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CHI SONO OGGI I COLLEZIONISTI ?


dabbene

Risposte migliori

Sul forum parliamo molto di noi collezionisti, io stesso ne ho parlato spesso, però è una voce di parte, molti di noi sono anche collezionisti.Ma come sono visti al di fuori di questo mondo di nicchia, dagli altri, ma in particolare negli ambiti istituzionali ?Gli altri in generale non comprendono bene questa passione, la ritengono di solito anomala, quasi strana, spesso gli sguardi e i commenti sono del tipo " il mondo è bello perchè è vario ", molti capiscono anche poco di cosa si sta parlando, i più educati cambiano subito discorso.Ma l'approccio, il rapportarsi con gli altri, in realtà lo sappiamo bene com'è, ci è noto.Meno noto in realtà e certamente più criptico è il pensiero che ha il mondo istituzionale, accademico, i vari enti che sono in contatto in qualche modo col collezionismo italiano.Come ci vedono ? Sul forum questo ambito è poco rappresentato in realtà, direi che probabilmente legge, si informa, annota.Ovviamente i pareri non potranno essere concordi, ma certamente un certo scetticismo aleggia in molti pareri che si sentono : il collezionismo incentiva gli scavi clandestini, questa è una massima che circola, il collezionismo indirettamente alimenta il mercato clandestino, ma anche il collezionista lo fa per il puro possesso materiale del bene, per scopi di guadagno, plusvalenze, nulla offre ai contributi e alla ricerca scientifica, queste sono frasi che ricorrono anche in seminari di studio.Ultimamente c'è anche l'ambito fiscale, il redditometro, lo spesometro, il collezionista sottrae, nasconde, ecco perchè è solitario.Quindi per alcuni il ritratto che ne esce non è incoraggiante, non è dei migliori, per fortuna non tutti la pensano così.Però questi giudizi ci sono e si leggono a volte anche sullo stesso forum.Ma è così veramente oggi il collezionista ? Certamente il collezionista è rappresentativo nei circoli, sul forum, nella SNI, ma non tutti è chiaro sono collezionisti.Credo che invece il collezionismo stia cambiando , sia in evoluzione, forse non tutti l'hanno compreso, oggi è diffusa la figura del collezionista-studioso, c'è il collezionista-divulgatore che aiuta anche i giovani ad avvicinarsi a questo mondo, c'è il collezionista-comunicatore che collabora col mondo accademico e con gli addetti ai lavori negli eventi, nel fornire informazioni, dati, immagini di monete.E' di solito persona precisa, ordinata, cataloga, studia, preserva questi beni nel tempo che poi come sappiamo passeranno inevitabilmente in mano altrui.Un ruolo civico e sociale, consapevole e rispettoso di norme e leggi nella quasi totalità, che dovrebbe essere visto come una risorsa, una opportunità di crescita culturale per molti ; purtroppo è un mondo che fatica ad essere però rappresentato quando si tratta di interagire con gli altri.Ma a volte quando vedo in certi circoli o nei mercatini, collezionisti,anche anziani, che si confrontano, commentano, si scambiano le monete, mi fanno venire in mente quando ero ragazzino e ci scambiavamo con gli altri le figurine dei calciatori Panini.Il paragone può sembrare irriverente, però è calzante, alla fine almeno per me, io continuo a pensare e a trovare in questo un ritorno alla fanciullezza, a quell'essere eterni Peter Pan, le emozioni, le passioni, i sogni, dei piccoli grandi sognatori e speriamo di continuare ad esserlo, il mondo ha bisogno sempre più anche di questi eterni sognatori.P.S. Certamente l'argomento si presta a svariate considerazioni con visuali differenti e metri di lettura diverse, dipende molto dall'angolazione, dagli orientamenti, posizioni, sensibilità,vediamo come la pensate, se ritenete.

