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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/20/12 in tutte le aree
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.....Grosso da 6 Denari Bergamo Comune a nome di FedericoII.....dall'ultima Asta di Varesi......le foto non gli rendono giustizia.....mea culpa.....4 punti
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Due anni fa Fedafa aprì una discussione analoga con una bellissima filastrocca (fu lui a definirla così) che vi invito a rileggere: LINK In quella occasione io feci i miei auguri a mo' di alberello di Natale usando alcune parole che, forse, sono state profetiche viste alcune iniziative nate nel (o partite dal) Forum nel frattempo. Augurando buone feste a tutti, lo ripropongo di nuovo qui, in versione leggermente modificata (ho aggiunto tronco e vaso). :) * A chi ama sognare di tempi e di luoghi lontani se solo stringe in mano un piccolo tondello di metallo e a quelli che pensano che l'amore per le monete possa arricchire non solo se stessi ma anche gli altri, se si condivide con loro il proprio sapere; e a tutti quelli che riescono a dimenticare gli acciacchi e gli affanni quando osservano finalmente in mano la moneta che sognavano; ed infine a chi spende il suo tempo e il suo sapere numismatico per seguire con gli occhi lucidi un giovane promettente e magari non aspetta che sia Natale per regalargli un libro e pure un po' d'attenzione così da non lasciarlo solo con la sua grande passione... IO AUGURO UN BUON NATALE E TANTA SA- LUTE E SERENITA' PER IL NUOVO ANNO 2013 tornese71 :drinks:3 punti
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be questo non mi sembra un grande affare, è una moneta comune comprata a un buon prezzo. tutto qui :)2 punti
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Ed ecco la mia ultima conquista, arrivata oggi, che ve ne sembra? Aggiungo qualche notizia che mi ha gentilmente dato la persona che me l'ha ceduta. Lo ringrazio ancora per la sua gentilezza. Ciao, Giò Lo Shu Giapponese è stata coniata tra i 1853 e il 1865, ed è insieme alla moneta d'oro da 2 Bu, una delle prime monete della Restaurazione. La Restaurazione Meiji ha rovesciato i signori della guerra Shogun, altamente tradizionali, che ponevano l'imperatore al centro del governo. Quello della Restaurazione è stato un vero e proprio movimento di modernizzazione, che ha aperto il Giappone alle idee occidentali. Nel 1870 il Giappone ha introdotto lo stile occidentale anche per le monete, coniandole di forma rotonda, quindi tutte le monete precedenti, di forma rettangolare, furono in maggior parte ritirate per essere fuse. Dietro queste monetine dalla forma a barra, si cela un importante evento per la storia nipponica e rappresentano un grande interesse storico visto che vanno a segnare la fine di un'usanza tradizionale Giapponese in vigore sotto la dinastia degli Shogun per secoli.2 punti
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Non credo..............rimanderanno il tutto di qualche anno, giusto il tempo di vendere qualche libro, fare qualche programma Tv, magari anche riuscire a vendere ancora qualche bunker anti fine del mondo e magari qualche appartamento nei paeselli sperduti che secondo lungimiranti previsioni si salverebbero dalla distruzione totale........... Sto pensando a quei Geni che si sono trasferiti in bunker sotterranei in Messico, a quanto pare molti sono italiani, chissà se resteranno la in meditazione in attesa della prossima data oppure torneranno per le feste di Natale ? boh2 punti
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Sulla redenzione del 1951 2-marchio, purtroppo no, tutto il resto, ma non il 1951 2-marchio: -------------------------------------------- On the redemption of the 1951 2-mark, unfortunately no—everything else, but not the 1951 2-mark: http://www.bundesbank.de/Redaktion/EN/FAQ_List/dm_banknoten.html?docId=91674 ;) v.2 punti
