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IGNORED

Vendi brocca antica? Prima vai a soprintendenza


Risposte migliori

Ciao a tutti,

oggi ho letto questa notizia, che mi ha fatto un po pensare..

metto il link, e riporto il testo nel caso tolgano la notizia:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2012/06/15/Vendi-brocca-antica-Prima-vai-soprintendenza-_7041913.html

"Vasi, statue, brocche, armadi e tavolini o un bronzo piuttosto che una caffettiera d'argento. Oggetti d'antiquariato non di grande valore artistico ma realizzati almeno 50 anni fa. Chissà quanti ne vendono gli antiquari italiani, anche in tempi di crisi, ai turisti stranieri in estasi per il nostro patrimonio culturale! L'abbiamo pensato in molti. Ma non è così. Perché la procedura di autorizzazione da parte della sovrintendenza competente è complessa e costosa. Il manufatto deve essere portato - letteralmente - alla sovrintendenza. Trascorrono almeno 40 giorni. E quando l'iter si è concluso 'goodbay, compratore': il turista se n'é già andato da un pezzo e farsi spedire il 'souvenir' gli costerebbe più di quel che vale l'oggetto. Di questa annosa questione gli antiquari italiani dibattono da anni cercando un accordo e invocando la tanto decantata 'semplificazione' burocratica. Ferma restando, va detto, l'irrinunciabile garanzia che gli oggetti di alto valore artistico restino al loro posto, nel Bel Paese. "Qualsiasi manufatto, anche brutto, che non ha valore artistico nazionale ma che sia stato realizzato più di cinque decadi fa, deve ottenere un certificato di libera circolazione se il compratore é straniero. E qui la questione si fa molto complicata, direi impraticabile", spiega Furio Velona, antiquario di via dé Fossi, presidente dell"Associazione Antiquari Fiorentini. "Quando si presenta in bottega uno straniero - dice Velona - e vuole, per esempio, un vaso giapponese che vale 500-600 euro, mi dice 'ecco qui i soldi, lo prendo'. Non va così: io devo portare il vaso alla sovrintendenza e aspettare almeno 40 giorni per ottenere il certificato. E va bene se è un vaso. Perché se é un tavolo o un armadio, devo chiamare il trasportatore che porti e poi riporti l'oggetto alla e dalla sovrintendenza con relativi costi a mio carico. Quando poi ho ottenuto l'ok il compratore spesso non c'é più. L'acquisto di questi oggetti quasi sempre si accompagna ad un'emozione. Il turista lo vuole vedere incartato e vuole portarselo via, subito". "Il potere di controllo della sovrintendenza - aggiunge Alessandra Bardi, antiquaria e consigliere dell'Associazione - si trasforma in veto e assume un carattere vessatorio. E' un potere che viene esercitato sugli oggetti più disparati e senza valore. Sì, anche su un ferro di cavallo o un ferro da stiro a carbone che abbiano più di 50 anni. Che succede allora? Che i compratori stranieri vanno a Parigi oppure in Germania. Lì è tutto più semplice, il rapporto dello Stato con il mercante è fondato sulla fiducia. Se poi sbagli, paghi". E dire che di opere d'arte trafugate ed esportate illegalmente all'estero le cronache nostrane abbondano da sempre. "In barba ai rigidissimi controlli", osservano sconsolati gli antiquari. Che propongono un'alternativa semplice. "Per questi oggetti, al di sotto di un certo valore - spiega Velona - chiediamo ci consentano l'autocertificazione con tanto di foto e documenti del manufatto. Anche per alleggerire la massiccia mole di lavoro cui sono sottoposte le sovrintendenze. Poi, il mercante sbaglia o fa il furbo? Siamo tutti d'accordo: che sia punito e severamente. Ma basta gabbie burocratiche o l'intero paese va a rotoli, non solo noi antiquari".

Vorrei che la discussione sia incentrata su chiarimenti, evitiamo pertanto i soliti commenti ....

