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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/23/13 in tutte le aree
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Fino a poco tempo fa ci si lamentava che la Collezione Reale, donata all'epoca al popolo italiano, rimanesse "chiusa" nei caveau e non disponibile se non per pochi eletti. Ora che finalmente qualcosa si sta muovendo in senso positivo (ricordo anche la disponibilità a mettere in rete, disponibile a tutti del CNI), ci stiamo lamentando sul perchè non c'è traccia di un ringraziamento??? Ma non vi sembra di esagerare??? Diamo atto che qualcosa si sta muovendo ed in maniera anche veloce conoscendo i tempi a cui siamo abituati quando si parla di pubblica amministrazione. Comprendo la critica di @@Vincenzo, il quale si vede "sorpassato" che chi ha meno titoli (ma forse non meno capacità in un determinato campo), ma questo è dovuto di sicuro alla scarsa disponibilità di fondi a disposizione (si veda anche la scelta di pubblicare online e non cartaceo), ma sinceramente non comprendo la critica di collezionisti e studiosi di Numismatica. Un "piccolo" sogno si sta avverando e c'è chi rema contro!?. Sinceramente non capisco, forse ci sono cose che mi sfuggono, ma quest'atteggiamento critico ed immotivato (a mio avviso) rischia solo di compromettere tale collaborazione, tanto auspicata ed ora paventata (per fortuna non da tutti). Con questi presupposti come si pretende di risolvere i problemi della Numismatica se invece di essere uniti, almeno su cose (per me ) ovvie come questa ci si continua a dividere???6 punti
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Ma quanto danno fastidio ste collaborazioni ... sembra quasi che si respiri un'aria da "si stava meglio quando si stava peggio" :D4 punti
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La tipologia, riferendoci al rovescio, è poco comune ma la straordinarietà di questo pezzo sta nell'associazione col busto consolare. Al di la della semplice rarità assoluta, questo pezzo aggiunge un tassello alla difficile riorganizzazione cronologica (quella proposta nel RIC è completamente sballata) delle emissioni londinesi pre 313. In più rappresenta un altro piccolo indizio a sostegno della tesi che vuole Costantino I in Britannia pochi mesi prima del decisivo scontro contro Massenzio (si suppone che l'obiettivo della visita fosse il reclutamento dei veterani britannici). Tale visita non è accertata da fonti storiche, ma viene ritenuta probabile, o quanto meno programmata, in virtù della coniazione a Londinium di monete -come quella in oggetto- celebranti il secondo consolato di Costantino I che cadde il 1 gennaio 312 (ed era la norma che le zecche delle città dove l'Imperatore risiedeva al momento dell'inizio del consolato celebrassero l'evento), nonchè l'ADVENTVS dell'Imperatore in città e la "ripartenza" verso Roma (la serie SPES REIPVB sembra fare proprio riferimento all'imminente scontro contro l'usurpatore Massenzio).3 punti
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500 euro a chi ha venduto punti Vodafone, pesci di ceramica e cineseria varia, collezionando pure qualche feedback negativo non li darei a prescindere.2 punti
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eh questo....! le foto sono goffe ma le :rofl: pongo quant'unque......mille scusi !2 punti
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Buona serata Temo che tra botta e risposta, si possa andare all'infinito. :pardon: Chi porta un caso e chi il caso avverso....non se ne esce. Per quanto mi riguarda, ritengo che l'oggetto della discussione sia già stato chiarito: siamo concreti, siamo pragmatici, non guardiamo il pelo nell'uovo...va bene, raccolgo il messaggio ed auspico che, una prossima volta, sugli elaborati vengano citati anche coloro che hanno collaborato, perché se lo meritano. E' solo questione di forma e non di sostanza? Sarà, ma in ambito Pubblico, io ho imparato che la forma è sostanza. Riguardo alle altre vicende...beh, penso che sia il "mercato" a determinare scelte e politiche del lavoro; più nel privato che nel Pubblico senza dubbio, ma anche per quest'ultimo, credo, che i tempi siano cambiati. Mio figlio quest'anno ha voluto iscriversi a giurisprudenza dopo la maturità (ho tentato di sconsigliarlo, ma è scelta sua e non è giusto che interferisca più di tanto); io avrei preferito che facesse l'idraulico o l'elettricista ma, sapete bene, quando mai i padri c'azzeccano? saluti luciano2 punti
