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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/13 in tutte le aree

  1. Ho realizzato solo stamattina che sono diventato "Conte" con ben 1000 messaggi pubblicati in 3 anni di attività (anche se i primi 6 mesi non sono stato molto attivo). Sono veramente felice di aver trovato questo forum che mi ha permesso di imparare un sacco di cose sulla numismatica e sul mercato italiano in genere, dal quale sono ormani lontano da 8 anni! Spero di aver, in piccola parte, dato il mio contributo per aiutare LaMoneta.it ad essere quello che è: il miglior forum numismatico italiano! Visto che però credo di aver ricevuto più di quanto ho dato, ritengo giusto "restituire" qualcosa alla comunità! Quindi, come è usanza qui in America, è il momento per un giveaway per celebrare questo importante milestone! Il premio purtroppo non può essere gran cosa visti i problemi con la dogana che avete "voi" italiani! ;) (a tal proposito purtroppo non posso garantire la consegna della busta. Se arriva bene, sennò pace!) Ho deciso quindi di donare al fortunato vincitore un dime del 1996 con segno di zecca W, sigillato e con il cartoncino celebrativo. (foto da internet qui sotto) E' il primo e unico dime che riporta il segno di zecca W, coniato per celebrare il 50° anniversario della serie, ed è anche quello con la tiratura più bassa. Le regole sono semplici. Postate un messaggio qui sotto prima di domenica sera a mezzanotte (ora italiana) e io tirerò a sorte il vincitore. Per finire, ringraziando la comunità di questo forum, concludo con una frase che mi è stata "donata" da un amico tempo fa: "It's more blessed to give than receive, so I owe you still" Grazie, MM
    4 punti
  2. Anche se sono in passati in aste importanti, sono scarti di zecca usciti in maniera illecita dalla zecca, ma questo non è il caso....si può studiare una moneta di Ferdinando II con la scritta BOMBA, o una moneta di Vittorio Emanuele III a cui è stata impressa la falce e il martello, quella è storia, dietro c'è una situazione politico-sociale particolare, ma non è che oggi chinque deturpi una moneta crea un errore o curiosità, oppure un pezzo che meriti studio...ci stiamo allontanando dalla numismatica e stiamo aiutando chi specula su queste cose... :blum:
    3 punti
  3. Mi sembra peraltro che nella stesura definitiva del documento programmatico si sia tenuto in debita considerazione quanto espresso da Vincenzo e di chi la pensa come lui, sempre ovviamente nel pieno rispetto anche degli altri. I problemi di fondo ci sono, inutile negarlo, ma non si può buttare alle ortiche tutto quello che fanno i volontari, non solo per il Mibac ma per l'intera collettività. Lo ripeto ancora una volta: non serve solo il pezzo di carta per dimostare di essere in grado di affrontare un determinato problema..altrimenti in Italia, dove una bella pergamena non si nega a nessuno, non avremmo mai problemi, in nessun settore politico economico sociale. In numismatica solo il pezzo di carta serve a molto, molto poco...forse sarebbe più salutare un bagno di umiltà e tanta voglia di fare esperienza.
