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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/18/13 in tutte le aree
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L'intervento di Magdi stigmatizza quelli che sono da considerare un po' i "mali atavici" delle nostre collezioni pubbliche : mancanza in molti casi della catalogazione, scarsi sforzi di pubblicazioni che richiedono personale e risorse finanziarie non disponibili al settore dei Beni Culturali (vi è comunqe da dire che anche se all'esetro sono piu' avanzati anche grandi musei quali British , Bibliotheque Nationale, Berliner munzkabinett etc.. hanno pubblicato solo in parte i loro holdings in modo cartaceo, oppure esistono cataloghi completi - BMC greek - ma bisognosi di revisioni e integrazioni), non parliamo poi di studi e monografie ver e eproprie che richiedono tempi e approfondimenti piu' appannaggio di numismatici professionisti e università piuttosto che di direttori di museo. Mentre dal lato pubblicazione ripostigli , che confluisocno nei musei, qualcosa in piu' si viene facendo. Come uscire da questo impasse ? Oggi abbiamo due strumenti preziosissimi che ci vengono in aiuto: il primo è la diffusione di database on line che permette un'accelerazione notevolissima nel calssificare una moneta , riportarla in un contenitore virtuale e la messa a disposizione di tale contenitore/catalogo attraverso la rete. Questo strumento ha di fatto integrato, non soppinatato, gli storici cataloghi a stampa , rendendo piu' facile la "lavorazione" dei singoli pezzi (si lavora sui dati e foto messi a disposizione dal museo) e soprattutto veléocizzando la diffusione tramite un database condiviso in rete, riducendo o addiritttura annullando i costi per la stampa e diffusione. Non a caso il MIBAC ha deciso di diffondere i suoi Bollettini dedicati ai "Materiali", ovvero Collezioni, Ripostigli, Tesoretti etc. in deposito presso i musei pubblici, con pubblicazioni disponibili per ora solo "on-line". Numerosi musei esteri hanno cosi abbandonato l'idea di portare avanti costosi progetti di catalkogazione (tranne le Sylloge) ma hanno completato database di grande importanza, vera miniera di dati infromazioni foto utilissimi agli studiosi che possono consultarli gratuitamente per lo piu' e richiedere, a pagamento, foto per le loro pubblicazioni (alcuni le danno addirittura gratis). Il secondo strumento che è caratteristica precipuamente italiana, frutto del genio italico per sopperire ad una carenza cronica di fondi e risorse che stava paralizzando il comparto pubblico numismatico dei musei (non tutti ci sono lodevoli eccezioni quaki bologna etc.) è quello di ricorrere a dei volontari privati per collaborare assieme alle strutture pubbliche portando avanti progetti di catalogazione e messa in rete o pubblicazioni a stampa delle collezioni gestite da questi musei. Una sorta quindi di volontariato culturale . Questi progetti sono saldamente coordinati e gestiti dagli enti pubblici prepostio alla collezione ma si avvalgono di volontari qualificati che offrono gratuitamente il proprio aiuto con l'obiettivo, lodevolissimo, di riuscire a far emergere questa parte di patrimonio pubblico a volte rilevantissima (come ad esempio la collezione Reale, ma non solo) mettendola a disposizione finalmente degli studiosi e appassionati. Oltre questi due strumenti, nuovi/recenti dei quali abbiamo cominciato efficacemente ad avvelerci occorre ricordare un elemento pivot che puo' fare da collante e facilitare, agevolare questo processo, virtuoso, di "emersione" (buffo usare questo termine di solito riservato alle collezioni private nascoste, ma se ci pensate bene il valore di una moneta oltre a quelllo venale ed estetico è proprio il dato storico e archeologico, ove disponibile, e quindi se questo dato è negato perche la collezione pubblica non è conosciuta ma solo custodita occorre proprio far "emergere" il dato storico essenziale per il progresso della ricerca e della