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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/15/13 in tutte le aree
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Alcune info ricevute direttamente dall'UFN: - per la sede vacante verranno emessi un 5 euro in argento ed un 2 euro. Data di emissione presumibile in aprile; forse anche qualcos'altro (non una divisionale), ma ancora non è stato deciso; - le divisionali 2013 avranno l'effigie di Benedetto XVI e saranno emesse a fine maggio; - l'emissione del 100 euro - con l'effigie del nuovo Papa - slitterà a settembre. Marco3 punti
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Bella presa Fabrizio. Vedo che stai mettendo a frutto i consigli. La moneta è particolare. Censita da tempo, ma che dovrebbe essere attribuita alla zecca di Brindisi e non Napoli. Uno studio a nome mio e di Giuseppe Tafuri pubblicato su Monete Antiche n°53 affrontava proprio l'attribuzione di questa moneta alla zecca pugliese. Se ne vedono pochissime in giro, ma credo che questo dipenda anche dal fatto che in pochi fanno caso al numero di pendenti sul lambello. E anche perchè la conservazione di queste monete non sempre ne permette una chiara lettura. Complimenti per l'acquisto! Mi permetto di spostare nella giusta sezione.3 punti
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Buon giorno a tutti. Mi permetto di scrivere quello che è il mio pensiero senza per questo pretendere che io dica il vero, chiaramente. A mio avviso se cerchiamo motivazioni economiche riguardo la produzione del samperino andiamo fuori strada. Perchè dico questo? Semplicemente perchè non mi risulta che dopo l'emissione del grosso rinforzato da parte di Carlo I a Roma siano stati coniati grossi ma bensì solo mezzi grossi ,almeno fino al terzo decennio del XIV secolo. B. VIII stesso, divenuto Senatore a vita, farà coniare un mezzo grosso con stemma dei Caetani impresso. Non vedo dunque l'utilità di creare un'altra moneta di valore calante nello stesso periodo. Non dimentichiamo che B.VIII rappresentò l'ultimo irriducibile rappresentante della Teocrazia come istituzione di Universalismo. Non a caso organizzò a questo fine il Giubileo del 1300. Fino ad allora la monetazione romana, pur essendo sotto controllo papale, in iconografia mostrava solo messaggi propagandistici laici. Sempre a mio modesto parere la produzione del samperino altro non rappresenta che un timido tentativo di B. VIII per riaffermare con un messaggio religioso il potere papale. Cosa per atro che gli riuscì perfettamente con le emissioni della zecca pontificia di Pont-de-Sourges. Questo è quanto. Ora massacratemi :lol: Ciaoooo3 punti
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Quoto Dabbene: il problema degli ispettori onorari mi sembra, in questa fase (e voglio dire in questo preciso momento), marginale. Discutiamo semmai della percorribilità del protocollo sui sequestri e sulle linee guida per i CTU, senza dimenticare che eventuali paletti amministrativi possono essere travolti dalla disapplicazione dei giudici. Quanto alle nozioni di bene culturale si tratta di una clausola generale, per definizione soggetta ad interpretazione. Ricordate quello che accadde con la fideiussione omnibus (sostanzialmente indeterminata): cominciarono i giudici a dar torto alle banche, poi intervenne la legge a richiedere un montante massimo. Stessa cosa accadde per la velocità trimestrale dell'anatocismo (gli interessi sugli interessi). Mi sembra che quello che più conti sia lo scenario culturale nel quale ci si muove Ma è solo una opinione. Polemarco2 punti
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@@Eldorado io penso che il problema sia a monte. Non diamo solo la colpa all'acquirente. Se non ci sono trappole in giro nessuna bestia ci incappa dentro... Il problema è che esistono queste "trappole". A mio modo di vedere l'acquirente va sempre tutelato anche se non si vuole informare altrimenti cadiamo nella logica del "ben ti sta". E le case proliferano giocando proprio attorno al fatto che la gente non si documenta... Uno vede una moneta d'oro a 4000 euro, si fa abbindolare dai discorsi, si fida ciecamente telefona e la acquista. Ok per me è stato uno sciocco ma va tutelato. Non è detto che chi compra da loro sia necessariamente un ricco o uno a cui piace perdere soldi. Si legge parecchio di gente amareggiata per la sola presa...2 punti
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ciao danieles81 mi fa' piacere che ti sei fatto 2 risate, infatti le mie curiose monete suscitano sempre un polverone di pareri bizzarri... se sapessi di tutti i pareri che ho ricevuto sulle mie curiosita' potrei creare un libro di barzellette. :blum:2 punti
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Sicuramente hanno avuto il loro successo. Basta considerare le varianti riportate e descritte nel CNI (dal n°128 al n°155) per comprendere i diversi conii utilizzati per far fronte ad una notevole mole di monete battute. A tal riguardo, correggendo il nominale di mezzo grosso samperino dato a questa moneta dal Serafini e poi ripresa sul CNI, vi è una nota del Muntoni (66 pag. 201) un cui viene scritto: Questo potrebbe in qualche modo giustificare il successo della moneta, in quanto andò a sopperire, con il suo valore di 12 provisini, alla mancanza di un nominale che facilitasse le piccole transazioni. Due righe riguardo alla lega della moneta. Il Pegolotti riporta che i romanini avevano una lega di argento pari a once 11 e denari 2 quindi in considerazione che l'argento puro doveva avere una lega di 12 once (12 once = 1000/1000) e che 24 denari equivalevano ad 1 oncia (24 denari = 1 oncia = 83,333/1000) possiamo calcolare la lega dei romanini: 11 oncie = 1000/12 x 11 = 916,667/1000 2 denari = 83,333/24 x 2 = 6,944/1000 Da cui si può dedurre che l'argento dei grossi romanini era pari a 923,611/1000 di fino. Facendo lo stesso calcolo con i Santo Pietro di Roma, così definiti i samperini dal Pegolotti, ed indicati con un titolo di fino pari a once 10 e denari 15 otteniamo: 10 oncie = 1000/12x10 = 833,333/1000 15 denari = 83,333/24x15= 52,083/1000 Da cui il titolo della lega pari a 885,416/1000. Effettivamente inferiore a quella dei grossi romanini. Qualcuno potrebbe obiettare che era era più semplice, per evidenziare la differenza di titolo, fare la differenza tra il titolo della lega dei grossi romanini (once 11 e denari 2) con quella dei samperini (once 10 denari 15) da cui si deduce che tra le due leghe vi è una differenza di 11 denari che sono pari a 38,194/1000. Ho preferito utilizzare l'altro sistema per cercare di far comprendere ai neofiti come viene calcolato il titolo di fino in queste monete. Utilizziamo allora questo secondo metodo a controprova del calcolo precedente, cioè sottraendo al titolo dei romanini quello dei samperini ed il risultato conferma il calcolo (923,611-885,416= 38,195/1000). Anche se ho appena preso una tachipina, se sono stato poco chiaro o ci sono strafalcioni è colpa della febbre :P.2 punti
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Riporto "su" questa discussione, su una serie tanto "muta" quanto affascinante della monetazione etrusco-italica, in quanto é stato appena messo in linea l'articolo di Laura Ambrosini in cui venne proposta l'attribuzione a Volsinii. Fino ad ora era, praticamente, reperibile solo in biblioteca. A voi la lettura. http://www.academia.edu/1508207/L._AMBROSINI_Le_monete_della_cosiddetta_serie_ovale_con_il_tipo_della_clava_in_Studi_Etruschi_LXIII_1997_pp._195-2262 punti
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Caro Vincenzo, rispondo velocemente e per adesso chiudo qua, lasciando a Bizerba e anche a tutti gli altri tutte le valutazioni del caso su quella che definite la "postilla", per la quale senz'altro non farei la guerra, se essa dovesse creare divisioni...ci mancherebbe altro. Tuttavia il tema sul quale mi pareva si stesse focalizzando il vostro discorso non era tanto su il rapporto tra volontariato ed istituzioni, che emerge anche se non primariamente nel documento, quanto tra volontariato e professionisti - e di rimando le Istituzioni. E questo come ben chiarito da Michele non mi pareva fosse lo scopo del documento, nè dell'iniziativa, che quindi non lo contemplavano. La cosa dell'ispettore onorario, sono certa, non era vista assolutamente in questo senso, ma evidentemente le varie esperienze ed idee in merito possono essere diverse. Buona serata MB1 punto
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Della presente medaglia di Pio IX, inedita, del 1909 in Ae Argentato, non sono riuscito a trovare alcuna informazione- notizia. Modulo 58 mm.1 punto
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Ciao :) . Se scorri la pagina del link al mio precedente post, trovi la traduzione in italiano, anche delle parti aggiunte.1 punto
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La moneta è un tetradramma Price 3635. Il segno sul diritto è un test di saggio. Una stima equa può essere 250-270 € proprio per quel segno, ma questo è un mio parere. apollonia1 punto
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Per quanto riguarda la "droga" su monete di Alessandro confermo che è tremenda: ti prende e non ti abbandona più :blum:1 punto
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Buon pomeriggio perdonate l'intervento, ma mi sembra che si stia discutendo di corollari che, seppur interessanti, non sono - al momento - per me correlati all'azione che si sta portando avanti. Michele è stato estremamente esplicito al riguardo, si è fatto un incontro per "misurarsi", si sono conosciute delle persone che hanno espresso concetti perché siano sviluppati e per valutare eventuali punti più o meno condivisibili. C'è stato un "contatto". Vogliamo considerarlo un primo passo verso la preparazione di argomenti più "strutturati"? Un prossimo incontro programmatico? (odio il termine, ma esprime il concetto) :pleasantry: Indubbiamente si, in genere così si fa e non pensiate che sia pura liturgia. :pardon: Mirko, molto onestamente ha detto la sua, viva la faccia, :hi: e bisognerà tenerne conto, perché questo argomento verrà fuori prima o poi. Quindi si è fatto un primo passo che non pregiudica la partecipazione di altri che potranno contattare Michele in questa discussione o per MP per esprimergli dubbi o perorare attenzioni. Ma se a questo primo passo ci si deve stoppare per vedere se il piede calza un mocassino o uno stivaletto, se ci sono le stringhe oppure no, siamo già belle che fritti. :nea: Nessuno, credo, mette in discussione che se dovessero intervenire situazioni tali che i "fatidici 11 +1" necessitino di sentire altre "voci" più preparate alla bisogna....o si palesassero degli interessi non rappresentati, beh si farà una "giunta" di consultazione; vi esorto, riconosciamo l'onestà intellettuale a chi sta svolgendo questa iniziativa. Io sono certo che faranno in modo che nessuna "anima" resti esclusa, non sono sprovveduti e non è nel loro interesse, anche perché ne dovranno rendere conto. Lasciamo fare questo passo a coloro che ci stanno mettendo il tempo, le energie e la faccia; non ci impantaniamo nel particolarismo; non è questo il momento. Cordiali saluti Luciano1 punto
