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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/26/13 in tutte le aree
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Ma cero che interessa Sanni, devi sapere che se non ci fossero i collezionisti, la sola bibbliografia non riuscirebbe a colmare le lacune di questa unica scienza. Quindi ben vengano certe segnalazioni, e un pò come quando sulla settimana enigmistica c'era o forse è ancora presente, AGUZZA LA VISTA.... :rofl: Questa zecca ci unisce proprio per questo e non finirà mai di meravigliarci, ma soprattutto di entusiasmarci in presenza di esemplari come il tuo. Eros3 punti
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Se il cittadino non risponde alla Pubblica Amministrazione, nelle migliore delle ipotesi, è inadempiente e soggetto a multe e/o altro. Se la Pubblica Amministrazione non risponde al cittadino, non succede nulla; allora non chiamiamoci più cittadine bensì sudditi. Eppure tre secoli orsono J. Locke disse....qualcosa in proposito!3 punti
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Cari amici, dopo il successo inatteso della prima edizione, giorni fa mi è stato riconfermato l'incarico di organizzare la 2° Conferenza su: Messerano, la sua Zecca, le sue Monete, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, 28-29 Settembre 2013. Nei prossimi giorni seguiranno i primi incontri per definire un programma di massima, il luogo o i luoghi della conferenza, i relatori ma soprattutto l'argomento che verrà trattato, le esposizioni. Ho in serbo novità importanti che saranno rese pubbliche più avanti. Per ora comincio lavorare per offrire il massimo. Per evitare fraintendimenti, vorrei chiarire sin d'ora che le date sono imposte, non sono una mia scelta, essendo la conferenza inserita nelle Giornate Europee del Patrimonio. Resto a disposizione per ogni chiarimento. Franco2 punti
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L'estate era calda, di quelle che o sei al mare o stai sotto il ventilatore, eppure il forum Lamoneta era affollato. Da tempo vedevo ricorrere in alcuni post la parola Cordusio, segno che molti ci andavano e lo frequentavano, io stesso ci andavo, ma del tipo vado e torno, mi mancava qualcosa. Partì tutto in quella calda estate sul forum, perchè non trovarsi realmente e magari proprio in quel Cordusio tanto citato da molti ? L'idea fu lanciata, risposero in diversi, non pensavo ci fosse questa esigenza così forte di conoscersi, di condividere la stessa passione, di passare dal virtule al reale. Eppure c'era e c'è tuttora, mi ricordo i post di Sonia 417, di Marcantonio, di Rongom, di Eracle 62, di Niko e altri ancora. Si decise con grande facilità, a settembre, la prima domenica, bisognava vedersi al Cordusio, tutti insieme. Ricordo il luogo dell'appuntamento, il mezzanino della metro, non ci conoscevamo, eppure all'ora prestabilita arrivarono tutti. Il primo fu Marcantonio, mi fissava, io lo guardavo, pensavo sarà lui, poi provo..., sei di Lamoneta ? il suo sorriso mi fece capire che avevo visto giusto. Man mano arrivarono tutti, procedemmo insieme verso i banchetti e poi tutti in quello che diventerà il ritrovo abituale dei Cordusiani, il Bar Passerini. Ricordo ancora il tavolo, su al primo piano, i chi sei tu ? Con questi nick strani, le presentazioni, le dichiarazioni sulle monete che ognuno collezionava. Partì tutto lì quel giorno, in quel momento. Il creare quello che avevamo già in mente fu veloce, immediato, si voleva creare un gruppo innovativo, che rompesse gli schemi col tradizionale circolo, un gruppo aperto, senza vincoli, senza cariche sociali, senza quote annuali, senza sede. In realtà la sede c'era ed era la migliore che si potesse avere, un grande mercato numismatico tutto per noi, cosa potevi volere di più ? E che poi potevi frequentare tutte le domeniche dell'anno. Era l'uovo di Colombo e lo sapevamo benissimo, ma i tempi e le condizioni ci portavano a provare qualcosa di completamente diverso e flessibile. Non c'erano ancora i gruppi come ci sono adesso sul forum, non sapevamo dove andavamo e dove saremmo finiti. Siamo qui ora, come è andata lo sappiamo, siamo sempre più convinti che la scelta fosse quella giusta, il tempo ci ha dato ragione. Ma credo che la fortuna di questo sia da ricercare in tanti motivi, ma il più importante è stato lo spirito di corpo, la conoscenza reale, la condivisione, direi ultima ma non l'ultima l'amicizia. L'amicizia vera, sincera, il muoversi insieme, in sincronia, l'empatia tra alcuni del gruppo. A volte ricordare è bello, anche giusto, la memoria dei momenti importanti è un bene da preservare, lunga vita vecchio e caro Cordusio ! Mario2 punti
