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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/30/13 in tutte le aree

  1. Si al tempo pero', i cataloghi e le cartoline non sono beni di (potenziale) interesse archeologico/artistico/storico etc. oggetto di disposizioni che sono al momento ancora parzialmente definite, né hanno piu' di 50 anni All'estero non è raro trovare dei musei che fanno delle "de-accession" ovvero uno smembramento parziale o anche totale delle loro collezioni (quando hanno il diritto di farlo) a fini di generare le risorse necessarie per altri investimenti culturali o anche strutturali (costruzione di una nuova ala del museo oppure integrazione delle altre collezioni - è il caso quest'ultimo della celeberrima collezione HUNTINGTON di proprietà dell Hispanic Society of America e in deposito fino a pochi anni fa presso l'ANS, dove tra l'altro è in parte ritornata grazie a dei benefattori che hanno acquistato buona parte della collezione dandola in esposizione all'ANS). Tuttavia queste de-accessions non passano attraverso la "boutique" del museo ma sono oggetto di una regolare vendita all'asta, ampiamente pubblicizzate pèroprio anche per questioni di trasparenza . Infine Zétema , ancorché srl, è una società controllata al 100% dal gruppo ROMA CAPITALE, società del Comune di Roma per la gestione dei servizi , è quindi a tutti gli effetti una società municipalizzata (come lo sono le società sue sorelle ACEA, ATAC, AMA, etc.) , che fa riferimento a quello stesso Comune proprietario, o gestore, dei beni artistici e archeologici di cui cura la tutela. Quello che stupisce e che non puo' considerarsi solo una curiosità è il fatto che si vendano delle monete antiche originali, in Italia sottoposte ad una legislazione abbastanza restrittiva, in un'area comunque di proprietà statale, sede di importante museo. Il bookstore, peraltro fornitissimo, del British Museum vende delle repliche dei denari di COENWULF (etc.) ma pur potendolo, a norma di legge , fare non si mette a vendere gli originali che magari possono essere trovati nel negozietto proprio di fronte l'entrata del museo a 10m. dal cancello traversata la strada. Oppure è come se dopo aver visitato il museo della zecca nel bookshop si potessero acquistare esemplari delle 20 lire oro di VE III etc. , a me farebbe comunque un po' senso ... Un museo è preposto, by definition, alla tutela e fruizione dei suoi beni storici/archeologici/artistici etc. se si mette a disperdere dei beni con queste caratteristiche ancorché seriali, ripetitivi etc. (financo indirettamente attraverso società di gestione incaricata) sta assolvendo ai suoi compiti ? Per Rick2 Hai ragione la tutela dei Treasure Trove in UK è ottimamente regolata ed esercitata, ma nulla ha a che vedere con il commercio numismatico che in UK è molto, ma molto, piu' libero e deregolato che in altri paesi.
    4 punti
  2. a un primo controllo, la società non risulta esercitare il commercio di cose antiche e/o usate, ergo nemmeno beni numismatici. tranne la valorizzazione, conservazione e restauro di beni artistici e culturali, gestisce una serie di negozi presso musei e siti culturali (i cosiddetti bookshop), ma in corrispondenza di ogni negozio viene sempre dichiarata l'attività di vendita di libri, merchandising, stampe e souvenir. non si parla di monete né di altri oggetti antichi e/o usati o d'antiquariato. ciò non toglie che abbia le dovute autorizzazioni (comune e questura) per farlo... in questo caso semplicemente ne ha omesso la comunicazione. il tutto è verificabile qui: http://www.infoimprese.it/impr/ricerca/risultati_globale.jsp essendo una società privata non c'è nulla di così strano che, se autorizzata come sottolinea anche arka, venda monete antiche all'interno di un museo per il semplice fatto che quelle monete NON fanno parte di quelle musealizzate, come non fanno parte dei beni museali i cataloghi delle mostre, le cartoline che riproducono oggetti e/o monumenti ecc ecc ecc quindi la notizia, di per sé, non desta granché stupore né apporta alcun ché di nuovo e/o innovativo per quanto attiene al collezionismo italico. è una notizia, forse, appena appena un po' curiosa, tutto qui!
