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IGNORED

Sampietrino di San Severino Marche, fermano.....


lollone

Risposte migliori

Buongiorno a tutti,

è un pò di tempo che non bazzico più questa sezione ma mi piacerebbe avere qualche notizia in più su un recente acquisto.

La moneta in questione è, coma suggerito anche dal titolo, un sampietrino di San Sevrino Marche con delle strane caratteristiche.

Infatti il conio utilizzato per questa moneta è tale e quale a quello dei sampietrini fermani che sono, tra le altre cose, inconfondibili.

Inoltre, altra cosa piuttosto anomala, è il peso che non supera i 9 grammi, 8,10 g. per la precisione!!

Il diametro è di 2,9 cm

Credo che rientri nei cosiddetti sampietrini ridotti anche se in questo caso il peso è veramente basso.

Come rarità credo che sia piuttosto raro, un R3; ne avevo già visto passare un altro tempo fa ma, non mi ricordo di quale asta si trattava.

Nel Muntoni non c'è, nel lavoro di Paciaroni neanche ho controllato anche il bruni e la collezione di Don Carboni e anche qui nisba forse è citata nel CNI?

Mi piacerebbe conoscere la storia di questa moneta, qualcuno la sa?

Sono graditi anche commenti.

Un saluto

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Sicuro che non ci sia nel Muntoni? A parte lo stile particolare del busto, dovrebbe essere un normale sampietrino ridotto senza firma dell'incisore (Muntoni 407a oppure http://numismatica-i...eta/W-PIOVISS/6 al numero 1797a, peso intorno agli 8 grammi). Sono io che non ho visto qualcosa? Confermi che la firma TM non è visibile? In questo caso, probabile opera di un incisore locale che potrebbe aver messo mano anche ai conii per Fermo, il che confermerebbe una certa organizzazione anche per le zecche periferiche del periodo finale di Pio VI (o quanto meno il fatto che gli zecchieri si davano molto da fare, non sempre in perfetta trasparenza, come riscontrato pure sotto la Repubblica Romana). Anche a Fermo peraltro si trovano monete del 1797 senza firma ma con il busto di stile "regolare", come si può verificare QUI. A proposito Lò, della tua moneta manca la foto sul catalogo ;)

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Ciao Paleologo è sicuramente un sampietrino ridotto, anzi ridottissimo :) !

Non mi sembra però rientrare nella classificazione del nostro catalogo, sempre che non la si intenda in senso ampio come sampietrino ridotto.

Sei hai modo di fare un paragone noterai che anche i caratteri del retro sono identici a quelli usati a Fermo (che hanno caratteristiche tutte loro)

Si, la firma dell' incisore non appare.

Secondo me andrebbero catalogati con una voce a parte e non farli rientrare genericamente nei sampietrini ridotti.

Per l' uso della foto non ci sono problemi, è sempre un piacere partecipare!

Grazie per la risposta,

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bello, complimenti per l'ottimo acquisto.

I sampietrini di peso ridotto sono stati coniati a partire dal 1797 in poi per non confonderli con le madonnine. Il peso di questi in teoria avrebbe dovuto essere abbastanza preciso perchè alla zecca era obbligatorio effettuare il controllo del peso delle monete coniate, controllo effettuato da almeno tre revisori esterni. In realtà si riscontra una ampia variazione di peso di queste monete sia fra le diverse zecche ma anche all'interno della stessa zecca.

Direi che il peso di 8g può rientrare nel range dei pesi ridotti.

Alessandro

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Awards

Ottima moneta, senz'altro interessante, come le considerazioni fatte sullo stile, che condivido essere del tutto similare ai sampietrini "firmati" Scarpetti per Fermo.

Per Fermo ne esistono senza l'iniziale S al diritto, per cui è una particolarità che si può verosimilmente ripetere per S.Severino, dove a meno dell'esistenza di un improbabile "imitatore", lo stesso Scarpetti deve avere operato.

Il CNI per S.Severino cita un esemplare 1797 senza sigla dell'incisore e legenda compatibile con il tuo, ma con APOSTOLORVM, il diametro però è minore, 25 mm, ed il peso ultra-ridotto a 4,32 grammi (CNI 29); purtroppo non è presente nelle tavole per valutarlo.

Altri esemplari senza firma hanno le legende differenti, APOSTOLORU (CNI 25, peso 7,5 grammi) e APOSTOLOR (CNI 26, peso 6,8 grammi).

Quindi, non è errata la nota di Paleologo, sicuramente è assimilabile al Muntoni 407a e sotto questa tipologie lo inserirei a catalogo, aggiungendo la nota che si tratta con ragionevole certezza di un conio di fattura locale, nota peraltro già presente su altre monete.

Ciao, RCAMIL.

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Inviato (modificato)

Buonsera Rcamil, grazie per la risposta!! :)

Ma non vi sembra un pò limitante catalogare la moneta come Muntoni 407a, soprattutto per le particolari caratteristiche?

