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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/12 in tutte le aree

  1. Ora dobbiamo aggiungere le decine delle lire. Abbiamo già una tessera sul 90 ed andiamoci ad aggiungere le 70 lire della seconda cifra. Ormai il procedimento è acquisito e andiamo a spostare verso sx la tessera di quante sono le decine di lire da aggiungere. Quindi nel primo passaggio metteremo una tessera su 100 (+10) (lasciandola lì) e ne prenderemo un'altra per terminare la somma partendo da 10 (+20), 20 (+30) .... fino ad arrivare a 60 (+70). Analogamente a quanto fatto finora, si toglie la tessera sul 100 e si sposta a sx quella posta sulle centinaia (800) portandola a 900 ed ora passiamo a sommare le centinaia di lire. Partendo da 900 andiamo a sommare le lire della seconda cifra (400). Spostiamoci a sx fino a 1000 (+100) e lasciamo la tessera. Ripartiamo da 100 (+200) e così via fino a giungere a 300 (+400) e lì posizioniamo la tessera. Ora siamo in questa situazione Non ci rimane che sommare le migliaia di Lire. Togliamo la tessera sul 1000 e spostiamo la tessera sul 6000 di una casella a sx, quindi su 7000 ed andiamo a sommare le migliaia di lire della seconda cifra (6000). Stesso procedimento, spostiamo a sx la tessera da 7000 a 8000 (+1000).... fino a 10000 (+ 3000), qui lasciamo la tessera e ne prendiamo un'altra e ripartiamo da 1000 (+4000)... fino a 3000 (+6000) e posizioniamo la tessera. A questo punto per terminare la somma basta togliere la tessera su 10000 e spostare di una casella a sx la tessera delle decine di migliaia che era su 40000 e portarla su 50.000. La somma è terminata e la tabella si presenta come segue: Quindi il risultato dovrebbe essere lire 953367, soldi 4, denari 3. Ed infatti la somma di lire 946893, soldi 16, denari 6 con lire 6473, soldi 7, denari 9 è proprio quella. Può sembrare complicato, ma all'epoca era un ottimo sistema anche per chi era anlfabeta. Questo metodo però ha il vantaggio di usare poche tessere, ma lo svantaggio di fare una somma alla volta. Infatti c'è un altro sistema che prevede la somma di più cifre assieme, ma la necessità di più tessere magari di colore diverso o di tipo diverso per distinguersi tra loro... ma per oggi basta. Credetemi, è più facile da capirlo che da spiegarlo.
    5 punti
  2. Buon giorno a tutti. Posso comunicarVi che il sito internet della N.I.A. sarà accessibile a partire dal prossimo lunedì.2/12. Confermo i numeri di telefono per contattare la Segreteria della N.I.A.: 011. 5621930 e 011. 4547376 (chiedere della Dott.ssa Luisa Valle) Di seguito (non sono riuscito ad allegarla), riporto la lettera di saluto agli Iscritti, dalla quale si possono anche ricavare le "linee d'azione" che mi propongo di perseguire. Detto ciò, faccio appello alla Vostra pazienza e tolleranza; non è che si possa, dall'oggi al domani, partire in quarta ed affrontare tutte le annose problematiche immediatamente, anche perchè ci sono le incombenze della nostra quotidianità che hanno, aihmè, la priorità su tutto il resto. Al di là della elezione, il Convegno veronese è stata l'occasione per parlare con molti protagonisti della numismatica italiana e questa esperienza è utile per capire quale sia "la temperatura" dei problemi sul tappeto....... :pleasantry: Auguriamoci, dunque, un buon lavoro. Saluti. Michele ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Un saluto cordiale a tutti gli iscritti alla N.I.A. Lo scorso venerdì 23 novembre, in occasione del Convegno numismatico di Verona, mi avete riservato il grande onore di eleggermi Vostro presidente. Nel ringraziarVi per avere riposto in me la Vostra fiducia e stima, assumo con questa nomina l’obbligo morale di impegnarmi al massimo per non disattendere le Vostre aspettative e per cercare di raggiungere insieme a Voi almeno qualcuno dei numerosi obbiettivi che la nostra Associazione si propone di conseguire. Sappiamo che l’attuale momento storico non è propizio per dialogare con le Istituzioni intorno agli annosi problemi che mettono oggi a repentaglio la stessa esistenza del collezionismo e del commercio numismatico. I gravi perturbamenti economici che affliggono la nostra società e l’incertezza sulla continuità di azione dell’attuale Dirigenza politica, anche in vista della prossima scadenza dell’attuale “Governo tecnico”, ci pongono in una diffusa condizione di timore e di sfiducia rispetto a quelli che potranno essere gli auspicati correttivi, quanto meno interpretativi, dell’attuale normativa sul possesso e sul commercio dei beni numismatici. Non