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Posto il mio denaro, penso che sia il più comune, però mi incuriosisce una spece di unghia sotto al castello, è un difetto di conio ? Grazie2 punti
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:) grazie! concordo con te su tutto, mi fa davvero piacere vedere Belle monetine, indipendentemente dalla conservazione, apprezzate da giovani che imparano in modo umile e velocemente ;)2 punti
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Era alla ricerca attraverso alcuni vecchi Redbook, quando mi venne in mente che avrei postato in più rispetto all'edizione 1963 che ha mostrato il 1904o Morgan (e altri) prima del rilascio dei sacchetti del Tesoro. Eccolo di nuovo: -------------------------------------------------------- Was looking through some old Redbooks when it occurred to me that I should have posted more than the 1963 edition that showed the 1904o Morgan (and others) before the release of the Treasury bags. Here it is again: E qui è la stessa pagina dal 1964 Redbook: ------------------------------------------- And here is the same page from the 1964 Redbook: Noti qui l'innocente, il 1903o. Il 1903o Morgan era effettivamente una data scarca, ma per un tempo la scoperta di grandi quantità di 1904o, 1902o, 1898o Morgans spaventato il mercato. :) v. -------------------------------------------------------- Note here the innocent bystander, the 1903o. The 1903o Morgan was indeed a scarce date, but for a time the discovery of large quantities of 1904o, 1902o, 1898o Morgans spooked the market. :) v.2 punti
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riporto in chiaro per tutti il 20 euro oro dedicato a Giulio II Valore facciale: 20 euro Qualità: Proof fondo specchio Metallo: Oro 917/1000 Diametro: 21 mm Peso: 6 grammi Tiratura: 2.400 pezzi Zecca: IPZS (Italia) Prezzo emissione: 330,00 euro Data di Emissione: 15 Ottobre 2013. http://collezionieuro.altervista.org/blog/vaticano-10-euro-commemorativo-oro-dedicato-i-papi-del-rinascimento-giulio-ii-2013/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook2 punti
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La butto lì anch'io... ma una bella collezione di tappi per spumante no?2 punti
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Io mi sono un po’ portato avanti … in vista della II giornata del “grosso” … acquistando tre “grossi” e aspetterò il convegno per “datarli” correttamente; niente di eccezionale, soprattutto perché i prezzi erano convenienti e, mentre sugli esemplari veramente straordinari c’è stata una battaglia incredibile di rilanci su rilanci, su questi, evidentemente, i partecipanti hanno sorvolato. Sono: Il grosso di Merano, quello di Trento e il genovese di Boccanegra primo dogato dell’ultima asta Stacks. Poi, per risparmiare sulle spese postali, ho preso anche il testone di Ludovico il Moro con lo stemma sul retro e la Lira Tron …che erano in saldo (e poi chissàmmai che la prossima possa essere ..."la giornata del Testone"). Non ultimo, gradita sorpresa, nello scoprire che la dogana non mi ha fatto pagare i dazi ma solo l’IVA al 10%. Ecco qua i grossi di Merano e Trento. PS: Tutto ciò per rispondere a @@matteo95 che avevo maliziosamente incuriosito ...2 punti
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Il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo si pregia di ospitare ed organizzare la seconda giornata della moneta grossa il 17 novembre 2013. Un doveroso grazie alla Società Ligure di Storia Patria ed alla Società Numismatica Italiana, nonché al nostro forum. Ma un ringraziamento particolare va al Comune di Genova, alla direzione dei Musei di Strada Nuova per aver reso possibile la gratuità della visita alle collezioni numismatiche del Comune esposte a Palazzo Tursi. A breve verrà reso disponibile, in formato pdf, il depliant dell'evento. PROGRAMMA 9:45 Saluti e presentazione della giornata 10:15 "I grossi di area tirrenica dalle origini alla fine del Duecento: nuove ipotesi su cronologie e seriazioni" Monica Baldassarri A seguire dibattito 12:20 Aperitivo medievale con Ypocras 13:00 Pranzo 14:30 Visita gratuita alle collezioni numismatiche dei Musei di Strada Nuova di Genova 15:45 Ritorno a Palazzo Ducale per incontro informale tra collezionisti e studiosi Nota Bene: per il pranzo e la visita alle collezioni numismatiche e' richiesta la prenotazione. Per informazioni [email protected]1 punto
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Date un'occhiata a questa splendida gallery con le opere di Andre Levy: http://www.repubblica.it/persone/2013/09/19/foto/monete_pop_andre_levy-66858372/1/#1. Che ne pensate? Le collezionereste? :rolleyes:1 punto
