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  1. L. Licinio Lucullo

    L. Licinio Lucullo

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/17/13 in tutte le aree

  1. Cari amici, vi propongo una passeggiata numismatica attraverso il Foro, così come doveva essere alla fine della Repubblica. Per visualizzare i vari monumenti, sarà utile la cartina pubblicata da Carandini in Le case del potere ... Carandini.pdf
    5 punti
  2. Vincenzo, non è il forum che è schierato, sei te che sei schierato e vorresti utilizzarlo come cassa di risonanza per le tue, comprensibili, rimostranze lavorative...ma è, appunto, un forum di numismatica, se volevamo fare o leggere di politica si chiamava "lapolitica.it" ...ma si chiama, invece , "lamoneta.it" perché c'è gente che vuol parlare di monete e affini e non è che il suo interesse primario sia il sostegno del tuo apprezzamento nel mondo del lavoro, così come lo auspichi tu....quindi, vedi un pò di farla finita e torna a parlare di monete, non di lavoro o mancanza dello stesso....sennò trovati un forum politico e vai a sfogarti lì, poi torni a mente fresca da noi...
    4 punti
  3. Non ti si potrà certamente accusare di scrivere su Lamoneta perché sei in cerca di popolarità. Per curiosità, nei momenti liberi vai a protestare contro gli ospedali di Emergency perché tolgono lavoro ai medici locali? Oppure ti dedichi a fare propaganda alle bistecche nei forum di vegetariani? A proposito, i tuoi ultimi post, al di là dei toni spesso intollerabili, si avvicinano pericolosamente alla soglia della propaganda politica, che, come certamente saprai, su questo forum è strettamente vietata.
    3 punti
  4. Fino ad oggi non avevo mai visto questa tipologia dal vivo Denaro I Tipo Losanna Amedeo VI D/ + AMED COMES - Croce patente con globetto nel primo cantone e freccia nel quarto R/ + DE SABAVDIA - Tempio carolingio a 5 colonne con tre globetti alla base Mistura , d. 19 mm. , g. 1,00 / 0,92 Zecca di Nyon Mir Savoia 90 . Simonetti 20 , Biaggi 80 Rarita' : R9 Questo tipo di denaro venne battuto a Nyon da Manfredo Frotta di Milano imitando il denaro di Aimon de Cossonay , ultimo vescovo a battere moneta anonima vescovile nella zecca di Losanna.
    2 punti
  5. Auguri a tutti i Pasquale! http://it.wikipedia.org/wiki/Pasquale_Bayl%C3%B3n Oggi è il vostro onomastico ma forse non tutti i Pasquale che abitano fuori dalla Campania sanno che il culto di questo santo è legato alla cultura partenopea. San Pasquale Baylon è protettore dei cuochi e dei pasticcieri, si dice che fu lui l'inventore dello zabaione, nel '600 gli spagnoli introdussero a Napoli il culto di Pasquale, quest'ultimo molto noto alle donne donne, tanto che lo proclamarono come loro santo protettore, "San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale!». http://www.santiebeati.it/dettaglio/53550 Nel 1845, durante il regno di Ferdinando II di Borbone venne proclamato compatrono della città di Napoli, nell'archivio del Tesoro di San Gennaro in via Duomo a Napoli vi sono documenti che attestano le varie spese effettuate per la processione di quel fausto giorno e per la costruzione del busto in argento del santo. Ecco alcune foto. Nello stesso anno venne coniata una medaglia dai rilievi altissimi, essa è opera dell'incisore della zecca di Napoli Vincenzo Catenacci, il busto che vedete al dritto della medaglia è ripreso fedelmente dal colossale busto in argento conservato ancora oggi nel Museo del Tesoro di San Gennaro, un vero spettacolo, un'opera di rara bellezza! Al rovescio la leggenda recita della costruzione di un presidio e non della proclamazione a compatrono, il Ricciardi e il D'Auria (rif. 207) classificano la medaglia per la costruzione della caserma di Cavalleria nel quartiere di San Pasquale a Chiaia. Ogni vostro commento o segnalazione sulla costruzione di questa caserma è bene accetta. Magari tra voi c'è qualche napoletano di buona volontà che saprà dirci qualcosa in più. Grazie
    2 punti
  6. Poi ste "persone piu competenti" mi piacerebbe conoscerle, magari sono le stesse a caccia del pollo cui vendere 'ste robe...
