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Il Re ed Io


petronius arbiter

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Mickley specimen

Il 1804 dollar che prende il nome da Joseph J. Mickley, ha un peso di 26,98 grammi ed è valutato in conservazione Proof-62 da NGC (in precedenza stimato Proof-50).

Joseph J. Mickley è stato uno dei più celebrati collezionisti americani del XIX secolo. I suoi interessi numismatici erano molteplici, e includevano anche l'acquisizione dei conii delle prime monete della Zecca americana.

Si ritiene possa essere una delle due monete contenute nei cofanetti destinati agli imperatori di Cocin-Cina e Giappone, e mai consegnati. Se è così, deve essere stata coniata nella primavera del 1835, più precisamente tra il 31 marzo, quando il Dipartimento di Stato commissiona alla Zecca due nuovi cofanetti, e il 21 aprile, quando Edmund Roberts comunica di averli ricevuti.

Come il Cohen specimen, dovrebbe aver fatto ritorno in patria nel 1836-37, e si pensa che possa essere stato messo in circolazione da qualcuno del Dipartimento di Stato dopo il suo ritorno. Infatti, come l'esemplare precedente, anche questo presenta tracce di circolazione, anche se meno marcate.

Si suppone che, all'incirca nel 1850, Henry C. Young, un cassiere della Bank of Pennsylvania, lo abbia ritirato da un deposito al valore facciale. Dal 1859, o prima, e fino al 1867, è nelle mani di Mickley, la cui collezione viene venduta all'asta il 28 ottobre 1867.

Il dollaro è il lotto n. 1696, e viene venduto a 750 dollari, probabilmente, commenta qualcuno, "la più alta cifra mai pagata finora in questo paese per una singola moneta".

Così viene descritto nel catalogo d'asta:

"Questo pezzo è tenuto in grande considerazione da tutti i collezionisti americani ed è il gioiello della collezione di Mr. Mickley. E' stato in circolazione, ma è ancora nella migliore condizione...E' stato ottenuto, molti anni fa, dalla Bank of Pennsylvania, ed è fuori discussione che sia, non solo autentico, ma originale. Dei quattro esemplari conosciuti, due è certo che furono coniati in un periodo successivo al 1804, e fino a quando uno non è stato recentemente ottenuto dal Colonnello Cohen, si riteneva che questo fosse l'unico originale esistente."

I compilatori del catalogo danno un colpo al cerchio e uno alla botte :rolleyes:

Pur riconoscendo che due esemplari (quello della Zecca e quello di Stickney) tra i quattro allora noti erano stati coniati dopo il 1804, credevano che il dollaro di Mickley e quello appena ritrovato di Cohen, risalissero invece all'anno effettivamente riportato sulle monete, e fossero, per questo, "originali".

Acquistato all'asta da Wiliam Lilliendahl, viene da questi ceduto l'anno successivo, 1868, a Edward Cogan, che lo passa quasi subito a un altro collezionista, William Sumner Appleton. Stavolta, il nostro dollaro si riposa per qualche anno, rimane nelle mani di Appleton fino al 1905, quando finisce nella collezione della Massachusetts Historical Society.

Qui il riposo è ancora più lungo :lazy:

E' infatti nel 1970 che la MHS affida a Stack's la vendita della collezione, comprendente al lotto 625 il dollaro 1804, che viene acquistato per 77.500 dollari.

L'acquirente è un anonimo collezionista di Chicago, che nel 1974 lo rimette sul mercato, affidandone la vendita di nuovo a Stack's. Il nuovo proprietario, Reed Hawn, lo tiene quasi 20 anni, poi nel 1993 lo vende, sempre tramite Stack's, per 475.000 dollari.

Ad acquistarlo è David Queller, che così, in una lettera del 1999, ricorda l'evento:

"Ricordo che ero seduto vicino alla persona che comprò questa moneta all'asta Stack's nel 1970. Ricevette una standing ovation, e fu molto orgoglioso di possedere il dollaro 1804 di Mickley.

Quando ho comprato io la moneta, ho ricevuto la stessa standing ovation, e sono stato molto felice di diventare il nuovo, orgoglioso proprietario, di questo dollaro 1804."

Nel 2008, Queller decide di far provare a qualcun altro lo stesso orgoglio :D

La moneta, affidata stavolta a Heritage, il 16 aprile 2008 si accasa nuovamente per 3.735.000 dollari, secondo realizzo di sempre per un 1804 dopo i 4,14 milioni del dollaro di Muscat.

Il nuovo, anonimo proprietario, ne è tuttora orgoglioso :guitarist:

petronius oo)

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Dexter specimen

Questa moneta, di un bel colore scuro blu-acciaio, è conosciuta come Dexter specimen, è in conservazione Proof-63 e pesa 26,94 grammi. E' contromarcata con una "D" su una delle nuvole al rovescio, ma nella foto allegata non si riesce a distinguerla, forse è nella seconda nuvola da destra.

Nel 1989, è stata lì lì per realizzare, prima moneta della storia, una cifra a 6 zeri...ma si è fermata a 990.000 dollari :blum:

Si suppone coniata tra il 1834 e il 1840, più probabilmente a metà degli anni '30 come gli altri esemplari Class I. Come per tutti gli altri, per qualche decennio non se ne sa nulla, si pensa sia stata venduta da qualcuno all'interno della Zecca.