    2 punti
  4. @@Nadir86 scusa per il ritardo ma non mi ero accorto della tua richiesta... L'armetta di cui si parla è rappresentata da uno scudetto che, quando presente, trovi alla fine della legenda del verso. Nell'immagine allegata la trovi nel riquadro in rosso. nel link la vendita dell'esemplare in questione http://www.deamoneta.com/auctions/view/67/278 ciao Mario
    2 punti
  5. Buona giornata letto....... e me lo sono ingollato come un bicchiere d'acqua fresca, tanto è scorrevole, lineare, mai banale; è molto interessante ed è veramente intrigante il fatto che non ci sia un perché sia stata coniata. Ho letto anche ciò che pensa Michele ma, sarà dovuto alla mia assente esperienza relativamente a questa monetazione ed ai relativi falsi, ma..... accipicchia se è fatta bene! C'era ai tempi una tecnologia "privata" che consentisse la coniatura di monete così ben fatte? Perchè poi non ce ne sono di più in circolazione? Credo che la coniatura di monete di così basso valore, abbia scopo solamente se fatta "alla grande"; vero è che i falsari potrebbero essere stati scoperti quasi subito, interrompendo le loro ambizioni ma, se così fosse, forse, ne avremmo traccia nei giornali dell'epoca, o nei rapporti di polizia........la scoperta di una zecca clandestina fa sempre notizia, e all'autorità serve pubblicizzare l'operazione di polizia per dimostrare che "non c'è trippa per gatti". :pleasantry: Personalmente non ci vedo nemmeno la prova o progetto fatta uscire clandestinamente dalla zecca; salvo che allora ci fosse già un mercato numismatico agguerrito per accaparrarsi la variante. Mah, questo non è oggetto delle mie letture e non lo posso sapere E se la soluzione fosse semplicemente - superficialità - Una prova non ufficiale che servisse per testare l'utilizzo di una lega differente, magari per smaltire dello zinco presente in zecca, che non sapevano come altrimenti utilizzare? Visto il risultato "modesto" e poco "apprezzabile" il progetto non ha avuto un seguito e per superficialità il tondello è stato distribuito insieme a quelli ufficiali.....tanto chi ci fa caso, anche se manca la R e ci sono 2 stelline al posto di 1? Il colore, le dimensioni, l'iconografia...non sono così differenti. In ogni caso abbiamo un nuovo "cold case" e ci sia augura che anche trovi la sua risoluzione. Bravi a tutti coloro che ce lo hanno fatto conoscere. Luciano
    2 punti
  6. A me verona e' piaciuto molto :) Parlare dei prezzi secondo me e' sbagliato. Sappiamo tutti che sono troppo alti ma continuiamo a acquistare... e' come fare la parte del gatto che piange con il topo in bocca... Smettiamo tutti di andare per convegni e di acquistare monete da aste e fiere per 1 anno almeno, i prezzi scenderanno di sicuro, ma non accadra' mai :) il prezzo lo fa' il mercato :) e il mercato e' fatto spesso anche dalla moda del momento. Un esempio di questo momento e' per gli esagoni e i marenghi con cifre ribattute. Il mercato li chiede molto piu' che altre cose e i prezzi continuano a lievitare, segno che qualcuno i soldi glieli da'. Non biasimo i commercianti, tutti cercano il massimo profitto, se c'e' qualcuno che i soldi te li da' perche' non farlo? R.E
    2 punti
  7. caro Gabriele la moneta è questa ed è abbastanza rara anche la tua è una bella moneta complimenti AGGIUNGO una paginetta di storia Altre notizie, più complete, le puoi avere dalla monografia del Dott. Campana appunto sulla citta di Hybla ciao Pietro segue con altra pagina
    2 punti
  8. Vincenzo, non è il forum che è schierato, sei te che sei schierato e vorresti utilizzarlo come cassa di risonanza per le tue, comprensibili, rimostranze lavorative...ma è, appunto, un forum di numismatica, se volevamo fare o leggere di politica si chiamava "lapolitica.it" ...ma si chiama, invece , "lamoneta.it" perché c'è gente che vuol parlare di monete e affini e non è che il suo interesse primario sia il sostegno del tuo apprezzamento nel mondo del lavoro, così come lo auspichi tu....quindi, vedi un pò di farla finita e torna a parlare di monete, non di lavoro o mancanza dello stesso....sennò trovati un forum politico e vai a sfogarti lì, poi torni a mente fresca da noi...
    2 punti
  9. Non ti si potrà certamente accusare di scrivere su Lamoneta perché sei in cerca di popolarità. Per curiosità, nei momenti liberi vai a protestare contro gli ospedali di Emergency perché tolgono lavoro ai medici locali? Oppure ti dedichi a fare propaganda alle bistecche nei forum di vegetariani? A proposito, i tuoi ultimi post, al di là dei toni spesso intollerabili, si avvicinano pericolosamente alla soglia della propaganda politica, che, come certamente saprai, su questo forum è strettamente vietata.