    3 punti
  3. taglio: 50 CENT Nazione: monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: BB+ Città: GENOVA
    3 punti
  4. sinceramente...il terriccio dell'esemplare in questione mi sembra posticcio,messo li apposta per invogliare l'acquisto di una moneta untouched.....e malconservata.
    2 punti
  5. Buona parte dei certificati del debito pubblico di VEIII sono comuni (qualche decina di euro in buona conservazione, ma anche pochi spiccioli se "vissuti"), qualcuno più raro c'è e dipende anche dal taglio. Del prestito di cui stiamo parlando sono stati emessi certificati fino a 100.000 lire e quelli sono più difficili a trovarsi, perché sicuramente ne hanno emessi pochi (100.000 lire nel 1934 erano una cifra, circa 107.000 euro di oggi). Il catalogo li valuta 200 euro. 100 lire era invece il taglio più basso, e quindi il più diffuso, e questo fa sì che ancora oggi siano comuni. Iniziano a essere un po' più rari a partire da 5.000 lire, ma ce ne sono anche da 500, 1.000, 2.000... Quelli di sempre, ebay o siti simili (delcampe, subito.it) petronius :)
    2 punti
  6. Ciao Dan, ma io di lance ne spezzo anche tre per te :) Non metto in dubbio la tua disponibilità nè la tua imparzialità, mi sono limitata ad esprimere democraticamente un mio parere. Precisato ciò, e poichè la razzia è tua, diciamo che sono io che ho compreso male l'intento solo esplorativo del tuo post precedente, e amen. Del resto, non ci penso proprio a compromettere un rapporto per una moneta ;) Francesca
    2 punti
  7. Ecco qui le foto dei 3 tornesi, per chi aspettava con ansia :)
    1 punto
  8. Ecco la seconda moneta presa alla recente asta di InAsta. Leggendo il BdN online numero 4 direi che è il bolognino al num. 17 con la stellina e datato tra il 1240 ed il 1250. Esistono studi più recenti ? Quale lato considero il diritto e quale il rovescio ? Nella catalogazione del BdN hanno preferito mantenere la classificazione tradizionale, mentre personalmente sarei propenso a considerare il Comune come autorità emittente, sbaglio ? BOLOGNA a nome di Enrico VI Imperatore (1240-1250) Bolognino grosso, Ag, 1,38 gr, 20 mm D/ (croce) (stellina) BO•NO•NI• Nel campo grande lettera A tra 4 globetti R/ (croce) ENRICVS Nel campo le lettere I•P•R•T• in croce attorno a globetto Rif. bibl: CNI 9/49; MIR 1 * * * [...] Un giorno alcuni avventori genovesi entrarono e si misero a bere e giocare. Ma Matteo notò che qualcosa non quadrava. I liguri infatti erano truffatori e spennarono parecchi sprovveduti. Fino a che non intervenne il taverniere che propose loro un gioco all'apparenza semplice. “Io porrò a ciascun di noi uno bolognino innanzi su questa tavola, e colui, a cui sul suo bolognino si porrà prima la mosca, tiri a sé i bolognini che gli altri averanno innanzi”. I genovesi accettarono volentieri, ma non si accorsero che l'astuto taverniere teneva mezza pera sotto al tavolo. Inizialmente lasciò la faccenda al caso che premiò i mercanti liguri. Ma poi col dito sporco della pera toccava il bolognino davanti a sé attirando facilmente per primo le mosche. E vinse loro parecchie monete. Una “lectio magistralis” indimenticabile davvero. Liberamente tratto da: ROSSELLA OMICCIOLO VALENTINI, Mangiare nelle taverne medievali (Ed. Penne e Papiri, 2008)
    1 punto
  9. Poiche' e' stato piu' volte citato il volume CARDARELLI S. MARTANO R. I nazisti e l’oro della Banca D’Italia Editore Laterza 2001 nella seguente discussione : http://www.lamoneta.it/topic/108453-sorprendenti-notizie/?p=1226169 Ho voluto recuperare e pubblicare in esclusiva nel nostro forum le ormai famose pagine 150-151. Come potete osservare si tratta di due tabelle che riassumono i movimenti dell' oro dal settembre 1943 al maggio 1945 tali dati derivano dall' esame e dal confronto di numerosi documenti d' archivio presi in esame dagli stessi autori nelle pagine successive del libro.