Si può iniziare a tracciare regolarmente il suo percorso di vita nel 1879, quando spunta fuori dall'altra parte del mondo, in un'asta berlinese, dove viene offerta in un lotto comprendente numerosi altri dollari, tra cui alcuni dei primissimi, degli ultimi anni del '700.

Come c'è arrivata in Germania? Mah... :whome:

Ci resta ancora qualche anno, nel 1885 risulta essere tornata negli Stati Uniti, nelle mani dei fratelli Chapman.

I Chapman la vendono a James Vila Dexter, di Denver, Colorado, che ne rimane in possesso fino al 1899. Sembra sia stato Dexter a contromarcare la moneta con la "D" di cui abbiamo parlato in apertura, la sua iniziale, che pare abbia apposto anche su altre monete di sua proprietà.

Tra il 1899 e il 1903, la collezione Dexter viene dispersa. Il 1804 dollar viene venduto il 5 novembre 1903 per 2.000 dollari, la cifra più alta mai pagata fino ad allora per una moneta americana.

Tra i tanti passaggi di mano che seguiranno durante la prima metà del '900, non poteva non transitare dalle parti di Max Mehl :D che nel 1941 ne cura la vendita in via privata a Charles Williams, per 4.250 dollari.

Dopo 40 anni, e dopo un altro paio di passaggi, nel 1981 vale già 280.000 dollari, che diventano 990.000 nel 1989, quando la RARCOA di Chicago, che l'aveva appunto acquistata nel 1981, la rivende.

990.000 dollari, come abbiamo detto in apertura, rappresentavano allora la cifra più alta per una moneta, che solo per poco non diventa storica, per soli 10.000 dollari l'obiettivo del milione viene mancato.

Un appuntamento, questo, per il quale bisognerà attendere il 1996, quando il 1913 V-nickel della collezione Eliasberg supererà, prima moneta al mondo, il muro delle sette cifre, realizzando 1.485.000 dollari.

Un appuntamento solo rimandato per il Dexter specimen, che nell'ottobre 2000 in asta Stack's, viene venduto a un anonimo collezionista, che ne sarebbe ancora in possesso, per 1.840.000 dollari.

petronius :)

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Parmelee specimen

Attualmente conservata nel Durham Museum di Omaha, la moneta è parte della Byron Reed Collection, in mostra presso il suddetto museo.

Inizialmente stimata Proof-63, nel 1999 è stata promossa a Proof-64 da ICG. Ha un peso di 26,96 grammi, e presenta segni di attrito nei campi, nonchè le consuete, piccole fratture di conio, già evidenziate in precedenza per altre monete, e che sono da ritenersi comuni a tutti gli esemplari Class I.

Si suppone coniata tra il 1834 e il 1840, più probabilmente a metà degli anni '30 come gli altri esemplari Class I.

Dalla fine degli anni '40 al 1868, è in possesso di una sconosciuta "lady", che lo avrebbe ottenuto direttamente dalla Zecca, presumibilmente al facciale, in un momento non precisato tra il 1845 e il 1849 (si fa riferimento al fatto che l'avrebbe avuto durante il periodo di presidenza di James K. Polk, 11° Presidente degli Stati Uniti, che governò appunto dal marzo 1845 al marzo 1849).

La signora, ormai anziana, nel 1868 lo regala al figlio, rendendosi conto solo allora di avere in mano un'autentica rarità. Sembra che i due, discorrendo del più e del meno, siano finiti a parlare del Mickley specimen, che era da poco stato venduto per 750 dollari (probabilmente la cifra più alta pagata fino a quel momento per una singola moneta americana).

"Bene, io ho un dollaro del 1804", avrebbe detto la signora.

"Impossibile", avrebbe replicato il figlio.

Ma alla prova dei fatti, l'impossibile diventa realtà, e la moneta passa subito in mano d'altri ;)

Viene infatti acquistata da E. Harrison Sanford, per una cifra imprecisata, ma presumibilmente inferiore ai 750 dollari realizzati dall'esemplare di Mickley, visto che, nel 1874, lo stesso Sanford la rivende per 700 dollari. Ad acquistarla è Lorin G. Parmelee, da cui la moneta prenderà il nome, e che in quegli anni risulta anche essere in possesso, per un breve periodo, del Cohen specimen.

Il Parmelee specimen è, tra gli esemplari Class I, quello che ha avuto meno passaggi di mano, ad eccezione naturalmente del Mint specimen, che è sempre rimasto di proprietà della Zecca.

Nel 1890, Parmelee lo vende, per 570 dollari (è anche quello che è stato meno pagato, perdendo addirittura parte del suo valore tra un passaggio e l'altro, chissà cosa potrebbe realizzare oggi) a Byron Reed, che lascia la sua collezione in deposito e in mostra presso la City Library di Omaha, Nebraska, dove il nostro dollaro rimane fino al 1980, quando viene trasferito nel Western Heritage Museum, sempre di Omaha, oggi meglio conosciuto come The Durham Museum, dove, come abbiamo visto in apertura, si trova tuttora, e dove viene esposto a rotazione con altre monete.

Il dollaro Parmelee, esaurisce la lista degli esemplari cosiddetti "Originals" o Class I, ovvero quelli che si presumono coniati intorno alla metà degli anni 1830, o al massimo entro la fine del decennio.

Oltre vent'anni più tardi, gli impiegati della Zecca rimetteranno mano ai conii del 1804 dollar, e nasceranno allora gli esemplari conosciuti come Class II e Class III, la cui storia racconteremo a partire da lunedì prossimo.