    2 punti
  7. Primo: non è il ritrovamento che è IMPORTANTE...ma la storia che si riesce a costruire con esso. Segnalare non serve a dire che hai trovato una monetina ma a dire che quella può essere un'area di indagine archeologica, preliminare o approfondita. Secondo: mi permetto di dissentire sull'opinabile metodo di pulitura...mai sentito. I metalli vanno trattati in laboratorio e se hai fatto una lezione in un corso di archeologia sul restauro e un prof ti ha detto questo ti consiglio di cambiare metodo. Sono su un cantiere in questo momento e ti assicuro che le monete non le puliamo a questa maniera...ma vengono identificate lo stesso (e son crateri). E poi mi stupisco quando trovo le monete esposte nei musei completamente graffiate e spatinate... Terzo: mi stupisco che un archeologo non comprenda il valore di un contesto piuttosto che la "ricchezza/povertà" del reperto ritrovato.
    2 punti
  8. Sull'autenticità non mi sorgono particolari dubbi, quanto all'inclinazione del timone non preoccuparti, è certamente più rara ma non impossibile , il Cayon ne riporta 4 esemplari con timone a sinistra contro 8 a destra... Cordialmente, Enrico
    2 punti
  9. Ho letto con attenzione i vostri commenti; ho visto queste foto (e tante altre) prima di voi ed ho avuto modo di farmi una mia personale idea che ora vi esporrò ma che concorda con quando già scritto da snam: Quando ho visto le prime immagini della moneta in questione, la prima aperta fu un dettaglio del ritratto con l'occhio, sopracciglio, naso, labbra e mento. Stilisticamente ho pensato immediatamente, nelle prime frazioni di secondo, a Gordiano Pio, ho quindi subito individuato qualcosa che non andava dal punto di vista stilistico ed in particolare non mi piaceva il sopracciglio che, a mio avviso, è molto diverso dai canoni stilistici conosciuti per Giulio Cesare. In secondo luogo notai una strana apparente "frattura" all'altezza dei capelli così ho suggerito all'allora possessore di verificare alcuni punti indicati nella foto sotto: Questo perché non riuscivo a spiegarmi alcune anomalie mentre per altri aspetti la moneta sembrava autentica. Dalle foto infatti si vedevano i tipici segni della coniazione (sebbene la moneta sia stata spazzolata) ma nonostante ciò c'erano alcuni particolari che risultavano essere troppo "rotondi" e rozzi. La mia indagine si è dunque concentrata su alcuni punti e in particolare sulla presunta frattura come visibile nella foto sotto: La frattura, vista al microscopio non risultava essere ne una frattura di tondello ne una frattura di conio. A questo punto mi è sembrato tutto molto chiaro, non si tratta di un falso o un clone, è una moneta autentica sulla quale, al fine di aumentarne la conservazione, è stato aggiunto del materiale. Guardando la moneta con altre angolazioni e condizioni di luce è possibile probabilmente individuare il giusto profilo di giunzione tra il vecchio ed il nuovo. Risulta completamente ricostruito il sopracciglio e la guancia, fossetta compresa, il mento, la basetta, gran parte della corona. Idem al rovescio. In effetti, come ha notato altegiovanni nei primi post, alla luce di quanto ho appena espresso, risulta più evidente come l'usura non è omogenea e soprattutto non mette d'accordo i singoli punti. Notare al rovescio l'usura della perlinatura contro la maggiore freschezza del bue. Esistono diversi metodi per applicare nuovo metallo su oggetti esistenti, spesso si usa del metallo atomizzato legato e fissati con diversi metodi. Il nuovo composto ha però una finitura del tutto diversa dal metallo antico e quindi chi ha fatto questo lavoro ha poi dovuto obbligatoriamente uniformare vecchio e nuovo con un'azione meccanica superficiale (spazzolatura?). Sarebbe molto interessante fare un'analisi superficiale con xrf.