Inoltre se non avessi in mano la moneta e leggessi la catalogazione fatta dal Muntoni non mi immaginerei di certo un sampietrino con la fattura fermana.

che ne dite?

...tanto per discuterne un pò!

Modificato da lollone
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scusate ma non per incasinare ulteriormente ....ma il 1797a del catalogo che corrisponde a muntoni 407a ci dice che il dritto e' come il 1796a ....

il 1796a pero' ha una leggenda diversa -apostolor- e san pedro e' senza nimbo

io ne ho uno uguale a questo postato ma di gr. 8,85 e diametro 28,5 millimetri, pero' la leggenda al dritto e' S.P APOSTOLOR . PRINCEPS , dovrei metterlo a catalogo sotto il 1797a , ma se anche questo di lollone e' li , uno aprendo le due foto nota la differenza

confrontando i fermani con i san severini ridotti del 1797 sembra di avere in mano la stessa moneta fino a che non li giri e vedi la zecca diversa, forse muntoni non a voluto inserire questa nota per far impazzire lollone :D ehheheh

allego foto per confronto fatte con webcam mandatemi pure a quel paese oo)

ciaooooooooooo

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Hai ragione Sadomenico, ieri sera ero di ritorno da un viaggio di lavoro all'estero, e noto che la lucidità non era più dalla mia parte :rolleyes:

Archiviamo quindi l'ipotesi 407a, a questo punto direi che una riga specifica nel catalogo se la meriti questo esemplare, che non ha un'esatta corrispondenza nè sul Muntoni, nè come già visto sul CNI.

Ci viene (parzialmente) in aiuto il Serafini che tra le tante varianti presentate ne ha una che pare corrispondere all'esemplare di Lollone, purtroppo manca l'immagine sulle tavole.

Nel Medagliere Vaticano ne cita un solo esemplare e la descrizione è la seguente:

D.: Nel campo *** // BAIOCCHI // DVE E MEZZO // S ° SEVERINO // 1797

R.: - S ° P - APOSTOLORUM PRINCEPS, senza cifra (dell'incisore), busto (di S.Pietro) molto diverso.

Serafini 1003, peso 8,30 grammi, diametro 29 mm.

Proprio la nota "molto diverso" credo faccia riferimento allo stile particolare di questa emissione, che si discosta notevolmente dal conio "romano", peso e diametro sono del tutto compatibili.

Ho aggiunto riga, link al forum e immagini sul catalogo:

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVISS/6

Ciao, RCAMIL.

Modificato da rcamil
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  • 11 anni dopo...

Riprendo questa discussione per mostrarvi l'ultimo Sampietrino entrato in collezione del tutto simile a quello mostrato da Sadomenico nei post precedenti, quello invece inserito da Rcamil nel catalogo per la tipologia (1797 g variante 14) sembra invece differente per il rovescio sia per la fattura delle stelle che per la forma e il posizionamento delle lettere e la forma dei numeri della data

Screenshot_20230526-073244-1.thumb.jpg.0e32bd5d6d393551e4a26a706439b4c7.jpg

Modificato da uragano
Errore battitura
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Bel sampietrino @uragano !

Due conii simili sia per il diritto che per il rovescio, ma entrambi differenti tra i due esemplari... a conferma che l'attività della zecca di San Severino per queste emissioni è stata davvero copiosa, tanto da predisporre diversi conii anche per le varianti "locali", per sopperire alle carenze dei conii romani.

E per stile, è più che plausibile che la mano che operava a Fermo (dove i sampietrini "a conio romano" sono noti in pochi esemplari), abbia operato anche a San Severino.

Ciao, RCAMIL.

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3 ore fa, rcamil dice:

Bel sampietrino @uragano !

Due conii simili sia per il diritto che per il rovescio, ma entrambi differenti tra i due esemplari... a conferma che l'attività della zecca di San Severino per queste emissioni è stata davvero copiosa, tanto da predisporre diversi conii anche per le varianti "locali", per sopperire alle carenze dei conii romani.

E per stile, è più che plausibile che la mano che operava a Fermo (dove i sampietrini "a conio romano" sono noti in pochi esemplari), abbia operato anche a San Severino.

Ciao, RCAMIL.

 

Si in effetti un altro conio sia per il dritto che per il rovescio

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Riguardando meglio l'esemplare di @sadomenico specialmente al dritto noto che proviene anche esso da un altro conio rispetto sia al mio che a quello di @rcamil infatti oltre al posizionamento delle chiavi è differente anche il volto del santo in particolare il mio esemplare presenta la bocca aperta a differenza degli altri 2.

Per quanto riguarda la classificazione nel catalogo per questi esemplari si fa riferimento al Serafini 1560/1005a che per il dritto riporta al 1005, però questo riporta busto senza nimbo che invece hanno tutti e 3 gli esemplari riportati 

Che ne pensate?

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