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Bel sondaggio, complimenti Ho votato anche io per il dollaro Morgan, per una serie di motivi: - Anche a me questa moneta ricorda la frontiera, è carica di storia e fascino. Il dollaro Peace, nato per celebrare la pace, in effetti non centra a mio avviso completamente l'obiettivo di rappresentarla. - I rilievi del dollaro Morgan sono fantasticamente equilibrati, mentre nel dollaro Peace hanno una profondità molto meno marcata a causa dei noti problemi legati alla pressione del conio. - Nel dollaro Morgan l'aquila del Verso è armoniosissima nella sua fierezza, e nella sua apertura alare tutto sembra comprendere. L'aquila del Peace, pur portando il ramoscello, non esprime appieno il senso della Pace, anche se il soggetto credo fosse obbligato dal Coinage Act del 1792 (che pare non parlasse di colombe) :-) - Senza nulla togliere al bellissimo Dritto del Peace dollar, con la sig.ra De Francisci e l'icona della statua della Libertà che è resa davvero bene, quello del Morgan è secondo me molto ma molto bello. A me ha sempre ricordato una delle monete che più amo in assoluto, lo scudo da 5 franchi Ceres francese, e secondo me il soggetto del Dritto del Morgan è una "Cerere non dichiarata", con il suo profilo classico e i suoi simboli di abbondanza e fertilità.... Naturalmente sono opinioni personali, devo dire che entrambi i tipi di dollaro sono ... favolosi :-)2 punti
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Complimenti a Legionario.......!!! cmq queste due monete sono molto, e dico molto, simili di tondello, centratura ed usura. Ma forse e' la goccia che fa traboccare il vaso. Io credo, che forse, abbiamo messo fine ai nostri dubbi, che ormai potrebbero essere delle certezze. Secondo me dobbiamo anche smettere di credere che tutto cio' che passa da NAC sia sempre al 100% vero. Che la moneta di NAC e' sempre l'host ect....se fossi un falsario di alto livello, proverei a piazzare il pezzo proprio da NAC, per diversi motivi....primo tra tutti e' che realizzo il massimo tra tutte le aste. Stesso sforzo con il massimo profitto. La difficolta' di riscontrare un falso, oramai, ce l'hanno tutti. Tutte le aste hanno le medesime difficolta'ed ogni giorni ne abbiamo le riprove. Vi ricordo che ci sono stati altri casi simili a questo: 1) un aureo repubblicano comparso su ebay identico a quello della NAC 2)due/tre tessere di Augusto identiche tra loro una di NAC, un'altra di artemide e una di Inasta (se non sbaglio:(http://www.lamoneta.it/topic/85639-spintria-ritrovata-nel-tamigi/page-2) E anche in quelle occasioni si parlava sempre di HOST della NAC e il resto tutto falso. Se fossi un falsario, farei sempre comparire il primo falso proprio alla NAC, cosi' realizzo il massimo possibile e poi le restanti copie nelle altre aste minori.2 punti
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Hippalektryon, chi era costui? La storia comincia (o meglio ricomincia) nel 1868. Nei pressi delle mura di Volterra viene rinvenuto un ripostiglio costituito da alcune verghe d'argento, una statuetta a forma di leone, sempre d'argento, un tondello non coniato e 65 minuscole frazioni arcaiche, il tutto contenuto in un recipiente ceramico, probabilmente di bucchero (IGCH 1875). La scoperta viene immediatamente messa in relazione con quella avvenuta l'anno precedente ad Auriol, a pochi chilometri da MarsIglia, dove, sempre in un contenitore ceramico, erano state rinvenute 2130 frazioni arcaiche, per la stragrande maggioranza di tradizione ionica (IGCH 2352). Il ritrovamento del "Tesoro di Auriol" aveva fatto un certo scalpore, avendo per la prima volta portato alla luce in maniera imponente quella che è considerata una delle prime monetazioni d'occidente, realizzata dai coloni focesi, fondatori di Marsiglia, durante il VI sec. a.C. All'epoca del rinvenimento, proprio in ragione di questa stretta relazione, ci sarà anche chi arriverà a mettere in dubbio la genuinità del ripostiglio di Volterra, ipotizzando un'operazione speculativa messa in atto da qualche commerciante. In effetti la coincidenza è curiosa, ma ancora più curioso è che gli altri due più importanti rinvenimenti contenenti frazioni di tipologia riconducibile a quella dei pezzi di Auriol si situano in quella stessa manciata di anni: nel 1862 era stato rinvenuto il tesoretto di Morella (Spagna centromeridionale, IGCH 2311), contenente 21 monete di cui alcune di quello