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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/13 in tutte le aree
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.. Qui Saturno, confermo collisione con secondo anello...stop Palloncini distrutti..stop Secondo anello intatto..stop :lol:4 punti
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Intanto ringrazio anch'io tutti per l'attenzione e la competenza che mettete al servizio della numismatica. La H misura 4,00 mm di altezza 5,00 mm di larghezza, non riesco ad essere più preciso, inoltre rimisurando la moneta è 12,00 nella parte più stretta, e 13,00 nella più larga. Ecco le immagini di confronto con un altro denaro. Voglio farvi notare lo spessore e l'altro particolare allegato con la C al rovescio che ha un cuneo all'interno come se fosse un T a fungo.3 punti
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Ciao a tutti, Ringrazio anche io tutti partecipanti tra cui Francesco e Marco per la conferenza. Un mio desiderio sarebbe di farne un'altra ma questa volta con il microscopio stereo in sala, direttamente collegato la PC, analizzando i falsi in diretta. Comunque la conferenza é stata ripresa, perciò a breve posteremo tutto il video dell'evento. Ciao a tutti3 punti
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Connessioni... la mia parte preferita della moneta raccolta. Abbiamo trovato una scatola di vecchie lettere e immagini che erano appartenuto alla mia bisnonna. Apparteneva al mio bisnonno troppo, ma è morto anni prima ero nato e non ero abbastanza fortunato a conoscerlo. Una delle cose arrotolate nella casella che mi interessava di più è venuto da un successivo capitolo della loro vita insieme: Articoli simili devono ancora esiste in molti altri paesi, ma questo piccolo banner—nelle sue varie forme—è stato un appuntamento fisso del 1940s americano. (Notare la bandiera 48-star di 1912-59, sovrapposta la seconda guerra mondiale "V" per la vittoria). Stelle azzurre, naturalmente, significato figli o figlie in servizio militare. (La nostra famiglia, fortunatamente, mai bisogno di convertire una delle tre stelle blue in una stella d'oro, che indicava una morte in servizio militare.) Ho visto queste cose centinaia di volte nel corso degli anni, ma c'era qualcosa di vedendo quest'ultimo particolare, dalla mia famiglia—attentamente conservato e accompagnato da faraglioni di lettere che i ragazzi avevano inviato a loro gente di quegli anni fa—beh, davvero mi ha colpito. Mia bisnonna era una fattoria-donna circa povera come lo sporco (come mia nonna usato per descrivere la sua madre), e la famiglia ha vissuto diversi chilometri dalla città più vicina. E ancora quella piccola fattoria era stata trascinata nel resto del mondo per alcuni anni. Gran-nonna potrebbe a piedi fuori la porta e girate a est e pensare a suoi due figli 7.000 chilometri di distanza attraverso l'Atlantico in Europa—uno di loro a volte 7.500 chilometri di distanza e 6.500 metri di altezza se 8th aeronautica era sulla Germania nazista quel giorno. E se gran-nonna camminava fuori quella stessa porta Casale e guardato da altra parte, verso ovest attraverso il Pacifico, lei potrebbe pensare che il terzo figlio di lei—10.000 chilometri al largo dell'isola di Iwo Jima o Okinawa. Preoccupante quando o se si potrebbe arrivare a venire casa era un'esperienza comune in quegli anni--e non solo in America, ovviamente. Ma in America c'erano due tormentoni in rima che stava per le scuole di pensiero concorrenti... ------------------------------------------------------------------- Connections…my favorite part of coin collecting. We found a box of old letters and pictures that had belonged to my Great-grandmother. Belonged to my Great-grandfather too, but he died years before I was born and I wasn’t lucky enough to know him. One of the things rolled up in the box that interested me most came from a later chapter of their lives together: Similar items must still exist in many other countries, but this little banner—in its various forms—was a fixture of the American 1940s. (Note the 48-star flag of 1912-59, superimposed over the WWII “V” for Victory.) Blue stars, of course, meant sons or daughters in military service. (Our family, fortunately, never needed to convert one of the three blue stars to a gold star, which indicated a death in military service.) I’ve seen these things a hundred times over the years, but there was something about seeing this particular one, from my own family—carefully preserved and accompanied by the stacks of letters that the boys had sent to their folks those years ago—well, it really struck me. My Great-grandmother was a farm-woman about as poor as dirt (as