    1 punto
  10. Ha sempre belle monete Mazzarino, la prima per me FDC pieno, la seconda ha quei segnetti al dritto che sicuramente in mano si vedono ancor meno, cmq bella coppia!
    1 punto
  11. sisi mi sto ricredendo sulle patine gallo :) comunque grazie per i complimenti sempre ben accetti :)
    1 punto
  12. Grazie a tutti nuovamente, mi sono accorto solo ora che non avevo messo la data nel titolo, quindi Min_ver giustamente reclamava il 1941, ma mi sembra alquanto improbabile. :crazy: , almeno da parte mia :blum: . Saluti Marfir.
    1 punto
  13. "tanto è sempre la stessa ''storia''. leggi che non servono a nessuno e solo scritte !" ???.. :pardon: ...??? M.
    1 punto
  14. Non mi fa caricare più di 2 file alla volta
    1 punto
  15. Salve, per imparare l'abc del collezionismo numismatico come da te postato ti consiglio Remo Cappelli "Manuale di numismatica" ed. Mursia e Lucio Ferri "La Numismatica Oggi" ed. Oscar Mondadori, facilmente reperibili ciao
    1 punto
  16. Ma quale perito può avergli fatto passare per autentica una riproduzione tanto orribile? Ma non scherziamo...ma a parte il colore improbabile, i caratteri impastati, il bordo sottile, basta la R di Romagnoli, completamente diversa dall'originale. Su su andiamo...... :)
    1 punto
  17. Salve ho una banconota da 5euro J003E2 Duisenberg..S04....in perfetto stato..quanto vale? Graziee
    1 punto
  18. guarda lo spessore del bordo, la R e L di RomagnoLi
    1 punto
  19. Allego precedente bellissima discussione relativa.... http://www.lamoneta.it/topic/92321-dioboli-con-atenaercole-strangolante/ P.S. Sarebbe il caso di vedere immagini migliori della moneta.......
    1 punto
  20. Occorre necessariamente l'altra faccia lella moneta e possibilmente anche una immagine migliore di quella postata dallo stemma......potrebbe essere Alessandro VII........ te ne posto uno solo per esempio........ I
    1 punto
  21. http://www.ilportaledelsud.org/esoterismo.htm Buonasera a tutti, vi informo che da pochi giorni è disponibile on line l'articolo completo sulla medaglia del 1707 per l'entrata degli austriaci a Napoli, lo studio approfondisce l'origine dell'iconografia del cavallo sulle medaglie napoletane, per quale motivo il nobile animale fu il simbolo di Napoli? L'autore ha cercato di dare alcune risposte indagando sulle origini di alcuni monumenti di epoca classica ubicati a Napoli e l'ordine cronologico di alcune leggende latine predisposte in modo da dare una lettura profonda della medaglia e del significato storico. Vi consiglio di leggere attentamente lo studio perchè è gradito un vostro commento. Si parla soprattutto del significato esoterico del numero 7 e di alcuni luoghi della città di Napoli illustrati secondo un ordine non a caso ............ Vi assicuro che si tratta di una delle medaglie più misteriose e ricche di significato che abbia mai studiato. Grazie mille per la gentile attenzione! A presto! :good:
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  22. può allora essere una foto fuorviante che mi ha portato a sentenziarla come falsa . pertanto , ti chiedo foto migliori , più nitide di modo che possiamo dare un giudizio il più onesto possibile . Rimane comunque quel bordo che non mi convince affatto ...mah ... Saluti .
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  23. il bello è proprio questo: dobbiamo indovinare noi di che stranezza si tratta. con la foto sarebbe troppo semplice. non vogliamo mica passare per pivelli, dico bene?
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  24. anche per me è un falso mal riprodotto Pietro
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  25. Grazie mille per la risposta!