che sarà successivamente definito "tipo Auriol", e nel 1868, stesso anno di Volterra, quello di Pont de Molins (Catalogna, IGCH 2313), contenente 46 monete e, proprio come a Volterra, alcune verghe d'argento grezzo. Sulla base di questi rinvenimenti monetari, e di altri epigrafici ed archeologici, prenderà consistenza la conoscenza di quel milieu culturale che dalle coste dell'Etruria a quelle spagnole, passando per la Provenza, vedeva nel VI secolo l'incrociarsi di mercanti Etruschi e Ioni, lungo rotte commerciali punteggiate di scali ed empori, che facevano perno sulle colonie focesi di Marsiglia, Aleria, probabilmente Emporion, e l'Etruria settentrionale costiera (la pesenza di una comunità di ioni è attestata a Populonia), in quello che all'epoca può considerarsi l'estremo occidente, il Far West appunto, della colonizzazione greca. Ma torniamo all'Hippalektryon, e a Volterra. Il ripostiglio fu smembrato, quindi in parte ricostituito presso il medagliere di Firenze, successivamente "perso" in seguito all'alluvione dell'Arno, ricercato inutilmente a più riprese dal Pautasso per conto del Furtwaengler, finalmente ritrovato e pubblicato nel 1975 dalla Cristofani Martelli. La composizione superstite (52 pezzi) è la seguente: a) 1 es. con foca natante a d. e globetto b) 1 es. con testa di foca a s. c) 3 es. con testa di foca a d. d) 1 es. con testa di ariete a d. e) 1 es. con protome di capro rampante a s. f) 1 es. con testa di rapace a d. g) 3 es. con testa femminile a d. h) 2 es. con elmo ionico a s. i) 17 es. con Hyppalektryon a s. l) 7 es. con Hyppalektryon a d. m) 15 es. con Gorgoneion Fin dall'epoca del rinvenimento le monete furono generalmente attribuite a Marsiglia, per similitudine (e in alcuni casi identità) con in pezzi di Auriol, fino al 1973 quando il Furtwaengler (il principale studioso della monetazione arcaica di Marsiglia) sulla base dei tre pezzi pubblicati dal Gamurrini nel 1874 proponeva un'attribuzione "etrusca" della maggior parte dei pezzi di Volterra. Nel 1975 finalmente le monete venivano ritrovate nei magazzini di Firenze e pubblicate, e la Cristofani Martelli proponeva le seguenti attribuzioni: a) 1 es. con foca natante a d. e globetto - Focea? b) 1 es. con testa di foca a s. - Focea? c) 3 es. con testa di foca a d. - Focea? d) 1 es. con testa di ariete a d. - Provenza (Auriol) e) 1 es. con protome di capro rampante a s. - "imitazioni occidentali" f) 1 es. con testa di rapace a d. - "imitazioni occidentali" g) 3 es. con testa femminile a d. - imitazioni locali di imitazioni provenzali h) 2 es. con elmo ionico a s. - imitazioni locali di imitazioni provenzali i) 17 es. con Hyppalektryon a s. - Etruria (Populonia?) l) 7 es. con Hyppalektryon a d. - Etruria (Populonia?) m) 15 es. con Gorgoneion - Etruria (Populonia?) con una datazione tra la metà del VI e quella del V sec. Quasi in contemporanea alla pubblicazione del ripostiglio da parte della Cristofani Martelli, nel 1976, usciva l'opera monumentale del Furtwaengler sulla monetazione arcaica di Marsiglia che, del tutto indipendentemente, confermava in sostanza queste attribuzioni, escludendo la pertinenza provenzale di tutti i tipi di Volterra con l'esclusione del pezzo a testa d'ariete. Negli anni succssivi, soprattutto a causa di ricerche clandestine col metal detector (rispetto alle quali in territorio francese, pur essendo illegale, c'è purtroppo una certa tolleranza di fatto) una ventina di esemplari dei vari tipi "Volterra" (compreso qualche esemplare di Hyppalektryon e Gorgone) venivano rinvenuti in Provenza, ma anche in Catalogna, e da parte di alcuni numismatici francesi veniva proposta una riattribuzione Marsigliese o provenzale. Tesi rifiutata nel 2002 dal Furtwaengler, in ragione della massiccia diffusione nelle zone oggetto dei rinvenimenti di importazioni etrusche di VI sec. (bucchero e ceramica etrusco-corinzia), nonchè dalla presenza stabile, attestata epigraficamente, di mercanti etruschi che effettuavano scambi argento monetato (Pech Maho ed Emporion). L'attribuzione è quindi mantenuta in ambiente etrusco, forse nell'ambito di una comunità di mercanti Ioni residenti a Populonia, l'utilizzazione nell'ambito di una rete commerciale greco etrusca che copriva la zona costiera tra la Toscana e la penisola Iberica. Ma l'Hippalektryon? Eccolo l'Hippalektryon, in tutto il suo orrore (anche la foto ci mette del suo...) gr. 0,98 E' proprio roba da Far West... Siamo agli albori della monetazione etrusca, o si tratta dell'opera di coloni focesi installati in Provenza? Certo è che guardando la gorgone (o ciò che ne resta) nel sottomultiplo, l'ipotesi Populonia non sembra poi così remota.... gr. 0,48 Fatto sta che tanto l'Hippalektryon che la gorgone di Volterra hanno trovato posto nella SNG di Firenze.1 punto
