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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/01/13 in tutte le aree

  1. che poi, nella prova, sono le bandiere al contrario, non le vele.... a meno che non si dimostri che le tre caravelle potevano andare in retromarcia :rofl:
    3 punti
  2. Ok, siamo caduti nella solita spirale... chiudo.
    2 punti
  3. Questo è il secondo esemplare dell' Asta Kunst Und Munzen.
    2 punti
  4. @@Giovanna La moneta dell’encased con cui hai aperto la discussione è 1 Centesimo di Lincoln datato 1941 e, se non sbaglio, della zecca di Filadelfia. Di questa storica moneta s’è parlato in altre sezioni del forum (es. http://www.lamoneta.it/topic/104390-esistono-centesimi-usa-piu-rari-di-altri/?hl=lincoln#entry1177142 ) e a suo tempo avevo raccolto alcune informazioni che potrebbero essere utili per valutare un ‘encased’ anche in termini di caratteristiche della moneta incapsulata, come ad es. la sua rarità. I centesimi coniati dal 1909 al 1942 sono composti di rame (95%) e di stagno e zinco (5%), pesano 3,11 g e hanno un diametro di 19 mm. Sono stati coniati dalle zecche di Filadelfia (nessun marchio), Denver (marchio di zecca D), San Francisco (marchio di zecca S). Il marchio di zecca è sotto la data. Questi centesimi non sono attratti da una magnete. I centesimi coniati nel 1943 sono composti di acciaio ricoperto di zinco, pesano 2,70 g e hanno un diametro di 19 mm. Sono stati coniati dalle zecche di Filadelfia (nessun marchio), Denver (marchio di zecca D), San Francisco (marchio di zecca S). Il marchio di zecca è sotto la data. Questi centesimi sono attratti da una magnete. Nel 1943 i centesimi non sono stati prodotti nella lega a base di rame per poter utilizzare questo metallo in altro modo durante la seconda guerra mondiale. Ciononostante, un piccolo numero di monete furono erroneamente coniate su tondelli di bronzo rimasti dall’anno precedente. Si ritiene che meno di venti centesimi Lincoln siano stati erroneamente coniati in bronzo nelle zecche di Filadelfia e San Francisco nel 1943, mentre esiste un solo esemplare noto proveniente dalla zecca di Denver. Questo unicum è stato venduto in un’asta numismatica di Lincroft, nel New Jersey, per 1,7 milioni di dollari (ca 1.300.000 Euro, cioè più di due miliardi e mezzo delle vecchie lire). I centesimi coniati dal 1944 al 1958, composti di rame (95%) e zinco (5%) quelli dal 1944 al 1946 e di rame (95%) e stagno e zinco (5%) quelli dal 1947 al 1958, pesano 3,11 g e hanno un diametro di 19 mm. Sono stati coniati dalle zecche di Filadelfia (nessun marchio), Denver (marchio di zecca D), San Francisco (marchio di zecca S). Il marchio di zecca è sotto la data. Questi centesimi non sono attratti da una magnete. La variazione di composizione della lega nel 1944 dipese specialmente dalle lamentele che i penny di acciaio di colore grigio erano molto simili alle dime. Agli inizi del 1944 le zecche coniarono le monete utilizzando il metallo recuperato dai bossoli delle cartucce sparate che erano costituiti da una lega molto simile all’originale ma con un minor contenuto di stagno. Questo spiega il colore più chiaro dei centesimi datati 1944 e 1945. Nel 1946 si tornò a coniare i centesimi nella loro composizione originale, ma nel corso degli anni, con il prezzo del rame in continuo aumento, si sono sperimentate leghe di diversa composizione e a metà del 1982 si è iniziata la coniazione di centesimi di zinco placcato di rame. La composizione pari a 97,5% di zinco e 2,5% di rame è quella usata ancora oggi. Si noti che questi centesimi non sono attratti da un magnete perché lo zinco non è tra i metalli che presentano questa proprietà come il ferro, il cobalto e il nichel. Naturalmente, all’interno di ogni ‘fascia di datazione’, vi saranno monete più rare di altre. E’ certo però che il possessore di un encased contenente 1 Cent. Lincoln datato 1943 e non attratto da un magnete sarebbe veramente fortunato perché si troverebbe con uno di quei poco meno di venti esemplari di centesimi coniati erroneamente in bronzo nelle zecche di Filadelfia e San Francisco in quella data. Certo, non è l’unicum del genere coniato a Denver, ma ci si può accontentare! apollonia
    2 punti
  5. Davvero! Si sarebbe rilanciato da se stesso, probabilmente..! :crazy: Fa piacere vedere che ti ascoltano con tanta attenzione, eh? :pardon:
    2 punti
  6. Nel senso di amabile..? :rofl: Arka
    2 punti
  7. Finalmente cel'ho fatta a fare alcune foto. Ecco una patina molto particolare che a me ha conquistato, mi piacciono molto le patine iridescenti.