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Ho sempre pensato che ci siano persone capaci in ogni campo, anche se non in possesso di laurea o titoli e onorificenze varie. Quando frequentavo il Politecnico di Milano e seguivo gli esami di Scienze delle costruzioni e Tecnica delle costruzioni si andava a lezione e nessuno ci capiva nulla, poi un giorno uscii ed entrai nel bar di fronte e vidi una fila di studenti intorno a un signore che scriveva su dei fogli. Capii presto che questo stava spiegando le lezioni di quei corsi a molti, mi disse se vuoi partecipare metti un pacchetto di sigarette qui e io aggiungo un foglio con la carta a carbone per te. Quel signore diventerà poi qualcuno nel capo dell'ingegneria, e non era un ingegnere, aveva fatto solo una parte di esami, ma sapeva, capiva e poi sapeva spiegare a tutti con semplicità, il difficile diventava semplice, chiaro, aveva inventato il Politecnico due. Tutti lo conoscevano ed apprezzavano compresi gli stessi professori del Politecnico, che poi mandavano addirittura i loro figli a studiare, quando poi questo divenne famoso. Chi si siedeva con i fogli del " maestro " agli esami, loro sapevano che aveva capito e infatti la percentuale di voti alti era la norma per tutti. Questo dimostra che tutti possono avere potenzialità, conoscenze, capacità in tutti i campi anche i più ostici, i meriti si basano sul sapere, sulle proprie capacità. Credo che comunque il documento programmatico, che io comunque come già detto in altro post approvo, sia basato e debba essere basato giustamente su come rendere più chiara e interpretabile la normative vigente cercando di rendere più semplice e sicuro il collezionismo italiano. Altri temi importanti sono sicuramente da affrontare però in altre sedi, in questo caso non rientrano perchè si tende a migliorare nei limiti le leggi inerenti al collezionismo. Eventualmente il difficile sarà poi la seconda fase quando si passerà alle ricette...., ma giustamente una cosa alla volta, vediamo che si concluda la prima fase, Mario1 punto
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Benvenuti nella nuova sezione di bibliografia e di novità editoriali. Ringrazio Reficul e Paleologo per aver creato questo nuovo "luogo" dover poter illustrare le novità editoriali numismatiche e ogni altra fonte, come atti di convegni, congressi, studi e ricerche, ecc. Sono certo che questa sezione incontrerà il vostro favore, come sono certo che tutti concorrerete a segnalarmi le varie novità in campo editoriale. Grazie a tutti per l'attenzione.1 punto
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snapseed. è gratuita :) non ha molte funzioni, ma ritaglia le foto e puoi regolare la luminosità.1 punto
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Vi posto le immagini di un denarino di Roberto D'Angiò con 4 pendenti nel lambello diametro 15mm....... peso 0,46 g @@fedafa1 punto
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Il libro che vi presento, che forse già conoscete, si intitola "Il Tesoro ritrovato" , edito dalla Laurum Editrice a cura di: Laura Arcangeli, Gabriella Barbieri e Maria Angela Turchetti. Il volumetto è formato da 96 pagine contenenti moltissime illustrazioni a colori, su carta pregiata e copertina rigida, formato 22 x 13. Descrive il Tesoretto di Sovana, ritrovato nel 2004 durante gli scavi effettuati per poter trasformare la Chiesa di San Mimiliano in un contenitore Museale, costituito solamente da solidi. La sezione del libro dedicata alle monete ritrovate è strutturata, dopo una breve presentazione, in schede descrittive delle monete con foto a colori, unico neo le foto un po' piccole Ma si sofferma anche sul territorio circostante, ad esempio sulla Necropoli detta la Tomba Ildebranda, e sui vari ritrovamenti ceramici trovati durante gli scavi e nel territorio stesso come il Corredo Funerario della Tomba 4 di San Sebastiano. Vi auguro una buona lettura sapendo già da ora che non resterete delusi. Ciao, Giò http://www.maremmapromotion.it/it/cultura/monete-oro-sovana-vsecolo-/1 punto
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La ricostruzione è perfetta. Aggiungo che all'inizio del 1900 vi fu nel Sudamerica, e particolarmente in Argentina, una fioritura dell'arte della medaglia con bellissimi esemplari riguardanti anche la chiesa cattolica e in particolare i papi Pio IX, Leone XIII, Pio X. Ricordo di avere avuto la buona sorte tanti anni fa di acquistare un piccolo lotto di medaglie di provenienza dall'Argentina. Vi era questa del Vescovado di Parana e anche una bella medaglia - sempre di grande modulo - con i ritratti dei tre pontefici Pio IX, Leone XIII, Pio X. Questa ultima medaglia era ricordata dal Patrignani in una sua sintesi sulle medaglie di Pio X pubblicata sul Bollettino Studi Napoletani: e diceva l'autore di averne notizia, ma di non averla mai vista, facendo gli auguri per un fortunato reperimento. Credo che queste medaglie siano molto rare in Italia ed in Europa, ma che possano essere trovate se si setaccia il mercato sudamericano.1 punto