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No vale quella di Palpi ...! ma li scopro originalita .....e 0.7 grami di fascino...... :pleasantry:1 punto
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La vendita risale a diversi anni fa. All'epoca erano meno sviluppati gli strumeni di analisi che utilizziamo adesso. Giusta l'osservazione che per pezzi di questa entità giocoforza ci si affida ad un prprio commerciante di fiducia, non solo per un suo parere tecnico ma anche perche in caso di contestazione sarebbe lui a mediare con la casa d'aste e se persona riconosciuta e stimata nell'ambiente eventuali procedure di "ritorno" verrebbero agevolate. Occorrerebbe sapere se la moneta sia stata restituita, cosa certamente possibile, vista la non banalità dell'affare, difficilmente comunque potremmo saperlo o meglio magari qualcuno puo' saperlo ma giustamente non puo' commentare. Non posso ancora una volta sorprendermi dall'escalation che i falsi di greche (e romane ?) ha avuto negli ultimi 10 anni. Negli anni '80 e ancora '90 i grossi mercanti bloccavano le monete dubbie e la loro reputazione era tale che nessuno le riprendeva per la vendita. Qualche volta appariva qualche falso clamoroso ma era individuato, denunciato e comunicato agli altri mercanti. La LEU poi lo ritirava letteralmente dal mercato e lo metteva nella propria collezioni di falsi. Collezione che ho avuto la fortuna di esaminare, vera nave scuola per i mercanti piu' smaliziati. Era un mercato piu' piccolo, i valori delle monete erano piu' contenuti e c'erano piu' gentiluomini in giro :)1 punto
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Anche io opterei per la prima serie; ti sposto la discussione in "Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee. " (sezione più pertinente).1 punto
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sì, sono monete coniate dai Romani per la circolazione in Siria recanti l'effige del re Filippo ( non più in carica all'epoca). La moneta è consunta e molti dettagli non sono apprezzabili, il metallo è poroso, il tondello è piccolo e ciò non consente di classificare correttamente la moneta ( come già ho detto, l'anno è fuori tondello)...queste monete non sono rare: sempre ammesso che la tua sia autentica, il valore a mio parere non è superiore a 60-70 euro.1 punto
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Dalla descrizione che ne leggo a p. 65 della rivista, penso proprio che si tratti di questa: (da: http://www.muenzhandel-ortner.de/product_info.php?language=en&products_id=3493)1 punto
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salve carica la foto su un server apri la foto fai click con tasto destro del mouse pia e poi incolli sotto.1 punto
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Bello, molto bello. Mi ha molto colpito la A con quel segno...... Invito tutti voi a verificare le A degli esemplari presenti nel catalogo. Mi sembra evidente che hanno dei "segni" strani che, credo a questo punto, abbiano qualche significato particolare ....da scoprire? Invito chi possedesse altri esemplari a controllare i propri ed eventualmente postarli ...poi, chissà, che si possa trarre qualche conclusione ....1 punto
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Provo a riassumere i punti di maggiore dubbio: 1 = forma della scritta, che si discosta da quella osservata su esemplari autentici 2 = perlinatura non esattamente corrispondente 3 = occhi poco nitidi e con espressione non coerente 4 = forma globulare, che improvvisamente mostra capelli divisi verso il viso 5 = delfino praticamente illeggibile 6 = contorno del collo e della collana non corrispondenti 7 = doppia linea, che può essere giustificata da scivolamento di conio, ma poco coerente Chi ha voglia di partecipare alla "caccia al tesoro".....?1 punto
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Non per essere indiscreto ma nei cataloghi quanto è data la 50 J033.Questi benedetti cataloghi :rofl:1 punto