Modificato da dabbene
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Proviamo a eliminare dal mondo i collezionisti di monete. Dove andrebbero a finire le monete? Tutte nei musei? Impossibile, troppe.. Tutte a deperire in qualche luogo dimenticato? (o perire?), probabile! O magari in qualche sotterraneo, non viste, non vissute.. Inutili! Dunque anche il collezionista solitario, che compra una moneta e la poggia su un vassoio di velluto, facendo attenzione a una molteplicità di fattori...umidità, colle, contatto con materiali vari, patine... Talvolta facendosi venire ache l'ansia per questo, tanto da venire qui sul forum a chiedere infinite volte consigli su come conservare, o restaurare... Io, personalmente, non mi reputo uno studioso, mi informo, mi piace leggere di monete, ma non ho compiuto "studi" specifici, non mi permetterei mai di paragonarmi a un numismatico di professione, che la sa più lunga di me infinite volte, perchè lui lo fa nella vita mentre io sono un musicista. Però non sto forse tenendo monete, talvolta di centinaia di anni fa, nel miglior ambiente possibile per loro? Non le sto forse salvaguardando e... coccolando?

Se qualcuno critica i collezionisti di monete lo fa perchè NON HA CAPITO cosa significa collezionare monete. E forse, nella sua vita, dovrebbe cominciare a pensare agli aspetti espressivi delle cose.

Grazie dabbene per la disussione inserita!

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Per ora rispondo con un battutaccia che però rende bene l'idea su come alcuno ci vede...poi domani penseremo ad un intervento riugorosamente più "Serio"

...." anche mio marito è sifilitico"...."filatelico ( o numismatico in un variante) cara, filatelico"...

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CHI SONO OGGI I COLLEZIONISTI? ....nella maggior parte dei casi, solo degli investitori/speculatori...lo testimoniano le dinamiche attuali del mercato stesso...i "COLLEZIONISTI" veri sono quasi estinti...ora ci sono i "RACCOGLITORI" e/o gli "INVESTITORI_COLLEZIONISTI" ...punto.

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So solo una cosa molto semplice, sono un Po perplesso da alcuni atteggiamenti che incontro a volte. Forse sono un "basso" collezionista (anche se le monete non lo sono), ma mi piace e lo faccio :) il resto per me sono solo parole!

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So solo una cosa molto semplice, sono un Po perplesso da alcuni atteggiamenti che incontro a volte. Forse sono un "basso" collezionista (anche se le monete non lo sono), ma mi piace e lo faccio :) il resto per me sono solo parole!

allora, forse, non sei un raccoglitore..

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io non potrei vivere senza le mie monete e non le venderei per niente al mondo...le guardo spesso e provo eccitazione nel girare tra convegni o mercatini alla ricerca di un pezzo che mi manca.

non ho mai comprato per rivendere...magari ho sostituito e poi rivenduto quella doppia.

la mia pecca è che leggo poco...ma inizierò prima o poi... :)

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Awards

Per ora rispondo con un battutaccia che però rende bene l'idea su come alcuno ci vede...poi domani penseremo ad un intervento riugorosamente più "Serio"

...." anche mio marito è sifilitico"...."filatelico ( o numismatico in un variante) cara, filatelico"...

C'era una discussione...

http://www.lamoneta.it/topic/59579-loro-ci-vedono-cosi/

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Awards

@@numizmo: io mi considero un collezionista nel senso tradizionale del termine, sono forse l'ultimo dei mohicani?

Non credo, ce ne saranno sicuramente altri, anche se non si appalesano qui sul Forum.

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Supporter

@@numizmo: io mi considero un collezionista nel senso tradizionale del termine, sono forse l'ultimo dei mohicani?

Non credo, ce ne saranno sicuramente altri, anche se non si appalesano qui sul Forum.

Buona giornata

allora siamo già in due...se avessi l'indole dello speculatore, mi sarei concentrato su pochissime monete di alto valore; non avrei dissipato sostanze per raccogliere monete da €. 20,00 o 30,00, solo per il gusto di avere quelle monete, non importa se le loro condizioni lasciano un po' a desiderare, ma è il piacere di avere una moneta legata ad un evento storico che ti ha colpito; oppure una moneta che ha una iconografia che ti affascina e che ti riporta a periodi storici che hai studiato. Questo è per me il collezionismo: studio della moneta e del periodo nel quale espica la sua funzione; sicché non vedo come possa entrarci nel mio caso, l'aspetto speculativo.