Grazie,

ciao

sku

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Non capisco però perché se la prendano con le sovrintendenze. Il problema è il codice Urbani, che ha stabilito il limite dei 50 anni per il potenziale status di "bene culturale". Non credo che le sovrintendenze, al di là delle loro indiscutibili rigidezze, possano avere il minimo interesse a trattenere in Italia il ferro da stiro del 1930 di cui all'esempio sopra, ma evidentemente devono applicare la legge.

Se poi il codice Urbani sia stato "ispirato" da chi di dovere non saprei, ma questo corrisponderebbe di fatto a ipotizzare una specie di gomblotto dei professionisti dei BB.CC. avente come obiettivo la soppressione pura e semplice del commercio internazionale di beni d'antiquariato (o forse del commercio antiquario in tutto e per tutto...). A me sembra una ipotesi eccessiva e non verificabile (oltre che spesso non verificata). Oltre tutto, la parte politica che ha partorito il codice Urbani non fa scopa con i nomi che girano di solito come ispiratori del "talebanismo della tutela" ;)

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MMh è il sintomo del nostro declino questa situazione insieme ad altre,un esempio semplice,siamo nel 2012,meno 50 1962,di conseguenza la macchina da scrivere tedesca che ho in garage è ormai un bene degno di tutela ,se dovessi emigrare devo chiedere l'ok della sovrintendenza?

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anche i miei quaderni delle elementari

io proverei a dar "davvero" retta alla normativa seguendola pedissequamente...chissàche non si ottenga di più che a protestare

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L'intervista mi sembra piuttosto imparziale e cela alcune inesattezze....

1) l'antiquario può richiedere l'attestato di libera circolazione dell'oggetto appena lo ha comperato (ricordo che vale 3 anni), così da essere pronto al momento in cui il turista giapponese di turno lo vuole acquisire. Vero che é sempre e comunque una procedura lenta, piuttosto costosa e non priva di rischi (se nel portarlo alla visione il vaso si rompesse chi risponderebbe ? Nessuno, ovviamente), ma se ha una clientela straniera si attiva per tempo....

2) non é vero che non si può vendere l'oggetto ad un turista straniero: non é questa la discriminante (perché, si potrebbe quindi venderlo ad un italiano residente all'estero o diretto all'estero ? NO). Metti caso che il giapponese di cui sopra voglia fare un cadeau ad una famiglia, italiana, che l'ha ospitato; l'oggetto non si muoverebbe dall'Italia, quindi nessuna esportazione.

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anche i miei quaderni delle elementari

io proverei a dar "davvero" retta alla normativa seguendola pedissequamente...chissàche non si ottenga di più che a protestare

Sicuramente... basterebbe qualche servizio nei vari TG che informi di questa regola dei 50 anni e si intaserebbe tutto tra richieste di informazioni e gente che si vuole mettere in regola.

Molto meglio di tante parole e disquisizioni.

Saluti

Simone

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Gli antiquari conoscendo le disposizioni, almeno quelli avveduti, si procurano prima di mettere in vendita il pezzo tutti i permessi e le denuncie con approvazione delle Soprintendenze, così facendo quando arriva l'acquirente il pezzo è pronto per essere incartato e dato subito.

Poi che tutto questo comporti per il venditore, tempi, costi, burocrazie, siamo tutti d'accordo e non si capiscono queste disposizioni per pezzi relativamente attuali e giovani, o forse invece ci può anche essere una logica.....,certamente non si doveva snellire la parte burocratica, anche per ridurre le spese e il personale, in particolare oggi ?Comunque tutto questo, anche per tirare su di morale la categoria degli antiquari non capita solo a loro,se vedessero altre categorie......, ma lasciamo stare il forum è numismatica e di questo dobbiamo parlare, è meglio.

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curioso..

praticamente metà di tutti gli oggetti contenuti in casa mia, e peso di mezza Italia, sarebbero beni di interesse..?

l'articolo è un p'o forzato ad uso giornalistico..

