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IGNORED

120 GRANA 1841


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Salve a tutti, gradirei ricevere un parere sull' ultimo acquisto

31396039.jpg

Piastra 1841 testa grande, peccato per i due colpi ai bordi, al rovescio ad ore 6 è un dislivello o un colpo?

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Frà credo che sia un colpo, poi quando riusciremo a vederci te la porto a vedere.

Anche per questo esemplare mi sono fatto convincere dalla rarità ; siamo sicuri al 1000% che sia testa grande, giusto?

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E' sempre un testa grossa, d'altronde le conservazioni appena più alte si fanno sentire economicamente, e comunque non passano tutti i giorni, direi che in collezione per il momento, è una presenza importante.

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Guest fabrizio.gla

Molto molto bella la seconda, quella comune. La scansione non rende, ma sembra un prooflike la corona ha una satinatura molto bella, con dei rilievi molto forti nello stemma. Esigui strappi di conio, mentre anche il dritto non è da meno in qualità.

Dalle immagini SPL/FDC ci dovrebbe stare tutto, ed in mano... mi sa anche di più ;)

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Molto molto bella la seconda, quella comune. La scansione non rende, ma sembra un prooflike la corona ha una satinatura molto bella, con dei rilievi molto forti nello stemma. Esigui strappi di conio, mentre anche il dritto non è da meno in qualità.

Dalle immagini SPL/FDC ci dovrebbe stare tutto, ed in mano... mi sa anche di più ;)

Concordo, poi andrebbe vista meglio, se i fondi sono molto brillanti allora siamo vicini al FDC.

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  • 1 mese dopo...

il venditore si chiedera perche'?=......

http://www.ebay.it/i...984.m1423.l2649

ciao.

Considerate che due decenni fa era R4, ora l'ho fatta inserire da Gigante come R3 se non erro, in effetti ne sono venute fuori diverse neli ultimi anni. Ce n'è anche una nella prossima vendita Inasta.

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il venditore si chiedera perche'?=......

http://www.ebay.it/i...984.m1423.l2649

ciao.

Considerate che due decenni fa era R4, ora l'ho fatta inserire da Gigante come R3 se non erro, in effetti ne sono venute fuori diverse neli ultimi anni. Ce n'è anche una nella prossima vendita Inasta.

voglio fare una considerazione... non conviene partire bassi con la rarità per tipologie inedite, che proprio per la loro particolarità non sono state "studiate" e non si sa fin quanto possano essere rare o comuni, va a finire che poi uno prende una moneta R4 e dopo qualche anno se la ritrova R2 o sbaglio? E' anche vero il discorso inverso che monete considerate comuni poi si rivelano rarissime. Proprio per evitare questo che via è consigliabile percorrere?? (o si tratta di un salto nel buio??)

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il venditore si chiedera perche'?=......

http://www.ebay.it/i...984.m1423.l2649

ciao.

Considerate che due decenni fa era R4, ora l'ho fatta inserire da Gigante come R3 se non erro, in effetti ne sono venute fuori diverse neli ultimi anni. Ce n'è anche una nella prossima vendita Inasta.

voglio fare una considerazione... non conviene partire bassi con la rarità per tipologie inedite, che proprio per la loro particolarità non sono state "studiate" e non si sa fin quanto possano essere rare o comuni, va a finire che poi uno prende una moneta R4 e dopo qualche anno se la ritrova R2 o sbaglio? E' anche vero il discorso inverso che monete considerate comuni poi si rivelano rarissime. Proprio per evitare questo che via è consigliabile percorrere?? (o si tratta di un salto nel buio??)

Quoto, infatti in alcuni casi ho fatto inserire di recente monete inedite come R3. La piastra 1841 "testa grande" e relativi 10 tornesi, se non erro, vennero scoperti da Pannuti ed inseriti per la prima volta nella loro opera. Poi ricordo che vennero anche segnalati su un vecchio numero di CN, ricordo bene che appena iniziai a collezionare negli anni 1989-1990 la piastra in questione era davvero R4, poi con il tempo ne sono venute fuori diverse.

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Non è questione di convenienza o meno, se per anni di una determinata moneta se ne sono visti al max uno, due, tre esemplari è giustificato il modo operandi di chi ha valutato, compilato il catalogo che sia, se poi dopo tot anni viene fuori un cospicuo ripostiglio/ritrovamento di quella determinata moneta è si incominciano a vedere passare svariati esemplari è giusto e corretto abbassarne il grado di Rarità, ma chi ha operato lo ha fatto correttamente; questo anche perchè per alcune tipologie di monete Napoletane non si conoscono il numero degli esemplari effettivamente coniati; discorso a parte invece per il caso inverso, dove monete comuni si rilevano rarissime, in questo caso credo che ci sia stato qualche errore di valutazione da parte di chi opera.

