Vai al contenuto
IGNORED

Gli assegni dei Presidenti


petronius arbiter

Risposte migliori

Segnalo questa galleria di foto dove è possibile vedere degli assegni, provenienti dalla collezione della Huntington Bank di Brooklyn, emessi da alcuni tra i più famosi Presidenti americani.

Da segnalare quello che apre la carrellata, riproposto anche nella seconda foto, e firmato da Abraham Lincoln proprio il giorno prima della sua morte.

http://www.repubblic...nti-28152231/1/

petronius oo)

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Chissà cosa ci pagavano... Mediamente credo siano somme ingenti per l'epoca: 800...500 ...200 dollari...

Saluti

Simone

Link al commento
Condividi su altri siti


In uno di quei siti che comparano il valore delle monete nel corso degli anni, ho trovato che 1,56 $ del 1931 equivalgono a circa 22 $ di oggi, una cifra comunque esigua per un assegno, ma forse allora ragionavano diversamente.

Invece, gli 800 $ dell'assegno di Lincoln sono un bel pò di soldi, oggi corrisponderebbero a circa 11.260 $, ma sono sicuro che se un documento del genere fosse messo in vendita ne ricaverebbe molti di più ;)

petronius :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Semplicemente meravigliosi... i cinquecento dollari del 1799 erano sicuramente una cifra pazzesca.

Possibilmente quei 1,56 dollari del 1931, per certi beni o per certi servizi, era una cifra rispettabile e tale da giustificare un assegno.

ma forse, come dice giustamente petronius, ragionavano diversamente.

Purtroppo le tabelle di rivalutazione sono grossolanamente indicative.

-Tra il 1930/1935 il dollaro valeva mediamente 13,50 lire italiane

-13,50 lire italiane rivalutate vengono circa 20.500 lire.

-20.500 lire equivalgono a circa euro 10,60.

-1,56 dollari sono quindi circa 16,50 euro.

Sin qui è facile, ma il problema sta nel costo diverso dei vari beni e servizi secondo i tempi.

Lo zucchero nel 1945 costava circa 750 lire.

Corrispondente a circa 40,00 euro attuali, equivalenza assurda verso l'alto.

Un biglietto dell'autobus l'equivalente di 10 cent/euro oggi, equivalenza assurda verso il basso.

Diciamo che con 1,56 dollari magari si poteva comprare poco zucchero......

ma si potevano fare molte corse in autobus e/o tram! :lol:

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Purtroppo le tabelle di rivalutazione sono grossolanamente indicative.

Vero...però è divertente giocarci :rolleyes:

Questa è quella che ho usato io, si possono convertire i dollari dal 1800 al 2010, ma se cercate nel web ne trovate molte altre....buon divertimento :lol:

http://www.westegg.c...tion/index.html

petronius :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Qualsiasi tabella risulterà purtroppo indicativa, i parametri da utilizzare dovrebbero essere migliaia, e poi si dovrebbero aggiungere migliaia di variabili concrete.

Se nel 1912 si uccideva per un dollaro non è perchè valeva molto o perchè era un pataccone d'argento, ma perchè c'era la fame. Un dollaro, speso per certi tipi di beni, era una onorevole cifretta, per altri beni era nulla.

Possibilmente il gangster ne sperperava 500 in una serata, diversamente una famiglia di 5 persone, con 4 dollari, mangiava (non si sa che cosa..) per un mese.

Se ho letto bene, in una delle tante tabelle, nel 1931 con 1,56 $ si poteva comprare grammi 1,25 di oro.

L'equivalenza ad oggi (riferita all'oro) fa crollare sia i 22 $ sia quei 16,50 euro da noi calcolati in precedenza.

Pane, latte, patate, scarpe, una visita medica ecc. ecc. avranno ben altre equivalenze.