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  26. @@scheo Quando si usava la battitura a mano il tondello era posto tra un conio di martello, detto torsello, e uno di incudine, detto pila. Il torsello, essendo destinato a subire il colpo del battitore, si usurava prima. Pila indica quindi la faccia della moneta con le impressioni ottenute dal conio di incudine. Infatti in alcuni proverbi e modi di dire, "pila" è il lato della moneta opposto a quello sul quale è raffigurata la croce. Per esempio in un dizionario piemontese del 1830, non aver denaro si dice: avei né cros né pila. Anche il gioco del testa o croce, in alcune zone del nord, è detto giughè a cros e pila (o pila-cros)
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  27. In quanto ritrovamento vale quanto detto in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/30771-lamonetait-ritrovamenti-fortuiti-e-metaldetector/
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  28. Forse... un giorno... anch'io... Complimenti :hi:
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  29. :blum: :crazy: :rofl: :clapping: :rofl: :clapping: :crazy: :blum: Devo dire che la finlandese dei 125 anni dalla nascita Frans Eemil Sillanpää è leggermente simile (almeno per lo stile di disegno) a quella del 2012, dedicata ai 150 anni dalla nascita di Helene Schjerfbeck. Comunque questa moneta mi piace abbastanza, la seconda è già più bella... però non arriva alle vecchie, bellissime, monete da 2€cc finlandesi! La Finlandia sta perdendo colpi :mega_shok:
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  30. Vasco Pratolini Cronache di poveri amanti, cap. 10 Alle nove di sera, quando sulle terrazze v’erano le ultime luci, e via del Corno era piena d’ombra, buia e sprofondata come un pozzo infetto, con il lampione acceso all’angolo del Parlascio, una carrozza ha fatto il suo ingresso, ondeggiando sulle pietre mal connesse. Il fiaccheraio ha schioccato la frusta per scacciare Gigi Lucatelli e Giordano Cecchi che giocavano a battimuro coi diecioni di re Umberto… Da notare una cosa importante: il romanzo è ambientato nel 1925-1926, quindi quando sul trono d'Italia sedeva Vittorio Emanuele III da un quarto di secolo. Eppure i ragazzi giocano a battimuro "coi diecioni di Re Umberto". Segno inequivocabile che per giocare coi soldi era meglio usare monetine fuori corso. I diecioni, naturalmente, erano i 10 centesimi in rame
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  31. ecco questa è una delle monete che sogno da sempre di trovare! complimenti!!!
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  32. Scusa rick2 ma quando dai le quotazioni, inconsciamente le dai per il mercato Inglese che sei abituato a frequentare (mercatino) ma una Severina così credo che difficilmente si trovi a meno di 25 Euro in Italia. per g03it ti do alcune informazioni sulla moneta che originariamente era ricoperta da una sottile patina d'argento il cui peso in AG si aggirava tra il 4% ed il 5%. Il rapporto di cambio con un Aureo del peso di 6,55 gr. (1/50 di Libra) era di 1:20, da cui la scritta in esergo XXI --> XX Bronzi argentati per I aureo. Il peso medio di tale moneta era di 3,89 gr pari a 1/84 di libra. Ma la cosa più interessante della tua moneta è che Ulpia Severina non è citata da fonti letterarie ma la sua entrata nella storia è dovuta proprio alla presenza sulle monete a partire dall'autunno del 274 (inizio del sesto anno di regno di Aureliano) e da alcuni fonti epigrafiche : https://dl.dropboxusercontent.com/u/11761319/Severina.jpg https://dl.dropboxusercontent.com/u/11761319/Severina%202.jpg
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  33. Meglio tenerle in cantina... perchè mai venderle ai collezionisti privati e con i soldi ricavati far funzionare meglio la cosa pubblica? Sarebbe un atto troppo intelligente che non si addice a quanti oggi amministrano i beni culturali... meglio farle ossidare nei barili che "commettere" un gesto così positivo e produttivo. Ma che se ne faranno di tutte quelle 100 lire del 23? Qualcuno per favore gli spieghi che sono davvero tutte uguali!