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In questo profluvio di commenti a proposito delle collaborazioni private, la migliore risposta credo sia quella di Fedafa al # 62. C'è in primo luogo la necessità di fare emergere l'immenso patrimonio numismatico pubblico e su questo esiste unanime accordo. Sicuramente a fare i catalogatori serve personale esperto e preparato, che conosca anche la relativa bibliografia ma anche la tecnica monetaria (e magari in grado anche di riconoscere falsi, d'epoca e moderni....). In un paese normale questo personale dovrebbe essere quello che ha fatto un adeguato excursus scolastico, fino alla specializzazione in numismatica. L'ideale sarebbe che si formi una sorta di albo professionale di specializzati numismatici, da cui attingere i vari esperti. Altrimenti c'è anche il rischio che a catalogare monete, ad esempio di un ripostiglio, sia in realtà l'archeologo responsabile di quel ritrovamento in scavi archeologici, ma con una modesta infarinatura di numismatica (magari grazie a un veloce esame in quella materia durante il corso di laurea). Molto spesso leggo lavori fatti da archeologi, con catalogazione di monete, quando presenti, che è veramente povera e talvolta senza nemmeno riferimenti di classificazione. In pratica una lista di numeri e minimi cenni sulla natura delle monete. Chiaramente riducendo al minimo l'informazione si rischia di meno di fare brutte figure. In passato di ricorreva più spesso a veri specialisti numismatici, come ad esempio il prof. Catalli, che nella sua carriera ha schedato migliaia e miglia di monete. Al Museo di Chieti ad esempio è depositata la famose stipe di Carsoli, con migliaia di monete (circa 3000 monete, per lo più di epoca romano-repubblicana), in realtà rinvenute a più riprese e mai descritte nel dettaglio. Esistono schede redatte da Catalli, che poi sono state consegnate al Soprintendente responsabile e come al solito messe nell'archivio (deposito). Le notizie sono così frammentarie che non esiste un accordo fra i vari autori che hanno citato questa stipe per indicare l'esatto numero delle singole emissioni (e finora fa testo il succinto lavoro della Vitale del 1998). Adesso sinceramente non so chi possa fare un lavoro simile, appunto di schedatura, che è comunque propedeutico a una successiva pubblicazione, se si farà. A rigore dovrebbe essere appunto un laureato in archeologia e specializzato in numismatica. Il problema è che la stessa numismatica è estremamente vasta e copre circa 2500 anni di storia, con relativi problemi specifici. Serve sempre più personale altamente specializzato e i problemi e le conoscenze delle monete romano-repubblicane sono ben differenti da quelle ad esempio medievali (e all'interno delle medievali ci sono competenze ben diverse tra le zecche piemontesi o lombarde e quelle borboniche del sud). La stessa responsabile del Museo Nazionale Romano mi disse in almeno due occasioni che diffidava profondamente dei numismatici "tuttologi" (la definizione era la sua) e che preferiva dialogare con veri specialisti. Aggiunse che non guardava alla provenienza degli specialisti, ma che avrebbe valutato se avessero dimostrato di conoscere bene il settore di propria competenza. Sicuramente ci sono privati che hanno accumulato competenze appunto specifiche in un preciso campo. Il dr. Gianazza possiede una competenza molto alta per le monete medievali del comparto lombardo e piemontese. Io stesso mi guarderei dal discutere su emissioni carolingie, mentre mi permetterei di mettere la propria faccia per il settore su cui ho accumulato negli anni una certa esperienza. Sono sicuro che avrei da insegnare non poche cose anche agli stessi docenti universitari, che magari hanno letto migliaia di libri e conoscono a menadito opere di antichi autori, ma hanno visto ben poche monete e non sanno nemmeno riconoscere i falsi....! Quello che riconosco è che la responsabilità di quello che scrivo è la mia e cerco di evitare di scrivere cazzate, e che chi coordina deve appartenere alle strutture pubbliche. Non ho alcuna intenzione di comportarmi come il maiale orwelliano (e comunque il riferimento al bel libro della "Fattoria degli animali" non è propriamente pertinente). Elledi, come anche Bizerba, possiede una specifica competenza per le monete decimali di Vittorio Emanuele III e ha scritto pure degli ottimi libri su questo settore. E' sicuramente qualificato a valutare i dati provenienti dal ritrovamento dlle monete d'oro moderne nei depositi della Zecca e rimasti ancora segreti. Ha tutto il diritto di rendere pubblica la vicenda e di premere sulle Autorità pubbliche per acquisire le informazioni, fermo restando che la responsabilità del materiale resta in mano pubblica. Si tratta di una vicenda che non ha nulla a che vedere col Museo Nazionale Romano e l'unico denominatore comune è la presenza della precedente curatrice del Museo nella Commissione che doveva catalogare l'immenso materiale aureo. Sicuramente contano anche i rapporti personali, anche per poter godere di un minimo di fiducia. Chi è stato protagonista di duri scontri con una struttura pubblica, anche se competente per quella monetazione, difficilmente potrà contare sulla collaborazione.....1 punto
