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  1. Paleologo

    Paleologo

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/29/13 in tutte le aree

  1. @@rick2, you have totally misunderstood the meaning of this discussion. The point is not: "we" want a certificate (who is "we"?). The point is: is it acceptable that a public administration happily overlooks the same rules that "normal" citizens are requested to comply to with extreme care, under the risk of a criminal investigation? So it would be interesting to know if it is just a one-time brilliant marketing idea by someone at Zetema (which is, in the end, a private company, although public-owned; the administration of the City of Rome might be totally unaware of the fact). If so, this fact would be just a sign a carelessness by Zetema; otherwise, it would be an irritating paradox. @@ahala, I don't believe anyone thinks you are reporting a fake, why should you. Please take into account the above, the fact is honestly quite surprising and we need a cross-check only to understand if this new "business" has been set up permanently. ===== rick2, hai "frainteso" (...) completamente il senso della discussione. La questione non è "noi" vogliamo un certificato (ma "noi" chi???). La questione è se è concepibile che una pubblica amministrazione se ne freghi allegramente di quelle stesse norme che i cittadini comuni sono tenuti a rispettare con la massima attenzione, a rischio di una denuncia penale. Per questo sarebbe interessante capire se questa è solo una bella pensata estemporanea di qualche addetto al marketing di Zetema (che alla fine è una società di diritto privato, anche se di proprietà pubblica; non è detto che al Comune di Roma sappiano per filo e per segno cosa fanno questi qua) oppure se questo "business" è stato messo in piedi su basi permanenti. Nel primo caso può essere solo segno di "normale" (...) trascuratezza da parte di qualcuno; nel secondo caso saremmo di fronte a un paradosso davvero irritante. Provo a rispegarti la situazione, non perché penso che tu possa schiodarti minimamente dai tuoi preconcetti, ma perché spero possa tornare utile a qualcun altro. 1. Una dichiarazione di lecita provenienza, ai sensi del Codice Urbani, è obbligatoria per tutti gli oggetti che hanno interesse storico-archeologico. 2. Una moneta antica, se proviene da scavo recente, ha certamente interesse storico-archeologico, e per di più è proprietà dello stato. 3. Ci sono state fior di sentenze, fino alla Cassazione, in cui si è affermato che tutte le monete antiche sono oggetti di interesse storico-archeologico. Non solo: ci sono state sentenze in cui si è affermato che per tutti gli oggetti antichi di cui non è possibile dimostrare la lecita provenienza vale la presunzione di appartenenza al patrimonio dello Stato. Queste sentenze sono state poi in parte smentite da altre interpretazioni, ma sai bene che nella giurisprudenza italiana non si butta via niente... Giusto o sbagliato? Non lo so e non mi interessa. Ma hai capito adesso a che serve la dichiarazione? 4. La dichiarazione di lecita provenienza serve all'acquirente per dimostrare, in caso di verifica, che quella moneta non proviene da scavo recente (fatta salva ovviamente l'onestà del venditore; ma in caso contrario la dichiarazione attesterebbe almeno la buona fede dell'acquirente) è quindi è legittimamente di proprietà del collezionista. Serve a fare opposizione a una interpretazione eccessivamente restrittiva della legislazione. Vuoi dire che una moneta antica che sta regolarmente sul mercato di per sé non è un oggetto di interesse storico-archeologico e quindi non dovrebbe avere bisogno della dichiarazione? Pensa un po', potresti avere ragione, o quanto meno se ne può discutere. Solo che tu stai a Londra e te ne freghi, mentre chi colleziona monete antiche in Italia qualche rischio lo corre visto che le verifiche vengono fatte (il forum lo leggi, no?) e in questi casi la prassi è che possa essere richiesto di dimostrare esplicitamente la provenienza di ciascuna moneta in collezione. Non mi pare che nessuno qui sia innamorato dei certificati. Mi pare invece che con la presente legislazione e con il corrente modo di agire dell'autorità giudiziaria chi vuole collezionare monete antiche fa bene a tutelarsi un minimo; la dichiarazione di lecita provenienza va richiesta e deve essere rilasciata perché allo stato attuale è uno strumento di salvaguardia per il collezionista e non vedo perché ci si dovrebbe rinunciare. Per dimostrare un principio? Fallo tu che stai a Londra. Non sei d'accordo? L'abbiamo capito. Dovrebbe bastare la fattura di acquisto da un commerciante autorizzato? E' probabile. Non è il mondo ideale? Magari hai ragione, ma cercheremo di sopravvivere. Ma scordati che in Italia si possa arrivare alla liberalizzazione totale del commercio di materiali antichi. Giusto o sbagliato, ci sono troppi fattori contrari e questa cosa non cambierà neanche se lo scrivi altre 10.000 volte. P.S. nel caso venga fuori di nuovo il discorso "beni culturali": il "bene culturale" è un di più rispetto al "semplice" interesse storico-archeologico. Il bene culturale è un oggetto di particolare valore storico archeologico artistico ecc. e quindi può essere soggetto a tutela speciale, indipendentemente dal fatto che sia di proprietà pubblica o privata. Ma dal punto di vista di questa discussione il fatto che un oggetto di interesse storico-archeologico sia anche bene culturale non sposta una virgola se non che ovviamente un oggetto che è anche "in odore" di bene culturale richiede di essere gestito con attenzione maggiore.