my Grandmother used to describe her mother), and the family lived several miles away from the nearest town. And yet that small farm had been dragged into the wider world for a few years. Great-grandmother could walk out her front door and turn east, and think about her two sons 7,000 kilometers away across the Atlantic in Europe—one of them sometimes 7,500 kilometers away and 20,000 feet high if the 8th Air Force was over Nazi Germany that day. And if Great-grandmother walked out that same farmhouse front door and looked the other way, westward across the Pacific, she could think about that third son of hers—10,000 kilometers away off the island of Iwo Jima or Okinawa. Worrying when or if they might get to come home was a common experience in those years—and not only in America, of course. But in America there were two rhyming catchphrases which stood for the competing schools of thought….2 punti
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su google books aggratis ho trovato Guglelmo Heyd Le colonie commerciali degli italiani in oriente del 1866 sono 2 volumi dove si descrivono le origini delle colonie commerciali e le linee di traffico con i vari paesi lettura molto interessante per chi colleziona le monete di venezia o genova e vuole approfondire un po la storia e le ragioni dell ascesa e del declino economico di queste potenze marinare io ne ho letto meta` e lo consiglio vivamente2 punti
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A mio parere non c'è nulla che possa infastidire le differenti parti politiche. Mi pare che tutto il thread sia rimasto in topic con quello che si proponeva, cultura e storia del sud italia. Per cui spostarla in Agorà, oltre a "moncare" la sezione, svilirebbe quello che è parte di noi, il nostro passato, la Storia del nostro paese. Imparare dalla storia è uno dei modi che dovrebbe insegnare a vivere meglio... Ma a parte tutto, questo topic è una delle tante chicche di questa bella sezione. Per cui, a mio parere, è giusto che rimanga qua!2 punti
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Trovo positiva ed equilibrata negli argomenti la sentenza. A mio avviso vi é solo un bemolle: la questione della "rarità" o del "particolare pregio" in quanto elementi discriminanti circa l'interesse culturale o meno di una moneta. Mi sembra francamente un vecchio retaggio dei tempi in cui l'archeologia ancora era stata inventata, ed esisteva l'antiquaria. Cerco di spiegarmi meglio: una moneta, rarissima e conservata benissimo, ma di cui non siano noti i dati di contesto, puo' avere un elevatissimo valore collezionistico ed uno scarsissimo valore scientifico, e quindi culturale; cosi' come un insieme di comunissimi, "ripetitivi' e sconservati denari anonimi repubblicani, corredati dai dati di contesto, puo' avere uno scarsissimo valore collezionistico ed un enorme valore scientifico, e quindi culturale. Qui al contrario si fa l'equazione: moneta comune e mal conservata=di nessun interesse culturale. Come se l'interesse culturale e quello collezionistico dovessero necessariamente corrispondere. Francamente questo assioma mi preoccupa un po': troppe informazioni i ritrovamenti di monete "ripetitive" e consunte ci debbono dare. Avrei preferito di gran lunga che la sentenza si limitasse alla presa d'atto dell'esistenza di canali di vendita legali ma non tracciati, prosciogliendo su questa base l'imputato, senza entrare nel merito di cos'é "di interesse culturale" con una visione ottocentesca.2 punti
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Numa, abbi pazienza, ma io "tutte queste evidenze" incontrovertibili, continuo a non vederle. Tu sai come la penso delle monete che ad un certo punto, saltano fuori come il Jolly dalla scatola( vedi anche la discussione sui leoncini di Populonia, sui Koson in argento e quelli in oro, e altre amenità del genere) : fino a prova contraria ( di quelle solide) le considero dubbie e dubitevoli...in assenza di testimonianze certe di ritrovamento...quindi non vedo perché dovrei fare un'eccezione , soprattutto alla luce delle considerazioni fatte su varietà inusuale dei conii, mancanza di ritrovamenti in stratigrafie etc, (senza contare le possibili ragioni storiche a favore o contro l'esistenza di questa emissione). Sono pronto a cambiare idea, ma certo non sulla base della letteratura che lo cita postuma, o sulle ricostruzioni più o meno storiche della sua presenza sul mercato e nelle collezioni, visto cosa è successo dal 15mo secolo in poi nelle collezioni ,le più varie. Quanto all'imitazione citata, l'unica cosa che noto, è un florilegio di queste monete imitative celtice nelle ultime aste con una estesa varietà di tipi e una pressoché identica uniformità stilistica che mi lasciano molto dubbioso... magari anche questa è una opera dello stesso atelier...non avendola vista dal vero, e con l'idea che ho su queste emissioni di Bruto, non posso che dubitare di lei.2 punti