conoscenza), ebbene questo elmento è costituito proprio dal dibattito incontri/scambi/convegni/giornate di confronto che hanno cominciato ad instaurarsi da due anni a questa èarte con protagonisti esponenti delle istituzioni e rappresentanti privati di associazioni, corporazioni (i commercianti) , università e altri esponenti. Questo dibattito, tuttora in corso e che, speriamo, vada avanti per lungo tempo, serve per instaurare un dialogo tra le varie parti, esporre le rispettive posizioni cercando di convergere sui due obiettivi comuni fondamentali che ambedue le parti mirano a realizzare nel migliore dei modi: tutela valorizzazione la prima serve a tutelare il patrimonio dello Stato o meglio della Cosa Pubblica, ovvero il nostro in ultima analisi, stabiliendo cosi anche i "confini" entro il quale il Privato puo' muoversi (tra cui ricade anche il commercio di monete tanto per fare un esemio iper-concreto) La seconda serve a far si che ogni cittadino appassionato o meno di numismatica possa usufruire di un patrimonio custodito nei musei pubblici e che questo venga alorizzato per la sua fruizione e la sua conoscenza nei modi adeguati. Paasandoi quindi dalla sua conoscenza attraverso un'opera di catalogazione, e dalla condivisione delle informazioni dei dati per lo studioso , per il cultore e l'appassionato Detto tutto questo , che cosi sembra bello e perfetto :) scendiamo sulla terra e naturalmente abbiamo comunque una strada lunghissima davanti a noi , qualche risultato iniziale ma molto significativo come l'avvio del progetto per l'Archeologico di Firenze o quello per le collezioni del Museo Nazionale Romano indicano che una breccia è stata aperta e che la collaborazione Pubblico-Privato è ormai una realtà. Per andare avanti pero' c'è bisogno non solo di apertura e coperazione ma anche che il dialogo resti aperto è quello che si sta facendo con questi momenti di incontro organizzati dal MIBAC dove sarà importante tracciare un primo bilancio e discutere dei programmi e dei progressi per il futuro su ambedue i temi rilevanti per il discorso numismatico italiano: tutela e valorizzazione. L'invito di Dabbene a lavorare tutti insieme mi sembra particolarmente importante, che giovani e giovanissimi come Magdi seguano attivamente l'evoluzione e i progressi di questo discorso mi pare estremamente significativo della voglia di fare e di dare per il "bene" dei Beni Culturali di questo Paese. Giusto il monito di Giovanna su nebbie e fumi che possono ogni tanto levarsi, pero' anche la nebbia piu' fitta del Mar dei Sargassi alla fine cede e la nave puo' proseguire accompagnata dai suoi delfini che le fanno strada :)3 punti
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Recentemente degli amici francesi hanno portato la mia attenzione verso degli assi e sesterzi con anima in ferro, suberati dunque, di cui ignoravo l'esistenza. Pare che siano molto rari, molto piu' dei denari suberati, e diffusi quasi solo in zona francese. Credo che possano essere con buona probabilita' falsi d'epoca, con un'anima in ferro su cui veniva applicata una lamina di bronzo. Non sembrano placcati dalle foto per quello che mi sembra di capire, ma laminati. Spesso il metallo ferroso sottostante e' esploso all'esterno facendo saltare il bronzo, spesso a causa della ruggine. Credo che al tempo possano essere stati alquanto convincenti se immessi in circolazione. E' un fenomeno abbastanza particolare e anche misterioso che lascia aperti molti interrogativi. Innanzi tutto tecnologicamente come si ottenevano? Davvero delle zecche provinciali riuscivano gia' allora facilmente a produrli, con le conoscenze e le tecnologie metallurgiche dell'epoca? O dobbiamo pensare a delle riproduzioni piu' tarde, magari rinascimentali? Inoltre, se fosse confermata la teoria dei falsi coevi, quale vantaggio economico c'era nel produrli? Effettivamente c'era tutto questo vantaggio nel risparmio del bronzo (o del rame) in favore del ferro, considerando anche il surplus procedurale nel produrli? Oppure era semplicemente una questione di scarsezza di materia prima in zone provinciali che veniva sopperita con il localmente piu' abbondante ferro? In questo caso possiamo considerarli prodotti semi-ufficiali? Insomma gli interrogativi sono tanti e la questione ancora poco conosciuta. Mi piacerebbe poter osservare dal vivo qualcuna di queste monete, molto interessanti, nel frattempo vi posto sotto un po' di foto chiedendovi quali sono le vostre impressioni e sensazioni e se vi siete mai imbattuti in questo tipo di produzioni.2 punti