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Anch'io vorrei unirmi con un plauso e augurare "lunga vita al Cordusio" !!! Mi ricordo la prima volta che l'ho visitato, grazie ad una segnalazione di un mio amico, nella primavera del 1993 (se non erro). Comprai un "pegione" di Bernabò Visconti. Poi arrivarono altre monete medievali. Conobbi gente cortese (in primis il grande Giancarlone) che mi invitò al Circolo Numismatico di via Terraggio, che si teneva di sera una volta alla settimana. Ero l'unico giovane. Oggi invece vedo con piacere che di giovani che si appassionano di numismatica e che frequentano il mercatino ce ne sono eccome! Alla faccia di quelli che mi dicevano che ai giovani non interessavano le monete e la storia.... Grazie ancora per avermi invitato ad essere membro: ne sono orgoglioso!2 punti
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Si tratta di Costanzo Cloro. Se non sbaglio dovrebbe corrispondere a questa: RIC VI 61a, zecca di Aquileia seconda officina, 305-306 d.C. D: IMP CONSTANTIVS PF AVG, busto a sx elmato, laureato e corazzato, lancia (o scettro) sulla spalla dx e scudo a sx. V: FIDES MILITVM AVGG ET CAESS NN, Fides stante a sx con due stendardi Esergo: AQS Moneta emessa, con questo tipo di busto, a nome di Costanzo Cloro e Massimiano. Ciao, Exergus :)2 punti
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Vi faccio vedere qualcosa che non ha a che fare con le nostre amate monetine ma con il nuovo Papa. Il giorno dell'elezione invece dei vari cartoni di spongebob e scoobydoo abbiamo guardato la diretta dal vaticano in attesa della fumata, questo nonostante le veementi proteste dei bambini, con mia sorpresa mio figlio più grande che ha 7 anni ne è rimasto talmente colpito da fare poi un disegno col nuovo Papa sulla finestra assieme ai vari cardinali, ha anche insistito perchè lo mandassi al Papa perchè lo vedesse. Alla fine ho cercato l'indirizzo su internet e l'ho spedito, senza aspettarmi nulla ovviamente e invece............. Hanno risposto, con tanto di complimenti per il disegno e benedizione per tutta la famiglia, la lettera non è di quelle prestampate, ci sono i nostri nomi e l'indirizzo, bravi davvero, è firmata dall'assessore, Monsignor Peter Wells. Chissà se il disegno l'ha visto davvero il Papa ? In ogni caso diventa un bellissimo ricordo, da incorniciare e mettere nella camera dei bambini. Se sapevo che rispondevano potevo anche chiedere una raccomandazione per entrare finalmente nelle liste dell'UFN.............2 punti
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Mi complimento per l'enfasi con la quale karnescim descriva il suo giorgino di Francesco I per Modena, e il suo entusiasmo per l'eventuale interesse futuro per questa "magica" (col tempo capirai la mia affermazione) zecca. Veniamo alla questione leggenda, per dovere di cronaca va ricordato che le varianti censite per questo nominale, non sono ancora state aggiornate del tutto anche perché sarebbe un lavoro impensabile, comunque ripeto nuovamente, "qualcuno" da qualche tempo sta lavorando su questa zecca. La difficoltà nel reperire questo tipo di monetazione, è una delle prime cause, poi essendo tondelli battuti ancora a martello (tecnica di coniazione che si protrasse sino al 1676 sotto il duca Francesco II, in concomitanza al nuovo torchio ad acqua che vide i suoi albori proprio sotto Francesco I), in più la tosatura, e infine una monetazione sempre difficilissima da reperire in condizioni di facile lettura. Le varianti per questa monetazione sono davvero molte, ma solo chi raccoglie, e ripeto RACCOGLIE, può sapere, conoscere ed essere al corrente, la bibliografia non sempre