Buona domenica a tutti :)

petronius oo)

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Vent'anni dopo

Si torna a parlare dei 1804 dollars giusto alla fine degli anni 1850, vent'anni o poco più dopo i fatti narrati finora.

Alla Zecca aveva preso piede una pratica non proprio ortodossa, quella di permettere, anzi di incoraggiare, l'uso degli impianti per il guadagno personale.
I dipendenti si erano abituati a preparare conii per medaglie non solo per le richieste ufficiali del governo, ma anche per quelle di privati cittadini e associazioni. Il compenso per questi lavori veniva da loro intascato direttamente, anche se il lavoro veniva fatto presso la Zecca, dai dipendenti della Zecca durante il normale orario di lavoro, e utilizzando le scorte di metalli della Zecca, senza che il loro costo venisse compensato in alcun modo.

E non si pensi che a farlo fossero impiegati di basso rango. La pratica era iniziata con Adam Eckfeldt, Chief Coiner dal 1814 al 1839, ma che anche dopo essere andato in pensione mantenne di fatto il ruolo (e ti credo, con quel che ci guadagnava :rolleyes:) fin quasi alla sua morte nel 1852.
Il suo successore, Franklin Peale, usò la Zecca per il proprio tornaconto "portando avanti un estensivo, redditizio e improprio business di produzione di medaglie" chiedendo anche agli operai della Zecca di lavorare per lui "senza una giusta ripartizione del profitto con gli operai stessi" <_<

Nel 1854 Peale viene allontanato dall'incarico, ma la consuetudine sembra continuare, e non solo per le medaglie. Lo stesso Direttore della Zecca, James Ross Snowden (direttore dal 1853 al 1861) fa sapere che i collezionisti richiedevano con insistenza rare monete degli Stati Uniti o monete di prova, e che pochi esemplari erano stati riconiati per soddisfare queste richieste.

Snowden, in una lettera inviata al Segretario al Tesoro il 22 gennaio 1859, chiede il permesso di continuare a farlo:

"Siamo pressati quotidianamente da collezionisti di monete da ogni parte del paese, sia per lettera che di persona, per campioni o esemplari di prova di monete, di tipo raro. Pochi di questi sono stati in ogni caso emessi, e alcuni di essi sono finiti nelle mani di commercianti, che li hanno rivenduti a un prezzo eccessivo. Propongo, con la vostra approvazione, un modo per controllare questo traffico, e allo stesso tempo soddisfare un gusto che ultimamente è notevolmente aumentato nel nostro paese, e sembra aumentare ogni giorno di più, e cioè battere alcune monete dei tipi più richiesti e venderle a un prezzo ufficiale, così che i profitti possano andare a beneficio del Gabinetto Numismatico della Zecca."

Non risulta dagli archivi che ci sia stata una risposta a questa lettera, nè sono stati trovati registri contabili con l'annotazione dei suddetti profitti, se ne può dedurre che il permesso non venne accordato.

La lettera indica anche che Snowden era a conoscenza delle precedenti emissioni di "tipi rari".
Allo stesso tempo però, si rendeva conto che tale azione era discutibile, e chiedeva dunque l'approvazione del Dipartimento del Tesoro, basata sulla teoria che i profitti potessero essere utili al Gabinetto della Zecca.

Ma la domanda vera è se i singoli dipendenti della Zecca avessero tratto un profitto personale dalla nuova emissione di monete rare.

La risposta, ci viene dalla storia dei dollari datati 1804 ;)

petronius :)

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mi sfugge una cosa..... allora gli esemplari di dollaro 1804 tra classe I, II e III dovrebbero essere 15 giusto?

E dovrebbero essere tutti coniati come Proof....

Ma perchè ad esempio il Cohen Speciment è stato valutato VF30 e non PF30? Gli americani non usano mettere il PF davanti se si tratta di moneta proof? Tuttavia guardando le immagini la lavorazione proof si nota molto poco, ok che ha circolato.....

E a riguardo un altra domanda....ma le monete proof potevano circolare tranquillamente assieme alle altre?

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Awards

Apparentemente, il primo riferimento scritto ai dollari 1804 Class II, è una lettera datata 18 luglio 1860, inviata da Jeremiah Colburn di Boston, al Direttore della Zecca di Philadelphia, Snowden:

"Ho appena ricevuto dalla vostra città un dollaro del 1804, al prezzo di 75 dollari. La persona che me lo ha inviato, ha detto che esso, se non originale, viene però dai conii originali. Le sarei profondamente obbligato se volesse confermarmi che il conio è nella Zecca, e che la moneta è stata coniata da esso."

A questa lettera Snowden non risponde.

Il giorno dopo, 19 luglio, a scrivergli è un antiquario di New York, e anche lui chiede di sapere se è vero che la Zecca ha riconiato i dollari 1804, perchè aveva sentito dire che molti erano stati visti e messi in vendita.

A questa seconda lettera, Snowden replica:

"In risposta alla vostra richiesta posso assicurarvi che nessuno 'specimen' del dollaro del 1804 è stato coniato dalla Zecca, e sono stato informato dal capo responsabile delle coniazioni che non ci sono i mezzi per farlo."