Riguardo a ciò che ha detto dabbene mi riprometto di far seguito con il mio pensiero.

Saluti

Luciano

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Il collezionista moderno non so' cosa sia, semplicemente perche' ho 27 anni e il collezionista di ''prima'' lo ricordo solo attraverso quei momenti passati con babbo a girare fra i banchini. Solo quando razzolavo nella ciotola dei centesimi stavo zitto o fermo un attimo. Mi e' sempre piaciuta molto la ciotola delle monetine, la trovavo affascinante e, quando pescavo una moneta particolare, mi veniva caldo, ero impaziente di comprarla e portarla via, come se avessi trovato un tesoro.

Spesso questo mi accade anche oggi, quando giro per le fiere ed i mercatini, mi piace passarci il tempo e razzolare le ciotoline. Quando trovo una moneta che mi piace, provo lo stesso caldo e nervosismo, se poi e' una vera occasione inizia anche un po' di sudarella, :)

Cosa devo dire? che sono un raccoglitore? ci sta'. Mi sto' accorgendo che le monete mi fanno stare bene, mi danno pace, e quando acquisto una moneta, non voglio mai darla via.

Le monete sono una passione che accantona il valore, che, a mio vedere, e' diviso in due parti.

La prima parte e, piu' importante e' quella emotiva.

Mi piace collezionare le monete, mi piace capirle e immaginare cosa siano significate. Ho acquistato un testone di cosimo I° de' medici e tenendolo in mano sono entrato a Porta Camollia a Siena, immaginando la Siena di 500 anni fa'. Sembra stupido ma l'emozione c'e' stata.

Quando passo da Montaperti, (strada per andare a casa mia), capita che mi fermi ogni tanto a immaginare cosa sia stato quel posto per Siena e Firenze.

In centro storico a Siena, ho visto uno stemma sopra un portone che recava due chiavi incrociate che ho rivisto solo in alcune monete papali, forse sono legate a quello.

Questo per me e' collezionare.

Forse sto' sbagliando, forse no, e' il mio modo per essere un ' collezionsita di oggi'', o un raccoglitore, non so' come definirmi.

Come seconda parte, meno importante, c'e' quella economica.

Oltre ad avere una passione che mi sta' crescendo dentro, e' una passione piu' o meno ''sicura'', che mi da' un minimo di tranquillita'.

Dovessi per qualsiasi motivo dover vendere la mia collezione, saprei che u minimo di soldi potrei ricavarli anche domani.

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Su questo tema mi piace riportare qui le rilflessioni fatte qualche mese orsono da Curtis Clay sul F.A.C., che ho anche tradotto (spero non troppo pedestramente), con l'ausilio di google:

"Penso che ci siano due motivi fondamentali alla base di quasi tutto il collezionismo, che possono contribuire a definire come un nuovo collezionista si accinge a raccogliere monete antiche.

1. Il desiderio di suscitare invidia negli altri collezionisti, con il possesso di rarità o monete in condizioni superbe, che desidererebbero possedere essi stessi.

Le rarità sono una buona scelta oggi, in quanto sono relativamente pochi i collezionisti che le raccolgono. Anche con un budget limitato, è possibile acquisire un gran numero di varietà rare, che quasi nessun museo o altro collezionista ha. E’ necessario diventare uno specialista della serie scelta, naturalmente, in modo da riconoscere le rarità quando capita a tiro!

Tutti vogliono monete in condizioni superbe oggi, quindi è necessario essere un uomo ricco, anzi più ricco di un miliardario, se si desidera raccogliere superbi tetradrammi greci o superbi aurei, medaglioni o sesterzi romani! Tuttavia, se si sceglie una serie più abbordabile, come ad esempio denari o antoniniani o bronzi Costantiniani, si può costruire una collezione di monete molto interessanti, in condizioni quasi perfette, anche con un budget moderato.