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Sono due tra le monete più famose al mondo, e sicuramente tra le più collezionate, per il loro disegno, la loro storia e, non ultima, la possibilità di trovarne in abbondanza a prezzi più che ragionevoli. Anche nel forum siamo in molti ad essere affascinati da queste monete d'argento di grande modulo, ma se doveste sceglierne una soltanto, da collezionare o anche solo da ammirare (il sondaggio è rivolto anche ai non collezionisti di dollari) a chi andrebbe la vostra preferenza? E perchè? Votate, votate, votate :D petronius oo)1 punto
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salve a tutti , ho visto in giro questa moneta e controllando ho trovato riferimenti per Galeria Valeria.. vista la foto sembrerebbe lei ma l'autenticita' ????? cosa ne pensate? grazie Roberto1 punto
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Ciao, mentre sto lottando con una fastidiosa virosi e sto cercando di lavorare ad una discussione da proporre prossimamente, come già l'altro anno di questi tempi rubo un po' di spazio ai temi propri della Sezione e creo un piccolo spazio :offtopic:... ma penso nessuno se ne risentirà. Ogni anno invio dei messaggi personali ma temo sempre di dimenticare qualcuno... in questo modo non farò (e non farete) torto involontariamente a nessuno o quantomeno a quanti frequentano la Sezione Imperiali. Questo è il mio Augurio personale, cui spero si accoderanno in tanti. Un Augurio di Buon Natale a chi è credente e, a chi non lo fosse, un auspicio di bontà e di serenità. E di quanta ce ne sarebbe bisogno !!! ;) Ancora auguri Illyricum :)1 punto
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Si parla sempre di cerchi nel grano.. Ma perchè i quadrati nel grano o i triangoli nel grano sono così discriminati ? Poveri :blum: :rofl:1 punto
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Mi unisco al coro degl'auguri e che questo anno per l'emilia terremotata finisca.Coraggio. Paolo1 punto
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Mi piacciono le monete che raccontano storie, questa è un mix di tutto, numismatica, storia, letteratura, simbolo di Milano, parlo di questo denaro da 10 soldi del 1614 di Filippo III ( 1598 -1621 ), zecca di Milano . La moneta è ritenuta essere la moneta citata da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi a proposito del debito di Tonio nei confronti di Don Abbondio ( cap. VIII ). Moneta rara, Crippa la definisce R/2, monete difficilmente in buona conservazione e molto tosate. Questa moneta ha particolarità che non ricorrono spesso e qui sono ben evidenziate : l'anno 1614 al diritto e il valore 10 al rovescio. Ha avuto il suo momento di gloria questa moneta con esposizione e visione a tutti durante l'esposizione al CCNM di Maila Chiaravalle di quest'anno sulle monete dei Promessi Sposi per le sue buone caratteristiche. D/ Busto a destra corazzato con testa nuda; goletta con colletto pieghettato e sul petto il Collare delToson, sotto il busto la data 1614 R/ Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo in atto di colpire con lo staffile dei guerrieri atterrati, all'esergo il valore 10 Argento, peso gr. 2,52, Crippa 17/b Provenienza Asta Cronos 6 primavera 2012, lotto 3271 punto
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Ciao Numa, si è d'argento ed è stato amore a prima vista...è bellissima davvero, le monete orientali sono veramente affascinanti, sono contentissima dell'acquisto. Postala così la vediamo anche noi. Il sushi lo mangerei anche a colazione...altra cosa che mi piace moltissimo...però secondo me c'è scritto: Il pesce dell'avatar di Layer era mio fratello :rofl: :rofl: :blum: :blum:1 punto