Ma Colburn e altri membri della Boston Numismatic Society continuano ad avere molti dubbi, e dopo la nomina di un nuovo Direttore della Zecca, James Pollock, gli scrivono, il 12 novembre 1861:

"...richiamiamo la vostra attenzione sugli abusi che sarebbero stati commessi alla Zecca negli ultimi anni, per cui un certo numero di campioni di monete sarebbero stati liberamente prodotti usando i conii degli anni precedenti, e messi dai dipendenti della Zecca a disposizione dei commercianti, che li avrebbero rivenduti a caro prezzo.

Due anni fa, membri di questa Società, si sono visti offrire campioni di dollari del 1804, di cui fino ad allora solo tre o quattro esemplari erano conosciuti; il vostro predecessore alla direzione della Zecca, aveva prontamente replicato che non ne erano stati coniati di nuovi.

Ma successive investigazioni, hanno dimostrato che tre campioni sono stati coniati, e che due di essi sono stati venduti per 75 dollari ognuno; vari esemplari di prova di altre monete, in grande numero, sarebbero stati coniati senza l'approvazione dei funzionari competenti.

Date queste circostanze, sollecitiamo rispettosamente di distruggere i conii delle monete, e anche degli esemplari di prova, alla fine di ogni anno."

Questa lettera conferma che è stato nel 1859 che i commercianti hanno incominciato a offrire dollari del 1804, che due di essi sono stati venduti per 75 dollari, e che il Direttore Snowden aveva negato il fatto che queste coniazioni erano avvenute durante la sua amministrazione (1853-1860).

Infine, la lettera accusa i dipendenti della Zecca di aver coniato e venduto monete per il loro guadagno personale <_<

petronius oo)

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A questa lettera, il Direttore Pollock risponde:

"Gli abusi di cui riferite, se mai sono esistiti, non potranno essere praticati più a lungo in questa Istituzione. La pratica di riconiare esemplari di prova e monete da conii di anni precedenti, non può che essere fermamente condannata, e grande attenzione sarà ora posta per prevenire il ripetersi di simili abusi. Tutti i conii degli anni precedenti sono custoditi in modo tale che nessuno può venirne in possesso, senza che il Direttore ne sia a conoscenza.

I conii delle monete e dei campioni di prova dell'anno corrente, saranno d'ora in poi distrutti alla fine di ogni anno. I conii degli anni passati, saranno anch'essi distrutti."

Il fatto che questa risposta non neghi nessuna delle accuse, è significativo. Certo, intende evitare con attenzione di ammettere qualcosa, ma l'autore scivola su una frase come "grande attenzione sarà ora posta per prevenire il ripetersi di simili abusi" :rolleyes:

Si ammette anche che alcuni conii degli anni precedenti sono ancora custoditi nella Zecca, e che non possono essere utilizzati senza che il Direttore ne sia a conoscenza ;)

petronius :)

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Il 2/10/2012 alle 18:26, derek83 dice:

Ma perchè ad esempio il Cohen Speciment è stato valutato VF30 e non PF30? Gli americani non usano mettere il PF davanti se si tratta di moneta proof?

Il termine proof non indica un grado di conservazione, ma soltanto il particolare tipo di lavorazione. E' vero che oggi, per monete proof che hanno mantenuto tutto il lustro della coniazione originale è invalso l'uso di usare la sigla PF, ma se queste hanno circolato è logico segnalarlo usando le sigle tradizionali. Nel prosieguo della discussione, incontreremo dollari Class III classificati EF-40, EF-45 ecc.

Il 2/10/2012 alle 18:26, derek83 dice:

E a riguardo un altra domanda....ma le monete proof potevano circolare tranquillamente assieme alle altre?

Erano monete a corso legale, come lo sono del resto anche oggi, per esempio, le commemorative proof dell'Euro. Non capitava, e non capita spesso, anche perchè fino al 1856 erano pochissime le monete americane coniate con questa tecnica (che era comunque, lo ricordo, diversa e molto meno perfezionata di oggi) ma poteva accadere di trovarne qualcuna in circolazione.

ciao.

petronius :)

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Ma perchè ad esempio il Cohen Speciment è stato valutato VF30 e non PF30? Gli americani non usano mettere il PF davanti se si tratta di moneta proof?

Il termine proof non indica un grado di conservazione, ma soltanto il particolare tipo di lavorazione. E' vero che oggi, per monete proof che hanno mantenuto tutto il lustro della coniazione originale è invalso l'uso di usare la sigla PF, ma se queste hanno circolato è logico segnalarlo usando le sigle tradizionali. Nel prosieguo della discussione, incontreremo dollari Class III classificati EF-40, EF-45 ecc.

E a riguardo un altra domanda....ma le monete proof potevano circolare tranquillamente assieme alle altre?

Erano monete a corso legale, come lo sono del resto anche oggi, per esempio, le commemorative proof dell'Euro. Non capitava, e non capita spesso, anche perchè fino al 1856 erano pochissime le monete americane coniate con questa tecnica (che era comunque, lo ricordo, diversa e molto meno perfezionata di oggi) ma poteva accadere di trovarne qualcuna in circolazione.

ciao.

petronius :)

grazie per la risposta! ok ok ora ho capito, mi era venuto il dubbio che alcune delle 15 non fossero state coniate con una lavorazione proof

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Awards

Ci vuole ancora qualche anno, per incominciare a dipanare la matassa.

Nel 1868 viene chiarito che il dollaro 1804 uscito dalla Zecca nel 1858 ha il bordo liscio anzichè con l'iscrizione HUNDRED CENTS ONE DOLLAR OR UNIT come per i dollari Class I, e come sarà per i Class III (adesso che ci penso mi sa che di questa iscrizione sul bordo non avevo mai parlato, avevo solo detto che le lettere erano schiacciate ma senza precisare cosa c'era scritto :P).