    2 punti
  8. Buon giorno. Questa notte ho dormito male pensando che stamani dovevo postarvi questo .Si tratta di un video da me ideato,eseguito, girato,montato. Mi é costato tanto tempo e lavoro, spero dal profondo del cuore che lo apprezziate. Saluti.
    1 punto
  9. Ciao a tutti...come da titolo mi sono fatto un regalo per il mio compleanno,un paio di settimane prima! mi sono recato a san Marino e ho comprato queste due monete! sono in fior di conio (specifico perché le foto non sono nitidissime e possono sembrare di conservazione più bassa) Volevo condividerle con tutti voi... :)
    1 punto
  10. Salve a tutti, volevo mostrarvi questo esemplare di 20 Centesimi 1919 Esagono - Ribattuto
    1 punto
  11. E' riportata sugli Atti. Io l'ho estrapolata dal file pdf. Sicuramente dal cartaceo non sarebbe venuta fuori. Non è eccezionale, ma quanto basta. Ora dovrai trovare un'altra casella nel tuo album. :P
    1 punto
  12. Questo è il primo quattrino proposto nell' Asta Kunst und Munzen.
    1 punto
  13. Con piacere, segnalo l’uscita della Gaceta Numismatica n° 185 (giugno 2013), rivista dell’Asociacion Numismatica Española, che alle pagg. 87-94 accoglie un mio approfondimento storiografico sulla zecca di Napoli avente per titolo: “Li Terzi Scudi” dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo e il ricuso degli Aquilani. Ordine di spesa nel bando valutario 16 febbraio 1564. Con l’ausilio di fonti inedite, ho cercato di far luce su questo singolare e controverso taglio monetale. Saluti AG
    1 punto
  14. Ma come si fa a dire che una moneta classica non è un bene archeologico, già il ritrovamento in un determinato contesto la rende di interesse archeologico che può portare a sua volta d altri ritrovamenti, monetali e non. Io, ad essere sincero, non sono preoccupato del SOLI INVICTO COMITI che esce dall'Italia, ma sono preoccupato di tutto ciò che scaturirebbe in Italia con una liberalizzazione simile, perchè a quel punto persone senza scrupoli, per trovare un nummetto da vendere legalmente avrebbero la facoltà di poter distruggere e deturpare quanto abbiamo anche alla luce del sole. Gli Italiani sono meno "british" degli inglesi e la normativa inglese secondo me è IMPOSSIBILE applicarla in Italia.
    1 punto
  15. ci son anche altri problemi 1 il fatto che i prezzi varino per luogo e per tempo per esempio perchè 1 kilo di pomodori costa 2 prezzi in 2 negozi diversi lo stesso esempio , anche se i pomodori i romani non li avevano , vale per il tempo con i pomodori che costan di più in inverno che non in estate 2) l effetto della tecnologia guarda i computer , 30 anni fa costavano 5000 euro i più economici , adesso con 100 euri ti prendi un tablet poi c eran diversi sistemi monetari all interno dell impero , per esempio in egitto o in siria c eran sistemi monetari diversi basati sulla tetradrachma con sottomultipli diversi tra egitto e siria
    1 punto
  16. buonasera, mi sono cimentato anch'io, non sono esperto di divisioni testamentarie e tanto meno di valute antiche ma se si prende per buono che si vuole dividere esattamente secondo quelle quote l’asse ereditario, il problema è irrisolvibile in quanto come avete già constatato 1\2+1\3+1\4= 13\12 quindi è superiore all’intero (intera somma 12\12=1). In particolare 1\2*7200+1\3*7200+1\4*7200=3600+2400+1800=7.800 > 7.200 Quindi per poter dividere comunque secondo la volontà e all’incirca secondo quelle quote, bisogna sottrarre il 1\12 in surplus alle 3 quote. Lavorando in denari: 1\12x7.200= 600 denari Si potrebbe o suddividerlo in parti uguali senza tanti fronzoli cioè 600\3= 200 denari