Quoto me stessa, scusate... :rolleyes:, ma ho trovato molto interessante il confronto tra la tesi del Manganaro (1992) e quella più recente (1999) esposta da Alberto Campana nell'esaustivo articolo pubblicato su Panorama Numismatico n. 129: "Il Chalkous a Katane" .
Ve ne propongo alcuni passi, sempre in riferimento al mio bronzetto dei Fratelli Pii (vedi post precedenti).
Nell'articolo del Manganaro (1992) a cui ho fatto riferimento, non risultavano riportati i pesi.
Ne "Il Chalkous a Katane", invece, Alberto Campana propone una risistemazione delle emissioni bronzee catanesi che tiene conto sia della tipologia adottata che della drastica e progressiva riduzione ponderale, riconoscendo otto serie distribuite in "due gruppi di emissioni, rispettivamente di piede sestantale e di piede unciale, declinante fino al semiunciale."
Riguardo al periodo di emissione, il Campana si esprime a favore della tesi avanzata nel 1995 da M.Caccamo Caltabiano che in "La monetazione in Sicilia negli anni della II guerra punica fra tradizione locale ed esperienza romana" attribuisce le emissioni catanesi ad anni risalenti alla guerra annibalica. Ricordo che il Manganaro le collocava invece nel periodo 90-40 a.C.
Il bronzo dei Fratelli Pii da me postato (4,6 g) viene classificato al numero 17 (Peso 9,26 – 3,95 g., con media 5,7 g) nella serie n.8, facente parte del II Gruppo insieme alle serie 6 e 7, tutte caratterizzate dall'assenza di segni di valore e dalla presenza di monogrammi, nonché ispirate ai culti di Serapide ed Iside o a quello di Dioniso.
Dovrebbe trattarsi dell'ultima serie coniata da Katana, alla fine del II secolo o all'inizio del I sec. a.C. al tempo della riduzione semiunciale ufficiale del 90 a.C. in seguito alla Lex Plautia Papiria.
Il Campana sottolinea come lo stile appaia più tardivo e stilizzato, e lo stesso peso più ridotto. E continua ipotizzando che la doppia raffigurazione (due pilei oppure due fratelli) che le accomuna stia forse ad indicare che sono ora semisses, ma di piede semiunciale (teorico di 6,82 g. dal quale togliere un aggio - tassa di coniazione - di circa 15%).
Conferma inoltre la cessazione della produzione monetaria della zecca di Katane nel I secolo a.C.
Valeria
ps: in attesa che Piakos torni dalle vacanze e riprenda la sua acuta analisi inerente la nascita della monetazione di Katane, mi permetto di continuare a presentarvi alcuni bronzi che ne testimoniano invece la fase finale ... Inizio e fine ... Alfa e Omega ... : in fondo, anche il nostro amato Eraclito ci ricorda come
"Comune è sulla circonferenza l'inizio e la fine" ;)
(fr. 34)