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Colgo l'occasione per la presenza nella prossima eccezionale asta di NAC di una variante che sinceramente non ho mai visto (debbo ancora controllare tra le note di Crawford) di uno dei più rari denari repubblicani del II secolo a.C.: La grande particolarità è che c'è il vecchio segno di valore X al posto del XVI monogrammato. Poi il nome è scritto NUMITOR con la I finale apparentemente minuscolo e quasi fuori campo dell'esergo. Infine il peso appare molto basso, 3,20 g, quando a me risulta (per una mia vecchia ricerca) che i rari denari di Numitoria sono sempre in buon argento e del peso intorno a 3,80-3,95 g. Allego un paio autentici, apparsi in precedenti aste NAC. Questa variante, apparentemente inedita, ha un discreto pedigree e proviene da una vecchia collezione. Possibile che nessuno ne fosse a conoscenza? Se qualcuno può essere presente a Londra, sarebbe molto utile fare un accurato esame della moneta dal vivo e assicurarsi al di là di ogni ragionevole dubbio che non sia un vecchio esemplare fuso (controllare bene il bordo e mi sembra di vedere una bolla sotto il naso al diritto).... Non credo sia un "falso d'epoca" e se si conferma la sua autenticità bisogna bene studiare la fase del passaggio dal valore X a XVI......1 punto
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Buondì a tutti, spero vivamente di non aver sbagliato sezione un'altra volta (se così fosse mi scuso con i curatori) Leggendo la gazzetta ho letto questo simpatico articolo, dove si parla del 2 euro Verdi, che a quanto pare, a Parma non si trova! Vi allego il link La nuova moneta verdiana da 2 euro c'è ma non si trova edit: qualcuno può modificare il titolo e mettere il maiuscolo su Verdi?1 punto
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altra tipologia di monetina...quella che io prediligo assieme al modulo da 2 lire sempre aquila rovescio1 punto
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Deriva dal nome dello strumento che serviva per tosare queste monetine a forma di...." zanna" = dente.1 punto
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ti ringrazio veramente molto per i tuoi commenti...e' una bella soddisfazione per me sapere che piacciono anche ad altri appassionati1 punto
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buonaserra amici.....! :lol: ...ecco un denaro.......un denaro certamente che avra apartenuto a un personnaggio ricco........!!... :o una classe cosi rafinata ne questi territori perssi.....a domandarssi se erano frequentati come il piu vivo dei corsi....... -_-1 punto
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Il thread mi sembra parli chiaro, divulgare certe manifestazioni culturali è doveroso, coloro che seguono questa sezione si aspettato eventi di questo tipo. La numismatica è una scienza basata sulla storia, e raccontare interpretando l'evento diviene ancor più affascinate. Se la nostra scuola fornisse per ogni periodo storico certi linguaggi, avremmo nuove generazioni con idee più chiare, e con un bagaglio culturale immenso... Eros1 punto
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Segue rovescio dal post precedente della parpagliola con data 1608,1 punto
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Secondo me una sezione apposita non serve, si può spalmare il tutto nelle varie già esistenti. E' utile però credo inquadrare bene ciò di cui stiamo parlando, perchè da quello che ho letto se ne sa poco e si tende a "mescolare". Personalmente sono molto affascinato da questo fenomeno (monete-gettoni e buoni cartacei o di plastica), soprattutto perchè è di chiara derivazione filatelica (che seguo parimenti), che ha avuto il suo boom negli anni '70. Gli anglofoni chiamano questi francobolli bogus o cinderella stamps. I filatelisti più puri li classificano sotto la denominazione monnezza. La loro nascita, nè più nè meno di ciò che accade oggi per le "monete e banconote" di cui parliamo, è dovuta principalmente alla voglia di fregare il collezionista e spennarlo ben bene. Per chi ha tempo e voglia di approfondire qui c'è una delle storie di più conosciute e clamorose in ambito filatelico (in inglese): http://www.tuvaluislands.com/stamps/LOW_story.htm Veniamo ad oggi (come allora) esistono diverse macrocategorie di emissioni: - stati esistenti e riconosciuti ma emissioni non autorizzate / di fantasia / comunque illegali: i motivi sono tanti, mancano autorità centrali, ci sono