e sottrarre i 200 denari ad ognuno, ma sarebbe sproporzionato e qualche parente impugna il testamento e potrebbe fare causa… :spiteful: oppure dividere tale somma proporzionalmente alle quote. Cioè occorre sottrarre alle quote prima determinate un quid che chiameremo a, b,c tale che a+b+c=600 denari. Tale operazione si chiama in matematica RIPARTIZIONE SEMPLICE DIRETTA. Essa consiste nel dividere un numero naturale N in parti direttamente proporzionali ad altri n numeri o frazioni, significa determinare m numeri la cui somma sia N, e che siano direttamente proporzionali ai numeri dati n. In pratica parlando di proporzionalità utilizzeremo appunto delle proporzioni, nel nostro caso N=a+b+c=600 denari e: (a+b+c):(1\2+1\3+1\4)= a:1\2 (a+b+c):(1\2+1\3+1\4)= b:1\3 (a+b+c):(1\2+1\3+1\4)= c:1\4 Risolvendo: a=(N*1\2)/(13\12) =276,923 b=(N*1\3)/(13\12) =184,615 c=(N*1\4)/(13\12) =138,462 Quindi: - al 1° figlio: Qa= 3600-a=3323,077 denari ~ 46,1538% - al 2° figlio: Qb= 2400-b=2.215,385 denari ~ 30,7692% - al 3° figlio: Qc= 1800-c=1.661,538 denari ~ 23,3076% CVD Ovviamente per avere percentuali più precise occorre aumentare la precisione dopo la virgola… ;) Stesso risultato si ottiene considerando N= A+B+C=7200 ed evitando le sottrazioni.
    1 punto
  17. Se no qualche simpaticone reinserisce lo stesso seriale e si creano hit fasulle. Già ogni giorno bisogna combattere contro i faker; non aiutamoli :D
    1 punto
  18. Si, scusa, ho avuto un lapsus :)
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  19. Se è del 1768 ha quasi 250 anni e non 300, comunque dovresti caricare delle foto della moneta per avere una risposta adeguata.
    1 punto
  20. Ah, forse l'ho beccata!! Però è sotto Numerianus Augustus....
    1 punto
  21. Bastava chiedermi cosa avrei voluto intendere per MP senza alzare questo polverone , ma tant'è : la caratteristica del bordo sdoppiato alle volte si presenta in alcuni falsi . Difatti per gli stessi falsari come molti in questo forum sanno , la parte più complessa di una moneta è il bordo che , nella lavorazione e nella coniazione appare come " sdoppiato " per poi andare ad assottigliarsi . Riguardo la conservazione , non centra niente , essendo una moneta con queste caratteristiche ben probabilmente falsa . Ora , appurato la sua mancata genuinità , quale conservazione attribuiresti ad una patacca ? . E' anche vero che in alcune monetazioni è tipica , ad esempio per gli scudi di Vittorio Em.II , alle volte si presenta questa caratteristica pur essendo la moneta buona . Il discorso che io avevo sollevato , sotto tua richiesta era riferito ad un moneta di Vittorio Emanuele III che , nella gran parte dei casi sono coni di I° classe , ossia esenti da errore . Spero di essere stato abbastanza chiaro . saluto .
    1 punto
  22. In prima pagina potete scaricare l'ultima versione del file Moneterare, il 61, aggiornato al 31 Luglio 2013. L'unica piccola novità riguarda le monete da 1 e 2 cent italiane del 2013 che d'ora in avanti non dovranno più essere inserite. Visto che ormai siamo in Agosto..................................Buone Vacanze a tutti quelli ci vanno e soprattutto......................................Buona caccia :D
    1 punto
  23. Per prima cosa individua un periodo storico( flavi, imperatori adottivi,i costantini, etc.), poi devi acquistare un libro che parla di quella monetazione e se ti interessano solo i denari ci sono libri a pochissimo che parlano solo di quelli, se ti piace il periodo di marco aurelio ti devi orientare verso i Severi, una volta che ti sei fatto un'idea puoi iniziare a comprare le monete. borgia.