basta..., se poi aggiungiamo che l'ultima opera degna di nota risale al XIX sec. mi sembra che tutto possa essere più chiaro, se non ci fossero stati i collezionisti la numismatica si sarebbe estinta da tempo... Quindi caro Karnescim non ti devi meravigliare se troverai delle incongruenze sui tondelli della zecca di Modena, molta va ancora scritto, e il bello è proprio questo, il velo di mistero che viene a crearsi attraverso gli acquisti e i ritrovamenti cusuali. Ora tu mi dirai, si belle parole, ma sulla base di cosa, se non esistono altre fonti se non quelle citate da mariov60????? Sull'unico pilastro che ancora oggi sostiene questa straordinaria scienza, il collezionista, e casualmente codesto scrivente possiede quattro esemplari del giogino di Francesco I, e ognuno diverso dall'altro... Rimane interessante il tuo tondello per il suo dritto, ma prima di fare affermazioni preferirei visionarlo direttamente, se vai a Verona... Eros P.S. Dimenticavo, Caro Mario in riferimento agli zecchieri sono in possesso di esemplari dell' Elia Teseo, del Manfredi, e udite, udite, del Joseffo Teseo...2 punti
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Sì, ma ... forse ... non interessa più di tanto. Pietro, sto facendo qualche ricerca, ma non riesco a venirne a capo. Ne ho trovato un altro con il Leone sulla spalla messo in vendita nel 2010 negli Stati Uniti ... eccolo: Di seguito c'è un'altra immagine estrapolata da una ricerca di Francesco Rauso pubblicata sul Bollettino del Circolo numismatico Napoletano, dove sulla spalla di Carlo III sembra esserci il leone. Pietro ... un dato è certo: Due Carlini con Rovescio identico ma con Dritto significativamente diverso! Sui cataloghi, però, è riportato solo quello con l'effigie del regnante che ha il braccio monco, contrariamente alle giuste differenze sulle leggende del rovescio. Beh ... forse è il caso di aggiornare i Cataloghi cercando, se possibile, di quantificarne il numero ... sempre se interessa. :rolleyes: Cordialmente2 punti
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Posso essere pessimista? Ho visitato alcuni mercatini delle pulci in Germania e secondo me le pulci c'erano per davvero ma le monete no :D2 punti
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Ero deciso ... non avevo tentennamenti, dovevo, questo Carlino di Carlo III 1707, necessariamente aggiudicarmelo, perciò chi era interessato non me ne voglia: può stare tranquillo, è in mani sicure! ;) L'ho mirato da subito, aveva qualcosa di strano ... diverso da quelli sinora visti; infatti, il dritto non è menzionato nel CNI, se non, al punto 3, la sola leggenda del dritto così come nel MIR. Il volto di Carlo III è sorridente, felice e con capigliatura più ampia; atteggiamento e caratteristiche non presenti nei carlini catalogati e al posto del braccio monco c'è il leone. Il leone sul braccio si trova soltanto sui Carlini datati 1730, 1731 e 1733. Una vera e propria, secondo me, stranezza! Cosa ne pensate? Per piacere, se qualcuno ha un Carlino identico può postarlo? Eccolo: Diametro: 20,2 mm Peso: 2,3 g Carlini passati in aste con l'effige diversa del regnante: ... continua1 punto
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Parlando con un amico iscritto al forum, ho notato, pur essendo lui estimatore dei grossi, una certa "diffidenza" verso i grossi coniati fuori dal territorio "italiano". Nonostante l'insuccesso ;) , provo a stimolare la questione qui, dato che credo vi siano dei bei grossi da conoscere e apprezzare, monete che in qualche caso hanno influenzato l'intera Europa, a partire dai tornesi, dai praghesi etc. Allora vi mostro un grosso che viene da Meissen, in Sassonia, città famosa per le porcellane. Si tratta di un "breiter groschen", un grosso largo, coniato tra il 1323 e il 1349 sotto Federico di Witten, langravio di Turingia e marchese di Meissen, nella zecca di Freiberg. La moneta è leggermente decentrata, ma bene impressa, cosa non usuale. Al diritto si vede la croce ornata, con la scritta CRUX e sul giro, con bei caratteri gotici, si legge FRID DI GRA TVRING LANGRAV e sul rovescio, intorno al leone di Meissen, GROSSVS MARCH MYSNENSIS.1 punto