dittature, guerre e chi più ne ha più ne metta. Es: la Somalia è il più conosciuto con le sue "monete" a forma di chitarra e una serie di emissioni in dollari somali inesistenti. Oppure le Faer Oer che non coniano monete ma stampano solo banconote legate alla corona danese. - territori esistenti ma facenti parte di altre nazioni. Es: le Galapagos (Ecuador), Kerguelen (TAAF - Francia) e l'Isola di Pasqua (Cile) che ovviamente non emettono moneta e sono dipendenze amministrative dei rispettivi stati quando non territori remoti e/o disabitati. - Artide ed Antartide che sono a sé stanti (diciamo così) ma di cui alcuni territori o porzioni di essi sono rivendicati da diversi stati scopritori o colonizzatori. - territori esistenti sulla carta ma politicamente ed amministrativamente molto bordeline o comunque non riconosciuti. Es.: la Palestina, la Rep. del Sahrawi - territori inesistenti, comunità e presunti stati rivendicati. Es.: Christiania, Hutt River, Seborga. Per approfondimenti vedi Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Micronazione http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_micronazioni Ho lasciato per ultimo e fuori dal coro, sicuramente l'esempio più interessante che è stato citato ma che con le micronazioni, i bogus e i gettoni non c'entra nulla. E cioè il succedaneo della moneta o valuta complementare, che ha preso parecchio piede in Gran Bretagna e da noi muove timidi passi. Si tratta sostanzialmente ed in parole semplice di una valuta - scambiabile con l'euro, per l'Italia - accettata localmente in un limitato territorio ed in determinate attività per permettere lo sviluppo dell'economia locale, espletata principalmente in buoni spendibili come banconote o buoni sconto (che andavano di moda anni fa). Ovviamente gli inglesi hanno più lungimiranza e hanno raffinato il sistema con buoni a tempo (cioè se non li spendi entro una determinata data scadono e non li può più convertire in sterline) oppure ad interesse negativo (es. 1 sterlina=1 buono con interesse di -5% mensile, quindi se non li spendi subito quando li riconverti ci perdi il 5% mensile calcolato su base giornaliera, la differenza la incamera l'emittente). In più sono anche furbi perchè se li vendono come oggetto da collezione. Qualche esempio: http://thelewespound.org/ - http://brixtonpound.org/ - http://bristolpound.org/ - http://www.stroudpound.org.uk/ - http://www.totnespound.org/ Valuta complementare inglese: http://www.reconomy.org/complementary-currencies/ Per approfondimenti su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Valuta_locale http://it.wikipedia.org/wiki/Valuta_complementare1 punto
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Beata gioventù :rolleyes: :rolleyes: ...penso che Cesare si riferisse a questa canzone del grande Renato Rascel. http://www.youtube.com/watch?v=b7LUAIEdytU http://www.youtube.com/watch?v=IGCZb8YXjjo Forse ha "incrociato" un venditore estero che è sparito nel nulla lasciandolo con la curiosità di sapere che fine abbia fatto...lo capisco, qualche anno fa ho avuto la stessa curiosità, non per la sparizione di un commerciante, trascritta poi in questa poesia che vi posto, la canzone merita un contorno... :D :D. Aspettiamo che Cesare chiarisca meglio il suo pensiero. Ciao, Giò :) :) Solitudine Persi nel tempo l'ignota fine mi strugge il cuore l'incertezza mi rattrista facendo vacillare la speranza manca chiarezza per avere la più semplice certezza, la ragione mi sfugge restando nell'ombra lasciando la mente nella solitudine più profonda, mentre scava in se stessa, alla ricerca di una pace imperfetta, trova ancora la motivazione dubbia sulla quale fondare la propria rabbia che servirà ad equilibrare nel tempo l'illusione con la realtà dell'intento Giovanna1 punto
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Inoltre aggiungo che la moneta non sembra tosata, in quanto mi sembra di leggere le lettere intere ed in maniera abbastanza chiara vedi le lettere TO al dritto e CUS al rovescio. Al centro del rovescio sembra esserci un anellino.1 punto
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Eh ??? "Qui parla Radio Londra...trasmettiamo alcuni messaggi speciali... la gallina ha fatto l'uovo...la gallina ha fatto l'uovo...." :D Saluti Simone1 punto