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.ringrazio per la segnalazione un utente di facebook :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:2 punti
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285 - Urbano VIII (Maffeo Barberini) 6 agosto 1623 – 29 luglio 1644 Anno V – Medaglia per le nuove fortificazioni di Castel Sant’Angelo Argento con tracce di doratura Grammi 19,93 diametro 41 mm ca. D/ VRBANVS VIII PONT MAX A V - busto a sx – sul taglio spalla GAS MOL. R/ INSTRVCTA MUNITA PERFECTA – prospettiva di Castel Sant'Angelo in esergo MDCXXVIII ROMA Riferimento Miselli 213 E' il primo esemplare che vedo con questa cornice. Commenti e pareri sono sempre ben accetti.2 punti
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e il colpetto di oggi: Taglio: 10 cent Nazione: Olanda Anno: 2004 Tiratura: 400.000 Condizioni: BB Città: Milano2 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Belgio Anno: 2013 A Tiratura: 2.000.000 (?) Condizioni: qFDC Città: Bruxelles Note: News, x 2 Ricevute come resto alla BNB2 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Olanda Anno: 2013 A Tiratura: 20.000.000 Condizioni: SPL+ Città: Bruxelles2 punti
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ieri da un mio amico ho preso per pochissimi euro questo esemplare,pesa gr.2,15,chiedo se nella discussione è già stata trattato,o è altra variante,appena posso ne posterò altre in mio possesso,sono tutte molto consumate2 punti
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Buongiorno, ci dispiace del disservizio, ma i cataloghi sono stati spediti a fine luglio, quindi circa 45 giorni prima dell'asta (no comment sui tempi di consegna.......). In ogni caso gli aventi diritto a ricevere il catalogo, una volta avvisati che i cataloghi sono stati spediti, se non lo ricevono entro 15 giorni, possono richiederne un'altra copia. In ogni caso resta la possibilità di consultarlo online sia scaricando i pdf, sia sfogliandolo direttamente.2 punti
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Il tuo gettone è bello ed interessante e può stare a pieno titolo in una raccolta numismatica perchè il suo ruolo era proprio quello della "pseudomoneta"; gli attuali gettoni di presenza altro non sono che compensi in denaro, nel sistema camerale francese dell'Ancienne Regime rappresentavano un documento di presenza che dava poi diritto a successivi compensi in controvalore o servizi. Riporto qui un mio post inserito in una precedente discussione sullo stesso argomento, integrandolo con alcuni adattamenti. Una breve spiegazione in italiano, per chi non parla il francese (alla fine il link) Oltre alle varie funzioni amministrative citate nel post #5, nel corso del periodo identificato con il termine Ancienne Regime, esistevano gli organismi locali conosciuti come Stati Provinciali (Etats provinciaux) costituiti dai tre ordini di una provincia; questi ordini avevano il compito di riunirsi in assemblee dotate di competenze politiche ed amministrative; tali assemblee venivano convocate periodicamente per deliberare su vari argomenti fra cui l'adozione di nuove tasse. Tale tipo di assemblee era originariamente considerato meno pericoloso per l'autorità del Re, specie in riferimento a province di nuova acquisizione al regno, in confronto alla partecipazione da parte dei delegati agli Stati Generali. Tornando a noi, i tre ordini erano il Clero, la Nobiltà ed i rappresentanti del terzo stato ma che spesso erano semplicemente i rappresentanti di alcune città di rilievo; la Noblesse de Auvergne altro non era che la componente Nobile degli stati provinciali dell’Auvergne.....Ergo.... Il tuo gettone dovrebbe quindi essere un gettone di presenza alle assemblee degli Stati Provinciali di Auvergne da parte dei rappresentanti della Nobiltà... Di seguito un link con ampia spiegazione in francese. http://fr.wikipedia....