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"Resto del parere che un giovane non strutturato è comunque un professionista. Le sue competenze sulla carta vanno dunque ben al di là di quelle del "non professionista" medio e dunque devono essere correttamente e soprattutto efficacemente valorizzate." Non c'è dubbio. E la cosa vale per tutti i professionisti. "Ciò non toglie che queste figure potrebbero giocare un ruolo fondamentale ed essere integrate e valorizzate all'interno di un eventuale ed ipotetico sistema meglio strutturato." Anche questo è verissimo e vale per qualunque settore. "Ad oggi "il Maestro" coordina e dirige un certo numero di volontari, ipotizziamo 10. Purtroppo una sola persona non può far capo a 100 volontari in quanto il tutto diverrebbe materialmente insostenibile. Se invece al "Maestro" facessero ad esempio capo 10 giovani professionisti e questi a loro volta fungessero da riferimento ad altrettanti 10 volontari ciascuno, la "forza lavoro" crescerebbe in modo esponenziale e si creerebbero prospettive di lavoro sicuramente più sostenibili anche in termini economici." Giusto! "Per fare questo serve tuttavia molta buona volontà da parte di tutti, un minimo di fondi ed un clima generale sicuramente differente dall'attuale (e non mi riferisco alla discussione). Per il primo e l'ultimo aspetto il documento programmatico può essere molto utile, mentre per il secondo, che è cruciale, è evidente che in questa sede nulla si può fare." Ed è qui che purtroppo "casca l'asino". Se togliamo la "buona volontà" ed il "clima generale differente dall'attuale", che non costano nulla e che con un pò di impegno si possono anche reperire, ci imbattiamo immediatamente nel problema principale, che è quello dei fondi a disposizione. Il discorso oggi vale per qualunque settore pubblico, alle prese con spending review e quindi tagli di risorse. Onde evitare spiacevoli equivoci ed aspettative, va detto che il Documento non ha, neache lontanamente, la possibilità di incidere su questa voce e non va considerato un'iniziativa destinata ad occuparsi (se non. forse, indirettamente...)di spesa pubblica o di rapporti di pubblico impiego. Questi delicati temi travalicano decisamente gli obbiettivi, molto più modesti, che il Documento si propone di raggiungere. Purtroppo. M.1 punto
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Ciao a tutti. "Il fatto che quel "comma"(a latere, come sostenevo, rispetto all'argomento principale della discussione)sia stato portato innanzi dal Maestro, non vuol dire che debba essere accettato aprioristicamente e obbligatoriamente da tutti." Non credo che nessuno abbia mai sostenuto ciò, anche perchè se avessimo avuto questa intenzione non avremmo presentato il Documento all'esame del Forum per raccogliere gli ulteriori contributi. "Le "esigenze" di un eminente professionista, che si avvia a concludere la sua brillante carriera, non necessariamente collimano(anzi sono quasi sempre in contrasto) con quelle di un giovane professionista, che deve iniziare la propria carriera....e se gli sarà consentito, non è detto che non sia altrettanto brillante." Opinione del tutto legittima e, devo dirTi, anche condivisibile. Non so però se, nello specifico, il suggerimento costituisse un “esigenza” dell'eminente professionista quanto, piuttosto una constatazione frutto di esperienze e rapporti di collaborazione che il Funzionario ha avuto con il cosiddetto “volontariato”. "Per tal ragione, reputo l'istanza e i dubbi sollevati da Mirko, molto pertinenti e sono certo che verranno tenuti in debita considerazione nella stesura finale del documento, che sarà, ne deduco, modificato, anche in sostanza, rispetto alla redazione iniziale." Le cose scritte da Mirko sono indubbiamente pertinenti; tuttavia sarebbe opportuno chiarire se Tu e Mirko (e magari altri che ancora non hanno scritto) siete contrari tout court alle collaborazioni tra le Istituzioni ed il “volontariato” oppure le ritenute utili ove subordinate ad altre forme o rapporti di collaborazione con coloro che volontari non sono e che devono avere la precedenza sulle collaborazione “volontarie”. Questo aspetto del problema, dall'intervento di Mirko, io non l'ho capito esattamente. "Ho una domanda. L'avvocato Bizerba è il rappresentante legale dei pensieri del gruppo o esprime pareri personali(leggasi solo parte ralativa al rapporto istituzione-privati nel suo ultimo post). Mi spiego meglio....anche questa volta. Il problema sollevato da Mirko(e solo quello) è stato discusso(o per meglio specificare mi è stato chiesto un parere) nell'incontro avvenuto a Roma. E il mio intelocutore(uno dei magnifici 11) ha palesato totale concordanza su quello da me espresso allora(e ben sintetizzato da Mirko ora). Il tutto in un clima di cordialità, serenità e considerato l'interlocutore stesso, anche di amicizia. Mooooooolllllltoooooooo distante dal clima qui sopra istauratosi." Non sono il “rappresentante legale” del Gruppo ma, al più, una sorta di “portavoce” che si è occupato di coordinarne le opinioni. I membri del Gruppo che sono anche iscritti al Forum possono, evidentemente, intervenire quando lo desiderano e precisare o chiarire meglio i concetti che ritengono. Se a Roma qualcuno del Gruppo ha concordato con Te sul tema delle collaborazioni dei volontari, sarebbe intanto interessante capire esattamente in che termini l'argomento sia stato trattato: Se l'argomento discusso è stato quello del ruolo dei privati “volontari” quale ausilio delle Istituzioni, confesso che sarei alquanto sorpreso che qualcuno del Gruppo possa avere espresso opinioni contrarie a tale collaborazione. Tuttavia, se così fosse, quell'esponente del Gruppo può tranquillamente contattarmi e dire: "guarda, non sono più d'accordo con il discorso degli Ispettori onorari o delle collaborazioni dei volontari"; e questo aspetto del Documento sarebbe ridiscusso. Voglio però anche dire che ad un certo punto si dovrà pur stendere un Documento che raccolga la maggioranza dei consensi; nel senso che se a fronte delle