Che C.P. Nichols di Springfield, Massachusetts, ne ha comprato uno da William Idler, commerciante numismatico di Philadelphia, per 75 dollari; che Edward Cogan, commerciante numismatico di New York, ne ha ricevuto un altro; e che entrambi sono stati restituiti alla Zecca su richiesta della stessa.

Nel 1878, William E. Dubois, curatore del Gabinetto Numismatico della Zecca, interpellato dalla Numismatic and Antiquarian Society di Philadelphia, precisa che cinque 1804 dollars (Class II) sono stati coniati e che quattro sono stati recuperati dalla Zecca: di questi, tre sono stati distrutti in sua presenza, e uno è stato posto nel Gabinetto Numismatico.

Il quinto, sottolinea, "è in giro da qualche parte, perso in un luogo sconosciuto."

petronius :)

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Mint Cabinet specimen Class II

Da quando Dubois disse che del quinto esemplare di dollaro Class II si erano perse le tracce, non è cambiato nulla. Dunque oggi l'unico esemplare disponibile di questo tipo è quello conservato inizialmente presso il Gabinetto Numismatico della Zecca, e ora allo Smithsonian, come fotografato da nibanny al post #20.

La moneta, conservazione Proof, si distingue dalle altre di Class I per il bordo liscio, per alcune differenze al rovescio, per il quale è stato usato un conio diverso, e per il peso, che è di soli 24,72 grammi.

La differenza di peso è dovuta al fatto che il dollaro è stato riconiato su una moneta svizzera da 5 franchi del 1857, del peso ufficiale di 25 grammi (l'esemplare in questione, o era leggermente sottopeso, o si è perso qualcosina nelle operazioni di riconiatura) e con un titolo di argento di .835, inferiore anche questo a quello degli atri dollari 1804 che hanno un titolo di .8924.

Non si conoscono i motivi per cui questo esemplare è stato ribattuto su un'altra moneta, né si sa se anche gli altri quattro dollari Class II sono stati anch'essi ribattuti sullo stesso tipo di moneta svizzera, o su monete di altro tipo, o se invece sono stati usati tondelli nuovi del giusto peso e titolo. Una cosa però, questo riconio la dimostra, e cioè che il dollaro Class II è stato prodotto dopo il 1857 ;)

petronius :)

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Il 4/10/2012 alle 19:09, petronius arbiter dice:

il dollaro è stato riconiato su una moneta svizzera da 5 franchi del 1857

La moneta in questione è uno Schützentaler di Berna.

Gli Schützentaler, erano monete commemorative che celebravano le Schützenfest, feste tradizionali che prevedevano, tra l'altro, una gara di tiro a segno, diffuse in Germania e Svizzera.

Lo Schützentaler di Berna del 1857, mostra al dritto un tiratore in piedi, con costume tradizionale e la legenda EHRE IST MEIN HOECHSTES ZIEL (L'onore è il mio obiettivo finale). Al rovescio due fucili incrociati sullo stemma della Confederazione tra corona d'alloro. La legenda recita EIDGENÖSSISCHES FREISCHIESSEN IN BERN 1857 (Tiro libero Federale a Berna 1857) e il valore 5 FRANKEN.

Il dritto del dollaro è stato coniato sul rovescio del tallero, e mostra tracce dei raggi sporgenti dai bracci inferiore e destro della croce, del calcio del fucile a destra, del nodo della corona d'alloro e della perlinatura del bordo.

Il rovescio del dollaro è stato coniato sul dritto del tallero, e mostra tracce della canna del fucile, dell'impugnatura della spada, della parte inferiore delle gambe e della perlinatura del bordo.

Tutte cose sicuramente apprezzabili da un esame attento e diretto della moneta, ma che purtroppo non si riesce a distinguere dalla foto postata sopra :whome:

petronius oo)

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La stalla viene chiusa, ma le monete sono già scappate...

...e hanno anche già mandato una cartolina da Vienna :lol:

E' nella capitale austriaca, infatti, che verrà ritrovato il primo 1804 dollar Class III.

Ma andiamo con ordine ;)

La notizia della pratica di riconiare monete per profitto personale, una volta diventata di dominio pubblico, spinge la Zecca ad avviare molti cambiamenti per prevenire il ripetersi di queste situazioni.

Il 30 luglio 1860, il conio del dritto del dollaro 1804, insieme a una trentina di altri di varie monete, viene sigillato e messo in una scatola custodita nella cassaforte del Direttore della Zecca. La lista dei conii contenuti nella scatola si perde :rolleyes: e così nel 1867 essa viene riaperta, viene fatto un controllo, e poi il tutto viene di nuovo sigillato, alla presenza del Direttore della Zecca e dell'incisore capo.

La lista compilata nel 1867, e ritrovata solo nel 1961, conferma come, del dollaro 1804, così come di altre rare monete, siano stati conservati solo i conii del dritto (di altre ancora, invece, entrambi). Anche se è possibile che alcuni conii del rovescio possano essere stati nascosti da impiegati della Zecca, non sembra molto probabile che ciò sia avvenuto. Sarebbe infatti stato inutile per chiunque conservare un gruppo di conii del rovescio quando i corrispondenti conii del dritto erano tenuti sotto stretta sorveglianza, e di fatto inaccessibili. La conclusione, dunque, non può essere che una, e cioè che questi conii sono stati distrutti nel 1860, subito dopo la scoperta dei dollari conosciuti oggi come Class II.