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Le monete napoletane del 1600, si sa, non sono particolarmente curate. Uscendo dalla zecca già mancanti di peso e metallo, non sono mai state limitate da paletti certi per la catalogazione tanto che ogni moneta è storia a sé. Personalmente proprio il fatto che ogni moneta è unica e che la rarità è riferita alla reperibilità effettiva del tondello mi spinsero anni fa a considerare una collezione solo di monete del periodo vicereale, questa scelta dopo anni si è svelata proficua (sotto il punto di vista culturale) e mi fa sempre piacere vedere nuovi amatori (o concorrenti? :D ) della stessa monetazione. Dicevo "ogni moneta è storia a sé" quando l'altro giorno mi capitò di sfogliare in CNI Napoli notai la dicitura "conio rozzo", che a me è molto simpatica. In che senso conio rozzo? Un conio creato da un ubriaco? Nooo!! Un conio creato alla bell'e meglio? Probabilmente si, ancora meglio se ci si riferisce ad un conio di necessità. E che necessità c'era di fare moneta così velocemente?? Beh dipende dal periodo ovviamente e da chi era protagonista dalla parte dei "Buoni" o dei "Cattivi". Mi riferisco al quadro d'insieme della rivoluzione (rivolta sarebbe meglio) di Masaniello e alla conseguente Repubblica - luglio 1647/aprile 1648 - e a tutte le monete coniate in quel periodo. Qui ci vorrebbe una piccola parentesi storica in quanto la Repubblica restò in vita solo dall' ottobre '47 all'aprile '48 e le sue monete iniziarono a essere coniate dai primi mesi del 1648. Mi è capitato tra le mani questo curioso tondello (grano 1648) di cui è evidente la rozzezza del conio e il cui peso potrebbe dire tutto - 3,13 grammi. l'ho classificato MIR 283, ma non vi nascondo che secondo me abbia una percentuale di falsità (d'epoca), dubbio legato soprattutto al peso. Successivamente mi è capitato quest'altro grano del 1648, che ha sempre nel peso un particolare che per me è ancora incredibile. Di incredibile per me ha il peso, è mai possibile che pesi 7,13 grammi? Esistono pubbliche della stessa Repubblica che pesano di meno!! Come è possibile una differenza del genere??1 punto
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DE GREGE EPICURI Nelle "imperiali" gli indovinelli riscuotono un buon successo e molta curiosità, ma qui siamo nell'ambito più serioso e composto della Repubblica, per cui ho un po' di timore...ma ci provo ugualmente. Si tratta di un residuato di denario, una moneta stra-vissuta e appena riconoscibile. Pesa 3,9 g. e misura 19 mm. Per ora vi mostro solo il R...Spero che i super-esperti non infieriscano.1 punto
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Sarà gelata ma fa venire voglia di tuffarsi...bellissime foto Jagd, complimenti. Giò1 punto
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Eh eh ho lasciato qualche banconota in quella metropoli di Pontecorvo...mamma mia. :rofl:1 punto
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Il rovescio è senza dubbio Fdc il dritto (per questo 60 Grana mi invento una nuova classificazione) un quasi ma anche :blum: A' Gionni.....se proprio devo trovargli un difetto a stà moneta ti dico che l'aquiletta di destra nello stemma è incisa "ad capocchiam" ahahah Un saluto Pietro1 punto
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Se partiamo da certe quotazioni allora la 10 J008 quanto vale....mi faccio un villino allora,eh scusatemi.1 punto
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E' la solita "minimoneta" ( PIù giusto sarebbe mini-pseudomoneta) che già più volte, ed in diverse fogge, è comparsa qui sul forum TIBERIVS1 punto
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Una ulteriore e buona notizia per l'iniziativa e per i ragazzi, Antonio Morello per la Libreria Classica Editrice Diana ci ha comunicato di aderire alla stessa donando 17 libri del loro Catalogo, un grande ringraziamento da parte di tutti per questa generosa nuova donazione e allora forza a chi manca ancora, uno stimolo in più ! Mario1 punto
