Nel 15 d.C. Tiberio dette il permesso a Tarraco di erigere un tempio ad divo Augusto, senza la necessità di accompagnarlo alla dea Roma. Dalle raffigurazioni monetali si sa che era octastilo e raggiungeva un’altezza di 20 metri. Un tempio più piccolo venne eretto anche a Emerita Augusta, attuale Merida, capitale della Lusitania.
Ho trovato un esemplare commemorativo dalla zecca di Tarraco:
Dupondio. TIBERIO. TARRACO. Obv.: DEO AVGVSTO. Augusto seduto a sinistra su sedia curule. Rev.: AETERNITATIS AVGVSTAE C. V. T. T. Templo octastilo. 21,70 grs. Patina. RARA. AB-2364.
ed un riferimento ad un AE20 da Tarraco sul quale non ho trovato però alcuna ulteriore specifica:
SPAIN, Tarraco. Tiberius and Divus Augustus. 14-37 AD. Æ 20mm (4.46 gm). Struck after 15 AD. Bull standing right, 'pediment' above head / Altar with palm. RPC I 231; Villaronga 22. VF, green patina, a bit rough. (Wildwinds)
Il tempio di Vienne, nella Gallia Narbonense, originariamente dedicato ad Augusto, fu in seguito ridedicato al Divus Augustus e alla moglie Livia come Diva Augusta. Nel 25 d.C. la provincia della Betica richiese a Tiberio l’autorizzazione a costruire un tempio in suo onore; questi negò l’autorizzazione al culto personale e permise invece di inserire alcune sue statue tra gli ornamenti templari. Due anni prima lo stesso Tiberio aveva concesso alle città dell’Asia di erigere un tempio dedicato a lui, alla madre Livia ed alla personificazione del Senato Romano.
Successivamente Caligola inaugurò templi e collegi di sacerdoti dedicati al culto della sua persona. Svetonio narra che diede ordine di sostituire la testa degli dei più importanti della Grecia con raffigurazioni della sua; le città dell’Asia furono obbligate a costruire a Mileto un tempio in suo onore.
Anche Claudio venne proclamato divus e come tale Agrippina costruì un grandioso tempio sul Celio, poi fatto demolire da Nerone per far spazio alla sua Domus Aurea, in seguito ricostruito da Vespasiano. Questo era esastilo ed impostato su una piattaforma artificiale di 180x200 metri le cui fondamenta sono visibili a sud dell’Anfiteatro Flavio. Forse quand’era ancora in vita la città della Britannia di Camoludunum (Colchester) iniziò la costruzione di un enorme tempio octostilo. Concepito sulla stessa linea di quelli federali di Lugdunum e Ara Ubiorum, ebbe breve vita ed andò distrutto nel 60 d.C.
Altro tempio importante è quello del foro di Bilbilis, patria di Marziale, nei pressi di Saragozza: esastilo, posto in posizione dominante e collegato con una rampa al teatro, comprendeva almeno due statue dedicate a Tiberio. Sovradimensionato rispetto all’importanza della città, era destinato alla venerazione della casa imperiale.
Di tutti questi ultimi non è nota documentazione numismatica.
In seguito il culto imperiale si manifesterà nella creazione di impianti decentrati rispetto al nucleo urbano e collegati ad un edificio teatrale dove venivano feste e giochi connessi al culto. Esempi ne sono quello di Augusta Raurica presso Basilea e quello di Aventicum presso Avenches.
Come detto nel titolo... monete non tante ma tanta tanta storia.
Ciao
Illyricum
:)
PS: la propaganda romana oltre al culto dei Cesari si esplicava anche nel culto della famiglia imperiale... posto ad esempio uno splendido cameo da Claudio.