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Senza dubbio l'esemplare postato corrisponde al RIC II 42(a) - drappeggio sulla spalla sinstra, busto tipo a Legenda PM TRP COS II Il 19 (a oppure c) ha legenda PM TRP COS DES II1 punto
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Come da sempre ripetiamo nei vari fora, qui tendenzialmente possiamo esclusivamente limitarci all'analisi delle foto e di qualche misura fornita a vario titolo dalla casa d'aste o dal collezionista. Qui possiamo certamente esprimere liberamente opinioni, giuste o sbagliate che siano (stando attenti a non ledere mai la sensibilità altrui); chiunque deve avere la possibilità di rispondere altrettanto liberamente se chiamato in causa, quello che non dovremmo fare è di esprimere con troppa leggerezza giudizi definitivi, sia dall'una che dall'altra parte. La discussione è certamente interessante e sarebbe bello riuscire ad ottenerne qualcosa di costruttivo per tutte le parti. Tornando alle monete in questione vorrei farvi notare che la mancanza del tratto della perlinatura al rovescio, sopra la D di DIVOS, compare sicuramente sugli esemplari NAC e Nomisma, non compare sull'esemplare Varesi (apparentemente diverso) mentre ricompare, seppur leggermente diversa, sull'esemplare di Maurizio. Cosa ne pensano i lettori della discussione?1 punto
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Merita senz' altro di essere messa in "discussione importante", visto il lavoro di Danielucci che ringrazio a titolo personale.1 punto
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Merita senz' altro di essere messa in "discussione importante", visto il lavoro di Danielucci che ringrazio a titolo personale.1 punto
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E' vero però bisogna non trasformarsi in collezionisti di perizie... e ragionare con la propria testa prima di tutto... ;)1 punto
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Intendo la differenza, misurata in gradi (o ci si riferisce talvolta alle lancette delle ore e dei minuti dell'orologio), tra l'orientamento della raffigurazione del rovescio rispetto a quella del dritto. Si usa adottare la parte superiore della raffigurazione del dritto (in questo caso la testa di Ottaviano) come punto "0". Rovesciando la moneta (tenendo come fulcro il punto "0") per poterne guardare il rovescio, si prende ora nota del punto più alto della figura rappresentata (nel nostro caso il punto sopra la testa di Cesare). Si potrà allora affermare che la sfasatura dei conii sarà la differenza tra il punto 0 del dritto ed il punto 0 del rovescio. Per farti meglio comprendere ho creato un'immagine di esempio con le varie ipotetiche sfasature. Come vedi nel primo caso diremo che la sfasatura sarà di 0° e quindi si parlerà di conii aggiustati, nel secondo caso l'immagine del rovescio sarà rovesciata esattamente di 180° rispetto al dritto pertanto parleremo di sfasatura di 180° ma sempre di conii aggiustati, mentre nell'ultimo esempio si parlerà di sfasatura di 45° e di conii non aggiustati.1 punto
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Ciao Pierfabio, le uniche notizie che ho su Bonaventura de Bobus (Bove o Bovi) sono quelle presenti nell'opera di Eugenio Mainetti Gambera in "Brescia nelle monete" a pag.85 e 95, ma credo che questo libro tu l'abbia già. Praticamente si sa solo che è mastro di zecca, dai tuoi studi sai se è possibile riconoscere sulle monete il suo identificativo di zecchiere? Non so se curatori, moderatori e utenti ti conoscano ma è un gran piacere leggerti. In rete ho trovato questo libro se ti può essere d'aiuto. http://books.google.it/books?id=2XGBG3v5J8wC&pg=PA52&lpg=PA52&dq=bonaventura+bovi&source=bl&ots=tKP63Cu_4E&sig=4ZjowkaH_I2oromLocwvajCuspE&hl=it&sa=X&ei=_AbTUIeXN4LYtAb8rYCIDQ&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=bonaventura%20bovi&f=false "I libri di famiglia. Geografia e Storia" pag.52 rif.61 (Bonaventura Bovi, archivio di stato di Verona)1 punto