    2 punti
  10. Salve a tutti sono Silvia, la figlia di Sergio. Ho letto i vostri splenditi messaggi di affetto è ho capito quanto era amato e apprezzato mio padre, nel forum in tutti questi anni. Sono commossa da tanto affetto e sono sicura che nel posto dove è ora possa ritrovare e coltivare la sua passione per la numismatica. Un caloroso ringraziamento di cuore. Silvia
    2 punti
  11. Salve Apro la discussione con un gettone di Hans Krauwinckel II, autore di una serie di gettoni franco-allegorici con Marte, Vulcano, Minerva, Pegaso, Apollo, Diana, Venere, Ercole, ecc. Naturalmente la discussione potrà ospitare tutti i gettoni in tema col titolo. D/ Nettuno, con tridente, in piedi a destra sopra un delfino; Piccola nave a destra. NEPTVNVUS R/ Ercole con clava e pelle di leone, che abbraccia Pallade, che tiene un elmo; la dea incorona Ercole con una ghirlanda d’alloro e ha la sua lancia e il suo scudo a fianco. A destra una colonna sormontata da una mela d’oro delle Esperidi. In esergo H. K. In circolo HERCVLES ET PALLAS. Rame: 4,070 g ; 27 mm apollonia
    1 punto
  12. Cari amici, vi propongo una passeggiata numismatica attraverso il Foro, così come doveva essere alla fine della Repubblica. Per visualizzare i vari monumenti, sarà utile la cartina pubblicata da Carandini in Le case del potere ... Carandini.pdf
    1 punto
  13. Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizioni: BB+ (anche se sul bordo presenta piccole tagli) Città: Caserta Note: doppio, finalmente ritrovato era da un pò che non si vedeva in giro.
    1 punto
  14. Non sono un granche' come fotografo, questo scatto forse e' meglio.
    1 punto
  15. Dalle foto direi un SPL, bella moneta. Ciao Silvio
    1 punto
  16. ottima! ha un colpetto leggero al bordo sopra il valore ma per il resto è davvero eccellente..moneta molto fresca e si vede.
    1 punto
  17. Per rilievi direi che è un ottimo esemplare, forse ha subito una leggera lucidatura... ...si intravedono dei sottilissimi graffi, specialmente al rovescio...quando ti arriva, fai nuove foto....
    1 punto
  18. La foto così non aiuta, ma non si vedono grandi segni o botte a differenza del bel lustro.. quoto SPL
    1 punto
  19. Una piccola precisazione aggiuntiva: la Piedra del Sol è oggetto ricco di fascino, grazie all'aspetto articolato e al ricco contenuto figurativo. Ma non è uno stemma, nè può esserlo. É un meraviglioso prodotto di una civiltà evoluta, che si è sviluppata in maniera assolutamente autonoma rispetto a quella dell'Occidente europeo. E che quindi ha saputo produrre segni e simboli di elevato contenuto formale e sostanziale. I quali, però, dal punto di vista estetico sono lontanissimi da quelli cui siamo abituati noi occidentali. Alcune brevi note sul manufatto: - il monile in argento, e la foto, non ne fanno cogliere le dimensioni reali: la Piedra ha un diametro di più di 3 metri e mezzo... - ...e un peso di 25 tonnellate! - venne modellata fra il 1469 e il 1481, quindi poco prima della fine della civiltà azteca; - era in parte dipinta a vivaci colori (e questa cosa sì che :lol: è in comune con i nostri stemmi!). Queste notizie, e molte altre, si possono leggere in: http://www.paganreading.altervista.org/main.php?doc=Alchemici%20Pantheon/Le%20Pietre%20del%20Sole
    1 punto
  20. Peccato che i prezzi alti le abbiano anche le monete che rimangono li invendute da anni, infatti un'altra aspetto da sottolineare e' quello dello scarso ricambio di materiale, sempre lo stesso e a prezzi alti, anche quando sembra che vada via la realtà può essere un'altra... cosa ne pensate di una moneta che in due anni e mezzo si fa 4 aste con l'intermezzo di un listino a prezzi fissi? Per quanto riguarda i prezzi nelle aste con la globalizzazione di oggi penso che poco conti estero o non estero puoi offrire ovunque e da dovunque quel che conta per il realizzò finale e' che ci sono aste appunto come quelle della NAC e aste che, per essere delicati, non sono come quelle della NAC.
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  21. mi sembra che in questo caso la situazione sia evidente ma i dirigenti cosa ci stanno a fare ? andrebbero licenziati anche loro ! i sindacati dovrebbero occuparsi di tutti i lavoratori , sopratutto dei precari , e non solo di quelli con contratto a tempo indeterminato
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  22. Scusate, mi era sfuggita la discussione... che dire? Anche io propenderei per un riconio con i piccoli aggiustamenti del punzone 800 e la data 1966. Ma la sigla SJ c'è? Strano che hanno tolto i nodi Savoia. Certamente lo SJ potrebbe dire la sua, se si tratta di farina del suo sacco...per quello che mi riguarda, la vedo dura assimilarla ad un progetto.