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Credo che nella normativa dovrebbe entrare il concetto di "interesse nazionale" (o se vogliamo, anche "regionale" o "comunale"). Ed entrare anche il concetto, così come accade per esproprio, che il Pubblico paga questo "interesse" (per evitare che interessi tutto). Questo concetto aprirebbe la porta a quelli di "rarità", di "storia" o anche di "bellezza". La discussione precedente, invece, evidenzia un'altra cosa: si parte dall'assunto che ciò che è "sotto il suolo" (o magari "sul suolo" o "sotto il mare") è dello Stato. Ma non si può dire che ciò che è "nelle case" è dello Stato, perché questo aprirebbe la porta alla negazione della proprietà. E' questo il motivo, e non una mera dimenticanza, per cui la legge non include ciò che è trovato "sotto il pavimento" o "dentro un muro" della propria casa. Tutto questo è molto delicato e non investe solo la numismatica e neppure solo l'archeologia. Mi spiego: se faccio un foro e trovo il petrolio nel giardino di casa (o solo l'acqua), non per questo il petrolio (o l'acqua) mi appartiene. Appunto perché petrolio e acqua sono "sotto il suolo". Occorrerebbe, quindi, introdurre nella legge appunto il concetto di "interesse collettivo". Se trovo il petrolio, lo Stato lo dichiara di "interesse nazionale", paga quest'interesse secondo parametri che la legge può stabilire (magari improntati all'equità, o presunta tale, come accade per l'esproprio) e ne entra in possesso.1 punto
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tra una sabauda e l' altra ci stà benissimo anche un 50 C. di V.E.II. :good:1 punto
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Prima di acquistare una "moneta" fate bene a chiedere ma sarebbe meglio far capire a tutti da dove viene e altro perche non poter vedere il retro è ANOMALO per chi ha una moneta in mano, quindi se si vuole un'aiuto non bisogna ricorrere a sotterfugi per paura che vi venga "soffiata" o per chissa quale altra motivo...... Comunque sono riproduzioni di monete Vere sia di marenghi che sterline e altro ma tutte di 10 mmm e a volte in oro 500% Su ebay le vendevano qualche anno fa a gruppi di 10/20 sui 10 euro l'una! Il peso se non sbaglio era di un grammo.1 punto
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io cercherei di essere educato con persone che cercano di aiutarti1 punto
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ognuno ha il suo pensiero….il mio non è uguale al tuo, ma lo rispetto :D le monete son le tue e ovviamente fai quello che per te è meglio fare1 punto
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In ogni caso il limite dei 50 anni (ma anche se fosse 100, 200 o qualsiasi altro limite) è uno delle tante assurdità delle leggi italiane. Infatti come spiegato da Elledi il valore di un ritrovamento dipende soprattutto dal contesto. Dunque, se tale cassetta con gli effetti personali del soldato disperso fosse stata trovata 40 anni dopo la fine della guerra, secondo tale legge non avrebbe avuto alcun valore e si sarebbe potuta gettare tranquillamente nella spazzatura senza violare alcuna legge. Se un sub facendo immersioni al largo dell'isola del Giglio trovasse oggetti riconducibili ad un passeggero, morto o sopravvissuto, della Costa Concordia, quel ritrovamento ha un grandissimo valore dal punto di vista investigativo e di ricerca e andrebbe consegnato a chi di dovere. Pur essendo molto recente ha più valore storico di un comunissimo bronzetto romano trovato in un campo in cui è già nota la presenza di un insediamento in tale epoca (e quindi tale ritrovamento non ci fornisce nuove informazioni storiche). Quindi non è l'età a fare la differenza e pertanto una legge che mette un limite di tempo è sbagliata. Nè tantomeno il valore veniale (sicuramente ne ha di più un marengo rispetto ad alcune pagine di diario di un soldato, mentre dal punto di vista storico-culturale...).1 punto
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.. la moneta postata da Zema ha quella abrasione centrale che non permette un confronto, sembra un ibrido tra il R/ di Constantius e quello di Maximiano1 punto