    4 punti
  2. Da tempo volevo una moneta di Asti, avrei preferito un grosso ma sono tutti rari, quindi al momento mi accontento di questo bel denaro proveniente dall'asta L di InAsta. Direi che è del terzo tipo a. Che ne dite ? ASTI , Comune (seconda metà del 1200) Denaro MI, 0,65 gr, 15 mm MIR 34; Biaggi 232 * * * La prima notizia certa relativa alla “Corsa del Palio” in Asti risale al 1275 e ci viene offerta dall’astigiano Guglielmo Ventura (1250-1325), mercante speziale e cronista per diletto, nel Memoriale "de gestis civium et plurium aliorum” (Memoriale intorno alle gesta dei cittadini astigiani e di molte altre genti). Nella primavera del 1259, alla morte di Tommaso II di Savoia, Carlo d'Angiò approfittando delle lotte tra Asti ed i Savoia cercò di avvantaggiarsi della situazione che aveva logorato gli astigiani. L'Angioino, coagulò attorno a sé oltre alle tradizionali forze nemiche degli astigiani anche quelle dei molti loro alleati che però temevano un aumento dello strapotere del comune di Asti. Nel 1259, il Provenzale stipulò un accordo con la città di Cuneo per il transito delle proprie truppe attraverso il Colle di Tenda e nei mesi seguenti ottenne la sottomissione di Alba, Cherasco, Savigliano, Bene e Mondovì. Il conflitto durò circa 15 anni creando anche una profonda frattura tra Comune e Vescovado. In un primo tempo le due parti si videro alleate perché l'Angiò aveva occupato molti territori della Chiesa astigiana, ma intorno al 1270, quando il re restituì al vescovo i beni precedentemente sottratti in cambio della metà di Mondovì, Corrado di Cocconato andò in collisione con le strategie del Comune. A questo punto, molti vassalli e famiglie fedeli all'episcopato si schierarono con il partito angioino e nel 1274 quando l'esercito astese venne sconfitto presso Cossano Belbo con molti prigionieri astigiani deportati ad Alba ed Aix-en-Provence, molte famiglie nobili del contado passarono dalla parte di Carlo I consegnandogli i proprii castelli. Il Comune non si perse d'animo e stipulò un accordo con Genova ed il Marchese del Monferrato ed a Roccavione nel 1275, sconfissero le truppe reali. In segno di scherno, gli astigiani corsero il loro tradizionale Palio sotto le mura della città di Alba. Il Ventura, dopo averci narrato le vicende della guerra, soggiunge: “Post hoc Astenses venerunt Albam ad Sanctum Franciscum et eorum vineas et arbores vastaverunt et prope eorum portas Paleus Astensis cursus fuit sicut fieri solet Ast in festo S. Secundi: et hoc fuit in Festo B. Laurentii anno Domini 1275”. (Dopo questi fatti (L'occupazione di Alba, la distruzione di Cervere, il saccheggio di Savigliano, la conquista di Revello e Saluzzo) gli Astesi andarono ad Alba, a San Francesco e devastarono le vigne e gli alberi e sotto le loro mura fu corso il Palio Astese, come in Asti si suol fare, nella festa di San Secondo, e ciò avvenne nella festa del Beato Lorenzo (il Santo Patrono di Alba), nell’anno del Signore 1275). Questo documento parla di alcuni fatti bellici tra Asti e Alba. La data si rifà alla celebre vittoria della città di Asti sul Comune di Alba, acerrimo “nemico” storico, e del fatto che, attorno alle mura della città sconfitta e umiliata, gli Astigiani il 10 Agosto 1275 corsero un Palio straordinario come segno di vittoria, e per infliggere un duro colpo al morale della città nemica. Dalla narrazione del Ventura emerge che Asti, il 10 Agosto del 1275, correva il Palio, “sicut fieri”, cioè secondo la consuetudine del tempo, per cui si può aver motivo di credere che l’origine della Corsa dei Cavalli in Asti, possa attribuirsi pressappoco agli inizi del XIII secolo. Al cavallo vincitore veniva destinato un premio che consisteva in genere, parecchie misure di tela di seta o di velluto, o panno di lana, di prezzo considerevole, al secondo un gallo vivo. Per tale motivo, questo gioco venne, a poco a poco, chiamato “correre il Palio” o “correre al Palio” (ad Pallium, oppure ad Scarletum correre, cioè correre per il drappo scarlatto) proprio perché il “Pallium” era il drappo offerto al vincitore. La voce “Palio”, pertanto, incominciò ad essere usata non tanto per indicare la corsa, quanto per indicare il drappo di velluto che della corsa costituiva il premio più ambito. Dal latino “pallium”, che sta ad indicare il telo di stoffa rettangolare indossato come soprabito sopra la tunica romana, il Palio propriamente detto designa il grande drappo di velluto cremisi, congiunto ad un labaro raffigurante le insegne di Asti e l’effige di San Secondo, Patrono della Città. Il “labaro” misura cm. 75x146. L’unità di misura del Palio è il “raso”, un’antica misura piemontese, corrispondente a sessanta centimetri.