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Avrei capito se il termine fosse 100 o 150 anni non solo 50, se parti per l'estero e ti porti una qualsiasi cosa che abbia più di 50 devi fare tutto questo??

anche se fossero 100 lire del '61 nel portafoglio?! :nea:

:hi: Nik

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Awards

curioso..

praticamente metà di tutti gli oggetti contenuti in casa mia, e peso di mezza Italia, sarebbero beni di interesse..?

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Domattina metti la sveglia alle 5 e inizia a preparare il caffè per 5-6 persone...

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Awards

curioso..

praticamente metà di tutti gli oggetti contenuti in casa mia, e peso di mezza Italia, sarebbero beni di interesse..?

l'articolo è un p'o forzato ad uso giornalistico..

Domattina metti la sveglia alle 5 e inizia a preparare il caffè per 5-6 persone...

forse da qualche parte ho anche una veglia che ha più di 50 anni...

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anche i miei quaderni delle elementari

Potrebbe essere una nuova e interessante forma di collezionismo ...

Quanto vuoi per quelli di Prima?

Fai gli sconti su quelli di Quinta?

:blum:

Modificato da L. Licinio Lucullo
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Ciao Mario.

"Io colleziono libri , libri di numismatica, spesso vecchi, anche di fine 800, allora anche questi a voler guardare sono oggetti da tutela,poveri miei libri.....,cari vecchi libri ....."

Come no?...certamente. Se hanno più di 100 anni rientrano fra i beni tutelati ai sensi del Codice Urbani.

Quindi se decidessi di venderli all'estero....prima dovrai passare dalla Sovrintendenza per ottenere l'attestato o la licenza di libera circolazione... :good: .

M.

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confermo le preoccupazioni dell'amico creatore della discussione. Io qualche mese fa ho ritrovato la vecchia colezione di pacchetti di sigarette, iniziata da mio padre, quando ancora aveva i calzoni corti. Ho fatto un banchetto la terz domenica del mese, nella città vicina e... udite udite? I carabinieri del NTPC mi hanno identificato inviando gli atti alla procura della repubblica, perchè avevo appena venduto ad un tedesco un pacchetto (vuoto) di Nazionali senza filtro e due di STOP, con e senza filtro. Sicome avevano più di 50 anni e rapresentavano parte del patrimonio culturale e mi sono preoccupato non poco, ho subito chiamato il mio avvocato e l'ho indicato come mio difensore di fiducia. Ma non è finita qui: siccome alcuni, non tutti, pacchetti sono ancora con le sigarette dentro - che sfiga- è arrivata ala Finanza e me li ha sequestrati, per esercizio abusivo di vendita di tabacchi!. Sono davvero depresso e disperato e spero che per quattro soldi non mi tocchi pagare una maxi - multa o addirittura vedermi macchiata la fedina penale.

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anche i miei quaderni delle elementari

Potrebbe essere una nuova e interessante forma di collezionismo ...

Quanto vuoi per quelli di Prima?

Fai gli sconti su quelli di Quinta?

scrivimi in MP che ci mettiamo d'accordo...non si fa mercatino sul forum :ph34r:

:rofl: :rofl:

Modificato da numizmo
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confermo le preoccupazioni dell'amico creatore della discussione. Io qualche mese fa ho ritrovato la vecchia colezione di pacchetti di sigarette, iniziata da mio padre, quando ancora aveva i calzoni corti. Ho fatto un banchetto la terz domenica del mese, nella città vicina e... udite udite? I carabinieri del NTPC mi hanno identificato inviando gli atti alla procura della repubblica, perchè avevo appena venduto ad un tedesco un pacchetto (vuoto) di Nazionali senza filtro e due di STOP, con e senza filtro. Sicome avevano più di 50 anni e rapresentavano parte del patrimonio culturale e mi sono preoccupato non poco, ho subito chiamato il mio avvocato e l'ho indicato come mio difensore di fiducia. Ma non è finita qui: siccome alcuni, non tutti, pacchetti sono ancora con le sigarette dentro - che sfiga- è arrivata ala Finanza e me li ha sequestrati, per esercizio abusivo di vendita di tabacchi!. Sono davvero depresso e disperato e spero che per quattro soldi non mi tocchi pagare una maxi - multa o addirittura vedermi macchiata la fedina penale.