opinoni di 11 membri del Gruppo + le osservazioni postate sul Forum ci dovessero essere (faccio un esempio) dieci opinioni pro e 3 contro un certo argomento (non ho intenzione di computare il mio parere, fungendo solo da coordinatore), si dovrà necessariamente propendere per la parte decisionale che ha raccolto più consensi. Altrimenti, e faccio solo per caso l'esempio che stiamo esaminando delle collaborazioni, ma che può essere esteso a qualunque altra tematica sulle quale non si raggiunga l'unanimità, basterebbe anche un solo veto per eliminare dal Documento l'enunciazione della disponbilità di collezionisti, commercianti e studiosi appassionati a collaborare con le istituzioni o l'auspicio che il Ministero si avvalga maggiormente dell'opera degli Ispettori onorari. Ma questo “radicalismo” potrebbe costituire poi un vulnus che penalizza quella maggioranza che invece si è espressa a favore delle collaborazioni. Qui deve entrare in gioco la mediazione. L'esempio mediativo potrebbe essere questo: Al concetto delle collaborazioni con i volontari (che la maggioranza ritiene di inserire nel Documento) si può aggiungere che: “si auspica inoltre che le Istituzioni non trascurino o peggio non dimentichino i giovani professionisti e che compiano ogni sforzo necessario per avvalersi innanzitutto della loro opera, retribuendoli adeguatamete”. Questa potrebbe essere la riformulazione del Documento nella parte in cui affronta il discorso elle collaborazioni volontarie. E' naturalmente solo un esempio, senza pretesa di completezza. Badate che questo discorso della “mediazione” fra tesi fra loro molto diverse è già stato fatto in occasione della stesura del Documento che conoscente e che all'inizio del suo percorso non era così come lo vedete adesso, ma è stato più volte modificato in seguito alle indicazioni che mi sono giunte dai membri del Gruppo, che lo hanno avuto una prima volta in bozza e poi una seconda volta con le modifiche. Dopodichè, ulteriormente revisionato, è stato pubblicato sul Forum. Ed è questo tipo di lavoro che si vorrebbe potesse continuare qui sul Forum.... Per quanto riguarda il “clima” instauratosi....posso assicurare che, almeno da parte mia, non ci sono mai stati motivi per creare tensioni, salvo percepire un intento isolato di voler avviare polemiche fini a se stesse, tralasciando del tutto gli scopi per cui questa discussione è stata aperta. Se si voleva confezionare un “pacchetto” bello e pronto, non vedo perchè avremmo dovuto sottoporlo al Forum. Quindi mi farebbe anche piacere che si comprendessero le finalità di questa discussione anzichè porre innanzi obbiezioni di principio. . "Quanto alla seconda parte del discorso di Bizerba, che esula dall'argomento cardine della discussione, cioè da "Se poi posso rispondere"....fino a "non mi è mai capitata la stessa", mi limito a mostrare il mio totale disaccordo." Che dirTi Vincenzo. Sarò stato distratto o sfortunato. Sta di fatto che io di “volontari” che si sono cimentati nelle tematiche giuridiche, che hanno pubblicato testi di diritto o che si sono visti pubblicare i loro saggi su riviste giuridiche non ne ho mai incontrato. Ho invece incontrato e ho anche conosciuto molti volontari “privi di titoli abilitanti” che collaborano con Musei, scrivono libri e pubblicano saggi su Riviste di numismatica. Quindi rispetto il Tuo dissenso sul punto, ma questa mi sembra essere una realtà ben difficilmente confutabile. Saluti. :hi: Michele1 punto
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Ho letto con grande partecipazione l’articolo citato da 4mori, con il quale Gorra ha dato nuovo lustro alla celebre medaglia di Innigo d’Avalos, nonché al suo artefice: “il Pisanello”, valente artista che fu al servizio della regia Corte di Napoli, sorgente di quella “carica umanistica” che permise ad Alfonso d’Aragona una prima modernizzazione del Regno di Napoli, anche dal punto di vista culturale. La medaglia, conosciuta in diversi esemplari, di cui uno esposto in terra d’Abruzzo durante la Mostra d’Arte Antica di Chieti del 1905, non poteva non rapire l’attenzione dei coautori di questo libro che vede in primo piano il “Conte-Camerlengo” e la zecca di Rocca San Giovanni, al servizio del suo nobile casato; difatti, trova uno spazio proprio sia nelle tavole fuori testo, a lasciar memoria dei lineamenti superbi di questo autorevole feudatario spagnolo, sia nella parte discorsiva dell’opera (cap. IV), dove la pregevole medaglia viene minuziosamente descritta e inserita nelle fitte trame che portano all’individuazione delle monete battute per l’Avalos… da qui, l’ipotesi suggestiva per una “rivoluzionaria” chiave di lettura del paesaggio inciso sul rovescio di questa “misteriosa” e affascinante medaglia forgiata agli albori dell’Età aragonese. Sveliamo, così, uno degli “approcci interdisciplinari” serviti allo studio della “fattispecie moneta”, con la speranza di suscitare interesse non solo fra i cultori di numismatica.1 punto
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è un rimedio casalingo molto pratico :D adesso scatenerò risate a go go, ma non avendo lo stativo ho fatto così: album delle monete con un foglio bianco in modo da avere il piano inclinato, abat-jour sopra al monetiere (in modo da avere un rialzo e la luce da sopra) come appoggio per avere mano ferma ho usato il contenitore del caffè :D ahahahahah però il risultato è più che buono ;)1 punto
