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IGNORED

Le monete di PIO XI


tartachiara

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Ciao a tutti, ho un dubbio che vorrei chiarire. Dopo i patti lateranensi Pio XI fa coniare monete da 100 lire in oro, da 10 e 5 lire in argento e cosi via. queste monete avevano corso legale anche in Italia? potevano circolare liberamente sia nel Vaticano che sul territorio Italiano? e la stessa cosa valeva per le monete Italiane all'interno del vaticano?

inoltre il fatto che 1 lira italiana valesse quanto 1 lira del vaticano fu deciso a tavolino, durante i patti lateranensi?

grazie in anticipo

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Si, le monete erano basate sulla valuta italiana e circolavano liberamente anche in Italia. Vigeva un'accordo simile a quello stipulato con San Marino. Nei patti lateranensi veniva riconosciuto il Vaticano come entità statale, con tutte le prerogative che questo comporta, tra le quali battere moneta. Suppongo che con un accordo successivo il Vaticano riconoscesse come propria valuta la lira italiana.

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@@temujin79 grazie. le lire Vaticane circolavano effettivamente o venivano tesaurizzate, o per lo meno tenute come ricordo dai fedeli? cioè era possibile negli anni 30 e 40 trovarsi in tasca un 5 lire del vaticano tenendo presente che i pezzi coniati dal vaticano erano molto limitati rispetto a quelli coniati dall'italia e ancora oggi le monete di quel periodo del vaticano in FDC si trovano facilmente e in buon numero.

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Guest utente3487

Fate una considerazione: negli anni 30 e 40 si trovavano in circolazione monete in oro italiane? In argento? Fate poi le dovute proporzioni con quelle Vaticane ed il gioco è fatto.

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be con lo scoppio della seconda guerra mondiale l'oro e l'argento sarà sicuramente sparito dalla circolazione, ma nei primi anni 30 qualcosa pur circolava, senno non ci sarebbero esemplari circolati da 10 lire del 36 da 5 lire del 36 e 37 ( parlo del regno). poi dopo il 39 dubito che l'oro e l'argento circolasse, ma questo penso che sia successo un po ovunque.

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Premesso che i rapporti monetari tra Italia e Vaticano sono governati dal 1929 da apposite convenzioni monetarie e dal 2009 tra il Vaticano e l’Unione Europea (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2010:028:0013:0018:IT:PDF), posso dirvi che io vivo a Roma e da sempre ho trovato monete vaticane nei resti dei commercianti, ultimamente anche i 50cm dell’euro che sono stati coniati in quantità per rispettare i parametri imposti dalla Unione europea (monete da circolazione verso monete da collezione).

Allo stesso modo trovo spesso nelle collezioni/raccolte che vedo monete in argento acmonital e bronzital vaticane consumate da circolazione e a volte tesaurizzate come le aquilette o le caravelle.

Quando chiesi a mio padre notizie sul fatto in discussione mi chiarì che ciò succedeva negli anni trenta con le monete di pio XI e dopo la guerra con quelle di Pio XII.

Quanto alla circolazione dell’argento lui mi ha raccontato che le 5 lire aquila circolavano correntemente e rappresentavano per un ragazzo un bel regalo da parte di genitori e parenti (i 50 euro di oggi ?)

Buona collezione

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@@temujin79 grazie. le lire Vaticane circolavano effettivamente o venivano tesaurizzate, o per lo meno tenute come ricordo dai fedeli? cioè era possibile negli anni 30 e 40 trovarsi in tasca un 5 lire del vaticano tenendo presente che i pezzi coniati dal vaticano erano molto limitati rispetto a quelli coniati dall'italia e ancora oggi le monete di quel periodo del vaticano in FDC si trovano facilmente e in buon numero.

Vedo che ti hanno gia risposto, confermo quanto hanno detto. Sia prima che dopo la guerra le monete vaticane, così come quelle di s.marino, si ritrovavano in circolazione. Ovviamente non si parla delle monete in oro, coniate solo per i collezionisti. Le monete in argento venivano tesaurizzate così come accadeva per quelle italiane dello stesso periodo. Per il vaticano la rarità, più che i pezzi coniati, la fa la domanda dei collezionisti credo.

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