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  34. anche nel triveneto si usava "franchi" per lire... se ne discuteva pochi giorni fa qui: http://www.lamoneta.it/topic/109875-antiche-monete-nel-parlare-moderno/
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  35. si vabbè se ognuno sta ad indicare cosa da fastidio del comportamento degli altri non la finiamo più... tra l'altro esula anche dal discorso "bon ton".
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  36. E anche questa è una bufala: tutti i source countries hanno un mercato più o meno regolamentato, compreso UK (ma va'?), altro che liberalizzazione. UK in effetti è quello con la regolamentazione più lasca, ma questo non ci stupisce. Mi pare si possa anche dire che, tolto UK, la restrittività della regolamentazione è direttamente proporzionale alla quantità di oggetti potenzialmente rinvenibili nel sottosuolo...
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  37. @@Antonino Caronia Questo è un Forum dove si cerca con ogni mezzo di rispondere con serietà alle richieste formulate. Sei pregato di postare una o due monete per discussione nelle sezioni dedicate : monete estere - regno d'italia - Repubblica ecc.. questo per evitare confusione e ricevere risposte adeguate.
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  38. http://www.lamoneta.it/topic/65618-giuseppe-verdi-teatro-alla-scala-milano/?hl=colombo#entry688361 apollonia
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  39. Nickname:moni_lo Moneta : 2 euro commemorativo Nazione:Lussemburgo Anno:2009 condizione :bb Moneta: 2 euro commemorativo Nazione: Finlandia Anno:2007 condizione: bb con mia grande felicità quando le ho trovate e ho arricchito la mia collezione! purtroppo non riesco ad allegare le foto pero..
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  40. concordo con il curatore l'importante è saperne la storia ,anche se qualcuno le spaccia per medaglie d'argento volevo solo far presente che non è detto che lo siano ,e a me queste personalmente di medaglie d'argento non hanno nemmeno la somiglianza ,scusate se insisto ma ne ho tre modelli sempre di quel genere!
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  41. Le monete in acmonital non hanno nessun problema, io tengo quelle in alta coservazione nelle bustine di cellofane, comunque possono rimanere tranquillamente periziate. Per l'italma distinguerei tra monete comuni e le serie del 46-47 ma in particolarmodo quella del 47, anche se in linea di massima non ci sono problemi, per le serie del 46 47, secondo me delle bustine in celllofane o in carta di riso sono ideali, queste monete sono molto sensibili all'umidità...
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  42. anche io ho un gettone simile, ma il mio c'e scritto porta fortuna posto la foto
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  43. @@aemilianus253 @@sforza @@TARAS Grazie per le parole, è un piacere condividere una passione (nel mio caso per le monete greche) e vedere che gli sforzi per far partecipi anche altri della medesima sono apprezzati. Taras, sei il primo a farmi notare che inserire nella narrazione il corsivo dei pensieri del protagonista coinvolge il lettore e contribuisce alla identificazione con il personaggio. Non mi ci ero soffermato, ma hai proprio ragione. Sforza, si scrive pisarei e fasò, pronunciato con la "o" chiusa. Ne deduco che sei un frequentatore delle mie belle colline. Per gli amanti della storia e della monetazione romana: sono nato nei luoghi della battaglia del Trebbia. Quando vado a fare un po’ di chilometri in bici mi piace passare davanti all’imponente statua dell’elefante, bardato da guerra, che si erge a dominare, con le sue minacciose zanne, il corso del fiume. A proposito del secondo capitolo, proprio ieri ho inviato all’editore il seguito della “Signora”. Non so se gli piacerà e se deciderà di pubblicare anche questo. Sono tempi difficili, il settore è tra i più colpiti dalla crisi e gli editori prima di investire ci pensano non due, ma dieci volte. Anche nel nuovo romanzo ho infilato qualche bella moneta greca. Così, almeno dal punto di vista della passione, ho fatto quanto dovevo. Ciao Filippo