2. Il secondo motivo fondamentale. La ricerca dell’Affare: la gioia per l'acquisizione di una moneta per molto meno di quello che dovrebbe essere il suo valore. Il collezionista di rarità antiche troverà un sacco di opportunità di fare affari, dal momento che pochi altri collezionisti oggi conoscono o ricercano rarità. Ma anche il collezionista di monete in grande conservazione può fare il colpo occasionale se è persistente, paziente e fortunato!

Un terzo motivo per un buon numero di collezionisti: il possesso di una moneta può essere uno stimolo potente per indagare la sua rarità, la cronologia, e lo sfondo storico, accrescendo quindi la conoscenza della cultura pertinente e del periodo di tempo.

Vedi l'ottimo sito didattico Doug Smith, basato quasi esclusivamente sulle monete della sua collezione personale. E come John Hooker, un esperto di monete celtiche, ha scritto di recente sulla Moneta-L, che tutti i suoi più importanti contributi o scoperte sulle monete antiche hanno preso lo spunto dall'iingresso nella sua collezione personale di una specifica moneta. La mia prima pubblicazione, su Num. Chronicle nel 1970, è stata su un asse che avevo appena acquistato da Seaby, e che ho poi venduto al British Museum una ventina di anni dopo: "Il Nilo e le Quattro Stagioni su un nuovo asse di Settimio Severo".

Per chi fosse interessato, questo è il link alla discussione originale in inglese: Link

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Il collezionista moderno non so' cosa sia, semplicemente perche' ho 27 anni e il collezionista di ''prima'' lo ricordo solo attraverso quei momenti passati con babbo a girare fra i banchini. Solo quando razzolavo nella ciotola dei centesimi stavo zitto o fermo un attimo. Mi e' sempre piaciuta molto la ciotola delle monetine, la trovavo affascinante e, quando pescavo una moneta particolare, mi veniva caldo, ero impaziente di comprarla e portarla via, come se avessi trovato un tesoro.

Spesso questo mi accade anche oggi, quando giro per le fiere ed i mercatini, mi piace passarci il tempo e razzolare le ciotoline. Quando trovo una moneta che mi piace, provo lo stesso caldo e nervosismo, se poi e' una vera occasione inizia anche un po' di sudarella, :)

Cosa devo dire? che sono un raccoglitore? ci sta'. Mi sto' accorgendo che le monete mi fanno stare bene, mi danno pace, e quando acquisto una moneta, non voglio mai darla via.

Le monete sono una passione che accantona il valore, che, a mio vedere, e' diviso in due parti.

La prima parte e, piu' importante e' quella emotiva.

Mi piace collezionare le monete, mi piace capirle e immaginare cosa siano significate. Ho acquistato un testone di cosimo I° de' medici e tenendolo in mano sono entrato a Porta Camollia a Siena, immaginando la Siena di 500 anni fa'. Sembra stupido ma l'emozione c'e' stata.

Quando passo da Montaperti, (strada per andare a casa mia), capita che mi fermi ogni tanto a immaginare cosa sia stato quel posto per Siena e Firenze.

In centro storico a Siena, ho visto uno stemma sopra un portone che recava due chiavi incrociate che ho rivisto solo in alcune monete papali, forse sono legate a quello.

Questo per me e' collezionare.

Forse sto' sbagliando, forse no, e' il mio modo per essere un ' collezionsita di oggi'', o un raccoglitore, non so' come definirmi.

Come seconda parte, meno importante, c'e' quella economica.

Oltre ad avere una passione che mi sta' crescendo dentro, e' una passione piu' o meno ''sicura'', che mi da' un minimo di tranquillita'.

Dovessi per qualsiasi motivo dover vendere la mia collezione, saprei che u minimo di soldi potrei ricavarli anche domani.

Succede lo stesso a me con Genova :) ho studiato un po' la sua storia, ho visto le varie cinta murarie nei secoli, pensando che le monete vivevano quel periodo.. Anche guardando le stampe antiche!

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Credo che l'intento di Dabbene fosse diverso dall'altra discussione, diciamo più serio e circoscritto.

Arka

Appunto, e il mondo istituzionale, accademico, gli enti come ci vedono.....? Qui sta la novità rispetto ad altre di questa discussione, questi aspetti sono poco toccati di solito....