    2 punti
  10. Buon Giorno, Tornando al tema di fondo, determinare una serie di criteri per separare in categorie distinte i Fiorini, sia pure limitatamente al breve periodo indicato, se può essere di facile realizzazione pratica una volta stabiliti alcuni elementari parametri, potrebbe legittimamente non essere condiviso. Ogni singolo conio realizzato è un “unicum” con caratteristiche individuali evidenziabili, allo stesso tempo è costruito assemblando una molteplicità di componenti “standard” ciascuna parimenti caratterizzata, l’uso di questi elementi base nel corso di molti semestri marca in modo inconfondibile i coni e le monete prodotte. Anche le caratteristiche e la tecnica dell’artefice sono riconoscibili, allo stesso modo è possibile apprezzare il progressivo peggioramento della qualità dovuto alla riduzione della capacità lavorativa dell’operatore. Non è possibile nonostante questa premessa escludere a priori la possibilità che per motivi sconosciuti siano stati realizzati Fiorini privi di “collegamenti” con quelli usuali, tali monete dovrebbero comunque essere state realizzate in modo “corretto” e non in modo approssimativo. Questa discriminazione è se possibile ancora più aleatoria in quanto si dovrebbe stabilire cosa sia importante e cosa no di quanto è rappresentato sulle monete. Conscio del fatto che ogni numismatico ha un suo personale criterio di interpretazione, proverò a chiarire il mio. Alcuni elementi sono fondamentali, complessi da realizzare, potrebbero essere assimilati a una filigrana ante litteram tridimensionale, inoltre quella che potremmo definire come “fisionomia” del Santo è il risultato dell’impiego di punzoni e di una tecnica specifica personale di accostarli tra loro; anche negli errori pratici di esecuzione è possibile ravvisare uno schema. Ciascuno può trovare autonomamente i suoi riferimenti specifici. Allego un riepilogo dei Fiorini per gli anni dal 1300 al 1317 ( con indicazione del numero di varianti censite nel CNF ) che assomma a 117 varianti per i 32 segni che sono collocati nei singoli semestri, per uno di questi segni non sono descritte monete ( avevo avanzato in questa discussione una possibile ipotesi http://www.lamoneta.it/topic/78075-proposta-per-la-classificazione-di-un-fiorino/) per alcuni semestri ( evidenziati in giallo ) non abbiamo alcuna notizia. Nella Classificazione del CNF esistono anche ulteriori segni compatibili con il periodo che stiamo esaminando appartenenti alla V serie, sono classificati tra i Fiorini di Signori della Zecca Sconosciuti; si tratta di 6 diversi segni con le relative 22 varianti classificate. Per finire, in aggiunta a alcune ulteriori varianti non classificate dei gruppi precedenti, tra i Fiorini di Signori della Zecca Sconosciuti, anche nella serie VII è sicuramente compreso almeno un segno riconducibile al periodo in esame e localizzabile con buona precisione temporale, un ultimo segno di incerta interpretazione sembrerebbe rimandare anche alla serie XX. Nella tabella si segue l’ordine della classificazione del CNF. Agli ulteriori Fiorini esterni allo schema allegato si farà specifico riferimento al momento opportuno. Prima di proseguire anche a rischio di essere noioso qualche ulteriore nota: gli elementi che determinano una variante possono fare riferimento individualmente a ciascuna della facce oppure allo specifico accoppiamento diritto/rovescio, in genere in questo periodo risulta determinante il solo rovescio che riporta anche il segno del semestre; una variante di Fiorino conseguentemente non individua una coppia di coni ma collega, in prima battuta, un "generico" conio di diritto a un rovescio caratterizzato (dal segno e dalla punteggiatura). Ai fini della classificazione è sufficiente in molte situazioni. Esistono, almeno per quanto ho potuto appurare, più coni di rovescio per ciascuna variante, presumo ne venissero realizzati almeno due come prassi usuale, una conferma indiretta potrebbe essere trovata nella valutazione dell’operazione di affinamento dell’oro (che originava i lotti) e in un ipotetico quantitativo minimo che potesse giustificare economicamente l’avvio del processo. Una valutazione che mi sfugge riguarda il riciclo di Fiorini “sottopeso”, ritirati dalla circolazione, che non necessitava di affinamento e potrebbe avere avuto minori limitazioni rispetto ai quantitativi “minimi”, sempre ipotizzando non fossero “aggiunti” ai lotti di oro affinato. Di alcune varianti ho potuto vedere almeno cinque diversi coni, questo rimanderebbe a lotti di metallo “importanti”. Una analisi complessiva della moneta consente di superare situazioni come quelle riconducibili ai semestri del 1312 e 1313, caratterizzati da rovesci particolarmente rozzi, al fine di esprimere una valutazione di compatibilità con la coniazione nella Zecca. Continua.. Cordialità