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ahimé quanto dice rorey36 è vero, pur essendo altrettanto vero quanto detto quanto detto da nime... ergo? ergo, in via del tutto prudenziale, non vale la pena acquistare lotti multipli di monete da pulire dall'inghilterra (pur essendo la cosa lecita e permessa) con l'intento di rivenderle singolarmente e pulite in italia. perché? semplicemente perché non è così facile e immediato dimostrare che quella moneta pulita deriva da quel preciso lotto da pulire.1 punto
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Ecco ciò che manca nello specchio riassuntivo! Belgio: 100º Anniversario del Istituto di Meteorologia Reale 18 settembre 2013: EMESSA! Finlandia: 150° Anniversario del Parlamento Finlandese EMESSA! settembre 2013 Italia: 7° Centenario della nascita di Giovanni Boccaccio Tiratura folder: 12.000 Tiratura circolante: 9.988.000 Italia: 200° Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi Tiratura folder: 12.000 Tiratura circolante: 9.988.000 Monaco: 20° Anniversario dell'adesione alle Nazioni Unite Data di emissione rotolini: settembre 2013 Data di emissione cofanetti proof: giugno 2013 San Marino: 500° Anniversario della morte del Pinturicchio EMESSA! Spero d'esserti stato d'aiuto! CIAO MIRKO!1 punto
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Infatti è noto che tramite i concorsi nelle pubblica amministrazione vengano assunti sempre i migliori e non gli amici/amanti/parenti di qualcuno. Non stiamo mica parlando di assumere 100 persone, in questo caso il concorso potrebbe avere un senso, ma di una persona. Grazie a Dio hanno scelto uno competente.1 punto
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Per meglio focalizzare il tutto vi mostro ance un paio di monete. La prima è un eccezionale esemplare commemorante il secondo consolato. In genere queste emissioni celebrative erano in oro (cfr. quelle emesse a Ticinum e Treveri), ma a Londinium non si coniavano nè aurei, nè argentei. D//: CONSTANTINVS P F AVG R//: P•M•TR•P•C-OS•II•P•P• RIC VI Lodinium --, Cohen 397 (30 gold fr.), Huvelin 204. La seconda vede il busto consolare associato al rovescio commemorante l'ingresso di Costantino I in Londinium.1 punto
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ma ricco di storia.......di 0.24 grs di buon argente restante.....e 14mm di diametro......1 punto
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Questo è difficile perchè, secondo me, si riesce a leggere abbastanza agevolmente X:IAN a sinistra del castello e sul retro CO/NR/AD e con questi dati avremmo i minuti di Valerando, Carlo VI, Pippo M. Visconti, Tommaso di Campogregoso, Raffaele Adorno, Giano, Ludovico e Pietro di Campofregoso, Carlo VII, Prospero Adorno e ancora Ludovico per la seconda volta.... ...ma se interpreto giusto la sigla ...che potrebbe essere R rosetta ....allora mi risulta che l'unico possibile sarebbe Ludovico di Capofregoso Doge XXV (prima volta) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV22/3 ...e a me sembra proprio così... ...sbaglio, la R, come sigla, ce l'ha anche Raffaele Adorno ...ma qui viene quella linea orizzontale sopra alla torre centrale del castello che non può essere una R mentre è compatibile con la L (ricordatevi che in questi minuti non c'è la croce sopra la torre centrale ma la prima lettera del doge.1 punto
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In gioventù ho amato tantissimo Orwell (e lo amo tuttora, anche se con meno entusiasmo)... Sono d'accordo che ''La fattoria degli animali'' (avendola letta in italiano trovo giusto scrivere il titolo in italiano) non c'azzecca con la situazione descritta. Non c'è stata alcuna presa di potere e, mancando il presupposto, manca anche il resto. Poi, come al solito, ci sono ragioni e torti da entrambe le parti. Ho comunque l'impressione che parliamo senza sapere come stanno esattamente le cose. Posso solo aggiungere che, indipendentemente da come sono andate le cose, il risultato c'è e si vede (finalmente). Complimenti a tutti coloro che l'hanno realizzato! Arka1 punto
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La moneta è questa: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AUGQDR/42 D/ ↻ IIIVIR A A A F F; Un altare, di forma arrotondata, decorato con ghirlanda. R/ ↻ C NAEVIVS CAPELLA; → S C RIC I, 466 CBN 864 BMC 267 C Naevius Capella Attenzione ai quadranti di Augusto perché sono classificati al 50% in maniera errata, in quanto loro stessi nello scrivere il RIC hanno creato confusione fra altare trapezoidale e tondo. Il punto è che anche quando l'altare è tondo molte volte viene considerato trapezoidale, come hai fatto tu, visto che la base è comunque, quasi sempre, di questa forma (come ha detto profausto dovevi girare il dritto). Un aiuto, per gli altari tondi, è quello di seguire la ghirlanda, che in questo caso, a meno che non fosse stata nello spazio, non poteva essere calante verso l'alto. :D Un esempio di altare trapezoidale è questo:1 punto