la cosa mi lascia basito: ragionando con lo stesso metro dovrebbero sequestrare praticamente tutto quello che c'é in ogni mercatino rionale....

Sospettavo invece qualcosa legato al discorso GdF per via dei monopoli di Stato.

Dubito comunque che per qualche pacchetto di sigarette vuoto ti venga macchiata la fedina penale.

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confermo le preoccupazioni dell'amico creatore della discussione. Io qualche mese fa ho ritrovato la vecchia colezione di pacchetti di sigarette, iniziata da mio padre, quando ancora aveva i calzoni corti. Ho fatto un banchetto la terz domenica del mese, nella città vicina e... udite udite? I carabinieri del NTPC mi hanno identificato inviando gli atti alla procura della repubblica, perchè avevo appena venduto ad un tedesco un pacchetto (vuoto) di Nazionali senza filtro e due di STOP, con e senza filtro. Sicome avevano più di 50 anni e rapresentavano parte del patrimonio culturale e mi sono preoccupato non poco, ho subito chiamato il mio avvocato e l'ho indicato come mio difensore di fiducia. Ma non è finita qui: siccome alcuni, non tutti, pacchetti sono ancora con le sigarette dentro - che sfiga- è arrivata ala Finanza e me li ha sequestrati, per esercizio abusivo di vendita di tabacchi!. Sono davvero depresso e disperato e spero che per quattro soldi non mi tocchi pagare una maxi - multa o addirittura vedermi macchiata la fedina penale.

ditemi che è uno scherzo.....

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Quello che è accaduto all'amico carnesala è assurdo.Pacchetti di sigarette patrimonio culturale da salvaguardare ? Ci sono monumenti che vanno in rovina per incuria e ci si accanisce su queste cavolate?

Per finire la Gdf che sequestra tutto per vendita abusiva di tabacchi è la perla finale...

Modificato da Saturno
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Ciao.

"ditemi che è uno scherzo....."

A me sembra evidente che la storia di carnesala sia uno scherzo...... :pleasantry:

Ma a forza di sentire i racconti ed i commenti più strani, ormai abbiamo smarrito il confine fra ciò che è serio e ciò che è faceto.

Per giunta, sempre più spesso le storie (serie) di sequestri contengone elementi surreali mentre invece i racconti di fantasia sullo stesso tema possono riferirsi a fatti e comportamenti in apparenza anche credibili.

Tutto ciò la dice lunga sull'attuale situazione di caos che regna nell'ambiente....

Vabbè....fosse solo questo il problema del Paese, quasi quasi ci metterei la firma..... :help:

Comunue e, a prescindere.....solidarietà a carnesala...... :rofl:

M.

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Se è vero che la storia di carnesala è uno scherzo io non l'ho presa "bene", e perdono credibilità tutte le discussioni, siamo in "questioni legali" già un rebus per definizione, se ci mettiamo a complicare con giochetti di questo tipo io mi ribello!

Sarò un ingenuo, anzi certamente lo sono, e "vivo" le situazioni che leggo come se fossi io in causa e "soffro" per le ingiustizie, gli abusi e le truffe dei "furbetti" che la sanno sempre più lunga degli altri.

Sì, se è uno scherzo mi avete fatto "soffrire inutilmente" ...anche questo è un reato di "procurato allarme".

Non è bello sentirsi deficienti, e ancora meno che qualcuno, che credevi amico, ti dimostra che lo sei.

No, non è bello!

Sorry

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