    1 punto
  24. dovresti dire a quel collezionista che i ritrovamenti fortuiti, vanno consegnati alle autorità Lamoneta.it Ritrovamenti fortuiti e Metaldetector c'è la terra fin sul legno
    1 punto
  25. Non era tanto la complessità dei calcoli che mi interessava, ma capire come risolvevano i problemi di calcolo nel medioevo e immediatamente dopo ...quando non avevano la calcolatrice. Questo problema, apparentemente semplice, era invece un caso di scuola, infatti l'ho trovato nel libro della Travaini "Monete Mercanti e Matematica" ...poi l'ho un po' rielaborato inserendoci anche le lire ...il caso e la soluzione, corretta, in tredicesimi (la somma fra 1/2, 1/3 e 1/4 è 13/12 che è quello che spariglia tutto) è fra gli esempi del "Tractatus algorismi" di Jacopo da Firenze datato 1307 (in quel caso erano solo soldi e denari ma il ragionamento è identico). Poi c'è anche un esempio con monete di diverse zecche ....ma questo sì che mi è sembrato davvero complicato dovendo anche applicare il "tasso di cambio" tra le "valute"... Grazie, comunque, a @@417sonia per la partecipazione e la solita simpatia.
    1 punto
  26. Complimenti ad Arka per l'intuizione! Se servono altri riferimenti: - Sabatier, I, n. 57, pl. XXVI, 7 (diametro: 1,4 cm.). - Sambon, n. 141, pp. 22-23 (peso: 0,80 g.; è catalogato come decanummo) - Imperi romano e bizantino... Museo Nazionale di Ravenna, n. 156, p. 83 (peso: 1,30 g.; diametro: 1,2 cm.; è catalogato come quarto di follis) - Bavarelli, Monete bizantine in bronzo della zecca di Ravenna, n. 40, p. 60 (catalogato come quarto di follis) Anche l'Hahn (M.I.B., II, pp. 73-74) cataloga questa moneta come quarto di follis e pare proporre una datazione al secondo anno di regno (su questa informazione però non assicuro, visto il mio tedesco ancora in rodaggio). Un esemplare, proposto come decanummo, è stato poi battuto all'asta nel 2008: http://www.dnw.co.uk/auction-archive/catalogue-archive/lot.php?auction_id=143&lot_id=98110 Segnalo anche un ritrovamento in Istria, catalogato come decanummo: http://www.muenzgeschichte.ch/downloads/Repertorio_AltoMedievale.pdf , p. 21. Forse qualcosa in più dice il Ranieri che però mi manca.
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  27. concordo, al rovescio qualche difettuccio lo intravisto, sulle ginocchia dell'aquila e sul fascio (la foto?) faccio fatica a vedere il colpetto, forse ad ore 8? il dritto invece mi sembra perfetto, Bella moneta complimenti!!
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  28. Anche io ho la divisionale in folder ergo attendo settembre. Direi che attende con me @ndy92, per la sua gioia :P
    1 punto
  29. Che c...........(riferito alla moneta che hai trovato ovviamente :D ) Mi sono fatto portare 6 rotolini del Verdi dalla Banca d'Italia di Bologna nella speranza di trovarne uno così :crazy: Ovviamente senza risultato........ Io ho la mania delle monete con difetti di conio per cui la considero fantastica, spettacolare, bellissima............. Il mio consiglio è di metterla in collezione con ogni riguardo, se poi la volessi vendere dai prima un occhiata in giro per vedere quale può essere la base da cui partire, ti linko questo così puoi farti un'idea............. http://eurorare.blog.mongenie.com/index/tag/italie
    1 punto
  30. Grazie per il tuo parere Elmetto! Sei stato molto chiaro e preciso. Di primo acchito, Sebastiano, l'aveva stimata: - Segnetto - "qFDC".... Ma poi, esaminandola con calma e per bene, ha deciso di chiuderla con una valutazione che coincide quasi perfettamente con la tua, ossia: - Segnettino al Bordo - "SPL-FDC" .... Evidenziandomi, in sede d'acquisto, le stesse osservazioni fatte ora da te sul forum. Sono contento che siete concordi sul grado di conservazione attribuito a questo tondello! Grazie! Luca
    1 punto
  31. per me sono entrambi C3 ... C1 = caro C2 = carissimo C3 = estremamente carissimo :D
    1 punto
  32. Franco allora è una cuccagna culturale e gastronomica per tutti, pancia mia fatti capanna ....... :blum: :blum: :blum: , a presto, Mario
    1 punto
  33. Brava Simona :hi: anche se sono tutti del 2° tipo, così tanti messi insieme si sono visti solo all'Asta Civitas Neapolis, non sono come quelli, riguardo la conservazione ( lì c'era il top) ma anche questi fanno la loro ottima figura.......visto quello che c'è in giro ( e se ne vedono pure pochissimi, l'avrai notato anche tu) .....alle Aste sempre e spesso assenti, se un giorno decidi di venderli hai già i soldi in tasca. Un saluto Pietro P.S. Un sentito grazie particolare per averceli mostrati tirandoli fuori da dove erano depositati.