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Prima di esprimermi desidererei, se possibile, vedere delle immagini a luce naturale, le vedo troppo opache e piene di puntini. Grazie1 punto
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Quanto sottolineato è un fenomeno pericolosissimo in forte espansione negli ultimi anni, è come il "gioco dei tre campanellini". Spero tanto che la gente che viene presa per i fondelli si ribelli a questi giochetti, solo così si potrà debellare tale fenomeno.1 punto
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salve a tutti,non essendo la mia monetazione vi chiedo una catalogazione.. chi sono rappresentati? grazie Roberto PESO: 1,40 grammi circa MATERIALE: rame ???? DIAMENTRO: 13 mm circa1 punto
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Ciao, per la spaziatura e la forma delle cifre, credo si tratti del tipo con "data piccola". Di seguito due esemplari a confronto, "data piccola" in alto e "data grande" in basso: Ciao, RCAMIL.1 punto
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Non é il mio campo, ma rispetto al fatto che il Morgan prenda "spunto" (diciamo cosi') dal 5 Franchi Ceres... concordo con pendragon Il Peace nun se po' guardà, e non ha nulla di pacifico. Voto Morgan. La Ceres illustrata é del 1870, prodotta d'urgenza a seguito di Sedan e della caduta di Napoleone III e del secondo impero, recuperando per il dritto i coni repubblicani della rivoluzione del 1848 (evidentemente ben custoditi alla monnaye) e per il rovescio -non visibile- quelli piu' vecchi delle emissioni di Luigi Filippo (quelli di Napoleone III non erano riutilizzabili, essendovi rappresentata un'aquila e soprattutto recando la legenda Empire Français...)1 punto
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Taglio: 50 cents Nazione: Irlanda Anno: 2011 Tiratura: 1.039.753 Condizioni: SPL Città: Palermo1 punto
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Il problema di base è proprio questo in Italia non esiste un gruppo di Numismatici Professionisti che faccia veramente solo e nient'altro che l'interesse della Numismatica. Se poi la cosa parte proprio dallo Stato come pretendi che ti difenda? Chi le fa questi tondelli? La Zecca di Stato che poi li mette in mano ad un privato per venderli ma sempre lo Stato li ha fatti,di certo ne io ne Voi possiamo dire di poter coniare monete o medaglie o altro con la firma della Zecca di Stato!1 punto
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visto che dopo domani non ho granche da fare faro compagnia a giovanni e gia da domani notte saro' quassu'1 punto
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Ciao Cembruno5500 questa tipologia di monete è di per se' gia' delicata solo a guardarle.. non oso pensare che circolasse nel XVI secolo tra mani non certo di fata, e trovarla ancora oggi cosi' e da star contenti. Daniele tu "salti fuori" sempre al momento giusto.. quando ce da sollecitare o solleticare Savoiardo.. :good: :good: :D lascialo tranquillo che alla prima moneta senza data che posto sicuramente si ricorderà di farmelo notare.. :lol: :lol:1 punto
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Esagerato!!! Spero anch'io che la discussione riprenda come ai vecchi tempi, magari anche con un ritorno di monbalda. Sicuramente potremo argomentare riguardo alcuni articoli di prossima uscita. Nel frattempo auguro a tutti coloro che hanno partecipato alla discussione e alle loro famiglie tanti Auguri per le prossime Festività. Adolfo1 punto
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Puoi tentare l'uso dell' acetone che certamente non rovina patina (se autentica ovviamente ) è/o ilmmetallo.1 punto
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Ecco il mio contributo... Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers Scudo 1703 Trofeo d'armi D/ Ferd.Car.D.G.DUX MANT MONT CAR GVAS R/ CONVENIENTIA CVIQUE CNI 48-491 punto
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Beh, dovrebbe essere oro: un semisse di Michele III e del futuro Basilio I, zecca di Siracusa (probabilmente anni 866-867). Per un confronto, anche se le legende paiono differire un pochino: http://www.acsearch.info/record.html?id=42541 punto