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Certamente... :D Capita che ci si pesti i piedi, specialmente se si usa lo stesso canale di approvvigionamento. Ultimamente mi è capitato di contattare un utente privatamente per la chiusura di un'asta (in cui c'era un bel R10 di CEI), ma Savo è stato più veloce e ha offerto di più. Errore mio ovviamente :) Però sai, le maledizioni sono d'obbligo :D (inizialmente non sapevo che era stato Savo ad averla presa!) Ovviamente spero di rivedere presto almeno le immagini di quella moneta :) Le impronte sono buone, come avrai avuto modo di leggere, anche Ingrao non ha escluso la possibilità che possa essere un conio uscito da qualche zecca. Io ci spero, già avevo osservato bene le foto del venditore e l'avevo reputata quantomeno 'bella'. ... Grazie :) Andrò presto a rompere le scatole allo zietto per vedere se è argento. N.1 punto
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Impataccata in maniera infantile, è qualche ragazzino che si è divertito, forse la scritta è stata sovrapposta con qualche timbro a caldo ........ :rofl: Prevedo che mio figlio, che ora ha solo 5 anni, la vedrà ancora in vendita su Ebay quando sarà maggiorenne. :blum:1 punto
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conio mi sembra davvero ottimo come pochi altri. per il disegno il discorso è il solito. c è a chi piace e a chi non piace. io personalmente avrei preferito una immagine reale piuttosto che uno schizzo. con ciò però non posso dire che sia brutta.. solo che rende poco l idea di una grotta.1 punto
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28 Giugno 1838 - Viene incoronata la regina Vittoria del Regno Unito. Medaglia opera di Benedetto Pistrucci, tratta da royalmintmuseum.org.uk1 punto
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Conio veramente spettacolare, un risultato spettacolare e se devo dire la verità anche il disegno non è malvagio, rispetto ad altri che non riescono ad esprimere bene il significato della moneta, con questa si riesce a capire nella sua semplicità il senso della commemorazione. Bello mi piace.1 punto
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Visto che è stata riaperta, la mia opinione, per quel poco che conta, è la seguente: caso.1... Chi ha soldi da spendere senza problemi con le vendite della casa in oggetto, difficilmente può essere un'ignorante, senza internet, senza possibilità di documentarsi. Se ha i mezzi ma volontariamente non si documenta prima dell'acquisto, significa che non ha problemi, nello spendere, quindi il problema non si pone. caso.2... Chi ha soldi da spendere senza problemi con le vendite della casa in oggetto, ed è un ignorante, uno che non si documenta, se si può permettere di acquistare presso la suddetta casa, ha molti più soldi (fatti chissà come essendo un ignorante senza mezzi) del caso.1, quindi il problema non si pone. caso.3... Chi è intenzionato a spendere con criterio i suoi soldi per delle monete che andranno a far parte della propria collezione oggetto di cure e studio (credo la quasi totalità dei forumisti o chi comunque ha una minima idea di cosa sia la numismatica), non compra niente dalla suddetta casa, quindi il problema non si pone. Quindi se il problema non si pone, la domanda che resta è: "perchè ho perso 4 minuti del mio tempo a commentare questa discussione?" :blink: Un saluto a tutti :lol:1 punto
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Lo so, lo so. Se dovessi riuscire a metterlo in collezione, mi impegno formalmente a non utilizzarlo come avatar. A te lo ius primae noctis! :-)1 punto
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A meno che, in presenza di una disponibilità di metallo complessivamente ridotta, non vi siano stati fattori tali da favorire alcune zecche rispetto ad altre nell'accesso alla materia prima, fattori che potrebbero essere stati di tipo commerciale (Verona, Venezia) o propriamente politico (Pavia). Stiamo parlando di volumi di coniazione non enormi e di poche fonti ben individuate di materia prima, per cui poteva forse non essere così difficile riorientare il flusso di metallo monetabile secondo la convenienza del momento. E certamente Roma e il papato all'inizio dell'XI secolo non godevano di grande prestigio né economico né politico. Si tratta comunque di speculazioni, visto che sfortunatamente di tutti gli archivi capitolini del periodo medievale non è rimasto praticamente nulla...1 punto
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Io penso che l'argento lo faranno in qualsiasi caso. Non si lasceranno sfuggire l'occasione.1 punto
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Si tratta di Licinio I, in esergo mi sembra di vedere TT, adesso controllo. Ciao, Exergus1 punto
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Invito tutti ad abbassare un po' i toni. Gli interventi polemici non giovano a nessuno. Come da titolo, questa discussione è stata aperta esclusivamente per raccogliere suggerimenti e critiche riguardanti il documento programmatico. Ogni successivo intervento fuori tema e non contenente contributi utili ed in linea col l'oggetto della discussione verrà oscurato. Non è intenzione dello staff chiudere questo importante canale di dialogo e confronto ma al tempo stesso questa discussione deve restare entro binari ben precisi. Per chiarimenti, critiche e richieste non riguardanti i contenuti del documento programmatico siete invitati ad utilizzare la messaggistica privata o, nel caso, ad aprire una discussione indipendente. Come già detto, da questo momento in avanti i post non pertinenti verranno eliminati, non si tratta di censura ma di un'azione necessaria al mantenimento di quel giusto ordine che una simile discussione richiede. Vi ringrazio per la collaborazione. [EDIT: La discussione è stata ripulita da tutti gli interventi polemici. Nel fare questo, lo staff è stato costretto a rimuovere anche numerosi altri interventi, che sfortunatamente fuori dal contesto sarebbero risultati del tutto incomprensibili. Ce ne scusiamo con gli autori.]1 punto