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Quindi magari anche conservando le monete in un luogo molto caldo all'interno ad esempio degli album con i fogli plastificati, può originarsi questo problema vero? Altrimenti potrebbe anche essere che la moneta è stata semplicemente tenuta nella carta in un luogo caldo per molto tempo... Con la plastica non c'è il pericolo dello zolfo. Nelle vecchie tasche di plastica c'era il pericolo del polivinilcloruro come fonte di acido cloridrico che poteva interagire con l'argento. Il problema dello zolfo si presenta invece non solo per contatto con particolari materiali (anche feltro, pelle, canapa dei sacchetti, ecc.), ma anche per semplice esposizione all'atmosfera. L'argento è stabile nell'aria pura e nell'acqua pura, ma in aria umida iscurisce quando è esposto all'ozono, all'acido solfidrico o all'aria contenente tracce di composti dello zolfo. L’acido solfidrico è uno dei pochi acidi capaci di aggredire l’argento, che si copre in sua presenza di una patina nera di solfuro d’argento anche a temperatura ambiente. apollonia1 punto
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Intanto ringrazio tutti gli amici che sono intervenuti :) Riguardo la moneta con interrogativo "obolo", a mio parere, le caratteristiche epigrafiche sono quelle di un denaro. Solamente il peso non era sufficiente al pubblico per il riconoscimento di un nominale. La sottigliezza del tondello, che "giustificherebbe" il peso, generalmente dovrebbe provocare "disturbo" tra una faccia e l'altra che però non riesco ad individuare. Insomma è strano. Vediamo se riusciamo a risolvere il "mistero" :) Cari saluti1 punto
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Un'altra cosa che mi piace di moneta raccolta—se praticata correttamente, mai smettere di imparare... Ho fatto una ricerca su Internet per "Il Golden Gate in ‘48," per essere certi di che avere ricordato correttamente. Ho avuto, ma ho anche imparato qualcosa di tipicamente americana GI/marinaio/Marine: la risposta tipica di sardonico "Golden Gate in ‘48" era un'altrettanto sardonica "Pane-linea in ‘49" . L'allusione, naturalmente, è per cose come difficile sarà dopo la guerra, come forse un ritorno per i tempi duri del 1930s e la grande depressione. La frase "Fratello, può darmi un 10-centesimi?" viene immediatamente in mente. Quella frase (a volte scherzosamente bisognosi, a volte disperatamente bisognosi) discende dalla canzone di depressione-era—così popolare e così puntuale che ha lasciato questa traccia permanente sulla cultura—Fratello, si può risparmiare un 10-centesimi? Nel 1932, quando la canzone divenne popolare la vecchia monetina Barber del 1892-1916 era ancora in ampia circolazione, ma il dimes Mercurio del 1916-1945 era veri contemporanei di entrata del titolo canzone in lingua. Non ci erano nessun dimes mercurio coniato nel 1932 o 1933, abbastanza appropriatamente—tempi erano così difficile che nessuno sono stati necessari. Ma questo 10-centesimi 1940d è una data buona per lo scopo qui; nel 1940 il paese era veloce sfuggire la depressione e la frase "Buddy, può darmi un dime?" aveva perso molto del suo morso. :) v. -------------------------------------------------------------- Another thing I like about coin collecting—if properly practiced, you never stop learning…. I did an Internet search for “The Golden Gate in ’48,” to make certain I had remembered it correctly. I had, but I also learned something typically American GI/sailor/Marine: the typical answer to the sardonic “Golden Gate in ‘48” was an equally sardonic “Bread-line in ’49.” The allusion, of course, is to how tough things will be after the war, like perhaps a return to the hard times of the 1930s and the Great Depression. The phrase “Buddy, can you spare a dime?” springs instantly to mind. That (sometimes humorously-needy, sometimes desperately-needy) phrase descends from the Depression-era song—so popular and so timely that it left this permanent trace on the culture—Brother, Can You Spare a Dime? In 1932 when the song became popular the old Barber dime of 1892-1916 was still in wide circulation, but the Mercury dimes of 1916-1945 were the real contemporaries of the song title’s entry into the language. There were no Mercury dimes coined in 1932 or 1933, appropriately enough—times were so hard that none were needed. But this 1940d dime is a good date for the purpose here; by 1940 the country was fast escaping the Depression, and the phrase “Buddy, can you spare a dime?” had lost much of its bite. :) v.1 punto
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Certo l'esemplare postato da @@rickkk tra rilievi e patina siamo al top. Cmq la mia ha buoni/ottimi rilievi a vederla in mano e la corona non e' FDC ma ben definita. Sentiamo qualche altro e poi vi dico come l'ha chiusa Tevere. Grazie1 punto
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Usura evidente sulla corona al R/ e sui capelli al D/. Secondo me Tevere l'ha chiusa BB/SPL o qSPL... poi facci sapere La corona in un FDC è così, se confronti vedrai che sulla tua molti particolari non ci sono più1 punto