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Questo è un anno particolare - mi riferisco al 1707 - in quanto la zecca di Napoli batterà il mezzo ducato d'oro di Don Cesare Michelangelo d'Avalos, signore che fino ad allora aveva potuto battere moneta per i suoi feudi soltanto ad Augusta, stante il trono di Filippo V, ma che nel 1707, avvicendatosi Carlo III, poté emettere la sua unica moneta coniata nel Regno, nonché l'unica d'oro nello stesso. Una partita di questi carlini fu inviata all'imperatore e c'è da credere insieme ad un mezzo ducato...chissà se erano quelli col leone... (trovate il tutto in "Demanialità, Feudalità e sede di zecca...").1 punto
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posso dire che non mi dispiace il tuo antoniniano di Valeriano? ne ho visti molti in quelle condizioni. credo siano quelli con minor quantità di intrinseco nella lega. ultimamente ho approfondito un po' i "valeriani" e mi sono imbattuto in moltissime immagini di antoniniani in condizioni molto simili della tua moneta.1 punto
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Ciao @@Vulca, mi piace molto il tuo entusiasmo! Sono un neofita come te, ho iniziato a collezionare monete del Regno Delle Due Sicilie ad agosto dell'anno scorso. La monetazione è molto differente da quella del Regno e V.E.III, infatti le monete napoletane sono quasi tutte un "unicum" dovuto a difetti di conio, varianti d'effigie, legenda...e chi più ne ha, più ne metta! Venendo alle tue riflessioni, devi considerare che il commercio numismatico è molto diverso da quello dei beni comuni giornalieri. Quando si vendono oggetti da collezione o "arte" , è il commerciante o perito (nel caso delle monete) a fare il prezzo, non esistono prezzi imposti, ma solo delle linee guida dettate dai cataloghi, e non sta scritto da nessuna parte che un commerciante debba seguire i prezzi dei cataloghi (altrimenti staremmo freschi!). Quello che cerco di dirti è che esistono dei prezzi di mercato (molto diversi da quelli dei cataloghi), delineati dai collezionisti con i loro acquisti. Tali prezzi si basano solo ed esclusivamente sull'esperienza di chi vende e di chi compra, quindi li capirai solo studiando, osservando l'andamento delle aste (anche ebay e siti simili). Innanzitutto dovrai allenarti molto nello stabilire i gradi di conservazione, perchè quello dovrai stabilirlo tu, non puoi fidarti ciecamente di un perito perchè, anche il più bravo, è sempre un uomo e può sbagliare. A parer mio, il perito è una garanzia, null'altro, e ti costa molto caro. Successivamente capirai che anche 2 monete uguali periziate FDC possono avere qualche differenza che incide sul prezzo, come ad esempio la patina, la mancanza di difetti di conio ecc... Per quanto riguarda le tue paure nell'acquistare online, di sicuro non puoi acquistare nulla senza vedere le foto (e questo non vale solo per ebay e siti simili), ma con l'andare del tempo, se studierai per bene, imparerai come riconoscere l'autenticità delle monete che collezioni e potrai tranquillamente acquistare anche lì. L'importante è non avere fretta e cercare di toccare con mano le monete il più possibile, per conoscerle bene. Spero di essere stato d'aiuto, anche se mi sono dilungato un tantino... :blum: Buona fortuna!1 punto
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Ho unificato le tre diverse discussioni che avevi aperto...non ce n'era bisogno, potevi continuare a scrivere di seguito ;) Per il resto, aspetta qualcun altro, non è il mio campo :D ciao. petronius :)1 punto
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Di quelle con assenza di ologramma avrei dei dubbi...ne vedo tante sul noto sito d'aste...dicono sia abbastanza facile rimuovere la banda, il caso più eclatante resta questo, con l'ologramma al contrario...1 punto
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Buongiorno msclrt, la sua ipotesi è corretta. Generalmente i busti presenti sul dritto delle monete non venivano creati sul conio utilizzando un unico punzone. Si costruivano punzoni recanti in rilievo varie parti del busto (testa, gorgiera, tronco, ecc.), dopodiché si assemblava il tutto sul conio. Non è dunque impossibile che singoli punzoni serviti per creare il busto del principe da apporre su di un nominale possano essere serviti per creare le immagini su altre monete, di differente valore liberatorio. Le consiglio a tale proposito di dare un'occhiata al volume di Bentini J., Bellocchi L. (a cura di), Nobilitas estensis. Conii, punzoni e monete del Medagliere Estense, Catalogo della mostra, Carpi 1998. Cordiali saluti, Teofrasto1 punto