    3 punti
  3. Ciao Francesca. il primo ad essere dispiaciuto sono io. Permettimi di spezzare una seconda lancia a mio favore... con il tuo intervento ho l'opportunità di spiegare come opero. Innanzi tutto mi permetto di dirvi che vi tratto tutti in modo uguale, e non faccio favori a nessuno, in secondo spiego che, lo studio preliminare mi è servito per prendere accordi con il venditore che poi sparì per suoi problemi personali. Visto che si stava creando del caos ho poi fatto chiudere la discussione. Personalmente mi reputo una persona serie e che dà molto valore alla parola data, e cerco sempre di mantenerla sia con le persone che conosco, sia con quelle che non conosco e non per questo meritano meno rispetto. tornando allo studio preliminare, mi serviva un numero approssimativo e non definitivo di quante monete mi occorrevano. Presi accordi con il fornitore, che ripeto è sparito per qualche mese, lo studio preliminare dava la possibilità a chi ne ha fatto parte di avere la precedenza su altri. Organizzando altre razzie, mi sono reso conto che non conviene anticipare i soldi perchè mi è capitato che utenti per vari motivi, giustificabili o meno, non hanno poi preso le loro monete. Poichè non stiamo parlando di monete che vendono tutti, è ancora di più la cautela nell'anticipare i soldi. Ricordo, che per questioni di tempo, il mio fornitore non aspetta E QUINDI DEVO RISPETTARE I SUOI TEMPI E LA PAROLA DATA, perchè potete ben immaginare la quantità di richieste che ha, NON è stato possibile fare la razzia relativa alla commemorativa del vaticano del 2011. Per questo motivo, pensavo che con uno studio preliminare i tempi si sarebbero accorciati, ma invece non è servito a nulla... perchè molti che facevano parte dell'elenco non hanno neanche risposto, alcuni hanno preso la moneta con altri canali (avvisando per tempo o in ritardo). Tutti abbiamo problemi, però due facenti parte dell'elenco originario mi hanno confermato il loro interesse e avvisato che non avrebbero potuto rispondere: uno ha risposto oggi, l'altro ancora no, ed entrambi fanno parte della razzia. Insomma se mi avanzassero 10 monete cosa ne farei? io non faccio mica il venditore, e non mi interessa farlo. se mi avanza una moneta o due... bhè saprei come impiegarle. SPERO che con queste poche righe io abbia chiarito il perchè la comunicazione veloce nelle mie razzie sia così importante. La prossima eventuale razzia scriverò regole e dettagli più chiari e più vincolanti. Quando andrò a ritirare le monete, vedrò se posso avere qualche moneta/folder in più (convinto che, come si dice dalle mie parti, me le darò sicuramente sui denti). Cordiali saluti a tutti/e Dan p.s. non voletemene se "vi ho esclusi" dalla razzia o "non vi ho dato" le monete e la quantità che mi avete richiesto! :beerchug:
    2 punti
  4. Taglio: 2 euro CC Nazione: Filandia Anno: 2005 Tiratura: 1.948.394 Condizioni: Spl Città: Aeroporto Milano
    2 punti
  5. Nick era un bambino sveglio e come tutti a quell'età amava giocare con i soldatini e le automobiline. Ma quando arrivavano le feste, compleanni, Natale, Comunione, Cresima, Nick attendeva in regalo giocattoli, ma non sempre andava come lui voleva. Il nonno di Nick la pensava in altro modo, andava controcorrente, al nipote regalava sempre una moneta. Il nonno non era un collezionista ma riteneva nel suo animo giusto regalare al nipote un qualcosa che rimanesse nel tempo, che fosse nel contempo valore, testimonianza storica, ma anche ricordo personale. E così faceva una ricorrenza, una moneta, una festa, una moneta, però diverse, era una routine, sempre uguale. Nick sapeva già che finiva così, faceva finta di essere contento, ringraziava e la metteva subito regolarmente nel cassetto del suo comodino. E lì finivano tutte, una dietro l'altra, Nick non le degnava neanche di uno sguardo, non capiva e riponeva..., riponeva. Poco alla volta, festa dopo festa, Nick incominciò senza volerlo e senza capirlo bene ad avere un piccolo tesoretto di monete. Poi il nonno mancò con Nick ormai grande e le monete rimasero per lunghi anni lì nascoste, impolverate sotto una massa di altri oggetti. Nick, ormai adulto, un giorno tornato a casa dai suoi genitori nell'intento di fare un po' d'ordine apre il cassettino del suo comodino. E' come un tornare indietro nel tempo, un tornare bambino...., ritrova le monete, lasciate lì alla rinfusa, sparse, ormai decisamente dimenticate. E' un momento magico, è " il momento ".....quello che il nonno si era augurato che un giorno accadesse, le guarda con calma, ricorda i momenti in cui il nonno gliele aveva