    1 punto
  34. bravo luca; queste due monete son belle ma la loro particolarità sta nella patina....delicata e uniforme. e fatti dire una cosa....magari non saranno fdc pieno ma vuoi mettere queste con due esemplari fdc ma slavazzati o passati nel liquido? non c'è paragone. :) complimentoni marco
    1 punto
  35. Se è davvero FDC, a comprarla te la fanno pagare 1 euro-1 euro e 50, rivenderla non vale la pena. Non credo che tra 50 o 100 anni cambierà molto :rolleyes: petronius :)
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  36. Vuoi che io racconti una storia che tu e tanti altri ben conoscete ? Va bene, ci provo, ma tu mi dovrai correggere nei miei errori, OK? iniziamo: siamo nel 1367, dopo circa sessant’anni di “cattività avignonese” Papa Urbano V decideva di ascoltare le suppliche delle Sante Caterina e Brigida e le esortazioni di quegli italiani, tra cui il Petrarca, che spingevano per il ritorno del papato nella Città Eterna. Imbarcatosi con (quasi) tutta la sua corte a Marsiglia, Urbano V sbarcò sulle coste laziali i primi di giugno, si diresse in seguito a Viterbo dove passò l’estate, solo ad ottobre fece il suo ingresso trionfale a Roma. La città che trovò era in disfacimento e per molti aspetti fatiscente, appena arrivato decise che era arrivato il momento di rimettere a posto le cose facendo capire a urbi et orbi chi avrebbe comandato a Roma da allora in poi. Fino ad allora a Roma le monete erano un’emissione senatoriale, quale mezzo di propaganda migliore poteva essergli offerto? Fece perciò coniare un grosso identico nel dritto a quello che si batteva ad Avignone ed al rovescio, attorno alle chiavi decussate: “FACTA IN ROMA” ma non era sufficiente, serviva una moneta di rottura con quelle emesse fino a quel momento dal Senato romano ed ecco allora che fece coniare la moneta che vi ho presentato, una novità assoluta per Roma, una moneta che stava avendo un buon successo ossia un bolognino (grosso) del tutto simile a quello che si batteva nella città felsinea già da 30 anni come multiplo dei preesistenti bolognini piccoli (denari), quello romano però riportava al dritto il busto idealizzato del Papa ed al rovescio la classiche quattro lettere a croce “ URBI “ con in legenda chiaro e tondo (beh, si fa per dire!!) IN ROMA, il messaggio era inequivocabile: i papi erano tornati e da allora in poi a Roma avrebbero comandato loro. In realtà le cose non andarono precisamente così perché Urbano V, spinto dai cardinali francesi, fece presto ritorno ad Avignone nonostante l’avvertimento di Santa Brigida che gli aveva pronosticato una rapida fine se fosse tornato in terra di Francia, infatti dopo tre mesi forse un attacco di malaria fulminante pose fine all’esistenza terrena di Urbano V. Il suo successore Gregorio XI riportò nel 1376 definitivamente la sede del papato a Roma ma questa è un’altra storia! Quello che a noi interessa è che queste monete furono le prime di una serie di emissioni che, tra alti e bassi e con qualche interruzione, sarebbe giunta fino a Pio IX ed alla breccia di Porta Pia per continuare, dopo il Concordato e limitatamente al piccolo Stato della Città del Vaticano, fino ai giorni nostri. Ho detto bene ? ;)
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  37. Appena mi arriva la valigetta Cargo con i vassoi, porto tutti i 2€ commemorativi dal 2004 alle ultime emissioni, tranne il 2€ Finlandia 2004 che ho in divisionale. :good:
    1 punto
  38. questo 5 lire finalmente sta iniziando a macinare la sua patina, dopo 1 anno…. non si vede gran ché dalle foto... il 20 lire ne ha già una buona parte
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