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1960-1980 VENTI ANNI DI LAVORI NEL MONDO - IMPREGILO IMPRESIT - GIROLA - LODIGIANI Grossa medaglia del Maestro GRILLI di Pavia Bronzo, mm. 78 - Autore ANGELO GRILLI - Stab. S. JOHNSON1 punto
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Con Miglio81 concordo che in effetti è ancora aperta la questione dell'identificazione del delfiniere, se con Taras oppure con Phalantos. Sinceramente ho alcuni dubbi a identificare il delfiniere con l'ecista Phalantos ormai divinizzato. Ci sono teste femminili che possono essere meglio identificate con Satyra, la madre del dio Taras, una sorta di dea-madre ancestrale e presente su alcune delle prime emissioni di Tarentum. Ringrazio Cyberpunk0 per le opportune puntualizzazioni. Erano quindi ragionevoli i miei dubbi sull'esatta ubicazione del ritrovamento dei pezzi di Baletium ora al Museo di Napoli. Avrebbe quindi ragione il curatore del catalogo NAC, che cita espressamente la località Villa Picciotti (che sta ad Alezio). Però vorrei avere più esatti riscontri bibliografici sulla provenienza da Villa Piccotti. L'equivoco sembra essere generato dalla nota presente sul catalogo dell'asta che ha disperso l'originaria collezione Nervegna, che ha scritto "des environs de Brindes"..... Magari esiste qualche nota anteriore che riveli invece la provenienza dalla provincia di Lecce, ma ho bisogno appunto di riscontri bibliografici. Si può essere più precisi?1 punto
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Considerando la premura e la cura di Fischer-Bossert sono sicuro che abbia consultato, con buona probabilità personalmente, l'esemplare Vlasto 114 proveniente dalla collezione Godefroy, prima di approdare in quella di Vlasto. Ricordo inoltre che l'ippocampo alato rappresentato nell'esemplare Vlasto 114 è verso sinistra e non a destra come quello in questione. L'esemplare in oggetto è assolutamente fuori dalla sequenza di coni riportata dal Fischer-Bossert, dove non è possibile riconoscerne i tipi nei Gruppi 2 e 3 e nemmeno nel successivo Gruppo 7. Inoltre a mio parere non c'è un solo particolare che tecnicamente possa ricordarmi un esemplare autentico, oltre al fatto che dovrebbe essere fuso e anche l'etnico è incoerente. Per quanto riguarda l'enigma Falantos-Taras, in realtà molti studi moderni hanno trovato nuove interpretazioni o comunque hanno svelato da dove derivi questo dubbio. E' probabile che la confusione derivi da un'affermazione di Aristotele che in uno dei suoi passi affermò "sulla moneta tarantina era effigiato Taras, figlio di Poseidone, a cavallo di un delfino". Con questo passo, nei secoli, il delfiniere venne spesso identificato con Taras, mentre è molto probabile che Aristotele osservando alcune emissioni del periodo o forse proprio l'esemplare aureo da mezzo statere, recante al dritto la testa di Hera verso destra e l'etnico TAPANTINΩN e al rovescio il delfiniere a sinistra con legenda TAPAΣ possa essere stato tratto in inganno, dalla diversa iscrizione al rovescio che potrebbe aver interpretato come il nome del delfiniere rappresentato. http://www.magnagraecia.nl/coins/Calabria_map/Taras_map/descrTar_0005.html http://www.acsearch.info/record.html?id=95858 Credo che in realtà si tratti dell'ecista Falantos e il chiarimento al dubbio potrebbe venire da Pausania (X, 10, 6; 13, 10) che descrive splendidi donari del V sec. a.C. dei Tarantini a Delfi a seguito della vittoria su Messapi e Peucezi, menzionando prima l'eroe eponimo Taras poi proprio Phalanthos di Sparta e il suo delfino...aggiungendo che nel viaggio verso la penisola italica, naufragò nel mare di Crisa, salvato da un delfino che lo portò là dove avrebbe poi fondato la nuova colonia di Sparta. Questa importante e contemporanea distinzione netta che assoccia Falantos al delfino in presenza dello stesso nome di Taras, parallelamente al probabile errore indotto quasi due secoli dopo da Aristotele, sembra chiarire la questione. Fischer Bossert interpreta in modo diverso questa "diatriba", identificando Taras, non come l'eroe eponimo, ma come il fiume che sfocia nell'omonimo golfo, identificando in un primo momento una divinità fluviale che avrebbe dato il nome alla città e non Taras, il figlio di Poseidone. La mia opinione è che si tratti di Falantos, che rappresenta il mito della fondazione della città, sebbene anche Taras, come indicato sopra può essere identificato come divinità fluviale, ma certi passi di Aristotele e Pausania visti insieme, possono aiutare a chiarire l'enigma.1 punto
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Interessante notare il simbolo dei fasci littori sul rovescio del mercury dime. Come la svastica, esisteva ben prima del nazifascismo e non aveva alcun significato negativo (era simbolo di forza e potenza nell'antica Roma). Tuttavia, il Roosevelt dime coniato dal 1946 ad oggi non lo riporta più, probabilmente perchè irrimediabilmente troppo legato al triste periodo storico.1 punto
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...metà della moneta è...andata :blum: ...per me a questi livelli è meglio non classificarla!!1 punto