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beh che dire a molti, me compreso, le medaglie di Paolo VI piacciono. E o ggi comunque c'é ancora chi non apprezza Stravinski...1 punto
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ciao e benvenuto sul forum, le due monete del 1862 e del 1863 sono tra le più vecchie del Regno d'Italia.... non vorresti sapere di più su queste monete? se cerchi su internet sei sulla buona strada... ;)1 punto
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Salve. Con questo primo post vorrei inaugurarne una modesta serie tesi ad esplicare nel modo più semplice, chiaro e diretto possibile le nozioni di grammatica etrusca che sono conosciute. Prima di iniziare ci tengo a ringraziare vivamente tutti coloro che hanno reso possibile la creazione di questa iniziativa, in particolar modo i Curatori della sezione "Monete Imperiali Romane", tra cui Minerva, che si sono impegnati per lo scopo. Un grazie anche al Curatore di questa sezione che gentilmente ha potuto ospitare il presente progetto. Le nozioni saranno divise in "incontri", ognuno dei quali si occuperà di un aspetto ben preciso della disciplina. Primo Incontro. Come primo argomento sarà necessario effettuare una piccola introduzione riguardante la storia degli studi della lingua etrusca che si sono susseguiti nel corso della storia. Durante il XV secolo, in pieno Umanesimo, si possono inquadrare i primi tentativi di lettura delle iscrizioni etrusche che venivano rinvenute. Ci fu, quindi, una vera e propria riscoperta di questo popolo preromano e, in particolar modo, della sua lingua, fino ad allora per lo più sconosciuta e considerata d'importanza marginale. Il primo che si occupò della scienza etruscologica fu il monaco Annio da Viterbo che raccolse i suoi studi su iscrizioni etrusche conservate nella sua città in un libro edito a Roma nel 1498. Annio lesse correttamente alcune lettere, effettuando una traduzione corretta solo parzialmente, anche a causa della sua fantasiosa interpretazione che diede al mondo degli Etruschi, derivante da una propria lettura dei testi classici. La decifrazione delle lettere fu del tutto graduale e limitata alle corrispondenze più evidenti con l'alfabeto latino e greco. Il primo abbozzo di un manuale di epigrafia etrusca fu tentato da Filippo Buonarroti, inserito nella sezione de Etruscorum alphabeto a commento dell'opera De Etruria regali di Thomas Dempster stampato nel 1726. In questo inserto, il Buonarroti trattò l'argomento separando i problemi inerenti all'interpretazione dei segni dell'alfabeto, dell'interpunzione, dei numerali e del verso della scrittura. La prima pietra era stata posta: gli studi del Buonarroti trovarono un compimento e confluirono nella famosa opera di Luigi Lanzi, Saggio di lingua etrusca e di altre antiche d'Italia per servire alla storia de' popoli, delle lingue e delle belle arti, datata 1789. Con questo fondamentale scritto si giunse al culmine dell'erudizione settecentesca sull'argomento e alla completa decifrazione di tutti i segni dell'alfabeto etrusco. Ma le ricerche non si sono concluse: continuate nel corso dell'ottocento, sono ancora in corso e, grazie al recentissimo ritrovamento da me segnalato in questa sezione (vedi ), gli etruscologi, gli epigrafisti e i linguisti che si occupano di questo ambito hanno ancora modo di analizzare nuovi termini fino ad ora a noi sconosciuti e, di seguito, stabilirne la natura ed il significato.1 punto
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Bel post, vorrei aggiungere che non lontano da casa mia, nell'entroterra jonico catanzarese, vicino appunto al comune di Satriano esiste ancora la tenuta della Razzona o comunemente noto come Castello della Razzona (per la località nella quale è situato). Razzona si trova nei pressi di Chiaravalle (Cz). Il castello era inizialmente un casino che serviva come punto di raccolta dei prodotti agricoli. Apparteneva alla famiglia dei Ravaschieri, alla quale era stato concesso il principato di Satriano (Satriano, Davoli, Isca, Sant’Andrea, San Sostene, Badolato, Cardinale, Torre di Ruggiero) nel 1611 da re Filippo IV di Spagna. Divenne poi proprietà di Carlo Filangieri nel 1818, in quanto lo zio di Carlo, Filippo Ravaschieri, non avendo eredi, gli cedette il principato di Satriano. Il castello divenne poi la residenza estiva di caccia e pesca di Carlo, e poco distante c’era la sua Ferriera, piu piccola e meno famosa di quella, non lontana, di Mongiana, ma che forni anche materiale per la costruzione, tra gli altri, della ferrovia Napoli Caserta e del ponte sul Garigliano.1 punto
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Questa è in linea con la scuola di restauro tedesca dei bronzi ... :-) ciaoo skuby1 punto