La cosa sarà confermata molti anni dopo, nel 1880, dall'allora Sovrintendente della Zecca (e nipote di quello Snowden, già Direttore, il quale doveva sicuramente conoscere molte cose sui riconii del dollaro 1804), il quale precisa che, nel caso in cui non si erano conservati i conii di entrambi i lati, si era preferito il conio del dritto in quanto riportava la data della moneta.

Ma, come da titolo, nel 1860 le monete erano già scappate, o meglio, coniate, anche quelle, allora sconosciute, che saranno poi indicate come Class III. Da quanto detto sopra, si evince infatti che i dollari Class III, così come quelli Class II, non potevano essere stati coniati che nel 1858-60, prima della distruzione dei conii di rovescio ;)

petronius :)

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Il 5/10/2012 alle 19:44, petronius arbiter dice:

...i dollari Class III, così come quelli Class II, non potevano essere stati coniati che nel 1858-60, prima della distruzione dei conii di rovescio

Anche se i dollari Class II che erano stati distribuiti dagli impiegati della Zecca erano stati distrutti, tranne quello conservato nel Gabinetto Numismatico, non si poteva sapere se altri dollari erano stati coniati ma non messi in circolazione. I dipendenti della Zecca avrebbero ovviamente tenuto nascosti eventuali dollari non venduti.

Ma i solerti impiegati fecero di più che tenerli semplicemente nascosti :rolleyes:

I dollari Class III erano stati coniati usando il conio orignale (quello del 1834) del dritto, e un diverso conio di rovescio, lo stesso usato anche per i dollari Class II. E, come i dollari Class II, anche quelli di Class III avevano il bordo liscio. Così, per renderli più appetibili e confondere ancora di più le acque, in un momento imprecisato degli anni 1860, o nei primi anni 1870, vennero incise le iscrizioni sul bordo (uguali a quelle dei dollari "originals") utilizzando gli stampi dei dollari proof 1801, 1802 e 1803, dollari che in quegli anni furono ugualmente riconiati.

Nel 1869 a N.T. Levick veniva offerto un dollaro 1804, ma egli lo rifiutava, bollandolo come "restrike".

E' soltanto nel 1875 che il primo 1804 dollar Class III compare nelle mani di un privato, il commerciante numismatico John W. Haseltine di Philadelphia, che, quasi simultaneamente, viene in possesso anche di dollari proof del 1801, 1802 e 1803 (anche questi ovviamente riconiati, perchè ricordo che la lavorazione proof fu utilizzata dalla Zecca solo a partire dal 1817).

Altri esemplari seguiranno, fino a un totale di sei.

I dollari 1804 Class III sono stati chiamati restrikes, riconii. Il conio del dritto era, come detto, lo stesso dei dollari Class I coniati nel 1834, ma il conio di rovescio era stato invece preparato per i dollari 1801-1803 e mai usato prima del 1858. La parola "restrike", in questo caso, appare più giustificabile che non la parola "originals" applicata agli esemplari Class I.

Eppure la parola "restrike", da sola, se applicata ai conii del 1804 dollar è fuorviante in quanto implica il riutilizzo in buona fede degli stampi. In realtà invece, i dollari Class II e Class III sono il risultato del riutilizzo del dritto di un dollaro fantasiosamente antedatato al 1804, e di un rovescio mai usato prima dei dollari 1801-1803...insomma, un riconio di cosa? :rolleyes:

petronius oo)

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Adams specimen Class III

Iniziamo con questo post una veloce carrellata dei 6 esemplari conosciuti di dollari Class III. Soltanto di tre di essi sono riuscito a reperire foto, per gli altri tre mi limiterò a una breve descrizione.

L'esemplare conosciuto come Adams specimen ha un peso di 26,97 grammi, ed è attualmente valutato da PCGS in condizioni Proof-58, dopo essere stato precedentemente stimato solamente EF-40.

Il dollaro viene mostrato per la prima volta da John W. Haseltine, commerciante di Philadelphia, mentre sta aspettando l'inizio di una vendita all'asta a New York, nel gennaio 1876. Offre questa moneta per 600 dollari, dicendo che proveniva da una vecchia collezione in Inghilterra. Ci sono pochi dubbi che si trattasse di una storia inventata :rolleyes:

Haseltine, comunque, vende la moneta a Phineas Adams, che la tiene fino al 1880 quando, attraverso un commerciante di Boston, arriva a John P. Lyman, che è tra quelli che la trattiene di più, fino al 1913. In ragione di questo il dollaro è stato a lungo indicato con il suo nome.

Venduta nel 1913 per 340 dollari a un collezionista del Maryland, nel 1932, tramite l'immancabile B. Max Mehl, arriva nella collezione del Colonnello Edward Green, altro caratteristico personaggio del mondo del collezionismo americano, di cui abbiamo a lungo parlato a proposito del 1913 V-nickel, discussione a cui vi rimando.

Green la vende nel 1943, e nel frattempo il valore è arrivato a 3.200 dollari. Nel 1949-50 la ritroviamo di nuovo da Max Mehl, che la gira ad Amos Carter sr. di Fort Worth, Texas, che la lascia in eredità a suo figlio, Amos Carter jr.