    1 punto
  23. è il primo esemplare che vedo per l'italia potresti fare una foto del bordo/spessore e magari affiancando anche una moneta da 5 cent ed una da 10
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  24. Quoto in pieno gli interventi di @@altegiovanni e @@palpi62 , che hanno a mio avviso centrato esattamente il problema. Personalmente non sono particolarmente affascinato dalle discussioni sui falsi, rispetto alle quali intervengo molto raramente. Non certo perché sottovaluti la problematica, tutt'altro, ma poiché ritengo innanzitutto che vi siano notevoli "expertises" presenti sul forum, e inotre poiché penso che se l'impatto della stragrande maggioranza dei falsi di "classiche" é catastrofico sul collezionismo é nondimeno improbabile che arrivi a "creare turbative" in quella che é la conoscenza consolidata delle monetazioni greche e romane (con le dovute eccezioni). Il discorso é radicalmente diverso per serie più scarse e rispetto alle quali gli studi sono ancora ben lungi dall'aver delineato un quadro solido ed esaustivo, quali ad esempio le preromane (padane, etrusche o italiche che siano). In tal caso lo "sdoganamento" di esemplari falsi, soprattutto nel caso in cui mostrino caratteristiche peculiari rispetto alle tipologie conosciute, puo' avere effetti disastrosi sulla ricerca prima ancora che sul collezionismo. Per questo motivo ritengo che sia necessario porre la massima evidenza nel momento in cui falsi del genere emergono in superficie. E' vero, la numismatica preromana dell'Italia settentrionale é una specie di "zona franca", una sorta di riserva in cui falsari anche non particolarmente dotati riescono con una certa tranquillità a smerciare i propri prodotti senza grossi problemi. Non tanto in virtu' dell'insidiosità tecnico-artistica dei pezzi proposti (che al contrario risultano il più delle volte goffi e grossolani), ma grazie alle caratteristiche stesse della monetazione a cui fanno riferimento, che é una monetazione imitativa -elemento questo molto importante- ed estremamente complessa, la cui conoscenza un po' approfondita é poco diffusa. C'é il dibattito sulle attribuzioni delle varie serie da parte dei differenti autori, cosi' come ci sono differenti classificazioni tipologiche. Pero' questo credo non sia il problema fondamentale. Che una certa tipologia la si identifichi come A.XVI o P.7b, e che se ne attribuisca la produzione ai Libui o agli Insubri, poco male... certo, cio' puo' indurre confusione, ma resta il fatto che il tipo é ben individuato. Il vero problema nasce dal fatto che trattandosi, come si diceva, di un insieme di monetazioni imitative che si sono sviluppate in un periodo di almeno un paio di secoli, non sempre la classificazione in tipi rende giustizia delle differenti linee evolutive (se ne parlava giusto qualche giorno fa in una discussione in Preromane). Cerco di spiegarmi meglio: per cercare di comprendere appieno queste monetazioni non ci si puo' limitare alle tipologie proposte dal Pautasso e dall'Arslan, ma é necessario osservare ed analizzare un gran numero di esemplari per poter ritenere di averci infine capito qualcosa. E qui emerge chiaramente che se il corpus risulta inquinato da invenzioni di qualche "burlone", il quadro, già complicato, diventa impossibile da discernere. Fortunatamente tali invenzioni sono facilmente individuabili, tanto sono pasticciate. Pero' qualche danno l'hanno già fatto, e qualcuna ha gia avuto l'onore di entrare in letteratura, ad esempio in "La monetazione celtica cisalpina", Locarno 1996, catalogo della omonima mostra in cui sono presenti alcune "creazioni" moderne (fortunatamente non ibridi). Ad aumentare la confusione contribuiscono le attribuzioni dei cataloghi d'asta, normalmente piuttosto folkloristiche anche quando si tratta di esemplari genuini. Ma anche la letteratura scientifica talvolta ci mette del suo. Abbiamo visto il caso di Locarno, grave, dato che sono presenti dei falsi, ma meno grave poiché trattasi di collezioni private (quanto meno quelle in cui sono presenti i falsi). Ma c'é il caso anche di pubblicazioni più "prestigiose" in cui magari non sono presenti falsi, ma alcune sviste talvolta grossolane. Un esempio il catalogo del Kunsthistorisches Museum di Vienna, a cura del Dembski (per inciso preso curiosamente come riferimento da ArtCoins Roma per la classificazione dei tre esemplari di cui sopra). Il Dembski non é certo un novellino, e le poche padane di Vienna appaiono tutte genuine. Ma qualche errore marchiano lo troviamo anche li'. Ad esempio nel primo gruppo (109-114) che corrisponde alle dracme delle prime emissioni con leone naturalistico, risulta incluso un esemplare (tra l'altro molto bello) delle primissime emissioni venete e addirittura una dracma leggera di Marsiglia, con arco e faretra sulla spalla di Artemide e sigla tra le zampe del leone... Insomma, grande é la confusione sotto il cielo, e i falsari ci sguazzano dentro. E proprio per questo va data la massima evidenza quando robaccia quale quella proposta in vendita in questi giorni rischia di essere sdoganata. Tra l'altro non sarebbe male cominciare a raccogliere e condividere un "corpus" delle emissioni celtiche padane... contemporanee.