regalate, poi cerca di capirle, intuisce che possono avere un valore, vede monete del Regno, marenghi, 5 lire d'argento, le mette in un vassoio per data, per Re ; il nonno aveva fatto regali non casuali, avevano una sequenza cronologica e tipologica definita. Per Nick scatta tutto in quel momento, cerca di ricostruire la storia, il percorso di queste monete, legge, completa la collezione dove mancante. Ora Nick colleziona, quando vede le sue monete pensa al nonno, è consapevole del passato e capisce che il nonno aveva voluto lasciare semplicemente un seme, un valore, delle storie, un ricordo personale. Tutto è ora chiaro per lui, i propositi virtuosi del nonno si sono realizzati ora. I nonni.....quante volte parte tutto da un nonno o una nonna...., da una scatola, un piccolo scrigno, un cassettino.....lo apri e a volte magicamente, improvvisamente parte, parte la storia fantastica della numismatica......, fortunato chi ha aperto la scatola o il cassettino.... Mario P.S. Un saluto ovviamente a questo punto a tutti i nonni di Lamoneta.
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  6. Grazie allo staff! Non meritavo certo io tutti questi riconoscimenti ...visto che da un po' mi intrometto in monetazioni di cui ho scarsissima conoscenza. Ma, comunque, ne sono onorato. Per "festeggiare" vi presento l'ultimo arrivo cui ambivo da anni, s'è presentata l'occasione e non ho potuto lasciarla scappare ... La storia è nota: alla morte di Galeazzo Maria Sforza, avvenuta per mano dei nobili milanesi il 26 dicembre 1476, subito arrestati e giustiziati, gli succede il figlioletto Gian Galeazzo che ha solo 7 anni, la reggenza spetta alla madre, Bona di Savoia, assistita da un consiglio il cui segretario, Cicco Simonetta, svolge un ruolo importantissimo e, di fatto, diventa il padrone di Milano. Per questa ragione Ludovico il Moro, fratello del defunto, si accorda con il re di Napoli per rovesciare il tiranno. Il 28 ottobre 1480, Cicco Simonetta è decapitato e Bona di Savoia esiliata. Gian Galeazzo nomina il Moro suo tutore e governatore del ducato di Milano fin quando, nel 1494, la sua morte (che la tradizione vuole avvelenato dallo stesso Ludovico, invece più probabilmente morì di malattia), farà del Moro, in quanto ultimo figlio di Francesco Sforza, il nuovo duca di Milano. Ludovico il Moro è per eccellenza un principe del rinascimento e vuol fare di Milano la “nuova Atene”, per questo spende senza esitare per far venire alla sua corte gli artisti, gli scienziati e i letterati più celebri d’Italia. Affida al Bramante il compito di rinnovare la chiesa di Santa Maria delle Grazie. La sua costruzione è appena terminata ma non è soddisfatto, vuole collocare alle Grazie il mausoleo che deve accogliere la sua spoglia e quella di sua moglie (la bellissima lapide marmorea sarà successivamente trasportata alla Certosa di Pavia). La famosissima “Cena” che Leonardo da Vinci affresca nel refettorio si inserisce in questo programma di messa in scena architettonica nella speranza di resurrezione della coppia principesca. Ma tutto questo dispendio di denaro si porta dietro una crisi finanziaria che nessuno riesce più a governare, in tempo di pace le spese della vita di corte fagocitano la metà del reddito statale mentre basta una necessità di finanziare una spedizione militare a far precipitare le finanze dello stato nel deficit. Così Ludovico il Moro intraprende una politica suicida: la sistematica alienazione dei redditi dello stato. Dal 1494 al 1499 sono più di 5000 persone che si impadroniscono dei proventi del ducato di Milano (in primis la gestione dell’acqua e dei numerosi varchi aperti nelle mura per nuove porte, accessi privati e cedimenti non riparati). Vi chiederete, cosa c’entra Genova in tutto questo? Beh, Genova era sotto il dominio degli Sforza e quel periodo è ricordato per la varietà e la ricchezza delle monete che spezzava una monotonia di tipi che durava da un paio di secoli. Eppoi la “chicca”: Nel 1498 Ludovico il Moro viene a Genova, accolto dal governatore Agostino Adorno. Al suo seguito c’è anche Leonardo da Vinci con altri ingegneri ducali. Sono incaricati di trovare rimedio contro i danni provocati dalle tempeste al Molo Vecchio e approntare le opportune difese in caso di attacchi dal mare. Testone Gian Galeazzo Maria Sforza sotto la reggenza di Ludovico Maria Sforza detto il Moro (1480-1494), Argento gr. 9,66 diametro 27 mm D/ (♗) IOGZ ✓ M ✓ SF ✓ VICECO ✓ DVX ✓ MLI ✓ SX, effige a destra in cerchio perlinato; R/: (♗)✓ LVDOVICVS ✓ PATRVVS ✓ GVBNANS ✓, effige a destra in cerchio perlinato; Contorno liscio.