va neppure sottaciuto che nel “marasma” dei gravi problemi sociali che attualmente attraversa il Paese, si rischierebbe di rendere l’interlocuzione sui temi che abbiamo a cuore , anacronistica se non persino in qualche misura “imbarazzante”. Se a ciò aggiungiamo gli orientamenti restrittivi della Magistratura e l’apparente chiusura al dialogo degli ambienti ministeriali, abbiamo delineato un quadro che, almeno per il momento, non sembra non dico favorire, ma neppure incoraggiare, un qualunque tentativo volto al confronto con i nostri Referenti istituzionali. Tuttavia, riterrei opportuno tentare di creare innanzitutto un fronte comune fra tutte le Associazioni, che si sentono coinvolte ed interessate dalle medesime problematiche, sulla scia di quello che già alcuni anni orsono proponeva il compianto Maestro Mario Traìna. Mi pare evidente che procedere separati depotenzia la nostra azione comune e ci penalizza agli occhi di chi aspira più a vederci divisi che non ad avere di fronte un’unica compagine che rappresenti il nostro pur variegato mondo. E’ per questa ragione che sarà mia premura “esplorare” al più presto la disponibilità delle altre Associazioni numismatiche ad elaborare una comune piattaforma operativa sulla quale lavorare insieme, allo scopo di essere pronti ad esporla e discuterla con le Istituzioni, nel momento in cui apparirà opportuno farlo. Nel frattempo, la N.I.A. opererà comunque per e nell’interesse degli iscritti, occupandosi non soltanto di allestire eventi culturali, ma cercando altresì di soddisfare le necessità dei propri Associati nelle diverse sfaccettature dei problemi che dovessero presentarsi di volta in volta. In quest’ottica sarà gradito il contributo di tutti gli iscritti che riterranno di avere dei suggerimenti e dei consigli da rivolgermi; assicuro che tali istanze saranno sempre prese in considerazione e discusse con il Consiglio direttivo. Concludo rinnovando i ringraziamenti non solo a chi mi ha concesso la Sua fiducia ma a tutti gli Iscritti, il cui sostegno ed appoggio saranno sempre fondamentali per il raggiungimento di un qualunque risultato. Un abbraccio a tutti. Michele Cappellari
    3 punti
  3. Spesso sul forum viene chiesta l’identificazione di tondelli che si rivelano essere tessere o gettoni di conto. Solitamente si da per scontato la cosa, ma in realtà a cosa servivano e come venivano utilizzati? Prendendo spunto da: Francesco Balducci Pegolotti, La pratica della Mercatura, (moderna edizione a cura di Allan Evans), Cambridge (Massachusetts) 1936, pp. 328-329 e Armando Sapori, La Mercatura medievale, Firenze 1972, pp. 109-117, vorrei tentare di spiegarne il funzionamento. Prima di tutto bisogna realizzare una tabella (che era sempre a disposizione dei mercanti dell'epoca) per realizzare i conteggi e le somme di denaro. In questa tabella vengono riportate nelle caselle i valori della lira e dei suoi multipli e sottomultipli naturalmente conteggiando 12 denari per 1 soldo e 20 soldi per 1 lira. Con questa tabella ora proviamo a sommare due grosse cifre. Per esempio LIRE 946893, soldi 16, denari 6 (Prima cifra) con LIRE 6473, soldi 7, denari 9 (Seconda cifra) A questo punto andiamo a posizionare le tessere o gettoni di conto (all'epoca detti quarteruoli) sopra le caselle secondo l'importo della sola prima cifra da sommare. Partendo dalle lire posizioneremo una tessera su 900.000, una su 40.000, una su 6.000, una su 800, una su 90, una su 3, poi passando ai soldi, posizioneremo una tessera sul 16 e per i denari una tessera sul 6 come da figura seguente: A questo punto procediamo a sommare la seconda cifra (lire 6473, sol. 16, den. 9). Partiamo questa volta dai denari. Prendiamo la tessera presente sul 6 (denari) e la spostiamo verso sx di tante unità quante quelle che dobbiamo sommare (in questo caso 9). Giunti alla casella 11 (denari) si posiziona la tessera sul numero 1 dei soldi e si prende un'altra tessera proseguendo il conteggio ripartendo dall'1 dei denari fino a raggiungere la cifra da sommare (9). Ricapitolando quindi, partendo da da 6 si passa a 7 (+1), poi a 8 (+2), 9 (+3), 10 (+4), 11 (+5), 1 Soldo (+6) (qui si lascia la tessera), 1 (denari) (+7), 2 (+8), 3 (+9). Abbiamo quindi una tessera sul 3 denari ed una sul numero 1 dei soldi (Ed in effetti 6 den.+9 den. = 15 den. che sono soldi 1 e den. 3) come da figura: Ora passiamo a sommare i soldi. Per prima cosa togliamo la tessera appena messa sull'1 dei soldi e spostiamo di una casella a sx la tessera presente sul 16 (sempre dei soldi) portandola quindi sul 17 come da figura: Continua...