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  25. No, non è firmata e il Miselli la dichiara (probabilmente per la diversa esecuzione dei bordi al D e al V) medaglia privata.
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  26. Questo cash appartiene all'imperatore Kao Tsung, (1736-1795) fa parte della serie commemorativa Shan Lung, la differenza con le emissioni a nome Chien Lung sta nell'ideogramma in alto. Quindi, l'iscrizione al dritto sarebbe: Shan Lung Tung Pao Chien Lung Shan Lung Concordo per la zecca di Yunnan
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  27. @@fedafa Caro co-curatore come sempre i tuoi interventi sono di livello eccellente. Ho preferito argomentare il messaggio della nostra ottima @@ivhanda in base alle fonti storiche (talvolta rappresentano le uniche armi di cui disponiamo per risolvere problemi numismatici) piuttosto che con questioni tecniche che avrebbero contribuito a rendere ancor più difficoltosi eventuali commenti (che non arrivano.....). Comunque hai fatto benissimo ;). Nicolò III ripristina l'Autorità pontificia in Roma (1278). Martino IV poco dopo (1281?) diviene Senatore a vita e nomina Lui stesso i Senatori temporali. Vespri siciliani (1282). Tutto ciò per escludere produzione monetaria da parte di Carlo nel III periodo senatorio (se escludiamo il grosso con Vicario che fu ritirato dal mercato immediatamente -lettera di Martino IV del 1283-). Da qui la sua estrema rarità. Detto ciò, faccio una riflessione: sono attendibili le tariffe? Per molte monetazioni, probabilmente si. Per le seriazioni senatoriali, invece, ho molti dubbi. Le emissioni che si susseguono a ritmi serrati con tipi, titolo e taglio diversi, a mio avviso, non sono documentate per intero (troppo sono le tipologie diverse che ho potuto visionare e non inserite nelle liste). Inoltre non dimentichiamo che le oscillazioni dei valori possono essere sia in calo che in aumento per eventuali "agganciamenti o sganciamenti" dal grosso prodotto in determinati periodi. Mi chiedo quali sono i provisini vecchi e del Senato citati da Faraglia? Personalmente li collocherei ai n.2 e 3 della lista Pegolotti. La tua proposta di datazione 1278-1280 per il di Santo è ragionevole; si riempirebbe così il vuoto monetale creatosi con la cessata produzione di Carlo. Quali caratteristiche presenterebbe per classificarlo? Misteri della vita! Penso che la soluzione migliore potrebbe essere l'esame composizionale del metallo su tutti i tipi presenti nelle Collezioni pubbliche ma non è certamente compito di noi poveri appassionati della materia. Insomma c'è ancora molto da studiare e siamo sempre in attesa di pubblicazioni a livello scientifico. Ora taccio, nella speranza che qualcuno intervenga. Grazie e un saluto a tutti
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  28. Ciao. "ok! oggi stesso mi recherò presso il museo competente e consegnerò la moneta incriminata. Poi vi faccio sapere cosa mi dicono...." Mi pare che Tu sia già fuori termini....o no? Volendo anche considerare che la moneta che hai postato sia stata da Te trovata nello stesso momento in cui hai scritto il primo post (ore 10.40 del 17.5.- ma, ovviamente è ragionevole pensare che sia stata trovata prima), la denuncia di ritrovamento come ben saprai doveva essere effettuata alle Autorità entro le ore 10.40 di oggi 18.5.: Articolo 90 Scoperte fortuite 1. Chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili indicate nell'articolo 10 ne fa denuncia entro ventiquattro ore al soprintendente o al sindaco ovvero all'autorità di pubblica sicurezza e provvede alla conservazione temporanea di esse, lasciandole nelle condizioni e nel luogo in cui sono state rinvenute. 2. Ove si tratti di cose mobili delle quali non si possa altrimenti assicurare la custodia, lo scopritore ha facoltà di rimuoverle per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione sino alla visita dell'autorità competente e, ove occorra, di chiedere l'ausilio della forza pubblica. 