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Nonostante la mia battuta precedente, sarei portato a postare tutte le monete che nel 2012 sono entrate in collezione, siccome se ne deve scegliere una soltanto ho pensato di "premiare" non tanto quella più importante nè quella più bella in senso estetico, ho scelto una moneta del popolo dal nominale basso che è riuscita a sopravvivere a secoli di storia e di possessori, anche se è conservata meglio rispetto alla media... si tratta di un mezzo carlino di Filippo III per la zecca di Napoli.1 punto
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No,non ti lascio solo caro amico mio,hai detto bene è anche un esperimento questa discussione, ma questa sfida il collezionista la deve vincere, non abbiamo nulla da temere, rivendichiamo il diritto e il piacere a collezionare e anche mostrare agli altri, alla fine è un servizio civico, per tutti : Ma veniamo alla moneta, la moneta è simbolica, perchè l'ultima emessa dalla zecca di Milano, fu battuta negli anni 1890-1891 per la Colonia Eritrea : 50 centesimi, 1890, argento, gr. 2,50 D/ Semibusto coronato e in uniforme R/ Valore in italiano, amarico e arabo, sotto due rami di alloro Provenienza ASTA CRONOS 6 - Primavera 2012 - lotto 5861 punto
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Interessantissima discussione, in cui c'è poco da aggiungere, al momento, considerati gli esaustivi e puntuali interventi di ausilio e acraf. Non entro nelle questioni cronologiche, di per sè problematiche e spesso irrisolvibili, ma vorrei rimarcare alcune note di metodo. Gli studiosi classicisti italiani, sin dal 1800, si sono basati su un visione assolutamente "romanocentrica", teorizzando che nessuna civiltà italica potesse precedere in qualsivoglia invenzione quella romana. Essi furono trasportati da un errore di fondo, ancora in parte diffuso, che li portò a determinare "la superiorità" di una civiltà antica, in base a quello che ci ha lasciato in eredità(monumenti, poemi, epigrafi) e non in base alla situazione contingente che la produsse. Per tale ragione anche la numismatica ha seguito questo percorso. Tale fu il pensiero dei Padri Marchi e Tessieri(fra i primi a dichiarare esplicitamente la "superiorità" di Roma), a cui fecero seguito gli scritti di Avellino, Fiorelli, Minervini. Gli immani studiosi che si sono susseguiti, sempre nella Scuola Italiana, fra i quali Breglia, Cesano, Panvini Rosati, Stazio non sono riusciti a distaccarsi da questa visione, credendo di fatto in uno iato incomprensibile fra la Roma dei primi secoli e le altre città italiche, fra cui quelle etrusche. Stranamente anche gli studiosi stranieri, spesso in contrasto con quelli italiani, fra i quali Mommsen, Babelon, Grueber, Thomsen, Crawford, Marchetti, Buttrey, Rutter non hanno saputo esimersi da questa visione. In realtà, la storia si presenta in maniera differente. Roma nel VI secolo a.C., era una città etrusca a tutti gli effetti. Alla fine del medesimo secolo, dominava a Roma la famiglia etrusca dei Tarquinii. Nel IV secolo a.C., i Sanniti popolazione italica, avevano magistrature simili a quelle di Roma e come dimostrato da Salmon, non vi fu un "trasferimento" di cariche da Roma al Sannio, ma uno scambio simbiotico fra le due civiltà. Per fare solo due esempi. Numismaticamente parlando non è affatto escludibile che Roma abbia appreso dagli Etruschi il significato e il senso dell'utilizzo della moneta, non è escluso che ne sia stata influenzata dalle popoloziani italiche circostanti. E' necessario, quindi, un capovolgimento della prospettiva per il progresso degli studi. Analizzare le monetazioni italiche(fra le quali quella etrusca), per fornire luce a quella di Roma, non essendo quest'ultima monetazione in grado di rispondere per se stessa ad alcuni quesiti, fra i quali quello dell'emissione del denario. E' una strada sicuramente più complessa, ma che va tentata e si sta tentando. Due incisi, per concludere. Il volume di Vecchi aldilà delle conclusioni cronologiche che apporterà, condivisibili o meno, se rispetterà il suo titolo, cioè quello di Corpus(con le caratteristiche precise che tale termine intende), sarà uno strumento molto utile per ulteriori indagini. Questo