    2 punti
  11. O forse il pasticcio l'hanno fatto qualche anno più tardi... e non in zecca.
    2 punti
  12. Buonguorno a tutti! eccomi nuovamente, perdonatemi per la lunga assenza, ma sono stato un po incasinato ultimamente (come al mio solito eheheh) Volevo ringraziare anche io tutti gli utenti che ho incontrato a Verona (@@Valentino73 , @@Pernove , @.Pino. , @@Passer83 , @@sagida , @@stef_ , @Francyphhil e spero di non essermi dimenticato di nessuno eheheh) E' STATO VERAMENTE UN PIACERE CONOSCERVI E SCAMBIARE DUE PAROLE CON VOI ! Fa sempre piacere dare un volto alle persone che conosci solo tramite messaggi su un forum e che condividono la tua stessa passione. Avremo senz'altro altre occasioni per rivederci ;-) Stasera spero di fare un aggiornamento della lista e continuare a rispondere alle email Come al solito vi chiedo di avere pazienza ;-) Grazie Buona giornata a tutti
    2 punti
  13. ...grazie all'amico che me l'ha mollata, è assai raro trovare questo millesimo :blum: renato
    1 punto
  14. Buon Giorno, A volte accade di focalizzare la propria attenzione su particolari apparentemente secondari, trascurati fino a quel punto, che utilizzati come elementi di riferimento sembrano aggiungere informazioni utili a chiarire situazioni complesse e sostanzialmente prive di soluzione. Le implicazioni conseguenti sembrerebbero mettere in discussione alcune classificazioni e cronologie considerate certe. Si proverà a valutare il progredire delle coniazioni studiando nello specifico i Fiorini coniati a Firenze nei primi due decenni del 1300, è certamente una ipotesi di lavoro complessa. Non sono da trascurare i possibili risvolti, con ricadute economiche e commerciali, di una eventuale maggiore precisione nel definire il Fiorino di Firenze coniato nella Zecca rispetto a Fiorini “diversi”. La diffusione di Fiorini "diversamente buoni" non è sottovalutare perché evidenziata da quanto periodicamente appare nelle aste; riguardo a queste "monete", perché in ultima analisi tali sono, è doveroso fare alcune precisazioni e posizionarle nei rispettivi ambiti: oltre alle monete ufficiali della Zecca di Firenze quelle altrettanto ufficiali (forse ancora più ufficiali) di Opizzino Spinola (peraltro non individuate) e di chi come lui aveva ottenuto il diritto di zecca per coniare Fiorini "uguali" a quelli della Repubblica, una ulteriore ipotesi che non mi sento di escludere potrebbe essere quella della coniazione "in proprio" di Fiorini da parte di qualcuno nel rispetto delle caratteristiche di peso e purezza del fino per risparmiare i costi "della zecca" (non avrebbero giustificazione altrimenti i provvedimenti legislativi del Comune di Firenze al riguardo). Il tutto ovviamente riferito a "Fiorini" corretti dal punto di vista metrologico e chimico, non stiamo parlando di falsi prodotti per frodare e lucrare sul minore intrinseco ma di monete tra loro perfettamente equivalenti come mezzi di pagamento appunto in ragione della loro correttezza. Il fatto che venissero usati e non rimossi dalla circolazione ne certifica la bontà. Per distinguere tra queste monete e rintracciare i caratteri comuni ai diversi gruppi ci si può affidare solo a un confronto stilistico che non sempre risulta agevole e definitivo. Presumo che gli incisori ufficiali della Zecca che hanno operato in questo periodo assommino a poche unità; il cambio delle serie e il cambio degli incisori dovrebbero essere strettamente legati. I coni, ma anche i punzoni impiegati per realizzarli erano soggetti a vincoli molto stringenti, da una moneta si possono dedurre informazioni sia in merito ai punzoni impiegati per realizzare il conio, sia, in modo indiretto, sul modo di procedere dell'incisore e riconoscerne la "mano". Si tratta di informazioni diverse e complementari a quelle documentali alle quali possono fornire supporto, oppure al contrario, possono contribuire a metterle in discussione. L’opera dell’incisore, per quanto ci è possibile dedurre dai risultati del suo lavoro, aveva caratteristiche di “ripetitività creativa “ vincolato a una immagine simbolica cristallizzata, per questo anche scomponendo le raffigurazioni nelle singole componenti elementari ciascuno dei particolari conserva un richiamo alla sua origine nella zecca del Comune di Firenze. Allargando la prospettiva temporale, non penso che tutti i Fiorini targati FLORENTIA siano usciti dalla Zecca, probabilmente