3. Agli obblighi di conservazione e custodia previsti nei commi 1 e 2 e' soggetto ogni detentore di cose scoperte fortuitamente. 4. Le spese sostenute per la custodia e rimozione sono rimborsate dal Ministero. Una Soprintendente della Sardegna ha denunciato all'A.G. e mandato sotto processo, due cittadini che avevano tardivamente comunicato e consegnato il ritrovamento di un micro reperto archeologico. E' vero che i due sono stati poi assolti dal Tribunale, ma intanto si sono dovuti sciroppare il processo, con annessi e connessi. http://gianfrancopintore.blogspot.it/2012/02/assolto-gigi-sanna-sconfessata-la.html Dimenticavo di dire che anche quel micro reperto, per il quale sono stati denunciati, non vale certamente milioni di euro...... http://gianfrancopintore.blogspot.it/2010/12/gigi-sanna-in-tribunale-quando-la.html Vorrei anche aggiungere, ma forse sai già anche questo, che sono centinaia i collezionisti numismatici che finiscono sotto processo con l'accusa di impossessamento illecito di beni culturali dello Stato o ricettazione, perchè trovati in possesso di monete di nessun valore, nessuna rarità e nessun pregio ma che per qualche Tuo collega, chiamato a periziarle, rivestono sempre e comunque lo status di bene culturale di provenienza archeologica. E questa provenienza è quasi sempre dedotta anche quando (a differenza del Tuo ritrovamento che è sicuramente archeologico per Tua stessa ammissione), quelle monetucole da quattro soldi sono rinvenute riposte in un album in casa dei malcapitati, talvolta persino accompagnate da fattura d'acquisto. Questo per confermarTi quanto mi sorprendono tutte le considerazioni che, da esperto archeologo, hai finora svolta in questa discussione. Saluti. Michele
    1 punto
  29. Wow quanto è brutta! :mega_shok: Quella del cambio della guardia sarebbe stata cento volte meglio...peccato :nea:
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  30. Ecco cosa scrive il Lade' su questa tipologia
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  31. dicamo che se per te il cinese è arabo per me le monete dei Savoia sono ostrogoto così siamo pari :blum:
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  32. Certamente si tratta di serie poco "popolari", per non dire poco conosciute. A questo forse si deve un certo silenzio, con l'eccezione di poche ...eccezioni, che ha contraddistinto questa discussione. Si fosse trattato della patina di un sesterzio i commenti (a proposito o a sproposito) si sarebbereo sprecati. Ma qui non é il caso. Pochi hanno qualcosa da dire. Nel contempo dei falsi veramente grossolani rimangono in vendita. Partiamo dal primo, dal presunto veneto, n.1 del catalogo di ArtCoins Roma. Di seguito alcuni esemplari di confronto, certamente autentici in quanto provenienti da rinvenimento, affiancati, dritto e rovescio, con la presunta veneta di ArtCoins Roma. La successione degli "autentici" rappresenta l'evoluzione del tipo dalla fine del III secolo al I sec a.C. Anche coloro che non hanno dimestichezza con queste serie si renderanno conto del fatto che la moneta proposta in asta é opera di fantasia. Lascio a ciascuno, anche e soprattutto a coloro che non sono avvezzi a queste serie, l'osservazione, il confronto, le conclusioni. Gli altri due proposti in asta non sono certo meglio. Al contrario. Magari ci tornremo domani.
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  33. Il denario postato da grosso, al confronto con tanti altri denari dello stesso Massimino. Evidenziano : Il perlinato , le lettere specie le "S" , la "A" ,la "X ,per non dire tutte.Mancano della marcatura del conio.Il fiocco dietro la nuca ,basta osservare gli altri denari . E che dire di un orecchio che non ha uguali. Non sono dacordo con chi lo considera genuino.