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Le monete sono i pilastri che hanno sorretto per venticinque secoli la nostra civiltà. Hanno formato il rapporto sociale ed hanno favorito lo sviluppo delle genti. Trovo il documento presentato ben redatto e propedeutico per instaurare un rapporto di comunicazione con le istituzioni pubbliche con il fine di migliorare l’approccio all’intricata questione, precipuamente italiana del commercio e collezionismo delle monete antiche. Ho due domande, una relativa alla destinazione del documento, ovvero se è destinato ad essere condiviso alla prevista riunione , promossa dalla NIP, tra le principali associazioni numismatiche, e se si intende come base di un documento comune successivo da stilare con il contributo di queste associazioni oppure si debba intendere come motu proprio per delineare la posizione della NIA in materia. L’altro rilievo riguarda piuttosto l’affermazione, riportata sopra, sul ruolo della moneta. Non vuole assolutamente essere una critica bensi’ piuttosto una speculazione dettata piu’ che altro dalla mia formazione (anzi de-formazione :)) da economista. Come economista sono stato abituato a indagare il fenomeno moneta innanzitutto come “strumento di pagamento” , misurazione di valore e infine come “riserva di valore”. Esiste certamente un ruolo “sociale” della moneta ma forse è eccessivo affermare che le monete hanno sorretto per 25 secoli la nostra civiltà. E prima da cosa era retta la civiltà ? eppure abbiamo un bel po’ di storia e fior di civiltà prima della comparsa della moneta che si reggevano benissimo e per quanto possiamo inferire con un sistema economico ben sviluppato certamente (pensiamo all’avanzatissima civiltà egizia e ancora di piu’ a quella sumera e babilonese che ci ha tramandato interi archivi di operazioni commerciali ed amministrative) che pero’ utilizzava transazioni non basate sulla moneta convenzionale quale la conosciamo. Direi che i pilastri che hanno sorretto le nostre civiltà sono piu’ probabilmente individuabili nella convivenza dei popoli, nella crescita e sviluppo sociale ed economico, nella solidarietà tra le genti (che per fortuna tanta storia ha permesso di scrivere, anche se a fianco troviamo anche tanta prevaricazione), il cui sviluppo sociale piu’ che dalla moneta spero sia stato ispirato da principi morali, etici, che non dal “denaro”. La moneta è stata un’innovazione sociale ed economica basilare e direi che come tale è stata uno strumento, prezioso, preziosissimo, per aiutare lo sviluppo economico. La moneta antica è un particolare testimone storico e come tale studiato ed apprezzato sia per capire meglio il contesto dell’epoca cui appartiene , sia per il particolare significato che certi esemplari possono assumere (pensiamo ad esempio al denaro delle idi di marzo, vero feticcio per l’evento storico che rappresenta). Un altro ruolo è quello dei messaggi che la moneta è stata in grado di veicolare, vuoi come strumento di propaganda, o di comunicazione, vuoi come strumento di celebrazione. Si puo’ poi vedere la moneta sotto il profilo artistico che ci hanno lasciato migliaia di esempi della perizia che i vari incisori hanno esercitato nelle varie epoche. Ecco piu’ che come “pilastro” che sorregge la nostra civiltà vedrei nella moneta tutti questi aspetti riuniti a disposizione della passione dello studioso (economista, archeologo, storico, storico dell’arte, comunicatore) e del collezionista che a questi aspetti di studio potrà oltretutto aggiungere il piacere della raccolta della moneta in quanto oggetto numismatico. Buon proseguimento per i lavori futuri.1 punto
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Bene, ora aspettiamo i piccoli passi futuri. Mi sembra un pò fuorviante alzare la mano per fare obiezioni di principio, SENZA ancora leggere il documento, semmai dopo una attenta lettura. Era necessario riunire le diverse anime della numismatica e state tranquilli che non sono stati dimenticati i collezionisti. Il lavoro più grosso deve ancora venire e riguarderà proprio il trovare un adeguato denominatore comune tra le varie anime, senza mai trascurare proprio l'utenza più debole che è quella dei collezionisti "puri". Bisogna anche evitare spinte di protagonismo. Qui è necessaria la massima umiltà e la massima disponibilità ad ascoltare gli altri, che però dovrebbero esporre i concetti con metodo e nel merito. Un pò di pazienza....1 punto
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ciao favaldar, col tuo ritorno ci fai felici anche senza Felice. A parte questo, interessante variante. Vado a controllare i miei esemplari B)1 punto
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Vorrei segnalare a tutti gli Utenti che con il grande numero d'iscritti spesso s'infiltrano persone che cercano solamente di vendere le loro monete,con scuse più o meno puerili. Non sono pratico ma ho questa..........nel caso la volessi vendere quanto può.....quanto offrireste per questa......... ecc. ecc. ecc. Normalmente sono nuovi o hanno pochissimi post e quasi nessuno costruttivo o educativo, solo per fare numero. VI PREGO vivamente di DIFFIDARE di queste persone. La maggior parte hanno dei falsi, o addirittura vendono monete non loro, cioè una volta riscossa una certa somma con la stessa comprano su qualche sito, la moneta che vi diranno, forse, a prezzo inferiore. Quest'ultimo episodio è il meno peggio che vi possa capitare, ma non è bello che lo facciano su questo forum, questi affari li vadano a fare su Ebay. Insomma diffidate di chi si fa vedere, cretino, ingenuo o poco esperto ed intanto vi mette sotto gl'occhi ciò che vi può far "GOLA". Attenzione! Ciao1 punto
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