    2 punti
  4. 2 punti
  5. Salute è con gioia ed onore che presento la prima uscita della rivista curata dal Circolo dei Giovani Numismatici(del forum lamoneta) il prezzo è di € 10 Di seguito vi è l'indice degli articoli pubblicati e la copertina: Prefazione a cura di N. Macchi (socio fondatore) - Prefazione a cura di R. Iula (presidente) - R. Iula e D. Weiss ; Filippo I: Fasti e Difficoltà di un Impero in decadenza - G. Gugliandolo ; Sol Invictus: Il Sole Invincibile - G. Gugliandolo e R. Iula ; Augusto: L’Imperatore della Rettitudine? - R. Attorri ; La Zecca di Pesaro – storia della zecca marchigiana attraverso i secoli - M. Nassar ; Quando Ferrucci batté moneta – Il mito di una Moneta Ossidionale coniata nel 1530 - S. Goi e N. Lottici; BREVI CENNI SULLA MONETAZIONE DEL REGNO D’ITALIA NOZIONI DI BASE PER IL NEOFITA - F. Divona ; Le monete pontificie dalla firma del concordato al ’58 – Catalogo illustrato delle monete battute sotto i pontificati di Pio XI e Pio XII - G. Santini ; L’Avventura dell’ Euro – L’avvento di una moneta comunitaria in Europa - M. Onorato ; Breve storia dell’ Europa dalla nascita ai giorni nostri - C.G.N. Notizie Sociali --Salutoni -odjob
    1 punto
  6. Volevo segnalarvi questo interessante convegno che si terrà il 7 e 8 dicembre 2012 a Cuneo, nel Salone d'onore del Palazzo Municipale, Via Roma 28. Come vedrete nel programma dettagliato allegato, sabato 8 dicembre alle ore 9, 30 Luca Gianazza esporrà la sua ricerca che ritengo significativa dal titolo " La circolazione monetaria nel basso Piemonte fra Due e Trecento : percorsi di ricerca ". Ma diversi sono gli interventi che mi sembrano di spessore , la pubblicazione degli atti è prevista per la seconda metà del 2013. Questo convegno ritengo che segua la linea di riscoprire le identità locali, la loro storia spesso non conosciuta, la monetazione e la circolazione della stessa, gli ambiti economici . Allego il programma dettagliato per il momento, chi volesse del forum intervenire alla stessa o chiedere informazioni può rivolgersi anche qui nella discussione o chiamare la segreteria del Convegno, Buona serata, Mario 2012-12-07-cuneo.pdf
    1 punto
  7. ...la mia prima moneta per la Sardegna.... :blum: renato
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  8. Riassumendo: il peso penso che sia superiore a quello indicato, considerando il diametro è un Sesterzio di Alessandro Severo Imperatore - anno 231-235 al Dritto Busto dell'imperatore drappeggiato e laureato---- destra--- IMP ALEXANDER PIUS AG al Rovescio - Spes Publica - Speranza avanza a sinistra tenendo un fiore con la mano destra e con la sinistra solleva l'orlo della gonna
    1 punto
  9. Caro Francesco, il possesso di un po' storia testimoniata, sopratutto se racchiusa in pochi esemplari, costa e produce. Il "capolavoro" riguarda solo il prezzo non il resto. L'arte della medaglistica, tranne che in alcuni casi e non in questo specifico, secondo me, è altra! :hi: Credo che i gusti siano personali ma dato che sono un amante delle medaglie borboniche mi dissocio in modo netto dalla sua gratuita e denigrante osservazione! Non so cosa Lei collezioni, se monete o medaglie, ma non si può essere indifferenti guardando questa medaglia! Sicuramente sia prima che dopo ne avranno coniate di più belle ma dire che questa non trasmette nulla mi sembra riduttivo e precipitoso. Cordialmente Jolly-Roger
    1 punto
  10. Detto questo, credo proprio che la juventus vincerà meritatamente questo scudetto perchè ha dimostrato di essere la squadra più forte del campionato. Una battuta d'arresto, in una partita giocata decisamente male e contro un avversario modesto, ma grintoso, è solo un incidente di percorso.
