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Urbino, quattrino con struzzo


tacrolimus2000

Risposte migliori

Vi propongo una moneta che mi ha incuriosito; altri esemplari sono sicuramente comparsi in precedenza sul forum, ma, nell'unica discussione che sono riuscito a rintracciare, non ho trovato le risposte alle mie domande.

Zecca di Urbino

Francesco Maria I Della Rovere

Quattrino

D/ FRANC MA VR[bI DVX], struzzo stante a s., tiene un chiodo/chiave nel becco

R/ + CIVITAS VRBINI, stemma feltresco a cuore

Mi, 17 mm, 0.5 g

Rif: Cavicchi, 72

La mia curiosità riguarda, come probabilmente ovvio, il dritto.

Cercando sul web ho notato che lo struzzo viene generalmente descritto con “chiave nel becco”.

Al contrario Zanetti scriveva invece che lo struzzo tiene un un chiodo; lo stesso cita Ginanni secondo cui l'animale rappresenta “il suddito ubbidiente, la giustizia, l'equitá o dimostra la dissimulazione dei torti ricevuti”.

Il Reposati nel volume 1 del lavoro “Della zecca di Gubbio e delle geste de' conti e duchi di Urbino”, scrive in riferimento alle monete di Guidobaldo: "Da una parte si vede uno struzzo che tiene in bocca un chiodo, forse per alludere alla fortezza dell'animo suo a non lasciarsi vincere da ogni avversità e traversia". Più avanti aggiunge … “lo struzzo, considerato un uccello dotato di enorme forza e di grande operosità.”

Anche nel Bazzi-Santoni, “Vade-mecum del raccoglitore di monete italiane”, il dritto viene descritto come “struzzo a sinistra con chiodo nel becco”.

Tenendo conto che, il medesimo rovescio compare anche sulle monete di Guidobaldo II, non sembra una scelta esclusiva di Francesco Maria II, ma piuttosto dei Della Rovere.

Quale è attualmente l'opinione prevalente sulla natura dell'oggetto che lo struzzo tiene nel becco?

Qual'è il significato, non solo della presenza di questo animale, ma dell'intera impresa (se di impresa si può parlare)?

Infine, poiché ho ricavato la classificazione Cavicchi 72 da un recente catalogo dedicato quasi esclusivamente alle monete di Urbino e Pesaro, e non direttamente dal Cavicchi, conferme o correzioni sono ben accette.

Grazie come sempre

Luigi

post-79-0-85084100-1306943687_thumb.jpg

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Caro Luigi

moneta molto interessante. L'unica cosa che posso dirti in sicurezza è che l'esemplare con Civitas al R\ nel Cavicchi è il n. 73 e non 72.e che esistono varianti con e senza CHIAVE nel becco. Spero qualcuno esperto possa aiutarti nei tuoi interrogativi.

Sei riuscito a classificare la cinquina ?

Saluti e a presto

Adolfo

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Cavicchi 72 R/ + DVX. VRBINI

Cavicchi 73 R/ CIVITAS VRBINI

In entrambi i casi il Cavicchi segnala lo struzzo con varianti sia con la chiave nel becco che senza chiave nel becco

Nel CNI ( 72-90) quando elenca i quattrini con stemma e struzzo e cataloga sia quelli con DVX VRBINI che CIVITAS VRBINI si parla sempre di

"con chiodo nel becco" o "senza chiodo nel becco".

Guardando le immagini di tali monete io sarei più propenso a parlare di chiodo, piuttosto che di chiave.

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Lo Zanetti nella sua appendice ai precedenti trattati lo definisce ferro di partigiano e cita la riconquista dello stato.

post-20130-0-09408000-1306947007_thumb.j

trovi tutta l'appendice a questo link

http://www.numismaticaitaliana.org/biblioteca/files/libri/zanetti_3_11_appendice.pdf

Il trattato sulle imprese di Giovanni Ferro lo trovi free a questo link

http://www.archive.org/details/teatrodimprese00ferr

spero la cosa ti sia utile

Ciao

Mario

Modificato da mariov60
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grazie mariov60 per aver inserito questi due link

dovrebbe diventare un abitudine nelle risposte dei lamonetiani quando possibile dare l'opportunità a tutti di aggiungere informazioni al proprio bagaglio

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Awards

Supporter

Ringrazio tacrolimus2000 per la segnalazione e l'interessante quesito.

In araldica la raffigurazione più frequente è quella dello struzzo con il ferro di cavallo in bocca, spesso accompagnata dal motto citato anche dallo Zanetti o di analogo significato (NIL DURUM INDIGESTUM).