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  7. 1 punto
  8. Disse la tartaruga :D
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  9. Di strano c'è solo una cosa,la gente. J019H6
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  10. Complimenti anche per i tuoi ritrovamenti, @@Atletica.
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  11. Vuoi un consiglio? Dal tuo modo di scrivere credo tu sia molto giovane, io terrei da parte i soldi, spenderei qualcosa per alcuni libri e poi seguirei alcune aste per vedere come vanno, dove arrivano, come funzionano ecc ecc, se sei da poco un ''Malato'' (e' un modo di dire) rischi di investire i tuoi risparmi in qualcosa che non avresti cosi' voluto. Il fatto che tu chieda ''che moneta mi consigliate di acquistare'' denota, secondo me, due cose principali. Hai voglia di numismatica, questo si nota dalla voglia di fare che hai, di chiedere, informarti e, allo stesso tempo, di stare sul sicuro, infatti chiedi ad altri consigli per cadere in piedi. Come secondo punto di vista posso dirti che, ancora, non sei ben inquadrato e che, forse, se non sai cosa comprare e' troppo presto per comprare :) altrimenti avresti detto qualcosa di piu' vicino a questo '' Ragazzi, sto' seguendo un 20 lire cappellone e un 5 lire 1879 che sono entrambi belli, ma ho 500 euro, cosa mi consigliate? '' questo denoterebbe che le Tue idee sono piu' chiare. Non avere fretta di acquistare, sarebbero soldi messi male. Anche io ero come te, ho avuto un periodo di foga iniziale che mi avrebbe fatto comprare qualcosa a tutti i costi, solo per ampliare la collezione, ma ho capito poi, sotto consigli e spinte di altri, che e' meglio prima capire e poi comprare, se qualche moneta ti passa sotto al naso, pazienza, ce ne saranno altre (anche se, in effetti c'ho sformato tanto) :) Questo e' il mio consiglio personale. re
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  12. Perché dovrei cancellarla? semmai la sposto nella sezione Cartamoneta e Scripofilia ;) (Scripofilia = studio e collezionismo di antichi titoli azionari, obbligazioni, polizze assicurative, ecc.). Quello che hai è un certificato del debito pubblico del 3 febbraio 1934. Si tratta di un prestito redimibile, ovvero il sottoscrittore, che ha versato allo stato 100 lire, oltre a ricevere gli intessi (3,50% all'anno), come da cedole allegate, alla scadenza del prestito ha riavuto indietro il capitale versato. In realtà, poiché dalla foto mi pare di vedere che ci sono ancora parecchie cedole, è possibile che non sia stato riscosso fino in fondo, e oggi naturalmente non lo si può più fare. La conservazione mi sembra più che buona, la valutazione di catalogo è di 30 euro, il valore reale lo stimo tra i 15 e i 20. ciao petronius oo)
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  13. taglio: 50 CENT Nazione: monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: BB+ Città: GENOVA
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  14. Caspita !! Gran bel video Complimenti !!
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  15. cose degne dei misteri dell' Apocalisse :D
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  16. A volte si è discusso nel forum su chi possa definirsi un... numismatico. Non so perché tu dici che tuo nonno non lo era. - Raccoglieva monete - Ne conosceva storia e vicissitudini e sapeva raccontarle - Ha trasmesso a te l'interesse per le monete facendotele amare - A tua volta hai continuato sulle sue orme, visto che tuo figlio (bisnipote di tuo nonno) ha fatto della numismatica oggetto di studi universitari e di lavoro ... Secondo me tuo nonno era un numismatico, e pure coi fiocchi.
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  17. Secondo me anche una decina di euro in più ognuna, però l'importante è che sembrano tutte buone, complimenti.