molti Fiorini della serie XX (ma non solo) hanno una diversa origine. Quando due Fiorini che appartengono a semestri contigui o comunque tra loro prossimi, manifestano la totale assenza di componenti elementari comuni, mi chiedo come possa essere possibile. La sostituzione complessiva di tutti i punzoni per realizzare una moneta isolata stilisticamente, preceduta e seguita da altre ben caratterizzate, in un ambiente conservatore, già “sindacalizzato” dove tutto era codificato e doveva restare immutato, non mi convince. (improbabile che un esterno potesse entrare a “scompigliare” le gerarchie delle maestranze) Come possibile esempio di Fiorino “isolato” propongo il seguente passato in un’asta del 2006 B 0933 Hess Divo 305.pdf Altre volte a non convincere sono alcune varianti classificate che hanno gli stessi limiti. Da un’asta on line (la lettera A mi ricorda Genova) B 0946 Del Campe.pdf Penso sia opportuno tentare di fare chiarezza anche ai fini della classificazione e della cronologia delle emissioni. Cordialità
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  15. Pasqua tantissimi auguri e grazie per il caffè :P Gaetano
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  16. ....e rovescio Se il dollaro Susan B. Anthony può essere definito una delle poche monete il cui rifiuto da parte del pubblico è in parte dovuto alla bruttezza del dritto, bisogna riconoscere che anche la scelta del rovescio fu delle più infelici. Anziché utilizzare la bella aquila in volo disegnata da Gasparro, si preferì ripetere lo stesso rovescio del dollaro Eisenhower, un'aquila che atterra sulla superficie lunare, a simboleggiare la missione dell'Apollo 11. In questo modo la moneta viene a perdere ogni unità di stile e di intenti. Se infatti l'accoppiamento tra il testone di Ike e l'Apollo 11 era stato in parte giustificato col fatto che proprio sotto la presidenza Eisenhower l'America aveva iniziato la corsa allo spazio, che nesso poteva mai esserci tra un'attivista per i diritti femminili nata e vissuta in un'epoca in cui gli unici viaggi sulla Luna erano quelli dei romanzi di Jules Verne, e il primo sbarco dell'uomo sul nostro satellite? E poi, se il disegno, sempre di Gasparro, era valido e forniva un'ottima resa sul grande modulo dell'Ike dollar, lo stesso non si poteva certo dire per l'Anthony dollar, di dimensioni sensibilmente ridotte. Ma i motivi del fallimento, come vedremo, non furono soltanto estetici :rolleyes: petronius oo)
    1 punto
  17. Penso che hai visto giusto.. purtroppo non ti posso dare molti dati .... ti metto quello che ho trovato ciao ogers 287 Thessaly, Larissa 400-344 B.C. AE 21 mm. Head of nymph Larissa three-quarter face to l., wearing necklace; hair confined by fillet and floating loosely, with ampyx in front. Text
    1 punto
  18. sembra buona i foto si tratta di una moneta da 80 soldi o MRZZA Giustina ti allego un link http://www.deamoneta.com/auctions/view/83/1215
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  19. Buon pomeriggio L'unica impressione così così, me la da la legenda, dove in alcune lettere vedo della porosità, e qualcuna è un po' "impastata", ma possono essere abrasioni...o difetti o consunzione (le dimensioni e il peso però sono nel range) dalla foto è difficile giudicarla....se fossi interessato, io la prenderei comunque; forse il mio è solo un eccesso di scrupolo....sempre che il prezzo non vada oltre i €. 70,00/80,00.... E' un mezzo scudo da 4 lire o 80 soldi con S. Giustina (1/2 Giustina maggiore da 80 soldi) Moneta NC - R a seconda dei cataloghi. Quella in vendita è il tipo senza le iniziali del massaro nell'esergo; è valutata in condizioni MB (quella in parola, a mio giudizio, è un q. MB) tra i €. 150,00 e i €. 180,00. Saluti luciano
    1 punto
  20. 50 euro oro Tema: Fauna nell’Arte: Rinascimento Denominazione: € 50,00 Metallo: oro 900/1000 Finezza: legale 900 – tolleranza di ± 1 ‰ Peso: 16,129 g – tolleranza ± 5 ‰ Diametro: 28 mm Finitura: Proof Zecca: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Emissione: 2013. Fonte http://collezionieuro.altervista.org/blog/italia-50-euro-commemorativo-dedicato-alla-flora-e-fauna-nellarte-rinascimento-2013/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook
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  21. volendo può acquistare una divisionale del 1970, se ne trovano da 15/16 euro in perfette condizioni...