(Ancien_Régime) Non so per quale motivo ma il collegamento non funziona...ma dopo averlo cliccato basterà aggiungere la parentesi finale nella stringa dell'indirizzo url per arrivare alla pagina corretta.... ciao Mario2 punti
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Taglio: 2 euro cc Nazione: san marino Anno: 2007 Tiratura: 130.000 Condizioni: MB+++ Città: Firenze2 punti
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Salve a tutti gli amici del forum. Volevo mostrarvi la mia ultima "fatica": Un monetiere in legno con 6 cassetti... Puo contenere 150 monete... Ogni parere è benaccetto1 punto
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Tutti conoscono lo stemma dei Visconti che si ritrova più o meno modificato negli stemmi di molti marchi commerciali nonché spesso associato alla comunità meneghina, non tutti conoscono invece l’origine di questo stemma, alcuni lo vorrebbero d’importazione araba a causa di un cavaliere cristiano - uno dei copostipiti della casata - che avrebbe ucciso durante una crociata un cavaliere mussulmano che avrebbe portato proprio questo stemma sulle sue insegne. Inutile dire che questa versione è contestata dai più se non altro per la scarsa propensione dei seguaci di Maometto alle raffigurazioni antropomorfiche. Difatti quello che esce dalla bocca della bestia (la definiremo meglio in seguito) è proprio una figura umana, ma chi o cosa rappresentano allora queste due figure associate, la versione che conoscevo io, e che portavo avanti con granitica certezza prima che un’illustre conferenziere la mettesse in grave crisi, era quella che riprendeva un mito (credo di origine celtica) del serpente, simbolo della fertilità della terra, che “sputava” il primo uomo da cui sarebbe poi derivato in epoca cristiana, grazie alla semplice equazione primo uomo + serpente, l’identificazione in Adamo della figura umana. La versione che invece ho sentito a Civita Castellana è quella che vede in Giona che esce dalla balena la raffigurazione presente nello stemma visconteo , il fatto che il mostro rappresentato somigli poco ad un cetaceo non deve essere fuorviante, nel medioevo le raffigurazioni erano idealizzate cosi per le balene negli stemmi come per i pontefici o altre autorità emittenti sul dritto delle monete, senza considerare poi il fatto che ben pochi (anzi, quasi nessuno) tra coloro che parlavano di balene ne avevano mai vista una in vita loro. Piuttosto mi lascia perplesso il fatto che, riferendosi a questo stemma, alcuni contemporanei (tra cui Dante Alighieri in un canto della Divina Commedia)parlavano invece proprio di una serpe e mai di una balena. Sia ben chiaro, mai e poi mai mi sognerei di mettere in dubbio quanto detto da chi di araldica ne studia da sempre mentre la mia cultura in argomento è essenzialmente nozionistica ( roba da “Settimana” per capirci) ma mi stuzzica l’idea di aprire - per chi avrà la bontà e l’interesse di partecipare - un dibattito su questo interessantissimo argomento. A seguire (forse)1 punto
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parto io perche` senno se aspetto dizzeta..... :) comunque proviamo a fare lo studio dei coni di questa serie gianuini ligurini giustini e giorgini monete molto rare che per me posson essere delle prove e non delle monete di cui si e` persa ogni traccia perche` non accettate nel levante. son curioso... cortesemente potete postare altri esemplari di tutti in particolare in un asta christies di milano del 2003 ai lotti 439-442 ci sono 4 di queste monete , se avete il cartaceo potete far foto migliori potete attaccare quelle del catalogo anche grazie !!!1 punto