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  18. saro' pure un po' matto , ma tanto sono un cuoco. Quando chiesi se esisteva un modo per trattare alcune monete di poco valore per vederle meglio e studiarci sopra usando un tipo di pulizia a scambio di ioni come si fa' per le placce da forno in cucina mi dissero di no ! e poi . EDTA ....... consiglio di utilizzarlo in 1 recipiente d'acciaio inox non graffiato . o vetro . fare delle prove prima su pezzi di ferraccio per regolarsi sui tempi : metalli diversi = ossidazioni diverse = tempi diversi trascorrera' circa un anno prima che ci mettero' le mani su questa faccenda quindi continuo la catalogazione saluti e buon lavoro jurij
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  19. sono 20 http://numismatica.delcampe.it/page/item/id,72631732,var,Tunisia--20-Dinar-1960-1485,language,I.htmldinar Tunisune come questa
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  20. Beh, non sarà un commemorativo sammarinese ma il 2€ cc Finlandia 2005 è davvero un gran bel colpo ..
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  21. Hai ragione, scusa l'errore modificato, pero dopo che ho letto la didascalia anche io ho fatto un sospiro come se l'avessi trovato, magari sarà per la prossima volta. :cray: :cray: :cray:
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  22. Buongiorno a tutti. Appartengo a quella classe che per poca esperienza pone domande più che rispondere. C'è da dire che spesso noi collezionisti giovani (mi ritengo tale anche dopo cinque anni) presi dalla foga dimentichiamo quel buongiorno o grazie a tutti che rende più disponibile l'altro alla risposta e che dovrebbe far parte della basiliare educazione nelle conversazioni.. C'è anche da dire però che spesso le stesse risposte vengono date con modi abbastanza "da professore"....pienamente d'accordo con il bon ton ma attenzione il forum è, come giustamente detto in precedenza, una grande casa ma aperta a tutti e non solo a chi vive con la scienza infusa. A volte per insegnare serve stimolare e non umiliare.... Saluti e....bon ton a tutti!
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  23. Ognuno si comporta come meglio crede, non esiste un protocollo del perfetto collezionista ! Se poi collezioni falsi da bancarella allora è una vera manna ! Molti prendono queste riproduzioni per tappare i buchi di collezione nell'attesa di procurarsi l'originale, nessun collezionista criticherà mai le scelte e le vocazioni di un altro, il collezionismo è soggettivo. Ciao Roberto
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  24. ma c'era già Callisto o era la precedente gestione? :rofl:
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  25. Non so da dove ti venga tale certezza . nelle medaglie d'argento contemporanee spesso il titolo dell'argento è marcato da qualche parte e qui non si vede nulla del genere : inoltre da quello che si può vedere sembra che una patina originale d'argento se ne stia andando.......quale è stato il responso dell'orefice ? Comunque, condivido il parere di Mingo : medagliette......
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  26. Inanzitutto benvenuto sul forum da narda99.... Io ti consiglio per quelle oro e argento le capsule normali perchè per quel tipo di monete sono nn perfette ..sublimi. Mentre per le altre ti consiglio album con fogli per inserire le monete negli appositi spazi .... prendile di marca se no con materiali scadenti si rischia il DETERIORAMENTO....
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  27. Hai proprio ragione Giovanna Quanta ipocrisia vedo in giro...........
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  28. Ed eccole insieme a fine cura: Grazie per la pazienza, se volete darmi consigli sull'opportunità di procedere o meno saranno bene accetti. Giò
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  29. Mio nonno non era un numismatico, ma aveva un animo nobile sicuramente. Ho avuto modo di leggere alcune sue lettere indirizzate alla sua futura moglie (nonna Agata che non ho avuto la fortuna di conoscere), durante il periodo della prima guerra mondiale. Lui giovanissimo carabiniere di stanza a Pompei che sapeva leggere e scrivere perfettamente (cosa non facile per quei tempi). Conservava moltissime monete del passato, molte avute in dono da compagni d'arme e da tutti quelli che lo conoscevano e che sapevano della sua passione. A distanza di 47 anni da quando è ritornato al padre, i miei ricordi di bambino di allora, di circa 8 anni, sono ancora vivissimi. Ricordo soprattutto quando, nelle lunghe sere invernali, tirava fuori una scatola di latta piena di queste monete e dopo avermi fatto sedere sulle sue gambe, iniziava a prenderne una. Iniziava così una lunga storia, di chi aveva coniato quella moneta, di come era arrivata nel nostro territorio, di come fosse stata spesa e passata in mano a tante persone che non erano più in vita da tempo immemorabile. Ascoltavo con gli occhi sgranati e la bocca aperta, e fantasticavo sugli episodi che mio nonno mi raccontava con tanta arte. Volevo che la storia non finisse mai e impaziente, aspettavo che mi raccontasse della prossima moneta. Quante notti continuavo a fantasticare coi racconti del caro nonno! Di 4 fratelli, solo io avevo la passione per le monete e fù quindi naturale che le monete del nonno passassero a me. Ringrazio Mario per avermi fatto ricordare la figura di mio nonno, cosa che ognuno di noi dovrebbe fare più spesso, soprattutto per gli insegnamenti ricevuti. Dei miei tre figli, solo uno si è innamorato delle monete, tanto che dopo essersi laureato con due tesi in numismatica, oggi ne ha fatto una professione. Riguardo invece ai regali numismatici fatti dai nonni, posso dire che io ho iniziato a farli già da parecchio (e non sono ancora nonno). Per esempio alla comunione dei miei figli, ho regalato come bomboniera agli invitati, un bel dollaro d'argento, mentre ai padrini una moneta d'oro, tipo 6 ducati napoletani. Proprio pochi giorni fà, ho regalato una sterlina d'oro, al figlio di un mio amico per il suo battesimo. Sono del parere che regalare una moneta, è la cosa migliore che si possa fare, per due motivi. Il primo motivo è quello che la persona che la riceve, si possa innamorare e quindi diventare un possibile collezionista. Il secondo motivo è più pratico. Se anche la persona non dovesse appassionarsi alla numismatica, gli resterebbe sempre un regalo prezioso e riconvertibile. Avete mai pensato a tutte quelle bomboniere che abbiamo raccolto nel corso di una vita, se in questi tempi di crisi avessimo bisogno di monetizzare, quanto ne ricaveremmo?