Quindi per la strada da percorrere credo che sia nel primo caso che nel secondo la situazione vada tenuta sotto stretto controllo con continui e appropriati aggiornamenti.....e in questo, il Gigante negli ultimi anni sta facendo davvero un ottimo lavoro...............altrimenti perchè dovrebbero esistere le edizioni nuove. ;)

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La mia era tutt'altro che una critica verso il lavoro fatto dietro ai cataloghi, era piuttosto una richiesta di consiglio.

Comunque io intendevo sapere che si deve fare quando ci si ritrova una moneta inedita tra le mani, che rarità darle? R5 di base? Non credo sia così facile il discorso, naturalmente chi deve dare la rarità a una moneta si fa tutte le ricerche del caso, ma se la moneta in questione fosse inedita per una variante, per esempio, testa grande del 41 che fai ti vai a cercare tutte le piastre del 41 uscite sul mercato? E' un discorso un po' più complesso di questo. Nel caso della moneta comune che diventa rarissima era inteso che se io do come rarità ad un inedito R o R2 e poi in realtà è R4 come ci si deve comportare? Il fatto è che se uscisse il ripostiglio o il ritrovamento cospicuo avremo per un paio di anni un grado di rarità più basso ma poi "fisiologicamente" la rarità torna quella di prima o comunque la moneta "torna rara" (parlando terra terra), non so se ti ricordi qualche anno fa ci fu un boom di tarì col globo 1684 col mascherone che uscirono in ogni asta di quel periodo (e che furono considerati giustamente da R3 a R2) solo che adesso non è più così facile da trovare visto che sono state tutte assorbite dal mercato e, secondo me, sono da ritenersi di nuovo R3

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Diciamo che nel caso della piastra 1841 testa grande e relativi 10 tornesi la differenza riguardo l'effigie sembra così minima che molti non le notavano (ci sono addirittura delle case d'aste che ancora oggi fanno confusione con i 10 tornesi "testa grande" commettendo errori nella classificazione pensando che la differenza sia nella diversa predisposizione della scritta TORNESI al rov.).

Caso particolare è invece il carlino del 1832 "testa piccola" apparso per la prima volta in questo studio di PN nel gennaio 2009 http://www.ilportaledelsud.org/carlino_1832.htm . Qui la differenza del dritto è notevole e per tanto è quasi impossibile che passi inosservata agli occhi del numismatico, o che venga confuso come carlino con "testa grande".

Nel 2009 venne classificata nel Gigante 2010 al numero 144/1 direttamente come R5............ e da anni non ne è venuto fuori nessun altro esemplare (fino a prova contraria). Anche il tarì del 1683 ISTIS VICI ET REGNO è per il momento un unicum.

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Anche il tarì del 1683 ISTIS VICI ET REGNO è per il momento un unicum.

:D :D :D non giriamo il coltello nella piaga, me lo sogno ancora la notte...

Errori di gioventù.

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Diciamo che nel caso della piastra 1841 testa grande e relativi 10 tornesi la differenza riguardo l'effigie sembra così minima che molti non le notavano (ci sono addirittura delle case d'aste che ancora oggi fanno confusione con i 10 tornesi "testa grande" commettendo errori nella classificazione pensando che la differenza sia nella diversa predisposizione della scritta TORNESI al rov.).

Caso particolare è invece il carlino del 1832 "testa piccola" apparso per la prima volta in questo studio di PN nel gennaio 2009 http://www.ilportale...arlino_1832.htm . Qui la differenza del dritto è notevole e per tanto è quasi impossibile che passi inosservata agli occhi del numismatico, o che venga confuso come carlino con "testa grande".

Nel 2009 venne classificata nel Gigante 2010 al numero 144/1 direttamente come R5............ e da anni non ne è venuto fuori nessun altro esemplare (fino a prova contraria). Anche il tarì del 1683 ISTIS VICI ET REGNO è per il momento un unicum.

[.....] quindi alcune sviste/errori e delle giuste e corrette catalogazioni.

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io, nella grande varieta di curiosità e varianti della monetazione napoletana, personalmente ho ancora difficoltà a capire il perchè della rarità di alcune varianti rispetto ad altre, altresì non riesco bene a comprendere la differenza tra lo stesso millesimo testa grande piuttosto che piccola o "Siciliar" piuttosto che "Sicilar", d'accordo lo studio è la catalogazione vanno fatte ed è un'opera meritoria di ricerca, ma svenarsi per una testa un po più paffuta... :blink:

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