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Nel volume delle monete napoletane del vicereame di Andreani-D'Andrea-Prefetto dovrebbe esserci in appendice un lavoro a firma Gionata Barbieri che parla dei mestieri popolari a Napoli, se non erro vi sono riportate espressioni in dialetto che narrano di monete napoletane di secoli fà. Poi ti segnalo questo studio di Adolfo Marciano pubblicato in Panorama Numismatico. Se mi viene altro in mente ti farò sapere. Lo core drinto a li tornise. Cavalli, grana, cinquine, carlini e scudi ricci nel capolavoro letterario del seicento napoletano: Lo cunto de li cunti di Giovan Battista Basile (A. Marciano) 265/settembre 20111 punto
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Comprato oggi il 2 €uro sanmarinese... Deliziosa la moneta e delizioso anche il folder!1 punto
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Economicamente non hanno alcun valore! Ma potrebbero avere il valore di farti appassionare alla numismatica!!!1 punto
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Anche questo mio bronzo di tipo Apollo a sx / Cavallo e cavaliere a dx è piuttosto usurato, specie al rovescio. E’ anche costellato su entrambe le facce da punti di color verde malachite dovuti all’ossidazione localizzata del rame. La moneta pesa 6,522 g ed essendo il tondello di forma irregolare, il diametro più corto misura 17 mm e quello più lungo 19 mm. Non si vede il simbolo sotto la pancia del cavallo mentre si intravede qualcosa simile alla lettera H dietro il collo di Apollo. apollonia1 punto
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Grazie per le risposte! Ora so di avere tre pezzetti di storia in una vecchia scatola di latta1 punto
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Il problema è che questa cosa è nota, e per ogni bella ungherese ci sono tre turisti marpioni pronti all'assedio. Si vedevano gruppi di italiani che pareva facessero una caccia al tesoro, ma non sono i soli. Io ero con la mia fidanzata, l'ho lasciata sola per il tempo di attraversare la piazza per fare delle fotografie e quando son tornato era già stata abbordata da tre bulgari...1 punto
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quando una moneta e' bella e' bella per tutti... Come quando un piatto e' buono piace a tutti!!1 punto
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Bello SPL. Il FDC e' un'altra storia...ma comunque di conservazione insolita.1 punto
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"comprendo che occorre difendere gli interessi di categoria .. ma qui stiamo dicendo che la normativa non è piu' cosi rilevante per definire il lecito o l'illecito bensi che occorrerebbe chiarire ogni volta in tribunale ciascuna casistica particolare e che , sulla base di bravi periti e bravi avvocati si puo' ragionevolmente sperare di avere ragione. Ma dico : e quanto costa tutto questo?" Costa moltissimo. Ma prima che di normative si dovrebbe affrontare e risolvere il problema della condivisione di nozioni extra-giuridiche da parte dei "tecnici" numismatici. Perché finche Tu riterrai che la moneta X è archeologica o di interesse archeologico ed è un bene culturale mentre io la stessa moneta la definisco antiquaria e priva di qualunque rarità e pregio, è evidente che la nostra contrapposizione (terminologica o nozionistica) prima o poi è destinata a finire dinanzi ad un organo terzo che dovrà giudicare chi ha ragione. Specialmente poi se Tu, per il ruolo istituzionale che rivesti, hai il potere-dovere di "orientare" l'accusa sulla tesi della colpevolezza dell'imputato mentre io, perito libero professionista posso unicamente confutare le Tue tesi "tecniche" mediante la letteratura, la scienza numismatica, l'esperienza ecc. E con questo non voglio neppure sostenere che sia sbagliato tout court esercitare l'azione penale (che fra l'altro è obbligatoria se si ipotizza la commissione di un reato perseguibile d'ufficio), laddove fossimo in presenza di monete le cui caratteristiche apparissero, prima facie, dubbie o incerte. Ma in questi casi mi aspetterei però che già in fase di indagine si effettuassero tutte quelle verifiche "tecniche" necessarie per escludere o confermare le tesi accusatorie iniziali sulla natura delle monete......altrimenti, se per stabilire se una moneta è o non è archeologica o di interesse archeologico o bene culturale, io imputato devo farmi il processo e scomodare il perito che mi difenda ed il Giudice deve nominare un terzo perito per il dibattimento, il tutto per stabilire per prima cosa la natura delle monete in questione....beh, mi sembra uno spreco di energie e di costi veramente inutile per arrivare ad un