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  44. Citazioni numismatico-letterarie sono ricordate nel blog Grammi di storia - La storia raccontata dalle monete che, se non ricordo male, è gestito da un utente del forum: @@entropia In particolare nel "grammo" Quante monete nella letteratura
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  45. Non metto in dubbio che un cartello possa incidere sul libero mercato (l'Antitrust serve a contrastare l'ipotesi). Dubito che il cartello possa per lungo tempo incidere su un intero settore nel mercato mondiale. È la regola che dice che si può essere più intelligenti di tutti in una occasione o più intelligenti di qualcuno sempre, ma non più intelligenti di tutti sempre. Il cartello nasce da convergenze oggettive di interessi ed opera necessariamente con il criterio della unanimità (e non di maggioranza): le convergenze e l'unanimità non sono destinate a durare per la complessità del mercato globale. Più interessante la genesi della Teoria del complotto. Una oscura forza che trama nell'ombra a nostro discapito ed a suo vantaggio. Probabilmente il tutto nasce dalla concezione di un Dio totalmente onnipotente non contrastato dal libero arbitrio ed al tutto si aggiunge una pessima considerazione delle capacità del genere umano. Venuto meno Dio, il suo posto e preso da questa forza oscura (si pensi alla fanfaluca dei Protocolli dei Savi di Sion) che tiene in mano i destino del mondo o si appresta in tal senso. Ho sempre guardato con sospetto a queste teorie: ho sempre ritenuto che chi le propugna dia atto dell'incapacita' del singolo e della collettività di essere artefici della propria sorte. E si sa, a lungo andare, l'abito fa il monaco. È, insomma, una scelta che ti rende perdente. E non mi voglio aiutare ad essere perdente. Polemarco
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  46. "Non che fosse grasso: era soltanto immenso e fortissimo; la sua testa sfiorava (nelle case abitate dai comuni mortali) il rosone inferiore dei lampadari; le sue dita sapevano accartocciare come carta velina le monete da un ducato;[...]" da "Il Gattopardo" di G. Tomasi di Lapedusa. "Arrischiai la prima posta in pochi scudi sul tavoliere di sinistra nella prima sala, così, a casaccio, sul venticinque; e stetti anch’io a guardare la perfida pallottola, ma sorridendo, per una specie di vellicazione interna, curiosa, al ventre." da "Il fu Mattia Pascal di L. Pirandello. "L’ho comprata per duecentomila franchi, signora», disse Montecristo, «ma è ancora a buon mercato, perché oggi mi permette di giustificarmi ai vostri occhi." da "Il Conte di Montecristo" di A. Dumas. "Vi introdussi la mano, e ne estrassi dieci monete d’oro, e altre dieci, quindi ancora dieci, e poi di nuovo altre dieci. " da "Storia straordinaria di Peter Schlemihl di A. von Chamisso. "Vi erano quattrocentocinquantamila dollari in monete delle quali stimammo il valore il più approssimativamente possibile con le tavole del tempo. Non si trovò un grammo di argento. Era tutto oro antico e di grande varietà: denaro francese, spagnolo e tedesco, qualche ghinea inglese e qualche gettone di cui non avevamo mai veduto esempio. " da "Lo scarabeo d'oro" di E. A. Poe. "Quanto a Nicola, egli visse scapolo sul podere ereditario finché non si stancò di essere scapolo, e non prese in moglie la figliuola d’un proprietario confinante, con la dote di un migliaio di sterline." da Nicholas Nickleby di C. Dickens. "Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna." dal Vangelo secondo Matteo 20,2 "17Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». 18Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». 21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». 22A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono." dal Vangelo secondo Matteo 22, 17-22 "'ha mannati a sbatte, li paoli? E queli marenghi cor galantomo brutto? Queli marenghini gialli gialli tonni tonni de quanno nun c'era ancora sto Pupazzo a Palazzo Chiggi, a strillà dar balcone come uno stracciarolo ?" da "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di C.E. Gadda. "quid istic verba facimus? Huic homini opus quadraginta minis celeriter calidis calidis danistae quas resolvat et cito" da Bacchides di Plauto.