    1 punto
  34. la trovi qui http://www.roth37.it/COINS/Tanit/monetazione.html
    1 punto
  35. Rieccomi direi che anche con il rovescio girato possa identificarsi come: Chien-lung Qianlong 1736-1795 CAST COINAGE KM# 420 CASH Cast Brass Obv. Inscription: Ch'ien-lung T'ung-pao Rev: Manchu “Boo-yôn” Mint: Yünnan-fu Note: Schjöth #1480 Ciao!
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  36. PNC= Philatelic Numismatic Cover = Busta Filatelico Numismatica
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  37. Soltanto oggi sono riuscito ad averne una. Mi ero proprio stufato e oggi mi sono messo d'impegno: avrò girato almeno una dozzina fra supermercati, negozi e tabacchi e alla fine sono riuscito a trovarla in un tabaccaio del centro, comunque già da alcuni giorni si sentivano molti che le ricevevano di resto... La trovo molto migliore della precedente. codice S006H2.
    1 punto
  38. TychoBrahe porgimi questo sito,vediamo un pò.
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  39. Spilla stile Liberty CONCORSO / INTERPROVINCIALE / DI GINNASTICA / PAVIA – 1903. Argento: 5,193 g ; 46 x 27 mm. Sulla spilla è raffigurato lo stemma della città di Pavia. La sua origine risale quasi certamente a prima del 1300, quando aveva come simbolo uno scudo triangolare diviso in due parti, modificato tre secoli dopo in ovale con la sola croce bianca in campo rosso, contornato da un cartoccio pergamenato e sormontato da una corona. Sulle punte della corona vi erano alternate due perle e tre fioroni, e sotto la corona era raffigurato un mascherone che la cingeva. Le punte e le relative perle, con il tempo, variano di quantità: in alcune raffigurazioni se ne vedono cinque mentre in altre ne troviamo nove, sormontate in modo alterno da perle e fioroni. Poi lo stemma subisce altre modificazioni nel periodo dal 1750 al 1800 e ancora nel 1816. La proposta del Pavesi nella sua opera sulla storia dello stemma cittadino è di utilizzare quello scolpito in pietra infisso nel muro del Duomo e in quello della Torre Civica che così descrive: "...lo scudo era ovale con all'interno una croce quasi greca; in testa al palo della stessa vi era raffigurato un mascherone grottesco, che cinge sul capo la corona "Comitale" antica. Il tutto era posto su di un contorno accartocciato a ricci". Il monogramma CO nel lato sinistro del cartoccio e il monogramma PP in quello destro sono le contrazioni di "Commune Papiae" che significa il Comune di Pavia. apollonia
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  40. Ho letto con attenzione i vostri commenti; ho visto queste foto (e tante altre) prima di voi ed ho avuto modo di farmi una mia personale idea che ora vi esporrò ma che concorda con quando già scritto da snam: Quando ho visto le prime immagini della moneta in questione, la prima aperta fu un dettaglio del ritratto con l'occhio, sopracciglio, naso, labbra e mento. Stilisticamente ho pensato immediatamente, nelle prime frazioni di secondo, a Gordiano Pio, ho quindi subito individuato qualcosa che non andava dal punto di vista stilistico ed in particolare non mi piaceva il sopracciglio che, a mio avviso, è molto diverso dai canoni stilistici conosciuti per Giulio Cesare. In secondo luogo notai una strana apparente "frattura" all'altezza dei capelli così ho suggerito all'allora possessore di verificare alcuni punti indicati nella foto sotto: Questo perché non riuscivo a spiegarmi alcune anomalie mentre per altri aspetti la moneta sembrava autentica. Dalle foto infatti si vedevano i tipici segni della coniazione (sebbene la moneta sia stata spazzolata) ma nonostante ciò c'erano alcuni particolari che risultavano essere troppo "rotondi" e rozzi. La mia indagine si è dunque concentrata su alcuni punti e in particolare sulla presunta frattura come visibile nella foto sotto: La frattura, vista al microscopio non risultava essere ne una frattura di tondello ne una frattura di conio. A questo punto mi è sembrato tutto molto chiaro, non si tratta di un falso o un clone, è una moneta autentica sulla quale, al fine di aumentarne la conservazione, è stato aggiunto del materiale. Guardando la moneta con altre angolazioni e condizioni di luce è possibile probabilmente individuare il giusto profilo di giunzione tra il vecchio ed il nuovo. Risulta completamente ricostruito il sopracciglio e la guancia, fossetta compresa, il mento, la basetta, gran parte della corona. Idem al rovescio. In effetti, come ha notato altegiovanni nei primi post, alla luce di quanto ho appena espresso, risulta più evidente come l'usura non è omogenea e soprattutto non mette d'accordo i singoli punti. Notare al rovescio l'usura della perlinatura contro la maggiore freschezza del bue. Esistono diversi metodi per applicare nuovo metallo su oggetti esistenti, spesso si usa del metallo atomizzato legato e fissati con diversi metodi. Il nuovo composto ha però una finitura del tutto diversa dal metallo antico e quindi chi ha fatto questo lavoro ha poi dovuto obbligatoriamente uniformare vecchio e nuovo con un'azione meccanica superficiale (spazzolatura?). Sarebbe molto interessante fare un'analisi superficiale con xrf.