tipo di opere va favorito e auspicato, in quanto un Corpus non è solo un'elencazione di dati numerici(pesi e diametri), ma può offrire un quadro della complessità della situazione e può essere un ottimo punto di partenza. Infine, una "parola di conforto" ad ausilio sulla datazione alta del denario :) . Certo siamo minoranza(anche se non solo italiani), certo gli studiosi "middle" hanno più risonanza(e spesso rindondanza), ma mi permetto di sottolineare che, dal punto di vista metologico,(ciò che distingue il corretto dallo scorretto nelle scienze "morbide", non essendovi risultato esatto e matematico) l'Ortodossia sia dalla parte dei tradizionalisti. "Non si può accettare la definitiva affermazione di una nuova teoria, fino a quando quest'ultima non è in grado di confutare scientificamente tutti i principi di quella precedente.". Ciò non è ancora avvenuto, attendiamo impazienti! Saluti. Vincenzo.1 punto
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ciao alessio, ti ho mandato una mail. E' da tanto che non mi connetto e lo faccio adesso con piacere per ringraziare Maw maw per la cortesia e l'impegno profuso. :) :) Ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere telefonicamente, persona davvero gentile, cortese, spero un giorno di poterlo conoscere di persona. :drinks: :drinks: grazie ancora, saluti1 punto
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qui in italia i prezzi per quei pezzi in genere sono esosi,apparte quelle colombiadi del 1893. se proprio non riesci a resistere vai dal primo commerciante che capita e cerca di comprarle tutte insieme,per farti fare uno sconto esagerato.....senno'fai come me....prega il santo "bottade cul"e ogni tanto qualcosa a peso salta fuori^^1 punto
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Allora, chiariamo meglio la questione calamitabile/non calamitabile, peraltro già affrontata più volte in passato. Le monete della serie Impero dal 1936 vennero coniate in nichelio, che è un metallo ferromagnetico, ossia calamitabile. Dal 1939 per motivi autarchici (l'Italia era da tempo sanzionata dalla comunità internazionale per l'invasione dell'Etiopia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sanzioni_economiche_all%27Italia_fascista ) al nichelio vennero aggiunte quantità via via crescenti di acmonital, una nuova lega acciaiosa, che presa da sola è anch'essa ferromagnetica, ma che legata col nichelio in certi quantitativi rende la lega antimagnetica (in realtà quasi antimagnetica, come spiegherò dopo). Dal 1941 in poi il nichelio venne completamente eliminato e venne usato il solo acmonital, ne consegue che da quell'anno le monete tornano fortemente magnetiche. Nei due anni di uso misto acmonital/nichelio possiamo quindi trovare monete in lega con percentuali variabilissime dei due materiali, che portano i tondelli a gradi di magneticità a loro volta variabilissimi. I vari cataloghi di settore banalizzano la questione (anche per motivi prettamente commerciali) indicando la presenza di monete in lega acmonital/nichelio, antimagnetiche, e monete in solo acmonital, magnetiche. La realtà dei fatti è che le monete fortemente magnetiche sono effettivamente in acmonital puro o quasi puro, mentre tutte le altre presentano gradi molto variabili di magneticità, da media a debole a debolissima a seconda delle percentuali di nichelio presenti nella lega. Chiaro che la magneticità di queste monete dipende in larga parte pure dal tipo di magnete usato..... in ogni caso il termine "antimagnetico" è abusato perchè nessuna moneta è in realtà completamente antimagnetica. Anche le monete che con magneti di debole entità sembrano non essere per nulla attratte, conservano in realtà una piccola magneticità, rilevabile con magneti più potenti. La distinzione magnetico/antimagnetico non ha quindi alcun senso e va quindi corretta in magnetico/debolmente magnetico: tutte le monete che presentano una magneticità medio/bassa non vanno infatti considerate magnetiche e quindi in solo acmonital (quelle in solo acmonital sono fortemente magnetiche!), bensì debolmente magnetiche e quindi in lega acmonital/nichelio.1 punto
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