    1 punto
  11. Buona serata a te, Luciano. Ci sono motivazioni storico, politiche o altro per cui in iconografia è improntato il leone di S.Marco? Grazie in anticipo per l'eventuale risposta Buona serata Adolfo Avevo letto anch'io sul sito che spesso si richiama per l'attribuzione di questi gettoni, che il leone di San Marco era un gentlemen agreement nei confronti dei commercianti veneziani, molto presenti in Germania, ma non so se si tratta di una spiegazione superficiale o suffragata da specifici scritti. salutoni luciano
    1 punto
  12. sono queste le monete non ancora completo il catalogo ci sto lavorando se avese avuto qualche aiuto sarebbe finito ;) http://collectorsonline.org/cat/C-GTR http://collectorsonline.org/cat/C-GRM
    1 punto
  13. questo è un sesterzio.... sear5 #8019 Severus Alexander AE Sestertius. 231-235 AD. IMP ALEXANDER PIVS AVG, laureate head right, slight drapery on shoulder / SPES PVBLICA S-C, Spes advancing left holding flower, lifting hem of skirt. Cohen 547v. Text
    1 punto
  14. Comunque, visto che questa è una discussione che ci racconta di questa medaglia, ti chiedo di non dilungarti più su valori e vendita (la seconda per altro è vietata nel Forum). Grazie
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  15. l'1 di 12 è già abbastanza evanescente ma la cifra 1 della data io non la vedo prorpio.............sembra non esserci, bravo Genny.
    1 punto
  16. Ad integrazione di quanto già scritto dal grande Profausto: il punto posto sotto la 14ma lettera della legenda (sia del dritto che del verso) corrisponde alla zecca di Troyes. Di seguito allego l'elenco degli atelier di zecca del periodo (più o meno da Carlo VI a Francesco I) con relativo posizionamento del segno segreto (??, si fa per dire) di zecca (il numero corrisponde alla lettera della legenda sotto cui era posizionato il punto) 1 Tournon, atelier transféré à Crémieu vers 1386 2 Romans 3 Crémieu, puis Mirabel, transféré à Embrun dès 1406; Mirabel, en 1417, puis à Montélimar en 1426 4 Montpellier depuis 1306 5 Toulouse 6 Tours 7 Angers 8 Poitiers 9 La Rochelle 10 Limoges 11 Saint-Pourçain, depuis 1339; à Montferrand, en 1532-1534 12 Mâcon, transféré à Lyon en 1415 13 Dijon 14 Troyes 15 Rouen 16 Tournai, jusqu'en 1489; prit la 17eme lettre, en 1421, pendant quelques mois 17 Saint-Quentin, Montdidier 18 Paris 19 Saint-Lô, depuis 1352 20 Saint-André ou Villeneuve-les-Avignon, depuis 1389 21 Sainte-Menehould, ponctuation remplacée par des croisettes, depuis 1392; transféré à Châlons-sur-Marne en 1412 et rétabli lorsqu'on n'ouvra plus à Tournai 22 Châlons-sur-Marne; Auxerre, en 1456 23 Chalon-sur-Saône, depuis 1360 24 Arras en 1456 25 Bayonne, depuis 1488 Entre les deux premiers mots des légendes, Marvejols, en 1418 A questi punti vennero ben presto associati ulteriori simboli, identificativi dei maestri di zecca. Per approfondire l'argomento consiglio (ai francofoni) http://books.google.it/books/about/Manuel_de_numismatique_fran%C3%A7aise.html?id=R1EfAAAAMAAJ&redir_esc=y Ciao Mario
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  17. Guarda... Se é vero che la moneta ha lustro come ha scritto max nella sua inserzione, e non ho nessun dubbio a crederlo visto che non ha mai imparato a far le foto come si deve :D, forse é anche stretto quel giudizio a mio avviso. Quindi, mal che vada, per me, quella moneta é SPL-FDC.
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  18. Sono entrambi interessanti, anche se delle curiosità, ma il dodici cavalli merita...