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J015A5 infatti i seriali scritti corrispondo a questo corto,nel mio catalogo.1 punto
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@@magellano83 è ribattuto su un 1894..prova poi a vedere se riconosci la zecca...bel pezzo!1 punto
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e per seguire la moda anche io ecco un esagono fresco fresco...la ribattitura c'è e si intravede anche se non riesco a capire da queste foto quanto evidente...quando l'avrò in mano capirò meglio ;) quello che al momento è certo almeno per me è che è proprio un bel FDC con un bel lustro :) che ne pensate??1 punto
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autentico mi pare autentico. credo sia questo: Valerian I. 253-260. AE Antoninian Rome. D/ IMP C P LIC VALERIANVS AVG, radiate, draped bust right R/ IOVI CONSERVA, Jupiter standing left, holding thunderbolt and sceptre. RIC 921 punto
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Il saluto d'argento pesa gr. 3.341 ed è in argento 934, in pratica era un carlino da 10 grani, poi nel 1302, durante il regno di Carlo II d'Angiò mutò il rapporto tra argento ed oro e si coniò una moneta da 11 grani del peso di 4 grammi, quest'ultima prese il nome di gigliato (cfr. Pannuti Riccio pagine 13 e 16). Esistono certamente lievi differenze di massa tra un esemplare e l'altro, ad ogni buon conto se questa dovesse essere sostanziale allora due sono le ipotesi: o è tosata, o è un falso d'epoca non in argento, attento poi ai falsi moderni, su Ebay ne sono apparsi diversi in passato, poi tutti sono stati ritirati dopo l'uscita dello studio di Gionata Barbieri, l'unico venditore che continua a spacciarlo per autentico è questo giovanotto, ........ ma son ragazzi! http://www.ilportaledelsud.org/robertini.htm http://www.deamoneta.com/xnoy/view/15518 http://www.ebay.it/itm/ITALY-NAPOLI-Alfonso-I-DAragona-1442-1458-Gigliato-Silver-Nice-patina-25-mm-/251243883540?pt=UK_Coins_European_RL&hash=item3a7f4d6c141 punto
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ci sarò sicuramente,spero di ripetere le emozioni della prima conferenza1 punto
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bene,allora aspetto di sapere le novita'.spero di poterci tornare.ciao1 punto
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Ho molto apprezzato l'esempio del calabrone , perché spesso lo adopro anche io per dimostrare che non tutto è ancora dimostrato. Mi diceva che le monete di quel ritrovamento non erano a diretto contatto con l'acqua, quindi suppongo sia un ripostiglio ripario soggetto ad alternanza di allagamenti e d essiccazioni, che di per se giustificherebbe la presenza degli ossidi verdi ( è il colore tipico, insieme all'azzurro e al rosso, delle ossidazioni aerobiche) suppongo che se lo stesso ripostiglio fosse stato dislocato sul fondo del corso d'acqua, in una giacitura perennemente umida, ma non soggetta a corrente,( immerso nel fondo melmoso o argilloso del fiume), le monete sarebbero state color bronzo ...ma queste sono solo ipotesi, sarebbe bastato che il corso d'acqua presentasse presenza di solfati o solfuri e sarebbero diventate verde polveroso o nere.E così via.. Ho visto agglomerati di sesterzi estratti in terreni prossimi a corsi d'acqua non inquinata e da terreni non acidi, formare blocchi di monete saldate da depositi terrosi e infiltrati ma senza ossidazioni a parte una patina marroncina e poco più, e altrettanto ho visto gruppi di monete ripescate in terreni sabbiosi soggetti a impaludamento ciclico presentarsi irrimediabilmente corrose dal cosiddetto cancro del bronzo...ho visto monete estratte da fondali marini senza l'ombra di sedimenti o ossidi, a parte un pò di ossidazione rossa e un pò di cuoprossido, e altre completamente corrose e saldate insieme da fenomeni galvanici..ogni gaicitura fa storia a se... Resta il fatto che molte monete provenienti da torbiere e da depositi sabbiosi fluviali, sono praticamente come all'epoca di circolazione, senza le craterizzazioni attribuite alle patine Tevere...del resto sicuramente altrettante monete di torbiere acide saranno in altre condizioni di patinatura sarebeb interessante trovare immagini da utilizzare per qesta discussione...a supporto delle monete senza patina, posso citare un servizio RAI sullo scavo delle navi di Pisa e qualcosa su monete rinvenute in scavi di approdi fluviali .Ma non credo che ci siano molte immagini accessibili1 punto