    1 punto
  47. 1 punto
  48. L'inverso di questo moderna (molto!) copia del dollaro mezzo di CSA: Noti, nel quadrante di sinistra superiore della copia, “copia„ di parola come prescritta “dalla Legge di protezione di hobby. „ I dollari mezzi originali di CSA sono stati datati 1861 e sono stati colpiti alla menta de New Orleans un momento che aprile, in argento, usando un obverse degli USA accoppiato con un inverso di CSA. Soltanto 4 originali sono stati colpiti. In 1879, un sig. Scott ha acquistato il dado originale di inverso di CSA (attrezzo). Sig. Scott inoltre ha acquistato 500 1861 dollaro mezzo messo di libertà, con la storia che è che erano tutte le metà mint 1861o de New Orleans. Scott era impaurito che il vecchio dado di inverso di CSA verrebbe a mancare, in modo da in primo luogo ha coniato 500 segno usando il CSA inverta accoppiato con un obverse descrittivo. Per questo 500 segni, Scott ha usato un metallo bianco che si pensa per essere latta. Scott allora ha cominciato a overstriking l'inverso dei suoi dollari mezzi 1861o con l'inverso di CSA. Non è andato bene inizialmente (la moneta ospite sotto potrebbe ancora essere vista, come il centesimi 1918-20 di esagono 20 dell'Italia). Scott allora ha progettato fuori del disegno d'inversione dei dollari mezzi restanti 1861o ed allora del overstruck i loro inversi ora-lisci. Questi sono i 500 “restrikes.„ E una curiosità finale circa a differente genere di dollaro mezzo “ confederato„. La menta de New Orleans ha cominciato l'anno 1861 come Stati Uniti funzione, Stati Uniti colpenti Dollari mezzi messi 1861o dated di libertà. Più successivamente in 1861, dopo che il dichiarare della Luisiana tentasse a secede dall'unione, la menta de New Orleans si è trasformata in in una funzione della Luisiana e continuato a colpire 1861o ha messo i dollari a sedere mezzi di libertà. Ancora più successivamente in 1861, la Luisiana ha fatto parte del Confederacy ed ha continuato a colpire i dollari mezzi di libertà messi 1861o. Tranne certa eccezione specifica, non possono dirsi a a parte. Secondo le percentuali, tuttavia, ogni volta che una persona tiene un dollaro mezzo 1861o, le probabilità sono che era non coniato sotto gli Stati Uniti autorità. Ciao. :D v. -------------------------------------- The reverse of this (very!) modern copy of the CSA half dollar: Note, in the copy’s upper left quadrant, the word “copy” as prescribed by “The Hobby Protection Act.” The original CSA half dollars were dated 1861 and were struck at the New Orleans mint sometime that April, in silver, using a USA obverse paired with a CSA reverse. Only 4 originals were struck. In 1879, a Mr. Scott acquired the original CSA reverse die (tool). Mr. Scott also acquired 500 1861 Seated Liberty half dollars, with the story being that they were all New Orleans mint 1861o halves. Scott was afraid the old CSA reverse die would fail, so first he coined 500 tokens using the CSA reverse paired with a descriptive obverse. For these 500 tokens, Scott used a white metal that is thought to be tin. Scott then began overstriking the reverse of his 1861o half dollars with the CSA reverse. It did not go well at first (the host coin beneath could still be seen, like Italy’s 1918-20 Hexagon 20-centesimi). Scott then planed off the reverse design of the remaining 1861o half dollars, and then overstruck their now-smooth reverses. These are the 500 “restrikes.” And a final curiosity about a different kind of “Confederate” half dollar. The New Orleans mint began the year 1861 as a U.S. facility, striking U.S. Seated Liberty half dollars dated 1861o. Later in 1861, after the state of Louisiana attempted to secede from the Union, the New Orleans mint became a Louisiana facility, and continued to strike 1861o Seated Liberty half dollars. Still later in 1861, Louisiana joined the Confederacy and continued to strike 1861o Seated Liberty half dollars. Except for a certain specific exception, they cannot be told apart. According to the percentages, however, whenever a person holds an 1861o half dollar, the odds are that it was not coined under U.S. authority. Ciao. :D v.
    1 punto
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