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  30. In questa discussione è meglio che non intervengo più dopo questo post, dopo averne letti alcuni mi sto quasi sdraiando per terra dalle risate, non vorrei poi sentirmi male... :rofl: :rofl: Bon Ton a tutti e specialmente a chi è convinto di non dover imparare nulla e magari ha dimenticato episodi, pesantini, successi un po' di tempo fa in chat. Giò
    1 punto
  31. Fra non molto sarà anche il mio compleanno... spero di riuscire a festeggiarlo con la 2 euro CC della sede vacante... foto a breve, speriamo! :D
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  32. Fabione complimenti veramente le diagonali della cornice sono chururgiche; mi chiedo: ma per questi vassoi non è possibile costruire dei coperchi ?
    1 punto
  33. Non mi piaceva il bozzetto e mi piace forse ancora meno la moneta. Tanto bella la Verdi quanto brutta questa :-\
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  34. Secondo me l'Italia può farcela, ma solo se resta in Europa. Quindi Forza Europa!!! Arka
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  35. Anche io mi sono fatto un regalo ;-)
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  36. Saluti a lopezcoins...bravo! :D v.
    1 punto
  37. vedi se vanno bene ciao
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  38. Ciao grazie delle risposta ma per sicurezza intendi cosi?
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  39. Ottimo Lorenzo........ma anche se non compare, il Gigante ci dice in nota che la variante 17a ( SICILIARUM) ha la testa più piccola di quella con SICILIARVM di conseguenza poi in alcune di quest'ultime (circa il 30% - 40%) il collo del sovrano arriva a toccare (o addirittura, oltrepassa) la lettera F della legenda....in definitiva nulla di così particolare tale da definirla variante a se stante. @@duesicilie ;)
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  40. Caro Liutprand, è solo perchè sei distante e noi qui in zona parliamo tantissimo, ma sottovoce... :closedeyes: Vorrei fare i complimenti a tutti coloro che hanno permesso affinchè questa iniziativa importantissima andasse in porto. Credo di poter esprimere un pensiero a queste persone da parte di tutti gli appassionati delle monete di Padova: grazie. Arka
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  41. Dello stesso nominale,ma a scendere come anno: Tornese:FERDINANDO II DI BORBONE(1830-1859) anno 1839 Zecca di Napoli rame D/Volto imberbe del regnante a destra e scritta periferica:FERD.II.D.G.REGNI VTR.SIC.ET HIER.REX e stella a 5 punte R/Corona reale che sovrasta la scritta su due righe TORNESE / UNO ed in esergo la data contorno rigato Riferimenti:MICHELE PANNUTI E VINCENZO RICCIO 281;MIR 532/7;PAGANI 438 Dal 1838 al 1848 al D/ la leggenda è scritta in caratteri piccoli rispetto alle precedenti emissioni ed a quelle che vennero dopo Furono emessi Tornesi dal 1832 al 1845 con volto del regnante imberbe,mentre dal 1845 al 1859 il volto fu barbuto.Le monete da un Tornese del 1845,1847 e 1849 furono emesse sia con volto imberbe che con volto barbuto.Il Tornese del 1848 fu emesso solo con volto imberbe. --da collezione privata Nell'anno di emissione di questa moneta:Stendhal pubblica il romanzo"La Certosa di Parma";inizia la carriera concertistica del pianista e compositore Anton Rubinstein(1829-1894);muore l'architetto romano Giuseppe Valadier,autore della sistemazione di Piazza del Popolo e del Pincio,dei restauri del Colosseo e dell'Arco di Tito;il francese Daguerre presenta un procedimento fotografico che si sviluppa su lastre di rame(dagherrotipia);l'americano Goodyear inventa il processo di vulcanizzazione della gomma;il 3 ottobre viene inaugurata la prima linea ferroviaria italiana,il tratto Napoli -Portici ed il tratto Napoli -Castellammare -Salutoni -odjob
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  42. Gentile collezionista Cortesemente le chiedo di fare una foto nitida della moneta Grazie Antonio
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  43. Il KROLVS potremmo dire sia la regola, mentre il KAROLVS è l'eccezione. So che non ti interessa, ma lascia perdere il valore della moneta (credo sui 40 €). Pensa che hai in mano un pezzo di storia. Prova a fare una ricerca su chi fosse Carlo VIII di Francia. Sul perchè un re francese si trovava in Italia e sul perchè abbia coniato moneta nella città peligna ( e non solo). Magari un piccola ricerca anche sul motto ovidiano SMPE che identifica la zecca... Lo so che può sembrare impegnativo, ma magari ti si apre un mondo ;).