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Mi spiace, ma anche per te ho una truppa di balestrieri che si apposterà al valico per dove pensi di andare.... :D1 punto
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Salve, credo che l'esemplare possa essere identificato come segue: D/ Testa laureata di Apollo a d. R/ KATANAINWN. Afrodite Hyblaia (?) stante a d. con una colomba (?) nella d.; davanti, II. Bibl.: SNG Copenhagen, Sicily, 193. Vedi: http://www.wildwinds.com/coins/greece/sicily/katane/t.html1 punto
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@@Andreac99 scusa ma non meriti nemmeno una risposta ! :whome: senza una foto ! non un.... per favore, non un grazie , non uno straccio di presentazione ! ...1 punto
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Per numa numa. Francamente, per quanto mi sia sforzato di rileggere con occhio critico i miei precedenti interventi, non ho notato quella “continua ironia” e “vero e proprio sarcasmo” che invece hai ravvisato Tu. Ho narrato un episodio che mi è capitato personalmente (richiesta, inevasa, di visione di tre monete) e l’altro, di cui ha parlato Domenico (sulla nota nr. 56), in relazione ai quali ho avuto occasione di “relazionarmi” con la Parte Pubblica, con i deludenti risultati che ho descritto. Anche quelli sono due episodi che, nel loro piccolo, attengono a “ipotesi di collaborazione” Privato/Pubbliche, quanto meno potenziali, in materia numismatica. Li ho citati perché li ho “toccati con mano” e mi riguardano personalmente, così come ho ricordato un altro episodio invece totalmente positivo e da imitare, che è l’esperienza fiorentina coordinata dal Prof. Catalli. Non dubito che vi possano essere altri episodi di collaborazione positivi o negativi e la discussione poteva anche portare qualche Utente informato a parlare delle sue esperienze dirette di collaborazione con il Pubblico, un po’ per constatare quale sia, attualmente, il quadro della situazione. Mi pare, fra l’altro, che sulla “stranezza” consistente nella mancata citazione della SNI (e del relativo accordo) nel Bollettino nr. 7, abbiano sostanzialmente concordato anche Luciano e Alberto, che pure non mi sembrano animosi “Ultrà” diffidati, i quali, senza strapparsi le vesti e con la consueta misura, hanno comunque segnalato che la cosa appariva “strana” anche ai Loro occhi. Si può segnalare tutto ciò senza creare un incidente diplomatico? Tu ed Altri ritenete che in futuro verranno fornite le precisazioni che un qualunque testo avrebbe riportato, quanto meno in una nota, fin dal primo momento. Benissimo. Se ciò avverrà ne prenderemo atto e ne daremo anche conto….e non vedo quale sarebbe poi la “figura barbina”….ma mi spieghi per quale motivo non si possa considerare quanto meno “curiosa” una simile scelta editoriale? E soprattutto: mi spieghi perché non lo si possa scrivere senza essere accusati di “remare contro”? E mi pare che chi ha fornito il Suo punto di vista su questo aspetto lo abbia fatto, in tutta serenità, indicando alcune motivazioni che possono spiegarla; senza per questo ritenere che aver richiamato l’attenzione del Forum sul punto rappresenti un’operazione “sovversiva” in chiave anti-collaborativa. Se poi invece, ora che è partita questa importante collaborazione, si debbano (per prudenza) archiviare esperienze negative e argomenti che possano infastidire, perché controproducenti allo sviluppo del dialogo in corso, allora credo però che si pretenda un po’ troppo da chi, di tanto in tanto, “ha l’ardire” di osservare la situazione circostante . Se per 60 anni, come ricordavi, non si è avviata la catalogazione della ex Coll. Reale ed oggi, al 61° anno, si sta cominciando a fare qualcosa, abbiamo certamente motivi per esprime enorme soddisfazione verso coloro che hanno permesso che ciò si realizzasse. Ma, nel rallegrarmi sinceramente di ciò per l’ennesima volta, non posso non ricordare come continuino purtroppo ad esistere disfunzioni e carenze nei rapporti con i Privati, che fanno certamente molto meno notizia del positivo accordo SNI/MNR ma che inficiano e intralciano analoghe finalità di tutela e di