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  19. Sono davvero felice e orgoglioso di poter condividere con voi questo mio ultimo acquisto. Non vi nego che economicamente è stato davvero molto impegnativo, ma ho voluto farla mia scommettendo sulla possibile impossibilità di poterne trovare in futuro un altro esemplare. D//: IMP C CONSTANTINVS PF AVG, Costantino I laureato, drappeggiato, visto da dietro. R//: SECVRIT PE-RPET DD NN, Securitas stante a sinistra, mano destra sollevata, mano sinistra reggente uno scettro poggiato su una colonna. E//: PLC 6.31g; 26mm RIC VI Lugdunum 278, scarce, coniata tra l'autunno del 307 e l'estate del 308. Provenienza: ex Gert Boersema (Vcoins), ex Roma Numimsatics Auction IV.
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  20. Ottimo post. Uno di quegli argomenti di cui si parla sempre ma su cui raramente ci si ferma a pensare come funzionavano veramente le cose. Devo dire che ti ci vedo in questi panni ... ... chiaramente dopo un mese a pane e acqua :D
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  21. se me lo permettete volevo dare il mio voto favorevole ad Archeonumis, per le conoscenze e per le monete/bronzi esposti a Verona. sono suo cliente e (a parte quel famoso denario di Augusto) sono stato soddisfatto per la merce acquistata. ha scritto e pubblicato diversi libri di catalogazione.. lo trovate su Facebook ciao R.
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  22. Ringrazio l'amico Odjob per aver aperto questa discussione, pubblico anche il link del nostro sito con le istruzioni per l'acquisto ;) http://cgnnumismatica.weebly.com/la-rivista.html
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  23. Il Chrismon (uno dei cristogrammi), detto anche Chi-Rho , simboleggia, in superposizione, le prime due lettere del nome di Christo in greco (Ch=Chi ; e R=Rho). Esso compare , credo per la prima volta, nelle monete di Costantino I che adotto' il Chrismon anche sui vessilli del suo esercito, vessillo che prese il nome di Labarum lo stendardo militare con il chrismon che verrà rappresentato in seguito sulle monete bizantine. Un altro simbolo è lo staurogramma, o monogramma della croce, che compare nei manoscritti a partire dal 200. Esso è ottenuto superponendo il Tau al Rho (visivamente appare come una P allungata con una barra orizzontale sotto l'occhiello della P). Nei Vangeli manca la parola "croce" e si utilizza al suo posto la parola "stauros" che corrisponde ad un palo infisso nel terreno. Un simbolo simile a quello che oggi identifichiamo coem staurogramma compare anche sui prutah già dal tempo di Erode, con la principale differenza che i quattro bracci della croce sono rappresentati di uguale lunghezza, come in una croce greca. Ma il significato del simbolo in questo caso non è del tutto chiaro, è possibile che si tratti di una abbreviazione del nome della zecca, difficilmente Erode il Grande (40-4 bC) poteva riconoscere tale simbolo come cristiano :) In ogni caso la prima rappresentazione della croce non è su una moneta romana o bizantina , bensi sulle monete di Axum , nel IV secolo dC. Le prime rappresentazioni del crocefisso invece risalgono , in letteratura o nell'arte (non sulle monete) a non prima del VI secolo.
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  24. esatto...io sto parlando delle basse conservazioni...le alte conservazioni sono un'altro discorso anche se rispetto alle quotazioni di catalogo c'è comunque del margine di prezzo almeno che non siano pezzi eccezionali o di rarità talmente alta che allora si è disposti anche a pagarli il prezzo pieno di catalogo se non oltre... i commercianti che vendono a prezzo di catalogo sono coloro che hanno il loro giretto di clienti ormai da anni che si rivolgono solo a loro e si fidano solo di loro senza chiedere a nessun altro...ma ti posso assicurare che se vogliono vendere in un convegno o anche tramite altri canali come le aste on-line e le braghe le calano ai prezzi di mercato senno al 100% il materiale gli rimane tutto vai tranquillo... a volte vedo banchetti in mercatini dove ci sono le solite monete in esposizione ormai da anni e con i soliti prezzi a catalogo....se sono ancora lì dopo tutto questo tempo ci sarà un motivo non credi??
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  25. Un lato è simile ad un bagattino per Brescia di Francesco Foscari come questo ma sentiamo altre opiunioni http://www.medagliemonete.it/product.php?id_product=1740
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  26. Credo si chiamasse archeonumis o qualcosa del genere, aveva buoni prezzi ma monete spesso ritoccate e in qualche caso davano da pensare. Istruttivo comunque farsi un giro per il suo banchetto. Gli hai comprato qualcosa?
