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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/31/10 in tutte le aree

  1. Volevo parlare stasera di un aspetto psicologico del collezionista numismatico senza tanti giri di parola:parlando con alcuni appassionati di collezionismo numismatico e anche con operatori del settore che confermano c'è in alcuni una sindrome ,che si avvicina a una sorta di dipendenza dall'accumulo continuato e quasi ossessivo di monete più ne hai ,più ne richiedi,in un giro continuato che faticano a domare;in effetti ,credo che tutti vorremmo avere se possibile molte monete,ma per esempio o fai come per esempio faccio io fissando un budget mensile categorico,o viceversa se uno non riesce a dominare gli impulsi può anche degenerare in brutte pieghe;credete che possa esistere e sia diffusa questa dipendenza?Questo stasera è un argomento abbastanza serio,a voi eventuali riflessioni....
    2 punti
  2. Ciao a tutti, sono nuovo del forum, vorrei scambaire monete del mondo con voi. La mia lista completa ed aggiornata la trovate all'indirizzo: http://tonon.altervista.org/resto_mondo/mondo.htm Attendo vostre proposte.
    1 punto
  3. la mia ricerca porta a ΣΕΥΘΟΥ, Seute ΙΙΙ, re di Τracia, ma non so neppure chi sia; aspetta il solito parere sicuro.
    1 punto
  4. In un mio studio che sto preparando riguardo la monetazione di Ferdinando I e Francesco I di Borbone ho preso in considerazione le due differenti tipologie di ritratti riscontrati sulle monete di Ferdinando I di Borbone, come ben tutti avranno notato, alcune Piastre datate 1818 presentano l'impronta dell'effigie molto più piatta e abbozzata rispetto ad altri esemplari. Vi siete mai chiesti perchè? Una spiegazione ci sarebbe, a mio parere, già prima del 1825 venne sperimentata questa innovativa tecnica dell'impronta più bassa. In allegato vi mostro le due differenti tipologie. Considerate che, come per le monete in oro datate 1818 (cfr questo link http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1963_1.pdf ) , anche le Piastre con data 1818 vennero certamente coniate dal 1818 al 1825 e quindi ................... quelle con l'impronta più bassa potrebbe esser state coniate proprio negli ultimi anni di regno di Ferdinando I, a cavallo tra i due regni.
    1 punto
  5. Hess-Leu 45, 12 e 13 maggio 1970, lotto 386: PERSIEN Die achaemenidischen Grosskoenige (vor 330), 1/8 Siglos. Der Grosskoenig wie wochrer (mit Kidaris und Kandys im Knielauf n. r., an der l. Schulter Koecher, in der Linken Bogen, in der Rechten Dolch). Rs. Vertiftes Rechteck mit unregelmassiger Oberflache. Traité --. BMC --. 0,71 g. Sehr selten. Dunkle patina. Sehr schon. Per quanto riguarda la foto speriamo in Numa Numa... Per quel che posso dire la moneta è di bello stile e misura 10 mm x 8,5 mm circa.
    1 punto
  6. Sì Iachille: è un riconio romano, secondo me. Ha tutto è a posto e peso/diametro sono pure giusti. Un salutone, Ritorno sul discorso del secondo conio di Roma, ho notato che sull'esemplare postato da Iachille, oltre che la mancanza dei puntini sullo stemma centrale, c'e' un altro particolare che lo accomuna alla tipologia con il bordo sfuggente e che differisce dagli esemplari viennesi che mi e' capitato di vedere: mentre su diverse emissioni di Vienna le croci sulle due corone centrali sono diverse (la sinistra e' piu' grande della destra e sta su un globetto) , sugli esemplari romani primo conio e sull'esemplare di Iachille le due croci sono uguali e sono entrambe su un globo:
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  7. Il collezionismo in sè ha già qualcosa di patologico, per cui è facile passare il limite e finire nella psicopatologia. Tutti quanti siamo a rischio, è importante porsi dei limiti di spesa o comunque di spazio mentale ben definito da dedicare alla numismatica. Se la numismatica diventa il vostro chiodo fisso, permea tutti i vostri pensieri, se state tutto il giorno attaccato al forum, se iniziate a trascurare lavoro e famiglia, è bene fare qualche riflessione su quali sono le priorità nella vita e prendersi una bella boccata d'aria.
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  8. Una cosa del genere è successa a mio cognato qualche anno fa, ha iniziato a collezionare monete... e dopo un po' ne faceva incetta senza badare molto a cosa comprava, comprava e basta. Poi è passato alle radio ed alle macchine fotografiche, dopo aver visto la mia Telefunken d'epoca, non ho idea di quante ne possa aver comprate ma in poco tempo, forse un anno o due, ha superato i 1000 feedback su eBay, comprando solo. Ora ha un po' rallentato gli acquisti, dopo che la moglie lo ha minacciato di abbandono ;) , comprava e spendeva veramente tanto, e quel che è peggio.. a vanvera, solo per il piacere di spendere ed aprire pacchi all'arrivo degli oggetti. State attenti, è facile cadere in queste dipendenze, ne più ne meno come per le altre, sigarette, alcol, gioco e droghe, uscirne è molto difficile invece. Giò :)
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  9. Non appena esista un certo numero di persone disposte a pagare 3 quello che di facciale vale due, significa che quell'oggetto ha raggiunto quel valore di mercato e si può ragionevolmene assegnargli un valore collezionistico superiore a quello del puro valore facciale. Inoltre va fatto un altro discorso di cui nessuno tiene conto: quante possibilità ci sono di reperire un qualsiasi 2 Euro commemorativo, anche italiano, in FDC al puro facciale e senza alcuna spesa? Personalmente posso dire che all'epoca presi un rotolino in banca d'Italia al facciale, ma per andare in BI dovetti sorbirmi 30 km andata e ritorno in macchina con conseguenti spese di benzina (vi facilito i conti: spesi oltre 6 Euro di sola benzina), nonchè perdita di tempo. Quindi il dire che a me queste monete non sono costate nulla è corretto solo in via teorica, molto meno nella realtà dei fatti. E questo è solo l'esempio più semplice: pensate a cosa significhi la reperibilità di un 2 Euro commemorativo che provenga dalla Finlandia, dal Lussemburgo, o altre parti d'Europa; per un italiano significa o farsi spedire i rotolini, o comprare la moneta da un dealer locale, oppure recarsi direttamente sul posto. Possiamo farci tutti i discorsi che vogliamo, ma una moneta FDC non costa di più rispetto a una circolata solo perchè più bella: è proprio un discorso di facilità e costi di reperimento. E un commerciante deve poi aggiungerci anche i costi dell'attività....
    1 punto
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