valorizzazione a cui tendono le intese SNI/MNR. Mi rimproveri di parlare di queste cose nel momento meno opportuno, perché ciò mette in ombra quello che si è faticosamente riusciti a fare dopo 61 anni? Vabbè…ma allora cosa vogliamo fare? Stabiliamo un protocollo nel quale, per non turbare la pax faticosamente raggiunta dopo 60 anni, si vietino discussioni che in qualche modo possano arrecare disturbo alla Parte pubblica? Mi sembra un compromesso un tantino eccessivo e, soprattutto, ipocrita. E’ vero che siamo ormai talmente abituati a prendere calci in quel posto ed a sentirci rispondere NO! (quando ci rispondono…) che un episodio come quello dell’intesa SNI/MNR probabilmente meriterebbe che venga istituita una sorta di ricorrenza numismatica da festeggiare annualmente, al pari della breccia di Porta Pia o dello sbarco dell’uomo sulla luna… (qui riconosco di aver fatto uso del sarcasmo…). Ma non sarebbe neanche male ricordare qualche volta, a noi stessi, che stiamo parlando di attività di volontariato gratuita svolta a favore dello Stato (che istituzionalmente sarebbe preposto a svolgerla con personale pagato da tutti i cittadini - anche da quelli “non numismatici” – ma che lo Stato non svolge) per la quale dobbiamo anche ringraziare chi ci permette di realizzarla… Insomma, va bene essere soddisfatti per il risultato ottenuto; va bene ringraziare la Parte pubblica che “con la sua lungimiranza” ha permesso di raggiungerlo; ma sentirsi anche in colpa per aver osato rilevare pubblicamente che nell’Opera realizzata non vi sia neppure un minimo accenno all’accordo, domandandosi il perché, mi sembra un atteggiamento che sfiora la piaggeria! Per acraf "Al limite, potrebbe essere la NIA a fare da promotrice per una campagna di sensibilizzazione, ma qui non c'entra il Museo Nazionale Romano nè il Ministero dei Beni Culturali, ma piuttosto il Ministero delle Finanze (e pare che tutte queste monete d'oro siano ancora depositate nel caveau che dipende da questo Ministero)....." Caro Alberto, per quanto riguarda la famosa nora 56 abbiamo fatto anche qualcosa in più. Visto che nessuno del Portale Numismatico ci ha risposto, abbiamo dovuto ricorrere ad un Senatore della Repubblica per l’inoltro, nella forma dell’interrogazione parlamentare, di una richiesta di chiarimenti su quella complessa vicenda numismatica. Certo. Forse è un pò come andare a caccia di passeri portandosi il lancia-granate....ma che vuoi fare?....uno scrive una email e non ottiene risposta...adesso sembra che nel numero di questo mese del Giornale della Numismatca in aggiunta al'articolo di Domenico apparirà un'approfondimento nel quale un Funzionario del Ministero, il cui nome è però coperto dall'anonimato (ma stiamo parlando di numismatica o di segreti militari?) fornirà alcune precisazioni, che però sarebbero in contrasto con il contenuto della nota 56......... Mah., non so più cosa pensare. E Tu? Saluti a tutti. Michele1 punto
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Gentile amico, non avrei certo potuto aiutarti a "soddisfare questa curiosità" senza il tuo suggerimento sull'antica dimora degli Alippi. :good: E temo che non ci sarei riuscito a prescindere, se per fortunata coincidenza non mi fossi recentemente trovato a questo convegno nel e sul Comasco: http://www.lamoneta.it/topic/108189-convegno-araldico-in-como-sabato-2262013/ http://www.notiziarioaraldico.info/201306114430/convegno-antichi-stemmari-lombardi-lo-stemmario-carpani/ http://www.notiziarioaraldico.info/201307084585/le-immagini-del-convegno-araldico-di-como/ Lì è stata presentata un'edizione parziale, ma a colori, del noto Stemmario Carpani: un manoscritto della seconda metà del XV secolo, contenente gli stemmi delle famiglie all'epoca note in area comasca, e conservato nel capoluogo lariano: http://www.notiziarioaraldico.info/201306164470/stemmario-carpani/ Ecco il riferimento bibliografico completo: E. Gadaleta, Stemmario Carpani. Blasonatura e digitalizzazione di uno stemmario comense del XV secolo, Arcisate, Centro Studi Araldici 2013. Ivi, a p. 180, viene riprodotto il f. 12v del manoscritto. Ogni foglio riporta di norma nove stemmi disposti su tre righe, dipinti a colori e accompagnati dal cognome della famiglia titolare. In quel foglio, lo stemma centrale della riga superiore è abbinato alla famiglia de Alipis de Mandelo. Aspetta a gioire. Non basta. Il contenuto dello stemma è del tutto affine a quello disegnato 400-450 anni dopo in Argentina. Unica differenza: tutte le figure sono nere. Lo potrei blasonare d'oro, all'aquila bicipite al volo abbassato, ogni testa sormontata