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Credo che l'intento di Dabbene fosse diverso dall'altra discussione, diciamo più serio e circoscritto.

Arka

Appunto, e il mondo istituzionale, accademico, gli enti come ci vedono.....? Qui sta la novità rispetto ad altre di questa discussione, questi aspetti sono poco toccati di solito....

Posso dire come ci vedono gli accademici stranieri, avendo avuto corrispondenza tanto con Michel Amandry quanto con Ian Carradice. Sempre massima cortesia e apprezzamento per i contributi dati nel segnalare nuovi esemplari.

Non ho invece mai avuto contatti con interlocutori itaiiani.

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Supporter

Credo che l'intento di Dabbene fosse diverso dall'altra discussione, diciamo più serio e circoscritto.

Arka

Appunto, e il mondo istituzionale, accademico, gli enti come ci vedono.....? Qui sta la novità rispetto ad altre di questa discussione, questi aspetti sono poco toccati di solito....

Posso dire come ci vedono gli accademici stranieri, avendo avuto corrispondenza tanto con Michel Amandry quanto con Ian Carradice. Sempre massima cortesia e apprezzamento per i contributi dati nel segnalare nuovi esemplari.

Non ho invece mai avuto contatti con interlocutori itaiiani.

Beh dai, non e' proprio cosi'; fose è una questione di occasioni, fortuna .....non credo ci sia uno snobbismo a 360 gradi; posso anch'io confermare, per quello che è stata la mia esperienza, di aver avuto occasione di conoscere Alan Stahl durante il convegno che la SNI organizzo' al palazzo delle Stelline di Milano in occasione del centenario della Società nel 1988.

Fu un colloquio (in italiano) molto simpatico; si interesso' non poco riguardo la mia passione circa le monete veneziane, volle sapere quale tipologia o periodo preferissi; dove le acquistavo, quando avevo iniziato, se ero un "figlio d'arte" oppure no; cosa ne pensavo della sua relazione, incentrata sull'iconografia del grosso di Antonio Venier e dell'ipotesi che su alcuni tipi - differenti da altri - ci fosse la mano dei fratelli da Sesto, veri artisti di quel periodo, .....ma non vi tedio al riguardo.

La stessa amicalita' l'ho pero' anche riscontrata con docenti e studiosi italiani; taluni sono anche presenti in questo forum; altri, invece, pur non scrivendo, so per certo che ci seguono e ci apprezzano; alcuni di loro hanno anche presenziato ad iniziative nate proprio grazie a questo forum. :good:

Noi collezionisti siamo, e' vero, spesso dei "praticoni", ma dalle nostre discussioni, talvolta, escono ipotesi sulle quali anche loro studiano, elaborano nuove ipotesi; alcune volte, dalle discussioni del nostro forum, sono uscite e postate delle monete che per loro hanno rappresentato la prova di qualche teoria. Una vera chiave di volta per i loro studi e credo che abbiano ben apprezzato. :pardon:

Che poi ci siano anche altri, che vedono nel collezionista colui che rovina tutto e minaccia l'esistenza della Numismatica con la N maiuscola (quando non scava buchi...) :nea: .....beh, posso immaginarlo; ma a Questi direi che ci sono tanti appassionati che acquistano legalmente le proprie monete e sono la gran parte dei collezionisti.

Ho anche l'impressione che Questi "Refrattari" siano gli stessi che aborriscono avere rapporti con noi appassionati; forse loro non pensano assolutamente a quanto possa essere proficuo avere rapporti anche con chi non è seduto in un ateneo; forse sono anche coloro che non si sognerebbero mai di confrontarsi con un pubblico virtuale, attraverso l'uso di internet.

Mi spiace, forse il problema e' dettato dalla loro eta' anagrafica che gli impedisce di cogliere queste opportunita' e vedono nello "strumento" internet (e coloro che lo usano) un potenziale nemico o un ostacolo.

Ebbene, io ho usato tanti forse, perche' non ho avuto mai modo di leggere o sentire in prima persona il loro pensiero...solo qualche "voce di corridoio" e come tale la considero, ma in ogni caso, ne sono certo, non sono loro il futuro.