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Con queste parole, @ ti sei meritato il titolo di SAGGIO.. :blum: è sottinteso che se il prezzo è veramente esagerato la moneta/banconota/francobollo/ecc.ecc. rimane dov'è :bandit:1 punto
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E' un quattrino senese degli anni '70 - '80 del Quattrocento. Lo zecchiere è Andrea Capacci: secondo la delibera del 14 novembre 1470 ha coniato anche grossi da 7 soldi, grossetti e mezzi ducati (vado a memoria...non ho ricontrollato)1 punto
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Buonasera, il bordo e' troppo stondato rispetto all'usura dei rilievi.. Mi ricorda molto una moneta souvenir che ho comprato qualche anno fa in un sito archeologico, la pagai 12 euro.1 punto
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@ Num.e.fil.cal. quanto sollevi è una problematica non indifferente. il neofita, proprio in quanto tale, spesso si accosta a questa tipologia di collezionismo con l'animo "puro" e "semplice" dell'appassionato di una data cosa.... che trattasi di tappi di birre o di monete. uno potrebbe obiettare che ci potrebbe essere anche l'appassionato di affreschi medievali dove è evidente il limite nel collezionare tali opere... è però altrettanto vero che a differenza degli affreschi medievali nell'immaginario medio la "collezione di monete" è un qualcosa di assodato, alla stregua di una collezione di figurine, di sorprese di ovetti kinder ecc ecc e il mercato delle pulci della domenica mattina, oltre che quello online, ha sempre un paio di banchettini con delle ciotole o dei raccoglitori con vari tipi di monete... dai centesimini del regno a qualche nummetto liso e consunto di presumibile epoca romana... quindi, che fare? ahimé l'unica risposta è quella di informarsi, possibilmente prima di operare acquisti... ma, onde porvi rimedio, anche dopo... il sapere è l'unico modo per correre al riparo e continuare a fare quel che si ama con cognizione di causa e rispetto. questo forum è un buon posto dove avere delle prime e chiare infarinature. come? chiedendo. uno non capisce qualcosa? chiede di far chiarezza sul dettaglio che gli sfugge... ci sono molti utenti, con molte storie e con conoscenze molto sfaccettate che, con altrettanta pazienza, sanno dare tutti i consigli e le informazioni di cui sono in possesso. detto ciò... non esitare e non esitate a chiedere! siamo in un forum e la conoscenza si costruisce con lo scambio di opinioni, informazioni ecc tutti abbiamo da imparare a vicenda, anche dall'ultimo arrivato!1 punto
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Dovrebbe essere una moneta Nabatea: Aretas IV, zecca di Petra 9 a.C. - 40 d.C. Al dritto Aretas e Shaqilat, al verso due cornucopie incrociate. Non sono in grado di dare giudizi sull'autenticità. Ciao, Exergus :) p.s. Qui trovi altri esemplari http://www.acsearch.info/search.html?search=similar%3A613433#01 punto
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La valutazione del sito sopravvaluta i pezzi comunissimi in BB, che valgono IN TUTTO pochi euro, mentre sottovaluta il valore delle 500 lire d'argento, che in conservazione BB valgono già 7,5 euro, per salire fino a circa 10 in FdC. é una classica valutazione da catalogo, che sopravvaluta il valore dei pezzi comuni in conservazione media. Aggiungo che deve essere aggiornata a 2-3 anni fa, quando effettivamente le 500 lire d'argento valevano 3-4 euro in BB (queste monete essendo comuni valgono l'argento contenuto, che 3-4 anni era circa 3 euro come indicato nel sito, ma ora 7,5 euro). Spero di risultare chiaro, buona giornata1 punto
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