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  44. Questione di gusti, secondo me abbiamo alcuni argenti davvero degni di nota, altri davvero brutti. Come Mantegna 2006, Canova 2007, Giorgione 2010 ce ne sono pochi in €uropa...
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  45. Ciao a tutti. Di comune accordo, io ed Exergus abbiamo deciso di raccogliere i link delle monografie sugli Imperatori e le loro consorti uscite recentemente nella Sezione. Il fine è quello di renderle facilmente disponibili a chi ne fosse interessato in futuro. Periodicamente l’elenco verrà aggiornato con le eventuali nuove discussioni postate. IMPERATORI: Nero Claudius Drusus Germanicus Adriano Pertinace Alessandro Severo Gordiano III Filippo, Massimino Trace, Claudio Gotico, Imperatori Impero Gallico e Aureolo Postumo Mario Aureliano Tacito Carino Valente Costantino suddiviso in Costantino e il prologo all'Impero Costantino da Cesare ad Augusto Costantino vs. Massenzio IMPERATRICI E LADIES: Livia e Giulia Maggiore Agrippina Maggiore Flavia Giulia (Titi) Domitia Matidia Faustina Minor pt.1 Faustina Minor pt.2 Crispina Plautilla VARI: Seiano Antinoo Nigriniano Zenone Marco Vipsanio Agrippa Postumo Lucio Cesare Britannico Publio Elvio Pertinace Uranio Antonino Iotapiano Quieto Regaliano Iulius Marinus Procopio Bonoso Valerio Romolo Poemenius Carausius II chi era costui Speriamo questa iniziativa risulti gradita ai più. Ciao Illyricum & Exergus
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  46. @filonide Ho trovato una vecchia discussione in cui incuso dice che il gettone con Cristoforo Colombo era allegato a Selezione del Readers Digest, approfondiro' questo filone di indagine... Interessante il fatto che quel gettone dorato abbia lo stesso diritto e rovescio di questo, questo potrebbe farmi pensare che ambedue i gettoni sono stati copiati da qualche altra cosa... Mi sono ricordato d’avere questa medaglia di Cristoforo Colombo che fa parte di una serie di 10 coniazioni in oro 900/1000 (17,5 g, diametro 33 mm) dal titolo I Grandi Navigatori coniata dalla Zecca statale di Monaco di Baviera a cura della Numismatica Italiana (NI). Dovremmo essere tra la fine degli Anni ’50 e i primi Anni ’60, perché in quel periodo mio padre aveva acquistato la serie. Le medaglie sono in prevalenza opera di Piero Giampaoli che ne ha incise nove, mentre il Verrazano è stato scolpito da Franco Fossa. Le medaglie presentano al dritto il busto del navigatore con il nome, il suo anno di nascita e di morte, e la firma dell’incisore. Il rovescio è comune e presenta una caravella in mare (con le bandiere rivolte a sinistra, come nelle famose ‘500 Lire caravelle con bandierine controvento’) e la scritta TRANS MARE CURRUNT. A sinistra tra h 7 e h 8 la firma dell’incisore come al dritto e a destra, tra h 15 e h 16, il titolo dell’oro. Da notare che l’inquadratura storica dei soggetti (Henrique o Nevegador, Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci, Vasco da Gama, Sebastiano Caboto, Fernao Magalhaes, Giovanni da Verrazano, Henry Hudson, James Cook, William R. Anderson) e il volumetto di presentazione sono stati curati da Alessandro Cutolo, lo storico diventato popolare tra la seconda metà degli Anni ’50 e la fine degli Anni ’60 come conduttore della trasmissione Una risposta per voi, uno dei primi programmi di divulgazione culturale offerti dalla televisione. Tra le sue frequenti apparizioni cinematografiche lo si ricorda in particolare nell'episodio Guglielmo il dentone interpretato da Alberto Sordi all'interno del film I complessi dove interpretava il ruolo di un membro della commissione giudicatrice della RAI. E' probabile che da questa 'medaglia di base' provengano le altre in vil metallo e di dimensioni inferiori. apollonia
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