Vanno senza dubbio ringraziati per le tante ed interessanti cose che hanno "prodotto" e che magari produrranno ancora, ma il mondo della comunicazione cambia e molto piu' alla svelta di quanto - forse - immaginano.

Come cambiera' il collezionista numismatico e la numismatica? Non lo so. Quello che so e' che il collezionimo numismatico esiste da millenni, la forma e'e'molto cambiata; all'origine collezionavano i re ed i pochi ricchi epuloni, col tempo i collezionisti sono cresciuti, la numismatica si è "democratizzata" (passatemi il termine improprio, ma che rende l'idea); adesso collezionano anche i ragazzini di dodici anni. E non si torna indietro.

Saluti

Luciano

Modificato da 417sonia
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anch-io concordo con Sonia che i contatti con interlocutori accademici italiani ci sono eccome e molti direttamente su questo forum. Magari questo e- un po'piu evidente per la numismatica medioevale che per l-antica , ma comunque c'é.

Avrei pensato che l-oggetto della discussione fosse piu chi e il collezionista oggi e dove sta andando sopratutto, piu che come appare oggi il collezionista agli occhi di accedemie ed istituzioni che e argomento un po'diverso e ben piu specifico.

In ogni caso, come gia detto in numerose discussioni passate, internet ha avuto la conseguenza di aver avvicinato un numero di persone molto maggiore che in passato alla passione per le monete, intesa sia come passatempo, che come studio di approfondimento , che per un interesse puramente commerciale.

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La mia non voleva essere una critica, ma una semplice constatazione: per la monetazione di mio interesse, i Flavii, estensori e curatori dei cataloghi di riferimento universalmente noti (R.I.C. e R.P.C.) sono inglesi e francesi.

Costoro pubblicano il loro indirizzo email nell'introduzione dei cataloghi stessi e, se contattati, rispondono puntualmente.

Almeno questo è quanto ho avuto modo di sperimentare direttamente.

Personalmente ignoro invece (certo anche per mia ignoranza) chi siano le loro eventuali controparti italiane, alle quali pertanto non ho mai avuto occasione di rivolgermi

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e ti meravigli :unknw: in un Paese che ha la piu bella collezione di monete romane (Gnecchi) che giace inconosciuta dai tempi del suo lascito (1923) e ancora non catalogata e fotografata ? IN USA , dove adorano tutto cio che viene da Roma antica , ci avrebbero fatto sopra un museo appositamente.

Come possono da noi i supposti curatori metterci il loro nome ? :spiteful:

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Questa discussione tratta di temi troppo alti per me ma comunque voglio dire la mia.....il mio amore per le monete nasce da ragazzino quando ho preso la prima fregatura della mia vita e da li mi sono appassionato e non sono stato in pace con me stesso fino a quando non ho avuto tra le mani l'agoniato Littore vero, ecco per me questo è essere collezionisti, la passione che ci si mette dietro e l'attesa per avere la moneta che si è tanto desiderato e vivere quel momento dove prendendola tra le mani non si capisce più niente.....ragazzi, a me ancora oggi in quei momenti tremano le mani come ad un bambino davanti ad una macchinina telecomandata.

Per quanto riguarda come ci vede il mondo istituzionale, non ne abbiate a male, ma a me interessa poco.....soprattutto finchè il mio raccogliere monete sarà legato solo ad un fatto emozionale.

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e ti meravigli :unknw: in un Paese che ha la piu bella collezione di monete romane (Gnecchi) che giace inconosciuta dai tempi del suo lascito (1923) e ancora non catalogata e fotografata ? IN USA , dove adorano tutto cio che viene da Roma antica , ci avrebbero fatto sopra un museo appositamente.

Come possono da noi i supposti curatori metterci il loro nome ? :spiteful:

Probabilmente questo clima culturale è molto vicino a quello che vigeva alla vigilia della caduta dell'Impero Romano d'Occidente, spero per i tanti Italiani che non si meritano tutto questo che il tempo delle Zucche trasformate in amministratori e politici sia tramontato......

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