Modificato da nikita_
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Purtroppo, questo è il limte degli studi matematici volti a calcolare inflazione, svalutazione, etc. Sarebbero necessari calcoli ponderati, che tengano conto di elementi economici e sociali molto più complessi, a partire dal tenopre di vita e dalle spese correnti. Senza automobile, energia elettrica, etc, le cifre assumono un altro significato...

Link al commento
Condividi su altri siti


La differenza più si va a ritroso nel tempo è il grande distacco tra il povero e il ricco,le caste sociali, che poi cambiano da Paese a Paese. In India ancora oggi c'è gente che campa bene con un dollaro al giorno ma se prendi un'aereo il costo è quasi identico al resto del Mondo.

Vidi un documentario tempo fa che riprendeva il viaggio di un clandestino del centro Africa. Gli costava quanto il guadagno di anni di lavoro,molti però non riuscivo ad arrivare in Italia perche finivano i soldi e rimanevano li,nel posto dove erano finiti per anni senza poter tornare indietro o andare avanti rimediando giornalmente solo quello per vivere. Quindi entra in ballo anche la mentalità,il modo di vivere.

Oggi in Occidente sono casi rari che una famiglia non possieda un'auto. In Italia il boom dell'auto è stato con la 500 la macchina che tutti i lavoratori potevano acquistare. Poi sono entrate le cambiali nella mentalità popolare per avere ciò che il ricco poteva acquistare subito ed il lavoratore ha iniziato a ribellarsi per avere uno stipendio "sicuro" per poter avere queste cose..............Solo 100 anni fa in tutti i piccoli Paesini Italiani si usava più lo scambio che il denaro!

Modificato da favaldar
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Infatti.. ecco perchè tante equivalenze, utilizzando delle tabelle, sono quasi inutili.

Come mi fa ridere quando leggo che un sesterzio equivale a 25 euro di oggi...

forse utilizzando un solo ed unico parametro! bho!

come giustamente detto in precedenza sulle tabelle:

...però è divertente giocarci :rolleyes:

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Un biglietto dell'autobus l'equivalente di 10 cent/euro oggi, equivalenza assurda verso il basso.

Quelle tabelle vanno prese sempre con molta cautela.

Secondo me i prezzi andrebbero parametrizzati rispetto al luogo, oltre che al tempo. Ma questo complicherebbe ulteriormente i calcoli, peraltro già abbastanza difficoltosi.

(Per una corsa di metro a Minsk (Bielorussia) e di tram a Lviv (Ucraina) ho effettivamente pagato 0,10 euro. Estate 2011 e 2010 rispettivamente. Ovvio che a Roma o a New York lo stesso genere di servizio costa 10-20 volte tanto.)

Link al commento
Condividi su altri siti


Un biglietto dell'autobus l'equivalente di 10 cent/euro oggi, equivalenza assurda verso il basso.

Quelle tabelle vanno prese sempre con molta cautela.

Secondo me i prezzi andrebbero parametrizzati rispetto al luogo, oltre che al tempo. Ma questo complicherebbe ulteriormente i calcoli, peraltro già abbastanza difficoltosi.

(Per una corsa di metro a Minsk (Bielorussia) e di tram a Lviv (Ucraina) ho effettivamente pagato 0,10 euro. Estate 2011 e 2010 rispettivamente. Ovvio che a Roma o a New York lo stesso genere di servizio costa 10-20 volte tanto.)

Ma in questi casi ci sono tantissimi calcoli da fare: qualità della vita, costo dei servizi, valuta, ecc...

Link al commento
Condividi su altri siti


Gente il discorso sulle tabelle di conversione lascia il tempo che trova...ormai lo sappiamo viste le tante discussioni che hanno riguardato questo argomento.

La mia domanda retorica era più specifica: assodato che gli 800 dollari di Lincoln o i 200 di Washington erano grosse somme ci avranno sicuramente pagato qualcosa di importante non il pane dal fornaio... e lì la fantasia corre.

Saluti

Simone

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.