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  41. Una nota goliardica sull’Università di Pavia È una tradizione goliardica dell'antica Università di Pavia quella di mandare le matricole a dipingere i testicoli dello stallone del Regisole, che quindi talvolta appaiono colorati. La statua bronzea alta sei metri che si erge davanti al Duomo e fu inaugurata nel 1937 è una copia strettamente basata sulle riproduzioni antiche eseguita dallo scultore Francesco Messina. Opera dello stesso scultore è la celebre statua di Minerva del 1939 dedicata alla Città Universitaria di Pavia. Anni fa, sui papiri delle matricole, indispensabile lasciapassare per gli universitari pivelli doveva comparire una scritta alquanto irrispettosa verso il Gentil Sesso pavese: Minerva unica virgo Papiae quia marmorea (Minerva, l’unica vergine di Pavia e per questo di marmo). Sappiamo dalla mitologia che Atena non volle mai sposarsi, preferendo conservare la sua verginità; per questo fu chiamata anche la Parthénos, che significa appunto "la Vergine", come per dire la Vergine per eccellenza; e Parthenone si chiama il tempio a lei consacrato sull'Acropoli di Atene. apollonia
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  42. Gentile amico, si tratta senz'altro di una riproduzione della celebre Piedra del Sol (nota anche come "Calendario Azteco"), grande tondo a bassorilievo in pietra prodotto da quella stupenda civiltà, e oggi conservato a Città del Messico nel Museo Nazionale di Antropologia (Museo nacional de Antropología e Historia, Ciudad de México): (da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Monolito_de_la_Piedra_del_Sol.jpg)
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  43. Esattamente!! Io acquisto moltissimo da Germania, Francia e Grecia e le raccomandate mi arrivano molto prima rispetto agli acquisti effettuatu qui in Italia!! Ma come è possibile? Cioè quando la raccomandata tedesca arriva in Italia non dovrebbe "rallentare" come quelle Italiane? Invece no.. arriva prima lo stesso! O_O
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  44. sono disservizi perfettamente in linea con gli altri,emblema di un paese ormai in rovina,aime' :mega_shok:
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  45. Carissimi Amici, voglio ringraziare TUTTI! Grazie veramente di cuore anche da parte di mia moglie , Maria; in genere parlo molto ..a volte anche a sproposito...ma ora non so cosa dire... so solo che certi momenti si affrontano anche grazie alla stima dimostrata dagli amici....e voi lo avete fatto...qui sul forum...per chi c'era alla fiera a Verona...per chi lo ha saputo e mi ha contattato... solo una parola G R A Z I E
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  46. caro Silius perchè lasciar perdere? col diametro e i particolari del contorno ti possiamo dire se è Roma o Vienna e ti possiamo dire se è o non è una riproduzione postuma o riproduzione da mercatino e ti possiamo poi dire se vale il peso dell'argento o se vale qualche decina di € ciao Pietro
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  47. Gettone stile francese tipo Luigi XV di Iohann Konrad Hoger D/ Busto del giovane re con diadema a destra: LVD . XV DG . FR . ET. N . REX D/ Nettuno che brandisce il tridente e cavalca una biga di cavalli marini a sinistra: in esergo: RECHN . PFEN . / I . C . H . AEQVORA . LVST : PACAT Ottone: 2,24 g ; 26 mm apollonia
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  48. Gettone da gioco con Mercurio
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