accertamento che, a ben vedere, in questi casi si risolve in un giudizio "tecnico-numismatico", durante il quale l'avvocato sta praticamente "a guardare", perché di diritto ancora non si parla, ma si discute su quale sia la natura degli "antoniani" e dei "vittoriani" (sic!) sequestrati.... Se invece mi sbaglio io e mi dite che si può sostenere, con lo stesso fondamento scientifico ed a seconda della "Scuola di pensiero" cui si appartiene", sia la Tua tesi (e cioè che la moneta X è archeologica, di interesse archeologico e bene culturale) sia la mia (e cioè che la moneta X è invece antiquaria e non è bene culturale) allora il problema è davvero grosso ed i giudici non ci possono fare niente e neppure il Legislatore. Ma se così non è, bisognerà che i numismatici/archeologi privati e pubblici, si sintonizzino sullo stesso canale e si mettano a parlare nella stessa lingua, utilizzando le medesime nozione concettuali (sempre che nella realtà esistano..!).. Sarà così probabile che si finisca nei Tribunali solo per un numero fisiologico di casi, in quanto tutte le altre vicende potranno risolversi "a monte", sulla base delle sole considerazioni "tecnico-numismatiche" che emergeranno dagli esami peritali delle monete, che si compiranno durante le indagini preliminari. "Perché non si puo' arrivare ad un'identificazione di bene archeologico o di bene culturale?" Beh, questo è il punto centrale. Me lo sono chiesto anch'io perché non ci si arriva, per quanto la Commissione ministeriale del 1994 presieduta dal Prof. Panvini Rosati e di cui faceva parte anche il Dott. Bernardi, aveva elaborato una nozione di moneta archeologica piuttosto chiara: 1. sono archeologiche le monete riferibili ad un sito di giacitura. 2. Se non sono riferibili ad un sito di giacitura allora le monete non sono archeologiche, ma saranno qualche altra cosa. Mi rimane il dubbio sulla nozione di "moneta di interesse archeologico, se si ritiene che questo concetto con corrisponda, tout court, a quello già enunciato di moneta archeologica. Ho sempre auspicato degli esempi concreti di questa nozione ma il più delle volte si tratta di un "atto di fede". Sulla nozione di bene culturale (legittimamente già in mano privata), l'art. 10 del C.U. fornisce una nozione piuttosto chiara, richiamando i concetti di rarità o pregio. Ma poi va a finire che quello che è raro per Te non lo è per me e viceversa oppure che quello che è di pregio per Te non lo è per me. E siamo punto a capo. Saluti. M.1 punto
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gia il colore e diversso......il prodotto applicato localmente fermera l'azione del cancro.......si togli la maccia,vedrai allora il metale nudo.......vero non estetico per una moneta.......dipende gusti.....si po anche con il tempo ripatinare da solo.....ma importante e di fermare l'azione del cancro....perche lui,ti rovina tutto.... voila,spero aver esse abastanza chiaro...io fo cosi....dopo ognuno a il suo metodo...... :)1 punto
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a coniare la maggior parte delle monete di Maria fu la Zecca di Messina che rimase aperta fino al 1676. Le rarissime monete con elefante coniate per Maria uscirono dalla Zecca di Catania,che come si è detto l'elefante era l'emblema della città Fino al 1395 la Sicilia era stata di fatto governata da Martino "il vecchio"poi passò a Maria ed a Martino "il giovane"1 punto
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Come si suol dire: a volte è meglio soli ..... E' un discorso già sviscerato: le sequenze di "nascita" , che hai e abbiamo già discusso, sono leggibili in due sensi: dal denario delle Idi, al denario del 69, alla medaglia dei medici,....ma anche dal denario del 69, alla medaglia dei Medici, alle Idi di Marzo.., se invenzione postuma. Quindi.... Quanto al "presunto" ritrovamento dell'esemplare nel ripostiglio greco, vale per quello che vale, non sarebbe né il primo né l'unico caso di avallo di emissioni "postume" tramite l'inserimento compiacente in accumuli ufficiali o ufficiosi.( Vedi il tesoro di Carchemish) La "pistola fumante" necessaria a spazzare ogni ragionevole dubbio sarebbe un ritrovamento debitamente repertoriato e documentato, in uno strato sigillato d'epoca compatibile....ma non mi risulta nulla del genere , per adesso...per cui resto della mia idea fino a prova contraria.1 punto
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Grazie! Ecco un idea, anche se molto brutto, l informazione mi aiuta molto. Saluti dall austria1 punto
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Ok grazie.....alla fine ho deciso di non andare, il mio prossimo è Bologna ;).1 punto
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