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  27. riccardo, ma che buono il mirtoooo!!!!!! :D contenta di averti conosciuto!!!!
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  28. diciamo pure tranquillamente mb+ :lol:
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  29. Ciao, probabilmente erano appagati e stanchi mentalmente... nel calcio moderno contano le motivazioni e se queste calano (il Milan ne aveva di maggiori) allora la Juve diventa una buona squadra ma sul livello delle altre di testa. C'era pur sempre il "tesoretto" di 4 punti di vantaggio per cui una caduta soft. Perso con l'Inter quest'ultima sembrava per la critica il Barca, salvo ridimensionarla una settimana dopo. Ci vuole sempre equilibrio. Speriamo che sia una nuova lezione utile e contiamo sul prossimo rientro di Conte. Quanto a motivatore, un piccolo "Mou". Ciao Illyricum :) PS: ci aggiungo una cosa: meglio perdere così che pareggiare con dubbi. Il rigore è palesemente inventato (e conferma non la malafede ma il basso livello di Rizzoli e compagni, anche se questo doveva vederlo lui) e conferma la regola che i torti si subiscono e viceversa talvolta vanno a proprio favore. Personalmente ne ho piene le tasche di sentire che la Juve ruba quando le decisioni dubbie toccano tutti...
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  30. E' una fortuna che in questo caso possiamo osservare nel dettaglio la trafila che ha portato da 1 a 2 a 3. Si tratta di un raffronto molto istruttivo, perché in tanti altri casi abbiamo invece a disposizione solo lo stadio 3 (oppure il 4 o il 5 o il 6 ecc. ecc.), cioè una moneta che, sottoposta a troppe alterazioni di patina, può (a torto) giungere a sembrare ambigua persino sotto il profilo dell'autenticità
    1 punto
  31. Innanzi tutto il riferimento di Manganaro non c'entra con la monetina postata da Taras. Si riferisce ad altri trioboli (o emidramme) con il tipo del Pegaso, come questo: Tengo a precisare che il triobolo o emidramma (sono la stessa cosa) postato da Taras è finora noto in tre esemplari. Quello di Leu era il primo e più bello. Poi a distanza di uno-due anni l'uno dall'altro sono comparsi altri due. Quindi sospetto che intorno al 2000 sia avvenuto un piccolo ritrovamento con questi inediti: 1) Leu nel 2002 2) CNG nel 2003 3) CNG nel 2005 Sembrano tutti autentici e provengono da un solo conio per il diritto e apparentemente da due conii per il rovescio. Circa la datazione sembra più verosimile intorno al 350-330 a.C. (non ricordo bene le vicende di Crotone nella seconda metà del IV secolo) e il tipo del cavallo libero con briglie sciolte sembra collegato all'impiego di mercenari, che spesso hanno adottato questo tipo anche al tempo di Timoleonte in Sicilia. Credo che sia noto ad Attianese, al suo n. 170.
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  32. Aggiungo che non è una moneta comunissima, ma generalmente è molto difficile da trovare in buona conservazione. Il valore commerciale del pezzo alla conservazione del tuo pezzo è quasi nullo (forse sui 20 euro).
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  33. Propongo a questo punto di creare una sezione NIA (e magari anche NIP) al fine di rendere noto agli utenti tutte le iniziative che perseguono le finalità di aiutare e sostenere gli iscritti nelle loro vicissitudini di carattere commerciale, legale, fiscale ecc. legate alla numismatica. Valutino i responsabili se la mia proposta merita di essere presa in considerazione.
    1 punto
  34. La fortuna ha voluto che quest'anno a Verona trovassi la sorellina maggiore in argento. Ve la presento, a completare il post iniziale, sperando di fare cosa gradita.
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  35. Seguendo le indicazioni di Alfaomega e gpittini ho controllato il libro "La Moneda Hispanica" di Burgos, dal quale ho trovato appunto la moneta sotto Carthago Nova. Allego il disegno del catalogo.
