, e di lui rimangono alcune medaglie.

Al contrario per le emissioni della Sede Vacante 1559, testoni in particolare, è riportato che i rovesci sono ricavati dai coni del defunto pontefice Paolo IV, opera del Ceuli, con il suo simbolo accompagnato da "segni e punti segreti che denotano le varie emissioni".

A questo punto sarei propenso a credere che anche questi gigli altro non siano che "segni segreti", che l'incisore ha usato per differenziare il conio dai precedenti. Del resto un' "influenza" quale poteva essere quella dei Consoli Fiorentini sarebbe stata con tutta probabilità enfatizzata da un simbolo a fine legenda, se non nel campo, ma non ripetuto.

Ciao, RCAMIL.

  • Mi piace 1

Inviato

Grazie RCAMIL,

adesso pensiamo alle ferie, Ci si vede a Riccione!!!

Daniele


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