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  22. ecIMG]http://i44.tinypic.com/4ielc8.jpg[/img] spero si vedano
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  23. Eccovi il dettaglio del bordo tagliato... Quindi ho beccato un autentico errore di conio. Non mi era mai capitato prima! ;)
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  24. ...presa su eBay la "Österreich 2013 NIOB Tunnelbau" a 58 spedita, dall'Austria!! :good:
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  25. qui non si fanno qioz o altro, la gente chiede informazioni su monete che non conoscono, o chiedono se la moneta che hanno è falsa, nelle varie sezioni chiedono pareri sulla conservazione ecc…. leggiti un pò tutte le varie sezioni del forum e vedrai che co tempo imparerai a capire come funziona :)
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  26. il testone ! difatti il peso e` nel limite inferiore al campo tra 7 e 9 grammi visto che spesso venivan tosati facendo un falso di modulo grande riuscivi a nascondere la differenza nella densita` del metallo (e per questo usavi anche il piombo) ricorda anche che la pena al falsificatore era proporzionale alla similarita` della moneta per quello spesso trovi falsi d epoca con legende leggermente differenti se poi e` un falso moderno non lo so ! ma comunque ci starebbe un falso d epoca
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  27. Ciao Dabbene, oltre che allettante e culinario posso dire che è un menù anche Culturale. Casa Tuscia infatti ha fondato un'Associazione Culturale che si occupa maggiormente di far rivivivere piatti antichi, soprattutto della zona. Qualche mese fa sono intervenuta ad una cena, organizzata in collaborazione con "l'Associazione Antiguaviva" di cui faccio parte anche io, in onore della "Cipolla Nepesina", antico alimento di Nepi. Ne sono stati piantati i semi, ottenuti con opportune selezioni, in quanto la specie era quasi estinta. Sull'argomento è stata anche fatta una interessante Conferenza. A volte sono le piccole tradizioni a far grande un paese e queste Associazioni hanno il merito di mantenerle vive. http://www.antiquaviva.it/?p=1257
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  28. Non credo sia attirbuibile a Fermo, zecca a cui fa riferimento il link precedente. E' una normale quanto comune madonnina per Roma (1797): http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIR/23 Ciao, RCAMIL.
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  29. i pagamenti elettronici sono stati ripristinati http://www.vaticanstate.va/content/vaticanstate/it/servizi/ufficio-filatelico-e-numismatico.html nelle lettere vengono indicati sospesi perchè sono state spedite prima che venisse risolto il problema
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  30. E' bellissima , secondo me è una moneta che ha circolato pochissimo... Purtroppo non c'era il "programma garanzia della qualità" alla zecca ma non ce l'abbiamo neanche oggi quindi di che ci lamentiamo?? :D Complimenti Savo !!
    1 punto
  31. E qui ti sbagli! :P Francesco e gli altri esperti di questa sezione sono onnipresenti :D
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  32. Questi "errori" si fanno mettendo due monete sovrapposte sulle rotatie del treno... o comunque con una pressa Capisci benissimo anche tu che in zecca una cosa del genere non può accadere...
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  33. Quoto in pieno e aggiungo che sicuramente la testa è leggermente differente ma in questa monetazione è cosa normale,almeno nella capigliatura nel naso e nella base del collo. Poteva essere un conio debole al dritto ma la mancanza di buoni rilievi con l'opacità mi da più ad un lavaggio profondo con liquidi per l'argento o peggio con il Panno per l'argento che se lo mangia proprio anche se lo lascia bello lucido. Non mi piace,molto meglio quella postata da Francesco,sarebbe da vedere in mano ma visto che non è un pezzo "raro" eviterei. Il prezzo è soggettivo e non mi pronuncio ma ripeto la moneta non mi piace sia che fosse buona o meno è stata rovinata da una forte pulizia,un uso che sempre più spesso sto notando su le monete in argento questo perchè può far sembrare la moneta in conservazione più alta. Questo è come la vedo,sinceramente. Ciao F
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  34. Personalmente, in anni di osservazione di aste online e cartacee, non ho mai visto esemplari conservati meglio di quello venduto da NAC. Se qualcuno potesse smentirmi pubblicando una foto ne sarei ben lieto! Un saluto Paolo
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  35. Per me lascerei perdere. Non sono le differenze di conio che hai evidenziato a suscitare dubbi, in quel periodo e quella monetazione i coni sono parecchi e con differenze notevoli. Le differenze di usura però fra i vari punti della moneta, sempre a giudicare dalle immagini, non sono proprio confortanti... il che non significa NECESSARIAMENTE che lo ritenga un falso, ma personalmente in collezione non ce lo metterei. Poi magari visto dal vivo, conoscendone il peso, valutandone meglio bordo e particolari potrei anche ricredermi, ma al momento questo è quello che mi sento di dirti. Aggiunta: vedo che ipsedisse ha in contemporanea aggiunto quello che in parte volevo dire !