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  36. D/ AVGUSTVS CE - nel campo su tre righe H / RIC / N R/ INPERATOR - Nel campo su tre righe PA PA I CNI IV pag 490-491 - MIR 837 Siccome non si legge chiaramente se in legenda invece leggi AVGUSTVS senza (CI) il riferimento è MIR 838 - CNI IV pag 492
    1 punto
  37. Non si può darle torto, anzi mi unisco al coro degli 'indignados' numismatici. Come si può pensare di organizzare un convegno negli stessi ambienti che pochi giorni prima hanno ospitato una fiera equina ? Senza nulla togliere ai bellissimi quadrupedi, non dovremmo reclamare per esser stati messi sullo stesso piano, specie chi paga fior di soldi per un tavolo o uno stand ? I problemi poi di parcheggio, sicurezza ed organizzazione generale sono ben noti a quanti frequentano questo convegno e puntualmente si ripresentano ad ogni edizione...... A quanti, in passato, hanno posto reclamo per i succitati problemi la risposta è stata sempre la stessa: c'è la fila di persone disposte a prendere il tuo posto. Che vuole che le dica, e' vero l'antico adagio PECUNIA NON OLET. Tutto il resto si'......
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  38. Verona, il RITO DI VERONA c'è stato, ed è stata una grande Verona, una Verona simbolica per tanti aspetti. Non parlerò di monete, non ho visto quest'anno quasi nulla, sarà per il prossimo anno, ma Verona è stata magica per l'aspetto di unione, conviviale, per Lamoneta è stata il vero raduno, a pranzo c'erano una quarantina di persone, che invece di vedere monete hanno voluto conoscersi e presentarsi, nella due giorni i lamonetaiani passati e visti sono stati tanti, tantissimi, possiamo ora dire che è stato un successo sicuramente. Un successo, in un momento di crisi economica riuscire a portare tante persone, tanti lamonietiani a fare festa perchè di festa comune dobbiamo parlare è motivo per Lamoneta, per il forum, di grande orgoglio e di speranza per il futuro. Ma a Verona quest'anno non ci siamo fatti mancare nulla, c'è stata la presentazione del libro-rivista dei giovani del CGN "Il Tondello" ,che ci fa sperare in una continuità per la numismatica italiana, abbiamo avuto la presentazione anche da parte di Naevius del giallo numismatico, abbiamo avuto " gli ex libris numismatici Quelli del Cordusio" con donatori e ragazzi che davano e ricevevano in uno scambio che ha reso felici e gratificati tutti, ma di questo ne potrete leggere nell'apposita discussione. Le analisi su gli espositori, sui prezzi, su quanto è stato venduto e comprato le lascio ad altri, di certo la Verona della condivisione, della conoscenza, del rapporto reale,umano tra noi ha vinto e questo almeno per me era l'aspetto più importante e premiante.. Il RITO DI VERONA anche quest'anno c'è stato.... Complimenti a tutti ! Mario
    1 punto
  39. sapreste dirmi da che reparto era usato questo bottone ? Uploaded with ImageShack.us Dietro c'è scritto Rampe del Salvatore n.24 Marngiolo (Rampe del salvatore è un quartiere di Napoli ) Uploaded with ImageShack.us
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  40. 1 punto
  41. ciao a tutti,posto questo grano di Ferdinando IV dove manca l'1 della data:
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  42. Pienamente d'accordo... certamente è legata a qualche avvenimento del Santuario della Beata Vergine di Lourdes che si trova a Napoli al Corso Vittorio Emanuele e venne inaugurato nel 1873. Copio da un blog e incollo... Il Santuario della Madonna di Lourdes è stato forse il primo in Italia a suscitare e diffondere la devozione all’Immacolata di Lourdes alcuni anni dopo le apparizioni. Infatti nella prima Domenica di ottobre del 1873 fu esposta alla venerazione dei fedeli un’immagine dell’Immacolata venuta da Lourdes che ancora oggi si conserva come un prezioso ricordo. Nel 1874 questa immagine di carta fu sostituita da un plastico che raffigura la Vergine nella grotta con Santa Bernardette in ginocchio. Questo plastico si può ammirare nel Santuario subito a sinistra di chi entra. Nello stesso anno si recò a Lourdes il primo pellegrinaggio composto dal Comitato Civico Napoletano. Ritornando dalla Francia, i pellegrini espressero il desiderio di riprodurre nella Chiesa di San Nicola da Tolentino una Grotta in tutto simile a quella di Lourdes. L’idea fu realizzata. Il 4 dicembre 1875 fu inaugurata la Grotta delle Apparizioni ed insieme fu fondata l’Associazione detta dei <>. Degni di nota sono la bellissima statua che fu fatta venire dalla Francia e una pietra estratta dalla grotta di Lourdes , messa in cornice sulla parete destra della Cappella. La Grotta