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una mia idea per una emissione congiunta con la germania... why not ?? :-) per ingrandire vedi qui: http://www.webalice.it/annovi.frizio/p_eurofantasy31.html :-)1 punto
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Grazie di questo eccellente spunto, carissimo. Potrà venirne :good: una bella discussione. Alla quale inizio a contribuire con qualche immagine di stemmi viscontei: (un esemplare miniato sullo stemmario Grünenberg, 2ª metà XV sec.) (Pandino [CR], stemma Visconti affrescato su una parete del castello) Lascio agli amici più :hi: esperti di me il trovarne "versioni" coniate su monete o medaglie. Ma (se non ricordo male) mi pare che su un numero del 2006 di Cronaca numismatica ci fosse un articolo che aveva affrontato l'argomento...1 punto
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Diciamo che comunque anche ce ne fossero due con la variante DV il nostro ambidestro sarebbe alla terza conosciuta al momento e comunque sarebbe una bella e molto rara variante di lettura comunque. Giancarlone ci fa vedere che anche le parpagliole hanno la loro dignità se sono usurate, circolate e tosate, vediamo se nessuno ha nulla da aggiungere ancora se no possiamo vedere qualche bel falsone, ma anche qualche brutto falsone di Filippo III.... :blum: , P.S. Una volta finita nei fondamentali la discussione rimarrà aperta e seguendo l'esempio di ambidestro sarà bello ogni tanto postare qualche pezzo nuovo, da commentare e vedere insieme, terremo viva comunque la discussione per tutti e sperialmo che diventi un bel album delle stesse e un buon strumento divulgativo di questa monetazione che mi pare vi stia avvincendo e appassionando, Mario1 punto
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secondo messaggio non ne allego altre perchè non ho trovato immagini molto diverse da quelle postate e la data più vecchia è quella della moneta Baldwin's Auction Ltd; cioè la prima postata nel precedente. un caro saluto Pietro1 punto
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Ci voleva qualche patina antica e complimenti per la moneta Apollonia! Questo sesterzio Romano di Faustina del 162 d.C. ha una "patina smalto" (Edel patina) color giada; praticamente è una lenta fossilizzazione della superficie di origine grazie anche alla tendenza dei metalli a ritornare al loro stato minerale1 punto
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Tondello stretto per questa... Leone V, follis della zecca di Siracusa. Sear 1635. http://www.wildwinds.com/coins/byz/leo_V/sb1635.jpg1 punto
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Da quel che mi risulta nei Pays d'election esistevano i Parlements, organismi rappresentativi con poteri decisamenti limitati rispetto a quelli degli Etats Procinciaux. Potevano presentare lamentele ma di fatto potevano solo ratificare le imposizioni (in genere fiscali) di un editto reale, nel caso ne rifiutassero la registrazione questo poteva essere poi nuovamente imposto tramite le "lit de justice". L'accesso ai Parlements era ambito, tanto da essere spesso acquistato a caro prezzo, perchè dava vantaggi economici e l'elevazione ai ranghi nobiliari. Ora non ho il tempo di verificare la composizione di questi organismi rappresentativi propri dell'Auvergne (esiste una nutrita bibliografia in proposito) ma penso e ritengo che il gettone in questione possa essere collegato ad essi o ad organismi paralleli. Di seguito un link con diversi gettoni prodotti per la noblesse d'Auvergne (3 sono identici al tuo, altri due sono della famiglia d'Estaing) http://www.numishop.com/boutique1.php?tdebut=0&z1=&z2=AUVERGNE+-+NOBLESSE&z3=&z4=&z5=&z6=&z7=&z8=&zd=&boutique=mo_jet&tri=prix&sens=A interessante l'esemplare rappresentato in questo link e la spiegazione annessa http://www.numishop.com/fiche-fjt_080717-mo_jet-1-AUVERGNE_NOBLESSE_De_Combe_prev_t_de_la_Monnaie_de_Riom_1693.html Ciao Mario1 punto