da una corona all'antica, accompagnata in punta da un volo piegato e disgiunto, il tutto di nero. Mi spiace di non avere il permesso per riprodurre il disegno, ma ti posso garantire che il suo "clone sudamericano" gli è fedele (colori a parte, come dicevamo). Posso quindi dire di condividere le tue illazioni, e anzi di aggiungere loro una base araldica di notevole spessore. Ma... ...tu m'insegni che ogni medaglia ha il suo rovescio. E questa "medaglia" non fa eccezione. :mega_shok: Lo stemmario Carpani è testo araldico. Non genealogico. Quindi, in questo momento, io e te stiamo ragionando su una famiglia Alippi d'area comasca del XV secolo, e su una famiglia Alippi moderna e contemporanea che è stata anche in Sudamerica. Per poter dire che stiamo parlando di una medesima famiglia, occorrerebbe trovare il filo genealogico che lega la prima alla seconda. E in questo, purtroppo, il povero araldista con cui stai parlando non ha strumenti per aiutarti a dovere. Posso solo dirti che il simpatico aneddoto "siriano" che hai condiviso con noi mi ha confermato una "lampadina" che mi si era accesa in mente appena ho osservato l'aquila bicipite dello stemma e relazionandola al cognome. Alippi <--- Aleppo ---> aquila bicipite vicinorientale (sebbene qui resa in nero su oro, ossia nella bicromia tipica più dell'impero nordeuropeo che di quello bizantino).1 punto
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pur nella mia ignoranza, non sono del tutto d' accordo circa quest' immagine di Nerone.. ad ogni modo, se mi posso permettere, perchè non inizi con il leggere qualche bel testo di numismatica (di base e non) prima di buttarti a capofitto nell' acquisto (alla cieca) di una moneta?1 punto
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Il disegno della moneta d'oro da 100 dollari, era destinato a rimanere tale. La Zecca degli Stati Uniti non ha mai ufficialmente realizzato la moneta, neanche come semplice campione. Il disegno stesso, facente parte di un album di schizzi di George Morgan donato dalla casa d'aste Stack's allo Smithsonian nel 1966, era stato da questo "dimenticato" per quasi 40 anni (non succede solo da noi :rolleyes:). Dopo il ritrovamento a metà degli anni 2000, alcune aziende private hanno fatto coniare la moneta, sia in oro che in argento, basandosi sui disegni di George Morgan. La stessa può ancora essere acquistata per alcune centinaia di dollari presso diversi siti americani. L'esemplare che vi mostro è in oro, da un'oncia...uno spettacolo :D petronius oo)1 punto
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Non ho mai usato la vasellina e neanche l'olio sulle monete ne su altro. Però spesso uso semplice olio di semi o d'oliva per ridare colore alle monete dopo la pulizia. Le lascio all'aria per qualche giorno e poi le tampono bene, il risultato è buono, ridà vitalità e patina al metallo e rende le monete più belle. Da ragazza, a casa dei miei genitori, usai del petrolio per ravvivare il colore dei pavimenti che erano in vecchio cotto rosso. Abitavo in un palazzo del 1500 quindi potete immaginare in che stato fossero, anche se non credo fossero originali dell'epoca erano sicuramente molto antichi. Tornarono bellissimi, di un bel rosso fuoco acceso ed anche un po' lucidi. Ho fatto questo esempio per far capire che spesso le sostanze "grasse", come possono essere gli oli e il petrolio, fanno del bene ridando vita a ciò che con loro viene "ingrassato"... :D , penso sia lo stesso per la vasellina. Ciao, Giò P.S.- su di me non passatela, son già abbastanza "ingrassata" di mio... :lol: :lol:1 punto
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In argento del 1900 ne ho più di una, e mi sono tutte care, ma quella che preferisco è senz'altro questa per molti motivi, tra i quali: 1) me l''ha regalata un caro amico 2) Ogni volta che la guardo ricordo l'occasione, veramente speciale, in cui me l'ha regalata. Lo ringrazio ancora per il bellissimo pensiero. Le foto non le rendono giustizia ma vi assicuro che è in conservazione spettacolare. Ciao, Giò1 punto
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Non è una moneta del Vaticano ma dello Stato Pontificio, seppur emessa nel suo ultimo periodo di vita, prima che infami invasori al soldo della massoneria ne occupassero illegittimamente il territorio, rendendo il Santo Padre prigioniero dello stato italiano. Ad ogni modo, se la conservazione è BB, direi che al massimo può valere un'ottantina di euro. Per dare una valutazione precisa però bisognerebbe visionare la moneta.1 punto
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