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  36. Gentile amico, si tratta senz'altro di una riproduzione della celebre Piedra del Sol (nota anche come "Calendario Azteco"), grande tondo a bassorilievo in pietra prodotto da quella stupenda civiltà, e oggi conservato a Città del Messico nel Museo Nazionale di Antropologia (Museo nacional de Antropología e Historia, Ciudad de México): (da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Monolito_de_la_Piedra_del_Sol.jpg)
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  37. ...questa è veramente bella!!! I mori sembrano saltar fuori dallo scudo!! Mai vista così!! Pensavo mi avessi soffiato un esemplare di Riccardo.... :blum:
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  38. Al rovescio un'aquila in volo verso destra contro un cielo stellato, con raggi di sole irradiati da montagne sullo sfondo. In alto UNITED STATES OF AMERICA, in basso il valore, ONE DOLLAR e, più in piccolo, il motto E PLURIBUS UNUM A giudicare dal modello avrebbe davvero potuto essere una gran bella moneta....peccato che il modello stesso fosse destinato a restare tale :rolleyes: petronius :)
    1 punto
  39. A proposito di Smithsonian...se qualcuno vuole levarsi la voglia di foto in alta definizione a tutto schermo... Enjoy!! http://americanhistory.si.edu/collections/object-groups/national-numismatic-collection
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  40. Le faer oer, però hanno avuto la loro moneta, coniata a Londra durante la seconda guerra mondiale
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  41. - Cosa collezioni? - Monete. - Ah che bello, sei un filatelico quindi! - Ma collezioni monete? - Sì! - E perché non le vendi!?! - Ho un sacco di monete antiche, tipo 5 e 10 lire. Quanto valgono? Le vuoi? - Dimmi una moneta rara... - 500 Lire Caravelle con bandiere controvento del 1957. - Mi pare che ce l'ho. Era di mio nonno. - Hai pure gli Euro di San Martino??? :rofl:
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  42. In teoria dovrebbe arrivare la proposta di acquisto della BFN insieme con quella del 2 euro...in teoria però, perchè effettivamente gli anni passati arrivava sempre a fine anno visto che l'emissione è sempre stata a fine anno
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  43. Finalmente ! :) Sicuramente, come tu giustamente hai osservato, forma della croce (anche in leggenda) e del pettine sono elementi ulteriori di datazione. Altri elementi, oltre alle leggende (con le emissioni di Carlo scompare l'epigrafia ROMA CAPUT MU dal rovescio sostituita da SENATUS P Q R in quanto nel dritto compare il nome dell'emittente) e a nuovi simboli ai lati della S, cambia lo stile dei caratteri grafici che si allontana dalle precedenti formule di esecuzione (anche se in alcuni casi si continua con caratteri affini alle vecchie emissioni). In poche parole, nella maggioranza dei casi, le monete non sono del tutto leggibili e quindi con un poco di fortuna anche una sola lettera può venirci in aiuto. Nel caso del denaro in argomento si riconosce abbastanza bene una E chiusa che ci indirizza verso la coniazione di Carlo (la simbologia nei quarti della croce ci conferma che siamo ancora nel periodo della prima emissione). Talvolta è sufficiente un solo particolare per una ragionevole classificazione. Per quanto riguarda il primo periodo sono d'accordo con te. A parere di Finetti le emissioni a nome di Carlo si riferiscono tutte al secondo senatoriato. Grierson conferma che durante il terzo Roma non ebbe monetazione a nome del Senatore in base ad una lettera di Martino IV dove assegna i poteri al Re senza per altro fare alcun riferimento alla zecca. Inoltre la parabola di Carlo era ormai discendente. Comunque è ancora un campo spinoso da affrontare e necessitano ulteriori studi e approfondimenti. Grazie per gli spunti che ci hai dato. In attesa di altri commenti A presto
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  44. Quel 20 lire del '28 al 99% è una patacca, visto che non è certo una moneta che si trovi a 5 Euro ai mercatini o su ebay (a 5 Euro trovi, appunto, solo le patacche). Detto questo, fosse stata una moneta originale l'avrebbe irrimediabilmente rovinata. le monete non "tornano" nuove con nessun ritovato più o meno magico. A fare il valore è lo stato dei rilievi (e se una moneta è usurata, non c'è nulla che si possa fare per far tornare il metallo eroso nel tempo) e la presenza di segni e colpi, non certo il colore che ha la moneta. Pulire in maniera grossolana la moneta invece causa danni difficilmente rimediabili, soprattutto poi quando si usano sostanza strane come la miscela da te citata (ma anche solo uno dei singoli componenti avrebbe cmq provocato danni inenarrabili). Come ti ho detto sopra, se le monete non ti piacciono annerite, cercane in stato di conservazione migliore, ma togliti dalla testa che spatinandole possano essere considerabili nuove, perchè le monete "nuove" sono solo ed esclusivamente quelle che non hanno mai circolato, e non certo quelle che hanno subìto un lifting più o meno maldestro.