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L'ipotetico vantaggio per dei falsi coevi sarebbe l'appesantimento della moneta con sostituzione di materiale più pesante con del materiale più leggero, meno pesante ma più pregiato. La qual cosa non è visto che il peso specifico del bronzo e del ferro sono abbastanza simili. Non ho le conoscenze per stabilire se in epoca Romana il ferro costasse così meno del rame, certamente le miniere di ferro erano relativamente abbondanti rispetto a quelle di rame ma il differente punto di fusione necessitava di una maggior quantità di legna per il ferro. La mia impressione è che in particolari condizioni chimico fisiche sia avvenuta la sostituzione degli atomi dirame Cu++ con atomi di Fe++ (che una volta ossidatosi si sia trasformato in Fe+++) Dalle foto postate si nota che il ferro è presente sia sotto forma di Goethite e di Limonite, sia come incrostazione superficiale, sia a contatto della patina superficiale con il materiale sottostante, sia sotto forma di impregnazione lungo probabili microfratture da distensione. In fase di seppellimento delle monete nel terreno, in particolari condizioni vi può essere la circolazione di correnti sotterranee che favoriscano la reazione di sostituzione. Naturalmente occorrerebbe fare un indagine più approfondita tenendo conto in quale tipo di terreno siano statetrovate tali monete,il Ph del terreno, la presenza di acque di falda etcc.1 punto
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(segue) 550-456 a. C. Tartaruga di mare con la fila di globetti sul dorso e un globetto supplementare su ogni lato. 456-431 a. C. Nel 456 a. C. Egina fu fatta tributaria ad Atene; e nel 431 a. C. gli abitanti furono espulsi in massa e l'isola fu occupata dai kleruchs ateniesi. Durante questo periodo di semi-indipendenza sembrerebbe che gli stateri non fossero stati emessi, ma solo dei trioboli sui quali compare la tartaruga di mare con la struttura del guscio affiancata da lettere. 431-404 a. C. Durante questi ventisette anni di occupazione di Egina da parte degli Ateniesi non si compaiono monete coniate con i tipi di Egina. (segue) apollonia1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2006 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: BB Città: Bruxelles1 punto
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Visto che sono ben due volte che chiedi il parere sulla stessa moneta e ti hanno risposto almeno 10 persone, se ne potrebbe dedurre che l'aureo in questione ti piaccia molto oppure che hai del tempo libero che utilizzi (forse) per prenderci un po', magari bonariamente, per i fondelli. Appurato comunque che il Nerone è a parere unanime autentico, compralo. :)1 punto
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Medaglia devozionale di protezione contro il maligno e le ossessioni,bronzo/ottone,del XVIII sec.- Al D/ il volto con aureola raggiata di S. Anastasio Magundat, monaco persiano del VII sec.,scritta: IM.S.ANAST.- MON.ET.M.= Immagine Sant'Anastasio - monaco e martire(fu decapitato),si dice che la sua immagine faceva fuggire il demonio è proteggeva dai malefici.- R/ Scritta in otto righe,dentro cartella ornata,il significato dovrebbe far riferimento alla protezione del santo,circa l'attribuzione all'Abbazia delle tre Fontane di Roma è possibile,inquanto ci sono le reliquie del santo assieme a quelle di S. Vincenzo di Saragozza. La medaglia originariamente era dotata di appiccagnolo,il buco è stato fatto successivamente per poterla portare o appendere,la medaglia presenta i rilievi molto usurati(lanati) indica che è stata per molto tempo portata,non comune.Ciao Borgho.1 punto
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e' l'asse di tiberio fatto coniare per augusto forse? provident sc e divus augustus pater mi pare, ma vado a ricordo, ric 81.1 punto