Potrebbe essere un chiodo (dalla forma sull'esemplare postato in effetti non rammenta una chiave) a rappresentare una parte per il tutto (ferratura)? Anche se pare un chiodo da travatura, più che da ferratura...

Comunque l'importante a livello simbolico era che avesse un pezzo di metallo, o meglio un oggetto in ferro, nel becco (e ci sono casi in cui si rammentano anche struzzi con la chiave).

Vi allego i seguenti link (alcuni in italiano, alcuni in inglese, sperando lo leggiate sotto la voce "ostrich") dove ci sono notizie interessanti sul tema generale e sulle sue possibili declinazioni e spiegazioni, anche se, come molto materiale che si può trovare in rete, sono da prendere con tutte le cautele del caso:

- http://it.wikipedia....uzzo_(araldica)

- Mio collegamento1/ Mio collegamento 2

- http://www.muradipad...i-ezzelino.html

Saluti MB

Modificato da monbalda
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Ringrazio tacrolimus2000 per la segnalazione e l'interessante quesito.

In araldica la raffigurazione più frequente è quella dello struzzo con il ferro di cavallo in bocca, spesso accompagnata dal motto citato anche dallo Zanetti o di analogo significato (NIL DURUM INDIGESTUM).

Potrebbe essere un chiodo (dalla forma sull'esemplare postato in effetti non rammenta una chiave) a rappresentare una parte per il tutto (ferratura)? Anche se pare un chiodo da travatura, più che da ferratura...

Comunque l'importante a livello simbolico era che avesse un pezzo di metallo, o meglio un oggetto in ferro, nel becco (e ci sono casi in cui si rammentano anche struzzi con la chiave).

Vi allego i seguenti link (alcuni in italiano, alcuni in inglese, sperando lo leggiate sotto la voce "ostrich") dove ci sono notizie interessanti sul tema generale e sulle sue possibili declinazioni e spiegazioni, anche se, come molto materiale che si può trovare in rete, sono da prendere con tutte le cautele del caso:

- http://it.wikipedia....uzzo_(araldica)

- Mio collegamento1/ Mio collegamento 2

- http://www.muradipad...i-ezzelino.html

Saluti MB

Sempre chiodo è. Non sicuramente una chiave.

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Supporter

In effetti, come ho detto in precedenza, dalla foto postata ed altri (ma pochi esemplari) visti in una rapida rassegna bibliografica, parrebbe anche a me un chiodo

Potrebbe essere un chiodo (dalla forma sull'esemplare postato in effetti non rammenta una chiave) a rappresentare una parte per il tutto (ferratura)? Anche se pare un chiodo da travatura, più che da ferratura...

Ma non essendo esperta di questa monetazione e, ripeto, avendo visto pochi esemplari, personalmente non posso dire più di così. I link li avevo postati perchè tacrolimus chiedeva anche i possibili significati dell'impresa, che mi pare possano andare al di là della forma specifica dell'oggetto.

Se miroita ed altri conoscitori di queste serie come lui confermano che è un chiodo, sono certa delle loro ragioni.

Saluti MB

Modificato da monbalda
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Sperando di far cosa gradita a tutti coloro che non avranno la voglia di scaricarsi i 95 mb del trattato del Ferro, allego anche il file immagine del paragrafo dedicato all'argomento.

Ritengo tale interpretazione attendibile essendo probabilmente quella cronologicamente più vicina al verificarsi dei fatti.

post-20130-0-16205300-1306959897_thumb.j

saluti

Mario

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Grazie a tutti per gli interventi e l'aiuto nella comprensione di questa moneta.

Molto banalmente avevo chiesto perchè molti descrivono l'oggetto come chiave, perchè a me non sembrava affatto tale, osservando la mia moneta; si vede chiaramente un oggetto a punta con una testa rotondeggiante più marcata. Se non è un chiodo è uno spillone, ma non una chiave.

Poichè credo che le scelte iconografiche non siano mai casuali, la domanda sul signnificato era d'obbligo.

Comunque l'importante a livello simbolico era che avesse un pezzo di metallo, o meglio un oggetto in ferro, nel becco (e ci sono casi in cui si rammentano anche struzzi con la chiave).

Credo tuttavia che questa chiave di lettura sia quella corretta ed inoltre in accordo con quanto riportato nella parte finale nel frammento dello Zanetti postato da mariov60: "Io ho digerito un gran ferro".