divenne in breve centro di devozione mariana e meta di pellegrinaggi che da ogni parte della città di Napoli e dalle Provincie vennero per pregare, ascoltare la Parola di Dio e chiedere grazie come a Lourdes. Non è da escludere che sia una medaglia coniata proprio per l'inaugurazione... sullo stile di qualcuna acquistata a Lourdes dai pellegrini del Comitato Civico Napoletano, questo spiegherebbe la chiara derivazioni da stilemi francesi. Inoltre, ma questo direi che c'entra poco, la sede della ditta De Gregorio si trovava a poche centinaia di metri dal santuario. Lord Acton Ciao tutti, eccellente documentazione di Lord Acton (mille grazie). Penso che un buon argomento. Infatti DE GREGORIO solo ha copiato il R/ della medaglia francese, mentre il dritto incise la Vergine e Bernadette , a differenza della medaglia francese che mostra solo la Vergine. A proposito di DE GREGORIO: Il suo nome era Gaetano ? : " Nato a Napoli nel 1835, ivi morto nel 1908. Studió disegno all?Instituto di Belli Arti di Napoli, ed incisione coi maestri Alfano e Taurisano. Fu incisore di merito" Comanduzi, III ediz Saludos tesayma
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  43. Ho trovato questo: "Come per i sigilli, anche per le croci templari non c'è unicità, perché nel corso degli anni ne sono state adottate di diversi tipi e forme, e spesso neanche in maniera univoca, come si può vedere dall'immagine qui sopra. La semplice croce greca, che appare prima nella fila in alto, è stato il primo modello di croce distintiva dell'ordine. Gli altri modelli sono tutti più o meno ispirati a quello della croce patente (o croix pattèe), ovvero la croce a bracci uguali che si allargano nella parte esterna....". Le due cerchiate hanno delle minime somiglianze con la croce A e C.... Forse più la C....
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  44. Ragazzi eccomi di ritorno. Tanti lamonetiani incrociati, per le monete non ho trovato granché. Fantastiche le bodyguard nello stand di Rauch...si é voluto tutelare stavolta! Nota negativa la puzza di stallatico e di urina...davvero fastidiosa, dovrebbero fare di piú nella pulizia dopo la fiera dei cavalli.
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  45. ho appena trovato in rete l'immagine della nuova moneta da 25 Kuna , è datata 2011
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  46. Quanto hai ragione, ogni volta che chiedo di fare un assegno ti guardano come se avessi in mano una pistola e li stessi rapinando. Stesso discorso sull'accettazione di carte nei convegni, ma dico io costa così tanto un POS portatile abilitato al traffico GPRS? Giancarlo
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  47. 1 punto
  48. Arka non serve un modo per trattenere qualcuno e avvicinarlo a questo mondo perchè deve partire da se. Nei casi in cui qualcuno trova una moneta è ancora più difficile perchè pensa solo a venderla per racimolare qualcosa di soldi. Ad esempio se io trovassi una cartolina d'epoca (per citare una categoria che non mi interessa affatto) magari chiederei su un sito quanto vale ma difficilmente inizierei a collezionarle perchè proprio non mi interessa. Ai più non importa niente ed è dura farli appassionare, ci devono arrivare da soli... Almeno credo. Diverso il discorso di una persona "assistita" dal vivo dove in quel caso potrebbe nascere tranquillamente la passione mostrandogli una collezione e dandogli dei cenni storici.
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  49. io a volte quando leggo questo tipo di discussioni del "cos'è e quanto vale" non rispondo neanche perché alla fine chi pone certe domande è uno che vuole vendersi la moneta che ha e che l'unica "moneta" di suo interesse è sonante e in corso... anche se quella in loro possesso è una monetina da un paio di euro tendono a non crederti "è antica! è degli anni 40"... quando sento un'esclamazione del genere mi dico che è inutile parlargli di vita morte e miracoli del periodo storico o di spiegare cosa sia rappresentato sopra al metallo. se nel caso inizi a parlarne ti scambiano per un fissato e ti lasciano perdere... scusate se sembro pessimista o cinico ma è così c'è poco da fare
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  50. Io dico solo due cose: ma è mai possibile che solo io ho avuto un nonno sfigato che mi ha lasciato un sacchetto pieno di 20 Lire in bronzital, di quelle coniate in milioni di miliardi di esemplari? E pensare che mi sarei accontentato anche solo di UN 20 Lire Aratrice....e invece nada. Attila, da quando si dà la Tequila ai maiali?
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