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spero di aver dato un piccolo contributo a questa dicussione,gradirei sapere (se possibile visto le condizioni delle monete) se sono tutte di Filippo III1 punto
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i corrieri doganali se non lavorano falliscono quelli delle poste no , lo stipendio lo prendono lo stesso1 punto
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Noto con piacere che siamo tutti sulla stessa barca. Mia moglie, come penso tantissime altre, usa sempre la stessa frase: Stai sempre a guardare le monete? Però quando parla con qualcuno della mia passione, lo fa con una punta di orgoglio perchè ci vede dietro lo studio e la passione. Usa il sistema: un colpo alla botte e un colpo al cerchio. Ho mio nipote di 5 anni che tiene nel suo portafoglio le monete che gli vengono date come mancetta. Gli ho regalato un raccoglitore e una lente d'ingrandimento, non vi dico le maledizioni che mi ha mandato mia cognata perchè adesso è sempre lì a guardare le monete (euro) e a chiedere a tutti di fargli vedere le monete che hanno in tasca, caso mai ci fosse un anno che gli manca. Speriamo in bene.1 punto
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ah collezioni monete? io a casa ho delle monete! ho un fiorino di napoli grande più o meno così (fanno il cerchio con indice e pollice), è rara, è d'oro, un giorno te la porto da far vedere! tutte le persone che non collezionano monete hanno monete rarissime e improbabili a casa. tutte queste persone un giorno te le porteranno a far vedere. sono le cose sicure della vita, come il sorgere del sole e le tasse. :rofl:1 punto
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Vedi anche quì http://www.lamoneta.it/topic/84493-milano-1906-esposizione-internazionale-sempione/?hl=%2Besposizione+%2B19061 punto
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intervengo anch'io ...Fabrizio è un utente STRADISPONIBILE STRACORRETTO E STRARISPETTOSO... vi siete solo fraintesi ... @@Sator se sei qui per imparare qualcosa, come tutti daltronde risolvete in pvt con Fabrizio, ha molto da insegnare ;D1 punto
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Non credo proprio, volevo semplicemente alludere al fatto che demolire una patina con bellissime iridescenze supponendo che ci fosse stato spruzzato qualcosa ce ne passa. Il deprimere non era riferito a nessun utente, ma semplicemente al fatto che vengono sovente vengano dati pareri senza alcuna cognizione di causa, e senza capire l'importanza di documentarsi prima di scrivere.1 punto
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Ne ho anche io una per il mio 7070, niente di speciale, la devo rimpiazzare con una migliore.1 punto
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Evviva Desimoni!!! Ecco una persona che è stata capace di fare una cosa nuova per la sua epoca: ordinare e leggere gli archivi storici per avere informazioni sulle nostre origini: su numismatica (catalogazione, valore e corrispondenza delle varie monete), cartografia, musica, legislazione degli antichi Stati, ma soprattutto il desiderio di rendere fruibile a tutti gratuitamente (volontà espressa nel suo testamento) il frutto delle sue "scoperte" senza protagonismi, solo per il piacere della conoscenza: metteva mano in archivi (sia dello Stato che dei privati) dove il materiale il più delle volte era accatastato alla rinfusa da secoli e da scellerati traslochi, ordinava, catalogava e prendeva appunti per sé e nella speranza che altri proseguissero il suo percorso (infatti quando una notizia secondo lui era superata la bruciava ...la carta era preziosa per alimentare la stufa a legna ...noi oggi ce ne rammarichiamo ...ma anche lui aveva bisogno si scaldarsi). Era capace di cambiare idea! Era anche capace di sbagliare! ...poco rispetto alla mole di notizie che ci ha trasmesso... E io sono convinto che sarebbe contento se oggi qualcuno correggesse i suoi errori perché questi avvalorano ancora di più l'importanza dei suoi studi in quanto senza i suoi studi non ci sarebbero stati gli errori ...ma neppure le correzioni. Evviva gli errori!!! ...Evviva chi ha il coraggio anche di sbagliare!!! In questo modo si fanno passi avanti nella conoscenza e nella Scienza!1 punto