Il parallelo è quindi con le vicende storiche e l'abitudine di questo animale di ingoiare di tutto al fine di frammentare il cibo nello stomaco per agevolarne la digestione, non essendo dotato di denti.

Se posso abusare ancora delle vostre conoscenze, vorrei chiedere a questo punto cosa sia un "ferro di Partigiano", come scrive Zanetti nell'appendice sopra riportata.

Grazie ancora

Luigi

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Supporter

Se posso abusare ancora delle vostre conoscenze, vorrei chiedere a questo punto cosa sia un "ferro di Partigiano", come scrive Zanetti nell'appendice sopra riportata.

Grazie ancora

Luigi

Francamente me lo sono chiesta anche io, e l'unica cosa che ho trovato con una certa attinenza potrebbe essere questa: http://www.treccani....rio/partigiana/. Penso che si possa intendere come la parte terminale o punta (vedete qui la forma): http://fearth.alterv...rmi_Bianche.pdf

Ma aspettiamo per vedere se altri hanno spiegazioni migliori (visto che questa mi pare solo in parte convincente), e soprattutto più certe.

Saluti MB

Modificato da monbalda
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Vorrei portare un ulteriore contributo a quelli notevoli che mi hanno preceduto sull'argomento, aggiungendo di seguito una ulteriore definizione di "partigiana

"La partigiana è un’arma lunga circa due metri, cioè come l’altezza che c’è da terra alla mano di un uomo avente il braccio alzato.

Pietro Monte – Traduzione dal latino del Capitolo 1 del Libro I:La «partigiana», pure volgarmente detta, è un ‘arma d’offesa che sempre fa parte delle armi in asta, e può raggiungere [un ‘altezza di] poco maggiore di un uomo con la mano sollevata...

La partigiana aveva una semplice lama triangolare a cuspide posta in cima ad un’asta. Entrambi i lati erano taglienti. Verso la fine del secolo furono posti due rebbi (alette ricurve) alla base della lama.

Le prime, cioè le partigiane senza alette, scomparvero nel XVII secolo, mentre molti esemplari della seconda, forse rifinita meglio e (marginalmente) più decorativa, sono riusciti ad arrivare fino a noi. Durante gli ultimi quattro secoli le alette, progettate all’inizio solo per arrestare i colpi dell’avversario, si sono prestate a rifiniture ornamentali come l’assunzione di profili a delfino, figura umana o aquila bicipite.

E’ probabile anche che la partigiana derivi dallo spiedo.

La partigiana è un’arma che offende sia di taglio sia di punta."

Mi sembra che il periodo storico sia in linea e che il "ferro di Partigiano" di cui parla lo Zanetti possa essere proprio la punta a cuspide di questa arma, e che questa punta, in una forma molto allungata, sia molto somigliante ad un chiodo. Ergo, lo struzzo potrebbe tenere nel becco proprio la punta di questa partigiana.

Il fatto che qualcuno abbia detto che nella bocca dello struzzo ci sia una chiave, potrebbe derivare dal fatto che si voglia omaggiare la nobilissima famiglia feltresca che nel suo stemma ducale riporta due chiavi incrociate.

post-11314-0-79693700-1306996533_thumb.p

Modificato da miroita
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Si è discusso di un chiodo nel becco di uno struzzo. Mi è venuto in mente del chiodo Santo della Croce venerato nel Duomo di Milano. Giangaleazzo Visconti con un decreto –nell’anno 1392- ci informa che una nutrita folla di fedeli si recavano sovente nella Cattedrale per venerare il Santo Chiodo. A tale riguardo –per ragioni di ordine pubblico- il duca impose il restauro della vetusta basilica. Dallo stesso documento si evince che il reliquiario in cui era custodito il Santo Chiodo aveva forma di Croce. Sopra l’altare maggiore era collocata la preziosa reliquia su una tribuna di fronte alla quale per devozione si accendevano abbondanti lumi.

Nell’anno 1444 il cardinale Enrico Scotto aveva concesso particolare indulgenza a chi contribuiva all’illuminazione della reliquia del Santo Chiodo. In neretto le notizie tratte da http://www.duepassinelmistero.com/Chiodo.htm Visto che Francesco Maria I Della Rovere, dal 1523 al 1525, si trovava in territorio lombardo, può avere avuto questa sacra reliqua, una parte, nella coniazione di questa moneta? Lo struzzo simboleggia anche la risurrezione e il chiodo Santo della Croce ci potrebbe anche stare. Monbalda si aspetta ulteriori ipotesi. Si può scartare la mia?

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