Nel 1984, la collezione Carter va all'asta, e il nostro dollaro, di dollari ne realizza 198.000...siamo già a buon punto, ma ancora lontanissimi da un realizzo record oo)

Record che, dopo diversi altri passaggi, che vi risparmio poiché limitati a un'arida lista di nomi, arriva nel 2003, quando Bowers & Merena vendono l'Adams specimen a un ignoto collezionista per 1.207.500 dollari.

Ma il record non dura molto, perchè nel 2009, esattamente il 30 aprile, la moneta viene rivenduta per la bellezza di 2.300.000 dollari :o

petronius :)

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Linderman specimen Class III

Questo è il secondo dollaro 1804 rubato (insieme al Cohen Class I) in casa di Willis du Pont nell'ottobre 1967 (vedi post #70). Recuperato nel 1982, du Pont lo dona al museo dell'American Numismatic Association di Colorado Springs.

Quando poi nel 1993 viene recuperato anche il dollaro Class I, poichè nel frattempo l'ANA aveva acquisito un altro esemplare Class III, du Pont lo riprende indietro, dando in cambio il Cohen specimen, e donando questo allo Smithsonian, dove è tuttora conservato.

Grazie a questa donazione lo Smithsonian Institution di Washington è oggi l'unico a possedere esemplari di 1804 dollars delle tre Classi.

Questo specimen prende il suo nome da Henry Linderman, Direttore della Zecca, che nè stato il primo proprietario, da quando è stato coniato in una data imprecisata, e fino alla sua morte, nel gennaio 1879.

La vedova di Linderman, dichiara nel 1887 che suo marito aveva questo dollaro nella sua collezione, che era originale, e di grande rarità, poichè solo 12 o 14 esemplari ne erano stati coniati, e questo era uno dei più belli, se non il più bello. Aggiunge poi che suo marito lo aveva acquistato pagandolo a rate, non essendo in grado di pagarlo tutto in una volta....probabilmente la signora era in buona fede e non sapeva che si trattava di una bugia :mellow:

Nel 1888 il dollaro viene acquistato da James Ten Eyck di Albany, New York, per 470 dollari, e anche lui lo tiene fino alla sua morte, il 28 luglio 1910. Qualche anno dopo, nel 1922, i suoi eredi mettono all'asta la sua collezione, affidandola...indovinate un pò? :rolleyes:

B. Max Mehl, nel catalogo d'asta affianca alla moneta la dichiarazione della vedova Linderman del 1887, nella quale si affermava che il dollaro era "original", cioè coniato nel 1804, cosa di cui nel 1922 erano ancora, a quanto pare, tutti convinti.

Il Linderman specimen viene acquistato per 840 dollari da Lammot DuPont, che alla sua morte, nel 1952, lo lascia in eredità al figlio Willis...il resto è storia nota oo)

Questo esemplare si segnala per il peso leggermente inferiore alla media, 26,79 grammi, e per l'altissima conservazione, Proof-63....in questo la signora Linderman aveva ragione, è il più bello della sua Classe ;)

petronius :)

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Idler specimen Class III

Moneta in conservazione Proof-62, del peso di 26,63 grammi.

William K. Idler, di Philadelphia, ne è il primo proprietario, a partire da un momento imprecisato degli anni 1870.

Da lì, su finire del decennio, passa a John W. Haseltine, che lo tiene per un tempo lunghissimo, fino al 1908. Dopo un paio di altri passaggi, non poteva non transitare da Max Mehl, che ne cura la vendita una prima volta nel 1946, e poi immediatamente l'anno successivo...si vede che l'acquirente se ne era già stancato :rolleyes:

Non se ne stanca invece tanto presto Edwin Hydeman, di York, Pennsylvania, che dopo averlo comprato da Mehl nel 1947, lo tiene fino al 1961, quando lo affida per la vendita a Abe Kosoff, che probabilmente lo acquista per se stesso e lo trattiene fino al 1972.

Successivi passaggi di mano portano l'Idler specimen a raggiungere, nel 1985, la cifra di 308.000 dollari. Tanto lo pagano Aubrey e Adeline Bebee di Omaha, Nebraska, che poi, nel 1991, lo donano all'American Numismatic Association, per esporlo nel museo di Colorado Springs, dove è tuttora conservato.

petronius :)

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Illustrerò ora in sequenza gli altri tre esemplari di dollari Class III per i quali non sono riuscito a reperire foto. Mi limiterò quindi a una loro breve storia e descrizione.

Berg specimen

La moneta è stimata in conservazione EF-45, ed ha un peso di 26,97 grammi.

Questo è stato il primo esemplare Class III a venire ufficialmente alla luce, nel 1875.

Si dice che, prima di essere "scoperto", abbia attraversato due volte l'Atlantico. Sarebbe stato infatti venduto a O.H. Berg, tramite John W. Haseltine, da Koch & Co. di Vienna...come gli austriaci ne siano venuti in possesso, è un mistero.

Più probabilmente Haseltine, commerciante di Philadelphia il cui nome ricorre spesso nella storia dei dollari 1804 Class III, così come in quella degli esemplari proof dei dollari 1801-1802-1803 riconiati negli stessi anni, era l'agente esterno scelto per la distribuzione dei dollari dai dipendenti della Zecca che li avevano coniati :rolleyes:

Berg vende la moneta nel 1883 per 740 dollari, tra i successivi proprietari va ricordata almeno la famiglia Garrett di Baltimora che, di padre in figlio, la tiene per poco meno di un secolo, dal 1883 al 1980.