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Non ce l'ho fatta.... gli ho scritto: "Buongiorno, sono interessato alla moneta, le offro 1 cent+2 cent+ mezz'ora di mano d'opera per l'incastonatura. totale posso arrivare a 5 euro. Sono di Sassuolo, posso venire a ritirarlo di persona e a ridere un pò con lei per l'invenzione. Fabio" Aspettiamo notizie.....1 punto
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Fai come Jerry Calà, che nascondeva Ilsole24ore in mezzo a Playboy perchè si vergognava :D1 punto
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Grazie, domenica mattina ero al Cordusio e parlavo di numismatica e delle sue problematiche con 4/5 del forum, e a un certo punto, ho esclamato, noi dovremmo essere come i delfini....., dovremmo essere così. E' nata lì questa riflessione parlando, parlando con bravi esponenti del forum , parlare è importante, in questa fase più che mai, parlare dal vivo, parlare anche su un forum. Poi io penso che l'entusiasmo, il cuore, il sentimento ci deve essere sempre, su un forum ancor di più, chissà magari alla fine qualche cuore lo raggiungerò, da idealista me lo auguro. Questo post mi sento di dedicarlo a tutti gli utenti di Lamoneta, al suo Staff, a tutta la numismatica, a tutte le componenti di questo mondo, forse questo messaggio verrà letto da molti, almeno lo spero molto, Mario1 punto
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Maestro, tanto di cappello, questa è la prima, figuriamoci le altre. A me basterebbe farle al 50% delle tue ;)1 punto
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Leggendo sempre il contributo di Dalle Vegre - Vajna ho trovato questa interessante annotazione in una nota che penso possa essere utile alla discussione. La moneta bassa veniva coniata ogni anno prima di Natale e su ordini precisi delle Regie Ducali Entrate e i preavvisi erano con tempi limitati. C'è per un esempio un contratto di appalto del 1594, ma anche altri per gli anni successivi dove il preavviso dato agli zecchieri era molto breve, c'è per esempio un ordine di 322.000 pezzi del 12 dicembre per coniarli entro Natale, è evidente che se i tempi erano stretti ne consegue che per fare numeri importanti necessitavano di numeri di conii adeguati e questo particolare forse spiegherebbe a volte perché ci fossero diversi conii, magari non spiegabili per il numero di coniazioni, interessante direi.1 punto
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quante monete sono passate in questi anni 899 anni, ricordo quelle del 2013 :blum:1 punto
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Impeccabile l'intervento di Enrico. Il "filone" garantista, anche se minoritario, esiste e va coltivato. A tutti i costi. M.1 punto
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Ciao a tutti engio non era poi tanto vicina ad agira, ne distava "circa" 100 stadi (18 km. + o -), e non emise moneta, o meglio fin ora non è noto nessun nominale con questo etnico. Che Nicosia sia stata la sede dell'antica engio, purtroppo non trova appoggi in nessun dato archeologico, si è vero che vicino al castello vi è attestata una frequentazione archeologica ma limitata, almeno dai risultati attuali, dal VI al II a. C., mentre engio, fondata, secondo la tradizione, dai cretesi intorno al XII sec. a.C., visse sino al I d.C. sicuramente (ne parla Diodoro come città presente ai sui tempi). Per Nicosia si puo' ipotizzare che sia stata, come altri migliaia di siti, abitata da indigeni, poi ellenizzata, per cadere in "disgrazia" sotto il dominio romano. Concordo, invece per l'identificazione di Imakara ad Altesina, o meglio nei suoi immediati dintorni, insieme ad Erbita.1 punto
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