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  45. Come ho avuto modo di dire, al primo impatto la visione del 5 era lampante, ma poi osservando attentamente l'effetto della ribattitura era chiaro. Concordo poi con la data 1647. Il 7 evidenziato da Layer è proprio corrispondente alla seconda cifra presente a dx dello stemma ribattuto. La cosa che mi domando è invece: "Ma sti grani li facevano con i piedi?" In più occasioni mi è capitato di osservare che la ribattitura (su se stesso) fosse la regola e non l'eccezione. Cosa che non mi è capitato di vedere (almeno con la stessa frequenza) sui tornesi di Filippo IV. Ho provato a darmi una risposta e credo che sia dovuto al fatto che queste monete erano comunque di modulo abbastanza grande e spesso, di certo superiore a monete in rame precedenti e magari un solo colpo non riusciva a coniarle bene e quindi vai con il secondo colpo, ma nel frattempo, a causa del primo, il conio di martello era ruotato o spostato, ed ecco che abbiamo una moneta con un D/ regolare ed un R/ ribattuto che a volte crea curiose varietà. Posto l'immagine di uno di questi effetti dove la rotazione del torsello è stata di 90° creando una moneta con la data su tre lati.
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  46. forse sbaglio discussione ma non sapevo dove postare ed e' cmq un ritrovamento :blum: i nuovi € 5 in banconota serie sc..molto carini anche se sembrano un po i soldini del monopoli qualcuno ne ha gia trovati in circolazione?
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  47. Vincenzo, Attenzione a non assumere posizioni troppo radicali. Alla fine, trattate: tanti volontari, tanti nuovi "professionisti" a gestirli. In Polonia, durante l'invasione nazista, si narra (ma sembra che sia una leggenda) che un reggimento di cavalleria fece una carica suicida contro i carri armati tedeschi; Meglio darsi alla macchia,ogni settimana far fuori una dozzina di tedeschi e mangiarsi un cavallo. Si resta in vita più a lungo e si ottiene un qualche risultato. E' l'etica della responsabilità (Weber) Ma, come sempre, è una opinione Polemarco
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  48. 1984 GIOVANNI PAOLO II VISITA L'ALMO COLLEGIO BORROMEO A PAVIA Argento, mm.60 - Autore GRILLI - Stab. S. JOHNSON
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  49. La mia medaglia come quella di ivobert al post # 46 Dall’asta Varesi n. 50: medaglia in bronzo 1678, Opus Giovanni Francesco Neidinger (60,6 mm, 82,49 g) – Elena Lucrezia Cornèr Piscopia (1646-1684), prima donna laureata. D/ HEL(ENA) LVC(RETIA) CORNELIA PISCOP(IA) FIL(IA) IO(ANNIS) BA(PTISTAE) D(IVI) M(ARCI) P(ROCVRATORIS) SEP(TEM) LIN(GVIS) ORNA(TA) LAVREA PHILOSOPH(IAE) DONATA PATAVY A(NNO) S(ALVTIS) 1678 Busto volto a destra con corona d’alloro sul capo e mantello dottorale d’ermellino sopra la veste ricamata; sotto, IO(ANNES) FRANC(ISCVS) NEIDINGER. R/ NON SINE FOENORE Gocce di rugiada scendono dal cielo alimentando una conchiglia aperta galleggiante sulle onde del mare; in esergo, PATAV(INI) PHIL(OSOPHORVM) COLLEG(II) DECRETO. apollonia
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  50. Ciao Gianfranco :) Cercando nel web ho trovato un probabile riscontro di catalogazione con il tuo sesterzio di Adriano. Al dritto: HADRIANVSAVGVSTVS e busto dell'imperatore rivolto a destra, con corazza e con corona d'alloro. Al rovescio: FELICITATIAVG COSIIIPP barca a sinistra. Roma 132-135. Come indicazione di catalogazione riporta: liste RIC per busto drappeggiato. Purtroppo qui con me non ho il RIC per confrontare le notizie. Enrico :)
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