Dopo essere passata dai Garret a un altro paio di proprietari, il Berg specimen ottiene nel 1986 quello che è il suo più alto realizzo conosciuto, 187.000 dollari. Dovrebbe ancora trovarsi nella collezione privata dell'acquirente dell'epoca.

Davis specimen

Conservazione EF-40, grammi 26,95.

Questo è uno degli specimen controversi che all'inizio furono proclamati "originals".

Robert Coulton Davis, farmacista e studioso numismatico di Philadelphia, in possesso della moneta dal 1877 al 1888 (anche se non in maniera continuativa), aveva ottenuto dal curatore del Gabinetto Numismatico della Zecca e suo amico, il già citato William E. Dubois, una lettera datata 17 settembre 1878, nella quale Dubois affermava di non avere alcun dubbio che questo dollaro era uno degli "originals", e non un "restrike" fatto coi conii della Zecca.

Si ritiene oggi che Dubois, uno dei più competenti conoscitori della storia della Zecca di allora, abbia deliberatamente mentito <_<

Davis muore nel 1888, la sua collezione va all'asta e il dollaro viene acquistato da John M. Hale di Philipsburg, Pennsylvania, per 850 dollari (cifra calante rispetto a precedenti scambi tra Davis e altri, che avevano raggiunto un massimo di 1.200 dollari).

Anche Hale la tramanda ai suoi eredi, e la moneta rimane così proprietà della famiglia fino al 1950, quando viene venduta per 3.400 dollari.

Dieci anni dopo inizia ad avere valutazioni interessanti, viene infatti rivenduta nel 1960 per 28.000 dollari, che diventano 36.000 nella vendita successiva del 1963...ma qui, si ferma.

Si conosce infatti solo un successivo passaggio di mano, nel 1971, in trattativa privata, per un importo imprecisato: l'acquirente, James H.T. McConnel Jr., dovrebbe esserne tuttora in possesso.

Driefus-Rosenthal specimen

Conservazione EF e peso di 26,92 grammi. La moneta presenta alcune intaccature, motivo della bassa conservazione stimata.

La storia racconta che questo esemplare, all'inizio, apparteneva a un ex schiavo che, insieme al figlio, lo aveva tenuto per più di 40 anni, prima di venderlo a W. Julius Driefus nel 1893. L'uomo di colore l'avrebbe tenuta così a lungo, per poi passarla al figlio, perchè la data sulla moneta, 1804, gli avrebbe ricordato la data della sua nascita o, in alternativa, quella in cui era diventato un uomo libero.

E' una bella storia, ma come tante che riguardano i 1804 dollars, non è vera :rolleyes: dal momento che questi dollari Class III non sono stati coniati prima del 1858, e risulta che non siano stati messi in circolazione dagli addetti della Zecca prima della metà degli anni 1870.

Driefus, poco dopo esserne venuto in possesso, nel 1893-94 la gira a Isaac Rosenthal, un rivenditore di rottami ferrosi di Philadelphia. La moneta prende oggi il suo nome da questi due primi proprietari.

Anche questo dollaro è stato a lungo considerato "original", e ad attestarlo stavolta sono stati tre tra i più grossi calibri del mondo numismatico americano di allora: Oliver C. Bosbyshell, Sovrintendente della Zecca, R.A. McClure, curatore del Gabinetto Numismatico della stessa e, per non farsi mancare nulla, Charles E. Barber, Chief engraver.

I tre, il 15 febbraio 1894 firmano congiuntamente una lettera in cui dichiarano:

"Questo dollaro è stato sottoposto a tutti i più severi esami da parte della Zecca, e tutti gli esperti sono pienamente convinti che esso è un autentico dollaro coniato nel 1804." :rofl:

Forte di cotanto attestato, il dollaro viene acquistato nel 1894 dal Colonnello James W. Ellsworth, che lo tiene fino al 1923.

Dopo ulteriori passaggi di mano, nel 1928 approda nella collezione della Chase National Bank (poi Chase Manhattan Bank) che lo espone per 50 anni nel suo museo.

Nel 1978, il Driefus-Rosenthal specimen viene prestato per un periodo di 10 anni, insieme a una parte della collezione numismatica della Chase Manhattan comprendente numerosi altri esemplari di grande rarità, alla American Numismatic Society (ANS).

Il dollaro è accompagnato dall'originale della lettera dei tre "esperti" sopra citati.

Secondo quanto dichiarato all'epoca da David Rockfeller, presidente della Chase Manhattan Bank, il valore delle monete oggetto dell'operazione superava i 200.000 dollari.

Trascorsi i 10 anni, lo specimen è stato definitivamente donato all'ANS, che lo detiene tuttora.

Con il Driefus-Rosenthal si esaurisce la lista dei 1804 dollars delle tre Classi, e la discussione è ormai in dirittura d'arrivo. Ma prima di poter tagliare il traguardo, resta ancora da dire dei falsi, delle copie, delle contraffazioni, che sono immancabile corollario di ogni moneta rara che si rispetti...in questo caso potremmo chiamarli "la corte del Re" :D

petronius oo)

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Il quinto, sottolinea, "è in giro da qualche parte, perso in un luogo sconosciuto."

di questo volevo parlarvi...... ce l'ho io....... :blum:

scherzi a parte, teoricamente allora c'è un altro 1804 Dollar Class II possibilmente in giro da qualche parte???

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